In queste ultime settimane il Presidente Napolitano sta spendendosi per sollecitare le forze di Governo ad approvare al più presto un decreto legge che consenta di trasferire i rifiuti napoletani nelle regioni che hanno dato la disponibilità ad accoglierli.
Gad Lerner ha intitolato il suo post di ieri, che condivido pienamente,“I rifiuti di Napoli e la Lega carogna”. Quando una delle città più importanti d’Italia vive una sciagura che mette a rischio la salute dei più deboli, una drammatica situazione alimentata dalla criminalità organizzata e mai contrastata efficacemente dalla politica, è tempo di mettere in campo responsabilità e solidarietà. Caratteristiche queste che non hanno mai costituito il tratto identitario del partito di Bossi, animato piuttosto da spinte localiste e separatiste che vedono nell'”altro da sè” qualcuno di cui non tenere mai conto. Quindi come non definire carogne i dirigenti del Carroccio che si nascondono dietro frasi agghiaccianti come «Chi è causa del suo mal pianga se stesso»? Bossi si oppone all’approvazione del decreto “salva Napoli”, dimenticandosi che la Lega governa da otto anni sugli ultimi dieci e certo non può non assumersi la sua parte di responsabilità nella cattiva gestione della vicenda, ed anche se ne fosse del tutto estranea, non può rifiutare il proprio aiuto, per mere motivazioni propagandistiche, a dei cittadini italiani che oggi ne hanno bisogno. Perchè se c’è un modo per risolvere l’annosa questione della spazzatura a Napoli è quella di un’azione coordinata fra Governo, Regione Campania, Provincia e Comune. Ognuno faccia la sua parte per farsi carico di un problema che è nazionale, con coscienza e senso dello Stato. Anche la Lega, se ne è capace.