Heroes

Heroes

Nell’estate del 1977 David Bowie era a Berlino per incidere un disco. Gli studi di registrazione si trovavano proprio di fronte al muro che allora divideva in due la città. I musicisti potevano vedere dalla finestra le torrette con i soldati ed il filo spinato. Ed è proprio la vista di una giovane coppia di innamorati che si dà appuntamento ogni giorno sotto il muro, a fare da ispirazione ad una delle più belle ed inusuali canzoni di sempre. «In piedi accanto al muro mentre i fucili sparavano sopra le nostre teste, ci baciammo come se niente potesse accadere, lasciando la vergogna dall’altra parte. Possiamo batterli, ancora e per sempre. Possiamo essere eroi, anche solo per un giorno»: non una rivoluzione quindi, nessun spargimento di sangue, ma solo due individui che si ribellano al regime per amore.

Una canzone dedicata ai veri eroi. Quelli che un giorno dopo l’altro sono capaci di andare avanti nonostante le discriminazioni, con solo la propria passione da contrapporre a chi intende separarli. Una passione intesa come forza in grado di aggredire non solo le barriere fisiche, ma anche quegli ostacoli invisibili fatti di intolleranza, pregiudizio, settarismo, conservazione. E se le prime talvolta si abbattono con fermezza, i secondi – più subdoli ma altrettanto reali – possono restare ad allontanare e dividere le persone. Non si può far altro quindi che perseguire l’amore, nel senso dell’apertura, della comunicazione, dello scambio, perchè la diversità è ricchezza. E’ la base del confronto, e solo confrontandosi si cresce. Insieme.

22 pensieri riguardo “Heroes

  1. E’ il primo disco di Bowie che ho comprato,dovrei averlo ancora. Però la data non mi torna, sei sicuro che fu inciso nel ’77? Forse mi confondo con un altro suo LP, ma a me pare che lo acquistai alla fine della terza media, quindi nel ’75. Sbaglierò di sicuro…

  2. @PattyBruce
    Ho consultato la mia personale bibbia su Bowie. Le sessioni di registrazione del disco si sono svolte da giugno ad agosto del 1977 e l’album è uscito il 14 ottobre dello stesso anno.

  3. Non parlo più. Allora non è questo il primo LP di Bowie che ho comprato. Appena ho tempo li vado a cercare, perché sono relegati in uno scaffale molto in alto, sai, per far posto ai libri

  4. Oh che post bellissimo! Non conoscevo bene i retroscena del brano… così lo hai reso ancora più affascinante. Un testo che ancora oggi, se lo si ascolta bene, mantiene un profondo significato.

  5. Heroes è pazzesca…
    e la voce di Bowie…
    quando attacca con
    I, I will be king
    And you, you will be queen..
    .

    ha tutti i suoi x’…

    L’ho visto anche in concerto e rende che è una meraviglia… voce e presenza…
    Non sapevo di… grazie : )

  6. @PattyBruce
    Se parli del 1975, allora poteva trattarsi di Young Americans, o – al limite – di Diamond Dogs che è dell’anno precedente

    @Adam’s Rib
    Grazie…
    Per un’analisi più approfondita di Heroes bisognerebbe anche prendere in esame la vita di Bowie. Nella metà degli anni 70 l’Artista inglese inizia un periodo molto buio della sua esistenza, a causa della dipendendenza dalla droga. Dopo aver quasi rischiato di morire si rifugia per qualche tempo a Berlino per ritrovare se stesso. Ed in quel "we can be heroes just for one day" c’è tutta la disperata volontà di riprendere le redini della propria vita, perchè il nemico (inteso nel senso più lato e quindi anche quello che si annida dentro di noi) può sempre essere sconfitto, fosse anche solo per un giorno in più! Una canzone che racchiude tutte le emozioni che si combinano nel confronto tra l’oscurità e la speranza di sopravvivere.

    @smilepie
    Seguo la carriera di Bowie da 25 anni. Ho tutti i suoi dischi. Andai a vederlo a San Siro nel 1987… con me c’erano 80.000 persone! Heroes non è solo una delle sue canzoni più emozionanti e struggenti, è uno dei massimi capolavori della storia del Rock. Mi pareva giusto ricordarla oggi a 20 anni esatti dalla caduta del Muro.

  7. Sono d’accordo con te. La caduta del Muro di Berlino rappresenta senz’altro una data storica che ha posto fine all’epoca della "guerra fredda" e alla divisione dell’Europa in blocchi contrapposti. Però esistono ancora moltissime divisioni. Barriere invisibili, come dici tu, che separano le persone in base alle loro idee politiche o religiose, alle loro tendenze sessuali, al colore della pelle o la provenienza geografica.
     
    Un saluto. Matteo.

  8. @Matteo
    Esattamente. E’ giustissimo festeggiare il crollo del Muro di Berlino, una delle giornate più importanti del secolo scorso. Non si dimentichi però che il lavoro da fare per unire le persone è ancora molto lungo e difficile!

    @Lunatik
    Grazie :)

  9. Lui e quel geniaccio di Eno… che coppia… comunque sia sembra quasi che certe barriere siano fatte per tenere lontano la miseria e coloro che la portano con se…

  10. Completamente in sintonia con te anche se forse ho esagerato nel perseguire l’amore perchè anzichè aprire semplicemente le mie vedute ho trovato Livia, la mia compagna romena, che per me è stato il miglior modo per abbattere i muri dell’intolleranza.

    Un saluto

  11. ma che bello questo post, con te c’è sempre da imparare, fosse anche un aneddoto o un piccolo dettaglio, apparentemente insignificante. Grazie! Ah, a proposito, ho portato con me 2 fette di torta al cioccolato per te e tua moglie

  12. Paolo idea meravigliosa quella di citare David Bowie, da sempre simbolo della cultura pop europea (e legato indissolubilmente alla Germania).

    "Heroes" poi è un brano davvero molto complesso a volte anche perturbante.

    Un abbraccio.

    S.

  13. @donburo
    E’ vero… hai ragione. E’ che la miseria spaventa da morire e, tenendola lontano, si vorrebbe far finta che non esiste!

    @fishka
    In amore non si esagera mai… e tu sicuramente non lo hai fatto!! :)
    Un saluto a te. Paolo.

    @iolosoxchecero
    Grazie, sei gentile!
    Torta al cioccolato??? WOWOWOWOWOW!!! EVVAI!!! GNAM! :)))

    @Damiani
    In realtà non ho dovuto pensarci neppure due minuti. Appena ho sentito parlare del ventennale della caduta del Muro, mi è tornato subito alla memoria il capolavoro di Bowie.
    Ti ringrazio e ti saluto caramente. Paolo.

  14. sono affezionato alla immagine di hermann e clarissa che si incontrano e trascorrono una notte appassionata d’amore in quella notte che chiudeva una fase della storia d’europa.
    l’immagine del muro, poi si presta a tante proiezioni. come quella dei  muri persistenti.
    non mi sembra , però la stessa cosa
    buon cammino sul tuo blog rinnovato

  15. Ti rispondo sul tennis: negli anni ’90 qualcosa si è visto: benino alcune Davis, Gaudenzi trai i primi 20, Camporese pure vinse qualcosa. Indubbiamente però per numero di giocatrici di livello medio –  alto, l’attuale movimento femminile non ha paragoni!!

  16. Tutta bella la trilogia berlinese..anche se a volte (causa droga) Bowie sfociava nella depressione e nel paranoico ; però tre dischi bellissimi…ricordo "Always crashes in the same car"…"Warsawa"…pezzi bellissimi..poi finito quel periodo Bowie cominciò il suo disimpegno….Ciao

  17. @corradovecchi
    Hai ragione. Tre dischi che sono stati grandissima fonte di ispirazione per buona parte della musica che c’è stata a partire dagli Anni 80. Always crashing in the same car è un pezzo che adoro! :)
    Un salutone.

  18. @LaDonnaDellaDomenica
    Io in realtà ho letto da più parti che si sarebbe trattato del produttore Tony Visconti con una ragazza del luogo. Per molto tempo Bowie glissò sulla cosa, perchè Visconti era sposato.

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