Cosa Piove dal Cielo?
Roberto è un ferramenta di Buenos Aires intorno ai 50. La prematura morte dei genitori e l’esperienza della guerra delle Falkland lo hanno reso un tipo solitario e pieno di risentimento, senza quasi contatti col mondo esterno e privo di aspettative per il futuro. Ha un solo passatempo: collezionare ritagli di articoli di giornali riguardanti notizie assurde ed incredibili. Lo fa per dimostrare a se stesso che la vita è senza senso e che i rapporti umani sono troppo fragili per essere vissuti. Un giorno si imbatte in Jun, un ragazzo cinese che ha lasciato il suo paese dopo aver subito una tragedia [la fidanzata è morta, schiacciata da una mucca precipitata dal cielo] ed è alla ricerca dello zio che vive da tempo in Argentina. Incapace di comunicare e senza soldi, viene ospitato da Roberto, che però spera di sbarazzarsene quanto prima. La convivenza forzata si fa sempre più pesante, fino a quando il ferramenta – per un curioso gioco del destino – capirà che la vita gli ha regalato un’opportunità meravigliosa che non può ignorare.
Sembra narrare una vicenda bizzara e ricca di fantasia, eppure il film scritto e diretto da Sebastián Borenszstein – vincitore del festival di Roma, dove si è aggiudicato sia il premio della critica che quello del pubblico – si basa su una storia vera. La pellicola è una bellissima commedia dolce amara, divertente ed originale, dai tratti surreali che ricordano un pò lo stile del Jean-Pierre Jeunet di Ameliè. L’attore argentino Ricardo Darin, già protagonista de Il Segreto dei Suoi Occhi, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 2010, è semplicemente straordinario per espressività e misura. Una nota sul titolo italiano che una volta tanto è più azzeccato di quello originale [Un Cuento Chino]. Ciò che piove dal cielo, infatti, non si riferisce soltanto alla mucca che letteralmente precipita sulla barca del povero Jun, o allo stesso Jun che arriva dal nulla a rivoluzionare l’esistenza di Roberto, ma anche e soprattutto all’imprevedibilità della vita stessa. Autentico motore che sa dare un senso a quel che apparentemente è privo di logica.