10 anni senza Billy

10 anni senza Billy

Il 27 marzo di 10 anni fa ci lasciava uno dei più grandi registi e sceneggiatori di sempre. Un uomo che una volta riassunse la sua carriera in modo folgorante: «Ho solo fatto i film che avrei voluto vedere». Ma cosa sarebbe stata la Settima Arte senza questi film? Senza il genio dissacrante di Billy Wilder? C’è infatti lui dietro alcune delle immagini più iconiche o delle frasi più memorabili della Storia del Cinema: da Marylin Monroe col famoso vestito bianco svolazzante sulla grata della metropolitana in Quando la Moglie è in Vacanza, a Jack Lemmon e Tony Curtis musicisti travestiti in A Qualcuno Piace Caldo, a William Holden cadavere galleggiante nella piscina della diva del muto Gloria Swanson in Viale del Tramonto. E l’elenco potrebbe continuare ancora. E’ curioso come un regista così vicino alla commedia, i cui lavori sono caratterizzati da personaggi brillanti e dialoghi scoppiettanti, abbia frequentato con immutata bravura i generi più disparati, spesso forzando i limiti della censura con una provocatoria scelta di soggetti, fra i quali l’adulterio nel 1944 con La Fiamma del Peccato, l’alcolismo nel 1945 con Giorni perduti, la prostituzione maschile nel 1950 sempre con Viale del Tramonto, il cinismo dei media con L’Asso nella Manica un anno dopo. 

«Per dirigere una buona commedia bisogna essere molto seri» disse una volta, ed è proprio questo suo rigore, questo disincanto di uomo venuto da un Europa minacciata dal nazismo che rende fondamentale la sua figura. Un uomo che ha interpretato il suo ruolo con estrema consapevolezza, non rinunciando mai ad una buona dose di ironia. La stessa che lo ha portato a far scrivere sulla sua lapide:  «Sono uno scrittore, ma in fondo nessuno è perfetto».

24 pensieri riguardo “10 anni senza Billy

  1. Meraviglioso Billy Wilder. Un genio della comicità garbata. “A qualcuno piace caldo” è un film che avrò visto 20 mila volte e ogni volta mi piace come la prima. Ne nascessero più spesso, di artisti così!

  2. Non so se l’abbia mai detto, ma mi piace pensare che Lubitsch sia stato orgoglioso di lasciare dietro di sé un prosecutore così fine e intelligente. Sulla grandezza di Wilder si è molto scritto e tanto si potrebbe ancora aggiungere: le sue pellicole migliori non appaiono mai invecchiate, il suo sguardo ironico e misurato non può annoiare alcuno. A me ha colpito molto anche la sua storia personale. Avrebbe potuto riversare nella sua arte il terribile dolore della perdita dei cari, nei campi di concentramento. Invece, nei suoi film non c’è traccia di (auto)compatimento, semmai una nota di malinconia gentile.
    C’è un proverbio ebraico che suona più o meno così: “l’uomo pensa, Dio ride”.
    Del resto, Wilder stesso ha ammesso che il tono delle sue storie era sempre opposto a quello interiore: se era triste, sentiva naturale dare vita ad una commedia, mentre se viveva un periodo sereno, ecco che si trovava più a suo agio con un’opera drammatica.
    Se pensiamo a quanto ci ha saputo far sorridere e divertire, allora possiamo intuire quale profondo conoscitore della fragilità umana egli sia stato. E fino a che punto abbia saputo dare ad essa il riconoscimento più potente e sublime: riderci su.

  3. Non c’entra con il post, ma mi sono informata: il reader della Sony non legge i doc, ma non ha assolutamente i limiti del kindle di Amazon.

  4. @Maude
    Assolutamente d’accordo!

    @Adam’s Rib
    Wilder merita davvero l’appellativo di “genio”. Oggi sicuramente abusato, ma a lui calza a pennello. Di Lubitsh, suo maestro, Wilder ha preso l’intelligente e graffiante ironia, che ha declinato poi lungo i 40 e passa anni di una carriera meravigliosa.

    @pyperita
    Buono a sapersi. Grazie mille… :)

  5. Bravo a ricordarti del decennale e a ricordarlo a tutti noi.
    Grandissimo regista. Giorni perduti e l’alcolismo, in quel periodo a Hollywood non si potevano trattare certi temi, sulla droga mi ricordo un film successivo con Sinatra, L’uomo dal braccio d’oro, però non mi sovviene il regista…

  6. Che dire. Un grande regista, capace di proporre piacevoli commedie e grandi trasposizioni cinematografiche di opere letterarie. Uno dei più grandi rappresentanti della Hollywood pre e post II guerra mondiale

  7. @Bruno
    Giusta la relazione fra Giorni Perduti e L’Uomo dal Braccio d’Oro di Otto Preminger. Altro straordinario regista austriaco approdato negli USA per sfuggire ai nazisti ed autore di alcune perle indimenticabili.

    @Luca
    In effetti la carriera di Billy Wilder iniziò ben presto. A parte gli esordi europei, negli Stati Uniti iniziò a farsi un nome negli anni 30 e nel 39 ottenne la sua prima nomination all’Oscar per Ninotcha del suo maestro Ernst Lubitsch.

  8. sono stati anche quei registi-insieme al cinema autoriale europeo-che ha formato la giovane e agguerrita generazione della New Hollywood.
    Pensiamo ai vari Brooks,Ritt,Perminger,Nelson,tutti con maggiore o minore importanza facevano film che avevano “qualcosa da dire” chi con la risata amara,chi con il freddo e radicale pessimismo quasi documentaristico,chi usando il genere western per parlare anche di altro.Il declino e la fine è avvenuto a metà anni 80.
    Wilder ha vissuto il momento migliore e più fruttuoso del cinema,e ha collaborato con un grandissimo come I.A.L. Diamond

  9. e ieri hanno ridato Irma la dolce, certo un po’ datato, ma le commedie del geniaccio si vedono sempre con piacere. “Nessuno è perfetto” sulla sua lapide è il tocco finale :)

  10. @davide
    Assolutamente. I ragazzacci della New Hollywood prima di diventare dei registi, sono stati degli appassionati e degli studiosi che si sono formati anche con il cinema di Billy Wilder.

    @giovanotta
    Il bello dei suoi film è che puoi vederli 1000 volte, sempre con grande piacere.

  11. @ipitagorici
    Di Preminger ti direi: “Vertigine”, “Sui Marciapiedi”, “Seduzione Mortale” e “Anatomia di un omicidio”. I primi 3 sono noir eccellenti (“Vertigine” in primis) e il quarto è un favoloso legal thriller con James Stewart.
    Di Lubitsch prima di tutto “Vogliamo Vivere!” (capolavoro assoluto) e poi: “Scrivimi Fermo Posta”, “Il Cielo può attendere” e “L’Ottava Moglie di Barbablù”… anche se tutta la sua filmografia, perlomeno dagli Anni 30 in avanti, andrebbe vista…

  12. Ciao!
    Di Billy ho visto “A qualcuno piace caldo“…bel film!
    Prima o poi vedrò il consigliatissimo “Viale del tramonto“….
    sicuramente un grande!
    Buona serata!

  13. adoro i tuoi post sul cinema..sono bellissimi, ma tu sei un critico cinematografico, hai una sorta di vocazione…
    buon weekens a te e alla dolce consorte…

  14. @gatta
    Una gran fortuna per tutti noi! :)

    @pavelo
    Personalmente ritengo A Qualcuno Piace Caldo, insieme probabilmente a Vogliamo Vivere! del suo maestro Lubitsch, la migliore commedia di sempre.
    Aspetto allora le tue impressioni su Viale del Tramonto

    @luigi
    Grazie mille… sei troppo gentile! Buon fine settimana a te e famiglia…

  15. ancora una volta devo confessare la mia ignoranza… ragazzi, ma quanti film conoscete che io non ho mai sentito nominare!!!
    (secondo me qualcuno ve lo inventate di sana pianta….)
    comunque, chissà che non arrivi il giorno in cui si dirà “sono produttore televisivo, ma in fondo nessuno è perfetto!”

  16. @gatta
    Ehh… se dovessi star dietro ad ogni singolo anniversario, mi ci vorrebbe un blog apposta! :) Però fra poco ce n’è uno imprescindibile: i 100 anni della Universal! :)

    @redpoz
    In effetti ci hai sgamato: noi qui i titoli ce li inventiamo!!! :)) Dai sù, che se ogni tanto non parlassi anche di cinema, ci toccherebbe passare il tempo a litigare a proposito dei difetti del PD!!! :)))

    1. hai ragione, dobbiamo pur parlar di cinema… VISTO CHE IL PD NON HA DIFETTI!![spoiler: sarcasm]
      altrimenti di cosa parleremo??: “fa bel tempo a Genova?”

      però dovreste darmi almeno un pò di preavviso voi cinefili, così cerco di arrivare preparato alla lezione… proprio l’altro giorno mi son visto “requiem for a dream” su sollecitazione di un amico e voi ve ne venite fuori con tutt’altro tema….. non è gentile!!!!
      scherzo, ovviamente

  17. meo male che c’è AdamsRib a ricoardare chi fu il maestro di cotanto genio: non dimentichiamoci mai di Ernst-ino Lubitsch! :)

    p.s. sai che mi pare che questo giovedì ci sia treno popolare su rete4? a notte fonda ovviamente.. se sei ancora interessato controlla

  18. @redpoz
    Prometto che d’ora in poi ti messaggio privatamente dandoti in anticipo gli argomenti dei miei post cinematografici, con tanto di film da vedere, su cui prepararsi e rispondere ad una serie di precise domande! :))

    @ava
    Grazie della segnalazione, ma – ahimè – io la notte fonda sono già a letto da un pò, e non avendo più il videoregistratore…

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