Oltre il fallimento

Oltre il fallimento

Quasi un anno fa pubblicavo questo post in cui parlavo esplicitamente di fallimento di Renzi, costretto ad espellere Corradino Mineo dalla Commissione Affari Costituzionali, perchè contrario alla proposta di modifica del Senato avanzata dal Governo. Oggi il premier  reitera questa sua “sana e democratica” abitudine, sostituendo – fatto senza precedenti – ben 10 parlamentari dissidenti (fra cui Bersani, Bindi e Cuperlo), colpevoli di non essere d’accordo con la linea governativa sull’Italicum. Stando così le cose, sacrosanto l’Aventino annunciato da SeL e le altre opposizioni. Ora, oltre a ribadire le stesse considerazioni espresse nel giugno del 2014, non posso che aggiungere un senso di incredulità rispetto alla cieca volontà di far approvare con la forza una legge elettorale che andrebbe condivisa dalla più larga maggioranza possibile, ma che tristemente non trova d’accordo neppure il partito di maggioranza. Davvero non si riesce a comprendere il motivo per cui l’Italicum, nato da una «profonda intesa» con berlusconi, non possa oggi – a Patto del Nazareno bello che sepolto – sollecitare un’identità di vedute almeno con la sinistra del PD. Ormai siamo oltre al fallimento, siamo allo spregio della propria storia, alla negazione dei valori fondanti del Partito Democratico.

Trovo al riguardo estremamente lucido l’articolo di Lucia Annunziata: «Non avrei mai immaginato di arrivare a vedere nella mia vita (…) una “cacciata” da parte di un partito di Sinistra di dieci suoi dissidenti. La sostituzione forzosa di un gruppo di eletti dal popolo al fine di ottenere il passaggio di una legge su cui questi eletti sono in dissenso, e’ un gesto che intacca qualcosa di piu’ delle regole democratiche e delle prerogative di chi viene eletto. E’ una decisione che trucca le carte del voto stesso e che alla fine è (…) semplicemente una truffa. Se la politica e’ l’arte di dare forma al mondo attraverso la costruzione di consenso, allora la coercizione , le espulsioni, il voto ottenuto con la forza sono l’esatto contrario. La sostituzione di dieci deputati dissidenti e’ in effetti, una rinuncia alla politica. In verità, un fallimento per Matteo Renzi».

145 pensieri riguardo “Oltre il fallimento

  1. I rappresentanti delle Commissioni, non votano a titolo personale, ma sempre su indirizzo del proprio Partito…. Escluso i temi etici, che sono a coscienza individuale…

    ora, dal momento che la legge elettorale non è un tema etico, i rappresentanti della Commissione devono votare come è stato deciso a maggioranza dal proprio Partito.
    Valeva per Mineo, vale per i 10 oppositori di adesso.
    Mi sarei aspettato che fossero loro stessi ad andarsene, visto che sono stati messi in Commissione dal PD a rappresentare la volontà del PD…non lo hanno fatto, non si potrà mica concedergli di far saltare tutto proprio a un passo dal traguardo??
    Trovo il loro atteggiamento molto scorretto, dopo la prima lettura alla Camera, in Senato sono state accolte quasi tutti gli emendamenti della minoranza PD..e d è stato votato..
    Adesso che è tornato alla Camera, ampiamente modificato a favore della minoranza, che succede?
    non gli basta più, e minacciano….
    E’ stata convocata l’ennesima assemblea del PD, e molti non si sono neppure presentati, mancando di rispetto a tutti…
    i casi sono due: o se ne vanno o se restano nel PD, fanno come si è sempre fatto, specie quando comandavano loro: decide la maggioranza…troppo comodo adesso che son ridotti a comparse…
    Si deve andare avanti, è ora di finirla coi soliti giochini, la legge c’è, è stata modificata, bisogna votarla e chiudere sta riforma…basta rinvii…
    Lasciamo stare poi la posizione di FI…siamo al ridicolo a alla farsa, e vedere FI, Lega, 5 stelle e parte del PD votare compatti, fa tristezza.
    Andiamo avanti, siamo fermi da troppo tempo…
    Per inciso, non sono stati cacciati..ma sostituiti, che è diverso…

  2. @Luigi
    La sola cosa che mi fa tristezza è constatare ciò che è diventato il PD a trazione renziana. Mi fa tristezza ed anche un pò di schifo, se posso dirla tutta. Per il resto, rimando alla lettura dell’articolo di Lucia Annunziata con cui concordo in tutto, paragrafo per paragrafo, parola per parola… tranne quando parla di fallimento di Renzi. Quello si poteva configurarlo nel giugno dell’anno scorso (ed infatti io lo feci)… oggi – come ho scritto nel post – siamo ormai oltre il fallimento!

  3. Sono certissima che da qualche parte nell’identico momento in cui queste righe verranno lette , qualcuno delle decine di costituzionalisti in servizio permanente ed effettivo ( nello spiegare perchè noi cittadini abbiamo sempre torto e il premier di turno sempre ragione ) ci dimostrerà che il cambio di dieci dissidenti in una Commissione e’ previsto dai regolamenti, e che dunque di ben poca cosa si tratta.

    Si è già data la risposta da sola….e come ti scrissi io sopra:

    I rappresentanti delle Commissioni, non votano a titolo personale, ma sempre su indirizzo del proprio Partito…. Escluso i temi etici, che sono a coscienza individuale…

    il resto, sono chiacchere da fare al BAR SPORT…
    Hanno torto i 10 che verranno momentaneamente sospesi…la disciplina di partito esiste ancora, e se non sei d’accordo, non stai in Commissione a fare il sabotatore e ad allearti con l’opposizione…cosa vai a raccontare ai tuoi elettori? che per merito tuo il Governo cade?
    ma da che parte stai?? con il tuo partito o con Grillo e Berlusconi???
    Facciano un pò loro…poi però se ne assumano le responsabilità davanti al Paese…
    Se non fosse vero, sembrerebbe la trama di un film psicologico…

    1. Luigi,
      Il problema non è il rispetto del regolamento parlamentare sulle Commissioni, peraltro emanazione dell’art.72 della Costituzione, né la possibilità di porre eventualmente il voto di fiducia poiché è ovvio che uno che gioca la partita alla maniera di Renzi deve sempre procurarsi una sufficiente copertura di legge e di regole.
      Il punto vero è il clima che si determina al cospetto di determinati episodi,le strumentalizzazioni che ne derivano,il cosiddetto dibbbbattito nazionale che tra strilli strepiti e drammatizzazioni diventa sempre più incomprensibile etc
      Poi ci sono le responsabilità diffuse tra questo e quell’altro,non c’è dubbio ma..dato il clima e il contendere, l’accordo col fronte interno andava ricercato con maggiore cura.Tanto Renzi sa che difficilmente il grosso della minoranza andrà via e la ragione così come la esprimono Cuperlo,Bersani,Pollastrini e via dicendo è politica.
      Ergo di questi scazzi sarà lastricato il futuro,ne vedremo mille altri,tanto vale attrezzarsi onde evitare che le suggestioni – il Partito della nazione, la perdita della democrazia,quella della rappresentanza – prendano il sopravvento sulla ciccia
      E la ciccia è una legge elettorale perfettibile ma non così esiziale come viene descritta.

      1. Signora,
        posso essere d’accordo sul fatto che Renzi si stia impuntando su una legge elettorale che molto probabilmente entrerà in vigore non prima del 2018, ma ci si dimentica che proprio la legge elettorale , con la Riforma del Senato, fu uno dei cavalli di battaglia proposto da Renzi appena insediato (oltre alla riforma del lavoro)..e ottenne il consenso di tutti, compresa la minoranza del suo partito che oggi strepita.
        Rimettere mano per l’ennesima volta al testo, vuol dire allungare ulteriormente i tempi, e mi pare che 8 mesi pieni siano più che sufficienti, considerando che dalla prima proposta ad oggi molte cose son cambiate, poi, se Berlusconi cambia idea e la legge da lui votata e condivisa, diventa terreno di scontro, questo è un problema che dovrà spiegare lui ai suoi elettori, ma come farà la minoranza PD, qualora votasse contro (e quindi insieme a Berlusconi, Salvini e Grillo), a spiegare il suo atteggiamento?
        A me pare che Renzi sia stato più che accondiscendente con i riottosi, modificando il testo al Senato, se poi questi ultimi nn si accontentano, ma alzano il tiro, e beh…a tutti c’è un limite.
        Questa legge elettorale, come tutte le riforme d’altronde,non può accontentare tutti, ma mi pare che molto si sia fatto per venire incontro il più possibile a tutte le richieste.
        Quanto al partito della Nazione…possibile che per una volta il PD passa il 40% dei consensi, si debba gridare allo scandalo?
        Il centrodestra non è morto, tranquilli…chi ha paura che non ci sia un’alternativa allo strapotere di Renzi si sbaglia, forse non si chiama più centro destra ma Movimento 5 Stelle, ma l’alternativa c’è..eccome, e c’è pure Salvini, che alleato di Berlusconi, può aspirare a un 30% come coalizione.
        Ripeto, quando il PD era governato dalla vecchia guardia (l’attuale minoranza PD), si è sempre deciso DEMOCRATICAMENTE a maggioranza, come nel caso del Mattarellum.
        Oggi, perchè non funziona più così?
        Sento invocare la nascita di un partito della sinistra, in contrapposizione a Renzi, benissimo, lo facciano..Anch’io sono convinto, che al momento del voto in Aula sull’Italicum i più faranno retromarcia, magari minacciando che sarà l’ultima volta che votano a favore…
        Voglio proprio vedere se avranno il coraggio di votare con Berlusconi, Grillo e Salvini..e se lo facessero, voglio proprio vedere con che faccia si presenterebbero ai loro elettori dopo aver fatto cadere il Governo..
        Renzi sbaglia molto, ma solo chi non fa non sbaglia mai…
        Stiamo recuperando credibilità in Europa, il fallimento e la caduto del Governo, avrebbe ripercussioni tragiche…

        1. Luigi, non mi sono spiegata.Volevo solo evidenziare come il fattore clima politico sia importante e come il medesimo possa deteriorarsi pur al cospetto della correttezza istituzionale e del rispetto dei regolamenti.
          Aggiungo che dove c’è rispetto delle regole non può determinarsi perdita di democrazia.Quindi non sono illegittime e antidemocratiche ,sostituzioni di commissari ,fiducie Aventino e voti segreti.
          Al contempo non posso fare a meno di evidenziare come questa sfida a colpi di regolamenti svuoti di significato il contendere.Per il resto concordo : della legge elettorale non frega niente a nessuno, questa è una guerra di posizione cui comunque non si sarebbe dovuti arrivare.
          Di chi è la colpa? Non sono cattolica non siamo in tribunale.Posso però aggiungere che normalmente questi pasticci non sono mai responsabilità di uno solo.

          1. La colpa è di tutti, come sempre va equamente divisa, anche Renzi ha le sue responsabilità, ma arrivati a un passo dal traguardo, ne converrà con me che sarebbe assurdo ripartire da capo…
            L’errore come dice Lei è a monte, forse all’inizio avrebbe dovuto coinvolgere di più la minoranza del suo partito, a sto punto però è solo un braccio di ferro, e si deve arrivare fino in fondo.
            Ricordo però che all’epoca del Patto del Nazareno, gran parte della minoranza riottosa era d’accordo…
            Rimane il fatto che quando si mette ai voti nelle assemblee, decide la maggioranza e la minoranza si adegua..valeva per Renzi, vale per i dissidenti…

  4. @Luigi
    Il Governo cade solo se Renzi vuol farlo cadere. Imporre una legge elettorale che vale per tutti i partiti, con una prova muscolare che vede da una parte la maggioranza del PD più quei 4 gatti di Alfano e dall’altra tutto il resto dei rappresentanti il Parlamento è cosa triste, oltre che profondamente antidemocratica. Per mesi e mesi Renzi ha risposto alle richieste di modifiche all’Italicum espresse dalla minoranza del suo partito, dicendo che lui era d’accordo ma che berlusconi non voleva. Ora che berlusconi si è chiamato fuori, ancora una volta propone un muro contro muro. L’iniziativa di ieri, di espellere ben 10 rappresentanti contrari all’Italicum così com’è, è espressione di enorme debolezza e di arrogante spregiudicatezza insieme. 15 mesi fa Renzi aveva promesso che l’Italicum sarebbe stato approvato nel giro di poche settimane. Ora, dopo tutto questo tempo, si è ancora in alto mare. Siamo oltre il fallimento, come ho già detto… per non parlare della figura di m, naturalmente!

  5. Il governo cade se lo fa cadere la minoranza del PD..altrimenti va a vanti a fare le riforme…
    La tristezza è vedere la minoranza PD alleata di Brunetta, Grillo e Salvini…
    A me risulta che in Senato molte delle richieste della minoranza PD siano state accolte, tant’è che è stata votata ANCHE dalla minoranza, soddisfatta per le modifiche ottenute alla legge (innalzamento della soglia al 40%…abbassamento delle soglie minime, preferenze….).
    Poi, improvvisamente, qualcuno si è alzato male la mattina, e ha deciso che no, non bastano le modifiche ottenute, ne vogliono altre, e altre ancora….eh no, non funziona così.
    E’ vero, Renzi, ingenuamente, credeva che l’Italicum sarebbe stato fatto in pochi mesi…illuso!! qui sono d’accordo con te, ma vorrei anche dirti, che gran merito della lentezza va proprio alla minoranza PD che si è sempre messa di traverso pur di ostacolarlo.
    e pensa solo se davvero di dovesse fare come chiede la minoranza PD: vorrebbe dire modificare ANCORA la legge, rimandarla al Senato e poi ri-rimandarla alla Camera..ma stiamo scherzando??’
    basta così..la legge c’è, l’hanno votata sia FI che la minoranza PD, al Senato, quindi ora basta, si deve chiudere…
    non dirmi che tu vorresti ricominciare da capo????
    quanto alla figura di m…., la faremmo se si dovesse mancare il voto finale, allora sì che l’Europa potrebbe dire che in Italia non cambia mai nulla….
    a parole sono tutti per le riforme, a parole però…finalmente uno che fa seguire i fatti alle parole, e se non si è d’accordo per principio (vale per FI e la minoranza PD), se ne facciano una ragione, le cose son cambiate…

    1. Ciao Luigi! Fa bel tempo anche a Torino?

      Come sai vi leggo sempre con attenzione e mi preoccupo in particolare quando apprendo di potenziali disagi che mi potrebbero accadere oltre confine: il lavoro mi costringe a frequenti trasferte, nella mia beata ingenuità me ne vado in giro spensieratamente, mentre dovrei invece essere più guardingo. L’Europeo ci è ostile e si lagna di noi.

      Tuttavia mi domando perché l’Europa dovrebbe lagnarsi nel caso specifico (ma per voce di chi esattamente?).
      Se la legge elettorale venisse emendata e passasse al Senato non tornerebbe indietro. Semplicemente proseguirebbe (cioè andrebbe avanti) il percorso disegnato dalla Costituzione, no?

      Ma poi, scusa, facciamo un gioco.
      Il prossimo weekend è Festa Nazionale e già prevedono brutto tempo.
      Fingiamo che per rallegrare una popolazione privata della gioia del picnic primaverile, si indicano come diversivo le elezioni nazionali.
      Ebbene, si voterebbe con un sistema elettorale diverso da quello usato l’ultima volta, era il 2013.
      Due anni fa si votò con un sistema elettorale diverso da 10 anni prima. Nel 2003 era in vigore un sistema elettorale diverso da quello di 10 anni prima. E pensa, Luigi caro, quello del 1993 pure a sua volta diverso da quello del 1983!
      Che varietà!

      Ora, noi si ascolta tutti e si accettano i consigli benevoli di tutti, ma ‘sta eventuale lagnanza europea davvero non la si capirebbe.
      Fai lo stesso giochino con Germania e Francia: un disastro! Le mani nei capelli!
      Inghilterra e Spagna? Non si può guardare!
      Svezia e Finlandia – ricordiamo che sono Paesi del Nord Europa e quindi al riparo dai populismi. Devono avere votato in Finlandia lo scorso weekend… – un’indecenza di immobilismo!

      Insomma, mi pare che l’eventuale lamentela la potrebbero indirizzare con motivazioni ancor più solide nei confronti di Paesi ben più impantanati in paludi etc., no?

      Certo che ‘ste sopracciglia alzate dell’Europa mi danno da pensare. Ma noi siamo pure in Europa, no? Com’è che nessuno mi invita mai a pubblici dibattiti dove alzare in gruppo le sopracciglia nei confronti, cessò, della legge elettorale portoghese o della disciplina del lavoro polacca?
      Sono proprio tagliato fuori dai giri…

      1. @matteo
        si a Torino fa bello grazie…oggi 27°, non ci possiamo lamentare…
        mi dispiace che tu sia tagliato fuori dall’Europa, ma non disperare..

    2. @Luigi
      Non sono così sicuro che fare male sia preferibile a non fare nulla. L’Italia perlomeno non ha certo bisogno di chi fa male, ma di qualcuno che faccia bene e – credo che ormai dopo più di un anno si possa dire – Matteo Renzi non è quel qualcuno…

      1. @paolo
        tu sei convinto che faccia male, non che faccia male in assoluto, è un tuo legittimo punto di vista..
        Per me è molto importante che intanto si faccia, poi vedremo a cose fatte..ma cominciamo a fare.

  6. Co questo non voglio dire che tutto ciò che fa Renzi sia perfetto, assolutamente.
    M è finita la stagione dei rinvii a babbo morto…

  7. DAVIDE RICCA (coordinatore Piemontese PD)

    Sì penso che Matteo Renzi abbia fatto bene.
    Questa non era la nostra legge elettorale preferita. Lo scrive chi è stato il coordinatore piemontese della raccolta firme per il referendum contro il porcellum e a favore del mattarellum. La Consulta non ammise i quesiti e mal colse a questo Paese quando questo accadde.
    Già il Mattarellum. Quello della mozione Giachetti, quello che volevamo. Il sistema elettorale che avremmo potuto avere se il PD avesse accettato di votare quella Mozione (che era una sorta di legge di salvaguardia), che, ricordo, ai tempi avrebbero votato anche il Movimento 5 Stelle e SEL. Bersani disse no.
    Era il 28 maggio 2013. E cosa fece l’allora minoranza PD, i cd renziani che ai tempi erano pochini tra la Camera e il Senato? Ubbidirono al Segretario e all’allora Presidente del Consiglio Enrico Letta votarono contro la Mozione Giachetti. Votarono un po’ contro se stessi.
    E sì perchè il principio di maggioranza si rispetta sempre. Quando sei in maggioranza e quando sei all’opposione. Questa roba si chiama COERENZA

  8. @Luigi
    Puoi portare tutte le testimonianze che vuoi, che io resto della mia idea perchè sono straconvinto di quanto vado dicendo. Ciò che sta facendo Renzi è gravissimo. Lascia trasparire un’idea di democrazia estremamente preoccupante. Sono mesi che vado ripetendo che il vero progetto del segretario è quello di spaccare il partito, per tenersi solo i suoi ed eliminare così tutte le voci fuori dal coro. Complice la crisi della destra, lui mira ad un Partito della Nazione che abbracci tutti e nessuno veramente, privo di una precisa identità politica (via quindi tutte le istanze riconducibili alla sinistra), e che sappia attirare la maggior parte dell’elettorato, che è quella cioè che vota per motivi superficiali e di apparenza.

  9. @paolo
    ma ci mancherebbe…ognuno ha le proprie convinzioni, e fa bene a difenderle..
    Non puoi però nemmeno avere la pretesa, come fa qualcuno, che la si pensi tutti allo stesso modo.
    Abbiamo una visone diversa della democrazia, delle riforme, del Governo.
    Ma ci sta…
    Ti ho sempre detto che qui dentro è un luogo di democrazia dove ognuno è libero di esprimere la propria opinione e confrontarsi con gli altri e lo confermo.
    Secondo me, chi sta cercando di spaccare il partito, non è Renzi, ma la minoranza rumorosa, che da quando è cambiato il vento, non si sente più protagonista e allora strepita in cerca di visibilità.
    Non esiste il Partito della Nazione, esiste un PD forte come mai, che potrebbe stravincere e governare, ma che viene sabotato dall’interno.
    Vedo piuttosto un partito trasversale composto da FI, Lega, SEL, 5stelle e minoranza PD..quello è il partito della Nazione, contro Renzi…e mi pare allucinante leggere che saliranno tutti, TUTTI, sull’Aventino..capito ?Bersani e Berlusconi alleati…

  10. @Luigi
    Bersani non si allea con berlusconi, semmai quello è stato Renzi col Patto del Nazareno. Le opposizioni fanno il loro mestiere, a fronte di una presa di posizione assai discutibile, che finisce – come giustamente dice Annunziata – per truccare le carte in tavola, al netto delle considerazioni sulla democraticità, naturalmente…

    @Sed
    Davvero risulta sempre meno comprensibile perchè uno si spenda in “territorio nemico” per configurare un’intesa e, ad intesa non più vincolante, spinga per un muro contro muro con i suoi. Perchè? Perchè si vuol portare a casa una legge elettorale che uno si vota da solo? Una legge in cui non è d’accordo neppure tutto il suo partito? Ma che figura ci fa? Possibile che non ci sia nessuno che lo sappia consigliare per il meglio?

    1. Errori se ne fanno anche di valutazione, non tutto è frutto di un calcolo, qualcosa è anche accidente.
      Il peccato originale resta sempre il mancato accordo propedeutico al Nazareno insomma il metodo Mattarella doveva funzionare anche per la legge elettorale. Se Renzi avesse coinvolto il partito preliminarmente, avrebbe avuto la compattezza anche su temi oggi apparentemente controversi.Ne sono sicura.
      La minoranza si è sentita messa da parte.
      Il resto è andato un po’ un po’ su un piano inclinato degenerante F.I prima c’è poi non più, il che avrebbe potuto significare modifiche rispetto al pattuito ma….anche l’avanti e indré pernicioso al senato….dove il percorso non sarebbe stato piano con la Destra in disaccordo e le Stelle proporzionaliste e preferenzialiste.Un cul de sac che ci siamo fabbricati con le mani nostre .Diciamolo.

  11. @paolo
    Bersani non si allea con Berlusconi, vero, ma voterà come Berlusconi, Salvini e Grillo…
    se ti pare normale…
    le opposizioni fanno il loro mestiere, ma chi siede nei banchi della maggioranza, non credo che di mestiere faccia l’oppositore….
    Vogliamo andare avanti all’infinito con sta legge? ma tu credi davvero che se Renzi accogliesse le ulteriori richieste della minoranza del PD, poi sarebbe finita lì???
    Appena arriva al Senato, si ricomincerebbe, chiedendo altre cose..e avanti così…
    Con questo sistema non si farà mai una riforma, è questo che vuole la minoranza?
    bloccare le riforme? come fa l’opposizione?
    Su Berlusconi meglio tacere…mai vista una cosa simile…

  12. @Sed
    Sono d’accordo con te.

    @Luigi
    A me pare normalissimo, visto il modo autoritario con cui si sta comportando Renzi. Il segretario ha sbagliato molte cose quest’anno… prima di tutte, come giustamente fa osservare Sed poco sopra, non aver coinvolto tutto il PD a monte del Nazareno. Ha prima di ogni altra cosa voluto l’accordo col berlusca e poi, ad accordo saltato, ha preferito continuare a mostrare i denti ai suoi, per motivi che non sono ancora del tutto chiari (anche se non sono pochi coloro che pensano che il vero obiettivo sia fare piazza pulita del dissenso interno). Logico comunque che continuando su questa strada si stia trovando tutti contro, ognuno per il suo motivo…

  13. @Paolo
    che Renzi abbia commesso degli errori nessuno lo nega, ma solo chi osa sbaglia.
    Sicuramente avrebbe potuto e dovuto coinvolgere di più la minoranza all’inizio, ma mi pare che al Senato molte richieste siano state esaudite..ora, ricominciare tutto daccapo sarebbe follia pura…
    Il fatto che abbia tutti contro di per sè non è un problema, avere contro Berlusconi, Salvini e Grillo ci sta, quello che non quadra è avere contro pure quelli del suo partito..
    Detto che la legge elettorale NON è la priorità per questo Paese, tant’è che la gente poco si appassiona, ma fare come propone la minoranza PD, cioè continuare a palleggiarla tra Camera e Senato, vorrebbe dire che nemmeno stavolta si riuscirebbe a fare una nuova legge elettorale…
    e forse la gente è stufa ..

  14. @Luigi
    Beh… è vero che ci sono altre cose molto importanti, ma la legge elettorale non è certo cosa da poco, visto che determinerà il grado di governabilità di chi vincerà le elezioni. Non solo: Renzi si sta giocando su questo argomento gran parte della sua credibilità. Se non verrà approvata ci sarà verosimilmente un altro governo (non è detto però un’altra legislatura), e se verrà approvata solo dai suoi e da quei 4 gatti di Alfano, Lupi etc. sarà cmq una vittoria di Pirro…

  15. @paolo
    Renzi si gioca la credibilità per il fatto che ha posto la legge elettorale al primo posto tra le priorità del Paese, mentre invece, considerando che la legislatura durava ancora 4 anni, c’era tutto il tempo per farla con calma, anche in considerazione del fatto che non si può andare a votare senza prima aver modificato il Senato (quella sì che è una priorità).
    E’ stato un errore di Renzi, come pure errato è stato il calcolo dei tempi per le riforme, ma qui gioca il fatto dell’inesperienza e della voglia di cambiare in fretta e subito.
    Detto ciò, a questo punto non ci si può fermare, sarebbe assurdo ricominciare da capo per la terza volta..in Senato sono state accolte l’80% delle richieste della minoranza PD, la legge dalla prima lettura alla Camera tanto ma tanto tempo fa, è stata modificata e diciamo pure migliorata..adesso basta però: è ora di chiuderla, altrimenti passano altri 8 anni prima di cambiarla.
    Può sembrare autoritario nelle sue decisioni, ma non eravamo tutti d’accordo che era ora di finirla di fare flanella e non realizzare mai nulla?
    Come dice la Signora, voglio proprio vedere quanti avranno il coraggio di fa cadere il Governo, anche perchè ricordiamoci bene che oggi, l’alternativa a Renzi sono Grillo o Salvini..
    Finiranno per votare, non per disciplina di partito, ma per paura di perdere la poltrona…
    Infine, hai idea che conseguenze avrebbe sul nostro Paese una caduta del Governo Renzi? può non piacere, come a te, ma in Europa e USA cominciano a guardarci in modo diverso dal ventennio scorso..e le aziende straniere stanno ricominciando a venire a investire in Italia, e piccoli segnali di ripresa si avvertono…
    Non buttiamo a mare tutto, per favore…

  16. @Luigi
    Me è il metodo che proprio non può andare. L’Italicum era partito bene, tanto che io, il 21 gennaio dell’anno scorso, scrissi un post sostanzialmente positivo al riguardo. Renzi aveva spiegato giustamente che per fare una buona legge elettorale occorre la partecipazione delle maggiori forze poltiche. Per questo motivo aveva coinvolto berlusconi. Ora, ad oltre un anno di distanza, contraddicendo quanto dichiarato da lui stesso, il premier si ritrova da solo con quei 4 gatti di Alfano e con neppure tutto il suo partito. Chiamatosi fuori berlusconi, avrebbe dovuto continuare a cercare altrove (non dico tanto, perlomeno all’interno del PD, che diamine!) una maggioranza più ampia. Le legge elettorale riguarda tutti i partiti, se gode di un sostegno politico molto ristretto (e l’Italicum ha un sostegno persino inferiore a quello del Porcellum!!!) nasce zoppa. Se la maggior parte delle formazioni politiche la considera una legge inadeguata, significherà che al prossimo giro si proverà a cambiarla di nuovo.
    E poi non è neppure un discorso di solo metodo (che pur dovrebbe bastare da solo a far riflettere Renzi, perchè lo ribadisco ancora una volta: non si può approvare una legge elettorale con la contrarietà di tutte le opposizioni, esterne ed anche interne… e questo è un fatto!!!) ma anche la sostanza è discutibile: ha un premio di maggioranza che non esiste altrove se non in Grecia, introduce di fatto l’elezione diretta del capo del governo senza prevedere dei contrappesi adeguati (con perdipiù il Parlamento ancor più indebolito dal declassamento del Senato). Assegna il 55% ad uno solo, con un’opposizione troppo frantumata perchè la soglia di sbarramento al 3% (fatta per accontentare Alfano) è troppo bassa… ed in ultimo la questione dei “nominati” rimane controversa.
    Insomma: NON CI SIAMO!!!

  17. @paolo
    ma non possiamo incolpare Renzi se Berlusconi fa il voltagabbana..
    chi avrebbe mai pensato a un dietrofront simile? è roba da Paese delle Meraviglie!!
    Detto ciò, inizialmente, sempre a parole, erano tutti d’accordo sulle larghe intese per le riforme, poi come spesso capita, si cambia idea cammin facendo..il testo della prima lettura, quella a cui tu fai riferimento nel post dello scorso anno, è stato largamente modificato al Senato e indovina un pò, per accontentare chi??

    con un’opposizione troppo frantumata perchè la soglia di sbarramento al 3%

    guarda che quella modifica è opera della minoranza PD, inizialmente lo sbarramento era molto più alto, ma siccome qualcuno ha detto che con soglie così elevate, manca la rappresentanza in Parlamento, ecco accontentati i dissidenti…
    sulle preferenze anche li son state fatte modifiche, insomma, la storia che adesso proprio la minoranza PD si barrichi sul discorso delle preferenze, dopo che sono stati fieri oppositori di tale formula (vedi i risultati delle regionali a preferenza a cosa hanno portato), sa di ripicca.
    Si vocifera che in cambio del voto sull’Italicum Renzi sia disposto a modificare, come richiesto sempre dalla minoranza PD, la legge su Senato…
    Siamo stati tutti concordi che era ora di finirla con le larghe intese, sempre a parole..ora che c’è la possibilità di avere un vincitore certo la sera delle elezioni (o del ballottaggio), si parla di deriva autoritaria…
    NON CI SIAMO
    significa che si ricomincia di nuovo tutto daccapo???

  18. @Luigi
    Io infatti non ho incolpato Renzi se berlusconi si è chiamto fuori. Ho scritto un’altra cosa, che ti ripeto: nel momento in cui il Patto del Nazareno è fallito, Renzi avrebbe dovuto dare continuità alle sue dichiarazioni di volere per la legge elettorale una larga maggioranza ed adoperarsi altrove per ottenere il sostegno politico che l’Italicum non aveva più. Perlomeno spendersi per guadagnare la compattezza del suo partito. Mi pare che questo sarebbe il risultato minimo. Ma no, a Renzi importa solo il Partito della Nazione, se Bersani, Cuperlo e Civati se ne vanno, per lui è molto meglio!!!

    1. si ma…. ontologicamente se il Partito della Nazione non comprende istanze di centro sinistra non è partito della nazione.E’ un’altra cosa.

  19. Quando cominciò il percorso della legge elettorale circa un anno fa, la maggioranza era molto ampia, e così si è andati avanti fino alla seconda lettura al Senato, dove ripeto, sono state accolte l’80% delle richieste della minoranza PD…
    Se poi FI cambia idea, e decide di votare contro la propria legge, questo è un problema che riguarda loro, non è che ogni volta si ricomincia da capo, altrimenti non se ne esce mai.
    Se, come invochi tu, per effetto dello scioglimento del Patto, la minoranza decide di approfittarne e ricattare Renzi, minacciando il non voto o il voto segreto, questo lo trovo molto scorretto, che può portare a gravi conseguenze, di cui naturalmente ognuno risponderà davanti al popolo, al quale si era promesso una legge elettorale in tempi rapidi.
    Quanto al Partito della Nazione…in America i cittadini spostano il loro voto, e fanno vincere l’uno o l’altro schieramento, e nessuno parla di Partito della Nazione…là….

  20. @Sed
    Possiamo anche chiamarlo Paperino. Resta il fatto che sta imbarcando un numero preoccupante di riciclati che fino al giorno prima erano su barricate opposte a quelle del PD e che oggi invece non vedono l’ora di salire sul carro del vincitore… mentre si sta facendo di tutto per allontanare personaggi come Bersani o Civati. Insomma: ci saranno cani e porci, ognuno dei quali con la loro bella dote di voti e i loro bei condizionamenti…

    @Luigi
    E qui che ti sbagli. Lo ripeto per l’ennesima volta. Renzi ha giustamente sempre detto che la legge elettorale va approvata a larga maggioranza. Se FI se ne va è un problema suo (di Renzi) perchè la larga maggioranza non esiste più. Non si può imporre una tale legge con un così basso sostegno politico… anche perchè: ma che diavolo di fretta c’è??? Intanto non si andrà a votare prima del 2018. Allora ci si prenda un pò di tempo per verificare se è possibile costruire un’ampia intesa, partendo proprio dalla minoranza dem. Quanto al cosidetto Partito della Nazione: negli Stati Uniti esistono due schieramenti che sostanzialmente si equivalgono. Qui uno vuol fare l’asso pigliatutto perchè le opposizioni sono in crisi, garantendosi con la legge elettorale privilegi e poteri che non hanno adeguati contrappesi. Oggi c’è Renzi e va bene, ma se fra qualche anno vincesse un Salvini (o chi per lui) con un’idea di democrazia malata, staremmo freschi…

    P.S.
    Se Bersani e Civati se ne andassero, il mio voto e quello di mia moglie lo avrebbero subito. Sono già 2 voti, di questi tempi è meglio non sputarci sopra! ;-)

    1. No,no,io continuo a chiamarlo Partito della Nazione ma tu se vuoi la tua idea di partito “che imbarca tutti”puoi chiamarla Paperino

  21. Salve a tutti.
    Scusa Rear, non capisco la frase
    “Oggi c’è Renzi e va bene, ma se fra qualche anno vincesse un Salvini (o chi per lui) con un’idea di democrazia malata, staremmo freschi…”
    per favore mi spieghi cosa significa?

  22. @Matteo
    Mi scuso se non ho chiarito bene il mio pensiero. Intendo dire che l’Italicum introduce di fatto il presidenzialismo che – complice il declassamento del Senato – non avrà adeguati contrappesi. Il partito che ottiene un voto più del secondo si beccherà il 55% dei seggi. Il restante 45% andrà a tutte le opposizioni, che saranno alquanto frazionate, vista la bassissima soglia di sbarramento del 3%. Metti che nel 2018 vinca un Salvini con le sue idee di bombardare i barconi, radere al suolo i campi ROM e compagnia, avrà vita facile in Parlamento ad imporre queste sue idee. E comunque, a dirla tutta, non ci si dovrà preoccupare soltanto per un leader di estrema destra, o di una forza populista in genere… infatti anche se a vincere fosse il “più elegante” Renzi, mi sentirei molto più sicuro se si configurasse una situazione più garantista del pluralismo delle forze espresse in Parlamento. Credo insomma che fra assicurare la governabilità ed affidare ad un solo uomo un potere enorme, debba sussistere una sacrosanta via di mezzo… e questo è ancor più vero in Italia, che da sempre soggiace al fascino dell’uomo solo al comando.

    1. È stato chiarito da numerose parti, anche dagli stessi ispiratori della legge elettorale, che questa proposta tende a introdurre una sorta di forte presidenzialismo senza modificare la Costituzione.
      Chi propone questa legge elettorale evidentemente ritiene che essa vada bene chiunque vinca le elezioni.
      Distinguerei tra “quello che non ti piace” e “la democrazia malata”.
      Se in un sistema di quel tipo, o in altri sistemi – incluso l’attuale – un partito che ha per programma politico l’affondamento dei barconi e la rimozione dei campi rom abusivi dovesse avere la maggioranza per governare, sarai d’accordo con me che la democrazia non è malata. Ha vinto gente che vuole applicare un programma che non ti piace.
      La democrazia è in salute se gli elettori votano consapevolmente un programma fra alternative e quel programma viene perseguito da chi si è fatto dare i voti per farlo.

      La democrazia è forse malata quando gli elettori votano tra alternative poco chiare, programmi poco chiari e chi ha raccolto i voti opera al di fuori del mandato per cui i cittadini lo hanno votato.

      Bersani avrebbe il tuo voto e sono sicuro che ne sarà contento. Tuttavia Bersani è anche quel signore che sembra seguire un’agenda poco chiara e certamente difficilmente reperibile scartabellando tra le proposte per cui ha raccolto negli anni il voto.
      Cade il governo della presunta opposizione e mica si va ad elezioni: si vota un governo di non eletti, con un programma mai sottoposto a verifica elettorale e passano in Parlamento modifiche dello statuto dei lavoratori, del sistema pensionistico, della Costituzione etc. etc. che non si capisce 1) quali elettori hanno valutato e votato; 2) quali obiettivi perseguivano rispetto all’elettorato che si suppone rappresenti; 3) quale alternativa storica e politica desideri rappresentare, visto che è in continuità con quanto precede e la voti insieme alla presunta opposizione.
      Poi passi a svolgere il ruolo di forza di maggioranza in un Governo che si dà come programma una serie di modifiche istituzionali che non vengono da un programma elettorale, né da normale attività parlamentare, ma da l’istituzione di comitati/gruppi di saggi/esperti/druidi alla cui selezione nessun elettore è chiamato partecipare e, per non perdere eventuale tempo prezioso (per cosa?) prevedi di modificare l’iter previsto dalla Costituzione.
      Infine voti per un cambio di governo che non viene spiegato, né in Parlamento né altrove. Ancora una volta un Governo presieduto e in parte formato da non eletti. Un programma mai votato da nessun elettore. Ulteriori modifiche dello statuto dei lavoratori, della Costituzione etc. Il nostro ha votato tutto.
      L’altro giorno sul S24O rilasciava un’intervista, probabilmente intendeva ricordare una storia, pareva, purtroppo, una confessione non richiesta.

      Chi l’ha fatta ammalare ‘sta povera democrazia?

    2. @ Rear per presidenzialismo intendi l’elezione diretta del presidente della repubblica?
      E come è possibile che l’Italicum introduca ciò? (ricordo che il presidente della repubblica anche con l’italicum è eletto dal parlamento a quorum elevato rispetto al presente,a proposito di contrappesi)
      A seguire : per il 3% non spasimava la sinistra che trovava la soglia di sbarramento al 5 liberticida ed anti- rappresentanza?
      E ancora : nulla osta che i piccoli facciano liste con altri, il frazionamento non dipende certo dalla soglia di sbarramento..
      Da ultimo : mi spieghi che legge elettorale ti piacerebbe?

  23. @Matteo
    Non sono affatto d’accordo: quello che a me piace o non piace non c’entra nulla. Avrai sicuramente seguito le vicende che riguardano i tanti commenti carichi di odio, ignoranza, egoismo e volgarità rispetto alla tragedia del barcone naufragato. Furio Colombo ha scritto un bellissimo articolo al riguardo, in cui parla di Paese a civiltà sospesa. E’ evidente che i riferimenti politici di queste infamità sono personaggi come Salvini o la Santanchè (per fare solo 2 esempi) che non mi piacciono (è vero) non perchè hanno un’idea malata di democrazia (mi correggo), ma perchè non sanno cos’è la democrazia. Anche Hitler è salito al potere tramite legittime elezioni, ma non per questo è stato espressione di idee improntate alla sovranità popolare e alla garanzia della libertà e dell’uguaglianza di tutti i cittadini. Tutto ruota intorno al termine “consapevole” che tu stesso hai usato. L’ azione politica di forze populiste come il M5S e la Lega si muove sempre nella direzione di ottenere un voto che non sia prodotto di un ragionamento razionale e consapevole ma che sia frutto piuttosto degli istinti più bassi e retrivi.
    Quanto invece a Bersani ecc… ne abbiamo parlato già altre 1000 volte, mi scuserai se non ho voglia di parlarne la 1001esima volta… ;-)

    1. Non posso negare un certo disagio nel leggere l’evocazione a Hitler nel contesto dato (peraltro, l’Hitler, eletto con il proporzionale puro in vigore nella Repubblica di Weimar).
      E non tanto perché déplacé – e vabbé – quanto piuttosto perché l’elettorato tedesco dell’epoca votava la speranza di uscire da una spirale di alto debito, alta disoccupazione e politiche che oggi chiameremmo di austerity. In termini di dicotomia capitale/lavoro e reddito/rendita, la Germania dell’epoca viveva divaricazioni estreme.

      In meno di dieci anni, l’Italia ha perso oltre un quarto della produzione industriale, la disoccupazione è raddoppiata, la distribuzione della ricchezza nazionale ha spinto verso un’ulteriore polarizzazione. Dagli anni ’80 si sono perseguite politiche deflazionistiche (in un Paese ad alto debito pubblico) e di svalutazione interna (significa che la quota da reddito del PIL è decresciuta).

      Sfortunatamente passano gli anni.
      Tocca ricordare che B. ha governato per un totale nove anni a partire dal 1994. In termini di politiche di impatto sulla distribuzione del reddito, l’impronta di B. – ovviamente occupato a farsi gli affari suoi – è infinitamente inferiore rispetto a chi ha governato in alternativa (non è un giudizio di valore. Semplicemente non si è fatto in quel senso e si è fatto altro, quelle che chiamammo leggi ad personam)
      Nell’intervista al Sole dell’altro giorno, il Nostro giustamente lo rivendicava.

      Ora, noi possiamo certamente preoccuparci delle dichiarazioni di Santanché o di Salvini (non so bene cosa avrei dovuto apprendere dall’articolo di Colombo, che lamenta il fatto che Renzi si esprime come Salvini e che in politica estera non contiamo nulla).
      Tuttavia se qualcuno parla alla pancia e la pancia ascolta, significa che si sono rese le pance sensibili.
      Poi, per carità, se un elettore che si dichiara di sinistra e preoccupato della democrazia esprime al tempo stesso la volontà di votare Bersani, io, più che stupirmene, cosa vuoi che faccia? Bene così :-)

  24. @sed
    E’ una legge elettorale che attraverso il ballottaggio promuoverà una vera e propria elezione diretta del premier cui il Parlamento composto per la gran parte di nominati risulterà asservito, perchè un premio di maggioranza abnorme determinerà una posizione priva di effettive rivalità in una minoranza eccessivamente frammentata. Premiare il partito e non la coalizione agevolerà, quanto peraltro sta già succedendo nel PD, e cioè l’ingresso di cani e porci dentro il calderone del partito più forte e quindi l’annullamento di una precisa identità politica. Visto che vince solo 1, ai partiti più piccoli non resterà altro che saltare sul carro o accontentarsi dell’anonimato parlamentare con 2 o 3 seggi.

    @matteo
    Vedo che ami ripetere le cose un miliardo di volte, nonostante gli interlocutori ti abbiano già espresso altrettante volte le loro posizioni. La sinistra ha governato 7 anni e berlusconi 9, ma il secondo Governo Prodi ha avuto una maggioranza così risicata da non poter muoversi nella direzione desiderata. Pertanto il cavaliere è stato al potere molto di più della Sinistra. Perdipiù si può comunque dire che il berlusconismo è durato una ventina di anni, perchè anche quando berlusconi è stato all’opposizione è riuscito, attraverso la sua anomala posizione di potere e controllo dell’informazione, ad avere un ruolo incisivo sulla determinazione della pubblica opinione, sul governo delle teste della gente. Le pance si rendono sensibili perchè ci sono leader politici che si spingono oltre il limite, allo scopo di sdoganare ciò che ieri era considerato indecente e quindi abbruttire il gusto e la sensibilità della gente, e contribuire a logorare la morale e l’etica. Bossi e berlusconi sono stati i primi ad intraprendere questo percorso, che oggi è portato avanti da loschi figuri come Salvini o Grillo. Quindi tu ti stupirai se io esprimo il mio consenso per Bersani o Civati, io sono sgomento fin quasi alla paralisi se tu fai altrettanto col profeta del vaffanculo.

    1. Rear, uno sguardo al calendario : anche a Genova è il 28 aprile 2015?
      Ora pensaci un attimo, non affrettarti: quello che tu chiami la sinistra ha governato sette anni?
      Bersani, poco prima delle ultime elezioni, ricostruiva/rivendicava sulla stampa (forse era proprio La Stampa o S24O, non ricordo, ma si trova in rete) un percorso storico ben diverso: e l’adesione ai trattati, e Amato etc. Se glielo domandi oggi, te lo ripete paro paro.
      Da qualunque data decidi di partire (l’anno 1000, l’anno della tua nascita, l’anno del tuo matrimonio etc.), oggi è – secondo me fuori di dubbio, ma sono pronto a sentire pareri differenti – il 28 aprile 2015.
      Quanti anni ha governato quello che tu chiami la sinistra in Italia?
      Mi scuso se ti do l’impressione di ripetere tante volte, ma prima di accertare un caso di negazione della realtà meglio essere prudenti.

      Lungi da me ripetere di nuovo la storiella della quota salari, della produzione industriale e dell’occupazione.
      Sta lì. Sta sui libri di storia. Apprendiamo che è responsabilità dei loschi figuri.

      Un consapevole abbraccio.

      (giusto una domanda un po’ sfacciatella, perdonami ti prego, ma te lo devo chiedere. Ma non senti un senso si disorientamento interno o frattura logica nel rivendicare una superiorità culturale nei confronti di questi tanti Untermenschen deviati nella loro testa da B. o da Grillo o dai loschi figuri e contemporaneamente scrivere Hitler, il profeta del vaffanculo, la sinistra ha governato solo sette anni ma poverina c’aveva B. – se ti sente Bersani – Bossi e Berlusconi sono stati i primi a sdoganare etc. etc.?)

    2. Rear secondo me eccedere in scenari è sbagliato metodologicamente e non c’entra molto col calcolo delle ricadute che pure è un esercizio,in questi casi, necessario.
      Ora, atteso che sia l’elezione diretta del premier che quella del presidente della repubblica importano modifiche costituzionali – letture contro- letture maggioranze referendum etc – che non mi sembra siano all’ordine del giorno, la discriminante tra una forma e l’altra passa per una questione di distribuzione di poteri . Nel momento in cui il parlamento si tiene il legislativo e la fiducia e il presidente quelli di nomina del premier e scioglimento delle camere non mi sembra che si corrano particolari rischi.
      Certo è che questa legge incrementa di molto il dato di governabilità attraverso il premio,il ballottaggio etc ma ..questo è un problema che sembrava essere emerso in modo evidente dalle esperienze precedenti, come pure il fatto delle coalizioni che tanti dispiaceri ci hanno procurato nel corso del tempo.
      Come ovviare a simili inconvenienti? Io davvero non saprei senza ricadere in casistiche fatte di poteri di veto – che non c’entra con la normale attività di opposizione – e governi ballerini che durano lo spazio di un mattino.
      Ora tu fammi il piacere di notare che qui si parla di liste e non di partiti e di concludere che trattasi di cose differenti.Vedi bene che la lista Tsipras non è diventata né si comporta come un partito.
      Né si può concludere che il divieto di coalizione porti diretto al partito della nazione.Che è un altro paio di sgradite – secondo me – ma la cui realizzazione passerebbe inevitabilmente per un percorso di sintesi e non di estemporanea alleanza.
      La verità è che gli automatismi esistono solo laddove la politica deroga.Nessuno diventa anonimo in virtù di un meccanismo elettorale,nessuna dittatura ci sarà imposta a meno che noi non la richiediamo a gran voce.Un po’ più di fiducia negli anticorpi istituzionali e nel popolo sovrano in questi casi non guasta.

      1. Finalmente un’analisi ponderata.

        A me pare tanto che con questo italicum stiamo perdendo la proporzione dei problemi.

        Inoltre, vorrei ricordare a tutti coloro terrorizzati dai “nominati” asserviti al governo che negli ultimi anni non sono mancati abbondanti esempi di parlamentari (prima col maggioritario, poi “nominati”) che hanno saputo opporsi alla propria maggioranza. A volte per nobili ragioni, a volte assai meno.

  25. @Sed
    Mi stai dicendo, per fare un esempio, che FI potrebbe “apparentarsi” con la Lega e presentarsi alle elezioni all’interno di una sorta di Lista Civica, che se vincesse prenderebbe il premio di maggioranza. Ma in questo caso che differenza ci sarebbe con una coalizione?

    @Matteo
    Quanto ai calendari, magari può aiutarti una capatina a questa pagina: http://www.governo.it/Governo/Governi/governi.html
    Quanto al resto, non sono un personaggio pubblico, tantomeno sono un politico e quindi non sono tenuto per buon senso e per senso di responsabilità a fare affermazioni politicamente corrette, visto che la platea di ciò che vado affermando è costituita da quei 4 gatti (detto certo con simpatia e non in senso spregiativo) dei miei lettori e non da milioni e milioni di persone. Bello sarebbe se tutti i leader politici avessero tale accortezza, ma come ho scritto precedentemente c’è chi mira a involgarire il dibattito pubblico per meri scopi elettorali. Per fare un esempio, io mi sputerei in faccia se da uno dei blog più letti d’Italia facessi affermazioni come questa.
    Detto ciò, nel rivendicare una superiorità culturale su alcuni dei miei connazionali non sento fratture nè alla logica nè altrove. Però su tale argomento bisognerebbe sentire prima te che – permittimi di dire – sei una vera autorità in materia, visto che normalmente imposti i tuoi commenti qui proprio su una tua presunta superiorità, sottolineata più volte con inopportune note di sarcasmo che – a mio modesto avviso – ti pongono ben al di sotto delle persone che vorresti canzonare.

    1. La coalizione mantiene le individualità partitiche (vedi Ulivo ) e nomina un leader che ne ha la rappresentanza ma che in sostanza la deve fare da federatore mentre la lista è fatta da candidati (vedi Tsipras,appunto) di varia provenienza che nominano un leader, hanno un programma e non rispondono ai vari partiti ma alla lista.
      Intendiamoci : la regola degli automatismi è universale e dunque nemmeno questo sistema ex se mette al riparo dai ricatti colpi di mano etcetc ma diciamo che è più difficile se collegato al fatto che il potere di veto ha una sua ragione d’essere solo in costanza di maggioranze risicate.
      Quello che tengo comunque a dire è che allineando le obiezioni delle varie opposizioni si ha un sistema elettorale che non soccorre le problematiche più volte emerse in questi anni. Ecco perché mi stupisco che particolarmente in seno al PD ci siano resistenze che forse era meglio spendere in direzione di una migliore sistemazione dei collegi ovvero – fuori della legge elettorale – di dare vita ad una sorta di regolazione interna soprattutto per la selezione dei componenti il senato visto che per la Camera abbiamo le primarie.

      1. @Sed
        Avevo letto in giro che il premio andava ai singoli partiti. Evidentemente mi sono sbagliato. Quanto al resto, sai come la penso sul rapporto fra Renzi e la minoranza Dem ;-)
        Quanto alla “mia” Marion, non ne avevo dubbi!!!! :-)))

        1. (Comunque Bersani non affonderebbe nemmeno una paperella nella vasca da bagno e per quante gaffes,giaguari e cravatte sbagliate ci abbia mostrato,io sono sempre convinta di aver votato il miglior candidato,come del resto fu per Prodi e per Veltroni…pensando agli antagonisti …non tutti possono dire la stessa cosa
          Quanti anni fanno…? 7-14-21?…
          E chissene frega nun ce lo metti?

    2. Ma a me mi devi mettere di sicuro tra gli Untermenschen, non porti dubbi geografici o farti fuorviare da eventuali sarcasmi dentro o fuori luogo: Untermensch auto-certificato.

      Grazie per avermi postato il sito del Governo con la lista delle legislature e dei Governi in carica.
      Sette anni equivalgono a 84 mesi.
      Seguendo l’ordine a ritroso proposto dal sito, dopo 84 mesi di governi sostenuti e/o composti da rappresentanti di quello che tu chiami sinistra si arriva appena appena a effleurer gli anni Novanta (a ritroso. Bello però).
      Non che servisse l’esercizio e la calcolatrice. Credo fossimo tutti lì a guardare.
      Però sette è un bel numero, ha una tradizione (giorni, piaghe, peccati, nani, spose e fratelli etc.), è evocativo. E poi noi si è certamente fatto studi umanistici, somme sottrazioni so robetta da travet.

      Quindi sette-anni-però-c’era-coso e tutta-colpa-dei-loschi-figuri.

      Il primo che fa un sarcasmo qualunque lo fulmino.

      1. Io non so dalle tue parti, cittadino del mondo, cosa significhi travet…ma qui da noi ha un significato molto ben preciso, e non è di sicuro quello che descrivi tu in modo alquanto sarcastico…
        il primo da fulminare per il sarcasmo sei tu, cittadino del mondo…

        1. Ciao Luigi.
          Hai ragione, bravo! Travet viene dal piemontese, ma si usa in tutta Italia.
          Vuol dire impiegatucolo.
          Io faccio un lavoro da impiegato (o cmq, da descrizione contrattuale, qualcosa del genere). E capita di fare dei calcoli, ma niente di sofisticato.
          Oggi è piuttosto raro trovare negli uffici qualcuno che faccia i conti con le calcolatrici che si usavano una volta (tanti anni fa ne avevo una rumorosissima, ma divertentissima, con addirittura il rullo di carta per stampare i risultati), più facile fare tutto in excel.
          Per esempio, vuoi sommare qualcosa a qualcosa, vedere quanto viene fuori e dividere per 12?
          Quasi non serve la calcolatrice, ma se vuoi, la puoi usare per praticità.

          (il risultato esatto è 12,1. Se vuoi stare di manica stretta e salvare qualche anima ca 11)

          Buona serata :-)

          1. @matteo
            vuol dire impiegato d’ufficio solerte e preciso, tipico dei piemontesi..
            non credo che tu sia un impiegato…mai visto impiegati guardare film cecoslovacchi e leggere filosofia antica e moderna.
            buona serata anche a te…
            evito di fare sarcasmo spinto per non essere impallinato da te…:)

  26. @paolo

    un anno e qualcosa fa, venne siglato il patto del Nazareno con il bene placito di tutto il PD…5 Stelle e Lega non hanno aderito, SEL non pervenuta…La maggioranza ampia c’era per farela legge.
    Prima stesura alla Camera, sempre con FI, seconda lettura, con modifiche sostanziali volute dalla minoranza PD, e voto da parte di tutti.
    Rimaneva solo più il voto finale alla Camera, di una legge approvata in Senato con un ampio consenso…
    Ora, l fatto che FI si sia defilata e la minoranza PD si stia agitando, non significa che bisogna ripartire dalla casella del VIA…
    la legge è fatta, il consenso ampio c’è stato, adesso si vota.
    E’ vero che c’è tempo fino l 2018, ma la legge elettorale era ed è una delle priorità di Renzi, ed è una promessa fatta al Paese, insieme al PD compatto e a Berlusconi.
    Indietro non si torna, non facciamo le solite manfrine, si vota e si va oltre, con la legge su Senato e la modifica dell Costituzione.
    Ti ricordo che a tutt’oggi, siamo senza legge legge elettorale, non succede, ma se si dovesse andare a votare in anticipo, che facciamo? la figura di quelli che vanno al voto senza una legge?
    Mi pare che già FI ci stia coprendo tutti di ridicolo agli occhi del mondo, e la minoranza PD a ruota, vogliamo comportarci come un paese civile che fa le riforme e le leggi che mancano?
    il discorso delle preferenze è ridicolo, dal momento che l’allora PDS le bocciò…
    sul premio alla lista e non alla coalizione, ci permetterebbe di avere un Governo stabile e una opposizione che, se si organizza, può essere alternativa a chi governa.
    Basta partitini che ricattano e impiccano, non è bastata l’esperienza del passato?

  27. p.s.
    col 55% hai la maggioranza per governare, come i Sindaci, ma non basta per parlare di regime dittatoriale o amenità simili, dal momento che basta che un 6% voti contro, e il Governo cade.
    Chi vince deve poter governare, se dopo 5 anni non funziona, a a casa.
    Coi Sindaci funziona, perchè non può funzionare per il Governo??

  28. @Luigi
    Ed intanto, mentre noi siamo qui a fare del sarcasmo :-), Renzi ha messo la fiducia. I deputati di SeL hanno lanciato dei crisantemi… fosse dipeso da me avrei lanciato dei cactus, mirando bene alle palle del premier!!! Una vergogna senza fine, la sua… neppure berlusconi avrebbe osato tanto… anche perchè sapeva che se questa cosa l’avesse fatta lui, saremo scesi tutti in piazza con i kalashnikov. Onore quindi a Fassina e Civati che hanno già detto che non voteranno la fiducia.

    1. Rear, nel senso che non parteciperanno al voto…l’onore un poco scende.Per me invece l’onorevole accordo sarebbe consistito nel no voto segreto,no fiducia..A viso aperto, via.Una volta tanto.
      Oppure di mandarlo a casa infine,lo sfrontato.
      Più dignitoso.Più coraggioso.
      Per tirare i cactus bisognerebbe non aver paura delle spine.
      (amarezza)

  29. @paolo
    a mali estremi, estremi rimedi..visto che non c’è dialogo con l’opposizione tutta (compresi i riottosi del PD), non rimane che andare col voto di fiducia, e la chiudiamo una volta per tutte…
    Immagina che tristezza, per chi ci guarda, vedere deputati pagati profumatamente lanciare crisantemi in Aula, il solito spettacolo indecente…
    La gente non scende in piazza per un motivo molto semplice: ha ragione Renzi, è ora di finirla col teatrino della politica inconcludente, la gente vuole le riforme…
    A tempo debito, sia FI che la minoranza PD spiegheranno ai propri elettori il perchè del voltafaccia..
    Civati e Fassina dimostrano per l’ennesima volta di essere dei codardi…ma anche per loro arriverà la resa dei conti, davanti agli elettori..
    Hanno perso, loro due, la dignità…sono in un partito democratico, ma votano contro…andarsene mai eh??? codardi…

    quanto al sarcasmo…beh non sono certo io quello che si può permetterlo di farlo..:))
    ma in effetti qui scorre a fiumi…

  30. ULTIMA ORA:

    vedere Brunetta paonazzo gridare al fascismo renziano, su una legge votata da loro, non ha prezzo…
    lo nomino d’ufficio paladino dei voltagabbana..

  31. @paolo

    citando un film di Comencini, mi verrebbe da dire…

    mio Dio come sei caduto in basso!

    scherzo eh?? comunque è un segnale il tuo appoggio a FI..e come te la pensano i dissidenti del PD pronti a votare con l’opposizione tutta.
    Ieri il solito spettacolo vergognoso e disgustoso, con insulti alla Boschi e alla Boldrini..ma questi sono, c’è poco da fare.
    Comunque, alla fine, il voto sarà palese e non segreto, e chi non è d’accordo, può benissimo votare NO alla fiducia…se saranno maggioranza, come speri tu, il Governo cadrà, e andremo a ridere…per non piangere.
    Se pensi che a votare contro saranno gli stessi che l’avevano votata al Senato, c’è da deprimersi..
    Spero solo che la gente se ne ricordi al momenti di andare a votare.ma son convinto che l’italiano non è così ingenuo da non capire che la parola coerenza è sconosciuta a gran parte di coloro che voteranno oggi.
    Sarebbe da irresponsabili far cadere il Governo in questo momento, ma credo che poco importi a sta gente delle sorti del nostro Paese.

  32. Più che a “rispondere”, provo a buttar giù alcuni “bullet point” di riflessione supplementari rispetto a questo post:
    1) la fiducia sulla legge elettorale è una scelta sbagliata, sia in termini politici che istituzionali
    2) tuttavia, l’opposizione interna al PD sulla legge elettorale appare quantomeno strumentale e molto “di comodo”, dopo che gli stessi parlamentari hanno votato la stessa legge proposta più e più volte in passato
    3) le critiche di merito sulla legge appaino francamente discutibili o, quantomeno, non così gravi come i dissidenti pretendono esse siano
    4) che vi sia la necessità di una legge elettorale diversa pare difficilmente contestabile
    5) se si approvassero ora ulteriori modifiche (che alcune già son state approvate rispetto alla proposta originaria), l’iter dovrebbe ricominciare da capo, con altro dispendio di tempo (i calendari parlamentari si decidono con 3 mesi d’anticipo: come minimo, si sararebbe arrivati a ri-votare al Senato a settembre).
    6) per favore, parlare di “presidenzialismo” è tecnicamente errato. Soprattutto perché nei sistemi presidenziali il capo del governo ed il Parlamento sono organi antagonisti. Al massimo, possiamo parlare di un forte rafforzamento della maggioranza e, indirettamente, del governo (cosa peraltro non scontata: pensate ad una maggioranza PD…)

  33. @Luigi
    Ma chi ha parlato di appoggio a FI, ho solo detto di essere d’accordo con Brunetta quando evoca il fascismo in relazione alle modalità con cui Renzi sta andando avanti sull’Italicum, in totale spregio delle minoranze. Personalmente auspico che Renzi vada a casa al più presto. Tutto sommato lo avevo accolto con speranza più di un anno fa (si può leggere quanto scrivevo allora), ma ho ben presto e progressivamente rivisto le mie posizioni, anche se – onestamente – a 15 mesi di distanza mai avrei messo in preventivo un bilancio così negativo. Renzi si sta permettendo cose che se le avesse fatte berlusconi avrebbe visto il PD di allora in piazza con gli occhi iniettati di sangue… ma tant’è le cose sono cambiate da allora ed in peggio…

    @Redpoz
    Vale per te quanto scritto appena sopra a Luigi. Aggiungo che io di strumentale vedo solo l’atteggiamento di Renzi che – ormai è evidente – intende liberarsi dell’opposizione interna per costruire un Partito della Nazione che possa inglobare un pò tutti e per questo motivo sia privo di una precisa identità politica a sinistra che mal si sposa con la sua idea di partito patronale. Altrimenti non si spiegherebbe perchè procedere con tale arroganza su una legge che verrà cmq impiegata fra 3 anni e che per la sua natura DEVE NECESSARIAMENTE prevedere il più ampio consenso possibile. Imporre l’Italicum a colpi di maggioranza, come twittava lo stesso Premier più di un anno fa è, oltre che sbagliato, profondamente antidemocratico. Questa è soltanto l’ennesima circostanza in cui Renzi proclama una cosa ai 4 venti, salvo poi disattenderla quando gli fa più comodo. Straordinario parolaio ma pessimo, pessimo presidente del consiglio…

    1. Rear, però se è vero che Renzi vuol liberarsi delle minoranze è altrettanto vero che le minoranze vogliono liberarsi di Renzi.
      Dov’è lo scandalo?
      Si chiama battaglia politica ed è uno sport largamente praticato nei partiti che ancora respirano.
      Il punto magari sarebbe evitare che i termini delle discussioni correntizie tracimino dai loro ben definiti alvei e invadano il dibattito politico nazionale inquinando il campo del merito delle questioni di cui quasi mai si parla.
      Spero che tu convenga sul fatto che il sopracitato dibattito politico è finito sepolto da un mare di fuffa,di petteglezzi,di illazioni e di scenari.Non pensi che sarebbe utile uno sforzo in direzione dei fatti?

    2. Ho già criticato ripetutamente questo atteggiamento di Renzi sulla legge elettorale.
      Ma proviamo, realisticamente, a guardare l’evoluzione dei fatti con un pò di consenquenzialità:
      – larga maggioranza= PD+ altri. Chi altri, visto che M5S non parla? Non resta che FI ed altri partiti di governo;
      – nel PD, nonostante tutto, la minoranza vota, ripetutamente, questa legge, ottenendo anche alcune modifiche;
      – Berlusconi ed FI si tirano, in modo francamente ridicolo, indietro: è questa una valida ragione per ripartire da zero ad un passo dal traguardo? Secondo me, no.
      Ora, a me pare anche logico che fatta questa strada, condivisa, vi sia il desidero (l’ambizione) di giungere al traguardo.

      Riconosciamo, piuttosto, che tanti argomenti contro l’Italicum sono puramente strumentali per la battaglia politica interna al PD, non per grandi questioni ideali di difesa della Costituzione. E, allora, se è battaglia politica, Renzi la conduce come tutti.
      Ripeto: sbagliando sulla fiducia.

  34. @Paolo
    ma se sei d’accordo con Brunetta e appoggi il suo pensiero, sei d’accordo con lui anche sul sabotaggio della legge.
    Pare che 38 eroi del PD abbiano votato NO alla prima fiducia posta..un pò pochini non trovi? dovevano essere un’ottantina, che fine hanno fatto gli altri? non mi dirai che pensano NO ma votano SI???
    Continuo a dissentire sullo spregio delle minoranze, dal momento che mi pare che le abbia accontentate tutte, compresa quella del PD…Se poi si chiede la Luna, allora si è sbagliato indirizzo..
    Dopo 14 mesi, dico 14, finalmente oggi si è votato..alleluja, finalmente qualcuno che non fa il solito teatrino delle marionette, ma che va fino in fondo alle promesse fatte.
    Renzi ha fatto (o sta cercando di portare a casa) quella legge che il tuo PD non è stato capace di fare, solo e sempre parole, parole parole.,..risultati zero.
    Io posso anche capire la rabbia dei vari Bersani Cuperlo e soci, che vedono che le riforme si possono fare..cosa che loro non sono stati mai capaci di portare avanti nei 9 anni di governo del centrosinistra, uno smacco atroce.
    Ma se ne faranno una ragione, credo..hanno due opzioni: o se ne vanno con dignità (e non mi pare che ne abbiano molta), e resteranno a fare i figuranti incazzati ma inutili…
    Oggi 38 ci hanno messo la faccia, la gente sa chi sono, sa che nome hanno coloro che hanno cercato di far cadere il LORO Governo..a suo tempo la resa dei conti col popolo.
    E comunque onore ai 38 traditori, che Renzi ha stanato, mentre loro molto più vigliaccamente avrebbero preferito il voto segreto per poter distruggere la legge e far cadere il Governo nell’anonimato..
    La gente vuole riforme e chiarezza…tu vedi un fallimento i 15 mesi di Renzi,
    Io dico FINALMENTE qualcuno che si assume le responsabilità di cambiare sto Paese..
    Due paroline sulla figuraccia di ieri in Parlamento le vogliamo dire? vergognoso…anche se devo dire che parte comica è stata la performance di Brunetta, vero cabarettista, che dà del fascista a chi, insieme a lui, ha fatto la stesura della legge…mai visto una cosa simile, però guardiamola dal lato divertente dai :)

  35. ah dimenticavo….
    circa il tweet di Renzi:
    guarda che la legge è stata approvata in Senato con ampia maggioranza e coinvolgimento di forze politiche..se poi qualcuno cambia idea e si rimangia tutto, non mi dirai che è colpa di Matteo???

  36. Renzi si sta permettendo cose che se le avesse fatte berlusconi avrebbe visto il PD di allora in piazza con gli occhi iniettati di sangue…

    tipo? queste?

    Abolizione finanziamento pubblico ai partiti: Fatto.
    Superamento delle province e istituzione città metropolitane: Fatto.
    80€ al mese a 10 milioni di Italiani (misura strutturale): Fatto
    Autorità anticorruzione operante dopo casi Expo, Mose e Mafia Capitale: Fatto.
    JOBS ACT (superamento articolo 18, contratto a tempo indeterminato specie contrattuale favorita, accantonamento contratti a progetto…): Fatto.
    Agevolazioni per i neoassunti (taglio costo del lavoro): Fatto
    Bonus bebè: Fatto.
    Divorzio breve: Fatto.
    Responsabilità civile dei magistrati: Fatto
    Accordo per rientro capitali evasi dalla Svizzera, Monaco e Vaticano: Fatto.
    Sblocca Italia: Fatto.
    Riforma della legge elettorale (ITALICUM): O si fa o ci mandate a Casa.
    Riforma costituzionale (superamento Senato, fine bicameralismo perfetto): Fatto.
    Semplificazione e digitalizzazione pubblica amministrazione (730 precompilato, banda larga e ultralarga): Fatto

    Siccome Berlusconi non ne ha fatta manco una di queste, e siccome, a parte una esigua minoranza, il PD non ha il sangue agli occhi, siamo così sicuri che è tutto sbagliato??

  37. @Luigi
    Sono favorevolissimo al sabotaggio della legge. Una legge elettorale che viene imposta a colpi di maggioranza, che ha un sostegno politico ristrettissimo, che viene approvata malgrado la contrarietà di tutte le opposizioni sia esterne che interne è esercizio profondamente antidemocratico.
    Se copi incolli le cose prendendole dalla pagina facebook di Renzi non è che sei il massimo dell’obiettività…

  38. @paolo
    quindi è vero…non è importante che la legge venga approvata, la cosa che conta veramente è sabotarla..pur avendola votata al Senato, oggi quello che conta è tornare indietro.
    Ora, che cialtronate simili le faccia FI ci sta, e sarà compito loro spiegare all’elettorato il perchè una legge appoggiata per 14 mesi, improvvisamente diventa anticostituzionale e di stampo fascista…ma dalla minoranza PD mi sarei aspettato un comportamento diverso, in linea con quello che ha deciso la maggioranza nelle varie riunioni e assemblee (in democrazia si usa così).
    Sempre più convinto che bisogna andare avanti con le riforme, e se gli altri hanno cambiato idea, problema loro.
    Sul copia incolla preso dalla pagine di Renzi, era solo per spiegarti cosa è stato fatto finora, in quello che tu definisci un anno inconcludente…

  39. @Luigi
    Io al riguardo penso che sia il funerale della democrazia, come giustamente hanno sottolineato i deputati di SeL. Aggiungo solo che spero sia anche il primo passo verso il funerale (politico, si intende) del premier…

    @Sed
    Per me i fatti sono chiarissimi… e sono quelli che emergono dai molti post che ho dedicato al riguardo a partire dalle primarie del PD fino ad oggi. Siamo guidati da un arrogante, spregiudicato opportunista che oggi dichiara una cosa e domani la disattende, senza un briciolo di rispetto verso i destinatari delle sue parole.
    Se l’elettore medio italiano la smettesse di cercare l’uomo forte, quello che buca il video, che fa svenire le signore per il fascino da bulletto, dalla battuta pronta e dalla twitterata facile, e cercasse invece di dare la fiducia a persone per bene e di solida competenza politica, desiderose non già di titillare il proprio ego, ma di mettersi al servizio della collettività ed in particolare delle fasce più deboli, ci saremmo evitati 20 anni di berlusconismo, culminato con questa triste deriva renziana.

    1. Oggesù Rear,ritorna in te. A me Renzi non pare quello, mi pare piuttosto che il suo presunto fascino, trovi notevole incremento nei suoi detrattori.
      Poi mi dici anche dove sono queste persone perbene solide e competenti che la gente seria dovrebbe correre a votare, visto che nel corso del tempo ne abbiamo pure proposte di figure attendibili ed è andata come è andata.
      E anche SEL…quando uno non è portato per le sceneggiate dovrebbe limitarsi a fare il proprio mestiere.Sta parodia in chiave pompe funebri con fiori – macchè crisantemi che non è stagione – e fasce a lutto nun se pò guardà tanto è vecchia e calcistica. Bisogna com-bat-tere se si vuole ridare centralità al parlamento non fare la commedia lacrimosa della democrazia perduta.Ma davvero siamo ridotti a questo?

    2. Scusa Rear, ammettiamo pure che Renzi sia arrogante, spregiudicato, opportunista e che cambi idea rispetto alle promesse fatte… ma prima? No, scusa, ovviamente la cosa dispiace a me come a tanti iscritti al PD, ma ti pare che la dirigenza prima abbia fatto qualcosa di differente? Tipo sul governo Letta con Berlusconi?

  40. @paolo

    frasi fatte…quando non si sa più cosa argomentare o si scivola nel turpiloquio/insulto gratuito (come i 5 stelle), o si inscenano ste pagliacciate che disonorano il luogo nel quale avvengono.
    Mi sa che il funerale lo faranno ad altri nel PD…
    E come dice la Signora (condivido):

    mi dici anche dove sono queste persone perbene solide e competenti che la gente seria dovrebbe correre a votare,

    Appunto, dove sono i personaggi alternativi? nomi….

  41. In definitiva, quello che si rinfaccia alla minoranza PD (di FI me ne frego, siamo abituati ai voltafaccia clamorosi), è la mancanza di COERENZA..
    Tu non puoi per 14 mesi appoggiare una legge, ottenere quello che chiedi, e poi saltibancare dicendo che manca la democrazia..ma dov’erano nei 14 mesi precedenti????

  42. @Luigi e @Sed
    Dove sono le persone perbene??? Io una di queste l’ho votata alle primarie del PD… peccato che l’elettore medio (continuo a ribadire fino allo sfinimento che questo non è un paese per primarie… e la mia città ne sa qualcosa) è quello che ho descritto più sopra…

    1. Ma …appunto le persone perbene dovrebbero catalizzare il consenso (oltre le primarie) e che consenso catalizzi se non hai un progetto?Appena ieri la dissidenza interna si è frantumata offrendo, ove mai ce ne fosse bisogno, la rappresentazione plastica della propria impotenza. Ma davvero pensi che tutto ciò sia colpa di Renzi?
      I cinquanta dissociati devono essersi accorti di avere scarso riscontro nel partito oltre che nel paese.Persino una come me che amorevolmente e caparbiamente li segue non li capisce più.
      Ieri tra chi votava si,chi non rispondeva,chi stava a casa e chi lanciava fiori non ci si capiva nulla.Perchè un elettore dovrebbe appassionarsi ad un simile spettacolo?
      Vai sul blog di Civati : oggi c’è il riassunto delle puntate precedenti.
      Ma …e guardare avanti?

  43. Sono d’accordo con Sed.
    La lista dei toni cacofonici e delle forzature procedurali può indignare alcuni, ma in termini di risultato e di indirizzo politico non vuol dire nulla.
    Renzi parla e si muove in maniera diversa da come parlano e si muovono i supposti oppositori nel partito, ma politicamente agisce in perfetta continuità.
    È inutile lamentarsi di venire esclusi: il processo di esclusione è iniziato da lungo tempo. A forza di escludere, giocoforza è probabile prima o poi capiti anche a te.
    A Rear non piace parlare di cose di cui ha già parlato mille volte. Tuttavia avere per anni mentito, agito al di sopra dell’elettorato nella presunzione paternalistica che si prendono decisioni d’urgenza o di responsabilità che gli elettori non possono capire (e per cui non ti hanno votato) ma che lo si fa per il loro bene, avere giustificato anni di fiducie, forzature, mimato opposizioni che si ricomponevano al momento del voto in aula… ebbene tutto ciò ha prodotto questo.
    L’Italia di oggi è il risultato delle politiche di ieri. Vale per il Paese e vale per il partito.

    Sei per bene e stai in un partito per male? Perché restare?
    Sei per bene e hai un progetto politico alternativo a quello del tuo partito e di cui però credi nell’efficacia? Perché non presentarlo agli elettori? Le elezioni sono – dicono – lontane. Non è la situazione ottimale per costruire? Mai più presenti un nuovo progetto a ridosso delle elezioni: informare, farsi accreditare credibilità e spazi richiede tempo. Vuoi realmente informarti, informare i tuoi elettori, spiegare e spiegarti? Serve molto tempo, date le circostanze.

    Capitolo credibilità: non ti piace il partito che è il risultato della tua attività? Non ti piace il Paese che è il risultato della tua attività? Perché non dire “ho sbagliato, scusate” e spiegare dove e cosa hai sbagliato? Sarebbe un linguaggio nuovo. Alcuni elettori, alcuni ex elettori, sono certo apprezzerebbero.

    1. Può sembrare curioso ma nonostante l’inflazione della parola racconto la più grande difficoltà, al momento, è l’esposizione degli eventi come una concatenazione ben ordinata di cause ed effetti.Piace molto il meccanicismo che soccorre la nostra pigrizia intellettuale ma non la narrazione strutturata.
      Vale per la lotta interna al PD : gli esclusi di oggi sono quelli che hanno fatto le scarpe a Veltroni prima e a Letta poi, ma.. più che una fatalistica ruota che gira è la natura di Renzi del tutto inedita nel suo ruvido esaltare e mettere a profitto ogni millimetro di consenso regolamento o legge di natura che sia, a far saltare il banco.
      Egualmente vale per l’ipotesi scissione.L’idea di sinistra cui noi tutti teniamo e che teniamo saldamente distinta da quella di destra, non è tarata per i piccoli partiti.
      Semmai per i movimenti .
      Prova ne è che dalla fine del comunismo in poi tutte le esperienze sono tristemente naufragate per ragioni di difficoltà di coabitazione delle diverse anime.Non sto qui ad annoiare con l’elenco delle medesime ma dirò che è per questa ragione che si sono costruite con grande elaborazione e fatica regole di convivenza nel dare vita al PD.
      Regole che a quanto pare funzionano visto che all’interno di una medesima compagine si vota, non si vota, si esce, si vota contro,si vota con gli altri senza che alcuno venga cacciato o se ne voglia andare. In quanti partiti può accadere?

    2. Oddio, scandalo, per una volta sono (parzialmente) d’accordo con te!!
      Andrei a farmi controllare dal medico, ma anche se prenoto una visita, finirei nel 2023…

      1. Per te non c’è scienza medica che tenga.
        Forse un’azione sovrannaturale? Lourdes? Un pellegrinaggio estivo alle principali madonne nere del continente? Mal che vada, ti sei fatto un viaggetto con la morosa.

  44. @paolo

    persone sicuramente per bene…ma che non contano nulla…e la politica si fa coi numeri.
    Abbiano il coraggio le “persone per bene” di andarsene una volta per tutte fuori dai piedi, si costruiscano il loro bel partitino da prefisso telefonico, e saremo tutti contenti..ok?? :)

  45. @Matteo
    Sai benissimo che si resta perchè in questo momento non esiste un progetto federativo delle varie anime della sinistra e SOPRATTUTTO non c’è un uomo che sappia portarlo avanti di fronte al Paese e ai media. Il M5S senza Grillo avrebbe consensi da prefisso telefonico, FI senza berlusconi non sarebbe neppure mai nata e il PD senza Renzi non avrebbe mai raggiunto il 41%. Solo questo è il punto. La politica in Italia è ridotta ad una sorta di X-Factor… il più “telegenico” vince.

    @Luigi
    L’affermazione che la politica si fa coi numeri e non con le brave persone è estremamente pericolosa, a mio avviso. Berlusconi è salito al potere (e vi è rimasto per 20 anni) grazie ai numeri… forse dovremmo iniziare a considerare anche altri aspetti…

    1. Rear, io continuo a credere che un progetto alternativo esterno al PD sia destinato a fallire, per una serie di ragioni che passa anche dal fatto dell’assenza di una figura carismatica, ma soprattutto perché mobilitare persone a sinistra è dannatamente difficile oggi come oggi.
      Grillo v’è riuscito, ma usando linguaggi e temi che propriamente di sinistra non sono (e si vede).
      Noi dovremmo piuttosto puntare a ricostruire un certo modo di fare politica, che coinvolga le persone e di qui alimenti il desiderio di partecipare. Ci sto lavorando e tornerò sul tema dopo 1° giugno.
      Con la partecipazione, e Renzi ce l’ha dimostrato, anche il PD diventa “contendibile”. E lo sarebbe anche da sinistra.

    2. @Rear
      Direi però che prima ancora del leader-federatore servirebbe forse un’idea federatrice.
      L’area cui fai riferimento è disomogenea tanto da essere non componibile.
      Nel PD tutto l’ambaradan Bersani-Letta-Bindi non è alternativo a Renzi se non – suppostamene – nel metodo. La loro storia li accomuna al Presidente del Consiglio nel merito politico. Renzi è prodotto loro e sfortunatamente (per loro) la loro progressiva marginalità è un effetto collaterale. Poi esiste una sparuta area critica dell’Euro e della UE – Fassina e Dattorre, con Cuperlo che dicono stia “studiando” – che però è isolata anche rispetto ad un Civati che critica un’evoluzione di metodo di cui però non sembra in grado di chiarire il contesto in cui è maturata e non sembra neanche tanto interessato a produrre un’elaborazione complessiva.
      SEL non esprime nulla più di tutto questo: tra chi vota la fiducia al Governo, chi ha guardato all’Altra Europa per Tsipras, chi firma appelli contro l’austerità etc. etc.
      L’Altra Europa per Tsipras è finita prima ancora di cominciare e, se mai fosse iniziata, si scontrerebbe con la realtà del governo Tsipras e della trattativa con il gruppo di Bruxelles che, comunque finisca, fa piazza pulita di un programma politico – forse volutamente – incoerente.
      Magari è vero come dici te che basta uno che funzioni in TV. Ma alla fine della fiera, per fare cosa?

      Il M5S chiude numerose strade che all’estero hanno permesso la crescita di movimenti alternativi. Qui non puoi fare SYRIZA, innanzitutto perché SYRIZA è al governo e ora dovrà evolvere o morire. Qui non puoi fare PODEMOS perché tutta l’area anti-corruzione, anti-casta, ecologista etc. è già assorbita da M5S e tutt’al più peschi da lì, ma che senso ha?

      1. suppostamente” suona diabolico.

        Torniamo sempre lì: soprattutto in Italia, a sinistra è mancata un’elaborazione culturale profonda, è mancato un pensiero che oggi ci dica cosa significa “essere di sinistra”, così continuiamo a sballottarci fra il mito neo-industriale di un Bersani (che, per carità, è un’idea); il liberismo à la Renzi; e gli alternativismi di Civati & co.

        Personalmente, resto convinto che fra le tre, l’ultima offra gli spazi maggiori per un progresso umano e sociale che risponda alle nostre aspirazioni. Malauguratamente, soprattutto in Italia, è anche la più difficile da alimentare.

        1. Il problema di questo tipo di ragionamento è che la destra sa benissimo che cos’è e dove vuole andare. Infatti ci va, qualunque sia il veicolo da utilizzare.
          Il fatto che, una volta esaurito il rischio sovietico, si sia privilegiato allo scopo il veicolo dei partiti socialdemocratici dimostra la predominanza delle idee sulle persone, leader etc.
          Non mi pare ci sia particolare urgenza di definire cos’è la sinistra o chi rappresenta, visto che si tratta sempre dei soliti e che questi sono sempre di più.
          Il problema di questi non è che devono aspettare che qualcuno spieghi loro cos’è la sinistra o quali sono i loro interessi, ma piuttosto che arrivi qualcuno li rappresenti.
          L’oligarchy capture dei dirigenti dei partiti di sinistra alla fine degli ’80 ha trasformato quei partiti nello strumento più efficiente di ridistribuzione verso l’alto delle risorse e di compressione della rappresentatività e della democrazia.

          Non esiste un deficit italiano rispetto a chissà quali elaborazioni estere. È così ovunque. Prendine uno a caso, SPD PS Pasok PSE. Il risultato identico ovunque lo dimostra.

          La responsabilità dei partiti cosiddetti di sinistra non è rispetto ad una mancata elaborazione culturale, ma casomai rispetto ai loro elettori travolti dalle loro politiche di destra.

    3. @paolo
      la politica si fa coi numeri, nel senso che se non hai consenso popolare non vai da nessuna parte, anche se sei una brava persona…
      Se Berlusconi è stato al Governo parecchi anni, si vede che alla maggioranza degli italiani piaceva la sua politica…
      Possibile che se uno vota un candidato poco gradito, debba per forza essere un grullo??
      Possibile che il 25% che votò Bersani alle politiche era un popolo di sinistra convinto, e quello che ha votato con il 41% Renzi, sia una massa di pecoroni??

  46. @Matteo e @Redpoz
    Permettetemi di essere un pò più spietato di voi nei confronti dei nostri connazionali (ovviamente non tutti, ma una buona parte). Continuo a pensare che ancor più del progetto conti l’uomo e la sua capacità di sedurre i media. Si pensi a berlusconi, si pensi a Renzi. Avevano entrambi alle spalle un progetto talmente vincente da calamitare un consenso così forte? Certamente no. Se lo stesso programma dei due fosse stato portato avanti rispettivamente da Urbani e Delrio la storia del nostro Paese sarebbe stata molto diversa. No… in Italia è fondamentale prima di ogni altra cosa presenziare la televisione (si veda che progressi sta facendo Salvini, il quale – non dimentichiamolo – ha letteralmente resuscitato un partito distrutto). Come ho già detto, l’elettore medio è sedotto dall’ l’uomo forte, quello che buca il video, che fa svenire le signore per il fascino da bulletto, dalla battuta pronta e dalla twitterata facile. La politica si è personalizzata. Le idee arrivano sempre dopo rispetto a chi le comunica. Se tu comunichi efficacemente puoi farti perdonare tutto, anche le balle… non è un caso se sia berlusconi che Renzi siano due prodigiosi ballisti…

    1. Tu ha ragione e quello che indichi è un effetto proprio di quello che si diceva più sopra.

      Se la via politica si riduce ad un modello dominante applicabile attraverso una via ristretta da vincoli esterni, chiunque può essere leader e non serve alcun progetto.
      Neanche questa è una peculiarità italiana – e dagli tregua a ‘sti poveri connazionali – vuoi fare a cambio con i francesi? Con gli spagnoli? Con i tedeschi? Con gli inglesi?
      Dopo avere passato anni ad attribuire a Berlusconi l’origine di tutti i mali, si scopre che una volta rimosso lui (e andiamo ormai per i quattro anni), non cambia nulla.
      Anzi, l’infilata Monti-Letta-Renzi rappresenta un’accelerazione nella direzione della compressione dei diritti e della prevalenza del capitale.
      Paradossalmente Berlusconi occupato a farsi i fatti suoi – e quindi preoccupato a mantenere un consenso trasversale per poterseli fare – era meno dannoso. Salari, pensioni, liberalizzazioni, privatizzazioni, cessione di sovranità fiscale e bilancio etc. s’è fatto più negli anni Novanta che nel primo decennio del 2000. E negli anni ’90 Berlusconi ha governato sei mesi. Ora mi pare si sia ripreso un bello slancio.

      Motivo di più per non sperare nell’ennesimo leader telegenico intercambiabile, tanto nei partiti di destra che in quelli di sinistra, no?

      1. ….veramente l’infilata Monti Letta Renzi è l’effetto della sfilata di governo e arti varie Berlusconi Crisi Berlusconi. Almeno a leggere il Documento di Finanza Pubblica che ha fatto da preludio all’avvento di Monti.
        Poi mi si dirà che era tutto inventato ma dopo avermi raccontato del complotto e della camarilla mi si faccia leggere quello vero, accidenti.
        Poi errori se ne sono pure fatti ma ‘sto quadro apocalittico col leader belloccio che piace alle signore – ai signori no? Non votano più? – mi pare eccessivo e nel contempo riduttivo. Il Capo spopola quando la Politica latita.
        Sarà mica tutta colpa della sinistra truffaldina?

      2. @Matteo
        Sulla maggiore dannosità di berlusconi rispetto a Renzi, al netto delle leggi ad personam, non hai torto. Ricordo ad esempio che anche il Cavaliere cercò di far fuori l’art. 18. Non ci riuscì anche perchè il PD di allora riempì le piazze… così, giusto per dare la dimensione della mutazione genetica che i dem stanno subendo…

        1. Ma la riforma di Berlusconi era la stessa di Renzi? Non mi pare mica…
          La sfida non è sull’art. 18, ma su un sistema di assicurazioni sociali universali.

          1. No, anche la riforma dello statuto dei lavoratori proposta dal governo Berlusconi ripensava gli ammortizzatori sociali.
            Red, permettimi, un colpetto d’ali al di sopra della propaganda su temi come il lavoro, i salari e il reddito da un giovane che aspira ad essere di sinistra è fondamentale. O colpetto d’ala o troviamo un altro hobby. O non chiamiamola sinistra.

            Che la disoccupazione temporanea sia sostenuta da welfare state non è una roba di sinistra. Lo diceva Von Hayek e non c’entra niente con la questione della distribuzione. C’entra con il livello di occupazione e il livello salariale.
            Il Jobs Act non è una riforma per dare l’assegno di disoccupazione.
            È una riforma per flessibilizzare il mercato del lavoro e mantenere un robusto stato di disoccupazione (che in virtù degli accordi con Bruxelles recepiti nel DEF non può scendere sotto una soglia strutturale del 10,9%).
            Alta disoccupazione ha diverse funzioni: moderazione salariale (deflazione interna), contenimento dei consumi (e quindi delle importazioni, per tenere in equilibrio la CA. Il famoso “We are actually destroying domestic demand through fiscal consolidation” di Mario Monti alla CNN), bassa inflazione.

            1. Il valore giuridicamente vincolante del DEF è tutto da vedere (anzi).

              Ciò detto, a me pare che ingresso e uscita dal mercato del lavoro non possano essere disgiunti dalla questione degli ammortizzatori sociali.

                  1. Non è questione di tuttologi.
                    È proprio questione di identità, secondo me.
                    Un individuo che desidera impegnarsi a sinistra e rimuove la centralità del lavoro e del reddito, o la tratta per piccoli slogan senza significato, rischia di alienarsi o, come succede nel caso del PD, di lanciarsi con leggerezza a destra senza neanche (almeno spero nella buona fede) rendersene conto.
                    Che poi, per carità, pure quella di destra è politica e uno può del tutto liberamente decidere di impegnarsi lì. Ma sta quella già sta così in salute, che pare uno spreco di energie insomma.
                    Comunque mica mi devo fare gli affari tuoi, ti pare? Farai ben tu quello che più ti garba e quello che più ti conviene. Spero ti impegnerai dalla parte che ti rappresenta, perché poi , alla fine, non possiamo sempre sperare che tocchi agli altri. In bocca al lupo :-)

                    1. Secondo me questo ci riporta alla domanda di cui sopra sull’identità attuale della sinistra.
                      Secondo me, la flessibilità sul lavoro può essere un tema della sinistra, un tema che la sinistra deve affrontare in modo positivo. Magari sbaglio, eh. Magari mi si dirà che questo è “lavaggio del cervello” destroliberista.

                      Ciò detto, credo che il campo della “sinistra” sia abbastanza ampio da ammettere anche qualcuno che -come me- “sbaglia” sul lavoro ma si impegna su altri temi (tipo i diritti civili, per dirne uno).

    2. La politica è sempre stata questione di narrazione. E, con essa, di emozione ed immedesimazione.
      Chiedere a Brandt (tanto per dirne uno).

  47. @paolo
    quindi se è giusto il tuo ragionamento, l’italiano non vota il partito o le idee proposte, ma il simpaticone di turno, o imbonitore …un pò triste come considerazione no?
    e se per sbaglio avessero proprio ragione loro? chi l’ha detto che Renzi è un ciarlatano truffatore mentre invece, per dire Bersani è una brava persona che risolleverebbe il Paese? lo dici tu…
    Infine….Berlusconi, Renzi, Salvini, Grillo..tutti cialtroni
    Ammettiamo che sia vero, tu, chi ci metti a governare l’Italia? non basta criticare, ci vanno proposte alternative….fuori i nomi

  48. @luigi
    La considerazione è triste, anzi tristissima proprio perchè vera… considero Renzi – dopo berlusconi – il peggior premier della seconda repubblica. Uno che fa approvare una legge elettorale che riguarda tutti con un sostegno politico così ristretto, dopo che per un anno ha twittato che lui – a differenza di chi è venuto prima – le leggi elettorali le approva con maggioranze ampie, proprio perchè lui è diverso dagli altri, oltre che incapace è ridicolo…

    1. Coerenza per coerenza s’erano anche tutti spellati le mani al discorso di Giorgio Napolitano (reinvestitura) che più o meno suonava : caro parlamento hai un senso se fai le riforme in primis quella elettorale e per questo ti faccio la cortesia di rimanere.
      Ora secondo te , a proposito di Renzi, si può invocare contiguità con una dichiarazione resa prima che Berlusconi decadesse bloccando di fatto il dialogo sulle riforme e dopo che il medesimo,riattivato dal Nazareno nella sua funzione di capo di FI, sfilandosi riproponeva il ben noto scenario dell’immobilismo?
      Per quanto ti possa essere antipatico Renzi,non puoi prescindere da quanto accaduto pena far fare alla logica del racconto un triplo salto mortale.
      A quel punto l’incapace che avrebbe dovuto fare?Ricominciare da capo con la solfa dei nominati,delle preferenze e dei ricatti dei nuovi partner?
      Tre sono le modifiche ottenute dialogando con le minoranze e non sono modifiche da poco riguardando la soglia di sbarramento e il premio di maggioranza.
      Che altro si voleva? Lo chiedo perché non l’ho capito e se non l’ho capito mi punge vaghezza che la minoranza è schierata su una guerra di posizione che oltretutto la vede perdente.
      Se uno è incapace gli altri sono condannati all’irrilevanza.
      Daje a ride.

    2. Aggiungo a quanto chiede Sed, se questa legge elettorale faceva così schifo, perché la minoranza l’ha votata almeno due volte prima (e senza le modifiche)?
      Parlo ovviamente per quelli che l’hanno votata.
      Se faceva così schifo, se era veramente “liberticida”, andava fatta una battaglia politica fino a votare “no”. Perché la tragedia emerge solo ora?

  49. @paolo
    ma come fai a dire una cosa simile, sapendo benissimo che non è vero??’
    sai benissimo che 14 mesi fa f siglato il patto del Nazareno con FI..
    Grillo non accettò di partecipare alle riforme, e nemmeno Salvini, ma tutti furono coinvolti nel progetto di riforme.
    Prima lettura alla Camera, votata dal Governo, dalla minoranza PD e da Berlusconi…con l’impegno al Senato di ritoccarla.
    Seconda lettura al Senato, la legge viene modificata e vengono accolte l’80 % delle modifiche chieste dalla minoranza PD, con l’assenso e il voto di FI.
    Terza e ultima lettura alla Camera…dopo 11 mesi di collaborazione, FI e minoranza PD decidono di non votare la legge da loro approvata al Senato..improvvisamente diventa una legge anticostituzionale, di stampo fascista e anti democratica..
    Ora, se dal febbraio 2014, data di inizio della stesura della legge, gran parte di chi l’ha scritta e votata ha cambiato idea, non ti pare grottesco ricominciare tutto dall’inizio facendo finta di avere scherzato ??
    L’ampia maggioranza c’è stata per 11 mesi, vogliamo incolpare Renzi se Brunetta e Bersani fanno i voltagabbana??
    Renzi è stato coerente e corretto (specie verso la minoranza PD)…puoi dire la stessa cosa di chi si è vigliaccamente defilato??
    Il sostegno era ampio, e tu lo sai…quindi la storiella della legge votata da solo non regge…
    Ridicoli sono coloro che dopo 11 mesi cambiano idea..
    COERENZA..parola sconosciuta…
    per fortuna si cambiaverso….

  50. p.s.
    non hai risposto alla mia domanda:

    Ammettiamo che sia vero, tu, chi ci metti a governare l’Italia? non basta criticare, ci vanno proposte alternative….fuori i nomi

  51. @Sed e @Redpoz
    Se berlusconi si chiama fuori dal patto del Nazareno non può essere un problema soltanto suo, ma anche di Renzi che – al di là delle twittate – dovrebbe dimostrare di essere davvero diverso dagli altri. Se oggi dichiara mai più larghe intese, mai più giochi di palazzo e domani dà una pedata a Letta e si mette con Alfano, ancora se oggi afferma di volere le ampie maggioranze e domani impone l’Italicum a colpi di fiducia, evidentemente tanto diverso da chi c’era prima non è. Anzi. E’chiaro che intorno all’Italicum si è sviluppata una querelle che va oltre gli specifici contorni della legge. Renzi ha sempre vissuto con estremo fastidio la minoranza dem… tanto che – per fare un esempio – ha preferito prima stringere un patto con berlusconi e poi ripararsi dietro di questo pur di non far passare le richieste che arrivavano dall’interno del partito. Invece di trovare prima l’intesa interna e poi proporsi all’esterno, per dirna una. Sin dal suo insediamento come segretario ha portato avanti una guida insofferente e denigratoria verso il dissenso democratico. Si pensi al “Fassina chi?”, o alla questione che ha portato alle dimissioni di Cuperlo, o al modo in cui si è rivolto ai suoi che manifestavano contro il Job Acts. E’ evidente ormai la sua volontà di creare le condizioni perchè i dissidenti lascino il partito, dato che la sua idea di democrazia e di partito democratico non passa attraverso concetti come la concertazione e la condivisione… ed il decisionismo non è di per sè un valore… prima infatti occorre vedere cosa si va a decidere! Lasciare il partito in mano a questo signore significa snaturarlo, farlo cozzare contro i suoi principi fondativi…

    @Luigi
    Tenere un blog è una bella cosa perchè rimane tutto nero su bianco a futura memoria. Ricordo perfettamente che la trita formuletta “non c’è nessuno che può governare al suo posto” l’hai ripetuta mille volte su queste pagine anche per berlusconi. Se avessi 1 euro per ogni volta che ad una mia critica al Cavaliere tu hai risposto che tanto non c’era nessuno che poteva guidare il Paese al posto suo, probabilmente a quest’ora sarei milionario. Non è neppure il caso di ricordarlo, ma naturalmente si è poi visto che qualcuno che lo sostituisse al Governo si è trovato eccome. Si veda Monti e si veda Letta… che certo hanno fatto diversi errori, ma sicuramente non hanno fatto rimpiangere il berlusca… anzi!

    1. Quello che dici però non risolve il problema del che si sarebbe dovuto fare.Al di là di stabilire prima, ovvero attraverso passaggi formali all’interno del partito che proposte portare al Nazareno – ma credi che quel che oggi è legge non si discosta molto dal modello cento volte evocato in trecentomila riunioni e congressi – cosa che segnalo anch’io, non si capisce bene che comportamento avresti gradito sul piano politico.
      Ma è proprio in quel confermare che la querelle va oltre la legge elettorale il segnale di debolezza, la famosa carenza progettuale che rende asfittico e incomprensibile un dibattito ridotto a pianerottolo delle correnti.
      Per questo a Renzi della minoranza non importa un bel niente,perchè ne riconosce l’inefficacia e lo scarso seguito nel partito e nel paese.
      Oggi Fassina è stato sbattuto fuori dal corteo contro la riforma scolastica, giustamente non avendo capito i manifestanti chi è e cosa vuole.
      E dove vuoi che vada uno così? Tolta la retorica antirenziana,cos’ha da dire?
      Renzi non voleva scivolare nella palude come molti suoi predecessori D’Alema con la bicamerale e Veltroni rimasto al palo dei ricatti dell’ Immunità ,vedi Lodo Alfano, tanto per dire. Un tratto di diversità almeno in questo l’ha dimostrato.
      E anche dopo che Rosi Biondi dichiara in pubblico che Letta andava superato ti ostini a dire che il siluramento del medesimo è stata opera di Renzi? Fassina and co sono innocenti?
      Un’intera assemblea con i crismi della rappresentanza votò.Che altrimenti Letta era ancora lì. A girarsi i pollici.

      1. Anche io, prima di leggere il tuo commento, ho pensato esattamente alla Bicamerale…

        Quanto a Letta, è interessante notare come -nonostante tutto- in quella direzione, esponenti di tutte le correnti votarono per il cambio (inclusi alcuni “civatiani”).
        Per quanto la cosa mi fece incazzare parecchio, forse fu una decisione più -vogliamo dire “ponderata”?- di quanto non apparve.

    2. Tanto per cominciare, parli con chi non ha mai creduto all’idea che Renzi fosse “tanto diverso” da quelli prima.
      Ma c’è un motivo preciso per cui non ho sostenuto Renzi in passato (più d’uno, in verità).
      E se qualcuno si aspettava qualcosa di diverso, si accomodi: scopriamo oggi l’acqua calda.

      Io continuo a non capire questo stupore a scoppio ritardato: Renzi, così come Berlusconi a suo modo, era perfettamente inquadrabile come personaggio sin dalle prime apparizioni nazionali.

      Ciò detto, se D’Alema a suo tempo non si fosse fatto fregare e avesse portato comunque avanti le riforme della bicamerale, quanto meglio non starebbe (con ogni probabilità) la sinistra e l’Italia tutta?
      Renzi ha fatto, su questo punto, né più, né meno di quel che doveva fare. Pacta sunt servanda, recita il detto e non può essere usato a piacimento.

      Io trovo che Renzi non si sia scagliato contro la “minoranza” genericamente intesa, ma contro un modo di fare politica (che era anche maggioranza nel PD) sempre pronto a fare melina etc. etc. Certo, è scomodo e sgradevole.
      Ma la minoranza non potrebbe cominciare a lavorare in modo diverso?

      Questa sinistra continua a farsi fregare da Renzi come si faceva fregare da Berlusconi: polemiche che sorgono all’ultimo momento e “vediamo poi…” (Senato)

      Decisionismo: non è un valore in sé, ma continuare a rinviare decisioni è persino peggio. In Italia abbiamo sofferto esattamente questo. Allora, forse, ad un certo punto è meglio fare e sbagliare con un pò di decisione che non fare…

      Peraltro, ricordiamoci che svariate modifiche della minoranza sono già state accettate con l’Italicum….

  52. @paolo
    rimane il fatto che tu non hai avanzato nessun nome alternativo a Renzi…
    Ricordo benissimo quando dissi quelle frasi, ed era vero..chi c’era allora nel PD che avrebbe potuto proporsi come alternativa a Berlusconi?
    Oggi come allora, io non vedo alternative credibili a Renzi, ma se tu hai qualche nome da proporre, sentiamo….
    Rimane il fatto che TU sei deluso da Renzi, ma la gran parte dell’elettorato PD non la pensa come te.

  53. ..comunque ribadisco la frase di allora:
    non c’è nessuno in grado di sostituire l’attuale Premier..
    perciò andiamo avanti con le riforme, finalmente dopo 9 anni abbiamo una legge elettorale votata due volte da Forza Italia e dal PD..va bene così. E’ un largo consenso.

    1. Luigi,
      magari uno che lo sostituisca si trova pure,prima però si vorrebbero ascoltare critiche che entrano nel merito delle cose, che valutano bene i contesti e che magari hanno come base i PDF dei disegni di legge o dei documenti di finanza pubblica.Dopo di che, per quanto mi concerne, le cose che non mi piacciono di Renzi,dell’Italicum della riforma della scuola o d’altro non posso certo riporle nelle mani dell’allegra brigata della dissidenza interna o dell’Opposizione, devo rivolgermi altrove …e dovunque vedo gente magari meno paracula e più beneducata ma non certo migliore di lui.

  54. Signora,
    è sempre facile dire che va tutto male, un pò meno trovare delle soluzioni alternative..Renzi può piacere o non piacere, come tutti credo, ma è innegabile che ha dato uno scossone all’immobilismo cronico di questo Paese.
    Bella o brutta che sia, dopo 9 anni abbiamo una legge elettorale, Lei sa cosa sarebbe successo se si fosse fermato ad ascoltare Brunetta e Bersani? si lo sa…..
    Trovo inconcepibile che chi a votato questa legge al Senato, la bocci alla Camera definendola autoritaria e fascista, ma da noi succede, purtroppo.
    Quando sento parlare di deriva autoritaria, di fascismo di morte della democrazia, mi vien da ridere: ma come? cercavamo TUTTI qualcuno che desse la sveglia a questo paese di morti in piedi..e adesso che finalmente le riforme stanno arrivando, come promesse, si parla di fascismo?
    A me pare che il PD mai nella sua storia abbia fatto così tante riunioni, assemblee per discutere nel merito delle riforme, quello che non capisco, è che il famoso concetto della democrazia, cioè che si discute ma poi ci si allinea a ciò che decide la maggioranza valeva per Renzi(all’epoca sindaco di Firenze) e non per Bersani e soci..
    Ho letto l’ennesima dichiarazione di Civati che spergiura che se andrà dal PD..se lo facesse, lo ringrazierei e loderei la sua pur tardiva coerenza.
    La verità sa qual’è? che tutti criticano Renzi, ma non c’è nessuno in grado di sostituirlo, oggi.
    il centrodestra è spaccato, i 5 stelle vanno per conto loro come sempre, il PD (la minoranza) strepita ma non propone nulla…e allora, chi ci mettiamo al posto dell’incapace??

    1. A Civati per combinare qualcosa servono 10 senatori e 20 deputati numero minimo per formare un gruppo parlamentare.Non so se troverà 30 persone disposte ad uscire dal PD. Diversamente la sua defezione per confluire nel gruppo misto o magari in Sel avrebbe valore puramente simbolico.Pari cioè a zero.

          1. Ahò, prima o poi dovremmo rifarlo un congresso…
            (dai, che sto tessendo trame per il provinciale, ahahahah – risata isterico/satanica)

            1. (come dicono nei film di Verdone?)
              Gggggggiura!
              E ci sono buone possibilità?Sei già delegato?O dovete ancora aprire le danze?

              1. Abbiamo eletto il segretario nel 2013, quindi c’è tempo.
                Non sono delegato, perché con il candidato unitario ho votato contro (era una farsa).
                Quindi c’è bisogno di cambiare questi giochetti e con la scusa delle regionali stiamo mettendo in piedi una squadra fra la quale ci sono ottime persone.

                1. Vi mandiamo Orfini & Barca? Ottimi sai… da come si muovono sembra abbiano deciso di rifondare la sinistra planetaria.
                  Noi siamo commissariati come ben sai quindi andremo al prossimo congresso con la baby sitter ( o la badante)

  55. A interpretare i numeri, pare che fossero in 45 che hanno votato contro la legge alla Camera.
    al Senato, oltre al barricadero Mineo, pare che ce ne siano almeno una quindicina sfavorevoli a Renzi.
    Ordunque, un pò di coraggio e via!!!
    Mi domando che senso ha andare avanti così…

    1. Luigi, ma non sono tutti civatiani la minoranza parlamentare è frastagliata e Civati non credo abbia il seguito necessario a formare un gruppo autonomo.

      1. Signora,
        Civati è uscito, purtroppo da solo…ma è corteggiatissimo, magari un futuro a 5 stelle, o con SEL, o magari chissà..partitino nuovo????
        Importante è che la sua opposizione al PD la faccia al di fuori del partito…
        Auguri

  56. @Sed
    Personalmente attribuisco a Civati ed altri un’idea di democrazia più compiuta e rispettosa di quella di Renzi. L’intolleranza e l’arroganza di un capo non è qualcosa che ha a che fare soltanto con i propri tratti personali, ma anche col modo con cui intende la leadership, il governare, il rapporto con gli altri, Istituzioni comprese. Si pensi alla riforma scolastica. Renzi è riuscito nella titanica impresa di mettere d’accordo tutte le sigle sindacali, cosa che non avveniva da tempo immemore. Imporre qualcosa non significa amministrare.

    @Luigi
    E non ne farò di nomi alternativi a Renzi, così come del resto non ne feci per berlusconi. Pensare che un uomo sia insostituibile è aberrante. E’ proprio perchè l’elettore medio cerca l’uomo forte, pensando che di botto possa risolvere da solo tutti i mali del Paese, che siamo ridotti in queste condizioni. Tu ieri ritenevi che berlusconi fosse insostituibile, oggi pensi che lo sia Renzi, e domani lo penserai anche per il nuovo incantantore di serpenti che si affaccierà alla ribalta. La realtà è ben diversa e molto più complessa, naturalmente. Non esiste alcun taumaturgo per i mille problemi italiani… chi si pone in questi termini è in malafede, non è altro che un venditore di fumo, oltre che un personaggio assolutamente sostituibile da più di un politico capace e per bene, ma che magari non ha la barzelletta facile o la twittata ad effetto.

    1. Democrazia però è anche riconoscere i rapporti di forza e la sconfitta.Incassate le tre modifiche alla legge elettorale si trattava di rimandare le contese alla discussione sul Senato lavorando per ulteriori correttivi.Era l’unico modo per attenuare alcune criticità.
      Nel partito non ci sono solo Renzi e la dissidenza.C’è il corpaccione che non ne può più di sceneggiate e ambiguità.A me, dopo aver sopportato il carattere di D’Alema quello di Bersani e quello di Veltroni (non una mammola,te lo garantisco), consta che il leader è il leader e il minimo che può fare è tentare di spadroneggiare con il pretesto delle alte responsabilità che va assumendosi.
      Civati,mi spiace, ma ha sprecato il mio voto, nessun istinto di fuga può giustificare la sua defezione.L’abbiamo votato perché resistesse testimoniando la differenza,lavorando in modo che la nostra idea di riformismo aggiustasse certi tiri troppo versati al liberismo.Lo sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata di salute, con o senza Renzi. Ma lui lo sapeva?Mi sa di no.

    2. @paolo
      nessuno è insostituibile, poi vorrei chiarire che io non votavo Berlusconi..e tu lo sai
      Se davvero non c’è nessuno in questo momento in grado di governare meglio il Paese, trovo inutile parlare come Grillo e Salvini, che si lamentano solo ma non propongono nulla
      Andiamo avanti con le riforme….
      poi decideranno i cittadini chi deve governare, nel 2018..finalmente una legge c’è..

  57. @Sed
    Non credo che quanto sta succedendo al PD a guida Renzi sia minimamente paragonabile al passato. Qui non si tratta soltanto di un segretario che intende imporre il proprio punto di vista, qui è in ballo un progetto di trasformazione del partito. Il PD pre Renzi era una cosa (sia a guida Veltroni, che Fassino, che Franceschini, ecc…), ora è un’altra cosa. Come giustamente scrive Civati, in troppi – all’indomani della vittoria di Renzi – sono saltati sul carro del vincitore e hanno cambiato idea rispetto a tutto. La battaglia di Civati e di pochi altri si è trasformata in una battaglia contro i mulini a vento… io lo vado dicendo da mesi. Se l’isitituto della Primarie resterà in auge, Renzi è destinato a tenere la segreteria del partito per i prossimi 10 anni almeno (o anche di più… se berlusconi è rimasto al potere per 20 anni, Renzi che è molto più giovane di quanto non fosse il Cavaliere nel 1994, può restarvi praticamente ad libitum), con un esercito di lacchè che crescerà mese dopo mese. Restando dentro al PD con questi numeri, si sarebbe continuato ad essere ininfluenti. Io ho votato Civati per le sue idee che sono molto vicine alle mie e per l’uomo che considero per bene, onesto, attento e veramente “democratico”. Se sarà fra i protagonisti di un nuovo soggetto politico a sinistra del PD, lo voterò convintamente. Io non sono mai stato legato ai partiti, ma alle idee. Oggi le idee di Renzi non rispondono più alle istanze della Sinistra. Mi auguro che chi ha votato alle primarie per Civati o anche per Cuperlo (che spero abbandoni anche lui il partito quanto prima) e che rappresenta più del 30% dei votanti, se ne faccia una ragione e continui a votare altrove se vuole sentirsi rappresentato. La politica del PD è ormai ineluttabilmente e incontrovertibilmente di centrodestra. Il nuovo PD (o meglio PdR) è molto più vicino ad Alfano piuttosto che a Cuperlo, a Schifani piuttosto che a Bersani.

    1. Abbiamo visto di peggio Rear,fidati, solo che allora non c’erano 670 talk show che campano e scommettono sulla rovina di questo paese.
      Sarà che quando penso al partito è più facile che mi venga in mente Red che certi Fenomeni .
      Non ce l’ho con Civati che oltretutto vedo provato emotivamente ma non credo che la sua presenza nel gruppo misto sposti granché ovvero sono convinta che là dove si va a collocare abbia ancor meno modo di onorare la promessa fatta agli elettori, per quanto sofferta ogni scelta politica deve sottostare ad un imperativo che più o meno recita ” per fare cosa?”
      Quanto a Cuperlo che viene da altra storia e ha altra esperienza, la vedo dura. Lui sa molto bene che la tendenza alla frantumazione non mena buono.La battaglia è dentro, fuori puoi solo vivacchiare, raccattare qualche consenso esercitando l’arte della nobile testimonianza .
      Giustamente ha altro per la testa. E poi siamo in clima di rappacificazione,i prossimi giorni saranno dedicati alla ricucitura. Sarebbe male se non fosse così.

  58. Finalmente uno è uscito allo scoperto…lodevole la sua scelta di andare nel gruppo misto, dove finalmente potrà fare opposizione vera al PD…
    Leggo in giro che è già corteggiatissimo in giro, come un bomber di razza..SEL lo vorrebbe con sè, ma credo che anche i 5 stelle si faranno avanti.
    Quanto agli altri, difficile pensare che se ne vadano…e dove vanno???

      1. Si parla di un referendum…siamo alla follia pura.
        Comunque sono convinto che la gran parte dei cittadini VUOLE la legge elettorale ed è stufa della palude…

  59. @Luigi
    La palude? La palude?? La palude??? ARGHHHHHH!!!!! Ma come parli, direbbe Moretti. Chi parla male pensa male e vive male… bisognerebbe dirlo a Renzi quando se ne esce con questi slogan da (e per) cerebrolesi, che non si possono più sentire. Come se le uniche alternative possibili fossero: fare come vuole lui (e cioè male) da una parte e non fare nulla dall’altra… peccato che si sia dimenticato una terza opzione e cioè: fare bene. Ma come direbbe Petrolini: “Io nun ce l’ho cò te, ma cò quelli che te stanno vicino e nun t’hanno buttato de sotto…”

  60. @paolo
    la gente, non la pensa tutta come te, accetta anche che ci sia chi la pensa in modo diverso.
    Giusto o sbagliato che sia, lo vedremo a fine legislatura, ma per favore, andiamo avanti con le riforme…
    la “palude” è quella in cui saremmo sprofondati, se Renzi si fosse sottomesso alle richieste continue dell’opposizione.,
    9 anni per fare una legge elettorale!! e se non avesse accelerato, ne passavano altri 9….

  61. @Luigi
    Abbi pazienza, ma già mi viene l’orticaria quando sento parlare Renzi alla radio o alla TV con questi slogan che grondano retorica spicciola ad ogni virgola, che leggerli anche qui non ce la posso fare! ;-) Onestamente spero che al 2018 non ci si arrivi perchè trovo la comunicazione di Renzi ancor più insopportabile di quella di berlusconi…

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