L’ignoranza al potere
Il premier irrompe istericamente a Ballarò per contestare al telefono un giornalista ed un sondaggista, rei di aver fatto presente verità scomode, e poi butta giù la cornetta senza attendere alcuna replica. Pare che subito dopo abbia chiamato il Convento delle Orsoline con voce ansimante e sibilo da maniaco. I ministri della Lega disertano la Festa della Repubblica a Roma, perchè – a detta loro – ormai «è più sentita la Sagra della Patata di Lazzate». Al che berlusconi ha tenuto a precisare che le patate portate da lui a Palazzo Grazioli sono decisamente meglio. L’attaccante del Milan Marco Borriello, dopo aver dribblato a fatica un paio di coriacei congiuntivi, disquisisce di letteratura, sostenendo che Roberto Saviano ha lucrato su Napoli perchè «non c’era bisogno che scrivesse un libro per sapere cos’è la camorra», che è un pò come dire che non occorreva che Primo Levi scrivesse Se questo è un uomo perchè si venisse a conoscenza dei lager nazisti. Libero, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, regala [si, si… non si spende neppure un centesimino] una collana di DVD con i discorsi di Mussolini, dal titolo Il Duce, le parole, gli applausi. Le prossime uscite monografiche saranno dedicate ad Hitler, Pol Pot, Gengis Khan e Sandro Bondi. Il Giornale di Vittorio Feltri titola in prima pagina Israele ha fatto bene a sparare. Da sottolineare in cronaca altri due lucidissimi articoli intitolati rispettivamente Perchè i pedofili sono da stimare e Chi non spacca il culo ai negri è un frocetto.