Il Lato Positivo
Pat è affetto da personalità bipolare, esplosa scoprendo la moglie in flagrante adulterio. Dimesso dall’ospedale psichiatrico, dove era finito per aver picchiato a sangue il rivale, prova a riadattarsi alla vita dopo il divorzio e aver perso casa e lavoro, crogiolandosi nella speranza di riconquistare l’ex moglie. Questo fino a quando nella sua vita non arriva un’altra mezza matta, una vedova che a seguito della morte del marito si è lasciata andare ad atteggiamenti promiscui. Una ragazza bella e tenace che grazie al ballo troverà la chiave per farlo rinsavire.
Il Lato Positivo di David O. Russell è indiscutibilmente un bel film, ben pensato, ben strutturato e recitato ancor meglio da un cast perfetto in ogni suo componente. Fra le prime linee da segnalare l’Oscar per la migliore attrice protagonista andato a Jennifer Lawrence. Fra le seconde il ruolo più convincente degli ultimi 15 anni per un Robert De Niro raramente così preciso e misurato. La pellicola – in perfetto equilibrio fra toni brillanti e drammatici – rappresenta davvero una rarità in un genere, la commedia, francamente svilito da decenni di farse, satire, parodie e storielle sentimentali. Un lavoro calibratissimo e coraggioso che sfugge ad ogni banalità e riesce a trattare con delicatezza ed ironia temi difficili come le malattie mentali e la depressione, ed in cui ciascun personaggio, anche se “minore”, è ben definito grazie a degli ottimi dialoghi. In italiano il libro da cui è tratto il film si intitola l’orlo argenteo delle nuvole, come a dire che c’è sempre qualcosa di buono anche in pieno maltempo. E’ il lato positivo delle cose, quello che i due protagonisti riescono a trovare al termine di un percorso che li conduce al riscatto personale e all’amore.