Che noia, che barba. Che barba, che noia.
Raimondo Vianello è sempre stato un mio punto di riferimento. Ho adorato la sua classe, la sua intelligenza e la sua inarrivabile ironia, tagliente ma mai aggressiva. Sono cresciuto con la sua televisione, popolare ed al tempo stesso raffinata. Mi piaceva tanto quel continuo sfottò con la moglie, che in realtà nascondeva un amore enorme ed una profonda devozione. L’ultimo dei grandi comici se ne va curiosamente nello stesso giorno di Totò, a cui fece da spalla in diversi film. La sua morte oggi mi fa sentire improvvisamente più vecchio e triste. Come ha detto Chiambretti, ricordandolo: «il mondo ora sarà solo una noia, una barba, una barba, una noia».