Fare silenzio

Fare silenzio

In questi ultimi tempi la voglia di scrivere di politica è nulla. Anche perchè in Italia la politica non esiste. E’ forse politica sostenere che un proprio avversario “non si lava”, oppure che è un ladro, sapendo che non è vero? E’ politica quella che consente ad un plurimputato di insultare ogni giorno la magistratura che fa il proprio lavoro? E’ davvero politica quella che in televisione oscura le ragioni di chi porta avanti idee opposte a quelle del Governo? Ecco perchè mi taccio e faccio mia una riflessione di Concita De Gregorio.

«Ci sono giorni in cui si resta ammutoliti. Viene da ridere, poi da piangere, poi da non crederci. […] In fondo persino nel giorno in cui dice che vuole portare i sacchi di immondizia in procura, che vuole più poteri di Napolitano e che i leader della sinistra non si lavano – così, tutto insieme, in sequenza, la riforma costituzionale Bersani puzzolente i giudici che sono un cancro e la sapete l’ultima sui negri, mancano solo le corna le puzzette a ritmo di swing e una tarantella coi rutti – ecco persino in un giorno così, anzi soprattutto davanti all’evidenza patetica di una maschera grottesca, quello che davvero stringe il cuore e fa montare la rabbia non è lui, siamo noi. Sono gli italiani che ancora ci credono e quelli che non sono stati in grado di smascherarlo, di farsi alternativa, di ribellarsi al ridicolo dietro a cui cela i suoi interessi. […] Bisognerebbe fare silenzio, lasciare un momento che questo vergognoso frastuono risuonasse da solo. Sperare che la pornografia delle parole possa saturare e infine stancare anche gli insaziabili. Resta solo da stabilire quanto tempo ci vorrà ancora, perché non ne resta più molto. Per quante generazioni i figli dei figli saranno chiamati a ricostruire e a far dimenticare le macerie prodotte dall’inettitudine dei padri?»

15 pensieri riguardo “Fare silenzio

  1. Conchita è una bella gnocca….
    sul resto nulla da dire..le solite cose trite e ritrite…vediamo che succede nel weekend…
    p.s. ma x' non vieni  a Torino a vedre il Salone del libro???

  2. Vediamo come vanno le amministrative, anche se bisogna sempre ricordarsi che è un voto, appunto, locale/amministrativo e non un test politico come vogliono sempre propinarci i politici… tranne rari casi, come forse Milano…

    Sono d'accordo con Luigi solo sul Salone del Libro : sempre una bella esperienza.

  3. Non per giustificare alcunchè…Anche perchè in questo preciso momento nella mia città danno proiezioni incoraggianti per chi crede in un modo onesto, trasparente e attento agli interessi collettivi non solo economici (46% a pisapia e 43 la moracca, che non è mucca ma è vigliacca)….Però questo smarrimento estremo se è vero che in Italia è fortemente acuito, forse cronico, io lo sento riferibile all'intero sistema democratico, certo uno dei migliori concepiti dall'uomo, ma pieno zeppo di difetti…

  4. Io volutamente non scrivo di politica perchè provo  profonda tristezza, sgomento e vergogna a confrontarmi con situazioni che nulla hanno a che fare con la politica ormai degradata a, non so, non ci sono mai stata, risse di marinai ubbriachi. A ingiure che non verrebbero in mente neppure a un bambino (puzzano perchè si lavano poco è l'ultima versione di chi etichetta 'coglione' chiunque voti un poco più a sx di loro!).
    Tremo per il futuro del nostro Paese. Rimpiango la vituperata DC dai modi viscidi e impeccabili. La forma era salva e in Parlamento non si mangiava mortadella, non si vedevano cappi e non si mandava affà.. il presidente della camera e molto altro ancora.

    Ci vuole grande coraggio a vedere e l(r)eggere certe cose.

    sherabuonasettimana

  5. Mettiamola così: più  il corredo di scemenze elettorali ( e non ) è  cospicuo ed inverosimile più il segnale di debolezza e di ulteriore caduta, è evidente.
    La comunicazione berlusconiana non colpisce più (tanto) il popolo degli aficionados.
    Comunque vada a Milano e a Napoli, qualcosa si muove.
    Caro Paolo, se il tuo silenzio è un fioretto,  seguo l'indicazione e mi inginocchio  sui ceci e sui cocci fino a lunedì, ore 14 c.a.
    Dopodichè, sempre comunque vada, il silenzio non avrebbe più molto senso.

  6. Anch'io non dirò nulla fino a lunedì pomeriggio, però vi ho lasciato un messaggio sul mio blog con delle immagini significative. A domani, tardo pomeriggio o prima serata.
    Patrizia da Milano

  7. Ogni volta sembra al capezzale e ogni volta niente. Speriamo che questa volta i segnali di Milano e Napoli siano l'inizio della sua fine. Comunque hai perfettamente ragione: il problema siamo noi.

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