Primarie a confronto

Primarie a confronto

E’ sicuramente curioso come intorno all’istituto delle primarie si stia delineando una significativa distinzione fra gli schieramenti di centrosinistra e di centrodestra. Le primarie del centrosinistra, indipendentemente da chi alla fine vincerà, hanno comunque fatto segnare dei risultati ragguardevoli. Hanno dimostrato cioè che è possibile ritornare ad una idea di politica che vent’anni di berlusconismo aveva cancellato: una politica in cui si confrontano opinioni diverse in modo civile e costruttivo, senza che vi sia deligittimazione o annientamento dell’avversario. Una politica fatta di passione e competenza dove non esiste prevaricazione, in cui il ruolo della gente comune torna ad essere centrale. Portare infatti alle urne tre milioni di persone in questo momento storico di grande disaffezione è di per sè un successo considerevole.
 
Dall’altra parte invece, le primarie, dopo esser state più volte annunciate e messe in discussione, vengono oggi definitivamente affossate da berlusconi. Segno di una politica mossa da tornaconti del tutto personali e bieche logiche di potere, che non è espressione di partiti democratici ma della volontà di un unico generalissimo. Una politica del tutto avulsa dai bisogni reali della gente, alla quale non viene data alcuna opportunità di partecipare alle scelte che la riguardano. L’ex premier torna in campo con tutto il suo bagaglio di arroganza e demagogia, nel tentativo di arraffare ciò che gli è stato tolto l’anno scorso. La speranza è che l’elettorato abbia finalmente compreso la differenza fra la sua politica e quella del centrosinistra e che alle prossime elezioni premi chi ha dimostrato, pur fra mille limiti, errori e difficoltà, di volersi occupare del bene comune.

21 pensieri riguardo “Primarie a confronto

  1. Fondamentalmente, il PDL non riesce a scrollarsi di dosso Berlusconi: Alfano, e insieme a lui qualcun altro come Meloni, ci hanno provato a rendere credibili queste primari; assieme a loro, purtroppo, tanti ‘sabotatori’ per conto di Berlusconi, che a quanto pare sono riusciti nel loro intento… Ciò che purtroppo nessuno, a partite da Alfano ha avuto il coraggio di fare, è di dire che le Primarie si sarebbero dovute tenere a prescindere: se Berlusconi voleva, sarebbe dovuto passare anche lui attraverso la votazione; ma Berlusconi considera ancora il PDL ‘roba sua’, e il suo atteggiamento ormai è chiaro: lui ha fondato il PDL, lui ne sancirà la fine, non importa se ciò significherà l’implosione del centro-destra… Lo snodo era cruciale: il PDL doveva dimostrare di poter andare avanti per conto suo; così non è stato… Sono curioso di vedere il seguito, perché veramente non ho idea: una scissione? Una diaspora verso Montezemolo, lasciando Berlusconi con i suoi ‘irriducibili’ alla ricerca di uno strapuntino parlamentare? Boh… In tutti i casi, l’occasione che il PD si trova tra le mani è enorme: se sfruttano bene le primarie, senza cominciare a pestarsi i piedi da lunedì…

  2. Credo che l’annientamento della destra italiana sia comunque un male per il Paese, è l’ultimo disastro compiuto da Berlusconi.
    per fortuna la sinistra ha saputo portare due schieramenti abbastanza diversi tra loro da permettere a chi ne avesse voglia di confrontarsi e votare secondo il proprio gradimento.
    Credo di poter affermare senza problemi che le primarie del PD siano un grande segno di civiltà e possano dare una piccola speranza al nostro Paese disastrato che possa ancora avere un futuro.

  3. @marcello
    Il seguito per il centrodestra è assolutamente incerto. berlusconi le tenterà tutte pur di controvertire la tendenza che vede il suo schieramento in caduta libera. Ci riuscirà o contribuirà in modo determinanate ad affossarlo del tutto?

    @paluca66
    Hai ragione. berlusconi sta annientando la destra italiana, che però – vale la pena di precisarlo – non è mai stata una destra riconducibile a quelle dei Paesi europei, ma qualcosa di assolutamente anomalo, le cui sorti sono sempre state legate a filo doppio a quelle del suo fondatore. Una destra che non si è mai preoccupata dei bisogni reali del Paese, ma solo di occupare e gestire il potere in modo da garantire l’incolumità all’ex premier.

    1. Concordo con te; purtroppo mi sento di aggiungere che anche la nostra sinistra, per quanti sforzi abbia compiuto, è abbastanza lontana dalle socialdemocrazie europee, con quella tedesca in primis.
      Purtroppo siamo noi italiani a rappresentare (da sempre mi viene quasi da dire) una sorta di anomalia (il chè non necessariamente deve essere considerato negativo!)

  4. diciamocelo pure, la differenza fra le primarie del centrosinistra e quelle del centrodestra/PDL è solo la sublimazione della politica dei due.
    lo dico e lo ripeto: metodo e sostanza non sono distinti. così, la politica urlata, volgare, offensiva e personalista della destra berlusconiana non a caso si rifletteva in un vuoto assoluto di soluzioni, di risposte, in una incapacità cronica di confrontarsi con gli altri.
    questo tira e molla sino a piegarsi di nuovo agli ordini del capo non ne è che l’ennesima prova.
    speriamo ovviamente che la gente se ne renda conto, anche se non ne sono affatto sicuro. anzi… temo seriamente che a B riesca ancora una volta il giochetto di urlare “ai comunisti”. Oddio, questo mi dovrebbe far pensare a votar Renzi….

    hai visto la scheda per le primarie del PDL? secondo me, manca la voce “papi”….
    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151949779743912&set=a.101777153911.91013.101748583911&type=1&theater

  5. La differenza è antropologica, mercoledì scorso dopo il confronto tra Bersani e Renzi sarebbe bastato proseguire la visione con Porta a Porta per realizzare che da quella parte il contendere verte esclusivamente sulla presenza o meno del Capo nella eventuale contesa.
    Le primarie servono per mettere a confronto differenti visioni e quanto a questo si è riusciti a offrire un quadro veritiero dello stato delle cose.
    Poi le luci erano così così,le domande dei gentili comitati le avrei omesse e le cravatte – trooooppo – sbagliate. Ma a chi importa? Dopo l’abbuffata di regimental a otto pieghe by Marinella degli ultimi anni,il pois Minnie di Bersani e la descamisada di Renzi mi sembrano una ventata di – provinciale – aria fresca.

  6. @paluca
    Il centrosinistra ha compiuto non pochi errori. Il primo fra tutti è quello di non aver mai risolto il conflitto di interessi, cercando piuttosto l’inciucio! Ma l’anomalia costituita da berlusconi nel mondo politico è unica in Occidente. Forse in qualche statarello africano si può trovare che il padrone della TV, imputato per diversi reati, sia al contempo anche il capo del Governo…

    @redpoz
    Bellissima la scheda!!!! :) Quanto al resto, sono d’accordo. Queste primarie costituiscono la sintesi della politica delle due formazioni. Se qualcuno fosse ancora mosso dall’idea che “intanto sono tutti uguali”, beh… qui dovrebbe capire che non è affatto così!

    @sed
    Confesso che non ho mai prestato troppa attenzione alle cravatte… però fra le due quella di Bersani era davvero impresentabile!!! :)

  7. Mah! A me ste primarie sono sembrate una via di mezzo fra quelle di qualche anno fa tutte interne al PD (sterili e perdenti, quindi) e quelle (appassionate, di cambiamento vero e vincenti) delle amministrative “arancioni”.
    Per la cronaca: ho votato Vendola credendo in un progetto riformistico e una visione politica che andasse al di là del “buon gestore” conservatore che a me sembra essere il (90% del) Partito Democratico sin dalla sua nascita. E infatti domani non voterò nessuno dei due: dicono in sostanza le medesime cose, fanno parte dello stesso partito, e temo che l’uno o l’altro perderanno alle politiche 2013.

  8. @emmegi
    Vendola a parte (che ho votato anche io), non sono molto d’accordo. Credo che queste primarie siano state un successo, sia in termini di coinvolgimento e partecipazione, sia in termini mediatici. Il PD ne esce con qualche punto percentuale in più nei sondaggi, anche perchè è riuscito a marcare una netta distanza con l’altro schieramento che intorni alle primarie sta dimostrando tutti i suoi limiti di democrazia interna e credibilità.

  9. in effetti se non vince stavolta il centrosinistra, non vincerà mai più..ci sono le condizioni per farlo, ormai la destra è allo sbando piu completo, il PDL si è autodistrutto, la Lega non riesce a venirne fuori dagli scandali che l’hanno travolta, non si decide a tornare quel movimento di lotta che era all’inizio, ma continua a guardare cosa fa il PDL…e perde giustamente voti e credibilità.
    quanto allo spostamento di elettori da un polo all’altro, direi che Renzi ci ha provato, ma l’ala bersaniana ha rifiutato tale proposta: meglio tenere lo zoccolo duro del partito e non tentare di convertire quelli del centrodestra alla propria causa..ripeto, Renzi ci ha provato, e qualcuno lo aveva sicuramente preso..ora, vista la diffidenza verso un travaso di voti (che sarebbe necessario) a sinistra, credo che gli elettori che avrebbero voluto votare per il centrosinistra (io sono per l’alternanza, purchè accettata), staranno a casa, con somma gioia di Bersani e C.
    è stato uno sbaglio rifiutarli, ma dalla vecchia politica non ci si poteva aspettare altro.
    adesso stiamo a vedere il solito balletto delle poltrone per le alleanze, nulla di nuovo…le solite facce, la solita politica, le solite cose…e va beh, cosi han voluto gli italiani, e alla fine come sempre, ognuno ha ciò che si merita.

  10. @luigi
    Non sono molto d’accordo. Nessuno nel centrosinistra sarebbe così folle da rifiutare i voti degli elettori del centrodestra delusi. Se questi vogliono votare per il PD ben vengano. Dovranno decidere in base ai programmi, non agli uomini. Io ho votato per Vendola e poi per Bersani al ballottaggio perchè ero contrario ad alcuni punti del programma di Renzi (abolizione totale del finanziamento pubblico ai partiti, nessuna modifica alla riforma del lavoro della Fornero, ecc). Se il programma che il centrosinistra metterà in piedi soddisferà anche gli elettori delusi del centrodestra sarà tutto di guadagnato.

  11. questo succede in paesi come gli U.S.A., da noi purtroppo c’è sempre e solo diffidenza verso chi, per migliorare il paese, cambia opinione…lo si è visto durante le primarie del PD..
    sul finanziamento pubblico dei partiti io sto con Renzi, direi che gli ultimi eventi abbiano dimostrato ampiamente a casa servono i soldi pubblici e poi dimentichi che ci fu un referendum che votò CONTRO il finanziamento ai partiti..e disattendendo la volontà popolare, il finanziamento abolito diventò rimborso elettorale…una presa in giro colossale, no?
    sulla riforma Fornero, aspetto di leggere cosa proporrà Bersani con l’amico Vendola…e magari con l’amico Casini..
    staremo a vedere, ha vinto Bersani, adesso cerchi di governare bene il paese, ma si ricordi che un 40% del suo elettorato ha votato per Renzi..ne tenga conto.

  12. @luigi
    Bersani ha vinto le primarie, ma non è affatto detto che governi il Paese. Bisogna fare anche i conti con Grillo e con il centrodestra. Poi, anche Montezemolo sarà della partita cercando di accaparrare quella fetta di elettorato (il centro) senza la quale in Italia purtroppo non si è mai governato. Infine c’è sempre l’incubo di un Monti bis. Come vedi i giochi sono ancora aperti… non si sa neppure con quale legge elettorale si andrà a votare.
    Quanto ai rimborsi elettorali tu hai ragione. Va però anche detto che se si eliminassero completamente, si creerebbero le condizioni perchè i partiti siano in mano solo di qualche ricco mecenate… e al riguardo abbiamo già dato con berlusconi.

  13. mi spieghi allora come fanno in America? e poi guarda, che i mecenati finanziano sottobanco i partiti..hai sentito la storia dell’ILVA? soldi pure al buon Bersani…quindi..
    su chi vince le elezioni non credo ci siano dubbi..Grillo arriverà, esagerando a un 20%, voti persi e inutili…il centrodestra se attiva al 20%, ma non credo, è già tanto..i centristi arriveranno a malapena a un 10% globale..ricordando però che Casini in cambio di poltrone fa in fretta a dimenticare Monti.:), il resto se lo prende il centrosinistra, con relativo premio di maggioranza.
    no guarda, se non vince manco stavolta, che spariscano su Marte…

  14. @luigi
    Io non credo che i giochi siano già fatti… penso invece che sarà molto importante come il PD si muoverà nei mesi che ci sono prima delle elezioni. Bersani dovrà assolutamente dare seguito a quel processo di rinnovamento di cui Renzi si è fatto portatore e dovrà tenere unito e coeso il partito, facendosi aiutare da tutti. Poi tanto dipenderà da quale legge elettorale ci sarà… si vedrà… nulla è già deciso.
    Quanto al finanziamento… noi non siamo l’America e qui si rischierebbe davvero che i partiti diventino espressione solo di alcune lobby finanziarie.

  15. noi non siamo l’America e qui si rischierebbe davvero che i partiti diventino espressione solo di alcune lobby finanziarie.

    e non succede già nel nostro bel paese?
    TENGENTOPOLI?

  16. Riva nel 2006 ha fatto una donazione a Bersani di € 98.000 regolarmente registrati dalla Camera e iscritti a bilancio. ( a beneficio del morboso lettore aggiungo anche i 100.000 di Federacciai ,stessa sorte e stessa ufficialità ).Operazione legale (e non lobbistica) sulla quale nemmeno Travaglio ha trovato da ridire,tant’è che ha suggerito la restituzione ( si, ciao) per sopraggiunta indegnità del donatore .
    Ora, o mi si spiega dov’è che i DS prima e il PD dopo (non governando e non ricoprendo Bersani cariche istituzionali) hanno favorito la famiglia Riva o questa operazione non è assimilabile ad una tangente, tanto più che se i quattrini sono entrati ufficialmente,ufficialmente sono usciti. Ovvero se ne può evincere l’uso dalla lettura dei bilanci.
    Quanto all’America non è che da quelle parti siano brutalmente al mercato del pesce.
    Le lobby pagano le campagne e fanno ufficiali pressioni durante il mandato ma l’interesse comune resta prevalente mentre la trasparenza delle operazioni e degli atti conseguenti è garanzia per gli elettori che giudicano e mandano.
    Qui vorremmo solo finanziare pubblicamente un elenco giustificato di eventi che non comprendono pranzi,cene e balli e stabilirne un tetto di spesa. Una soluzione civile che tutela dallo sperpero e dall’uso improprio.A me pare seria.

  17. @luigi
    Il punto sono i controlli. Qui il finanziamento pubblico è stato utilizzato senza il minimo controllo da parte di nessuno. La materia va invece regolamentata e vanno imposti dei severi paletti che tutti devono rispettare

    @donburo
    Ho qualche dubbio sullo “stile Grillo”. Difficile che berlusconi possa riciclarsi come nuovo o come diverso dagli altri. Vedremo…

    @sed
    Per l’appunto. I finanziamenti pubblici non vanno totalmente eliminati. Occorrono dei severi controlli che rendano trasparente la gestione del denaro da parte dei partiti, cosa che dalle nostre parti non è mai avvenuta…

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