L’impresentato

L’impresentato

Ci sono alcuni dati che emergono dalle elezioni su cui vale la pena riflettere. Primo fra tutti l’astensionismo. Quando si reca alle urne una persona su due significa che hanno perso tutti. La crescente incapacità di rappresentare l’elettorato è una gravissima malattia che una classe politica matura e responsabile dovrebbe cercare di interpretare e risolvere prima di ogni altra cosa. La diffusa sfiducia rispetto al sistema politico, percepito come strumento di occupazione del potere, sta anche alla base del successo della Lega che avanza ovunque e della sostanziale conferma del M5S.

Il voto delle Regionali ha inoltre messo fine al sogno del Partito della Nazione: è evidente infatti che il progetto renziano di sfondare a destra si è rivelato fallimentare. Il premier non solo non conquista l’elettorato post-berlusconiano – attratto piuttosto dal populismo di Salvini – ma perde anche a Sinistra. Il crollo del consenso rispetto alle Europee dell’anno passato, ma anche la flessione rispetto alle scorse Regionali, quando il PD bersaniano conquistò il 25,9% a fronte del 25,2% di domenica, è figlio infatti di una politica che ha perso di vista le istanze dell’elettorato di Sinistra. Ecco perchè il risultato di Luca Pastorino in Liguria è potenzialmente assai interessante, come giustamente osserva Pippo Civati sul suo blog. Di tante dichiarazioni post elettorali, quelle dei vari paitarenziorfiniserracchiani che scaricano l’epocale sconfitta ligure sulle spalle di Civati sono tra le più ottuse, pretestuose e lontane dalla realtà che mi sia mai capitato di ascoltare. La Paita ha perso non già per colpa della Sinistra, ma perchè connessa mani e piedi all’amministrazione Burlando che ha governato (malissimo) la Regione in questi ultimi 10 e passa anni. Renzi si è venduto come grande rottamatore ed invece in Liguria ha inteso soltanto conservare un sistema di potere deludente e fallimentare. La gente l’ha capito e lo ha punito.

246 pensieri riguardo “L’impresentato

  1. Sono d’accordo che Renzi ha sbagliato tutto in Liguria, e giustamente ha perso.
    Detto ciò, ha vinto Toti con l’appoggio di tutto ciò che non è renziano.
    Alle politiche non funziona così, per fortuna, e allora ne discuteremo.
    Io ti auguro che Toti sia un perfetto Governatore per la tua bella Liguria, e che Novi Ligure finalmente diventi vostra :))

  2. Veramente il partito della nazione lo aveva fatto soprattutto Bersani ai tempi suoi visto che nella coalizione ligure 2010 c’erano dall’UDC ai verdi passando per Sel e finendo in bellezza con l’Italia dei valori.
    C’era anche la nazione accanto secondo me.
    Allora il PD riportò il 28,35, le liste civiche il 3,70 e la sinistra (sel verdi e rifondazione) il 7,54. mentre l’italia dei valori l’8,44.Votò il 60,9 % degli elettori 10% in più di questa tornata.
    Secondo me la partita era persa con qualsiasi candidato o comunque difficile,particolarmente per i disastri che puntualmente si sono ripetuti ogni autunno.
    Quanto a Pastorino la sinistra non cresce e non crepa in Liguria, mentre nel resto del paese riporta risultati assai modesti.Poi certo tu dirai che da qualche parte bisogna cominciare ma diciamo che con il 9.41 % la si piglia alla lontana soprattutto se si ha l’ambizione di diventare partito di governo.
    Civati che deve dì?Che è interessante…mentre l’idea che stia festeggiando con Cofferati come mi suggerisce Luigi non mi abbandona (rido da mezz’ora) pensando al tenore del festino.Pensa se si aggiunge anche Landini.

  3. @Luigi e @Sed
    I sondaggi (per quel che valgono) attribuivano a Pastorino un consenso che andava dal 10 al 15%. Aver sfiorato il punto più basso della forbice in questo senso amareggia un pò, perchè uno “c’aveva fatto la bocca”. Però se si analizza il risultato più freddamente, non si può non essere d’accordo con Civati quando fa notare che arrivare quasi al 10% grazie ad una campagna a cui Civati si è aggiunto soltanto nelle ultime due settimane (da quando cioè è fuorisucito dal PD), senza un simbolo nazionale, con una proposta che non ha eguali in altre regioni, regioni dove peraltro in molti casi il Pd era alleato con la sinistra e non c’erano altri Pastorini in campo, è cosa non da poco. Inoltre è anche vero che a sinistra del Pd nessuno ha fatto un risultato simile. E che Podemos, la prima volta che si è presentato, ha fatto l’8%. Quindi i festeggiamenti di cui sopra non sono poi così peregrini. Io, come ho già detto tante volte, sono e resto fiducioso.

    1. Certo ma tu elenchi tutti problemi reali : Per il territorio nazionale mancano solo 19 Civati e 19 Pastorino oltretutto la Liguria è una regione abbastanza generosa con la sinistra.Cosa che altrove…beh staremo a vedere.
      I festeggiamenti non sono peregrini,è che mi viene comunque da ridere pensando al parterre.
      Lascia stare Podemos….quelli so’ spagnoli (olè)

  4. @Sed
    Non sto dicendo che sia impresa facile. Anzi: ci sono più probabilità di fallire che di far bene, però io confido. Del resto il voto di domenica ci consegna un PdR fortemente ridimensionato nel suo progetto principale: ossia quello di allargare a destra il proprio naturale bacino di consenso. Ora a Renzi restano due strade: o assumere una posizione più dialogante con la minoranza del suo partito e di conseguenza con buona parte di quell’elettorato che domenica ha iniziato a voltargli le spalle, oppure continuare a deridere ed andare al muro contro muro con la Sinistra interna e allora non potrà che perdere ulteriori consensi. Il trionfo alle Europee dell’anno scorso è stato una cambiale in bianco, se il premier non cambierà strategia scadrà molto presto…

    1. Berlinguer disse (peraltro in televisione) da soli non ce la possiamo fare e cominciò così una caccia all’elettore moderato che ancora dura. Tralascio la partita ” compromesso storico” per non scandalizzare troppo.
      Ora,come già detto tra amministrative e politiche e tra amministrative politiche ed europee c’è differenza.
      Attenzione anche a mettere nella testa di Renzi intenzioni che non ha mai avuto .Il partito della nazione lo nominò Reichlin,intellettuale e politico di vaglia che si riferiva a tutt’altro concetto da quello con cui il Fatto Quotidiano ci ha afflitto per mesi.Conquistare voti è la missione principale di un partito di governo.Come lo fa? C’è chi rimane immobile così non si sporca e non riceve manco uno straccio di avviso di garanzia e chi cerca di allettare con programmi che ultimamente si chiamano promesse.
      Il risultato europeo sarà difficilmente ripetibile (Renzi ora governa,bene o male che sia qualcuno lo scontenta di certo) ma il punto dove il tuo ragionamento s’incrina è che pare ci sia un nesso tra dialogare più civilmente con l’opposizione interna – cosa comunque auspicabile – e conquistare la vittoria.Cosa che fin qui non è stato .
      il centro e i moderati anzi difficilmente convivono con la sinistra più sinistra.Prodi docet.
      In realtà Renzi per vincere poi, sistemate quelle due o tre cose nel partito, ché lo spettacolo che stiamo offrendo non è edificante, deve fare cose buone e giuste per noi cittadini.Allo stato, ci vuole visione ma anche provvedimenti che si riverberino positivamente sulla nostra vita.L’elenco è lungo e va dalla sopravvivenza all’eliminazione per quanto possibile delle disuguaglianze ad un miglior funzionamento dell’intera Baracca Statale .E noi dobbiamo solo sperare che riesca nell’impresa.

  5. @Sed
    Certamente: “Partito della Nazione” è solo un’etichetta che si usa tanto per capirsi. Il progetto renziano però è quello che ci siamo detti. Che va benissimo come dici tu, fino a quando però non continui a prendere a pesci in faccia la Sinistra (interna ed esterna) e lusinghi in qualsiasi modo la destra. Io credo che dentro quei 2 milioni di voti in meno rispetto all’anno scorso (così sostengono diverse testate nazionali), al netto delle giuste considerazioni che fai tu, ci siano anche molti elettori collocati in “un area di sinistra” che sono delusi sia dalle politiche del Governo (jobs act e scuola in primis), sia dei costanti attriti fra dirigenza e minoranza. Io penso che se Renzi iniziasse a dialogare con chi ha visioni diverse dalle sue e non praticasse più una politica di imposizione che va avanti a colpi di fiducia, potrebbe riallineare il timone della sua barca…

  6. @paolo
    Sapeva benissimo Civati che non avrebbe mai vinto, non era quello il suo obiettivo.
    Ha sbagliato Renzi ad appoggiare la candidatura sbagliata, questo è sicuro, adesso voglio vedere come verrà governata la Liguria, dal momenti che ha una maggioranza risicata Toti, e 50 alleati.
    Il partito della Nazione non esiste, esiste un PD che cerca di allargare i propri consensi catturando fette di elettorato del centrodestra, ma è la stessa operazione che fanno Salvini e Grillo, e che succede in tutto il mondo.
    Renzi ha sbagliato e ha pagato, ma adesso si va avanti con le riforme…erano votazioni amministrative, dove conta il candidato più che il partito, e quindi i risultati vanno presi con le molle..e comunque 5 a 2 definirla una sconfitta…a oggi , 18 regioni in mano al PD, e si parla di sconfitta.
    Quanto a POSSIBILE, paragonarlo a PODEMOS…

  7. @luigi
    Come ho già detto a Sed, io non contesto l’operazione in sè, ci mancherebbe altro. Contesto il fatto che per allargare il proprio bacino di consenso, Renzi abbia snaturato il partito, andando persino contro gli stessi valori fondanti del PD. Renzi, per sfondare a destra, ha preso a pesci in faccia la sinistra… ecco quello che non va.

  8. Intanto, leggo con piacere che potremmo finalmente finirla, almeno fra noi, col Partito della Nazione. Boiata che ci siamo portati dietro anche troppo a lungo.

    Concordo totalmente con te riguardo la sconfitta della Paita in Liguria, purtroppo non condivido l’idea che quel 9,4% sia un buon risultato da cui partire: un consigliere eletto è un pò poco per cominciare a radicarsi, anche in un territorio generoso come la Liguria.

  9. @paolo
    concordo con Redpoz, basta parlare di sto fantomatico partito della nazione, che esiste solo nella testa della minoranza PD…per vincere le elezioni devi per forza acchiappare una parte dell’elettorato opposto, il che non vuol dire diventare di destra.
    Piuttosto è successo che la sinistra del PD, stufa di essere in minoranza interna (per scarsa abitudine), si comporti come l’opposizione, e faccia di tutto per far perdere il proprio partito.

    LE PREFERENZE DEGLI ITALIANI.
    Se non gli dai le preferenze, si arrabbiano, se gliele dai non le usano…Il tasso di preferenze nelle ultime Regionali è crollato (in Liguria è passato dal 46,2% al 29%)
    (Studio Istituto Cattaneo)

    ma come? il cavallo di battaglia delle minoranza PD per non votare l’Italicum, e poi succedono ste cose??

    1. Più vedo le preferenze all’opera, più le aborro… Ho visto cose orribili in queste elezioni regionali, delle vere schifezze per giocarsi poche decine di voti.

  10. @redpoz e @luigi
    Non mi pare che si debba dare importanza ad un etichetta. Non vi piace “Partito della Nazione”? Possiamo chiamarlo “Giovannino” se preferite. Resta il fatto che dal giorno dell’insediamento, Renzi, allo scopo di allargare il bacino naturale di consensi del partito, abbia iniziato una guerra personale con la propria minoranza e abbia perseguito politiche difficilmente identificabili con la sinistra. Politiche imposte a colpi di fiducia, fatte di proposte di legge sulla scuola che hanno unito nella protesta professori, presidi, studenti e famiglie, di restituzioni di un pugno di euro ai pensionati chiamando “bonus” un diritto ottenuto, di un jobs-act che ha ricevuto il plauso di gente come Sacconi e Formigoni. Anche per questi motivi penso che il progetto che ha in mente Civati può ottenere una buona risposta da parte di un elettorato che ha già cominciato a voltare le spalle a Renzi…

    1. “Guerra con la minoranza” sì; politiche imposte con la fiducia sì; politiche non tradizionalmente di sinistra sì.
      Ma allora dobbiamo esser chiari sul senso delle parole: un partito può cambiare la propria linea politica, financo stravolgerla (vedi New Labour di Blair), ma resta un partito, un’organizzazione politica che rappresenta e raccoglie il consenso di una parte della cittadinanza.
      Questo nel PD non è mai venuto meno.

      “Il partito della nazione”, invece, etimologicamente è qualcosa di diverso: è un “pigliatutto”, un moloch che raccoglie i consensi indifferentemente da una parte o dall’altra (quasi). Come il PCUS in Unione Sovietica o la vecchia DC.
      Anche col 41%, il PD questo non lo è mai diventato (e, per inciso, te lo dice uno che al 41% non ci avrebbe mai scommesso): nel PD continuano a chiamarci “comunisti”…. e come pensi di raccogliere tutto l’elettorato così?
      No, Renzi, pur con le sue “mutazioni” si è mosso entro una logica di alternanza e di cercare anche i consensi altrui.

      Se in alcuni (non pochi, certo) casi il PD ha preso anche preferenze dalla parte opposta (ma vedi lo stesso Crocetta, che quando vinse venne celebrato!), è quasi sempre dipeso da questioni locali.

  11. @redpoz
    Io credo che, come molto spesso succede, l’espressione “Partito della Nazione” sia una semplificazione giornalistica. Un titolo, un’etichetta, niente di più, peraltro ripresa anche dallo stesso Renzi in termini non “negazionisti”:
    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Renzi-alla-direzione-del-Pd-Io-sono-contro-le-correnti-98c3a5d7-f886-4109-be92-a34e132d0c2f.html
    Nessuno nega al leader la possibilità anche di stravolgere la linea politica del suo partito, se ritiene opportuno farlo. Deve però essere disposto ad ammetterlo (cosa che Renzi si è sempre guardato bene dal fare), altrimenti truffa quella parte di elettorato meno informata e consapevole. E’ come quando berlusconi si dichiarava moderato per ingraziarsi i moderati e poi depenalizzava il falso in bilancio e sosteneva che i Magistrati fossero il cancro della democrazia. Oggi il PD non ha più come riferimento il blocco sociale della sinistra, che lo dica…

    1. Però Rear una cosa è il blocco sociale di riferimento, una cosa è il programma del momento.
      Per te, evidentemente, queste sono scelte che indirizzano il PD altrove come “blocco sociale”, per me sono scelte che rimangono su quella base, ma la declinano in modo differente.
      Non è certo un’affermazione da “sporchi capitalisti” dire che in Italia tante riforme siano necessarie, per liberalizzare settori bloccati.

      Se proprio vogliamo essere precisi (e perfidi), la sinistra ha perso il suo “blocco sociale” di riferimento da ben prima del PD e da ben prima di Renzi…

      Sicuramente, l’ho sempre pensato, Civati può rappresentare un processo di ri-elaborazione della sinistra in questa direzione.

        1. Su cosa non sei d’accordo, sull’indirizzo ed incisività delle scelte di Renzi?
          O sul fatto che la sinistra il suo “blocco sociale” se lo sia giocato da un pezzo?

          No, perché il primo punto è una conseguenza del secondo… e se vuoi proviamo ad andare in qualche fabbrica a chiedere (era il 1994 che gli operai esultavano per Berlusconi, non il 2014; erano gli anni ’90 che i distretti industriali votavano Lega, non i 2010s…)

          1. @redpoz
            Non sono d’accordo con questa affermazione: “Per te, evidentemente, queste sono scelte che indirizzano il PD altrove come “blocco sociale”, per me sono scelte che rimangono su quella base, ma la declinano in modo differente.

  12. Il Partito della Nazione raccoglie consensi indifferentemente da una parte e dall’altra come il PCUS in Unione Sovietica.
    Nel contesto di un richiamo al senso delle parole.

    Ma come si fa a non amarvi? Merci pour ce moment, come disse quella :-)

  13. @paolo
    a me pare il contrario di ciò che affermi tu.. è la minoranza PD che ha dichiarato guerra a Renzi, non il contrario.
    Fino alla sua elezione a Segretario, c’è sempre stato dibattito interno ma poi si decideva a maggioranza, sempre.
    Dal giorno del suo insediamento, chissà come mai, quelli che erano a capo del Partito e che son diventati minoranza, non hanno più accettato questa regola.
    Allora chiariamoci bene: si parla si discute ma poi si decide, e si decide a maggioranza..o non va più bene adesso?
    Il cercare consensi altrove, è quello che è sempre mancato alla vecchia guardia del PD, trincerata dietro al suo 25% e sempre perdente..
    La svolta l’ha data prprio Renzi, ed è questo che non si riesce ad accettare, che il PD da partito di opposizione (governava solo con alleanze assurde e improponibili), sia diventato partito di Governo, e senza dover chiedere voti ai partiti minori, che hanno come unico scopo, quello di portare a casa più poltrone possibili.
    L’esperienza fallimentare dei Governi precedenti avrebbe dovuto insegnarlo, ma purtroppo c’è una parte del PD che non riesce a capacitarsi che le cose son cambiate.
    Se poi speri in Civati Vendola e soci, con un 10% ti posso garantire che non vai da nessuna parte.
    e l’esempio di Podemos lo trovo azzardato, altra gente, altra mentalità, altra cultura…sai quanti Podemos hanno cercato di crescere qui? ma poi diciamolo, qui da noi c’è già un PODEMOS, ed è Grillo…
    Qui è già fallito il tentativo di Tzipras, aspettiamo il prossimo?
    Nel frattempo, spero che lunedì si faccia chiarezza nel PD…
    L’esempio delle preferenze (il 29% in Liguria), sta a dimostrare che la minoranza del PD doveva solo trovare un pretesto per NON votare l’Italicum..

  14. @Luigi
    Il tuo mi pare un ribaltamento della realtà. Ci siamo dimenticati il “Fassina chi?”, oppure gli attacchi personali a Cuperlo come risposta a delle obiezioni politiche che lo hanno poi costretto alle dimissioni? Ci siamo dimenticati le continue derisioni e aggressioni (che in più di un caso si sono tramutati in espulsioni dalle Commissioni) verso chi ha manifestato un dissenso rispetto alla linea renziana?
    Quanto a Civati, impossibile fare delle valutazioni oggi. Il progetto è ancora di là da venire. Non se ne conoscono bene i contorni, nè le dinamiche, nè tantomeno si sa nulla sulla leadership. Mi pare un pò presto per tranciare giudizi. Altrimenti si potrebbe fare la figura di Fassino quando, nel 2009, sentenziò: “Se Grillo vuol fare politica, fondi un partito, si presenti alle elezioni e vediamo quanti voti prende”.

    1. Giovanotti, guardate che anche qui vale azione – reazione,ora se vogliamo fare a chi ha cominciato prima ditelo che c’iscriviamo in blocco all’asilo Mariuccia e ciao dibattito.
      Diciamo allora che nel PD s’è instaurato un nuovo modello di dibattito interno che prescinde dal rispetto.Senza stare a evocare tempi belli che non ci furono mai,un minimo di modus in rebus non farebbe male a questa nuova classe dirigente di testosteronici quarantenni e fumantine avvocatesse.
      Spero che qualche voce autorevole si levi per ristabilire il senso, non voglio dire della buona educazione ma quantomeno della convivenza civile.Che poi sarebbe un fatto politico di non poco rilievo.
      Diversamente aspetteremo che subentri la stagione dell’ormone depresso per poter piazzare un concetto di dissidenza.Magari m’iscrivo alla corrente di quel sant’uomo di Cuperlo ché qui mi stanno facendo rimpiangere Spezzaferro che è tutto dire.
      (e ora googolate Spezzaferro e fatemi sapere se in rete c’è scritto anche la ragione per cui lo chiamavamo così)

  15. @Sed
    Ma certamente! Queste continue liti non hanno fatto bene al partito e se domenica Renzi ha perso molti voti è anche per questo motivo. Nel PD in passato si aveva il buon senso di pulire in famiglia i panni sporchi e non fare uscire più di tanto all’esterno attriti e dissapori, così a fronte di un “Che fai? Mi cacci?” finiano, l’impressione pubblica che si ricavava dal PD era quella, appunto, di convivenza civile. Oggi invece le cose stanno molto diversamente…
    Ah ah ah… hai visto Massimino? Lui si che è un vero uomo…

    1. I tappi della minerale con le mani….in pezzi, mica storie, pensa alla differenza antropologica con l’eterno antagonista Veltroni.
      Ieri comunque mi riferiscono di una riunione di gruppo parlamentare nei limiti della decenza.Vediamo cosa ci raccontano lunedì.

      1. @redpoz
        Beh… ammetterai che non si era mai visto uno scontro così forte e continuativo fra leadership e minoranza da quando Renzi è in carica come segretario del PD. Se, come del resto ha sostenuto qui più volte anche Sed, contrasti e divergenze sono sempre stati all’ordine del giorno anche in passato, significa che una buona parte di questi non arrivavano alla “luce del sole”.

  16. @sed
    A quanto si legge in giro però pare che Renzi lunedi voglia promuovere un’ulteriore stretta, posizionare nei posti chiave i suoi e usare il pugno di ferro per chi esprimerà dissenso rispetto alle scelte del Governo. L’obiettivo è quello di avere un partito coeso intorno alla sua figura e respingere in questo modo le opposizioni che dopo questo turno elettorale dimostrano nel loro complesso di essere in salute, sicuramente più pericolose di quanto non poteva sembrare un anno fa…

    1. Allora vorrà aumentare i punti chiave….i suoi sono già ovunque.
      Non so dire.Se la priorità è portare a termine le riforme non può tirare troppo la corda.
      Per il resto che può fare? Le espulsioni?Non sono ammesse dallo Statuto.Il richiamo alla disciplina?Non c’è più e poi gli eletti godono delle libertà costituzionali…oltretutto l’opposizione rimasta a parte qualche caso è assai più ragionevole e dialogante.Mi sembra invece che siano al lavoro i mediatori (il solito Orfini)

  17. @paolo
    il famoso “Fassina chi?”k, saltò fuori DOPO che Fssina per l’ennesima volta ebbe da ridire, quanto a Cuperlo, fu una decisione sua quella di lasciare la Presidenza del PD…
    E’ gente che non perde occasione per criticare e sabotare il PD: la riprova? il famoso emendamento sulle preferenze, che ha dato l’alibi per non votare l’Italicum,..come si è poi visto alle Regionali, alla gente delle preferenze non gliene frega niente…ma la scusa era buona per defilarsi, e avanti così…
    Quanto a Civati, concordo, staremo a vedere che succede e qyanti personaggi aderiranno all’ennesimo nuovo soggetto della sinistra.
    Sulla leadership, sarà bagarre…
    Confermo che Podemos è piu simile ai 5 stelle che non a Civati,

  18. Lunedì non ci sarà una resa dei conti, ma un chiarimento dovuto: in democrazia decide la maggioranza, punto.
    Valeva fino a prima di Renzi, deve valere anche dopo.

  19. @Luigi
    Evidentemente sulla questione rapporti Renzi-Minoranza la pensiamo diversamente. Fortunatamente io ho scritto parecchio in merito, proprio da quel post che riguardava Cuperlo e via via nel corso dei mesi, sino a questo post dello scorso 21 aprile relativo alla cacciata di 10 parlamentari dalla Commissione Affari Costituzionali. Tu in ogni circostanza hai sostenuto ch è colpa della minoranza, io lì a spiegarti che invece è colpa del segretario. Fatto sta che uno dei motivi per cui Renzi ha perso 2 milioni di voti in un anno è anche questa continua litigiosità…

    @Sed
    Vedremo allora se i mediatori sapranno fare il proprio lavoro. Certo è che in un senso o in altro questo stato di cose dovrà finire…

  20. @Paolo
    sicuramente uno dei motivi per cui il PD ha perso parecchi voti (anche se paragonare Europee e Regionali parziali è distorto), è la litigiosità tra Renzi e i dissidenti interni..su questo siamo d’accordo entrambi…Ragion per cui, urge trovare soluzione, e rapida.
    Continuo a citarti l’esempio dell’emendamento sulle preferenze, per spiegarti che come testimoniano i risultati, al popolo delle preferenze interessa poco…è stato usato come alibi, per giustificare un comportamento alquanto incomprensibile.
    Una cosa è sicura: così avanti non si può andare, quindi speriamo davvero che lunedì, mediatori o no, si trovi una soluzione definitiva, e la si finisca con sta farsa…

  21. ah
    in merito alla sostituzione (non cacciata, nessuno è stato mandato via, sono ancora tutti lì) che tu citi, ti riporto la stessa frase con cui aprimmo i 145 commenti di quel post

    I rappresentanti delle Commissioni, non votano a titolo personale, ma sempre su indirizzo del proprio Partito…. Escluso i temi etici, che sono a coscienza individuale…

    più chiaro di così…

  22. @Luigi
    L’anno scorso Mineo e quest’anno 10 parlamentari sono stati CACCIATI dalla Commissione Affari Costituzionali (ovviamente non dal partito). A questo punto, non mi resta che ricordare a mia volta ciò che ha scritto al riguardo il Direttore dell’Huffington Post: «Non avrei mai immaginato di arrivare a vedere nella mia vita (…) una “cacciata” da parte di un partito di Sinistra di dieci suoi dissidenti. La sostituzione forzosa di un gruppo di eletti dal popolo al fine di ottenere il passaggio di una legge su cui questi eletti sono in dissenso, e’ un gesto che intacca qualcosa di piu’ delle regole democratiche e delle prerogative di chi viene eletto. E’ una decisione che trucca le carte del voto stesso e che alla fine è (…) semplicemente una truffa. Se la politica e’ l’arte di dare forma al mondo attraverso la costruzione di consenso, allora la coercizione , le espulsioni, il voto ottenuto con la forza sono l’esatto contrario. La sostituzione di dieci deputati dissidenti e’ in effetti, una rinuncia alla politica. In verità, un fallimento per Matteo Renzi».

  23. @paolo
    si me lo ricordo…l’articolo della Annunziata, , personaggio al di sopra delle parti, seconda solo a Freccero in quanto a odio per Matteo..:)
    Sostituiti non cacciati…nessuno è stato cacciato.
    Nei 5 stelle si caccia, nel PD non mi risulta..
    Seguire la linea del partito è così difficile? e allora escano dalla Commissione…remare contro è semplicemente assurdo…non basta l’opposizione, ci si mette pure parte del PD a votare contro..
    Bene ha fatto a sostiturli, dal momento che non garantivano la linea del PD..e spero davvero che lunedì si metta in chiaro una volta per tutte, che nelle Commissioni si porta avanti la linea del Partito, non le scelte personali..
    Speriamo sia la volta buona…è nell’interesse di tutti, non credi?

  24. @luigi
    Per te chiunque osi muovere una critica a Renzi è fazioso o peggio è mosso dall’odio personale. Una persona prima di essere sostituita va cacciata, altrimenti la sostituzione forzosa (come giustamente sottolinea Annunziata) non è possibile. Renzi ha prima cacciato e poi sostituito. Per Renzi la linea del partito deve corrispondere perfettamente alla sua linea personale, altrimenti prima caccia e poi sostituisce… spero anche io che lunedi si inizi a far chiarezza.

  25. @Paolo

    potrei dire la stessa cosa di te…qualunque cosa faccia Renzi, è di destra e contro il PD.
    Una persona può essere sostituita perchè inadatta al compito assegnatogli, o perlomeno non in grado di operare secondo ciò che il partito ha deciso A MAGGIORANZA.
    Io questa storia che deve decidere la minoranza non l’ho proprio capita: da che mondo è mondo in una democrazia si parla si discute, si vota e decide la maggioranza.
    Tutto d’un tratto non vale più.
    La linea del Partito la decide la maggioranza del partito, non Renzi..hanno fatto piu riunioni in un anno e mezzo che da quando è nato il PD..eppure, c’è sempre chi riesce a non accettare le scelte.
    Ripeto, finchè erano loro a capo del PD, andava tutto bene, di colpo è cambiato tutto, e deve decidere la minoranza, non la maggioranza..ma ti pare logico???
    Confermo, in sintonia con te, che lunedì si faccia chiarezza una volta per tutte…
    Ne ha bisogno il PD ne ha bisogno il Paese.

  26. Un calciatore, durante la partita, viene sostituito, non cacciato.
    e viene sostituito da qualcuno che può fare meglio da quel momento in avanti, ma non viene cacciato dalla squadra.
    Idem i parlamentari.
    I famosi 10, e ci metto pure Mineo, non erano in grado di garantire il buon esito, e quindi sono stati sostituiti…avevano problemi di coscienza? .la prossima volta , lo dicano prima..evitiamo ste figure..se non intendono allinearsi alla direttiva della maggioranza, avvisino per tempo..non esiste che in Commissione si voti contro il proprio partito, ma non esiste proprio…

    Cacciare, è un verbo grillino…

  27. Ragazzi tranquillizatemi, dei 2 3 piddini qui sul blog tutti ancora a piede libero? o qualcuno scrive da rebibbia?

    1. Noi liberi piedi e mani. Grazie per il cortese interessamento.
      Lei invece quando la maestra spiegava ortografia aveva la varicella?

      1. Excusatio non petita accusatio manifesta.
        Qual’è il suo problema maestrina? manca un punto o una virgola, su mi illumini…

        1. ..è che tanto ardore giustizialista andrebbe confortato con qualche doppia e qualche maiuscola, nonché qualche appropriata citazione in latino.
          Nel senso che non basta buttarla lì : deve avere un senso nel contesto.E qui accuse e scuse c’entrano come i cavoli a merenda.
          Come vede, il problema è tutto suo.

          1. Se si parla di delinquenti piddini e lei si sente tirata in ballo, mi sa che il problema è suo…. chiedo dei piddini sul blog perchè per me sono un’ entità solo virtuale, nella vita mi guardo bene dal frequentarli, è proprio un problema di energie sgradevoli, comunque, le dovesse andar male, due arance non gliele negherei.

            1. Lo so, cara, è dura, ma non si perda d’animo. Studi,s’informi,si attrezzi,prima di rispondere si accerti di aver capito il testo e vada serena…può farcela.
              Non petita significa non richiesta.
              Lei, in effetti, ha fatto una domanda “per sua tranquillità” – anche se con una z di meno – e le è stato risposto.
              O era una domanda trabocchetto per vedere quanti digitavano da Rebibbia?
              Diavolo di una Giovanna…lo sanno anche le pietre che ai detenuti s’inibisce l’uso di Internet.
              Qui i piddini, come li chiama lei con espressione degna del resto del frasario, sono due e per sua disgrazia, entrambi necessitano di fedina penale immacolata per poter svolgere la professione che svolgono.
              E anche con gli agrumi le va male : sono allergica.
              Auguri per i suoi studi.

              1. Voi si siete mangiati una nazione, ma per lei il problema è che io mi sono mangiata una z, tipico ragionamento da maestrina piddina. Lo sa una cosa riuscite a trasmettere energia negativa anche via web, me ne guarderò bene dal leggere ancora questo blog.

  28. @Luigi
    Il punto è che il Parlamento non è esattamente una partita di calcio e mi pare che rimuovere (rimuovere ti piace di più di cacciare?) da Affari costituzionali mezza delegazione dem – un fatto senza precedenti nella storia della Repubblica – sia uno dei tanti esempi che dimostrano come Renzi preferisca interpretare il ruolo di segretario imponendo con la forza, cosa che è antitetica al concetto stesso di “democratico”. Quando si sostituisce qualcuno, quel qualcuno è d’accordo, nel nostro caso invece i 10 intendevano restare in commissione a fare il loro dovere, quindi costoro sono stati rimossi, epurati, esonerati, espulsi.

    1. Giovanotti, ma non s’era già detto come dal punto di vista del Regolamento non si fossero operate scelte sconvenienti mentre era invece vistoso lo sgarbo sotto il profilo dell’Opportunità?
      E non si era concluso che non sempre le due cose vanno d’accordo?
      E non si era auspicata la scelta di un piano di dibattito alla volta?
      Allora tesori miei,non la stiracchiamo oltre e soprattutto cerchiamo di non dare significato assoluto ad ogni cosa.
      (Vado bene stamane come custode della non coazione a ripetere?)

        1. …e Luigi il Regolamento, io ci ho piazzato la ciliegina di leggi e regolamenti che non sempre producono giustizia….beh cosa vogliamo di più?
          Seppur ripetitivi, abbiamo messo sul piatto complessità da Convegno Nazionale.
          Soddisfazione su…

              1. @sed
                non credo proprio che Matteo abbia intenzione di pettinar le bambole lunedì…sarà la volta buona che metterà i riottosi davanti alle loro responsabilità: o fanno come Civati, cioè sono coerenti con il loro pensiero ostile verso il PD, o si allineano e la finiscono di rallentare il percorso delle riforme: se vale la regola che decide la maggioranza, si adeguino, altrimenti aria….lunedì chiarezza totale, io ci credo.

  29. io ho sottolineato il Regolamento, a cui pare qualcuno non faccia caso :)
    Aspettiamo tutti quanti fiduciosi lunedì :)

  30. @paolo
    e io che c’entro?
    non ti ricordi gli insulti che mi son beccato volta scorsa? :)
    ma son stato zitto…
    stavolta la Signora, chiamata in causa in quanto piddina, non gliele ha mandate a dire….e ha risposto educatamente con ironia.
    Se poi l’anonimo/a si è offeso/a…mica è colpa di nessuno???
    Aspetta a dire che è sparito/a….

    1. Ma infatti è stato l’aplomb con cui avete non risposto quando ha esordito dandovi dei matti che m’ha ingannato.
      Ho pensato fosse un’amica di voi due ragazzi e che stesse scherzando.Una vecchia lettrice insomma.
      E’ stato, tra l’altro, uno dei motivi per cui non ho calcato troppo la mano…(cautele sprecate)

      1. @sed
        un’amica?
        una che mi da del matto senza manco sapere chi sono, ed è una mia amica???
        che sia una/o che scherzi non credo, visto il botta e risposta che avete avuto qui..
        Chieda a Paolo se è amica sua, mia no di sicuro…

        1. Mentre da due settimane raccolgo zucchine tibetane per preparare a Sed un macinato speciale in grado di donare calma e pacatezza, qui accadono miracoli: nuove “lettrici”, luigi che si rivolge alla Signora direttamente, Matteo che dice cose comprensibili. WOW

          1. Adesso rispondi per piacere ad una domanda che già ti feci senza che tu ti prendessi il disturbo di rispondere – a proposito di …parliamone,interagiamo e vogliamoci bene –
            il tuo secondo figlio è maschio o femmina?
            Io sono calmissima,tu non sai cosa divento quando m’innervosisco.
            Cambiamenti? Ma de che …la stronzaggine sempre quella rimane.

            1. Sei calma perchè da tempo ti sto facendo Qi-Gong a distanza mentre sono seduto al centro di un cerchio di zucchine benedette. Lei è una zucchina. E pure una gnocca.

              1. Ah allora ho capito perché la scrivania che mi possiede da un po’ di tempo in qua è un delirio di conti da pagare.
                Dev’essere merito di queste pratiche benedette.
                Una ragazza?Finalmente.E non fate troppo i bischeri con lo svezzamento bucolico.

  31. @Luigi e @Sed
    Ma ora questa se ne va in giro a dire che il mio blog trasmette energia negativa!!! Volete mettere il danno che ne ricavo…. già Matteo aveva mangiato la foglia da un pò e aveva preso a commentare una volta ogni tanto ed in modo sinteticissimo per non essere sopraffatto dall’ondata di energia negativa, ma ora che la notizia si spargerà per la Rete sarà la fine della mia carriera di blogstar!!! Che tristezza…

    1. Sono affranta.Posso offrire in riparazione bacche di goji, bacinelle di acqua piovana,oli essenziali, carillon del vento,pietre bollenti e vasche di fieno purificatore.
      Oppure domani mattina ci guardiamo tutti le mani e inspiriamo forte, non prima di aver salutato il sole.
      Se i nostri cari non ci avranno ricoverato prima al neurodeliri, saremo salvi e liberi da ogni negatività.
      Ammetto di non avere confidenza con queste teorie – mi viene sempre in mente Moretti col suo ma come parli ? E schiaffone a seguire.
      La riflessione finale però è più negativa della negatività :
      Ma come possiamo vincere noi con queste surroghe di Padre Pio?

  32. @paolo
    ma dico, stiamo scherzando vero?
    questo personaggio anonimo, entra qui e come primo commento lancia insulti…
    il secondo commento (oggi), dileggia ch iscrive e commenta qui…
    ma chi è che spande negatività?? qui c’è sempre stata la massima armonia, nessuno, che io ricordi, si è mai preso la briga di offendere o insultare chicchessia…si discute rispettando sempre e comunque l’altrui pensiero, nella massima serenità .
    Adesso arriva l’anonimo (uomo o donna che sia non si saprà mai), e si permette non di esprimere il suo legittimo pensiero come facciamo tutti qui dentro, ma dileggiare e offendere gratuitamente .
    Se posso dire, gente così meglio perderla che trovarla, sul web li chiamano TROLL, personaggi guitti che dietro l’anonimato più becero vanno a insultare senza una ragione precisa.
    Matteo non ha mai offeso nessuno, e nessuno lo ha mai offeso, come me, la pensa diversamente da te e dalla Signora, magari a volte eccede nel sarcasmo, ma lo ritengo educato e piacevole.
    Qui dentro c’è armonia, caro Paolo, convivono anime diverse, un bell’esempio di democrazia vera…:))
    Comunque, se davvero ci tieni, da parte mia risponderò e chiederò scusa per il mio silenzio:)))

  33. @Sed
    Gli schiaffoni a seguire hanno sempre fatto bene…

    @Luigi
    Infatti, si… stiamo scherzando!!! :-)))

    @fate vobis
    Mezza riga di risposta ad ognuno può andar bene? (Pensandoci bene però, la risposta a te è una mezza riga di troppo…)

  34. Le mie fisime da aspirante vegan mi fanno mangiare un sacco di foglie, che magari a farle nel modo giusto ti sorprendono rivelandosi un adeguato contorno per eventuali mangiatori di nazioni.

    Tuttavia non è la negatività che asciuga la vena del commentatore: come per il post precedente è ancora la mancanza di appigli, e qua e là la mia indulgente bonomia, che domina l’impeto puntualizzatore.

    D’altro canto, Rear caro, l’altro giorno in prima del Corriere appare un editoriale di puro razzismo anti-greco di un nazista come Francesco Giavazzi. Il lettore del primo quotadiano italiano legge una serie di falsità, revisioni storiche, opinioni razziste nei confronti di un popolo vicino.
    Ora, tu capisci: se questa è la prima pagina del Corriere, non sono ben autorizzato io a guardare con indulgenza il caro Luigi, per il quale i fallimento di SYRIZA è palese, visto che non ha realizzato le sue promesse elettorali?

    La negazione della realtà non è una posa: è una necessità e un metodo per chi governa, una necessità e un conforto per chi li vota.
    E se i nazisti negazionisti grecofobi arrivano in prima del Corriere è perché prima i nazisti negazionisti italofobi pubblicavano sull’Unità, come abbiamo appreso grazie al gentile link di Sed (utilissimo casomai qualcuno non si ricordasse come mai non si rimpiange la nota testata): nel momento in cui Reichlin compilava le sue porcherie, il Fiscal Sustainability Report 8/2012 della EC sulla situazione del debito italiano era uscito da qualche mese, nel silenzio della stampa italiana, ovviamente dell’Unità (che non rimpiangeremo) e del duo fantasy Reichlin/Biasco. I quali hanno bell’agio a fantasticare sul partito della Nazione di un’Italia che sta rioccupando un posto, in un’Europa che evolve in senso meta-statale e porcheria via porcheria nel disegnare mondi virtuali in aperto conflitto con la realtà, ma che gli frega a questi? Tanto sanno che arriveranno dove devono arrivare, alle orecchie e ai cuori che fertili li accoglieranno grati. Perché/Purché la realtà no, quella no, quella mai.

    E allora, di nuovo, chi sono io per etc. etc.? è impossibile seguirvi nelle elissi che vi inebriano, le elezioni regionali liguri che oppongono Paita ad un autorevole esponente etc. Cosa differenzia Paita da Toti, esclusi i caratteri di biologia? E però se c’è da costruirci sopra una bella fiction su arretramenti, avanzamenti, se c’è da costruirci sopra una calda opposizione da curva da stadio, perché no? E infatti sì, a leggervi. E io sono impegnato col lavoro, ho avuto l’influenza, ho gli operai in casa, sono notoriamente buonissimo etc., mi metto pure a puntualizzare? Ma no, perdinci!

    Giusto riga dalle dita sfuggita quella sul PCUS dell’adorabile Red, perché la fuga dalla realtà magari mette tristezza, ma certe volte vola su picchi di comicità inaspettata e geniale.

    Buona domenica a tutti.

    1. Parliamo di Alfredo Reichlin?
      Né Pietro né Lucrezia (figli) immagino.
      E allora qualcosa non torna ,il link è stato messo per precisare la partenza di un dibattito che attribuiva al partito della nazione qualsiasi cosa.
      Si può o meno essere d’accordo ma non mi pare ci fosse nulla di esiziale (porcherie? bah) nell’articolo.Siamo abituati a ben di peggio ultimamente.
      A seguire : poiché non solo il PCUS ma anche il Partito Nazionalsocialista possono essere definiti Partiti della Nazione in quanto contenitori unici di differenti istanze colgo l’occasione per dire che Red non aveva torto.
      L’Unità avrà avuto momenti alterni ma liquidare un giornale con non ne sentiamo la mancanza mi pare il solito tentativo svilente e disprezzante a gratis
      Sono tutti uguali no? Giornali, candidati, amministratori…. che parlamo affà?
      Iscriviamoci tutti al club degli anonimi commentatori,salutiamo il sole e facciamoci un lungo maniluvio al chiar di luna aspettando Godot.
      Se non ha nostalgia dell’Unità continui a leggere il Gazzettino…che le devo dire…

        1. Ma mio caro ragazzo, lui mica sta qui per capire.Dice la sua e per farlo ha bisogno di interlocutori che rispondano a ben determinati requisiti, se li trova bene, sennò se li inventa.
          Gli fa dire quello che più gli fa comodo.
          Seppure tu avessi preso una cantonata sul concetto di partito della nazione,ti parrebbe elemento sufficiente ad affermare che hai un rapporto alterato con la realtà? Certamente no eppure…
          Un narcisone così pieno di se da essere vuoto di tutto il resto.

    2. @matteo

      non sono ben autorizzato io a guardare con indulgenza il caro Luigi, per il quale i fallimento di SYRIZA è palese, visto che non ha realizzato le sue promesse elettorali?

      secondo te le ha realizzate? come? dove?

          1. Luigicaro – tono da Valentina Cortese dei diseredati –
            Niente.Proprio niente.Il Lei aumentava il tono professorale per finti consigli di libri alla moda e imperdibili articoli di giornale.
            Come se il ditino per fare una ricerca fosse appannaggio esclusivo di Certi e Certialtri fossero così analfabeti da non poter fare manco quella.
            E hanno pure il coraggio di dire che la Rete è Intelligenza Collettiva.

            1. @sed
              avevo colto l’ironia del commento, che condivido, ma il LEI mi aveva spiazzato :)

              ma l’amico Matteo, l’ha letto il commento di fate vobis?

              1. Si ma lui è il massimo esperto europeo di analisi selettiva.Fermo restando lo scarso interesse per quello che dicono gli altri,trattiene a mente solo quello che gli fa comodo.

      1. Ciao Luigi caro,
        la risposta breve alla tua domanda è : i negoziati di cui senti parlare tutti i giorni (se ti interessi e segui la vicenda) esistono e se ne parla tanto, perché sono l’attuazione del programma di SYRIZA.

        La risposta lunga è qui sotto, se ti interessa leggila e fammi sapere cosa ne pensi.

        Avrai avuto l’impressione che la stesura e la negoziazione dei memorandum dal 2010 al 2015 non abbiano occupato tanto l’attenzione internazionale. La tua impressione non è sbagliata.

        L’editoriale di Francesco Giavazzi che ti viene qui sopra proposto lamenta una certa stanchezza per questi negoziati e per il tempo che richiedono. Nei cinque anni che precedono la sua pubblicazione, Giavazzi non denunciava uguale stanchezza.
        L’autore dell’editoriale mente (quasi ad ogni riga), lui lo sa, ma non è importante: lui non scrive per la sua comunità, ma per i suoi lettori degli attici romani.
        La distinzione è importante e attiene ad ambiti di scienza economica vs ideologia.
        Permettimi di spiegarmi.

        Il caso, la Pizia o chissà quale congiunzione astrale hanno fatto sì che il giorno dopo che io qui definivo questo editoriale – e il suo autore – un nazista, Zingales pubblicasse un articolo in cui definiva l’andamento del negoziato con la Grecia e la politica perseguita dalla EU come precursori del Quarto Reich.
        Chi sono Giavazzi e Zingales?
        Il primo ha una carriera accademica alle spalle, è un consulente politico e un editorialista.
        Il secondo è un economista con top ranking ideas e inserito fra i 100 pensatori più influenti del pianeta.
        Il primo si rivolge agli attici romani, il secondo ai suoi propri pari, in particolare negli Stati Uniti, dove lavora e pubblica.
        Krugman legge Zingales.
        Legge anche Giavazzi e Alesina. E, quando va bene, li deride.

        Giavazzi è un teorico dell’austerità espansiva.
        Si tratta di un indirizzo di politica economica che, applicato solo nella EU e occasionalmente dal FMI non ha mai dimostrato successo applicativo. Significa che è un indirizzo di politica economica fallimentare.
        Ti dicevo che lo si pratica solo in EU e occasionalmente il FMI. Quest’ultimo lo ha recentemente disconosciuto: ha pubblicato un report che ne misura il fallimento. Il capo economista del FMI, un signore che si chiama Blanchard, si è dimesso poche settimane fa. FMI ha reso esplicita l’intenzione di ritirarsi dalla gestione dei memorandum greci (fu la EU a chiederne l’intervento congiunto, non la Grecia).

        La cosa non preoccupa Giavazzi, né i suoi lettori di riferimento.
        Il nostro spiega che se la Grecia non funziona, è perché essa non ha fatto le riforme e non intende modernizzarsi. Mente – e lo sa – ma non gli importa, perché non lo sanno i suoi lettori.
        Esiste un organismo internazionale che, per mandato, misura la capacità e la portata delle riforme economico-sociali dei Paesi che aderiscono all’ente stesso. Questo organismo si chiama OECD (OCSE in Italiano) e ha sede a Parigi.
        OECD ha inserito la Grecia in cima alla classifica dei Paesi europei che hanno implementato riforme economico-sociali. Quelle riforme erano contenute nei tre memorandum firmati dal 2010. Il risultato fallimentare di quelle riforme è certificato dalla realtà (orrore), oltre che dal FMI.
        Sembrano dati sterili.
        In realtà significa che la disoccupazione è altissima, che sono stati tagliati salari e pensioni, che molto della macchina pubblica ha smesso di funzionare (con conseguenze tragiche in termini sanitari, igienici, educativi etc.), che il Paese ha perduto in cinque anni un terzo della sua ricchezza. Che le sue città si stanno spopolando e sono meno sicure.

        Ma la cosa non è interessante per Giavazzi, né per i suoi lettori di riferimento.

        Giavazzi lamenta che non si sono “modernizzati” (evidente categoria scientifica), ma, anche qualora lo avessero fatto, il tutto è vanificato dal governo Tsipras (in tre mesi). E comunque ormai è chiaro, i greci “non vogliono modernizzarsi” (già), né – ahinoi – ci sono le cannoniere britanniche per requisire le isole, come vorrebbero i finlandesi. Giavazzi qui inventa di sana pianta.
        Il pagamento in natura, si dice, fu una proposta di due anni fa dell’allora rappresentante finlandese all’ECOFIN. In realtà la frase non è ufficiale, ma è entrata cmq nel mito.
        Giavazzi – che lo sa, ma i suoi lettori di riferimento no – non dice che quel governo finlandese è stato sconfitto alle elezioni appena poche settimane fa, ora quel partito governa in coalizione con l’estrema destra (euroscettica) e gestiscono una condizione economica tragica, tanto che la Finlandia preoccupa persino più di Grecia e Portogallo. Il finlandese delle isole ora è funzionario EU.

        Giavazzi è riuscito in un capolavoro di volgarità – ovviamente apprezzato dai suoi lettori degli attici: ha trasformato la prima pagina del primo quotidiano italiano nella prima del primo tabloid popolare tedesco, che qualche tempo fa pubblicò a caratteri cubitali il titolo: Verkauft doch eure Inseln, ihr Pleite-Griechen… und die Akropolis gleich mit!
        Il governo tedesco dovette scusarsi con quello greco.

        Un signore, nel secolo scorso, spiegava che se ripeti tante volte una bugia convintamente, alla fine questa diventa realtà.
        Perché Giavazzi mente? Per ideologia, come quel signore.

        Se ti interessa, la prossima volta ti spiego a cosa serve questa menzogna e perché Zingales – professore alla Booth di Chicago e interlocutore di premi Nobel – possa scrivere del Quarto Reich senza scandalo internazionale.

        (se ti servono i riferimenti documentali di quanto sopra, basta che chiedi. Giavazzi sa bene che sugli attici non si sa nulla, non si legge nulla, non si studia nulla. Le cannoniere britanniche non hanno mai annesso alcuna isola greca. Non ne avevano bisogno. Le Ionie furono protettorato per alcuni anni, ma per adesione. Le cannoniere nell’Egeo sparavano contro quelle ottomane. C’erano anche quelle italiane, come sanno bene tutti quelli che hanno letto Zorba il Greco. Era la guerra di indipendenza. Qualche anno dopo l’Italia si prese il Dodecaneso, che rimase italiano fino al 1947. Ma non con le cannoniere nell’Egeo: sconfisse gli Ottomani in Libia. Ma non ditelo ai piani alti).
        Buonanotte Luigi :-)

        1. E’ giunto per lei il momento di sapere che a me di Giavazzi non importa un fico secco e che solitamente non sono d’accordo con lui .
          Nemmeno stavolta.
          Mentre,per motivi che tanto non capirebbe,mi dispiace che Alfredo Reichlin sia trattato come una pezza da piedi dal primo che passa.
          E questo anche quando scrive articoli che non condivido.
          Quanta fatica sprecata eh?
          La sua mancanza di rispetto nascosta nelle pieghe di atteggiamenti ora paternalistici,ora affettati, ora fintamente gentili è semplicemente vomitevole.
          Come dicevo sopra a Red, lei gl’interlocutori se li inventa, sono pretesti per le sue sviolinate,per il suo livore, per la sua mitomania senza freni.
          Il commento qua sopra, che non risponde affatto alla domanda di Luigi, ne è la prova lampante.
          Se lo compri infine l’attico,non sarà tutto nell’ambito della promozione sociale cui spasmodicamente aspira,ma almeno avrà placato parte dei suoi istinti peggiori.

        2. @matteo
          ma quali promesse elettorali sono state mantenute?
          il taglio del 60% del debito?
          il salario minimo? (annullato l’aumento)
          sanità gratuita per tutti? (al netto del debito di 1 miliardo verso fornitori ospedalieri e stipendi dei medici non pagati)

          1. Ahhhhhhh LEI Luigicaro è proprio de coccio.
            Non ha letto la spiega?
            Il programma elettorale di Syriza ( in 40 punti) consisteva nei ne- go- zia – ti. di cui taaaanto si parla.
            Va il ministro in moto (col passeggero dietro, visto che lo hanno commissariato per via del fatto che si metteva le dita nel naso) oppure lo scravattato e trattano,trattano trattano.Trattano e negoziano.
            In pratica in Grecia si mangiano negoziati.
            ( con questo non voglio dire che Syriza abbia fallito, un governo si giudica sul lungo periodo,certo è che se da quelle parti sapessero che tipo di supporter hanno all’estero…)

            1. @sed
              trattano eh??
              ma io avevo letto che loro NON volevano trattare con l’Europa..si vede che da noi si leggono notizie diverse.

              1. Beh io sto a quanto mi si spiega da parte dei fieri sostenitori di casa nostra.
                Per il resto ho smesso da decenni di credere che modelli altrui possano essere applicati qui da noi.

                1. basta vedere cosa ha combinato la lista Tzipras qui da noi…
                  Comunque, un conto sono le promesse elettorali, usate per vincere e salire al potere, un conto è confrontarsi con la quotidianità…

          2. Luigi, non ti sarà forse sfuggito che il governo Tsipras sta lì da febbraio.

            È del tutto necessario, se si vuole interloquire seriamente (sennò il blog offre, come vedi, alternative umoristiche) che si sia seri.

            Ora, la tua domanda per caso è: “come mai in tre mesi il governo Tsipras non ha tagliato il debito del 60% , non ha approvato una legge sul salario minimo o non ha esteso l’assistenza sanitaria a tutta la popolazione?”
            Te lo chiedo seriamente, perché se la risposta è sì, mi spiace, ma devo lasciarti in compagnia dei comici senza ascensore.

            Oppure vuoi aiutarmi a capire meglio la tua domanda?

            Oggi Tsipras è intervistato sulla stampa italiana, la scorsa su quella francese. Sempre oggi Varoufakis è sulla stampa tedesca. Mi pare si esprimano in maniera comprensibile.
            Varoufakis è, come saprai, un economista accademico. Rispetto a SYRIZA (cui non è iscritto) ha posizioni relativamente moderate, specie rispetto a ad altri economisti accademici (lavorano tutti tra UK e USA) come Costas Lapavitsas.
            Il fatto che insegnino, li aiuta a comunicare in modo da essere compresi. Entrambi hanno pubblicato in passato.
            Di Varoufakis di consiglio The Global Minotaur. Di Lapavitsas Against the Troika.

            L’alternativa la conosci, ma non incoraggio l’abbruttimento. Fai come ti senti di fare :-)

            1. A parte l‘abbrutimento (oh aiutiamo le illeterate lettrici) in Grecia magnano per primo negoziati e per secondo copertura mediatica.

            2. @matteo
              dunque, se scorso anno Renzi fu criticato aspramente dopo pochi mesi di Governo, non capisco perchè Tzipras debba fare eccezione.
              La Grecia è in una crisi profonda e ha urgentissimo bisogno di fare delle riforme…
              Lui pensava che tagliando del 60% il debito, avrebbe trovato risorse per attuare le riforme promesse al popolo, ma le cose non sono andate proprio così, tant’è che l’economista accademico gira come una trottola, ma non per tagliare il 60% del debito come promesso, ma per trovare fondi per pagare i debiti.
              Certo che 3 mesi non sono molti, ma io vorrei capire dopo i trionfalismi post elettorali, che cosa è cambiato in Grecia.
              Non fallirà la Grecia, ma se lo può scordare di tenere in scacco l’Europa, come promesso in campagna elettorale..sul salario minimo, è solo di pochi giorni fa la notizia della rinuncia.
              Andrò a fare compagnia altrove…

              1. Luigi, non esiste il taglio del debito con la sega in programma.

                Ne esiste il write-off – cioè i creditori rinunciano a parte dei crediti – e la trasformazione di parte dei contratti in essere in altri più gestibili.
                Al momento la Grecia ha uno degli avanzi primari più grandi d’Europa (in % sul PIL). Il precedente memorandum (in vigore fino alla fine di questo mese) prevedeva che fosse usato a servizio del debito (cioè a pagare gli interessi, fino al 4% del PIL). Il programma SYRIZA prevede che la maggior parte di quell’avanzo primario sia dirottato in politiche sociali e per alleviare la diffusa povertà.

                Il programma, come ho scritto altre volte, è anche incoerente, perché non prevede alternative all’EURO. Si dice sia voluto per evitare tensioni negoziali. La politica è un mestiere difficile, io non sono un politico e preferisco quando non si tacciono cose importanti agli elettori. Che cmq dimostrano di sostenere il governo in questa fase negoziale.

                Il negoziato in corso, per ovvi motivi, si occupa della fase finale del piano finanziario previsto dall’ultimo memorandum (ora sospeso. Solo BCE finanzia con canale d’urgenza ELA le banche). SYRIZA vuole chiudere quel programma e evitare che se ne apra, come previsto, uno immediatamente successivo.

                Se vuoi applicare il resto del programma di SYRIZA devi passare da qui, è inevitabile.

                La tua fretta è la stessa di molti in Grecia.
                La differenza tra te e loro, è che loro hanno scoperto che il loro voto non conta nulla. Le istituzioni (la vecchia Troika) chiedevano al governo di attuare politiche e memorandum come prima, indipendentemente dal passaggio elettorale.
                Il negoziato attuale è al tempo stesso importante per i Greci e per noi: l’EU è compatibile con la democrazia?
                Molti, tra cui Zingales l’altro giorno, temono di no.

                Poi c’è il circo al quinto piano.

            3. Sulle qualifiche accedemiche di Varoufakis, potremmo discutere a lungo… altri accademici (non tedeschi, né neoliberisti), contestano radicalmente le sue qualità.

              1. @matteo

                La tua fretta è la stessa di molti in Grecia.
                La differenza tra te e loro, è che loro hanno scoperto che il loro voto non conta nulla.

                perfetto, ci siamo chiariti, un conto sono le sparate elettorali per vincere le elezioni, un conto è la realtà…
                aspetteremo fiduciosi.
                vai a prendere un thè “pacificatore” al quinto piano…

              2. Red
                Perché non ci aiuti a criticarne l’impostazione teorica, allora? Noi ti leggiamo con interesse.
                Hai letto The Global Minotaur? Che impressione ti ha fatto?

                Anche Lapavitsas critica Varoufakis.
                Come spiega giustamente Tsipras oggi, il fatto che ci siano scuole teoriche diverse è dovuto al fatto che si rappresentano blocchi di interessi diversi.
                Quale blocco rappresenti Giavazzi è evidente dal risultato delle politiche di austerità.
                Varoufakis – al di là della rappresentazione da tabloid di quarta – non è stato commissariato.
                Peraltro Varoufakis non negozia con economisti, ma con politici.
                Tralasciando per buona grazia il CV di Dijsselbloem (su cui tutti si accaniscono sempre e non si fa) o del gioviale Juncker, Schaeuble viene da altra storia e ben più identificativa. Credo di aver già consigliato l’ottimo libro di Giacché sulla riunificazione della Germania.

              3. Red io ti prego e t’imploro, se adesso si apre la querelle dei titoli dell’idolo del momento, siamo finiti.
                Capirai centauro, rasato e testosteronico, c’è di che far impazzire,maschi e femmine,proprio tutti i proiettivi di provincia e di città.
                Facciamo che è laureato honoris causa.Vuoi?
                Abbrutiamoci un po’.Che male c’è?
                Anzi abbruttiamoci come dice qui lo Stelluto.

  35. @matteo
    Su una cosa sono d’accordo: questo PD a trazione renziana non è poi così distante dalla destra post-berlusconiana. Con quella alfaniana peraltro ci governa assieme da un pò, con reciproca soddisfazione credo. Nel caso specifico ligure, il PD a trazione burlandiana ha fatto talmente male che sarà difficile rimpiangerlo anche se a sostituirlo c’è il buon Toti, il quale però ha già fatto sapere che lui di profughi non ne vuole ospitare neppure uno. Certo, con tutti questi governatori che si chiamano fuori dall’accogliere presso le regioni da loro amministrate i migranti gerundi, diventerà sempre più difficile convincere gli “amici” europei a farlo…

    1. …beh meno male che almeno una differenza l’abbiamo trovata…con tutte ‘ste trazioni stavo per ri-convocare Nanni.
      Quanto al tuo governatore non è lui che decide in materia di migranti e accoglienza,il prefetto,credo glielo abbia già ricordato.

    2. Le quote europee sono state respinte prima che Toti, Maroni e Zaia si esprimessero.
      Ogni Stato europeo ha le sue beghe interne: all’epoca di Mare Nostrum gli arrivi al centro accoglienza di Rosenheim provocavano proteste, manifestazioni, trasmissioni TV etc. I tedeschi non vedevano l’ora che Mare Nostrum chiudesse. Per rivedere i PEGIDA/LEGIDA a passeggio per Dresda e Lipsia basta un niente.
      Idem in Francia. A Calais il centro di accoglienza ormai esplode: al di fuori del perimetro sono stati messi a disposizione dei campi attorno per attrezzare situazioni di fortuna al limite dello slum, la qual cosa da UK viene vista come una bomba alle porte di casa (il campo accoglie un ufficio visti britannico, visto che questi stanno lì sperando di attraversare la Manica), dalla popolazione locale con frustrazione e rabbia. Non a caso già si parla di una candidatura di MLP alle prossime regionali di dicembre per Nord Pas de Calais. La vispa nipotina Marion, invece, già ha ufficializzato la candidatura in région PACA, al confine con l’Italia, dove già regalano percentuali altissime a FN e i flussi alla frontiera fanno il resto. Tanto che l’UMP (ora Républicains) oppone il sindaco di Nizza Estrosi, cioè FN dentro l’UMP, roba da stomaci forti.
      Si disperano all’isola di Kos: gli sbarchi dalla costa turca si intensificano e il sindaco piange sugli articoli della stampa UK, che raccontano di vacanze di turisti britannici rovinate dagli sbarchi (il turismo a Kos è quasi tutto gestito da tour operators del Nord Europa). A Lesvos uguale, con l’aggravante che questi disperati sbarcano sulla costa nord e poi si fanno 60 km a piedi per arrivare a Mytilene.
      Insomma, l’UE si incarta benissimo da sola, Toti è irrilevante (anche in questo caso).

    3. Diciamo che se in Italia esistesse una destra degna di questo nome (e non solo schifezze di fascismo rivisitato), anche la sconfitta in Liguria sarebbe vissuta in modo assai meno negativo.

      Azzardo a dire questo: il nostro (sempiterno) dibattito sul “meno peggio” fra PD e destra (e le conseguenti reazioni di chi vota M5S o altri) derivano il larga parte dal fatto che alternative decenti al PD anche a destra non ce ne sono.
      Ci manca la possibilità stessa dell’alternanza (alternanza che, per inciso, implica di per sé stessa che l’altro partito possa raggiungere la maggioranza- questa è dedicata a Civati).

      Da questo punto di vista, in effetti, il PD ricorda un pò la DC che fu.
      Con la differenza che oggi, al contrario di trent’anni fa, gli elettori comunque non si fanno troppi scrupoli a votare anche partiti potenzialmente maggioritari “invotabili”.

  36. @Sed
    Certo non decide il governatore, però Maroni – ad esempio – parla già di tagli dei fondi per quei Comuni che decidono di accogliere i profughi nelle loro strutture…

    @Matteo
    Mi colpì (negativamente) la prosopopea con cui Alfano in televisione (credo fosse Ballarò) parlò del provvedimento due/tre giorni dopo la tragedia, come se questo fosse già tranquillamente accettato dai vari Paesi dell’UE e soprattutto come se il governo libico avessa già dato il nulla osta al bombardamento dei barconi degli scafisti (si spera vuoti) sulle coste libiche prima che partissero… trovai insopportabile la faciloneria con cui spiegò questa seconda parte e la sottovalutazione delle riserve che il piano del nostro Governo avrebbe incontrato in Europa…

    1. Ma non lo può fare….uno mica piglia e taglia a piacimento manco fossero soldi suoi.
      Sono chiacchiere,propaganda,populismo, demagogia,sensazionalismo insomma tutto l’amaro calice che tocca bere quotidianamente.
      Quanto ai bombardamenti di barconi di solito i piani strategici non vengono spiegati in televisione.(il nemico ci ascolta)
      Quelli di Valona non furono annunciati,tant’è che nessuno se li ricorda.Furono però risolutivi.Ma lì il governo albanese era d’accordo.
      E comunque nell’ultimo raduno europeistico hanno deciso che quella è la strada, previo ONU,governi locali – che sono due – e tutto il resto del corredo.( quindi sarà difficile)
      Per le dimissioni di Alfano, oggi ancora nessuno le ha chieste ma se vuoi puoi prendere il numero e metterti in fila.

    2. L’Europa non esiste: ogni tanto invitano qualcuno del nostro governo per fargli fare un giretto.
      Sull’Ucraina al tavolo di negoziazione ci vanno Merkel e Hollande (per portare le valigie). Sulla Grecia Merkel e Draghi, Hollande ogni tanto. È che Hollande lo chiamano perché la Merkel da sola sembra veramente eccessivo, allora le mettono di fianco una spalla muta (aprirà le porte, immagino). Il poverino mi ha fatto una tenerezza l’altra settimana: dovevano panthéoniser quattro della resistenza, lui ormai non fa quasi più nulla perché Valls va a sbattere benissimo da solo e allora lui adesso si occupa di cose “alte”, “istituzionali”, insomma lo sbando, pover’uomo. I media lo davano a limare il discorso per ore, fino al minuto prima della cerimonia. Stavo percorrendo i miei mille-mila chilometri in auto e allora ho provato ad ascoltare un po’ alla radio… che pena! Per fortuna c’era il Roland Garros.
      Sull’immigrazione hanno pranzato tutti insieme, alcuni hanno detto no alle quote, altri sono stati zitti, tanto a nessuno interessava il loro parare e poi hanno servito i digestivi.
      Alfano nostro proprio non ha il né talento né physique du rôle, non è questione di copione. Renzi a Sensi qualche soddisfazione gliela dà: fa le faccette buffe, ripete gli slogan convinto, non ha senso del pudore e si presta a tutto. Insomma è bravino come marionetta. Alfano un vero disastro. Mi sa che lo sostituiranno.
      Che però una figura così serve sempre, attraversa le epoche, tipo Bayrou in Francia.
      Houellebecq genialmente e perfidamente in Soumission (leggetelo) fa di Bayrou – sempre là in mezzo alle palle anche fra 10 anni – il felice primo ministro del governo a maggioranza partito islamico. Alfano lo vedo un po’ così.

      1. Bayrou – una sorta di democratico cristiano adulto, basta leggere i suoi programmi sulle adozioni gay – ha consentito l’elezione di Sarkozy nel 2007.Mi pare avesse riportato un discreto 14%. al primo turno.
        Tanto per dire l’irrilevanza, ovvero che se avesse dato indicazione di votare Royal staremmo ad un altro punto.
        Vero è che se Giavazzi è nazista e Reichlin fa o scrive porcherie perché il povero Bayrou non dovrebbe beccarsi la propria dose di giudizi sommari?
        L’ha detto Houellebeque? Ah ma allora…
        Hollande l’intruppone va da Putin perché rappresenta la potenza militare,Merkel culona? ( massì… ) quella economica.
        Chi ci vorrebbe mandare da Vladimir? Di Maio il querelatore o Sibilia quello dei matrimoni di gruppo…o Di Battista,quello che sta con l’ISIS?

  37. @Sed
    Quanto a demagogia e chiacchiere (sono d’accordo con te su Maroni), anche l’idea di bormbardare i barconi in terra libica mi pare sinceramente strada assai difficile da mettere in pratica, sia perchè si deve prima passare da 2 governi (come giustamente ricordi) che difficilmente daranno l’OK, sia perchè voglio vedere cosa succederebbe se per caso si uccidesse qualche civile…
    Quanto alle dimissioni di alfano, io le chiedevo già 2 anni fa :)

    @Matteo
    Certo… è un Europa germanocentrica, ma Renzi prima di insediarsi aveva detto che ci avrebbe pensato lui a far abbassare la cresta alla Merkel e a dare uno stop alle politiche di rigore ed austerità imposte dai teutonici…

    1. Rear, tutti le chiedono ogni giorno anche due volte al giorno.Oramai è diventato un ronzio cui nessuno fa più caso.
      No, non credo che bombarderanno i barconi e non certo perché preoccupati dei civili. Lì c’è solo una soluzione, sperando che non se ne ricordino mai.Nel frattempo ci becchiamo gli immigrati cercando di fare poco i deficienti. Valls e Cameron se ne faranno una ragione.E leggiti Houellebehckck quello di moda col cognome della nonna.

    2. @Sed
      Però, abbi pazienza se tocca per l’ennesima volta criticare l’esecutivo Renzi, ma io per una questione così drammatica e urgente mi aspetterei un pò più di serietà dal mio Governo. Quantomeno che non andasse in giro (a favore dei media) a raccontare di soluzioni impraticabili. Possibile che si debba sempre esser presi per imbecilli tutti, anche noi che imbecilli non siamo???

        1. Ma non è stato Renzi,se non ricordo male,che anzi ha smorzato certe dichiarazioni di Pinotti e Gentiloni, smentendo e pure in malo modo.
          Quando ha parlato di bombardamento dei barconi è stato dopo che la soluzione concordata in sede europea (sempre previo Onu governi locali etcetc organizzazione di campi di smistamento nei paesi limitrofi) riguardava per l’appunto quella misura.

          1. …..che poi mi pare una cavolata pure quella, Tripoli non è Valona, mentre secondo le indicazioni delle organizzazioni internazionali meglio sarebbe fare lo smistamento nei paesi limitrofi.Soluzione sperimentata e secondo me più efficace.
            Certo è che il ministro Valls a Cannes a spremere la lacrimuccia su Mia Madre è andato a Mentone ma non a Ventimiglia dove ogni volta che varco il confine vedo i migranti trasferirsi in Francia in discreta quantità.E su macchine francesi.
            L’immigrazione è un fenomeno incontenibile,ognuno si beccherà la sua quota alla fine.

        2. @Sed
          Che il premier smentisca quanto ripetuto dal suo Ministro dell’Interno agli organi di informazione – perdipiù con fare tronfio e compiaciuto di chi è iscritto al partito del fare – a mio avviso configura uno scenario ancora peggiore. Non solo demagoghi, ma anche dilettanti allo sbaraglio.

          1. gli organi d’informazione……….i portatori di microfono in agguato.Mica era una conferenza stampa ufficiale.Qui con la scusa che la gggggente deve sapere ancora un po’ e facciamo fare le conferenze all’Intelligence.
            Prodi disse ai suoi ministri ” state zitti” perchè pure in quel caso era un profluvio di dichiarazioni peraltro discordanti.
            Credi ci sia riuscito? E non era un dilettante e manco allo sbaraglio.

          2. @Sed
            Conferenze stampa ufficiali? Ma Renzi e i suoi hanno inaugurato la stagione delle twittate, la comunicazione ormai non aspetta certo le conferenze stampa ufficiali e certo quest’ultime non possono essere fatte per smentire le dichiarazioni “non ufficiali”. E comunque, a parte questa considerazione, eccoti qui un bel tweet di Renzi in cui nero su bianco si conferma gli interventi di distruzione dei barconi nei Paesi d’origine, così come spiegato dal suo Ministro dell’Interno anche a Bruxelles

            1. Giusto.Ma riporta un’iniziativa dell’Europa non è un’esternazione sua o dei miniistri
              Era giusto darne notizia a quel punto.Non era giusto farlo prima.
              Poi posso essere d’accordo sulle fanfaronate,sulle cadute di gusto su quello che vuoi tu.
              Te lo devo ripetere? Quando s’è trattato di scegliere ne ho scelto un altro.
              M’è andata male che posso fare?
              Tuttavia aspettare al varco l’errore non è nel mio DNA, in qualsiasi settore,lavoro,politica e relazioni umane, non giova ai correttivi e nemmeno ai giudizi.
              Fin qui, ci sono cose che mi piacciono e condivido cose che condivido a metà e cose che non condivido affatto. Il saldo del premier lo rimando,quello del segretario l’ho fatto da un pezzo.
              Quanto a twitter se pure Hillary lo sceglie come luogo esclusivo e privilegiato per annunciare la sua candidatura,qualcosa è cambiato.
              E io mi becco i cambiamenti.

            2. @Sed
              Già… i cambiamenti. In questi ultimi tempi pare che la parola cambiamento sia diventata sinonimo di miglioramento, quando – ahinoi – nei fatti non è sempre esattamente così. Quanto a queste pagine, i post critici verso questo o quello sono i più numerosi perchè la critica mi spinge più facilmente a scrivere, però se Civati farà un percorso che mi piacerà prometto che trasformerò il blog in una sorta di House Organ di Possibile! :)))

              1. Il punto non è tanto la critica che ovviamente offre maggiori spunti per la scrittura o per la riflessione ma sposare una tesi e fare i salti mortali affinché torni, ovvero piegare la realtà in ragione di quell’idea originaria manco fossimo un blocco unico noi e i nostri pensieri : ne sbagliamo uno ed è come se morissimo.
                Si fa come al cinema : si sta a vedere sperando in un finale non troppo scontato.
                E con i tempi che corrono cioè con le cose in perenne e rapida evoluzione si rischia di rimanere ancorati a stereotipi da museo delle cere.

  38. Certo Rear, come no.
    Pensa che Renzi, prima di insediarsi, mi ha telefonato e mi ha detto che ci avrebbe pensato lui a lucidare il parquet in camera e risolvere un problema col raccordo a L dello sfiato della cappa in cucina. Ho aspettato un po’, ma insomma…

    Per gli interessati, sarà facilmente reperibile la misura della rilevanza: MoDem ha 2 deputati all’Assemblée Nazionale su 577 (0,35%) e 3 senatori su 348 (0,86%). Il “rilevante” nel 2007 disse esplicitamente che non avrebbe votato per Sarkozy al secondo turno. Solo nel 2012 rivelò di aver votato scheda bianca. Inspiegabilmente i suoi elettori non si sono riversati su Royale e oggi ‘stamo tanto male, poveri noi, per quello e per colpa di Houellebecq.
    Non è obbligatorio sapere chi è Houellebecq, né leggerlo se fa piacere, né come si scrive il suo cognome (in realtà pseudonimo: è il cognome da nubile della nonna). Ma bastava copiare sopra. Aiutiamo la neo-lettrice Giovanna a non dimenticare le zeta.

    1. Ma si figuri.Al contrario suo e delle sue sodali non meno anonime di lei io non ho bisogno di dimostrare proprio niente ad alcuno.Posso mangiarmi l’intero alfabeto, sempre io rimango.
      Al punto che me ne posso fregare di copiare l’ultimo autore di moda in to the wild.
      Lei no.Lei deve stare attento.Lei per conoscere Bayrou ha bisogno di google.Lei campa su Wikipedia.
      Le scale e i parquet sono appannaggio esclusivo del parvenu. Lo stile sculettante, vanaglorioso, maleducato e supponente dei provinciali si riconosce lontano un miglio.Ora vada a mangiare la sua tazza di semi di miglio così fa la sua porca figura con gli amici all’ora – come la chiamate ? – dell’apericena
      Stia attento alla Finlandia.Se passa quella linea ha finito di fare il magnate in Grecia ogni estate.
      Le tocca Lignano.

  39. @paolo

    il primo passo del tuo nuovo Governatore, Yoghi-Toti, è stato quello di bloccare l’ingresso degli immigrati…sa tanto di “salvinata”….

  40. @Luigi
    Come giustamente ricordava anche Sed sopra: non lo può fare, quindi è sicuramente una salvinata. Del resto, se Toti ha vinto in Liguria lo si deve in gran parte proprio alla Lega, quindi è ovvio che si cominci in questo modo a “dire grazie” al Carroccio…

  41. @paolo
    non lo può fare..ok
    e allora che senso ha fare una sparata simile?
    avete giustamente cambiato Governatore, dopo i disastri di Burlando e co., ma l’inizio non è dei più promettenti..

  42. @Luigi
    Oggi “sparare” sui clandestini è il modo migliore che ha la destra per attaccare Renzi, perchè è un argomento a cui l’opinione pubblica è molto sensibile. Uno studio internazionale della scorsa settimana ha evidenziato che gli italiani sono i più razzisti d’Europa. Salvini l’ha capito da tempo e non perde occasione per schierarsi contro profughi, rom, ecc…

  43. @paolo

    è vero…ho letto la notizia sulla STAMPA scorsa settimana…ovviamente Salvini questo lo sa e ci marcia sopra alla grande, per lui episodi come i barconi che affondano, o l’omicidio stradale da parte dei ROM, è manna..
    Bisogna affrontare il problema e in modo serio e credibile, altrimenti quella di Salvini sarà una cavalcata trionfale in un paese di razzisti sempre crescenti….

  44. @Luigi
    Purtroppo in questo momento Salvini è il competitor più autorevole di Renzi. Se per caso a livello nazionale a destra riuscissero a trovare l’amalgama giusta che metta tutti d’accordo: da Salvini a Alfano, da berlusconi a Meloni (un pò come successo in Liguria), per il PD sarebbe un bel problema…

    1. Si ma ha fatto il pieno e al Sud non sfonda.Inoltre questa storia dei migranti ha le armi spuntate : se li beccheranno.
      Voglio vedere chi dei comuni in attivo ( tutti al nord) rifiuta gli incentivi che provengono dallo sblocco parziale del patto di stabilità.
      Con la benedizione dell’Europa. ( a proposito di negoziati che non fanno notizia)
      Poi per le competizioni c’è tempo… tre anni chissà cosa dovremo affrontare per allora.

  45. @paolo
    mi domando come si faccia a trovare un’intesa tra FI e Lega, considerando che hanno posizioni sull’Europa e sull’euro diametralmente opposte: come fa un elettore di FI votare l’alleato che vuole andarsene pure dall’ONU..
    Senza contare che Salvini uno come Alfano non lo vuole vedere nemmeno in cartolina…
    certo, tutto è possibile e lo dimostra l’Ulivo del 2008..i risultati però???

  46. @Sed
    Vero… però se si pensa in che condizioni era la Lega prima che prendesse lui le redini, gi va dato atto di un risultato straordinario… e poi, come giustamente ricorda Luigi, c’è il M5S che è sempre lì… chissà, forse entrambi hanno già toccato il massimo consenso “fisiologico”, però è meglio non sottovalutarli…

    @Luigi
    Infatti l’alleanza a destra è roba tutt’altro che semplice, però sono convinto che se in questi anni che ci separano dalle elezioni si trovasse il cavallo di razza, non impossibile… quanto ai 5 stelle, fino a quando saranno guidati da Grillo e dalla sua intenzione di abbattere il sistema in toto, faranno paura ma non volendo allearsi con nessuno resteranno là. Personalmente mi auguro che pian piano si sgancino dalla leadership del guru del vaffanculo, capiscano che non tutti i politici fanno parte di una casta da eliminare e si aprano ad un confronto vero…

  47. @paolo
    il cavallo di razza come dici tu, ce l’hanno già, si chiama Salvini ed è il paladino del popolo razzista n°1 in Europa. Credo che per fare un’alleanza con FI, Fratelli d’Italia e sopratutto con Alfano, qualcuno deve fare dietrofront sulle sue posizioni attuali..tutto è possibile, ma ricordi bene cosa successe all’Ulivo che imbarcò di tutto pur di sconfiggere Berlusconi.
    Quanto ai 5 stelle, anche loro sono paladini della protesta diffusa, e ci campano sulle disgrazie dell’Italia, populisti quanto Salvini.
    Se vige il pensiero “mai con nessuno”, allora possiamo stare tranquilli che nn vinceranno mai, a meno che, con l’Italicum, non arrivino al ballottaggio, e quelli di centrodestra, piuttosto che far vincere Renzi, votino i 5 stelle, come è accaduto a Parma.
    Mancano ancora 2 anni alle elezioni, e sarà meglio che il PD faccia un pò di pulizia e di chiarezza, altrimenti la vedo dura, va bene andare avanti con le riforme, ma stanno succedendo troppe cose che stanno minando la credibilità del partito.
    C’è tempo, ma va speso bene.

  48. @Luigi
    Renzi sta attraversando la prima vera crisi della sua breve carriera di premier e segretario PD. Al risultato deludente delle Regionali (non nel senso delle regioni conquistate ma del numero di voti persi), segue ora da una parte l’attacco della Lega (ed anche di FI) sul problema dei profughi e quello del M5S sulla questione morale. Due temi molto sensibili che la pubblica opinione segue con molta attenzione e che rischiano di mettere in serie difficoltà Renzi.

  49. @Paolo

    è tutto vero ciò che scrivi, anche se fare un paragone tra le Europee ed elezioni regionali parziali non ha molto senso…ma è vero,il consenso sta calando..E’inevitabile che chi governa e deve prendere decisioni (riforme) per risollevare il Paese, risulti impopolare, succede ovunque non solo da noi.
    Ovviamente i populisti ci sguazzano.
    Io però tra le cause del calo ci metterei pure la litigiosità interna al PD, dove una frangia di presunti difensori della sinistra, sta cercando di sabotare dall’interno Renzi.
    A questo punto, sarebbe davvero interessante che i malpancisti del PD votassero CONTRO, così da far cadere il Governo e concedere il Paese o a Salvini o a Grillo, ma purchè Renzi e il PD cadano…
    Uniti si vince, divisi si perde. Lo sa Renzi,lo sanno ancora meglio i dissidenti…
    L’altra sera mi pare sia stato chiaro il messaggio: chi non è d’accordo su nulla, voti la sfiducia, e mandi il Paese a votare.
    Vediamo che succede.

  50. @Luigi
    Veramente anche il confronto con le scorse regionali, quando c’era Bersani, non è entusiasmante per Renzi. E’ vero: anche l’alto grado di conflittualità interna al PD è una concausa del deludente risultato elettorale. Ma io su questo punto, come saprai, la penso molto diversamente da te… e lo scrissi già il giorno dopo la vittoria delle primarie di Renzi (quando ovviamente ancora non sapevo come sarebbero andate le cose fra le varie anime del partito): al segretario vanno onori ed oneri. Fra quest’ultimi anche la responsabilità della gestione del partito, che è fondato proprio sull’idea di coesistenza di diverse idee e posizioni. Se non si riesce a “tenerle insieme”, la responsabilità non può che essere del segretario.

  51. @Sed
    E’ una notizia che ho trovato solo su Il Fatto Quotidiano. Hai modo, attraverso i tuoi canali, di sapere se è vero che Renzi ha detto, durante la riunione di lunedì sera, che per quanto riguarda la comunicazione bisognerebbe ispirarsi all’ISIS???

    1. M’informo immantinente,il segmento che ho visto io sulla comunicazione non parlava di Isis ma magari l’ha detto in altro passaggio.Faccio telefonate.

      1. @Sed
        Grazie mille! In effetti sostenere che Renzi dica che per migliorare la comunicazione ci si debba ispirare all’ISIS è una forzatura. Insomma: c’era un motivo per cui la notizia non veniva riportata da alcun altro quotidiano online… era falsa! ;-)

        1. Ma di niente, ad ogni buon conto l’articolo di Scanzi dimostra come spesso la narrazione ammazzi l‘informazione ovvero come uno spunto di indagine serio : cioè che al miglioramento tecnico qualitativo dei video di Daesh – dalla telecamera fissa del proclama o dell’esecuzione capitale all’effetto speciale – corrisponda un allargamento dei reclutamenti occidentali,diventi invece l’occasione per altre considerazioni.
          Renzi per quel che dichiara è guardato a vista da uno spin molto capace e scrupoloso,non poteva aver detto una cosa del genere
          E qui intervengono altri pettegolezzi raccolti durante la mia breve indagine e che chiuderebbero il cerchio:
          Pare che Travaglio e Renzi non si messaggino più col telefonino e che l’attività di Filippo Sensi sia divenuta invisa al Fatto.
          Veeeeeendetta tremenda vendetta.
          Ma sono chiacchiere.
          Vale invece la pena per chi ha twitter di seguire l’attività dell’ufficio stampa che si chiama nomfup

          https://twitter.com/nomfup

        2. @Sed
          Beh non so se i tuoi rumours siano veri o meno, cmq una cosa si può dirla senza tema di essere smentiti e cioè che il Fatto non è esattamente filorenziano. Questo per carità non significa nulla, perchè anche io non lo sono, ma che almeno le critiche siano conseguenti a fatti realmente accaduti. Twitter non c’è l’ho… mi basta e avanza la mia pagina Facebook… :)

          1. A me che non sia filo- renziano non interessa.Quello che invece mi sembra più grave è il concorrere alla creazione di un clima – e qui Renzi non c’entra – che non giova affatto alla collettività.
            Se tutti si devono dimettere,tutti dobbiamo arrestare e a tutti dobbiamo togliere il saluto a partire dalla multa in divieto di sosta, minimo minimo dobbiamo cambiare la costituzione a seguire dobbiamo istituire tribunali pure ai giardinetti.
            perché nelle pieghe di queste tonanti ed epocali domande – si deve dimettere ? – si rifanno i processi in piazza, si istiga il legislatore a licenziare provvedimenti – Severino? E che solo quella?- monchi e in buona sostanza si affida alla magistratura il ruolo di selezione della classe dirigente.
            Conviene? Voglio dire : la società migliora?
            Tangentopoli insegna che no,non migliora,anzi.
            Allora o armonizziamo i nostri comportamenti ai Principi – che sono tanti, mica solo il garantismo – e che per esempio pongono un netto distinguo tra morale e diritto oppure li cambiamo.
            Così non si può. Il relativismo in questi casi è impraticabile. E sull’uso della giustizia come una clava,il Fatto fomenta.E io non posso essere d’accordo.

  52. @paolo
    si ma il buon senso deve essere da ambo le parti…in democrazia bisogna saper accettare ciò che decide la maggioranza…
    Come bisogna saper ascoltare la minoranza, (che però poi si deve allineare e votare con la maggioranza)
    Vedremo, lunedì ha fatto delle aperture verso i ribelli, adesso facciamo seguire i fatti alle parole, ma andiamo avanti con le riforme…e in fretta.

    (Lunedì ha parlato dell’ISIS, ma non ha detto che sono un modello da seguire, ma ha spiegato come il terrorismo utilizzi il web per fare propaganda organizzata)

  53. @Luigi
    A me pare che il buon senso manchi da un pò… credo inoltre che il voto delle regionali dica che il PD non può permettersi delle divisioni… penso che si debba raggiungere una situazione di compromesso accettabile da entrambe le parti. Grazie per la conferma sull’ISIS…

  54. @Paolo

    ecco, il buon senso, quello che si chiede sempre ai cittadini, ma che i politici per primi non hanno…
    questa situazione rischia davvero di portare su i vari Salvini e Grillo, fermiamoci per tempo.
    E lo dico a tutti, Renzi e dissidenti.
    Quanto alla notizia del FATTO, è un organo di partito come IL GIORNALE e LIBERO…
    Non puoi aspettarti obiettività, specie da Scanzi che credo riesca a odiare Renzi persino più di te :))
    Stai tranquillo che Renzi ha mille difetti, ma è sempre molto attento alla comunicazione, io ho visto l’intervento, e non è andata come dice quel fasullo di Scanzi.

  55. @Sed
    Su questo aspetto ti seguo, ma fino ad un certo punto. Mi pare che la nostra classe politica abbia dato e continui quotidianamente a dare segnali inaccettabili di degrado. Chi ci amministra è là per occuparsi della cosa pubblica, non per lucrare ed arricchirsi illecitamente. Mi pare giusto in questo contesto che ci si dia delle regole più stringenti che in passato. Ancora più giusto però è che quando queste regole vengono approvate dal Parlemento, le si rispetti. Se i partiti si impegnano a non candidare nessun condannato, sono pregati di farlo veramente e soprattutto di non querelare chi si limita a far presente al cittadino votante che tizio è condannato. Se si approva la Legge Severino, si è pregati di farla valere per tutti e sempre: da berlusconi in giù. E questo non significa certo affidare alla Magistratura la selezione della classe politica, ma far in modo che la politica rispetti leggi e normative da lei decise ed approvate a maggioranza per rispondere ad una situazione di diffusa e grave degenerazione .

    @Luigi
    Certamente nella fattispecie Scanzi ha peccato di onestà intellettuale. Credo però che in questo momento il PD ed il Governo da lui sorretto abbiano ben altri problemi che non una stampa malevola. Mi pare cioè che la questione morale stia diventando un problema di sempre più difficile gestione. Il PD qui deve riuscire a comunicare (si torna così al tema in questione) la sua diversità rispetto a partiti come FI che, pur di difendere i propri rappresentanti colpiti da guai giudiziari, facevano fuoco e fiamme…

    1. La Severino vale per tutti ma non tutti i casi sono gli stessi.Oltretutto non è nemmeno una cattiva legge solo che non aveva previsto tutti gli accidenti e questo succede quando sospinti dall’ondata emotiva bisogna, assolutamente bisogna, licenziare una legge purchessia altrimenti chi strilla alla connivenza chi con la Casta e chi allo scandalo.E chi lo sente Travaglio e chi lo sente Scanzi.
      Oltretutto qualsiasi provvedimento necessita di un tagliando di una prova di una verifica e poi di correttivi adeguati.
      Oggi se non avessimo avuto lo scandalo dell’ad personam di Berlusconi,non sarebbe stato scandaloso correggere le criticità universalmente riconosciute della Severino, invece lo diventa perché altrimenti chi lo sente Brunetta.
      Per il resto a me va bene tutto a patto che ognuno faccia il suo mestiere e nella convinzione che non sono le leggi a determinare più onestà.
      Per quanto riguarda la selezione della classe dirigente,la Severino non c’entra ma ci si salva solo se si rispettano i tre gradi di giudizio,perché ad essere indagati ci vuole un soffio a vedersi consegnare il fine indagine, un po’ meno e se nel lasso di tempo che passa tra l’una e l’altra cosa l’indagato prosciolto ha perso il treno della candidatura o dell’incarico,poi non si può più tornare indietro…carriera rovinata.E allora chi ha deciso se quel tale era più o meno degno?
      Non è semplice né si possono scrivere leggi in aperto contrasto con la costituzione o giudicare secondo caso,perché per fare questo bisognerebbe lasciare i processi prima ancora che siano celebrati ergo sostituirsi ai giudici.

  56. @Paolo

    è un momento molto difficile per Renzi ma per il PD in generale…lo scandalo di Roma Capitale sta inquinando e non poco l’immagine, anche se bisognerebbe circoscrivere la polemica, ma si sa, gente come Salvini e Grillo sono come gli avvoltoi….
    La questione morale: certo con De Luca ha sbagliato, ma vorrei ricordare che lo stesso De Luca minacciò di correre da solo, praticamente ricattando il PD..ora, io sostengo che avrebbe comunque dovuto dissociarsi, perchè se è vero che con De Luca ha vinto la Campania (adesso vedremo gli sviluppi), ha perso molta della credibilità iniziale, quando si presentò come il moralizzatore e il rottamatore della vecchia politica.
    Di errori ne ha fatti, sicuramente, e li sta pagando a livello di popolarità, rimane sempre il fatto che, secondo me, non esiste alternativa democratica a Renzi, e questo anche la minoranza PD dovrebbe capirlo: andare ad elezioni anticipate, in un momento così difficile per l’Italia, dove soffia il vento del populismi più becero, ci consegnerebbe nelle mani o di Grillo o di Salvini, con conseguenze disastrose anche a livello di immagine…
    Perciò chiedo una riflessione da parte di tutto il PD, da Renzi in giù…
    Infine sul garantismo: per come funziona la Giustizia in Italia, è sempre meglio aspettare il terzo grado di giudizio prima di sentenziare, esiste pa presunzione di innocenza e deve essere così.
    Anche perchè, se solo chi non ha mai ricevuto avvisi potesse fare politica…e beh, ne rimarrebbero ben pochi, purtroppo…

  57. …Quando senti dire in televisione tutti i giorni da Salvini che il problema degli immigrati si risolve non pagando più l’Europa (di cui facciamo parte)…qualche dubbio secondo me ti viene.
    Se posso dire, Salvini ha aumentato a dismisura i suoi voti anche e sopratutto grazie alle comparsate quotidiane in televisione….

  58. @Sed
    Hai ragione. Anche sui tre gradi di giudizio. Se noi però avessimo una classe politica perlomeno animata dal buon senso (e dal buon gusto) non ci sarebbe bisogno neppure di leggi che impediscono al condannato di esercitare un ruolo pubblico. All’estero ci si dimette perchè si è copiato una tesi o perchè non si è pagato i contributi alla colf, perchè sopraffatti dalla vergogna e soprattutto da una pubblica opinione furente. In Italia siamo senza vergogna e la nostra pubblica opinione si infuria solo se la propria squadra del cuore non vince la Champions League. Non si dovrebbero candidare i condannati anche se questi garantiscono una vittoria sicura. Se ci si presenta come rottamatori, o come un segno di grande discontinuità col passato e poi ci si comporta come la peggior DC di 40 anni fa si è perso comunque, anche se De Luca ha vinto le elezioni.

    @Luigi
    Su De Luca concordo, anche perchè ho appena detto le tue stesse cose più sù a Sed. Quanto al resto: sicuramente le alternative al PD in questo momento sono solo le forze populiste. Questo non significa però che il PD non debba ritrovare la sua vocazione di partito di centrosinistra, con la sinistra che abbia almeno la stessa dignità del centro. Se Civati riuscisse ad essere incisivo nel suo percorso, fra 3 anni si potrebbe configurare un alleanza fra un PD diverso da quello di oggi e la sinistra. Francamente un PD che oggi è coinvolto in scandali che una volta erano appannaggio solo di FI e che debba sopravvivere grazie ai voti di Verdini e Razzi proprio non si può più vedere…

    1. Il carattere nazionale questo è : se uno copia una tesi tutto quello che può succedere è che diecimila lo imitino, tre s’infurino, magari perché il copiante non è amico loro e i rimanenti si facciano una risata.Non credo cambi da un momento all’altro.Soprattutto se l’ansia di pulizia continua a produrre più danni che benefici. Vedi i massimi ribassi regalo di Tangentopoli che ci hanno regalato solo cattivi servizi e pessime opere.
      Ma è anche vero che Corruzione esiste ovunque anche in presenza di leggi severissime.
      Fondamentalmente qui da noi si scoperchiano voragini di malaffare per mancanza di controlli.Oppure perché controllori e controllati appartengono alla stessa filiera.
      Poi ci sono le dimenticanze per esempio parlando di Roma alcune aziende facenti capo alla Compagnia delle Opere s’erano rese protagoniste di grossi scandali trent’anni fa.
      Una faccenda miliardaria ante tangentopoli che coinvolse l’intera città trattandosi di mense scolastiche.
      Questa coop 29 giugno…chi l’avrebbe detto: ha finanziato persino Cesare deve morire, dei Taviani che se l’avessero saputo…
      Allora leggi ma anche attenzione alle nostre strutture e riforma della nostra macchina amministrativa.
      Molti implicati sono pubblici funzionari senza i quali nessun episodio di corruzione potrebbe arrivare a compimento – le gare le affidano loro,i pagamenti li predispongono ancora loro – e avrebbero voce in capitolo anche sulla determinazione dell’emergenza.
      Comunque se Marino s’infuria per il dirottamento dei soldi e della responsabilità del giubileo sul Prefetto non ha capito un accidente. L’unico perbene è pure duro di comprendonio.Ma come si può?

  59. @Sed
    Povero Marino… mi sa che si è scelto un ruolo al di sopra delle sue capacità. Fare il Sindaco di una città come Roma, in un momento storico come questo, è impresa da supereroi. Altro che Marino, ci vorrebbe Spiderman! :-)

    1. A Roma avevamo candidature pulite ( Gentiloni e Sassoli erano gli altri) Marino è stato votato perché sembrava il meno contiguo alla politica politicante.La percezione generale è che lui non sia implicato..ma non basta adesso bisogna fare cose buone e visibili.Si deve far aiutare.

  60. @Paolo

    di Civati si son prese le tracce..so che sta lavorando a un nuovo partito che rappresenti la sinistra, ma credo che così facensdo andrà in contrapposizione a Tzipras e a Landini..sono in troppi a voler fare i leader della sinistra in Italia, si finisce con il disorientare l’elettorato.
    Quanto alla minoranza PD, si decida…o sta nel partito e contribuisce al mantenimento del Governo fino al 2018, o se ne vada, tanto formazioni di sinistra ce ne sono a josa…
    Serve coesione in questo momento, e lo dico pure a Renzi..serve maggior dialogo e basta coi ricatti, non portano a nulla, e fanno il gioco di Salvini e Grillo.
    Sugli scandali di questi giorni, non si può certo accusare Renzi, e nemmeno Marino, che ha fatto di tutto, magari male, per portare alla luce le porcherie perpetrate a Roma..
    Rimane il fatto, che una grande pulizia va fatta all’interno del PD, un repulisti vero e proprio, per eliminare i personaggi che con il loro squallido comportamento, portano solo voti ai populisti…

  61. E’ un momento difficilissimo per Matteo…vediamo come riesce a gestirlo…la sua popolarità è in calo a favore di Salvini..è triste ma è così.
    e pure Grillo gongola..
    Fermiamoli per tempo

  62. @Sed
    Penso anche io che si debba far aiutare…

    @Luigi
    Tzipras è greco e ha già fior di problemi in patria senza bisogno di accollarsi quelli italiani. Landini ha già detto a più riprese che il suo progetto non prevede la costituzione di un partito. Civati inizierà il suo percorso il 21 giugno, primo giorno di estate. Per il resto: nessuno dice che Renzi o Marino siano implicati, però il PD deve tornare a muoversi con grande rispetto ed attenzione nei confronti della questione morale, cosa che ultimamente non ha fatto…

    1. Più che commissariare il partito,azzerare il tesseramento 2013 chiudere una decina di circoli e mandare a casa i vecchi arnesi, non so cos’altro possiamo fare noi di Roma.
      Mi pare che la nuova classe dirigente sia meno implicata della vecchia e non solo per ragioni anagrafiche.
      Caricare Renzi di responsabilità che vengono da lontano mi pare eccessivo.
      Questa idea poi di non abbandonare Marino ma di alleggerirlo di responsabilità mi pare buona come pure mi pare eccellente il lavoro di Cantone.I presupposti ci sono poi tra qualche giorno saranno resi noti i risultati dell’indagine di Barca.Stiamo a vedere anzi no : rimbocchiamoci le maniche.

  63. @Paolo

    intendevo LISTA TZIPRAS…quella nata in Italia per ripetere le gesta dell’eroe greco…
    Civati vediamo cosa combina, e Landini, secondo te qualcuno ci crede che non sta fondando un partito?
    Dimentico sempre i Verdi, Ferrero di R.C., insomma c’è già una bella lotta per fare i leader della sinistra..
    Ma come dici tu, c’è tanto di quello spazio a sinistra, che ci sarà gloria per tutti.
    Sulla questione morale concordiamo, qui è più dura di quello che lo stesso Renzi immaginasse, c’è tanta di quella corruzione e malaffare nel PD, che bisogna intervenire in modo energico, e fare pulizia, come promesso.
    Marino lo vedo da solo…adesso vogliono pure commissariare il Giubileo, altro che solidarietà…

  64. @Luigi
    La lista Tzipras riguardava le elezioni europee e proprio per questo motivo aveva un senso rifarsi ad un leader che non era italiano, ma che godeva (e gode) di una certa fama in Europa. Dubito che possa essere impiegata in termini elettorali su scala nazionale. Landini ha detto espressamente che non gli interessa fondare un partito e non vedo perchè non credergli. Civati inveca ha affermato che di movimento/partito anche se con caratteristiche nuove si tratta… staremo a sentire domenica prossima cosa dirà.
    D’accordissimo con Serra a proposito dei 5 Stelle… si veda ad esempio quanto successo ieri a Venezia….

    @Sed
    Mi pare che Barca abbia sostanzialmente condannato Roma e assolto il partito nel suo complesso, tranne naturalmente i personaggi del PD romano coinvolti nelle vicende di corruzione, i quali pagano una certa facilità nel compiere le proprie azioni di malaffare, vista la vicinanza con i centri di potere…

    1. Barca doveva seguire il PD romano,posso testimoniare che lo ha fatto in modo scientifico e con molta puntualità, non aveva mandati sul PD nazionale che pure conosce abbastanza, non so dove tu possa ricavare un’impressione assolutoria ma nella due giorni dedicata al lavoro svolto, le cose dette e scritte sono altre. Azzerare il tesseramento e chiudere circoli importa il coinvolgimento di coordinatori e responsabili anche non indagati. Per chi è fuori possono sembrare iniziative di facciata o irrilevanti ma non è così.
      Ovviamente poi noi tutti tuteliamo la comunità degli iscritti e dei simpatizzanti,altrimenti avrebbe ragione quella che irrompendo qui ha chiesto conto della fedina penale dei commentatori.

        1. Le parole di Barca sono pietre e le proposte assolutamente innovative e condivisibili mentre importano l’azzeramento del quadro dirigente che sta lì – colpevole o incolpevole – dai tempi di Nerone.
          Perché la contiguità col potere produce due fenomeni uno è la possibilità di essere corrotti e l’altra è l’assuefazione : non vedi più le cose.
          Ti sembra normale,per esempio, sostenere un’azienda cooperativa anche se non lo è affatto.
          Chi avrebbe mai detto….i Taviani,poveri vecchi, no, io no, ma loro…
          E allora anche se i finanziamenti della 29 giugno sono regolarmente iscritti al bilancio,qualcuno si doveva interrogare. E se non lo ha fatto deve essere accompagnato all’uscita anche se non si è approfittato di un centesimo. Altrimenti i bilanci che li certifichiamo a fare?Per avere la contabilità in bella copia?

  65. @Paolo

    la Lista Tzipras c’è, si propone come alternativa a sinistra del Governo Renzi…
    Landini, checchè ne dica, sta fondando un partito alternativo a sinistra a Renzi…
    Civati, sta fondando un partito alternativo a sinistra a Renzi…
    SEL è un partito che si definisce alternativo di sinistra a Renzi…
    Ferrero e RC si definiscono un partito alternativo di sinistra a Renzi…
    ecc ecc……..
    Ma quanti sono alternativi a sinistra a Renzi???
    e chi li mette tutti insieme? chi comanda?

    Quanto a Serra, ha centrato in pieno il problema, e vedrai che Podemos in Spagna sarà decisivo e determinante…i 5 stelle qui continueranno a contare nulla.

  66. @Luigi
    Quel che dci su Landini e Lista Tsipras non ha fondamenti di verità. Comunque, al di là di questo, il progetto di Civati riguarda proprio la costituzione di un contenitore unitario a sinistra, che possa essere attrativo per i soggetti esistenti. Civati deve iniziare ancora il suo lavoro e già lo critichi, mentre con Renzi hai passato mesi a dire “è presto per giudicare: lasciatelo lavorare”… mi pare che usi due pesi e due misure… ;-)

    1. Ma il punto non è se lavori bene o male,(mica deve governare) ma mettere insieme un’offerta politica che per avere successo deve per forza essere un rassemblement di varie anime.
      Non vedo altra soluzione . Dunque non dipenderà solo da lui ma anche dalle forze che saprà mettere insieme e dalla reciproca volontà di coagularsi.Per il resto ogni previsione è impropria e il fatto che fin qui le diverse anime non abbiano saputo trovare la quadra non vuol dire che non la troveranno ..un po’ di rottamazione anche da quelle parti non sarebbe male.
      Landini fa un altro mestiere, al momento, e comunque anche lui è d’accordo nel dire che serva un partito di governo e non un partitino.La sfida per l’appunto è mettere insieme la proposta e avere i numeri sufficienti perché la medesima sia credibile.

  67. @Paolo
    ma come no? ma secondo te, la lista Tzipras cosa credi che faccia? che non si presenti alle prossime elezioni?
    e Landini? cosa fa? raduna il suo popolo per fare che cosa? degli happening?
    su Civati non ci sono dubbi, l’ha dichiarato che vuole fondare l’ennesimo partitino a sinistra di Renzi..la mia perplessità, è legata al fatto che ci sono troppi soggetti che si dichiarano antirenziani e di sinistra…verrà pur un momento che si dovranno confrontare tra loro o no?
    Costituire un unico partito a sinistra di Renzi, vuol dire mettere d’accordo tutta sta gente che adesso viaggia in ordine sparso..ce la faranno? chi li guiderà?
    Non uso due pesi e due misure, per carità, massimo rispetto per Civati e la sua scelta..perlomeno a differenza degli altri, ha avuto il coraggio di andarsene anzichè restare e remare sempre contro.
    Ti ripeto, mi lascia perplesso sta pletora di micropartitini che si autoproclamano i veri oppositori di Renzi…
    Poi, come sempre, staremo a vedere che succede.

  68. E’ un momento molto difficile per Renzi…tutto che gli rema contro e lui sta perdendo la bussola..
    Tuttavia, al momento, non esistono alternative credibili e serie a Matteo..perciò continuo a sperare che riesca a raddrizzare la baracca, magari cercando il dialogo con la minoranza del PD, che a sua volta però diventi più “governativa”…

  69. @Sed
    Io credo che prima di tutto sia interesse proprio di queste “diverse anime” che Civati riesca a mettere in piedi un progetto largamente condiviso, altrimenti saranno destinate all’irrilevanza politica da qui a chissà quanti anni. La formazione più visibile a Sinistra è attualmente SeL che arriva a malapena ad un modesto 4%, le altre forze se ci stanno bene, altrimenti non sarà certo il loro zero virgola a fare la differenza. Più che proporsi a loro, direi che Civati dovrà puntare a quella quota di elettorato (che vale ben più del 4%) che attualmente non è rappresentata. Insomma, io mi immagino un “qualcosa” che parta “dal basso” più che dagli apparati, ispirandosi in parte a quanto fatto col M5S.

    @Luigi
    Escludo che la Lista Tspiras (che è già in rotta da diverso tempo) possa candidarsi alle elezioni del 2018, quando il panorama politico mi auguro sarà molto diverso. Oggi ci sono diverse anime a Sinistra, ma ognuna di queste sa che il proprio appeal presso l’elettorato è misero. Ecco perchè Civati non dovrà rifare Rivoluzione Civile di Ingroia, ma dovrà costruire qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto sinora, che sappia coinvolgere “dal basso” e non calarsi dall’alto…

    1. Civati prima di puntare alle quote elettorali deve pensare a costruire la proposta e la struttura ed è possibile che chi già c’è (SEL and co) sarà della partita.
      Landini lascialo perdere, non ha target proprio e non ha ambizioni politiche in senso stretto,forse punta al sindacato. Ora le elezioni sono lontane e c’è tutto il tempo per riflettere anche alla luce di quel che è successo a Venezia dove un candidato di tutto rispetto,niente affatto renziano,non ce l’ha fatta.
      Le Stelle non l’hanno votato,ma chi ci contava? Io no davvero e non tanto per l’inveterata abitudine stellare di non allearsi con alcuno ma perché è un errore pensare che il grosso dell’elettorato delle Stelle sia di sinistra.E se Casson si è rivelato un candidato “sbagliato” figurati te cosa non ci si dovrà inventare in futuro.

  70. @Paolo

    ammesso che la Lista Tzipras scompaia, rimangono diversi soggetti politici che puntano a essere i leader della sinistra nascente, mi viene difficile credere che Landini si stia sbattendo nelle varie televisioni (modello Salvini) per poi fare il comprimario o il passacarte, idem per Vendola.
    Civati deve ancora partire mentre gli altri sono già in pista, questo significa che parte per ultimo e come può avere la pretesa di essere il primo, cioè il leader?
    Poi, nasce un nuovo soggetto a sinistra del PD, e quelli che sono la sinistra nel PD che fine fanno?
    i vari Bersani, Cuperlo, Fassina e soci, chi rappresentano se Civati fa opera di disturbo??
    La vedo complicata.
    Ingroia è stato un bluff clamoroso, riuscirà Cippo a dimostrare che è lui la vera sinistra e non gli altri?
    La corsa è appena iniziata, i concorrenti sono parecchi, vediamo che succede.

  71. @Luigi
    Inutile adesso fare queste elecubrazioni che lasciano il tempo che trovano. Vedremo cosa sarà in grado di mettere in campo Civati prima delle prossime elezioni.
    Intanto mi sa che Renzi abbia iniziato a leggere il mio blog, perchè finalmente dopo 2 settimane dalle Regionali e dopo aver detto peste e corna sulla sinistra masochista che fa vincere la destra, ieri in un’intervista a La Stampa ha affermato: «In Liguria la Paita non ha perso perchè il candidato di Civati le ha tolto dei voti che probabilmente non sarebbero andati comunque a lei. Ha perso perché nell’ultima settimana il 5 per cento degli elettori di centro si è spostato verso Toti». Beh… meglio tardi che mai!!!!

    @Sed
    Neppure io contavo su un appoggio dei pentastellati a Venezia. Dispiace (per loro ma non certo per me che ne evidenzio da tempo limiti e problemi) però constatare che con questa politica dei “son tutti uguali” si condannano all’irrilevanza sul piano nazionale…

  72. Scusa Rear, non capisco l’analisi: ci hai raccontato qui sul blog che se Pastorino non si fosse candidato, ti saresti astenuto.
    Hai anche negato che la candidatura Pastorino abbia provocato la sconfitta di Paita, poiché cmq quei voti non le sarebbero arrivati e ti compiaci che oggi Renzi ti dia ragione.
    Mi domando se vale la stessa cosa per gli elettori liguri del M5S: se non si fosse candidata la Salvatore, quei voti sarebbero andati a Paita?
    La candidatura di Pastorino ha prodotto un consigliere regionale, a tuo giudizio un buon punto di partenza.
    Rispetto alle elezioni precedenti, quelle del 2005 quando M5S ancora non esisteva, M5S ha fatto eleggere 6 consiglieri. Non so se sia un buon punto di partenza.

    Venezia sta indubbiamente altrove rispetto alla Liguria, forse qui valgono regole diverse.
    Il M5S alle elezioni 2010 prese meno di 5000 voti e non produsse alcun consigliere.
    Quest’anno ne ha presi 11000 in più, col risultato di far eleggere 2 consiglieri in giunta. Non ho capito bene se ti pare un risultato irrilevante di cui dispiacerti.
    Rispetto al 2010 a Venezia hanno votato ca 25K elettori in meno al primo turno.
    La coalizione che sosteneva Casson (comparabile a quella che sosteneva Orsoni) ne ha persi più dell’astensione: 29K.
    Nel 2010 Brunetta era sostenuto da liste che nel 2015 sostenevano tre candidati diversi: Brugnaro, Bellati e Zaccariotto. La somma delle tre coalizioni mostra che rispetto al 2010 si sono persi ca 5000 voti (ma la Lega ha addirittura preso 200 voti in più).
    Al ballottaggio di domenica a Venezia hanno votato addirittura 23000 persone di meno che al primo turno.
    Rispetto a quelle 3 coalizioni che sostenevano Brugnaro, Bellati e Zaccariotto, Brugnaro ha preso ca 3000 voti di meno.
    Rispetto al primo turno, Casson ha preso ca 1500 voti in più.

    Ora, posto che non si capisce in che modo tu puoi dirottare meccanicamente i voti del primo turno ad un candidato su un altro candidato al secondo turno, mi spieghi perché il crollo di voti al PD di Venezia dovrebbe essere da attribuire agli elettori del M5S o di altri candidati alternativi?

      1. Cambia la musica : la giunta,peraltro non ancora formata, è organo di governo…. mentre Houellebecq era riconoscibile anche scritto di fretta e mi domando se fosse il caso di convocare sponde seriamente illetterate per confronti ridicoli o piccole vendette. Tanto più che Houellequequerequek l’avevo letto in dicembre.E mi era pure piaciuto.
        Ma quel che più attrae in questo momento è l’aritmetica elettorale.Voglio dire un esercizio su cui il beneficio dell’inventario la fa da padrone.Essendo i numeri difficilmente attribuibili a questo o a quello.
        E allora la liguria sarà pure lontana dal veneto ma un fatto è più incontrovertibile dell’aritmetica : la Paita faceva parte di un’esperienza di governo non encomiabile e Orsoni fu arrestato in odore di una tangente da 500.000 euro…..
        E volevamo vincere? Qualunque candidatura avrebbe dovuto sopportare il peso del pregresso. Il che significa buon gioco per gli avversari al di là delle loro specifiche qualità.
        Alle volte raccontarselo non fa male

        1. Sì, anch’io credo che dopo il MOSE, il coinvolgimento di Orsoni e il commissariamento, Casson partiva in salita.

          I numeri servivano a misurare il crollo elettorale del PD veneziano e il fatto che il secondo turno molto probabilmente dimostra che una parte non minima dei voti M5S sono andati a Casson.
          Al ballottaggio i veneziani se ne sono stati per lo più a casa, se Casson non ha ceduto come Brugnaro – che aveva un bacino potenziale più ampio – ma ha guadagnato, è perché probabilmente lo hanno votato da lì.
          Anche perché esclusi i nominati sopra, quello che restava esprimeva poche migliaia di voti marginali e molta roba sta negli immancabili movimenti autonomisti veneti, che se mai votano al ballottaggio votano altrove.
          Dopo il primo turno Casson ha probabilmente ceduto a qualche insicurezza o a qualche consigliere non ispirato: un po’ la faccenda immigrazione, un po’ il “regalo ai veneziani” degli assessori/consiglieri VIP a gratis ha probabilmente convinto alcuni altri che si poteva stare a casa.

          1. Casson partiva in salita anche prima del Mose, avendo già perso le primarie con Cacciari, dunque si sapeva che tipo di coinvolgimento avrebbe potuto suscitare.Il fatto è che quando si vota per le primarie bisognerebbe pensare a chi potrebbe vincere e chi no dopo .E questo non lo si fa quasi mai.Quanto ai due turni sono due elezioni distinte sulle quali pendono considerazioni differenti – infatti la gente non ci va,mica solo i veneziani –
            Per il resto conosco Venezia perché ci staziono quindici giorni l’anno.Il comparto che mi ospita – pagando naturalmente – è pubblico e non funziona se lo si paragona ad altri comparti esteri altrettanto pubblici in cui i quattrini sono spesi bene e sono tali da non far pagare il biglietto agli spettatori.Niente palazzo del cinema nuovo e niente punto di mercato, siamo praticamente accampati anche se in cornice lussuosa. meno male che la fama del conte Volpi ancora funziona altrimenti saremmo derubricati a festival secondario. E questo con qualunque sindaco ( Cacciari più gentile e disponibile)

            1. Sì, uno guarda quel buco grandissimo che sta lì da anni e si chiede come sia possibile.
              Ma Venezia è molto di più del Lido e il Lido i giorni del festival non è il Lido il resto dell’anno.
              Il centro storico è molto difficile da amministrare per ovvi motivi.
              Si dimentica però che la maggior parte dei veneziani stanno a Mestre, Marghera etc. e Brugnaro ha vinto lì. In centro storico, anche al ballottaggio, hanno votato più Casson.

  73. @paolo
    oggi su LA STAMPA c’è un’intervista a Renzi, dove oltre a dire ciò che hai scritto tu, afferma che bisogna tornare al RENZI 1 e cancellare il RENZI 2…
    Non mi convince per nulla, oltretutto ha scaricato su altri le responsabilità della sconfitta, e questo non gli rende onore…
    Vero è che Casson è di area civatiana, ma a perdere è stato il PD, e magari, forse, anche le scelte sbagliate, come il Liguria, dei candidati.
    Troppo comodo adesso scaricare su altri le responsabilità, no…non va così, non deve andare così..
    Ha sempre detto che avrebbe risposto in prima persona di successi e insuccessi bene, è il momento di fare una bella riflessione sui risultati (anche se ricordiamoci che nelle Amministrative si vota il candidato piu che il partito).
    E’ un momentaccio per Matteo, vediamo come ne esce fuori, ma a leggere l’articolo, pare che più che il dialogo, cerchi lo scontro con la minoranza del PD, che a sua volta continua a sabotare dall’interno: è una guerra insensata che porterà solo alla vittoria di Salvini o peggio ancora di Grillo…
    Bisogna andare avanti, fino al 2018, altrimenti saranno guai e seri per il Paese…
    e poi, come dici tu, Renzi ha cominciato a leggere seriamente il tuo blog..che sia un buon segnale??? :))

    1. Luigi, Troppo comodo dici tu ma le scelte dei candidati non le ha mica fatte Renzi né il partito centrale e ti garantisco che fosse stato per lui avrebbe fatto volentieri a meno sia di De Luca che della Paita che di Casson . Si sapeva del resto che le Primarie regalano sorprese,alle volte gradite (Pisapia) alle volte no. Del resto non auspicherei un partito che ha un ferreo controllo sulle scelte che si operano sui territori.Prova a immaginare un PD che cala da te e t’impone un sindaco che magari non sai nemmeno chi sia.Meglio sbagliare e imparare dagli errori che un tipo di organizzazione che oramai abbiamo archiviato e che comunque ha solo prodotto errori.Ora nel momento in cui dice prendetevela con me allude alla politica del governo,alla gestione del partito ma non certo alla scelta dei candidati che anche volendo non avrebbe potuto non avallare.

      1. @sed
        sicuramente avrebbe fatto a meno di certi candidati, mi risulta tuttavia che era a fianco di De Luca durante la campagna elettorale e idem per la Paita: ora, dal momento che è lui il Segretario del PD poteva perlomeno mettere in discussione la candidatura di De Luca, ma non in modo blando come ha fatto di facciata, ma impuntandosi…questi sono i risultati di candidature sbagliate.
        Sono d’accordo con lui sull’abolizione delle primarie, fatte così, non hanno alcun senso, se non quello di candidare gli impresentabili e persino gente del centrodestra…
        Vuole riprendere in mano il Partito? benissimo, lo faccia, ma si assuma comunque la sua parte di responsabilità..troppo facile dire che è sempre colpa degli altri, si è sempre fatto così, qualcuno sperava che “cambiasse verso” ..
        Questo non significa nè che si deve dimettere nè che siamo alla tragedia greca, no..semplicemente punto e a capo.
        Anche perchè, andare a votare oggi sull’onda del populismo piu sfrenato, si rischia davvero di avere un Salvini o un Grillo al Governo, pi si che andiamo a ridere…
        Calma e gesso: analizzare i risultati, rimettere ordine nel Partito e avanti con le riforme.
        Prima sconfitta di Civati con Casson: tutta sta fame di sinistra dov’è?

        1. Ma Luigi…il segretario del partito ha l’obbligo di sostenere tutti i candidati usciti vincitori dalle primarie.Li difende e s’impunta pure.Quei candidati in quel momento rappresentano il PD che vuoi che faccia? Che tifi per l’avversario?.Sono le regole del gioco.
          Quanto alle primarie se si vogliono eliminare bisogna tornare ad un’idea di partito forte che tutto decide.Altrimenti chi fa le liste?
          Ci siamo accapigliati un inverno intero sullo strapotere dei partiti,le liste bloccate etc etc auspicando che primarie istituzionalizzate togliessero le castagne dal fuoco…di questo passo si ritorna al Comitato Centrale.
          Fra una settimana tutto questo sarà dimenticato conterà solo chi governa dove e come.
          I cittadini infine hanno diritto all’alternanza.Renzi rivedrà le sue posizioni e si deciderà infine a regolamentare ‘ste benedette primarie.Il partito ce l’ha già in mano.Che lo vuole una seconda volta?

          1. @sed
            ma Signora,
            io ho votato Renzi alle primarie per la segreteria del PD, non perchè facesse le stesse cose che hanno fatto i suoi predecssori o per Statuto..io volevo, come promesso, un cambiamento di rotta, oltre la rottamazione delle persone anche quella delle idee.
            Pertanto, mi sarei aspettato maggior coraggio nel contestare le candidature indesiderate…

            1. Luigi o si fanno le primarie e si rispettano.oppure non si fanno. Vale per me,vale per te,vale per Renzi.
              Queste sono le regole,se non ci piacciono si cambiano.
              Ma dietro a questo eventuale tipo di cambiamento c’è un rafforzamento dei poteri dell’Apparato,cosa che mi era sembrato di capire,non si volesse.Almeno qui in questo blog.
              I cambiamenti non avvengono da un momento all’altro specialmente in comunità come la nostra dove certi conservatorismi sono ancora vivi e lottano in mezzo a noi.

              1. @sed
                ieri sera da Vespa, Renzi è stato meno caustico, ha precisato che così come sono adesso le primarie non funzionano, ma si possono e si devono migliorare…non ha parlato di abolizione secca.
                C’è tempo, ma occorre regolamentare un pò meglio le primarie.
                Abolirle sarebbe una sconfitta.

  74. @Matteo
    Non capisco cosa non capisci. Mi pare che tu abbia messo insieme due situazioni alquanto diverse. Da una parte – in Liguria – c’è stato un unico turno elettorale, dall’altra parte – al comune di Venezia – c’è stato un ballottaggio. Al secondo turno le forze che hanno perso al primo possono decidere di consigliare in modo più o meno convinto ed esplicito coloro che in precedenza hanno votato per il proprio candidato sconfitto a sostenere uno dei 2 candidati ancora in gara. Ancora una volta invece il M5S ha ritenuto che Casson, che peraltro è personaggio che si è trovato diverse volte su posizioni distanti da quelle del suo partito e vicine a quelle del M5S, alla stressa stregua del candidato appoggiato da partiti come Fratelli d’Italia, FI, Lega Nord… ancora una volta ha prevalso la strategia dei “duri e puri”, di quelli diversi da tutti gli altri… ma va bene così, fino a quando terranno questa linea di condotta stiamo tranquilli che un governo nazionale M5S non ci sarà mail… il 51% infatti vale più del doppio del consenso di cui gode attualmente il Movimento

    @Luigi e @Sed
    Concordo con Luigi: gli endorsment di Renzi a De Luca e Paita vanno in tutt’altra direzione rispetto alle caratteristiche che avevano portato Renzi al successo dell’anno scorso. Sono scelte sbagliate per molti ed evidenti motivi. Credo che Campania e Liguria siano regioni importantissime rispetto alle quali il segretario di un partito nazionale debba dire la propria, anche quando questa fosse contraria a decisioni prese localmente.
    Renzi comunque ha poi affermato un’ altra cosa che io sostengo da un bel pò: non è più tempo di primarie…

    1. Tu concordi con Luigi ma non con regole, codici e soprattutto con la democrazia interna. I risultati delle primarie si rispettano, non è che tutto è relativo,ci sono le questioni di opportunità e se mi piace il candidato lo appoggio sennò convoco la conferenza stampa.
      Giovanotti, questo è il partito riformista più grande d’Europa.Non il circolo culturale di sotto casa.
      L’endorsement è un appoggio esterno,Rear. Al Pacino appoggia Obama questo è un endorsement.
      Il segretario del partito preso atto delle primarie mette da parte le sue preferenze ed ha solo do-ve-re. E ne ha dovute fare talmente tante di giravolte che non è andato a sostenere di persona Emiliano il quale ha detto che non c’era bisogno.
      Se non è più tempo di primarie Rear rispondi alla domanda : chi fa le liste?

    2. @Rear
      I numeri dicono altro e te li ho riportati.

      Al ballottaggio a Venezia l’astensione, già alta, si è ampliata: meno della metà degli elettori ha votato. Rispetto al primo turno si è perso per strada il 18% dei votanti.
      Nonostante il PD veneziano sia stato travolto dall’astensione più degli altri, al ballottaggio Casson ha preso più voti che al primo turno.
      Non ci sono molte origini possibili dei voti in più, basta guardare il primo turno.
      Casson ha perso perché il PD ha perso decine di migliaia di elettori al primo e al secondo turno, non perché gli elettori M5S non l’hanno votato al ballottaggio.

      La campagna elettorale dei candidati a Venezia non rientra nella tua descrizione: “alla stessa stregua” non so dove l’hai letto. L’atteggiamento del candidato M5S nei confronti di Brugnaro non è uguale quello avuto nei confronti di Casson. Non c’è stata indicazione di voto, mi pare che M5S non dia indicazioni di voto nel caso non vadano al ballottaggio, ma Casson era praticamente l’unico interlocutore.

      1. Non è un conteggio realistico guardare al primo turno,poiché al secondo potrebbero essere andati a votare elettori che sono stati a casa al primo e viceversa…in realtà a meno di una pubblica confessione di massa e forse nemmeno in quel caso,noi non sapremo mai se le Stelle hanno votato e chi.
        Resta però il dato politico del non coinvolgimento.Le indicazioni sono quelle che infine contano e di indicazioni le stelle non ne hanno date.Questo significa qualcosa

        1. Credo ci sia un pregiudizio che difficilmente si può scalfire, lo si è già visto in molti e numerosi casi.

          Non è vero neanche che tra il primo e il secondo turno M5S è stato immobile e neutro.
          Hanno sottoposto ai due candidati al ballottaggio un documento di cinque punti – ogni punto relativo ad una specifica questione locale o di gestione del comune – chiedendo di restituirlo commentato in modo che gli elettori potessero giudicare.
          Sia Brugnaro che Casson hanno risposto e commentato.
          Le due lettere sono state pubblicate sia sul sito del M5S locale che sulla loro pagina FB eTW. Le due risposte sono state commentate e sono stati inserite delle sottolineature e dei grassetti sul commento alle risposte.
          Non danno indicazione di voto esplicita, ma è altrettanto esplicito che tra i due si indicava Casson. Tanto che il titolo del post in FB rimandava a non lasciare i voti nel congelatore.

          Non dare indicazione di voto è una loro caratteristica, la spiegano come un atto di rispetto nei confronti dell’elettore che non è “loro” non vota quello che dicono loro. Non mi sembra neanche un atteggiamento da condannare, peraltro.
          Seppure l’avessero data, rimane che a meno di pubblica confessione non si saprebbe.
          È anche vero che tra il primo turno e il secondo può succedere la qualunque, ma mi pare che Venezia nel caso specifico lasci poco spazio alla fantasia.

          1. Non sono stata a fare i conti veneziani,il mio è un discorso in linea di principio sull’impossibilità di un’ aritmetica elettorale da cui trarre indicazioni politiche,vedi alleanze etc.
            Atteso che poi se tutta questa consultazione è avvenuta in rete non tutto l’elettorato se ne serve,l’aumento dei voti di Casson al secondo potrebbe essere dato da una tardiva corsa ai ripari – capita – per non far vincere la destra.Ovvero da un effettivo appoggio delle stelle.Ma se non lo dicono….come fa il povero Casson a ringraziarli sentitamente?

            1. Guardi che la questione è tutta giornalistica/romana.
              Casson l’ha sentito recriminare sui voti degli elettori M5S al secondo turno?

              Ora che è tutto finito, ci si aspetta chiarisca se Senato o consiglio comunale.
              Anche quell’ambiguità ad alcuni può non essere piaciuta.

              1. No ma non recrimino nemmeno io se per questo.Nel senso che quello delle alleanze è un discorso già definito altrove.
                Però non concordo con quelli a cui non è piaciuta la non scelta cassonica
                Se si considera Casson una risorsa, come si dice adesso, non lo si dovrebbe sacrificare a fare il capo dell’opposizione in un consiglio comunale laddove può essere utile qualunque bravo eletto.
                Tanto più che i vincitori governano comodamente, se non ho capito male, e molto spazio per un’opposizione che non sia di testimonianza non ci sarà.
                Ce lo teniamo a Roma.

                1. Guardi qui che sfilza…..come si può chiederli di ri-fare il consigliere a Venezia?

                  Membro della Giunta delle elezioni e delle immunita’ parlamentari

                  Membro della 2ª Commissione permanente (Giustizia)

                  Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo alle cosiddette “morti bianche”

                  Membro del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa

                  Vice Presidente Senatori P.D.

                  Segretario del Copasir (XVII legislatura)

                  1. Mah sa, gli elettori sono tanti, sono volubili, c’hanno gusti e disgusti.
                    Casson è una brava persona, ma ad alcuni è sembrato avulso, poco partecipe.
                    La città è difficile davvero, credo più di queste nostre dell’entroterra, ne ha passate tante. Se arrivi in una situazione pregressa semi-disperata proponendoti come soluzione, rinunciare alla rete di salvataggio può aiutare a far capire ad alcuni che la cosa per te è importante. Forse un candidato meno di partito e meno “romano” avrebbe convinto qualcuno in più.
                    Guardi che Brugnaro alla fine ha vinto più per quello che per altro, perché nella faccenda del MOSE e del consorzio non è che i partiti che lo sostenevano fossero estranei: se passa per i colli Euganei a Lozzo Atestino e vede una villa veneta del Cinquecento sul rosa, suoni al citofono e chieda.
                    Poi a pochi giorni dal voto se ne esce con ‘sta cosa di Renzo Rosso, Gavazzi e la tizia di Uber, francamente pareva ‘na roba da Filippo Sensi in gondola. Gliel’hanno pure fatto notare su TW, lui ha cercato di minimizzare, poi ha lasciato perdere.
                    Insomma, diciamo che era difficile e che forse serviva qualche cosa di diverso.

                    1. Si questo lo dice anche Cacciari,io non sono del luogo e posso solo azzardare considerazioni di carattere generale.Quanto a citofonare alle ville, soprassiedo volentieri, impegnata come sono a fare i conti con i guasti del malaffare di qui.,potrei solo consolarmi.E non devo.

    3. @paolo
      questa volta siamo d’accordo…come ho spiegato alla Signora, io Renzi l’ho votato alle primarie perchè cambiasse il PD, non per continuare la tradizione…
      Per tanto così, tanto valeva tenersi Bersani, che mai e poi mai avrebbe contestato le candidature di De Luca e della Paita.
      Renzi si defila dicendo che le candidature non le ha decise lui, ma le ha avvallate, e questo a mio avviso lo rende co-responsabile della disfatta…
      Ora tocca andare avanti, con le riforme, e cercare di migliorare il rapporto con la minoranza del PD..oltre a recuperare la fiducia in parte persa con alcune mosse sbagliate.
      L e primarie? così come sono oggi, meglio abolirle..tanto guarda, la battaglia sulle preferenze ha poi dimostrato, alle regionali, che alla gente importa poco o nulla dei candidati..(29% di media)
      Ci sono alcune cose da cambiare, spero lo si faccia, e bene.
      Ne va della sua credibilità, purtroppo in calo.

  75. @Matteo
    Ho sentito Di Battista dire che loro non fanno indicazioni di voto perchè gli elettori non sono pecore. Allora forse il gregge indistinto si trova da altre parti, perchè altrimenti non si riesce a capire perchè il M5S a partire dalla dicotomia Grasso Schifani al Senato per finire via via a quella Casson Brugnaro si siano sempre tirati fuori da qualsiasi presa di posizione netta e chiara. In quest’ultimo caso poi i maligni potrebbero persino pensare che se il PD perde una città importante come Venezia ai grillini non può fare che gioco, visto che ritengono i democratici i loro principali antagonisti: quelli con cui – secondo loro – andranno in ballottaggio con l’Italicum alle prossime elezioni e quindi più si indeboliscono meglio è…

    @Sed
    E’ vero, le regole ci sono ed è giusto rispettarle. Perlomeno fa piacere che, dopo tanto, anche Renzi si sia accorto che questo non è un paese per primarie. Cambiare idea è indice di intelligenza, quando però non diventa la consuetudine… e mi pare che in questi ultime settimane Renzi abbia già mutato la propria opinione più di una volta: si veda ad esempio la causa della sconfitta in Liguria e la posizione di Marino

    1. Qui si prende un brano di conversazione di qua e uno di là si mette nel frullatore ed esce il precipitato del renzian-pensiero. E dico subito che una bella svegliata a Marino va data.Detto tra noi ,questa città è diventata un casino ovunque ti giri, quasi sembra che Alemanno non sia mai andato via.E non bastano gli alibi dei quattrini che mancano e di Mafia Capitale.Marino non sa governare,non ha un’idea qualsiasi di città,non s’inventa nulla,è solo tanto perbene e va in bicicletta (su sette colli,quindi escludo di imitarlo) e questo come s’è già detto non basta.
      Sulle primarie invece c’è da capire con cosa si sostituiscono : a me vanno bene anche i bussolotti – poi magari voto contro – però il fatto di restituire centralità all’Apparato – perché di questo si tratta – non fa a pugni con quel che dite sullo strapotere dei territori – designazioni Paita e De Luca – e su tutto il casino messo su in epoca di legge elettorale sui capilista bloccati?Il contrappeso di quella roba lì almeno in casa Dem erano le primarie se si tolgono decidono tutto i capibastone.Che si fa?

      1. @Sed
        Su Marino va tutto bene ciò che dici, ma se fino al giorno prima Orfini che è stato messo lì proprio da Renzi lo ha difeso a spada tratta ed il giorno dopo invece è diventato un incompetente da mandar via… beh, qualche confusione questo la può generare…

  76. @Rear
    e niente, che ti devo dire?
    I numeri? Sappiamo che non ti piacciono.
    Una realtà locale del tutto diversa da quella che credi di avere capito tu? Sappiamo che la realtà è brutta, guardiamo altrove.
    C’è la dicotomia Brugnaro Casson, qualunque cosa voglia dire. L’hai deciso tu, che hai un cugino che è venuto a Venezia una volta con la gita organizzata e te l’hai raccontato. “Venezia è tanto bella, ma non ci abiterei” te l’hai detto? Quindi Casson ha perso perché i M5S non l’hanno sostenuto. Ovviamente non lo dice proprio nessuno degli interessati, Casson per primo perché sa non è così.
    Ma Casson ancora non legge questo blog e gli tocca guardare a Venezia. Quella vera, però. Che sfiga.

    1. Mi pare di capire che il candidato ideale a Venezia sia quello che più di ogni altro riesca a coinvolgere, assai di più che in altri luoghi, i voti dalla Lega in poi.
      Vedi Cacciari che mi è sempre stato simpatico fin dai tempi in cui Berlinguer lo buttò fuori dal partito per molto meno di quanto oggi non dica Fassina nei tiggì – eh allora sì che i Civati avevano vita dura… –
      Casson aveva forse una connotazione troppo sinistra, pover’uomo, anche se è un bell’ex magistratone di quelli tosti e giustizialista q.b. E quand’è così la destra si impensierisce e consorziandosi vince.
      Le stelle – pecore o non pecore – nell’ ufficialità trovano conveniente non schierarsi e siccome almeno momentaneamente ed elettoralmente il metodo paga continueranno così. Non c’è di che rammaricarsi,lo abbiamo fatto abbastanza e senza esito.

      1. Coinvolgere di sicuro.
        La Lega sembra forte oggi perché sono crollati gli altri. Venezia fa storia a sé rispetto al resto del Veneto, la Lega non è forte come altrove. Anche alle regionali Zaia ha preso meno a Venezia che nel resto della regione, Verona esclusa dove hanno votato Tosi.
        Casson troppo a sinistra non so cosa vuol dire: da cosa lo si doveva dedurre?
        Quindi il pacchetto VIP serviva a moderare tutta ‘sta sinistra? Peraltro su quattro super consulenti glamour, tre non proprio di esondante simpatia.

        Guardate che è più facile di quello che sembra: una candidatura un po’ fredda, un elettorato che dopo la faccenda del consorzio non si fida più, neanche di un ex magistrato (il precedente era un gran avvocato, docente di diritto a Ca’ Foscari e membro del Consiglio Nazionale Forense).
        Si sono astenuti.

        1. De sinistra…conta la percezione ovviamente, se uno sta a guardare il pelo nell’uovo manco Piperno, Scalzone e Tony Negri ,poveri vecchi,lo sono più tanto.E di rivoluzionarie,direbbe Arbasino,oramai ci sono rimaste solo le nonne.
          Sempre per via della storytelling Casson è un civatiano flirta con i centri sociali,firma i punti delle stelle ..uguale di sinistra.
          Comunque questo nuovo sindaco,non so perché,mi ricorda Guazzaloca. Anche se indubbiamente articola meglio

    2. Scusate la precisazione di nuovo veneta (ma vivaddio abito qua), ma sul PD che perde perchè Renzi che non decide i candidati mi pare ci sia un conflitto con la mail di Alessandra Moretti – toccherà darmi fiducia, perché l’ho cestinata. Magari Red l’ha conservata – con cui spiegava la sua candidatura ai potenziali elettori delle primarie: lei stava da qualche parte, a casa o a Bruxelles non ricordo, era sera e la chiama Renzi al telefono dicendo qualcosa del tipo “Alessandra c’è bisogno di te”. Lei si arrovella per un paio di giorni e poi accetta la sfida etc. etc.
      Considerando che Alessandra Moretti è Alessandra Moretti, avere ottenuto ca 500K voti mi è parso un risultato miracoloso. Invece tutti delusi, non ho capito come mai.

      1. Vabbè ma stiamo a dar retta alla storytelling…essù.
        E’ la stessa che racconta la Boldrini all’epoca della sua elezione a presidente della Camera : allora Vendola mi chiama nel cuore della notte – ma perchè non poteva aspettà la mattina dopo? – e mi dice . Laura tocca a te!!!
        Manco nelle telenovelas brasiliane

          1. Infatti tutte ‘ste telefonate notturne – ma la maleducazione? – stupiscono: vien da pensare a uno di quei piani telefonici di una volta, gli scatti costavano meno se chiamavi dopo una certa ora.

            1. Chi è in politica deve essere sempre a esposizione.E siccome sempre per via della storyetc il capo non dorme e il telefono lo paga il Partito….

  77. @Matteo
    Mi pare che anche tu decida ciò che ti fa piacere capire. Dove ho scritto che Casson ha perso perchè non appoggiato dai grillini??? Dove??? Io – rileggere prego – ho scritto cosa differente, che peraltro mi pare chiarissima. Ho citato Venezia per la prima volta in un commento a questo post, rispondendo a Luigi che linkava un articolo di Serra, in cui si parlava dell’astio altezzoso dei Cinquestelle nel 2013. Stesso atteggiamento che mi è parso di scorgere anche a queste comunali veneziane. Non già perchè il PD ha perso a causa loro (mai scritto, mai pensato), ma perchè ancora una volta il movimento del guru genovese ha trattato ciò che è al di fuori di esso come un gregge indistinto (son tutti zombie che camminano), evitando di “sporcarsi le mani”….

    1. @Rear
      ma perchè ancora una volta il movimento del guru genovese ha trattato ciò che è al di fuori di esso come un gregge indistinto (son tutti zombie che camminano), evitando di “sporcarsi le mani”….
      Ma cosa vuol dire? Ma ancora il cugino? “Venezia è tanto bella, ma che prezzi mio Dio!” te l’ha detto?
      Ma scrivi una mail a Casson, benedetto ragazzo, c’ha dedicato un incontro pubblico alla lettera con cui accettava di fare propri i cinque punti che M5S gli aveva consegnato (sempre pubblicamente).
      Casson non è un personaggio della fantasia giornalistica, non l’ha inventato Granellini, è una persona vera: scrivigli, chiedigli se è stato trattato da zombie.
      Venezia pure esiste, è vera, succedono delle cose. Tuo cugino secondo me è stato a Las Vegas.
      Vabbé. Causa persa. Bandiera bianca
      Gli zombie a Venezia vs i duri & puri. Ci faranno un film.

  78. Anche questa volta mi tocca dare ragione a Paolo..e sono due!! :)
    non ha mai detto che Casson ha perso per il mancato appoggio dei 5 stelle, mentre è vero che Di Battista si è rifiutato di dare indicazioni di voto perchè il suo popolo non è un gregge…
    Come Paolo, anch’io sono convinto che di questo passo i 5 stelle non andranno mai da nessuna parte, e vederli esultare per 5 Sindaci e 0 Governatori lo trovo deprimente….
    Se sperano di andare a governare col 51% dei voti, dormiremo sonni tranquilli…
    Ha ragione Serra…PODEMOS è altra roba, un pò piu seria.

    1. @Luigi
      Ma davvero pensi che i veneziani votino uno o l’altro se Di Battista (o Renzi, o Salvini o chi ti pare) a Roma dice “votate quello anziché no, quell’altro”?
      Tu lo faresti?
      Se la risposta è sì lo farei, potresti considerare eventualmente problematico il fatto che eserciti un tuo diritto costituzionale secondo le direttive di un signore lontano.

      Sed ci viene dieci giorni l’anno, per lo meno ha visto un buco gigantesco, la pineta, un palazzo del cinema vecchio come il cucco, l’Excelsior, il vecchio des Bains e ha pensato a Thomas Mann, la gente in bicicletta (che ovviamente non si vede invece in centro storico), le auto e la spiaggia.
      Ma voi a Venezia ci siete venuti mai? Ma benedetti ragazzi, vengono da tutto il mondo! Prendete un treno e fate un salto. È meglio (e peggio) di come la si vede sui giornali.

          1. Ah certo e poi mi trovo comunque bene, avendo imparato a usare la città, mi dispiace solo che per lavorare si faccia tripla fatica e che Cannes con pochi accorgimenti e un palazzo del cinema – che comunque funziona a pieno ritmo tutto l’anno anche per altre iniziative – sia diventato il festival più importante del mondo.
            Per il resto Luchino più che Thomas, in città più che al Lido zanzarone, Torcello col finto trono di Attila,il ponte del Diavolo e i carciofi.

            1. Ecco, brava, che bel consiglio!
              Le altre isole della Laguna (che hanno votato tutte per Brugnaro al ballottaggio): sono persino verdi, con gli orti, i ristorantini così carini (accertatevi di non essere a ridosso del limite di utilizzo della carta di credito prima di sedervi a tavola).
              Se venite in aereo, le si vedono anche dalle grandi vetrate dell’aeroporto. Oltre che in fase di decollo e atterraggio, che è un gran bel vedere.

              1. I ristoranti veneziani,secondo me, non sono all’altezza del posto, nemmeno quelli degli alberghi Danieli e Gritti (a parte la vista spettacolare del primo che affaccia sulla Salute) sono assai cari e senza un reale rapporto qualità prezzo.Impraticabili i due che si salvano Caffè Quadri e Locanda Cipriani (fatevi invitare!) mentre a Torcello se non esagerate con i vini….potete invitare..

                1. Ma da Torcello ha mai fatto puntata su Mazzorbo lì davanti per mangiare al Venissa?
                  Carissimo e divertente o carissimo e deludente?
                  Sono sempre stato curioso, ma mai avuto occasione di andarci.

                  1. No ma sono sempre di corsa e la gran parte del tempo è legata a programmi stabiliti.
                    Torcello per me è una fujtina breve, spesso solitaria, tanto per staccare un po’, non sempre c’è tempo per fare colazione. Dico che vado a comperare le sigarette.Ecco.

      1. @Matteo
        Condivido parola per parola quanto ti ha già scritto Luigi. Aggiungo solo che non importa (tocca aggiungerlo perchè evidentemente fai finta di non capire) se chi ha votato per M5S al primo turno voti o meno per il candidato segnalato da Di Battista, ovviamente non è questo il punto. Ciò che conta è che il Movimento continua con la sua politica di non legittimare nessuna delle altre forze politiche, evitando di “metterci la faccia” con una preferenza ufficiale fra questo o quello.

        1. @Rear
          registro che questo è ciò che conta per te. De gustibus.

          Hai scritto a Casson per chiedergli se è stato trattato da zombie? Mi pareva che pure quello contasse.

        2. @paolo

          dimentichi di dire però, che dove hanno vinto (5 comuni….), hanno accettato i voti del centrodestra…

      2. @matteo
        quindi significa, che o si vota 5 stelle, o si sta a casa..guarda che il Sindaco lo eleggono lo stesso eh? non sarebbe più utile invece convogliare i voti al secondo turno verso quel candidato che più si avvicina alle vostre idee?
        certo, se l’idea è quella di governare da soli, il concetto funziona, ma è uno scappare da ogni responsabilità.
        A Venaria Reale, dalle mie parti, ha vinto il candidato 5 stelle, ma non da solo, appoggiato dal centrodestra: adesso che succede? dopo che ti hanno aiutato a vincere, che fai? sono proprio curioso..dove vi fa comodo, i voti sporchi degli altri li prendete (altrimenti non vincereste mai), ma voi non vi insozzate (almeno di facciata) con nessuno.
        strana filosofia la vostra: prendete da tutti per vincere e non date a nessuno…

        1. La vostra? Voi?
          Considero la tifoseria roba per bambini, scusami ma non fa per me. Applicata alla politica ne do un giudizio peggiore, ma per oggi non te lo dico.

          A Venezia è successo proprio quello che più auspichi, l’ho già spiegato ma a Rear non interessa, a te forse è sfuggito.

          Hanno consegnato ai due candidati al ballottaggio un documento che conteneva cinque punti del loro programma che ritenevano qualificanti. Si tratta ovviamente di questioni locali o legate alla gestione del comune.
          Hanno chiesto ai due candidati di impegnarsi a inserirli nel loro programma, così com’erano o emendandoli come ritenevano. In questo modo gli elettori che avevano votato M5S e volevano operare una scelta, avrebbero potuto giudicare e scegliere.
          Sia Brugnaro che Casson hanno restituito il documento firmato con modifiche dove ritenevano. La restituzione non è avvenuta con un documento crittato inviato per raccomandata con ricevuta di ritorno, ma in pubblico e il documento di entrambi è poi stato pubblicato sulla pagina web, FB e TW del M5S locale. La pubblicazione integrale dei due documenti è stata accompagnata da una nota che ne commentava i punti principali. La nota non si sforzava di nascondere la vicinanza con Casson (su FB insulti da parte di commentatori vari che li accusavano di comunismo e altre varietà).
          Casson al secondo turno ha guadagnato voti, a differenza di Brugnaro e del trend dell’affluenza. Non è stato ovviamente sufficiente.
          Fine della storia.

          1. @matteo
            si la tua…sei tifoso come tutti gli altri, se non peggio…tu riesci sempre a metterci il sarcasmo del saputello e la presunzione di avere la verità in saccoccia…sei il più ultrà di tutti.
            Fine della storia, niente da commentare sull’asta fatta dai 5 stelle per decidere chi appoggiare….eventualmente.

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