Oscar 2011 – parte prima

Oscar 2011 – parte prima

Di ritorno dalla visione di 3 film in lizza per la conquista di diversi Premi Oscar, riporto alcune sintetiche impressioni.

Il Discorso del Re di Tom Hooper: L’impacciato Re Giorgio VI d’Inghilterra soffre di una grave forma di balbuzie che lo rende incapace di tenere discorsi pubblici. Con il paese sull’orlo della Seconda Guerra Mondiale, è costretto a rivolgersi ad un logopedista, i cui metodi poco ortodossi lo aiuteranno a ricoprire con autorevolezza il proprio ruolo e ad aprirsi ad una duratura amicizia. Pellicola impeccabilmente britannica, tutta dialoghi e magnifiche prove attoriali, fra cui spiccano quelle di Colin Firth e soprattutto di Geoffrey Rush. Ha il limite di guardare troppo alla forma e poco ai contenuti, finendo col risultare eccessivamente manierata. Il Cigno Nero di Darren Aronofsky: Una compagnia di balletto di New York sta allestendo il classico di Chaikovskij “Il lago dei cigni”. Per poter interpretare al meglio oltre che il Cigno Bianco, simbolo di candore ed innocenza, anche il suo opposto – il Cigno Nero – un’ambiziosa ballerina è costretta a fare i conti col suo lato più oscuro ed ossessivo. Thriller psicologico a tinte forti, inutilmente compiaciuto ed esibizionista. Nonostante Natalie Portman fornisca una prova straordinaria, il film si perde nella ricerca dell’eccesso facile e nella presenza di qualche clichè di troppo, finendo per diventare largamente prevedibile e non aggiungere nulla di nuovo alla sterminata filmografia esistente sul tema del doppio. Rabbit Hole di John Cameron Mitchell: La crisi di una coppia a seguito della morte del loro figlioletto di 4 anni in un incidente d’auto. Un film che descrive con grande misura, senza mai scadere nel patetismo, i differenti tentativi dei due di elaborare il dolore e ritrovare un senso alla propria esistenza. Un tema certo non originale per una pellicola che paga l’impianto teatrale e che va avanti senza particolari colpi d’ala, pur consentendo a Nicole Kidman di cucirsi addosso una delle interpretazioni più riuscite della sua carriera.

12 candidature per il primo film, 5 per il secondo e 4 [ma non quella per il miglior film] per il terzo. Si tratta di lavori – specie gli ultimi due – non altrettanto convincenti di The Social Network, ammirato qualche mese fa ed in gara con 8 nomination. Lo stesso numero di Inception, a cui vanno le mie preferenze e che personalmente trovo sia l’unico – tra i dieci film candidati che ho visto – ad avere la statura dell’autentico capolavoro.

25 pensieri riguardo “Oscar 2011 – parte prima

  1. Mi sembra che dei tre, il più originale sia proprio il primo, di cui ne parlano bene tutti, anche noti esperti cinematografici. Gli altri due, pure se magari hanno i loro spunti interessanti, sanno di già visto

  2. Ci sarebbe anche Io sono l'amore di Luca Guadagnino in lizza per i costumi – due vestitini, una tuta e una Birkin, questa  me la devono spiegare –  Il film però merita assai.
    Per il resto  trovo il Cigno Nero inutilmente deprimente, dopo The Wrestler si poteva fare di più.
    I capolavori comunque arrivano in Primavera.Direttamente sui nostri schermi e speriamo che siano Palme…

  3. @LucaScialo
    Fra i tre, sicuramente si!

    @sedlex
    Il Cigno Nero ha diversi difetti, fra cui quello – assolutamente imperdonabile per un thriller – di essere largamente prevedibile. Quando si capisce tutto dopo 10 minuti, si incomincia ad avere la strana sensazione di aver speso male i soldi del biglietto!
    Io Sono l'Amore mi è piaciuto: l'ho trovato un film decisamente originale nel panorama italiano, con una grande Tilda Swinton…
    I capolavori arrivano in primavera? Speriamo! :)

  4. Naturalmente anch'io ho visto tutti e tre i film!
    Chissà con chi!!!

    Dunque dunque… pur coi suoi limiti, Il discorso del re mi è piaciuto molto. Colin Firth finalmente ha avuto una parte di spessore in cui mettere alla prova la sua bravura. Insomma, è chiaro che sa fare molto di più che indossare un terribile maglione natalizio con tanto di renna per sedurre una Bridget Jones qualunque!
    Il cigno nero… è troppo. Troppo di tutto. Mi verrebbero da dire tante cose, ma cadrei nello spoiler e allora mi autocensuro!
    Rabbit Hole è un'altra gran bella storia. Delicata e profonda. Ho adorato il modo così personale e autentico con il quale la protagonista affronta il dolore. Peccato che la storia del ragazzo non sia stata approfondità di più. Qui la Kidman è bravissima: riesce quasi a farci dimenticare quel viso di plastica con il quale ha sostituito ciò che la natura le aveva regalato. 

  5. niente di sconvolgente, mi pare …
    piacevolissimo il film di hooper, il migliore tra i tre citati.
    condivido il tuo giudizio su inception, un universo a parte (ed un budget stratosferico!!! ;-))

  6. @SaR
    Nel caso, ti consiglierei Il Discorso del Re
    Un saluto. Paolo.

    @Adam's Rib
    Sono sostanzialmente d'accordo! Chissà perchè!!! :)

    @Gatta
    E' giusta anche la puntualizzazione sul budget di Inception, ma in tempi di kolossal che sono film mediocri, tutti effetti speciali e nessuna storia (il riferimento ad Avatar non è puramente casuale), il film di Nolan è tutto grasso che cola! :)))

  7. Ho letto da varie parti commenti molto entusiastici su Black Swan…tu sei il primo che non ne parla benissimo……
    invece se non sbaglio, ho letto commenti non entusiastici per l'ultima fatica di Eastwood, mentre tu invece ne sei rimasto relativamente contento…..
    insomma il mondo è bello perchè vario!
    comunque Buon weekend!

  8. @paveloescobar
    Sono assolutamente d'accordo… il mondo è bello perchè è vario. Sempre più spesso invece noto nella blogosfera un atteggiamento piuttosto conformista riguardo il giudicare (che si tratti di un film, ma non solo). Si parla bene o male di qualcosa non tanto perchè se ne è convinti, quanto perchè il proprio giro di blogger di fiducia ne parla bene o male e si teme così di dare una valutazione contraria a quella riconosciuta come maggioritaria, o più semplicemente si ritiene che se tutti pensano che una certa cosa è così, allora deve essere così per forza.

  9. The Social Network non mi ha entusiasmata… Il discorso del Re e Inception si, ma in modo diverso! Il primo è diretto benissimo, ottima prova d'attori, Colin Firth andrebbe premiato, Geoffrey Rush non saprei, ma Inception è, come hai detto tu da me, un capolavoro! Assoluto!!! Non vincerà mai, ma dovrebbe!
    A domani!!!

    Loc

  10. mentre sto per scriverti le lodi de Il discorso del re mi capita di leggere sul Venerdì  la critica di Elena Stancanelli che cerca di demolire il film con '..tutto ricorda un po' My Fair Lady..' … e conclude '…la storia di un gruppo di bravissimi attori anglosassoni che, nelle mani di un regista affamato di Oscar, si baloccano con interpretazioni irragionevoli e un po' stucchevoli.' che abbia fatto centro?!

  11. @Locandiera
    Purtroppo l'ipotesi che vinca Inception è piuttosto remota. Del resto anche negli ultimi due anni hanno vinto dei film che non erano sicuramente i migliori fra quelli candidati…

    @acquacotta
    Beh… personalmente credo che la Stancanelli abbia un pò esagerato. Ritengo che Il Discorso del Re sia un buon film a cui però manca qualcosa per aspirare a qualcosa di più. Esattamente come il personaggio di Colin Firth va alla ricerca della forma espositiva migliore possibile, anche la pellicola appare troppo attenta allo stile a scapito dei contenuti, finendo quindi con l'apparire poco spontanea.

  12. A me Il cigno nero è piaciuto, magari un pò prevedibile, ma l'ho trovato ben fatto. Hereafter l'ho visto ieri e l'ho trovato molto bello, in sala c'era u nsilenzio assoluto e anche quando hanno cominciato a scorrere i titoli di coda nessuno ha fiatato. Era come se nessuno volesse spezzare un incantesimo.

  13. @pyperita
    Fra questi ultimi tre film che ho visto, Il Cigno Nero è quello che mi ha convinto di meno, per i motivi che ho scritto. Hereafter invece l'ho molto apprezzato… è un film intenso e delicato insieme, intimista ed al tempo stesso universale.

  14. Il discorso del re, sicuramente u  bel film ma, scusate se un po' fuori coro, non mi è sembrato all'altezza di co-tanto clamore.
    Il migliore nella rosa dei tre? Questo si.

    sherazadeconunpensieroTRISTISSIMOallagrandeANNIEGIRARDOT

  15. mi sembra che anche quest'anno agli oscar (come accade purtroppo ormai troppo spesso negli ultimi tempi) abbia vinto il film più politically correct: peccato, sarebbe stato bello veder trionfare un autore contro come fincher, o magari ancora una volta i fratelli coen!

  16. @sherazade
    Non sei assolutamente fuori coro, visto che anche io nel post ho scritto le stesse cose.

    Grazie per il tuo ricordo di una delle icone del Cinema Francese, indimenticabile in Rocco e i suoi Fratelli, ma anche ne La Donna Scimmia.

    @MonsierVerdoux
    Sicuramente la giuria non ha dimostrato un grande coraggio. Si è appiattita sulla scelta più facile, per quanto il film in questione sia inferiore sia al lavoro di David Fincher, che soprattutto a quello di Chrisopher Nolan.

  17. Sono d'accordo con te sul primo, il secondo e il terzo devo vederli !
    Fincher e Nolan comunque superiori a Hooper, nonostante io non sia un grande fan dell'ultimo Inception… D'accordo però sull' Oscar a Firth, un attore spesso sottovalutato.

  18. @ipitagorici
    A mio avviso, più che essere un attore sottovalutato, Colin Firth sceglie dei film non sempre all'altezza. Genova è uno dei film più brutti che ho visto negli ultimi anni e trovo che il tanto decantanto A Single Man sia un lavoro del tutto inutile…

  19. Comunque l'interpretazione della Portman è una delle cose migliori viste in questi ultimi anni al cinema. Il film è un passettino dietro a The Wrestler, comunque di alta qualità.
    Lo preferisco al film di Hooper.

  20. @ipitagorici
    La Portman fornisce un'ottima prova, come del resto anche la Kidman in The Rabbit Hole. Quanto al film, farei fatica a definirlo di alta qualità per le motivazioni che ho espresso nel post. Al riguardo, per esempio, condivido quanto scrive Mereghetti, che non è certo l'unico critico di un certo peso ad aver evidenziato i limiti di Black Swan. Sulle stesse tematiche del film di Aronofsky [ma privo dei suoi difetti] ti inviterei piuttosto a vedere L'inquilino del terzo piano di Roman Polanski.

  21. @ipitagorici
    E già che ci sei, insieme al primo che ti ho suggerito potresti chiudere il cerchio con Repulsion, sempre di Polanki, e – perchè no – con Che fine ha fatto Baby Jane di Robert Aldrich… 3 grandi film di cui Black Swan è evidente debitore…

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