Renzi in campo

Renzi in campo

Matteo Renzi ha sempre avuto la capacità di cogliere gli umori della gente e di adeguarvisi in breve tempo. Abilissimo in particolare nell’opporsi al sistema politico pur facendone parte, cavalca a suo modo l’ondata di sfiducia per la cosiddetta casta. Ecco perchè ieri ha incitato il suo partito ad attuare provvedimenti come l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, una nuova legge elettorale, la soppressione delle Provincie e i tagli alla politica in genere. E via di questo passo ha continuato attaccando tutto l’establishment, accusandolo di essere lento in un frangente che invece richiederebbe di correre a velocità doppia. «Ho solo detto quello che pensa il 95% degli italiani» ha spiegato con la consueta schiettezza, dichiarandosi poi pronto per nuove elezioni.

I sondaggi recenti lo indicano come il politico di gran lunga più affidabile di tutti e, sotto la sua guida, collocano il PD al 36%. Ed è proprio grazie a questo notevolissimo consenso popolare che Renzi ha deciso di entrare di fatto in campagna elettorale. In tal senso si deve leggere l’ospitata ad Amici, dove si è presentato con tanto di giubbino di pelle e jeans che fanno tanto gggiovane. In questo momento soltanto il sindaco di Firenze è in grado di erodere il consenso giovanile a Grillo. Alle scorse elezioni hanno votato per il santone del vaffanculo oltre il 47% degli under 24 e quasi il 38% degli under 30. Tendenza inversa per il Partito Democratico [30,4% fra gli over 60 e 26,3% fra gli under 30], che come non mai avrebbe bisogno di svecchiarsi, ed affidarsi ad una nuova generazione di dirigenti in grado di farsi portavoce credibile delle istanze del mondo giovanile. A febbraio Bersani aveva concluso la sua campagna elettorale in un teatro insieme a Nanni Moretti. Oggi Renzi rilancia la sua sfida andando da Maria de Filippi in TV. Qualcosa [purtroppo] dovrà pur significare.

77 pensieri riguardo “Renzi in campo

  1. Sai già come la penso su Renzi e sulla necessità di rinnovamento dei partiti italiani e del PD in primis.
    Non credo che Renzi sia un santo e sia totalmente esente da alcuni mali che affliggono la politica italiana e non penso nemmeno che possa essere il Salvatore della Patria, ma sicuramente rappresenterebbe un buon inizio per un certo cambiamento.
    Non voglio fare polemica ma esordire con quel “malfrequentato” come fa Carlo non mi sembra ne giusto ne opportuno.

    1. Carissimo, uso certi termini per questioni di coerenza. Avendo avversato ai tempi che furono D’Alema, Violante e tutti gli altri sinistroidi che hanno consentito, adducendo le scuse piu’ strambe, al male berlusconiano di perdurare, non posso non dichiararmi ostile a > ragione a chi, ieri, organizzava incontri super-segreti con il Cav. e andava ad Arcore col cappello in mano (guardacaso proprio mentre lanciava quella corrente interna, il Big Bang, che poi ha avuto la deflagrazione di un peto) ed oggi preme sull’acceleratore dell’inciucio, desideroso solo di far sparire quel che resta di PD (‘fondare un nuovo partito? Noooo’, dice lui) e quel che resta di Bersani.
      L’analisi del nostro ospite e’ impeccabile: come capisce la gente Renzi, nessun altro ci riesce dalle parti del PD (anche in questo il sindaco somiglia a B), ma occhio a non farsi incantare dalle sirene. Anche se con un paio di jeans stinti e stropicciati, R. rimane una brutta copia di quella sx dalemiana che e’ forse la peggiore d’Europa.

  2. Ovvio che se sei in promozione partecipi ad Amici e non a Protestantesimo.Questo non mi sconvolge più di tanto.Piuttosto discuterei sull’elemento novità che a mio parere sta più nel modo che nei contenuti.
    Renzi non è precisamente di primo pelo e per essere un quarantenne ha trascorsi politici tra DC e Margherita degni di un cinquantenne e oltre.E se i giovani sono questi,nel partito,in ruoli di primo piano, ce n’è già un nutrito assortimento.
    Per il resto sono serena ( semmai pronta ad imBARCArmi,) Renzi deve misurarsi con un congresso, quindi col gradimento interno che non è certo pari a quello di cui gode all’esterno.
    Nessun golpe sarà possibile a meno che i numeri non consentano un regolare passaggio di consegne.E’ il bello dei partiti in cui ci sono le Istanze che funzionano.
    Quanto alla sua designazione a Premier mi pare ci sia tutto il tempo di una riflessione.Facciamo al prossimo giro.

  3. @Carlo
    Come si sarà intuito dal tono del post non vado pazzo per Renzi, pur riconoscendone alcune importanti qualità. Mi auguro però che la sua figura serva come “apripista” per un processo di rinnovamento del partito che, con l’obiettivo di governare il Paese, non può più essere procrastinato.

    @paluca
    Gli italiani hanno da sempre ricercato il Salvatore della Patria. Sbagliarono nel 94 a considerare tale berlusconi, sbagliano oggi con Grillo, sbalierebbero domani con Renzi. Ancora non si riesce a capire che i problemi del Paese sono così tanti, complessi e annosi che non sono risolvibili da una persona sola. L’operazione, semmai, potrebbe essere intrapresa da un partito radicato e diffuso nel territorio, composto da una dirigenza di persone per bene che hanno a cuore il bene comune e conoscono i problemi della gente. Persone che non intendono arricchirsi alle spalle degli elettori, ma che rivestono il loro incarico al fine di dare ciascuna il proprio contributo per sollevare il Paese dalla brutta situazione in cui si trova.

    @sed
    Non sono per nulla sconvolto dalla partecipazione ad Amici. Registravo solo il fatto che se si vuole diventare il maggiore Partito del Paese, si deve giocoforza fare i conti con un certo involgarimento del tessuto sociale. Non si può cioè continuare a farsi legittimare da intellettuali che sono diventati distanti dalla gente ed in particolare dai più giovani. In questo senso – ahimè – vale molto di più una De Filippi che un Nanni Moretti.
    Renzi non è di primo pelo, ma sa in che modo accreditarsi tale, presso i media. Anche questa è un’abilità importante che gli va riconosciuta. Anche perchè chi voglia guidare la coalizione di centrosinistra dovrà passare, volente o nolente, prima da una legittimazione mediatica e poi dalle primarie.

  4. emphasized textSe vota il 75% e prendi il 25,42% significa che ti ha votato il 19% degli aventi diritto. Sarebbe un ottimo risultato, se non fosse il tuo peggiore dagli anni ’90 (ma allora i partiti che oggi sono PD erano diversi) e tu non aspirassi dichiaratamente a governare il Paese. Considerata la Storia patria e le circostanze contingenti, praticamente ti votano i parenti stretti.
    Il gruppo parlamentare è in gran parte rinnovato. Tuttavia la dirigenza è lì da numerose legislature (Scalfarotto escluso) in barba al regolamento interno. Sarà mica il momento di fare il famoso passo indietro? Congressi e primarie, mi si risponderà, siamo mica alla bocciofila. Ma a dimettersi serve il congresso? Se sì, annuncia già ora per allora. Pensate che bello, fai il beau geste, dichiari che sei all’ultima legislatura, finita questa vai a lavorare (ma esagera, buttati via!! “vado a fare il volontario!!!!”) nella sezione di zona del paesello. Ma ti guarderanno tutti in un altro modo, te lo dico io. Anche perché, si van a vedere certi risultati e quasi ti vien voglia di mandargli i fiori casa, o un whiskey che si tirino un po’ su: ma avete visto i voti di Bindi e Finocchiaro? In collegi dove gli avversari proprio non erano irresistibili.
    Ma c’è da proporre Presidente del Senato e proponi Finocchiaro? O casomai Presidente della Repubblica? Non capisco.
    (a proposito, a me piaceva l’idea Cancellieri, mi pare non la si consideri più, cosa è successo?)

    Capisco invece lo scalpitare dei nuovi, se non scalpiti quando l’avversario è debole, quando mai ancora? Certo che oltre agli stracci, qui volano le carte e sfuggono nel pubblico dominio cose che magari proprio non aiutano: liste di immobili, spesa stipendi Euro 10Mio (dipendenti >100 u. Impresa italiana numero dipendenti medio: 4 u.), salari non proprio da solidarietà. Per tacere di quella brutta questione del patrimonio della Margherita… anche lì ci sarà da rinnovare, sennò anche i parenti stretti a un certo punto…

    Matteo Renzi dice un sacco di cose giuste e un sacco di cose inutili, molto politico “televisaro”, però se indica politiche condivisibili per invertire il declino del Paese ben venga e finger crossed. Speriamo la competizione sia più affollata, però.
    Non so spiegare perché, ma Renzi mi sembra che anche quando dice cose giuste, pensi cose sbagliate. Sembra uno che ha studiato a memoria per dire cose cui non crede, o che non capisce. È solo la mia impressione?
    Barca, ancora non abbiamo letto questo manifesto, vediamo un po’.

  5. Ah i commentatori verbosi, torrenziali e perennemente fuori tema,che non controllano le notizie su cui fondano i propri giudizi e che c’avevano una fidanzata del PD Mozione Bersani che li ha fatti taaaaaaaaaaanto soffrire.

  6. Sed provocadora! Le mozioni Bersani è risaputo girino con collezioni di cuori rasoiati, quindi a voler correre il rischio poi non ci si può lamentare troppo. Se mi manda l’indirizzo, a Lei i fiori li mando, sin dudas. Sono scivolato su una buccia di banana? Spero sia il patrimonio, spero sia meno. Ma non mi tiri invece fuori qualche bizantinismo del regolamento sui mandati, che mi passa proprio sopra

    1. Non so.La mia mozione era un’altra. Noi si girava con lo spiedo e il fuoco lento, respingendo al mittente ogni mazzo di fiori di ruffiana provenienza (cioè tutti)
      “Tutto qui?” recitavano i biglietti di ritorno.
      Comunque:
      Rivedere la situazione patrimoniale Margherita e DS ( piccolo aiuto : non entrarono nella fusion, mica eravamo scemi e manco loro ma quelle dei DS sono certificate da molti anni)
      Rivedere l’età media dei dirigenti nazionali sull’apposito sito e scoprire – oh cielo!- che Scalfarotto è lì dal 2006 e che i “vecchi” sono davvero in minoranza. (il punto però è il nuovo non il giovane come da abusata discussione internettara)
      Per il reparto bizantinismi non mi disturberò oltre il fatto che le dimissioni del Segretario sono affare del Partito non di quelli che passano.
      Studi suvvia.E poi torni che la interrogo.

      1. Ma Lei non ha cap… ma io non mi sono spiegato bene. Tento chiarimento prima di uscire per l’apéro.
        Ricordo benissimo la questione Lusi e che i due enti sono distinti (il PD ci ha proprio tenuto a farlo capire per bene, gli amici ex-Margherita avranno apprezzato lo zelo assolutorio) e purtroppo il refrain della certificazione PriceWaterHouseCooper me lo sono sentito cantare diverse volte. Temo che molti elettori, io fra loro, guardino all’entità del patrimonio, al numero di dipendenti, al costo stipendi (e a certi stipendi specifici, che francamente…), alle entrate (quasi tutte pubbliche, qualche gaffe anche tra le private) quattro volte le spese elettorali che dovremmo rimborsare (stavolta pare il moltiplicatore sia più basso) e allora la X magari non cade proprio lì e all’ennesimo sbuffo annoiato alla domanda sui costi della politica qualche spiegazione se la danno. Capisce bene che Renzi lì, gli fanno campagna loro.
        Mica parlavo di età, ma mi pare che il regolamento parli di limite di mandati. Avevo capito in organi istituzionali, non interni al partito. Le posizioni apicali (Segretario, Presidente, Vicesegretario e Vicepresidenti) mi pare che siano tutte ampiamente oltre il limite datosi, tranne appunto Scalfarotto, che se non sbaglio è alla prima legislatura.

        Mi alza il voto ingiustamente basso? Meritavo di più. E’ che Lei non vede l’ora di prendere la matita rossa per cerchiarmi degli errori anche dove non sono. Da Vicenza, quei cerchi sembrano un po’ cardiomorfi, o sbaglio? Esco per evitare spiedi e fuoco lento (court bouillon!), buon weekend!

        1. Ah lei esce per ….l’apéro? E il parterre è quello di Piazza delle Erbe?
          Ed ecco spiegato perchè non ci si capisce…

          Odio fare quel che sto facendo (cioè ribattere punto per punto) comunque se lei mi scrive :
          Il gruppo parlamentare è in gran parte rinnovato. Tuttavia la dirigenza è lì da numerose legislature

          Io che devo capire?Che c’è una differenza tra gruppo parlamentare e dirigenza ? Mi sa di si.
          Che tra mandato parlamentare e incarico di partito pure? Ok.

          Comunque le deroghe concesse ai due mandati si sono contate sulla punta delle dita.

          E creda non sottovaluti Price Water House Cooper non si tratta mica di giochini.Come pure le posso assicurare che il patrimonio di cui trattasi non è stato certamente messo insieme con i soldi dei contribuenti.
          Si piazzi il cerchio rosso sul bicchiere dell’apéro a mò di decorazione e che buon pro le faccia.

  7. @Matteo
    Non credo che Renzi dica cose che non capisce, forse piuttosto afferma le cose che la gente vuol farsi dire ma a cui lui non crede fino in fondo…

  8. Contrariamente a quanto comunemente si crede, il camaleonte non cambia colore per adattarsi all’ambiente circostante, ma lo fa per comunicare i suoi differenti stati d’animo. Ergo… quello che hai descritto tu è un fasmide.

    1. ahahahahah
      non sono un entomolgo, ho solamente visto Master & Commander, splendido film, storia vera, colonna sonora indimenticabile e… una particina per i fasmidi ;)

  9. renzi è uno che non può che far bene al PD, bersani sa troppo di vecchio, di casta e poi diciamolo ha perso le elezioni… di lui non si fgidano gli italiani

  10. @John Law
    Ecco perchè allora io di fasmidi non ne sapevo nulla: non ho visto il film! :)

    @enio
    Renzi può far del bene al PD se il partito è pronto a raccogliere la sua sfida, allestendo una nuova generazione di dirigenti: giovani, seri, preparati. E’ quello che gli chiede la gente. Se però il partito si chiuderà nel palazzo per preservare se stesso, allora può anche fargli molto male. Ad esempio: le primarie, di coalizione o di partito che siano, non si possono eludere. Se non si faranno, Renzi potrebbe anche decidere di andarsene e allora sarebbe la fine del PD.

  11. Anche Franceschini si è allineato al pensiero di Renzi, ma credo che qualcuno nel Pd preferisca un accordo con il piccolo satana piuttosto che l’ennesima sconfitta elettorale.
    L’unica cosa certa è che Bersani resterà sempre più solo in compagnia dei suoi giaguari.

  12. io non sono così convinto che Renzi riesca a ripescare dal bacino di Grllo… almeno non in misura determinante.
    potrebbe pescare dal bacino del PDL, ma anche lì non saprei che spazi ci sono: è già ai minimi termini.
    insomma, non so se in questo momento Renzi è la risposta adatta.
    intanto capisco che può dare quello “sprint” di novità con cui competere con Grillo, ma poi sul piano delle idee non credo ce la farebbe.
    Grillo ha la sua retorica ed il suo programma, che Renzi non riesce ad infrangere.

    comunque io continuo a trovare queste apparizioni extra luogo politico, semplicemente fuori luogo…. non pretendo mica che si vada solo a Ballarò, Che tempo che fa o Porta a porta, ma almeno in programmi nei quali un pò di policy abbia senso

    1. Caro Red, in West Wing – visione che ti consiglio e che ti piacerebbe – il presidente degli Stati Uniti costretto a letto da un’influenza scopre la televisione pomeridiana con i programmi tipici di quella fascia.Mentre guarda un po’ perplesso la gente che urla,litiga, si accapiglia e parla a vanvera, si affaccia nella stanza il vice-presidente al quale rivolgerà la ferale domanda ” ma questa gente vota? “.
      La risposta è ovviamente si.
      Qui è inutile che ci giriamo intorno.Bisogna convincere i distratti,i disillusi,quelli che si sono allontanati perchènoncapisconopiù – come dar loro torto – etcetc.
      Renzi ci tiene a marcare la differenza ma non la distanza e in questo fa bene a non snobbare i luoghi in cui si trovano possibili elettori.

  13. @redpoz
    Eppure tutti i sondaggi danno il PD con lui alla guida a dei livelli ben superiori persino a quelli con cui si persero le elezioni nel 2008 e poi mai più raggiunti. C’è anche da dire che se alle prossime elezioni Renzi guidasse il centrosinistra, difficilmente berlusconi si ripresenterebbe e di conseguenza difficilmente il PdL raggiungerebbe lo stesso risultato di febbraio. Personalmente sono poi convinto che una parte di quelli che hanno votato Grillo lo hanno fatto inseguendo un desiderio di rinnovamento e cambiamento che anche Renzi (giusto o sbagliato che sia) riesce a rappresentare… pertanto una certa erosione dei voti grillini ci sarebbe, tanto più che Renzi è per adesso l’unico leader democratico ad avere un appeal presso le giovani generazioni (bacino grillesco per antonomasia).
    Con questo non voglio dire che faccio il tifo per lui, anzi tutt’altro. Non l’ho votato alle scorse primarie e alle prossime sono in attesa di conoscere i suoi competitors.

    1. a livello di immagine, almeno un pò è vero.
      ma non darei per scontato che Berlusconi non correrebbe: perchè evitare? in fondo potrebbe riuscirgli il colpaccio. eppoi, chi altro potrebbe al posto suo?
      insomma, impressione mia, se Renzi corresse finirebbe esattamente come Veltroni….

  14. Significa che oggi in politica bisogna saper comunicare; e questo non vuol dire solo sapere usare i mezzi di comunicazione, ma essere di per sé ‘comunicativi’. Io Renzi non l’ho ancora capito: ci vedo una discreta dose di ‘paraventaggine’, ma non arriverei a definirlo ‘uno di destra’ come ha fatto qualcuno… sembra più un democristiano di sinistra degli anni 2000, ricorda parecchio Blair (e questo forse potrebbe anche essere un male). Il problema del PD però, è che in mancanza d’altro, ben venga Renzi… sul fatto che sia andato ad Amici, peraltro a fare un discorso sul ‘talento’, non ci vedo nulla di male… Fassino andò a C’è posta per te dove incontrò la sua vecchia governante… Renzi non è probabilmente l’unico nel PD ad avere un potenziale appeal nei confronti degli elettori, in termini di potenziale freschezza e novità: in una realtà alternativa forse adesso al suo posto avremmo Deborah Serracchiani, che però non ha avuto altrettanto coraggio, faccia tosta e arrivismo… e allora, anche se probabilmente non è il massimo, ben venga Renzi…

  15. @redpoz
    berlusconi potrebbe anche correre, ma pagherebbe sicuramente sia la maggior freschezza di Renzi che la sua collocazione “moderata”.
    Il sindaco di Firenze, giusto o sbagliato che sia, risponde a quel bisogno di rinnovamento che la gente ha espresso col voto. E’ il paladino della rottamazione, che sicuramente è un’idea antipatica e un pò populista, ma che ha aperto una larga breccia nell’elettorato di qualsiasi schieramento. Allo stesso tempo, non essendo così marcatamente di sinistra, è in grado di prendere i voti un pò dapertutto, trasversalmente…

    @marcello
    Concordo… come dicevo prima, se si vuole diventare il maggiore Partito del Paese, si deve giocoforza fare i conti con un certo involgarimento del tessuto sociale. Non si può cioè continuare a farsi legittimare da intellettuali che sono diventati distanti dalla gente ed in particolare dai più giovani. In questo senso vale molto di più una De Filippi che un Nanni Moretti.

    1. ripeto: non ne sono convinto.
      Berlusconi credo sarebbe capacissimo di “mangiarsi” Renzi sul suo stesso piano, proclamandosi ancora “nuovo” alla politica e più liberale di tutti. gli italiani, lo sappiamo, hanno memoria corta.
      poi, per carità, io sarò pessimista….

  16. ho visto su youtube l’intervento di Renzi dalla De Filippi…e mi è sembrato un buon discorso, rivolto ai giovani, e non solo..
    considerando che i vecchi voteranno di nuovo Bersani, approvo la sua scelta …

  17. @redpoz
    Mah… staremo a vedere. Io spero solo che Renzi costituisca uno sprone perchè il PD porti a termine un forte rinnovamento della sua classe dirigente. Non possiamo certo affidarci solo su di lui, anche perchè con Renzi a Palazzo Chigi si corre il rischio di morire democristiani…

    @luigi
    Il voto dei giovani che a febbraio è andato per la maggior parte a Grillo è importantissimo. Renzi può accreditarsi come leader credibile presso le generazioni più giovani… quindi bene ha fatto sicuramente…

  18. RW ah, infatti non mi spiegavo questa tua “svolta” (virgolettato, of course) pro-Renzi.
    che Renzi possa contribuire al rinnovamento della classe dirigente è indubbio, ma non dimentichiamo che ci sono anche persone come Puppato, Serracchiani, Moretti, Orfini, Civati…. insomma, Renzi da uno sprone fondamentale, ma non è l’unico.

  19. @redpoz
    Quello su cui questa nuova generazione dovrebbe lavorare un pò è una certa qual “legittimazione mediatica”. Renzi fa notizia qualsiasi cosa dica o faccia. Si è costruito un personaggio. La comunicazione è fatta anche (soprattutto?) di questo.

    1. considerazione interessante, per quanto trovi questa “legittimazione mediatica” un criterio spesso eccessivo ed abusato, non posso nascondere che sia totalmente mancata per praticamente tutti i personaggi che cito.
      resta da capire in che misura questo è un criterio politico, valido: io trovo che travalichi in larga parte i normali criteri di legittimità politica e debba essere considerato con cautela.
      la partecipazione mediatica non può essere di per sé legittimante, ma deve essere focalizzata -semmai-, il che implica che vi siano altri aspetti dietro essa (nominalmente: un programma politico), oltre che altre fonti di legittimazione (il programma stesso, il supporto democratico dentro e fuori il partito).

  20. @redpoz
    Hai perfettamente ragione. E’ così che dovrebbe funzionare. L’uso del condizionale però è d’obbligo. Sappiamo che in Italia il “luogo” per eccellenza in cui l’elettore medio forma le proprie opinioni è la televisione. Sappiamo ancora che una larga fetta del Paese non vota sulla base del programma o di questioni eminentemente politiche, ma sulla scorta di un “sentire” molto più epidermico e superficiale. In questo senso la presenza in televisione, o anche (sebbene in misura minore) il titolo sul giornale, giocano un ruolo fondamentale al fine di stabilire una connessione emotiva fra il politico e l’elettorato.

  21. siamo alla farsa….Renzi bocciato come grande elettore, un autogol clamoroso.
    certo che il PD è maestro nel suicidarsi.

  22. @luigi
    Quello di avere escluso Renzi come grande elettore è stato sicuramente uno sbaglio che si poteva tranquillamente evitare. Quanto alle ospitate in TV, penso anche io che si tratti di una precisa strategia…

    1. boh, solo perchè ormai Renzi è diventato un super-personaggio pubblico, ma non c’è nessuna norma che preveda una simile scelta, nè un’abitudine della regione Toscana: in genere si mandano presidente del consiglio regionale, capogruppo opposizione e presidente giunta….

    2. @redpoz
      Non c’era nessuna norma, ma sarebbe stato opportuno, visto il peso di Renzi… tantopiù che così si alimenta l’idea di contrapposizione fra la gerarchia del partito e il sindaco di Firenze…

      1. dico “norma” in senso lato, anche come prassi.
        in Germania, la prassi è che i Laender inviino personalità pubbliche, in Italia le regioni hanno sempre prediletto politici regionali.
        ecco perchè non monterei tanta storia…

  23. adesso,come avrai sicuramente notato, è sceso in campo Barca, l’anti-Renzi…
    l’unico in grado di contrastarlo, siamo alla faida interna al PD…da non credersi..
    anzichè spingere Renzi, forte di un consenso popolare trasversale, lo si boicotta: ma in quale altro paese del mondo succedono ste cose???

  24. io non lo so se Renzi sia la persona giusta per raddrizzare il Paese, di sicuro, è il personaggio nuovo, e già questo sarebbe un buon punti di partenza.
    ieri sera, a parte le ripicche col direttore Sardo, stucchevoli, direi che ha parlato bene…
    è vero, piace a molti del centrodestra, ma questo è un problema o un vantaggio?
    le elezioni, non si vincono portando via voti all’avversario?
    o sbaglio?

  25. @luigi
    Io credo che Renzi sia una risorsa per il PD solo se funziona da pungolo per far nascere una nuova generazione di dirigenti, seria, capace, preparata. Il partito deve rinnovarsi profondamente ed il rinnovamento non si fa mai con un uomo solo. In questo senso ben vengano i Barca e i Civati. Il più “bravo” lo decideranno le primarie, come succede negli Stati Uniti. Ti ricordi quante se ne sono dette Obama e Hilary Clinton? E poi dopo che il primo ha vinto, hanno lavorato bene insieme. Non si tratta di faide interne ma di confronto democratico.
    Personalmente Renzi non mi piace moltissimo: ha un’estrazione democristiana, è un moderato e si vede. Io ho un anima che sta più a sinistra (tant’è vero che alle elezioni ho votato SeL). Se però Renzi vincerà le primarie, che si DEVONO assolutamente tenere, tiferò per lui come nuovo leader del centrosinistra.

  26. Renzi è uno capace di catalizzare le simpatie trasversali, ha idee innovative, è giovane, pieno di entusiasmo ed energia, e si sta dimostrando un buon Sindaco.
    ma l’elettore del centrosinistra, davanti a una prospettiva di cambiamento radicale, e a un personaggio simpatico alla destra, per principio, preferisce continuare a votare i perdenti: guarda che non era facile perdere stavolta…eppure Bersani ci è riuscito, ed ecco il risultato.
    manca la controprova che con Renzi avrebbero vinto, ma per farti un esempio in piccolo, i miei figli avrebbero votato Renzi, cosi invece hanno votato Grillo, e non Bersani, e come loro, parecchi giovani che conosco.

    sarebbe ora di cambiare no?

    1. ma catalizza anche antipatie trasversali…. eppoi, scusa, sono proprio opportune le presenti dichiarazioni (vagamente polemiche, possiamo dirlo) sulla sua scelta come delegato, sulla Finocchiaro, l’ennesimo incontro con Berlusconi?? almeno una non se la può risparmiare?

    2. @redpoz
      Le dichiarazioni sulla Finocchiaro sono populiste e qualunquiste come certe uscite di Grillo che mirano a cavalcare la rabbia contro la classe politica e fanno di tutt’erba un fascio. Peraltro la Finocchiaro a suo tempo aveva già ampiamente chiarito la faccenda. Tornarci sopra in questo momento, specie se appartieni allo stesso partito, è assolutamente riprovevole. E lo è ancor di più se si pensa che Renzi spara sulla Finocchiaro perchè vorrebbe Prodi. Infatti con Prodi al Quirinale ci sarebbe la rottura con berlusconi e si andrebbe ad elezioni… e siccome Renzi vuole andare ad elezioni….

      1. bhè, sai che se la scelta fosse Prodi non mi dispiacerebbe affatto….
        magari alle elezioni perderemo. ma vuoi mettere Prodi che dà l’incarico a Berlusconi?? al cavaliere verrebbe un infarto dalla rabbia

  27. @luigi
    Bisogna vedere dove Renzi vuol portare il partito. Se lo vuole stravolgere oppure no. Io ad esempio una nuova Democrazia Cristiana non la voterei mai e con me tantissime altre persone. L’importante è che il PD cambi, però ci sono tanti modi per cambiarlo. Anche Barca, anche Civati, anche la Puppato, anche la Serracchiani, anche Orfei, anche Speranza vogliono cambiare il partito. Facciamo le primarie e vediamo…

  28. credo che nessuno vorrebbe una nuova DC, tuttavia, è necessario allargare l’elettorato cercando di prendere voti anche a destra…
    stiamo correndo troppo :), cominciamo a vedere cosa riesce a combinare Bersani, anche se la vedo dura.
    Bersani mi è sempre stato simpatico, anche quando votavo Lega, ma non l’ho mai ritenuto in grado di governare il Paese.. guarda che stavolta era impossibile non vincere, eppure lui ci è riuscito.
    buona domenica a te e famiglia

  29. @luigi
    I voti non si devono prendere necessariamente solo a destra, esiste un elettorato di sinistra che non vota più oppure che ha votato Grillo perchè insoddisfatto dell’azione del PD. Il Partito Democratico è composto almeno da due anime. La cosa importante è che la persona che vincerà la primarie (che sia Renzi o qualcun altro) sia in grado di tenere insieme queste anime diverse in un unico contenitore. In questo senso reputo molto positiva anche l’intenzione di Vendola di “mescolarsi” con i democratici…

    1. @sed
      Infatti ho scritto “almeno”… diciamo che è un ragionamento per grandi numeri… una prima scrematura prevede due anime… all’interno delle quali ve ne sono di altre…

      1. Le matrici sono quattro – socialdemocratica,liberal democratica, cristiano sociale e laica – le correnti di riferimento con qualche trasversalità una ventina in tutto. Se dovesse arrivare Vendola aggiungeremmo una quinta matrice – quella comunista – con relative sottocorrenti. (mescoliamoci ma fino a un certo punto)
        Ovviamente questa fervida attività perdura dai tempi del PCI con l’unica differenza che allora c’era il Comitato Centrale e solo chi era espressione della maggioranza poteva esternare . Non erano bei tempi .
        Del resto con la morte dei valori trainanti del Pensiero Forte (e pace all’anima loro) non poteva che determinarsi quel che sembra confusione solo perché si fatica ad attivare un sistema di connessioni che riguardano i dati derivanti da diversi sistemi informativi (quello industriale – economico, quello politico globale e locale, quello sociale con gli indicatori sulla oggettiva e soggettiva qualità della vita, e così via) .Si tratta di trovare nuovi modelli di analisi del mondo perché quelli vecchi, come si vede,non funzionano più.
        Sotto questo aspetto,ovvero per tornare a bomba scegliere un candidato o un altro non sarebbe più l’operazione di casting da pianerottolo cui stiamo assistendo in questi giorni.
        Basterebbe scegliere Pinco ma soprattutto spiegare perché

      2. @sed
        Personalmente ho sempre avuto una passione per Rodotà… perdipiù oggi il suo nome appare ancora più valido, perchè dopo essere andati dietro Grillo per 50 giorni, attraverso proprio il nome di Rodotà potrebbe crearsi uno spiraglio per una collaborazione anche sul fronte Governo. Per contro non si capirebbe perchè, avendo giurato e spergiurato che un alleanza di Governo con berlusconi non si farà mai, si cerca proprio un nome condiviso anche da berlusconi… che peraltro – Damato o D’Alema che sia – andrebbe nella direzione opposta dell’operazione portata avanti con i Presidenti delle Camere…

        1. Sono cose diverse : un conto è governare laddove è richiesta un’alleanza strutturale. E lì si è esclusa la possibilità, secondo me, per la semplice ragione che governare con Berlusconi non porterebbe alcun beneficio al Paese.
          Un conto sono gli ambiti istituzionali – presidente della Repubblica,riforme costituzionali – laddove è il nostro Ordinamento a chiedere massima condivisione.Vedi in concreto : le doppie letture in materia di leggi o le maggioranze qualificate per le elezioni presidenziali.
          Ora, un presidente deve incarnare l’Unità Nazionale e avere competenza,se poi riesce anche ad avere riconosciuta autorevolezza internazionale ,meglio mi sento.
          Dopodichè non è che il presidente della repubblica può fare quello che vuole (soprattutto da noi), si muove entro ambiti di legge ben definiti.
          Esempio : Napolitano avrebbe preferito le larghe intese e si è fatto in quattro per sollecitare la legge elettorale.
          Nessuna delle due opzioni si è realizzata.
          Ergo : non ci sono automatismi di sorta.Ecco perché una decisione corretta e seria deve concentrarsi sui requisiti senza dietrologie e corse in avanti.
          Purtroppo assieme al populismo,come ti sbagli, è arrivato anche il politicismo,per cui senti dire da rappresentanti dei cittadini che Gabanelli è una scelta perfetta perchè mette in difficoltà il PD.
          Sarebbe come se ti fossi sposato per fare dispetto a tua madre o alla fidanzata di prima.
          Che moglie avresti scelto?

        2. @sed
          Ma perchè la massima condivisione ora la si cerca con berlusconi e non più con Grillo? Se poi questa significherà D’Alema o Amato (Dio ce ne scampi), con un risultato dal carattere diametralmente opposto a quanto fatto con Boldrini e Grasso, allora equivarrà ad infischiarsene delle istanze di rinnovamento della classe politica espresse con le ultime votazioni. Perdipiù così si darebbe pure una grossa mano a Grillo, fino ad oggi in difficoltà per non aver sostenuto un Governo del PD, perchè gli si consentirebbe di dire: “Io gli avevo detto che con Rodotà si sarebbe riaperto il dialogo ed il PD invece ha preferito l’inciucio col PdL ed un esponente della Casta (Amato o D’Alema non cambia granchè) al Quirinale”. Spero che lo scenario non sarà questo perchè altrimenti il risultato finale sarebbe: suicidio politico! Possibile che nessuno lo capisca ai piani alti del Partito Democratico?

          1. Parli come se all’interno del PD fossero tutti d’accordo e si trattasse solo di cercare consensi altrove….in realtà sia Amato che D’Alema che Prodi che Rodotà incontrano dissensi e quindi la battaglia comincia dall’interno.
            Qualsiasi scelta avrà contro pezzi consistenti di partito e ciascuna con motivi politicamente degni.
            Qui non ci sono i buoni o i cattivi i nuovi o i vecchi poichè Grillo,per come si muove è ben lontano dall’ incarnare rinnovamenti che non siano una mano di vernice alla facciata.
            Nè ci sono Gabanelli o Rodotà che possano portare sulle spalle un nuovo che nessuno dimostra di volere.
            Non condivido i giudizi che circolano sulle persone in ballo,sono tutti figli del medesimo sentito dire raccattato in discariche varie di vecchi talk show o giornali scandalistici.
            Nè posso apprezzare il clima catastrofico che sta intorno a questa scelta.
            Bisognerà pur capire una volta per tutte che la fine,il suicidio politico, ci sono già stati : non è che arriva Grillo e mette fine.
            Grillo arriva perché la fine c’è già stata.
            Ora vediamo di ripartire senza lo straccio delle vesti.
            Non vorrei essere nei panni di Bersani.

          2. @sed
            Ma è proprio la ripartenza che una scelta sbagliata metterebbe in discussione. In realtà si era già ben ripartiti con la mossa Boldrini/Grasso… si era dimostrato di aver compreso appieno i risultati elettorali. Si era mossi nella direzione chiesta dagli elettori e al tempo stesso si era messo in difficoltà Grillo. Poi lo so anche io che dentro al PD non sono tutti d’accordo, che ci sono forti dissidi interni, però se alla fine prevarrà l’opzione che porta al Quirinale Amato o D’Alema, a mio avviso sarà un errore terribile, dalle conseguenze pesantissime. Non siamo qui per sostenere se è giusto o meno considerare Amato o D’Alema i rappresentati principi di quella casta ormai così invisa. Così la gente li considera. Basterebbe farsi un giro in Rete per rendersene conto. Il PD deve prenderne atto, così come un mese fa ha preso atto che scegliere Franceschini e Finocchiaro per la Presidenza delle Camere non sarebbe stato più opportuno. Continui per quella strada, perchè è la sola strada che gli viene data per ripartire.

            1. Si ma la politica è anche proposta,non solo mettere in bella copia quello che malamente dice la ggente.
              Intercettare le istanze significa tradurle mica sposarsele come sono. Se così fosse basterebbe un notaio e una segretaria a prendere nota.
              A che servirebbe un partito?
              Ora Rodotà non è gradito ad una parte del PD che però, guarda caso,rappresenta anche una parte – consistente – degli elettori.
              Che facciamo con questi,li buttiamo a mare? Ripartiamo io mammete e tu?
              Per quanto possa apprezzare Rodotà,non mi sembrerebbe giusto.
              Il metodo Boldrini Grasso – a parte l’enorme differenza dei ruoli – consiste nel trovare una personalità altra che sparigli i giochi.
              Non quello che più piace alla sinistra. (te pare de sinistra Grasso?)
              E a questo mi pare si stia lavorando.
              Con calma e metodo e senza schiamazzi faremo sto presidente sperando che chi lo promuove non s’aspetti rivoluzioni
              Questa sempre una Repubblica parlamentare rimane.

  30. io non credo che si possa arrivare alla scissione, certo è che se continua l’ostilità verso Renzi, diventa difficile convincerlo a rimanere…ma lasciarlo andare via, sarebbe come vendere il centravanti da 30 gol a campionato.
    oggi, è l’unico che possa contrastare sia Grillo che Berlusconi.
    sicuramente avrai visto ieri sera i sondaggi a BALLARO’, ecco, lì c’è la risposta.

  31. Renzi in fondo resta un democristiano, un affezionato della prima repubblica ( e ha 40 anni, quindi pensa come sta messo male), e onestamente io gli sento dire solo cose populiste (il discorso dell’abolimento del finanziamento pubblico ai partiti ad esempio, che reputo una cosa sbagliatissima) che non fanno altro che esaltare una visione personalistica della politica che lo avvicina (tremendamente) al Berlusca. Bersani ha avuto le sue colpe, ma non scherziamo, non c’è assolutamente paragone fra i due. Un saluto.

  32. quest’idea di definire Renzi un democristiano, finora ha portato solo al risultato attuale, cioè il nulla.
    andiamo ancora avanti cosi o cerchiamo davvero di ringiovanire la politica?
    c’è sempre l’opzione Barca, gettato nella mischia per contrastare Renzi…

  33. @Luigi
    Non esiste alcuna controprova che con Renzi si sarebbero vinte le elezioni, ma anche se fosse, rimane la possibilità di criticarlo e dire che non si avvicina all’idea che qualcuno (me compreso) ha di come dev’essere il leader del centrosinistra?

  34. @sed
    La politica è anche saper comprendere quando è opportuno andare incontro alle istanze della società e quando si può farne a meno. Lascio a te immaginare in quale passaggio dei due ci troviamo. Per il resto, faccio mie le parole di Michele Serra. Se l’ex socialista Amato e l’ex democristiano Mattarella, entrambi leader della Prima Repubblica, sanno di inciucio, Rodotà rappresenta per contro una scelta coraggiosa e innovativa.

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    1. Beh se i criteri sono quelli enunciati, non è che Rodotà sia di primo pelo con le sue due legislature,la presidenza dell’autority,la cattedra alla Sapienza, la presidenza dei DS e il resto…suvvia un po’ meno pigrizia mentale Rear ( e basta co’ st’amaca …alle otto di mattina in carta e fino alle otto di sera rilanciata sul web…abbiate pietà)
      Comunque la notte è lunga (e le rose sono piene di ex democristiani,ex socialisti,ex comunisti….hai voglia tu)

  35. @Sed
    Certamente Rodotà non è di primo pelo, ma la sua figura non costituisce la rappresentazione plastica del logoro e scontato inciucio PD-PdL come invece per D’Alema ed Amato… e lo stesso dicasi del vecchio sindacalista democristiano Marini, ovviamente… che è stato candidato alla Presidenza della Repubblica già nel 1999. Ciò che non si riesce davvero a capire è perchè il PD debba votare per un candidato scelto (anche) da berlusconi che va nella direzione opposta a quella del cambiamento e non per una figura eminentissima della sinistra come Rodotà che avrà pur 80 anni, ma che sicuramente non incarna l’idea del mantenimento dello status quo. Benissimo fa Vendola a votarlo!

    1. Beh non posso apprezzare la scarsa lealtà di chi ha usufruito di un comodo passaggio per mandare una cinquantina di parlamentari a Montecitorio evitando così alla propria formazione la triste fine del partito di Ingroia.
      Andarsene non è stato un bel gesto,potevano rimanere e cercare una soluzione .Alla faccia della solida alleanza.
      Più che il rinnovamento questo mi pare la replica di un vecchio schema.Quello che mandò Prodi a casa per ben due volte.E hanno pure fatto bene?
      Adesso l‘indecente Marini è andato mentre l’eminentissimo Rodotà non ha i voti.
      Qualche ideuzza per il futuro che non contenga la solita pappa dell’inciucio – non è che per caso abbiamo un termine meno abusato e più elegante? – del cattivo ed intrigante apparato PD col nefasto Berlusconi?
      Nessuna?
      Ce lo meritiamo Grillo.E anche di peggio.

      1. Dimenticavo : Franco Marini non è il mio candidato ma resta persona rispettabile e per bene.Ha passato tutta la vita dalla parte degli operai.E non merita il disprezzo e le insulsaggini di cui viene fatto segno in queste ore.

        1. rispettabilissima persona Marini, ma è proprio la logica di fondo con l’accordo col PDL ad essere demente….
          pazzesco. credo brucerò la tessera.

  36. @sed
    Non sono d’accordo. Marini sarà anche persona degnissima e capace, ma non incarna quel bisogno di rinnovamento espresso dalla gente. Non si capisce proprio perchè Bersani abbia fatto fuori Franceschini e Finocchiaro [persone altrettanto degne e capaci di Marini] dimostrando di dare seguito a quanto espresso dal voto ed oggi invece compie una scelta che va nella direzione opposta. Un errore gravissimo come peraltro stanno sostenendo molti esponenti dello stesso PD e non certo solo Grillo.

  37. @luigi
    Marini non rappresenta quel forte bisogno di rinnovamento espresso dal voto del 25 febbraio. Non averlo capito oggi, 18 aprile, rappresenta un errore che probabilmente sancirà la fine della carriera politica di Bersani…

  38. non ne sono molto convinto…ma spero nel buonsenso degli elettori
    ho già sentito parecchi pentiti ..
    Renzi però, si sta esponendo troppo, dovrebbe stare un pò piu in disparte…

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