Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra
«Le scelte compiute dalla Banca Centrale Europea nelle ultime ore hanno il sapore di un vero e proprio ricatto nei confronti della Grecia. Provano a neutralizzare il significato di una svolta democratica che parla a tutta l’Europa e che dice che è giunto il momento di archiviare le politiche dell’austerity». Queste le dichiarazioni di un leader della nostra Sinistra.
«La decisione della Banca centrale europea sulla Grecia è legittima e opportuna». Queste invece le parole di un leader che di sinistra ha ben poco e che solo qualche giorno prima aveva assicurato al Primo Ministro greco di «avere in comune con lui l’idea di provare a cambiare le cose». Con uno stile che ricorda molto quello portato al successo dal suo predecessore berlusconi – ossia quello del presidente imprenditore ma anche operaio, che di volta in volta si immedesima nei suoi interlocutori, cambiando pelle (ed idee) per essere gradito a tutti – ieri è stato velocissimo a complimentarsi con Francoforte per la porta sbattuta in faccia alla Grecia. Chi, all’interno del suo partito, ha ancora ben chiaro in mente cosa sia la Sinistra, così gli risponde: «Il governo italiano si distingue per subalternità alla Germania, come a voler dimostrare che siamo i primi della classe, facciamo i cosiddetti compiti a casa e dunque meritiamo un po’ di flessibilità, ma in questo modo si commette un doppio errore: si condanna la Grecia e non si riconosce che i problemi che Tsipras sta ponendo sono comuni a tutti i paesi dell’euro, se non li si affronta affondiamo anche noi (…). Il presidente del Consiglio si è schierato con quelli che, affrontando il caso della Grecia, stanno cercando di dimostrare che le scelte fatte dai cittadini con il voto democratico hanno poco spazio all’interno delle regole europee».