Avatar

Avatar

«Né gli effetti speciali né il 3D né, in futuro, l’ologramma che ti riaccompagnerà a casa in macchina dopo il film, riescono a rimediare a questo piccolo grande vizio del cinema popolare americano: dopo trenta secondi hai già capito chi è il buono, chi è il cattivo e chi si innamorerà di chi. E Avatar non fa eccezione. Detto questo, il film è un magnifico polpettone ecologista e anti imperialista, magari un po’ frastornante per quelli delle generazioni arcaiche: due ore e tre quarti di 3D, con i visori calati sul naso, mi hanno prodotto una qual certa emicrania, con sussulti di nausea. E la sequenza bellica finale, mezz’ora buona di botti, luminarie, collisioni, inseguimenti, è decisamente troppo play-station per uno che preferisce il calcio Balilla. […] Avatar ti seduce a strati, a gragnuole, a bordate, come se ormai la meraviglia si dovesse e si potesse raggiungere solamente per accumulo, per quantità stordenti, e mai per sottrazione, per concentrazione, per intuizione»

Condivido le parole di Michele Serra sul nuovo attesissimo film di James Cameron. Avatar è una mirabolante esperienza visuale, che segna un nuovo corso per l’industria degli effetti speciali, mai così travolgenti, in una inedita combinazione di computer grafica, riprese digitali in 3D e tecnica performance-capture. Purtroppo però le note di merito iniziano e finiscono con l’aspetto tecnologico, sotto il cui peso si piegano caratterizzazione dei personaggi e storia. Così gli attori vanno a confondersi con la scenografia e  la trama diventa un corollario, qualcosa utile unicamente a giustificare il prodigio visionario che tracima dallo schermo. Ed anche se è vero che ad un film del genere non si può certo domandare delle sfumature introspettive o un intreccio particolarmente raffinato, resta comunque il dispiacere di constatare come i 15 anni di lavoro sul progetto non siano bastati a realizzare una sceneggiatura che non fosse così infarcita di stereotipi e luoghi comuni, e i cui messaggi di ecologia e pacifismo non venissero trattati con tale grana grossa. Del resto nelle pellicole del regista di Terminator e Titanic il bene e il male sono da sempre concetti tagliati con l’accetta, assolutamente privi di quel chiaroscuro che servirebbe a fornirgli spessore. La storia attinge a piene mani ai classici del passato, andando da Soldato Blu a Balla coi Lupi, da Apocalypse Now a Pocahontas, da Guerre Stellari Il Signore degli Anelli. Persino la principale sottotraccia, ossia quella degli occhi, del guardare inteso come metafora del cinema stesso, è quanto di più abusato vi sia. Basti pensare, per fare solo un esempio, al film che dà il titolo al mio blog. Peccato però che Cameron non sia Hitchcock, e che il suo film sbalordisca senza realmente emozionare.

46 pensieri riguardo “Avatar

  1. Sarà che per me il tema ecologista è qualcosa di molto sentito, ma il film mi ha saputo emozionare! Mi è piaciuta quella connessione diretta che i Na’avi sapevano instaurare con la natura circostante, è qualcosa che noi abbiamo perso completamente (e i risultati nefasti si vedono). Del resto sono andata a vederlo consapevole che si sarebbe trattato semplicemente di una bella fiaba moderna e, pertanto, non mi aspettavo una riflessione approfondita e articolata. Quanto al 3D, il film sarebbe stato godibile allo stesso modo anche senza, quindi comincio a sospettare che quella degli occhialoni sia una trovata pubblicitaria che rischia di essere già abusata!!!

    Infine: Naytiri è una grandeeeeeeeeee!!! 

  2. @Adam’s Rib
    Come ho scritto, è vero che da film del genere non ci si può aspettare trame particolarmente elaborate, però a mio avviso – dopo 15 anni di lavoro – si poteva evitare di ricorrere, ancora una volta, a personaggi che non sono altro che piatti stereotipi… alla faccia della tridimensionalità :) Comunque il mio post non è affatto una stroncatura, ma rappresenta il dispiacere per qualcosa che è sì un puro ed autentico piacere per gli occhi, ma che sarebbe potuto essere – con un’impegno diverso, un film ancor più sorprendente. Del resto in più di una intervista, Cameron ha affermato che a lui interessa solo fare film mainstream per un pubblico il più vasto possibile, ed in questo senso direi che il bersaglio è stato ampiamente centrato.

  3. RW2punto0   Da quanto ho capito i pensieri sono un pochino contrastanti,il genere non è il mio,ma come sempre si divide in due categorie quelli che lo amano e quelli che lo criticano,certamente gli effetti saranno stati di effetto,la cosa positiva è che almeno avete trascorso un paio d’ore diverse…..Bye bye
    Paolo….

  4. quando ho letto che c’è una mezz’ora initerrotta di botti inseguimenti battaglie… non sarà che i film americani sono un tantino pesantucci con le sequenze d’azione? Io proporrei di fare una petizione per accorciare i tempi dedicati alle suddette scene che poi quando le devi riassumere a qualcuno non riesci mai a descriverle tanto sono assurde
    invece a mio marito piacciono. Che siano roba da maschi? ;) 

  5. @29.febbraio
    Sicuramente abbiamo trascorse quasi 3 ore divertenti. Il film a me è piaciuto un pò meno che a Simona, però – come peraltro ho scritto – è comunque una bellissima esperienza visiva. Sbalordisce e travolge.

    @alerina
    Credo che Michele Serra abbia ragione in questo. Pare che ultimamente certo cinema americano sappia colpire solo "per accumulo" e mai "per sottrazione". L’accumulo però non sempre è buona cosa perchè si finisce col restare storditi.

  6. ciao Paolo! Io non amo particolarmente il genere, poi francamente il battage pubblicitario me lo ha fatto venire a noi ancora prima che uscisse. In ogni caso, non sarei andata a vederlo. Magari quando lo daranno su mediaset e avrò 3 ore libere…  saluti!

  7. @iolosoxchecero
    Se lo vedrai su mediaset, ti serviranno 5 ore e non 3, con tutta quella pubblicità :)

    @donburo
    Vedo che il mitico Banfi ha ancora i suoi estimatori… ne sono lieto :)

  8. Concordo, bellissima esperienza visiva, peccato per trama e sceneggiatura. Però forse queste scelte "semplicistiche" sono state fatte per rientrare dei tanti soldi spesi… il commercio !!!

  9. Purtroppo hai ragione, il film come storia è lineare, prevedibile fino alla fine……non è un film da buttare via, però come giustamente dici in 15 anni si poteva fare di meglio…….credo che "Alice in Wonderland" surclasserà sto "Avatar"……..anch’io farò un post ma alla fine tu e qualche altro blogger avete già detto tutto……..comunque Terminator 2 , True lies e Aliens 2 son  bei film…….
    ciao!

  10. @ipitagorici
    Sicuramente anche l’aspetto economico ha giocato la sua parte, del resto Cameron ha più volte detto che l’intenzione era proprio quella di fare un film rivolto ad una platea vastissima…

    @paveloescobar
    Ti dirò che il film che preferisco di Cameron è The Abyss… se non lo avessi visto, recuperalo… ne vale la pena.
    Ciao.

  11. Si probabilmente hai ragione…l’ho visto un due volte ma ormai son passati un pò di anni ma ho un bel ricordo….si dal punto di vista della trama è  uno dei  migliori  film che ha fatto……..e difatti guarda caso è il film che ha fatto meno successo ed è il suo film più sottovalutato……
    ciao!

  12. @pyperita
    Sai com’è… il cinema è la mia passione più grande, come si evince anche dal titolo del mio blog, quindi mi piace tenermi aggiornato su tutto… ed Avatar comunque è un film che, per alcuni aspetti, passerà sicuramente alla storia…

    @paveloescobar
    Infatti hai ragione. E’ il suo film più sottovalutato, ma sicuramente migliore di altri molto più reclamizzati.

    @LocandieraTDS
    Già so, già so… :)

  13. Secondo me il punto sta proprio nel concetto di mainstream: Avatar è una bella fiaba moderna per tutta la famiglia. Punto! Forse non sono rimasta delusa, perché non mi aspettavo nulla di più. 

    Anche se può sembrare ritrito, io ho apprezzato il concetto relativo al bisogno di "connettersi" con la natura. So che scienziati, volontari ambientalisti e studiosi di ogni tipo ce lo ripetono ormai da un pezzo, però è evidente che noi non abbiamo ancora capito. Catastrofi naturali a parte, ci basta un inverno degno di questo nome per andare in crisi… Allora ben venga una storia che ci rammenti che la natura è soprattutto un mistero: anche solo per questo meriterebbe un po’ più di rispetto (del resto noi stessi ne siamo parte…). Ecco, avrei voluto che si parlasse soprattutto di questo, piuttosto che dei grandi effetti speciali!

  14. @MonsierVerdoux
    In effetti, secondo me è un contrasto che è difficile non cogliere in questo film di Cameron…

    @Adam’s Rib

    Sono d’accordo con questi tuoi pensieri, anche se è proprio la tua conclusione che spiega il motivo per cui in molti hanno storto il naso rispetto a questo nuovo lavoro di Cameron. E’ il progetto stesso a porre un’attenzione maggiore alla forma piuttosto che al contenuto. Probabilmente se oltre che gli effetti, si fossero resi tridimensionali anche storia e personaggi, avremmo goduto di più del "messaggio" veicolato dal film.

    @pennanera67
    Avatar è un film mainstream con pregi e limiti di un progetto costruito per piacere ad un pubblico vastissimo. A volte si riesce a sposare commercialità ad autorialità. Mi pare però di poter dire che con questo film Cameron non ci sia riuscito.

  15. Sono andato a vedere Avatar spinto da una curiosità che mi portavo dietro da mesi, dopo aver visto in anteprima il trailer..
    Ad uno spettacolo pomeridiano (orario quasi ‘parrocchiale’) c’era già un botto di gente. Questa la cosa che mi fa più pensare e a tratti mi intristisce: mercato cinematografico, distribuzione e pubblicità riuscita per far rientrare i miliardi spesi. E nulla più. Nessun rimpianto, solo non posso fare a meno di pensare che se tutti quei soldi fossero stati spesi per qualche idea in più…
    Infatti ugualmente non ho trovato altro se non un’attesa e indubbia spettacolarità. Solita storia: cowboy che rubano la terra agli indiani, a tratti davvero banale e imbarazzante. Aggiungerei che la descrizione della tecnologia prossima a venire non crea neanche tanto fascino immaginifico, ad eccezione dell’idea dell’ ‘avatar’, appunto. 
    Niente da aggiungere alle parole tue e di Michele serra, se non che sospetto che la ‘novità’ del 3D, che sta riempiendo le sale, avrà inevitabilmente vita breve, se non si decidono a trovare nuove frontiere di racconto. E non parlo certo solo di Avatar. Ma del resto, forse, la massa ora vuole questo. O magari ne è solo vittima.

    Però ammettiamolo: Sigourney Weaver è sempre stupenda!.. ;)

  16. @smilepie
    Visto che la sua maggiore qualità sono i prodigiosi effetti speciali, questo è il genere di film che va assolutamente visto sul grande schermo di una sala cinematografica…

    @giovanotta
    A meno che tu non abbia qualche nipotino da accompagnare al cinema… ecco, allora potresti comunque andarlo a vedere, se non altro per goderti la meraviglia degli effetti speciali e chiudere un occhio sul resto…

    @NightTripper
    Ti dico solo questo. A Genova il mercoledi il biglietto cinematografico costa di meno: 5 euro invece dei 7,5 di media. Per Avatar le sale hanno abolito la riduzione del costo del biglietto e, quelle che lo proiettano in 3D, lo hanno portato a 10 euro!!! Ecco come risolvere la crisi in una botta sola… a danno naturalmente degli spettatori… ma questo è un particolare irrilevante!!!

  17. Pare che Cameron, abbia attinto a piene mani da un film d’animazione Italiano, -Aida degli alberi-, basterebbe vederlo per capire, io l’ho visto in tv ultimamente.  Diretto da Guido Manuli e uscito nel 2001.Poi, tutto ciò che hai scritto tu. Un saluto da Salvatore.

  18. pienamente d’accordo.
    un film a metà. sfrutta al 100% il linguaggio visivo, ma sotto il profilo narrativo siamo intorno a un discreto 30% a mio avviso.
    il cinema è un linguaggio polisemantico, peccato che Cameron non sia riuscito a sfruttarne appieno le potenzialità.

  19. @SaR
    E’ vero. Avevo letto anch’io la notizia.
    Un salutone a te.

    @Lunatik
    E’ un peccato perchè con un impegno diverso si sarebbe potuto realizzare un film più convincente anche sotto l’aspetto narrativo.

  20. Ho scritto nel post di Adams Rib che mi avete incuriosito con questo film e che lo vorrei andare a vedere al cinema, ma credo di essere più vicina all’impressione che ne hai avuto te.. ti farò sapere ! .

  21. Le recensioni che leggo in giro sono più o meno tutte di questo tenore… probabilmente dopo questo film il cinema di fantascienza non avrà più senso se non in 3d e questo ci può anche stare, poi però continueranno a esistere film, come "Moon", che appartenendo al filone fantascientifico hanno un contenuto molto più profondo, rinunciando al facile effettaccio,. Tuttavia, teniamo in considerazione che è cinema di ‘vasto consumo’, per la ‘massa’… i messaggi saranno anche facili e semplici, tuttavia credo che possano comunque colpire il grande pubblico. Poi certo chi magari vuole riflessioni più profonde potrà storcere il naso, ma non è detto che se si eleva il livello culturale del messaggio, questo giunga a destinazione… Insomma, se uno abituato ai film fracassoni va a vedere Moon, esce e si chiede ‘ma che vuol dì?’. Se lo stesso va a vedere Avatar, magari qualche riflessione sopra all’ambiente e alla guerra ce la fa pure…

  22. @Meg02
    Vallo sicuramente a vedere… penso che comunque ne resterai colpita! :)
    Un abbraccio.

    @crimson74
    Hai sicuramente ragione. Infatti il mio post non vuole essere una stroncatura, ma una semplice risposta a chi ritiene questo film un capolavoro. Non penso sia sufficiente l’innovazione tecnologica nel campo degli effetti speciali per definirlo tale. Ad esempio credo che oggi nessuno si ricordi più de Il cantante di Jazz… forse però ai tempi qualcuno lo considerò un capolavoro semplicemente perchè fu il primo film sonoro della storia!

  23. non ho visto il film ma solo i trailers
    finora ho sentito molti pareri  di amici che sono andati a vederlo, alcuni entusiasti e ltri delusi nelle loro aspettative, non so se riuscirò  a vederlo, purtroppo ho poco tempo per andare al cinema, però se vado ti faccio sapere

    un caro saluto 

  24. E a proposito di effetti collaterali: gli occhiali 3D possono davvero causare vertigini e mal di testa, soprattutto nei bambini o nelle persone che hanno disturbi con la messa a fuoco.
    Mi è piaciuta questa tua presentazione, che esce da un coro eccessivamente entusiasta.

  25. @albafucens
    Assolutamente si, grazie.
     
    @Ale55andra
    Grazie! :) Il bello è comunque continuare a confrontarsi su questa grande passione comune che corrisponde al nome di Cinema… :)

    @ElisinoB
    Io li soffro un pò perchè porto già gli occhiali da vista… grazie comunque per il tuo intervento.

    @LadyHeith
    Te lo auguro. Un saluto a te. Paolo.

  26. "mezz’ora buona di botti, luminarie, collisioni, inseguimenti, è decisamente troppo play-station per uno che preferisce il calcio Balilla"
    come sono d’accordo con te, credimi, e anche per il frastornante, che non è solo per le generazioni arcaiche, credimi… sei arcaico? : ) ma lasciamo perdere, forse sei abituato a pensare, tutto qui!!!! ciao! irene che odia il frastuono e l’omologazione non pensante : ) sarò un’arcaica precoce????  sto ridendo…

  27. Io l’ho trovato adorabile, trama compresa, pieno di citazioni e piccole perle (forse troppo piccole perché tutti potessero coglierle). Certo Cameron ha fatto un film che fosse fruibile a tutti e su certi discorsi non ha calcato eccessivamente la mano, ma meglio una piccola goccia nel mare che magari arrivi a molti -in un momento così critico per il nostro pianeta- che un’opera approfondita che sicuramente sarebbe arrivata a ben pochi!!!

  28. @dalfusotaiwan
    La prima parte del post riprende parte di una recensione di Michele Serra sul film. Io sono un pò più giovane di lui, ma chissà… forse anche io sono un arcaico precoce!!! :))

    @FataMatta
    Su questo sono d’accordo. Peraltro Cameron più volte ha detto di essere interessato a realizzare solo film mainstream, e direi che in questo senso Avatar se la cava ottimamente. Sarei però curioso di avere qualche esempio delle "piccole perle" che hai ravvisato nel film… :)

  29. Una clamore che da subito mi ha insospettito.
    Ho letto Serra e dunque al post vorrei aggiungere che oltre a confermare  "che il suo film sbalordisca senza realmente emozionare"
    mi ha anche un po’  annoiata premetto che ‘amo’ il genere.

    sheraz

  30. Hai espresso il mio stesso punto di vista, solo con un tono più posato. Ieri sera alla fine del film avevo gli occhi ancora pieni di colori, ma il resto era infastidito, più che deluso: è possibile che da vent’anni ci propinino sempre lo stesso film, con le stesse identiche situazioni, rimescolate un minimo, con addirittura gli stessi dialoghi? Io lo vedo come una mancanza di rispetto verso il cinema stesso, che non è fatto solo di produzioni miliardarie.
    Terminato il ciclo cinema/videogiochi/dvd/televisione, fra qualche anno di Avatar resterà solo una sensazione.

  31. @sherazade2005
    E’ un film costruito in laboratorio appositamente per sbalordire. Il tutto fatto con un’artificiosità che finisce col bloccare le emozioni vere. Peccato.

    @Spassky
    E’ vero. Io credo che in sintesi si possa dire che non basta la tecnologia per emozionare. Sbalordire non significa necessariamente "dire qualcosa". Se mi si passa la provocazione, c’è qualcosa di pornografico nel far procedere un film in funzione delle immagini e non della storia.

  32. Sono d’accordo.. nessuna emozione (si puo vivere senza emozioni?)
    sai saltando di palo in frasca  un film che mi ha molto emozionato a carattere ‘misto’? spero tu ‘abbia visto "Il labirinto del fauno", oppure l’onirico La sposa cadavere,

    sherabonnedimanche

  33. Io son fatto al contrario: il film l’ho trovato bellino, soprattutto per l’originalità dell’idea. Meno la palese ecoideologia che vi si respira.

  34. @sherazade2005
    Il labirinto del fauno è il primo blu-ray che mi sono comperato. Mai scelta fu più azzeccata!!! :)) Apprezzo moltissimo anche il cartone di Tim Burton…

    @Lore733
    Credo che il bello del Cinema sia proprio il fatto di non arrivare a tutti allo stesso modo.

  35. ciao Paolo, ho visto Avatar un mesetto fa. Sul mio bel divano a casa. Premetto che difficilmente sarei andata a vederlo al cinema e se così non in 3D, ma in 2D. Non avrei sopportato gli occhiali (sui miei occhiali!) e soprattutto non riesco ancora a digerire questo nuovo modo di vedere, di trovarsi “dentro” il film. Forse perchè io già mi ci trovo dentro al cinema, e l’idea di far parte della scena percettivamente e fisicamente non mi affascina per nulla, mi sembra una distorsione. Detto ciò, Avatar, se ti conquista, lo fa per stordimento grazie ad un ritmo frenetico che cattura lo sguardo a mò di calamita, ma come hai detto tu senza emozioni, se non i palpiti dei numerosi colpi di scena. La storia è avvincente. Il resto è molto America! ciao

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