Dialogare o eliminare?

Dialogare o eliminare?

I diversi milioni che hanno votato Grillo nel febbraio 2013 lo hanno fatto per la spinta al cambiamento tanto sbandierata durante la campagna elettorale dei 5 stelle. Oggi, dopo un anno di Parlamento, qualche consuntivo è possibile farlo. Con la politica del “noi contro tutti” il Movimento non ha prodotto alcun reale cambiamento. Le consultazioni con Renzi sono emblematiche. Chi ha votato perchè Grillo si recasse a Roma lo ha fatto perchè il leader dei 5 Stelle mettesse in campo la proposta del Movimento, la confrontasse con quella del premier incaricato, con l’obiettivo di metterne in evidenza i limiti o le contraddizioni. Insomma: facesse politica. Invece tutto si è risolto in uno show inutile e banalotto, con la prevedibile appendice del processo ai senatori pentastellati che hanno osato manifestare perplessita’ circa il metodo usato dal proprio “portavoce” nel corso di tale confronto.

Grillo si rifiuta di riformare la democrazia, di concordare una soluzione alla crisi, di partecipare a traghettare l’Italia fuori dall’emergenza, perchè sostiene che la priorità sia abbattere il sistema. «Governeremo sulle macerie» è solito affermare. «A me non interessa dialogare democraticamente con un sistema che voglio eliminare» ha sentenziato due giorni fa. Vale la pena ricordare che in Italia le forme storiche di antiparlamentarismo che intendevano eliminare la democrazia si sono trasformati in governi autoritari? Occorre davvero rimarcare che il cambiamento di cui questo Paese ha necessità deve condursi dentro le istituzioni e tramite la politica, e non attraverso la ricerca dello sfascio?

260 pensieri riguardo “Dialogare o eliminare?

  1. Carissimo, c’è il sole qui e spero anche a Genova (almeno dipendenti e detentori di obbligazioni Carige si tirano un po’ su di morale).

    Finalmente un post carico di buone notizie!

    Ma prima lasciami puntualizzare quanto già stabilito nel post precedente, sennò sembriamo tutti Daisy di Nemo (doppiata da una genovese. State dappertutto).

    La formazione del Governo in Italia non è affare del Parlamento. Il Parlamento può anche non essere in alcun modo coinvolto nella crisi di un Governo o nella nomina di un PdC, come ben sappiamo.
    Ricorderai che io speravo che il PdC uscente fosse rinviato in parlamento almeno per spiegare la crisi del governo ai rappresentanti del popolo, ma tu stesso non eri dell’opinione: a che serve spiegare se non è obbligatorio per legge?

    Le consultazioni per la formazione di un governo e della sua maggioranza non sono un passaggio istituzionale – non le prevede alcuna norma o legge, come ricordavamo – ma una prassi. Alle consultazioni non c’è neanche l’obbligo di partecipare, né che a partecipare siano dei parlamentari ovviamente: Renzi, Delrio, Berlusconi e Grillo, per esempio, non lo sono, ma questo non rende meno valido il processo di consultazione. E via via i membri del governo, gli attori che si dice premano per un nome piuttosto che per l’altro etc. etc. Insomma, non è roba da parlamentari, né per forza roba da cittadini italiani.
    Comunque vadano gli incontri durante le consultazioni, non siamo quindi in ambito di parlamentarismo, né del simmetrico anti.
    (che sennò poi la nostra amica interviene a tirarci le orecchie)

    Ciò detto, ribadisco il sollievo alle buone – ottime- notizie.
    Esiste in Italia un movimento politico e un gruppo sostanzioso dell’elettorato che nel tuo blog hai analizzato con frequenza per disegnarne un profilo che passa per antidemocraticità, antiparlamentarismo, anti-istituzioni democratiche, fascismo, sfascio, portatore di istanze totalitariste, promotore di violenza, becero, populista, brufoloso, seguace di guru, disinformato e tendente ad aggregarsi ad un gregge (saluti alla nipotina), volgare, machista, misogino, bibliopiromane, istigatore d’odio, lanciatore di benzina sul fuoco, nemico della libertà di stampa, affamatori di poveri dipendenti di associazioni private romane mentre se ne stanno al coperto sotto i miliardi dei finanziatori etc. etc.

    Grazie a Dio non c’è neanche bisogno di isolare questo pericolo: si isola da solo! Grazie al cielo gli sforzi democratici non devono essere dispersi nella altrimenti necessaria lotta per la democrazia, ma possono concentrarsi sull’azione politica urgente per risolvere le varie crisi ed emergenze – sento dire che ce ne sono alcune – crisi ed emergenze che pur nel loro isolamento e irrilevanza, i pericolosi certo concorrono ad aggravare, seppur non possiamo escludere che ne siano magari la causa, di sicuro buttano sul loro fuoco benzina, o libri o cmq altro materiale combustibile.

    Mi unisco al tuo giubilo nel constatare che questo pericolo si rifiuta di riformare la democrazia – abbiamo ben capito come la riformerebbe, perdinci! -, di concordare una soluzione alla crisi – figuriamoci cosa succederebbe se dovessimo concordare con questa mostruosità delle soluzioni, non mi ci far pensare! -, di partecipare a traghettare l’Italia fuori dall’emergenza – come se i sinceri democratici e le persone perbene avessero bisogno, potessero solo pensare, tzé!, di farsi aiutare da questo abominio, con chissà quali conseguenze.

    Che sollievo.

    1. Bravo.Vedo che ha fatto i compiti e interiorizzato il concetto chiave e cioè che nemmeno nelle repubbliche presidenziali il governo viene scelto dal popolo. Con tutto quel che ne deriva in termini di passaggi parlamentari.
      A seguire, potrebbe prendersi la briga di riflettere sui concetti di prassi e consuetudine e avrebbe un quadro più completo. Un’altra settimana può bastare?
      Così tanto per chiarirsi che quel a norma di legge con il quale presumo intenda perseguitare ad libitum i poveri interlocutori non è certo stato introdotto dalla scrivente ma da qualche amico suo di montagna con citazione costituzionale facile quanto impropria e a cui lei si è precipitato a prestare inutile soccorso.
      Corre infine l’obbligo di precisare che la sbrodolata di aggettivi vittimistici riguarda,in genere, i leader o parte degli eletti.Mai gli elettori
      Lei stesso che qui dentro balla il valzer a sinistra a suo piacimento ne potrebbe essere la prova provata.
      Per il resto le Stelle possono fare quel che vogliono.Grillo interpretare il mandato dei Suoi come meglio crede e come è suo diritto,come già detto: gli elettori giudicheranno.
      Del resto nella diretta streaming egli è stato estremamente chiaro in termini politici e financo umani.
      Chiarimenti sui bilanci dell’associazione privata PD sempre a disposizione.

      1. Non metta in grassetto mai gli elettori, perché sa che non è così: il nostro gentile ospite, cui mi rivolgevo, scrive frequentemente degli elettori M5S. Tant’è che io mi sono trovato spesso a suggerire fogli di calcolo dentro ai quali inserire semplici proporzioni per verificare, anche solo per pura curiosità statistica, la rappresentatività di certi commenti, azioni, opere etc. rispetto all’elettorato. La nipotina, che a me è ovviamente simpaticissima, pur nella sua incolpevole individualità, è stata portata ad esempio in the flesh della composizione giovane (altrove definita brufolosa) dell’elettorato. Anche lì hai voglia a portare dati Istat (siamo rimasti di nuovo senza presidente, visto? C’avevamo messo appena un secolo e mezzo. Vabbé) su composizione della popolazione per fasce d’età e dati elettorali. Niente.

        Insomma, carissima, non faccia quella che taglia il capello in quattro. Sennò sembra quello che pare correre in aiuto ai mammiferi d’alta montagna per niente.
        Qui si decapita di netto se va bene.

        1. Il capello in quattro è un ferro del mestiere,non è che posso diventare un’altra per far piacere al gentile pubblico.
          Quanto a me la sfido a trovare una sola espressione irrispettosa nei confronti di chi ha compiuto una scelta elettorale.Non me la sono mai presa con i berluscones figuriamoci se me la prendo con chi ha creduto di votare per il cambiamento.
          E anche il soccorso non era devoluto ad alcuno e non era, tutto sommato, nemmeno un soccorso ma una semplice constatazione.

          1. Ma che sfida è? Cosa c’entra? Rear avrà ben diritto di pensare quelle robe lì dell’elettorato 5S, della nipotina e del bruciatore di libri e il suo (di Rear) giudizio (sia nel senso di valutazione che di sale in zucca) in nulla dipendono dall’eventuale Sua (di Sed) condivisione. Lasci stare il ragazzo. Al più je dia du consigli, veda un po’ cosa mi scrive là sotto… a me non mi ascolta, si figuri, je devo dì dell’accountability, capace che me se ritorce contro un Gramellini o un Polito… Insomma, vada avanti Lei, che non c’avrà l’accountability ma almeno Le riconosce reliability.

            1. Infatti io parlavo di me, mi pare di averlo chiarito a sufficienza.
              Ah… è l’espressione la sfido a trovare ……che l’inquieta?
              No, no riponga lo spadino e la pistola.Trattasi di modo di dire, ha presente?
              Non l’ho convocata dietro al convento delle Carmelitane Scalze.
              Stia tranquillo.

            2. @Matteo
              Caro Matteo, io non ho un ruolo istituzionale o politico che mi impone di calibrare le mie dichiarazioni in nome di una certa responsabilità. Non sono cioè – tanto per dirne una – nei panni di quella deputata grillina che ha definito chi ha votato alle primarie del PD «tanti pecoroni contenti di dare 2 euro per farsi prendere per il culo piano piano come piace alle persone per bene». Detto questo, sarei ipocrita se pensassi, ad esempio, che chi continua a votare per berlusconi dopo 20 anni sia persona a cui risulta così completamente illogico dare del babbeo. Mi piacerebbe tanto vivere in un mondo ideale, ma così non è. Mi riesce difficile cioè pensare che non esistano anche gli imbecilli… e mi riesce ancora più difficile credere che un imbecille diventi improvvisamente una volpe al chiuso della cabina elettorale…

                1. Sere fa Schultz parlando di derive antieuropeiste populiste e mezzo fasciste ha detto che la politica dovrebbe pensare agli elettori che in buona fede votano quelle formazioni suggestionate da cattiva informazione e /o magari costrette da problemi di sopravvivenza cui non riescono a dare soluzione.
                  Qui va marcata una differenza tra gli elettori di Grillo e quelli di Berlusconi, senza stare a dire chi è più bello, trattasi di persone che all’interno di una medesima area populista vogliono cose diverse a fronte di visioni diferenti.
                  Dunque l’imbecillità a meno di considerarla un fenomeno trasversale non c’entra ma la confusione rispetto al raggiungimento degli obiettivi si.
                  Un giorno capiremo perché Grillo per chiedere più democrazia tira in ballo le assemblee permanenti in rete – obiettivo di non prontissima risoluzione,seppure fosse – invece che mettersi a tavolino a studiare una Riforma magari dei partiti magari costituzionale che agevoli la partecipazione ma soprattutto il funzionamento democratico di cui tanto si lagnano.Visto che ci tengono tanto a stare in parlamento la via maestra dovrebbe essere quella riformista.
                  Va da sé che il motivo spicciolo lo conosciamo tutti,quello profondo meno.
                  (Se ti va leggi i libri di Benedetta Craveri, scrittrice sopraffina di re regine e collane ma non pensare di trovare risposte in merito alla bontà della Dialettica.
                  Quella è opera del Demonio, un secolo dopo circa.Ma quella storia lì la sai bene.

                2. @Sed
                  Mi guardo bene dall’affermare che tutti coloro che votano FI o M5S sono degli imbecilli. Questa equazione non esiste, anche perchè – come giustamente sottolinei – parliamo di due elettorati distinti. Tuttavia fra le proposte politiche di grillo e berlusconi qualche analogia è possibile farla. Io all’indomani del voto ci avevo provato e devo dire che la penso ancora così…

  2. @Pyperita
    Impressione che non hai solo tu, purtroppo…

    @Matteo
    Lieto di saperti in disaccordo… mi sarei preoccupato del contrario. Eppure, nonostante la lunghezza del tuo commento, non hai risposto alla domanda di fondo. Con il sistema partitico-istituzionale occorre dialogare, oppure va negato ogni tentativo di confronto e si deve assolutamente puntare all’eliminazione? Dalle dichiarazioni di Grillo parrebbe prevalere la seconda opzione. Parrebbe cioè che la strategia del «tanto peggio, tanto meglio» sia quella ideale. Non è molto chiaro però quale sarebbe il sistema che dovrebbe prendere il posto della Repubblica Parlamentare. Forse non è stato spiegato a sufficienza… forse bisognerebbe spendere qualche parola in più su questa democrazia senza partiti e senza forze politiche, dove tutti sono eguali (salvo forse qualcuno che è più uguale degli altri e che non può essere messo in discussione pena gogna mediatica e scomunica)….

  3. @Rear
    Mi introduci sempre nuove aree di riflessione che devo aver trascurato (mica posso star dietro a tutto, no?)
    Non mi è chiaro il sistema partitico-istituzionale, che non mi pare esista in Costituzione. Indirizzami tu, che poi ti seguo.
    Non mi è chiaro neanche in quale punto del percorso di M5S o di Grillo si proponga la sostituzione della Repubblica Parlamentare.

    So che sei un fautore del dialogo, un po’ dappertutto, al bar, in tram, al telefono, al Nazzareno, in TV, etc. (OT ma mi viene in mente così, consiglio La civiltà della conversazione della Craveri, che non c’entra niente, ma diverte molto)

    Il dialogo istituzionale si fa in Parlamento. Come sai ci sono due aule, commissioni etc.

  4. @paolo
    concordo pienamente con il tuo blog…
    come si fa a pensare qualcosa di diverso?
    Grillo non vuole cambiare il Paese. non gliene frega niente…altrimenti collaborerebbe portando le sue idee..a lui interessa solo il caos.
    tradotto: se per sbaglio, Renzi porta in porto le riforme, Grillo sparisce…

  5. p.s.
    mi piacerebbe sapere nella “democrazia senza partiti”, se 4 senatori dissentono dal Leader Maximo, cosa succede?
    oggi so che saranno messi alla gogna, umiliati e probabilmente cacciati via da quel popolo che insulta la Boldrini, e che secondo Grillo, decide le sorti del Paese, con le votazioni online..

  6. @Matteo
    Chiedo scusa, c’è un refuso. Volevo scrivere: sistema politico-istituzionale.
    Quanto poi al superamento della Repubblica Parlamentare, nel libro che Grillo ha scritto con Casaleggio e Dario Fo si può leggere: «Noi vorremmo che i partiti scomparissero radicalmente, che ci fossero nuove regole di comunità, che queste regole di comunità fossero applicabili da tutti, e che alla fine di questo processo il Movimento non fosse più necessario, perché ci sono i cittadini, c’è una comunità. (…) L’attuale struttura del parlamento è ovviamente in antitesi alla democrazia diretta. La democrazia diretta non ha bisogno di delegati, mentre l’attuale organizzazione, anche quella degli altri paesi, è una struttura di delega piramidale. (…) La situazione è arrivata ormai a un punto decisivo: o il sistema della rappresentanza politica cambia veramente oppure c’è il rischio di un disordine sociale spaventoso, noi rappresentiamo un cuscinetto contro i nazisti, i movimenti estremisti, e sicuramente contribuiamo a fare in modo che non ci siano forti disordini sociali»
    Buon weekend a te! :)

    @Luigi
    Concordiamo :)

    1. Ah…… in tre ci si sono messi per scrivere cuscinetto contro i nazisti delega piramidale o elevatissimi concetti …tipo che il parlamento è in antitesi con la democrazia diretta (ma va…..non l’avrei giammai creduto).
      Vo’ a vedere se delega piramidale esiste in costituzione.Mi sa di no.

    2. @Rear
      Ecco, vedi un po’! mi è sempre sembrata crudelmente giusta la maledizione cinese “Che tu possa vivere in un’epoca interessante” e quindi mica mi devo crucciare se, in epoca Renzi e MIBAC a Dario Franceschini, alla Civiltà della Conversazione di Craveri tu rispondi con il Grillo che canta sempre al tramonto.
      È giusto così.

      Potrei fare tante cose: potrei cominciare spiegandoti che quella conversazione immaginaria tra Atene e il Pireo (ecco, si conversa anche lì) non riguarda il M5S, ma di come loro credono che lo sviluppo della rete porti inevitabilmente alla trasformazione del rapporto tra cittadini e gestione della cosa pubblica. Oppure potrei dirti – come trovi scritto nella tua citazione – che quella visione è oltre il M5S, nel senso che l’attuale livello di sviluppo ancora non permette il superamento della necessità di delega (che ritengono inevitabile sviluppo di eventi, non frutto di un programma politico), infatti il M5S è un movimento tipico proprio della repubblica parlamentare (che non ha in programma il suo superamento, né ha mai intrapreso alcuna azione in quel senso, perché proprio impossibile) cui si applicano primi esperimenti di coinvolgimento diretto della base (come già fanno altri movimenti in giro per l’Europa), quindi la tua citazione dimostra proprio il contrario di quello che affermi più su. Potrei anche dirti che la necessità diffusa – non solo in Europa, e soprattutto a sinistra – di strumenti di democrazia diretta nasce dalla percezione altrettanto diffusa e sempre più dolorosa che le decisioni, specie le più importanti, vengano prese lontano e che si sia dissolto il principio di accountability dei rappresentanti eletti. Roba che parte da lontano. Roba figlia dei referendum dei Radicali dell’epoca. (roba che risponde alla reazione EU al recente referendum svizzero, per dire). Il dibattito sulla EU ne è un esempio. O, altro esempio, che il Ministro dell’Economia sia sempre un tecnico non eletto che deve essere concordato con Draghi – il quale risponde a Weidemann, neo-ministro che oggi riceve l’approvazione di Olli Rehn (si noti che non ce n’è uno eletto da noi, a partire dal PdC che lo sceglie) – che produce sempre e solo legislatura fiscale per dg da votare in urgenza e che cmq è sempre sottratto non solo alla necessità di presentarsi agli elettori per ottenerne il consenso, ma una volta finito il lavoro non avrà mai la possibilità di essere eventualmente sanzionato elettoralmente dagli stessi elettori. Etc. etc. etc.

      Insomma, il discorso è lungo, ma per farlo bisogna partire dalle basi.

      E le basi dicono che i libri, specie quelli tuoi, li puoi bruciare nel caminetto. Insisto con Vasquez Montalban (il quale è sicuro che li devi bruciare nel caminetto. Pensa!). Ma si suppone avendoli letti prima. Puoi anche citare ed estrapolare, purchè si sappia di che si parla. E quindi l’inevitabile – conoscendo la tua passione per le fonti -domanda:

      il libro che citi lo hai letto, o la citazione (con evidenti tagli segnalati) l’hai tratta extra-contesto da qualche altra parte e finita lì?

      (P.S. – a proposito di libri e citazioni, tu che leggi il divertentissimo Civati, ricorderai come pochi giorni fa linkasse un amico suo che ha letto – pensa la gente! Poi si lamentano che 50 shades fa quei numeri – il libro di Renzi – mi si stringe il cuore, ma non so come altro scriverlo. Solidarietà ai writers. Che crudeltà)

      1. @Matteo
        Ma dopo quello successo con Augias li vuoi ancora bruciare i libri? Ma allora è un vizio!!! ;) Il libro in questione l’ho in formato PDF. L’ho letto per la gran parte, perchè ho il gusto dell’orrido. Se vuoi, te lo passo. Tutte le frasi che ho riportato sono prese da quella fonte. Che l’attuale livello di sviluppo ancora non permette il superamento della necessità di delega, non dovresti dirlo a me, ma ricordarlo a Grillo e Casaleggio, che – mi par evidente – non la pensano così, visto che ci hanno fondato la ragione del proprio Movimento…

        1. Oddio non mi dire che dobbiamo superare la delega.Con tutto quello che ho da fare…mi ci manca solo l’assemblea on line per stabilire cosa ne facciamo delle mozzarelle di bufala come risolviamo il problema di Pompei etc.Tu mi garantisci ,vero, Rear che quella storia lì la realizzano fra un centinaio d’anni e che manco reincarnata mi tocca sto tour de force.
          Eh si hanno ragione loro.Le decisioni di pigliano altrove.Anche perché per come sono strutturate le democrazie moderne non solo non sono in grado di risolvere i problemi ma manco di leggerli. Ed ecco che alla scoperta dell’acqua tiepida aggiungiamo la leggenda dell’asino che vola.E’ la delega che non funziona. Attiviamo l’intelligenza collettiva (Crimi+Lombardi+Taverna+Becchi…ho capito bene?) e decidiamo tutto noi.
          Carina la cosa.Meno male che la realizzeranno quando io non ci sarò più

  7. @paolo
    un solo appunto: è vero che milioni di cittadini hanno votato M5S a febbraio, ma credo che solo una parte, pur consistente, volesse il cambiamento attraverso il dialogo, democraticamente.
    Ho l’impressione che la maggior parte degli elettori sia composta da gente che sta al pc di notte per insultare la Boldrini, le donne, i giornalisti ecc ecc.
    Mi verrebbe da dire maniaci, mi accontento di definirli razzisti, sessisti e maleducati/e (purtroppo ci sono molte donne sboccate e ignoranti)
    Questo è il vero zoccolo duro di Grillo.
    Gli altri, la maggioranza, è per il cambiamento democratico.
    Per fortuna.

  8. p.s.
    sto seguendo la vicenda dei 4 senatori dissidenti: è già cominciato il processo mediatico-terroristico per “invitarli” a uscire dal gruppo

  9. @Luigi
    C’è uno zoccolo duro che vota M5S acriticamente, che vuole rovesciare il sistema senza neanche preoccuparsi di ciò che verrà dopo. Ci sono poi molti delusi del centrosinistra e del PD in particolare che hanno difficoltà a capire che la direzione presa è ben peggiore di quella che si è abbandonata. Purtroppo per adesso non sono ancora molti quelli che hanno ammesso di aver sbagliato a dare il loro consenso a Grillo un anno fa. Confido però che le cose possano cambiare piano piano. Confido che una parte dei parlamentari pentastellati possa iniziare a ravvedersi e lasciare nel tempo il Movimento. Del resto se è sufficiente dare del prepotente al proprio leader per essere cacciati, forse non si dovrà neppure aspettare troppo…

  10. @paolo
    lo zoccolo duro, come definisci tu, è l’ala estremista e integralista del movimento..gente che del Paese non gliene frega niente, ma gode solo per le difficoltà del Governo, a prescindere. Gode per le difficoltà, dimenticando che anche loro sono coinvolti nel disastro.
    Poi ci sono i moderati, cioè coloro che hanno votato PD, PDL, Lega ecc fino a ieri, e hanno dato un voto di protesta, o tutt’al più sperando che davvero questo manipolo di giovinastri aiutasse il Paese a uscire dalla crisi.
    Bisogna puntare al recupero di questi ultimi, gli integralisti (sporcaccioni, depravati, sessisti ecc), li lascerei volentieri a Grillo..tanto son la parte marcia del Paese.

  11. p.s.
    ho sentito dire per l’ennesima volta da Grillo, l’uomo che non cambia mai idea, che se non vincono le europee, lui se ne va dall’Italia..

  12. Scusate scusate, più su suggerivo che IMHO spezzare il capello in quattro non è il proprio caso quando la pesante scure alla meglio taglia via la testa netto.
    Ma a leggervi qua sopra vorrei fare pace con la secolare tradizione della decapitazione, da me frettolosamente messa lì come grossolana, laddove invece fine dentelle in confronto a quanto leggo. E leggo delle cose gustosissime e esse stesse inserite in secolari filoni tradizionali.
    Anvedi!

    Dunque, Rear mi cita un libro (nun stamo a guarda’ ‘e mille lire, da qualche parte bisogna pur partire) che ha letto a spizzichi e mozzichi per dimostrare una sua ipotesi. La citazione dice ahimé il contrario dell’ipotesi, glielo si fa notare e lo si elabora, perché i fascisti, sfascisti, populisti etc. sono superficiali urlatori, mentre qui si analizza, si entra nel merito etc. etc.
    Niente da fare, cala l’ascia, si riempie il cesto: M5S nasce per abbattere la democrazia parlamentare. A Rear par persino evidente, ben al di là di quello che legge e cita. Ben al di là di quello che succede fuori dai libri. Massì, perché no? Siccome tanto è tutto uguale e, come ci insegnano i giornali italiani si può scrivere qualunque cosa tanto si può sempre dire Mbé?, Sed – la nostra étoile del ‘Mbé? – più giù gli da ragione dicendo esattamente il contrario. Mbé? E poi, a dispetto del tanto atteso bel tempo, è pioggia di Mbé?
    C’è diluizione dell’accountability? Mbé? Si fa politica economica, fiscale, sociale, rispondendo a dirigenti non eletti di altri Paesi? Mbé? Quei Paesi hanno interessi diversi e confliggendi con i nostri? Mbé? Quei Paesi applicano politiche mercantiliste? Mbé? In tutto il mondo la sinistra vera e residuale si batte per il ripristino dell’accountability che sennò c’è davvero democrazia simulata e vero fascismo? Mbé?

    Ma c’è il filone di una tradizione ben più gustosa, ben più fertile, che ci porta al cinema o in biblioteca. Quante emozioni! E rieccole tutte qui!
    Oddiooddiooddio vogliono fare la democrazia diretta?!? Spero il più tardi possibile, che follia! Spero quando sarò morta e sepolta per non vedere quest’abominio, questa fine del mondo! Vogliamo fare votare la gente su cose di cui non sanno niente? Follia.
    Che poi pareva OT Craveri invece vedi un po’ che la Civiltà della Conversazione c’entra alla fine? Perché mentre quelle conversavano all’Hotel de Rambouillet, c’erano fior di signori, dirigenti e Sed dell’epoca che pensavano “vorremmo mica coinvolgere le donne nella gestione della cosa pubblica?”. Ci sono in ogni epoca. Vorremmo noi fare senza? E allora tra un Mbé e l’altro, indigniamoci al pensiero, come altri come noi e prima di noi. E che popo’ di tradizione! Brava Sed!
    Oddiooddiooddio!!!! Vorremo mica:

    Che i dirigenti di una nazione vengano eletti?!?
    Che il voto venga esteso alle classi borghesi?!?
    Che il voto venga esteso alla working class?!?
    Che il voto venga dato anche alle donne?!?
    Che il voto venga dato anche ai negri?!?

    C’è sempre qualche Sed da qualche parte che si ritira indignata sulla poltrona, freme di sdegno e si porta la tazza di thé alle labbra per calmarsi. Ci faranno i film.

    Rivendico il diritto di Rear di considerare gli elettori M5S sporcaccioni, depravati, sessisti, etc. elettori di un manipolo di giovinastri.
    Anche qui c’è lunga tradizione storica.

    Ahahahaahahah!!!!

    Ieri sono stato al Mart.
    Pare OT, invece tout se tient. C’eravate anche voi (i voi dei secoli scorsi). Consiglio visita.

    Rear, secondo me dovresti depositare diritti o qualcosa del genere, perchè i nostri scambi qui secondo me hanno valore altissimo.
    Che poi qualche giorno fa mi si guardava con mépris perché dicevo che vi si legge volentieri anche a scopo, come dire, di campione socio-culturale. Questa è roba da museo per le generazioni future, faranno la coda, ne sono certo

    Passato bene il weekend?

    1. @Matteo
      Sai che mi hai dato una buona idea? Potrei ricavarci un libro sui nostri scambi. Dovresti metterti d’accordo con te stesso. Prima sostieni che la mia citazione dice il contrario dell’ipotesi (superamento della democrazia parlamentare), poi continui con fare canzonatorio ponendoti a difesa della democrazia diretta. Ma stiamo parlando della stessa democrazia diretta che consente di diventare parlamentari con poche decine di voti? La stessa che richiede che Grillo si confronti con Renzi, e il profeta del vaffanculo, ottemperando alla volontà della cosiddetta “Rete” (qualche migliaio di militanti registrati), va a Roma e fa un becero comizio che non prevede contradditorio alcuno? La stessa che predispone dei processi agli esponenti del Movimento che hanno osato muovere delle critiche al proprio leader maximo? Sempre la stessa i cui risultati vengono controllati dalla Casaleggio Associati? Ma la formula “democrazia diretta” è un’abbreviazione di “democrazia diretta da Grillo e Casaleggio”? Perchè come dirigono loro la democrazia nel Movimento non c’è nessuno!!! ;)

      1. Secondo me confondi o non ti è chiaro: nel libro che non hai letto e in molti altri altrove nel mondo si osserva che la progressiva diluizione del principio di rappresentatività e accountability fa degenerare la democrazia, con il risultato di produrre politiche dannose per la gran parte delle persone e a beneficio di pochissimi. La Rete viene vista come una speranza, nel senso che il suo sviluppo sembra promettere un recupero di capacità decisionale dal basso e ricostruisce l’accountability di chi ci rappresenta visto che informazione e prossimità permettono il confronto diretto.

        Tuttavia non ancora.

        Nel frattempo il problema è percepito ma senza soluzione, quindi criticità e tensione. Come in Europa. Come ovunque nel mondo in realtà.

        Il libro che hai letto parla di quello.
        M5S non nasce per imporre la democrazia diretta, visto che non c’è.
        Ma per tantare di stabilire un rapporto diverso eletti-elettori che ristabilisca per quanto possibile quell’accountability.
        Ecco il perché dei voti on-line.
        Mica hanno l’esclusiva.
        Civati ha fatto la stessa cosa ieri sulla questione della fiducia al governo.

        Salva tutto e metti copyright, ‘scoltame!

        1. @Matteo
          Forse sei tu che confondi, perchè a me non pare aver detto cose diverse dalle tue. Grillo e company vogliono eliminare i partiti (perchè sono tutti ladri, morti che camminano, cadaveri putrefatti e chi più ne ha). L’intenzione sarebbe quella di introdurre una sorta di democrazia diretta, in cui la Rete gioca un ruolo centrale. Ora, il fatto che non esista alcun corrispettivo nelle democrazie moderne di questo sistema utopistico e fumoso (non si sa come tale nuovo modello democratico dovrebbe funzionare, con quali meccanismi, quali poteri di controllo, quali bilanciamenti, quali istituzioni…) certo non deve inquietare. Tuttavia non ancora, giustamente dici e io concordo. Però bisognerebbe farlo sapere anche a Grillo, che invece si rifiuta di dialogare con questo sistema, perchè la volontà è quella di abbatterlo. Ma se lo si abbatte con cosa lo si sostituisce, visto che – come scrivi tu – la democrazia diretta non c’è???

          1. Proprio per quello M5S è strutturato così: un movimento di cittadini portavoce di istanze che vengono discusse e votate in Rete. M5S è un movimento tipico delle democrazie parlamentari, non alternativo ad esse.
            È rappresentanza, ma si stabilisce il confronto continuo e diretto.
            I rappresentanti lo sono solo temporaneamente, ma non così poco da evitare l’eventuale sanzione elettorale. Che cmq viene garantita almeno internamente dal giudizio continuo in Rete.
            I rappresentanti non si organizzano in strutture che costano alla collettività, sennò quei costi necessitano di essere coperti, e quindi abbiamo le storture che conosciamo.
            Il programma viene elaborato prima, non dopo l’elezione, ed ad esso ci si attiene a meno che non sia modificato collettivamente, non dai rappresentanti stessi senza render conto a nessuno.
            Ci si confronta solo nel luogo istituzionale del confronto perché lì c’è il controllo e i contrappesi che ti piacciono, non al di fuori di esso. Quindi solo in Parlamento.
            Che oggi non decide, ma ratifica decisioni prese altrove.

            Non ti piace come funziona? È però il primo esperimento e non esclude in alcun modo che si possano fare esperienze migliorative.

            La reazione contraria è il governo Renzi, di cui non sappiamo perché è arrivato, perché è composto così e per fare cosa. La sanzione elettorale è allontanata nel tempo, lo strumento dell’eventuale sanzione verrà riformato da chi a quella sanzione eventualmente si sottoporrà (ma abbiamo visto che in realtà moltissimi non sono soggetti ad alcun voto, né ad alcuna sanzione eventuale successiva), l’informazione è inesistente.

            In alternativa i partiti tradizionali possono introdurre strumenti per ristabilire l’accountability, visto che nessuno ha l’esclusiva di niente. Come ha fatto Civati ieri, però si tratta di iniziativa individuale. Come ha fatto SPD in Germania facendo referendum tra gli iscritti sulla Grosse Koalition, etc. etc.

            1. @Matteo
              Tu scrivi: “M5S è un movimento tipico delle democrazie parlamentari, non alternativo ad esse”. Ma non ti pare che un movimento che si pone come obiettivo quello di eliminare il sistema (sono parole di Grillo della scorsa settimana) un ciccinin alternativo in fondo in fondo lo sia?

                1. @Matteo
                  Ah, perchè per te è una dichiarazione interpretabile quella di Grillo???? E’ una dichiarazione che lascia spazio a dubbi??? Ora mi vorrai dire che quando parlava di sistema in realtà si riferiva al sistema informativo sanitario???

                  1. Si riferiva al mio sistema nervoso che prendi a picconate, mostro!

                    Ripetiamo, ma poi basta che vado a fumare con Sed, così impari.
                    Si riferiva a quei partiti di cui M5S è reazione. Siamo sempre lì: M5S è un fenomeno recente, nasce come reazione ai partiti esistenti. Gli elettori sporcaccioni votavano i partiti esistenti. Di nuovo tutta la storia dell’accountability etc. La signora dei 2 euro ha detto una volgarità, ma alla fine della fiera dice che si è votato un candidato segretario di partito, che diceva alcune cose. A distanza di poche settimane ci si ritrova con lo stesso a fare il PdC – eppure diceva di no – e non si sa perché. Accountability.
                    Rappresentatività e non direzione paternalistica (voi non sapete cosa è meglio per voi, ma io sì). Quella la conosciamo già dai libri di storia.
                    Il finanziamento pubblico (bocciato da referendum), il limite di due mandati etc. etc. La settimana scorsa Grillo si è rivolto a due che quando sono stati eletti, sono stati eletti per fare i sindaci. Ora fanno altro e uno ieri parlava di politica fiscale. Quel sistema lì.

                  2. @Matteo
                    Lo sapevo che ci saresti arrivato da solo: si riferiva al sistema di rappresentanza dei partiti. Allora ripropongo la domanda, visto che non mi ha risposto ancora: visto che come dici la democrazia diretta non c’è ancora, quando si afferma che si vuole eliminare i partiti, con cosa li si vuole sostituire???

                    1. (Appunto per gli editors: questa parte in cui Rear tenta di uccidermi con queste domande la editiamo, sennò rischia che lo mandino a remare nelle galere che si meriterebbe)

                      Pietà di me: con dei partiti che garantiscano accountability. Con dei partiti che funzionino diversamente. Con degli interlocutori che non siano quelli, per i motivi spiegati.
                      Di nuovo, si dialoga in parlamento perché la democrazia parlamentare lo prevede. Dialogare non significa prendere il caffè e parlare dei figli, ma presentare ddl, discutere in commissione, presentare emendamenti, mozioni, motivare pubblicamente le proprie azioni e votare.

                    2. @Matteo
                      Ma non è che Grillo vuole sostituire questi partiti con altri che piacciono a lui? No, perchè in tutta questa rivoluzione non mi è chiaro chi sceglie se gli altri partiti possano o meno essere interlocutori validi per il M5S. Perchè se dovesse decidere Grillo, si configurerebbe la strana condizione di un leader politico che pretende sia di conformare le opinioni dei propri parlamentati alle sue, sia di certificare la legittimità e l’idoneità degli avversari politici… un pò stranuccio, ne convieni?

                    3. Non dovremmo perderci in fantasie. Basta stare a guardare.

                      M5S in Parlamento non si sceglie gli interlocutori: lavorano tutti insieme in commissione e in aula, come è giusto che sia. Votano a volte insieme, a volte diversamente.

                      Grillo ha incontrato Renzi, come chiesto dai votanti certificati sul sito, e gli ha spiegato perché non lo riconosce come un interlocutore credibile. Una serie di ovvietà tra le quali anche quelle che tu stesso hai rilevato nel tuo post precedente. Il che non ha niente a che fare con il Sig. Matteo Renzi, che ha invitato al bar a parlare dei figli.
                      Renzi è stato eletto a fare il sindaco di Firenze. Delrio per fare quello di Reggio Emilia. Delrio è anche ministro del governo uscente, che non si sa perché è uscente, ma sarà componente anche nel governo Renzi, ma non si sa perché.
                      Renzi, oltre che sindaco di Firenze, è anche stato scelto come segretario del PD da una platea di elettori. Nel farsi eleggere segretario aveva presentato proposte e promesse. Le ha disattese nel giro di poche settimane. Non si sa perché. Se ne occuperanno i suoi elettori.
                      M5S non può dare la fiducia a un governo del genere. M5S esiste perché non non si dia la fiducia a governi del genere, né si partecipi a fare governi del genere.
                      Non è integralismo, è semplice buon senso: il M5S esiste per stabilire quella posizione minima (tutta la pappardella che non ripetiamo sull’accountability).

    2. Momento Matteo del lunedì : scrivo ma non leggo
      Quante storie. Io ho solo domandato attraverso quali passaggi parlamentari (ma anche non) dovevamo aspettarci l’avvento de ‘sta benedetta democrazia diretta.
      Chessò riforme rivoluzioni giudizi universali….
      Per il resto non mi sono dichiarata contraria alla medesima.Se qualcuno mi dice come ci si arriva e come è organizzata magari me piace pure.
      L’interrogativo a seguire non è solo il mio, ma pare proprio che una buona parte del paese s’interroghi è che ci stanno a fare le stelle in parlamento.Accordi no,voti a provvedimenti altrui nemmeno,proposte poche e confuse…lei mi risponderà, montando sul destriero,…L’Opposizione!!!
      Ma quella a casa mia è un’altra cosa.

      1. Mannò mannò, leggo e rispondo e persino (sempre grazie a Pizia) rispondo prima ancora che me lo domandino. Legga risposte a Rear, non mi faccia ripetere, sennò il lavoro di editing de ‘sto best seller lo facciamo fare a Lei perché è colpa Sua. Mica sse po’ manna’ così in stampa, no?

  13. Luigi, scusa, ti ho citato chiamandoti Rear!
    Colpa della fretta. Correggo la frase:
    Rivendico il diritto di Luigi di considerare gli elettori M5S sporcaccioni, depravati, sessisti, etc. elettori di un manipolo di giovinastri.
    Anche qui c’è lunga tradizione storica.

    1. @matteo
      non è una considerazione solo mia….sono i fatti che lo comprovano
      ti sei mai domandato chi sono quelli che di notte vanno sul blog a sparare frasi ingiuriose contro la Boldrini? o quelli che seguono il loro Leader maximo nella crocifissione dei giornalisti ?
      o quelli che chiedono la morte politica dei non allineati?
      dal linguaggio che usano e dai toni, non mi vengono altre definizioni.
      non c’è tradizione storica, per fortuna…e spero che non ci sia nemmeno futuro per costoro.

  14. Guardate io con tutta la buona volontà,stamattina i commenti di Matteo che non mi tirano in ballo direttamente non ce la posso fare a leggerli per intero.Ha ricominciato daccapo col taglia e cuci, il fumo, lo spirto guerrier ch’entro gli rugge e quel tanto di spirito da credente che rispetto ma non posso apprezzare.
    Ora, io fumo, mi piace tanto il sonetto Alla sera e pure la Craveri (meglio ancora suo fratello)
    Un po’ meno l’impostazione compulsiva e la coazione a ripetere.
    Perdonerete se per questa volta…passo.

  15. @Paolo
    spezzo una lancia a favore di Matteo..
    io ho definito lo zoccolo duro di Grillo come un manipolo di sporcaccioni, sessisti ecc…
    e lo confermo.
    direi che lui, strenuo difensore del Grillismo, lo fa nei modi giusti, polemizzando ma difendendo educatamente le proprie idee, e sopra tutto senza mai usare il turpiloquio, come spesso fa il suo Leader.
    Si può dialogare, e qui dentro succede, pur avendo posizioni diverse, ma sempre nei limiti dell’educazione e del rispetto, e lo dice uno che frequentava questo blog da leghista…:)

    1. @Luigi
      D’accordissimo… Matteo può essere a volte un pò prolisso però argomenta con educazione e rispetto. Io lo proporreri come nuovo leader dei 5 stelle… e se la cosa andasse in porto, potrei finire persino per votarli!!!! :)))

  16. @Paolo
    ma guarda che molte idee che propongono sono condivisibili..sono loro che non ne vogliono discutere con gli altri…
    se si candida Matteo, dopo che Grillo, come promesso, se ne va all’estero, quasi quasi lo voto pure io .))
    tanto sono abituato a votare i MATTEO :))

  17. @Matteo
    A parte il notare che la parola chiave di oggi è accountability, io non contesto il fatto che il M5S non intenda dare la fiducia a questo governo, ci mancherebbe altro (detto per inciso, questo governo non piace neppure a me). Contesto invece l’idea di trovare una soluzione ai tanti problemi del Paese all’infuori del sistema. Non si può dialogare con gli altri partiti perchè prima si devono abbattere. Ok. Però non si dice in che modo si intende abbattere i partiti (prendendo il 100% dei voti del Parlamento? Auguri), nè si dice con cosa si vuole sostituirli…
    …spero che qualcuno che ha votato i 5 stelle un anno fa si ponga queste domande…

  18. E’ufficiale:
    oggi il Tribunale del Popolo (i blogger, gli sporcaccioni,i maniaci, i sessisti, ecc..), deciderà democraticamente l’espulsione dal partito dei 4 cittadini rei di aver espresso un giudizio negativo nei confronti del Leader Maximo.

  19. @giovanotta
    Li ho visti, ma francamente non ci ho trovato nulla di strano nè tanto meno di compromettente. Anzi, Renzi mi è parso assolutamente disponibile a trovare dei punti di contatto con il M5S al fine di collaborare insieme. E’ la risposta di Di Maio, semmai, ad essere la solita delusione…

    @Luigi
    Sono molto curioso di vedere come va a finire. Se anche la consultazione online dovesse trovare gli estremi per un espulsione, significa che pure il “popolo” dei grillini non è democratico, non solo Grillo, come da sua recente affermazione… il che aggiungerebbe un ulteriore elemento di preoccupazione…

  20. @paolo
    qui si parla di pizzini in modo ironico e denigratorio…c’è astio evidente nei confronti di Matteo, io vorrei invece ricordare a chi gufa, che se fallisce, non ci resta che il fascismi di Grillo….

    quanto al processo in corso, ma è evidente che saranno cacciati dal popolo, che vuole sempre e solo “sangue”..e ogni tanto il Leader Maximo li accontenta (Boldrini, giornalisti vari, dissidenti, ecc)…
    Certo che c’è da preoccuparsi, e mica poco…”quel” popolo, che non ti sottolineo più da chi è composto, è pericolosissimo,e sta aumentando…
    infine permettimi un GRAZIE alla Taverna (o Caverna ), per le sue uscite sempre molto divertenti :))

  21. @Luigi
    Se anche la Rete dei 5 stelle voterà per l’espulsione sarà la dimostrazione che il Movimento di Grillo si configura come una setta, in cui il pensiero unico del proprio guru va difeso e salvaguardato da ogni genere di opinione che non vi si conformi. Nel caso, complimenti!

    1. Se è vero che altri dieci senatori sarebbero intenzionati a lasciare le Stelle in caso di conferma epurazione, gli stessi transfughi avrebbero i numeri per formare un gruppo autonomo ovvero scegliere il Misto.Un’altra maggioranza sarebbe comunque possibile.

      1. @Sed
        Questa è una notizia molto interessante. Al di là di ciò che decideranno gli attivisti in Rete, mi pare che Grillo si sia espresso sulla questione in modo molto netto (oltre che scorretto), chiedendo la testa di chi ha osato criticarlo! Dovrebbe bastare questo per portare i parlamentari pentastellati ancora in grado di pensare con la propria testa verso altri lidi, certamente più democratici e liberali.

        1. Il tonante Villarosa – quello di quest’uomo mente! dice che la storia delle epurazioni è normale dialettica interna.
          Questi vanno troppo veloci,io a questi ritmi non ce la faccio ad aggiornare la nota dell’Intelligenza Collettiva.

    2. @paolo
      ma il Movimento di Grillo E’ una setta, mi pare evidente…
      ho sentito poco fa al TG che altri esponenti 5Stelle sono contrari all’espulsione…
      non è che la famosa frase di Grillo: NE RESTERA’ UNO SOLO..era riferita alla sua tribù???

      TUTTI A CASA!!! (frase storica di Grillo)
      ecco, avanti di sto passo, al netto dei talebani, resteranno in pochini…

  22. @Sed
    Normale dialettica interna??? Espellere 4 senatori perchè hanno criticato il profeta è normale dialettica interna??? Beh si… forse in scientology!!!

    @Luigi
    Sono convinto che ci siano persone in buona fede e per bene fra i Parlamentari dei 5 Stelle. E’ tempo che prendano le distanze dal loro profeta.

  23. @paolo
    diciamo che c’è gente che si sente tradita…non era questo il mandato ricevuto dai propri elettori..
    Mi auguro che siano parecchi che prendano le distanze da questa setta pericolosissima..persone per bene ce ne sono, ne sono convinto, poi ci sono i Di Battista, i Di Maio e quel fenomeno della Taverna…che perlomeno mi fa sorridere con le sue gaffes :))

  24. Grillo come Pol Pot

    “Nel Movimento 5 Stelle si persegue il “reato” di opinione.
    Tribunali popolari processano i dissidenti.
    Una cosina alla Pol Pot,

    Il Movimento Cinque Stelle si sta dunque tagliando i ponti dietro le spalle. La sua sola strategia è scommettere sul disastro economico/istituzionale del Paese e sulla conquista del 51% dei voti.

    La si può giudicare come si vuole, ma il punto è se sia una strategia politicamente realistica. O se invece la mancanza di realismo sia la vera strategia, e tutto il resto la dissimulazione del vero obiettivo: vivere sulle spalle altrui, oppositori di un sistema di cui esaltare la schifezza ma che non si ha nessuna intenzione di sostituire.

    Per la cronaca: in queste ore minacce di scissione alla Camera e al Senato. Ne resterà uno solo”
    (dal web)

    come si fa a non condividere?

  25. @Luigi
    Se io fossi un elettore dei 5 stelle mi domanderei come sia possibile che un signore che gestisce il proprio movimento politico in questo modo così illiberale ed autoritario, possa/voglia portare la democrazia diretta nel Paese. Una semplicissima domanda… qualcuno ha la risposta?

    1. Resta da vedere se questi bravi ragazzi hanno o meno un riscontro sul territorio.
      Quanto all’interrogarsi penso che chi ritiene che le epurazioni siano uno dei passaggi indispensabili verso la Meta si sia dato una comoda risposta – molto stalinista peraltro – Tutti gli altri staranno sfogliando il catalogo per vedere dove indirizzare i futuri consensi.Gli eletti interessati invece studiano dove andare a sedersi – Onorevoli, fate posto, per piacere,e sprimacciate i cuscini –

      1. Mi inquieterebbe parecchio vedere uno il martedì e pensarlo un fascista sporcaccione e brufoloso, poi lo vedo al giovedì accorgermi invece di trovarlo un democratico bravo ragazzo. Da qualche parte dovrò pur mettere in discussione il mio giudizio.

        Sono curioso anch’io di vedere cosa faranno gli espulsi. Alcuni annunciano comprensibilmente dimissioni irrevocabili.
        Perché gli espulsi sono interessanti sono nel momento in cui avviene l’espulsione. Ma vengono rapidamente dimenticati. Qualcuno ha aggiornamenti sull’attività di Favia, Gambaro, De Pin etc.?
        La povera De Pin, approdata alle prime pagine dei giornali addirittura perché si disse minacciata mafiosamente, ma scomparsa dalle stesse rapidissimamente dopo aver smentito la minaccia (ha avuto vita un po’ più lunga su questo blog, dove non si leggono le smentite), come si comporta al Senato? Vota diversamente da M5S? Il solito Openpolis ha lo strumentino per confrontare l’attività dei parlamentati. Volendo confrontare De Pin a – per dire – Morra, si scopre che votano quasi sempre uguale (oltre 7 volte su 10), le differenze si esprimono più che altro in astensioni.
        De Pin infatti scomparsa dai radar.

        Ora il gruppo dei potenziali fuoriusciti potrebbe essere più consistente – da 4 a 10 – ma cosa faranno questi ex fascisti, sfascisti, populisti, violenti etc. mondati non da un personale redenzione, ma da una forzata espulsione?
        Come già con il post originario, verrebbe spontaneo gioire della decisione degli iscritti certificati: esistono i fascisti bibliopiromani e tutto l’ambaradan, e non solo si isolano – lasciando libere preziose risorse ai democratici patrioti impegnati a salvarci dalle urgenze – ma addirittura si autoeliminano. Meglio di così! Uno già pensa alle bollicine in frigo, no?
        In realtà pare facciano persino di più: si isolano, si autoeliminano e producono scarti virtuosi pronti ad essere arruolati in movimenti democratici.
        Un processo piuttosto inafferrabile concettualmente, ma di grande popolarità, si direbbe, a leggere qua e là.

        E invece mi pare che ci sia del malanimo: non avrebbero dovuto (perché?), non è democratico (ma non è consultazione popolare? Non è cosa interna senza ripercussioni se non interne? Gli espulsi sono espulsi da movimento, non dal Senato, dal Paese, dal pianeta. Siamo di nuovo al referendum svizzero), e persino mi tocca leggere: facciano il gruppo con Civati!
        Povero Pippo mio!
        Ma come? Erano fascisti etc fino alle 18:59 di ieri! Li vogliamo mettere con Civati? E poi da chi lo vogliamo far accompagnare? Gli diamo pure un pullman di guerriglieri afgani e un cargo di ballerine tailandesi? E per fare cosa? Leggo di maggioranze diverse? Ma come?!? Sostituiamo i democraticissimi NCD (pure loro nati da scissione) e SC (scissi) con Civati, gli ex-fascisti e SEL? La banda degli alpini la vogliamo o no? E il programma è lo stesso o, tanto visto che non c’è, ne facciamo uno nuovo?
        Invidia per gli storici del futuro, che leggeranno le fonti e si faranno grasse risate.

        1. Mi piace l’idea che uno si smarca e le successive mosse debbano essere seguite passo passo. Come vota e con chi vota.Morbosamente attenzionato dai fedelissimi.
          Dopo le epurazioni,l’ombra di Banko.Non male.
          Qualunque cosa decidano di fare i fuoriusciti comunque costituiscono un bacino di voti contendibili.Al senato soprattutto, buttali via
          La loro semplice presenza può condizionare scelte e prese di posizione.
          Chi resta nelle stelle dovrebbe riflettere invece che dire saremo sempre più coesi
          Tipo: l’ufficiale giudiziario c’ha portato via anche il letto ma noi ci amiamo .
          E non mi venga a dire che questi metodi le piacciono perché non ci credo.

          1. Non mi piacciono, ma neanche me ne preoccupo. Come sa, mi interessa solo l’attività parlamentare.
            Un aneddoto. Ieri un collega, felicemente iscritto certificato (sfortunatamente agé, quindi fascista ma non brufoloso), stavamo a fare un lavoraccio infinito su dei disegni e mi salta fuori con la domanda “Io vorrei votare sì all’espulsione. Tu cosa ne pensi?” Ovviamente niente. Non so neanche chi siano tutti e quattro, non ho seguito le polemiche, che je dovevo dì? Lui giustamente rilevava che tuttavia hanno sempre votato con il gruppo etc. etc. e però mi spiegava “sono stanco delle correnti, non voglio le correnti” – ovviamente ho represso la risata e mi sono concesso solo un sorriso tipo Guanyin – e quindi gli ho detto “vota quello che ti pare giusto”.
            Capisco i voti contendibili, e ci mancherebbe. Ma tutt’altra cosa l’arruolamento, le maggioranze alternative. Insisto che sono fascisti espulsi contro la loro volontà dai fascisti che in questi mesi hanno votato in aula come i fascisti e contro i sinceri democratici. Qualcuno avverta Pippo. O, in alternativa, qualcuno spieghi a Renzi le maggioranze diverse. O, forse è più semplice, con la bacchetta magica riscriviamo tutta la cronaca parlamentare fatta dai media nell’ultimo anno, serve un ground zero su cui costruire questa nuova fantasia, sennò sfondiamo anche la sesta dimensione.

            1. Intanto Fascisti brufolosi non è la mia lettura quindi me la risparmi.
              Una fa tanto per mantenere un minimo di autonomia di giudizio e si ritrova a doversi far carico dei giudizi espressi da altri. Non mi pare generoso.
              Quando si dice che un’altra maggioranza è possibile non si parla di arruolamenti, bisognerebbe tenere a freno la tendenza al romanzo.
              E comunque qualcosa è accaduto,inutile minimizzare.Curiosa questa faccenda che lei non consideri le espulsioni come un fatto direttamente connesso con l’attività parlamentare.
              Ci sono i voti secondo gli ordini di scuderia,ma ci sono anche i mugugni,i disaccordi.
              Insomma le sfumature.
              La procedura di accettazione delle dimissioni inoltre è una cosa lunga e l’irrevocabilità l’ho sentita solo da lei.Ergo: se il senato dovesse respingere i fuoriusciti finiranno con l’organizzarsi come meglio credono.Comunque ci sono. E almeno sulla carta, non sono più voti nella disponibilità delle Stelle.
              Non faccia l’errore di sottovalutare Renzi.

              1. Si fa per coinvolgere un po’ tutti, no?. Ma è agli atti che Lei non li ha definiti così, tuttavia gli atti riportano i Suoi giudizi ecumenicamente sprezzanti sui 5S senza sfumature, nuances o, come dicono le mie amiche vada moltissimo, chatouche. Quindi siamo all’indistinto negativo che si fa espellere contro voglia dall’indistinto negativo e ne esce controvoglia mondato e (bravi ragazzi) pronto a maggioranze alternative, NCS etc. (Orellana dichiara le dimissioni irrevocabili). Ciwati già dichiara cose (lo chiami, gli parli)…
                Il mio giudizio su Renzi non lo modifico certo, non si preoccupi. Non ho alcun giudizio, perché Renzi non esiste. Renzi è quello che mettono dentro a Renzi.
                Non sottovaluto i riempitori, hanno già dato numerose prove di forza.

                1. @Matteo
                  Quando Fini uscì dal PdL per tentare di costruire un’ipotesi di destra moderna e civile, lo considerai positivamente. Allo stesso modo, guardo con interesse a chiunque esca dalla setta pentastellata per fare politica con la testa propria. E’ una questione di civiltà…

                2. Come no.Io rivendico il diritto di disprezzare la sciatteria come scelta identitaria e deliberata.
                  Ma è un disprezzo politicamente e umanamente trasversale che comunque non c’entra col fascismo e i brufoli.
                  Con queste premesse può immaginare se posso apprezzare il chatouche.

                3. @Matteo
                  vorrei precisare, per correttezza, che qui dentro nessuno ha parlato di fascisti brufolosi..tutt’al più te la devi prendere con me che scrissi “gli integralisti (sporcaccioni, depravati, sessisti ecc), li lascerei volentieri a Grillo..”
                  io, solo io ho parlato in certi termini degli elettori, ELETTORI, del M5S..
                  sui cittadini in Parlamento nn mi pare di aver mai espresso giudizi particolari, se non una simpatia particolare per la mitica Taverna, che da noi al BAR SPORT sarebbe un’attrazione con la sua parlata e le sue esternazioni…sarebbe una goduria ubriacarsi di birra con lei, sai cosa non uscirebbe fuori!! il meglio !!!!! :))))

                  1. Luigi, non prenderti meriti che non hai: fascisti, nazisti, sfascisti etc. etc. sono termini usati da numerosi commentatori.
                    Sporcaccioni è, a mia memoria, effettivamente solo tuo, ma mi piace moltissimo. Idem per brufolosi, che è tutto di Rear, ma non ne farei più senza

                    1. @matteo
                      non mi prendo meriti che non ho , tranquillo…rivendicavo solo le mie parole per togliere dall’impasse chi si è sentito tirato in ballo ingiustamente :)

            2. @Matteo
              A Matteo interessa solo l’attività parlamentare. Se poi tale attività parlamentare viene posta in essere da tanti burattini che sono in Parlamento solo in quanto esseri non pensanti con la propria testa, poco gliene cala. Chi ha votato SI all’espulsione semplicemente mi agghiaccia, perchè più burattino di tutti (sia che abbia i brufoli, sia che non li abbia).

              Poi, per inciso, ci sarebbe anche questo discorso qui: l’11 agosto 2011 Grillo annunciava che il M5S avrebbe partecipato alle elezioni politiche. Allora, nel “Comunicato politico numero 45″, scriveva:
              «La libertà di ogni candidato di potersi esprimere liberamente in Parlamento senza chiedere il permesso a nessun capo bastone sarà la sua vera forza. Il M5S vuole che i cittadini si facciano Stato, non che si sostituiscano ai partiti con un altro partito. I partiti sono morti,organizzazioni del passato, i movimenti sono vivi. Oggi i parlamentari sono soltanto dei peones che schiacciano un pulsante se il capo, che li ha nominati, lo chiede. Non sono nulla, solo pulsante e distintivo».

              1. Rear, sono assolutamente d’accordo con te, come avrai ben letto.
                Qui i burattini hanno espulso dei burattini che volevano continuare a fare i burattini. Li vogliamo arruolare? Sono esseri non pensanti con la propria testa e desideravano continuare così. Se vanno altrove avranno bisogno di un nuovo burattinaio, il che non ci piace a priori, non in base al giudizio che abbiamo sul burattinaio, o no? Mo’ non venirmi fuori che voti per i monarchici illuminati.
                Chi ha votato sì è più burattino degli altri che hanno votato no. Chi ha votato sì e aveva votato sì anche al confronto durante le consultazioni (ci era piaciuto quel voto, ricordo) è burattino in larga percentuale seppur inferiore a quella di chi ha votato sì/no. Poi bisogna considerare però il voto sull’emendamento alla Maroni, sul sistema elettorale etc.
                Percentuali di burattinismo. Io fan di Excel, come sai.

                Poveri svizzeri. Poveri Crimei.

                1. @Matteo
                  Chi ha votato a favore dell’espulsione è da considerarsi un affiliato ad una setta. Solo nelle sette non si possono contestare le idee del guru di turno. E, a mio giudizio, il Parlamento Italiano non è posto per delle sette…

                  1. In effetti anche a voler considerare l’espulsione come un istituto necessario in un partito o movimento,mi pare che qui ci si è mossi con una spensieratezza senza precedenti.Poi a sentire Matteo pare che l’eventuale l’arruolamento – che non c’è – sia una sorta di “dammi l’anima” e non di dammi i tuoi voti .La politica non è una roba per signorine quantunque di espulsioni si decida a cuor leggero nei bar,nelle proprie camerette e pure sui luoghi di lavoro.

                2. A tutt’è due per ordine rispondo qui.
                  Qui non è uscito nessuno. È stato fatto uscire contro la sua volontà. Ci volevano rimanere.
                  La loro storia parlamentare (openpolis semplicissimo da usare) racconta un percorso coerente con il resto del gruppo. Orellana (l’unico che conosco un po’) ha chiarito che rivendica ogni voto come suo. Infatti si vuole dimettere perché ritiene che il suo posto sia lì, non altrove. Incontrerà il suo gruppo di Pavia nei prossimi giorni.

                  Rilevo ancora una volta la differenza tra Rear (quello dei fascisti brufolosi) e Sed (quella degli inutili pescivendoli): uno ritiene che l’espulsione da un gruppo parlamentare decisa prima dalla riunione congiunta del gruppo stesso e poi dagli iscritti certificati sia roba da setta (annotino gli eventuali lettori in cerca di guidance: il cambio di governo deciso in una riunione di direzione di un’associazione privata invece no, non è setta. Rear, vedi di dare indicazioni binarie più precise, perché qui ci si confonde non poco), l’altra la ammette, ma ritiene questa piuttosto leggera. Io d’accordo con Sed come al solito.
                  Perché Rear sta lì con le % di settaggine, excel si sa lo usa poco, insomma, introduce sempre concetti complicassimi, poi, se glielo fai notare, fa Mbé? e ripete il precedente (Mbé? potrebbe essere il titolo pop del best seller tratto da o della futura mostra che faranno su questi scambi).

                  Arruolare non è certo dammi l’anima, così come l’espulsione non è restituiscimela, i signori sono parlamentari della repubblica in carica e nel pieno delle loro funzioni e sono stati fatti uscire solo da un gruppo parlamentare.

                  1. L’espulsione, per come la intendo io, è un istituto necessario in caso di gravi manchevolezze che mai però deve riguardare le opinioni – essendo i partiti luoghi deputati a discutere delle medesime – anche in quel caso però – metti che non ti sei accorto di aver iscritto Jack lo squartatore e lo vuoi cacciare – il tutto non può essere gestito da un’assemblea cui sottoporre, senza aver avviato un dibattito, un quesito binario. E basta.
                    Se lo si fosse fatto, indipendentemente dall’esito, forse le Stelle avrebbero superato lo scoglio di come gestire la differenza di opinione che a tratti si ripresenta e che procura tutti questi mal di pancia e cacciate.
                    Perché,sia ben chiaro,il problema del dissenso non è solo un fatto pratico da trattare in seno alla propria comunità (gruppi parlamentari) ma che investe a questo punto l’intera comunità degli iscritti.
                    Le stelle hanno un bel vantarsi di non essere come gli altri partiti,resta il fatto che senza un minimo di struttura e disattendendo puntualmente ogni regola,la dissociazione diventa un esito scontato.
                    Per il resto, come già detto molte volte, le Stelle possono darsi anche la forma teocratica,le mie sono solo osservazioni.
                    La senatrice Taverna è solo una che non sa stare al mondo il che vanifica il poco che sa o fa al momento si sta facendo un giro sulle giostre prima di rientrare nell’anonimato di periferia dal quale s’illude di essere uscita.
                    Semo romani,conosciamo i nostri polli.

                    1. Sono d’accordo con Lei, ma il movimento è giovane. Le strutture, i ruoli, le regole, si raffineranno con il percorso. Al momento la maggioranza dei parlamentari si è espressa per l’espulsione per i motivi spiegati (Lei direbbe delle mammolette, invece io capisco la pressione cui sono sottoposti e cui non puoi arrivare preparato).
                      L’espulsione del gruppo del Manifesto dal PCI fu un’espulsione per motivi d’opinione. Lasci anche ad altri fare errori ed esperienze, specie se non toccano nessun altro.

                      Non credo che Taverna s’illuda dell’illusione che dice. Credo che Lei mal sopporti che sia uscita di periferia senza prima chieder(Le – figurativamente parlando in termini politici) il permesso.

                    2. Mattè: la corda a casa degl’impiccati no.
                      Quelli del Manifesto avevano costituito un gruppo e fondato una rivista per conto proprio in aperto dissenso con la linea del Partito ( allora c’era)
                      Correva l’anno1969 parliamo del PCI, dei comitati centrali e del centralismo democratico laddove era consentito pensarla diversamente ma il Partito parlava con una voce sola.
                      Non mi pare che il movimento delle stelle abbia un impostazione marxista leninista né sembra che la medesima sia attualmente il modello più avveniristico da perseguire.
                      Quanto alla Taverna le rilascerei volentieri permessi di frequentare scuole di umiltà,buone maniere,dizione e senso del limite.In realtà come pure spiegato sopra: la sua uscita dalla Periferia è solo un’illusione. Finchè continuerà a tricottare sotto la ghigliottina,la Regina resterà sempre il suo miraggio e la sua ossessione.La taverna che si atteggia a proletaria è una mezzacalza piccoloborghese che si piglia sul serio.E’ l’ambiguità in cui si muove e con la quale illude la gente che infastidisce.
                      A ventimila al mese.Come siamo generosi.

                    3. La critica ci sta, ma non inquiniamola – indebolendola – con la scorrettezza: sa che i ventimila non sono ventimila ma circa un quarto. A differenza degli altri. Insomma, eviterei di puntare lì.

                      Non sovrapponevo i piani evocando il gruppo del Manifesto – fu espulsione per dissenso, appunto, opinione – ma evocavo storie: lasci che si facciano una storia propria, facciano i loro errori e dimostrino, se ne sono capaci, di imparare e andare avanti. La storia è maestra, ci insegnavano una volta, sebbene a guardare i partiti in parlamento non possiamo dire con certezza se sia stata una buona o una cattiva insegnante.

                      Taverna la infastidisce e l’antipatia è sentimento più che lecito.
                      Ma mancanza di umiltà, cattive maniere, cattiva dizione, mancanza del senso del limite e mezzocalzismo piccolo borghese non sono esclusiva della ragazza, né dei membri del suo gruppo parlamentare. Le dovrebbe stare antipatico quasi tutto l’emiciclo, ma Taverna è il suo bersaglio ricorrente. La cosa si nota, tutto qua.

                    4. La collettività ne versa ventimila poi se Taverna li regala alle opere pie, problemi suoi .Per ora il comportamento più eclat è quello sopra descritto. quando se ne manifesteranno altri in altre parti dell’emiciclo interverrò.
                      Atteso che ringrazio sentitamente quelli delle Stelle (e la Lega) per avere fin qui impedito che i soldi dei romani tornassero ai romani.Lunedì ci chiudiamo tutti in casa a riflettere.

                    5. Non opere pie ma un fondo di garanzia per prestiti alle PMI aperto dal Ministero per le Attività Produttive tre mesi fa che il nuovo PdC ha affermato di voler creare (vabbé) nel suo discorso di richiesta di fiducia.

                      Le opposizioni hanno fatto ostruzionismo – come già a dicembre – contro l’ennesimo decreto monstre che conteneva la qualunque e che, a priori, sfida la Costituzione e i moniti del Presidente della Repubblica sul rispetto dei principi di omogeneità e urgenza. La lettera del PdR alle Camere fu letta da Boldrini, con dizione che forse non supererebbe la Sua severa scrutiny, ma io l’ho ascoltata alla radio e l’ho capita bene.
                      Il governo si è impegnato a intervenire, si suppone presentando un decreto più accettabile. I soldi non sono dei romani, ma di tutti i cittadini italiani, romani inclusi.

                    6. Non mi risulta,s’informi comunque grazie per la cortese donazione.Anche il fondo per le piccole imprese ringrazia.
                      Vera la ricostruzione col perfido Napolitano che invita ad evitare il decreto promiscuo.Poi se la smettessero quelli delle stelle di fare ostruzionismo sulla pelle dei lavoratori e dei ragazzini che devono andare a scuola.
                      Eh ma sono giovani, devono imparare poveri cocchi.Mo gli madiamo la Rossanda a spiegar loro la differenza fra partito marxista leninista e movimento delle stelle.
                      Vedi tu come imparano subito.

                    7. Dunque il governo presenta un decreto omnibus mettendo dentro di tutto di più, incluse porcherie, e senza rispettare la Costituzione né l’indirizzo espresso dal PdR e se le opposizioni si oppongono giocano con la pelle dei bambini e dei lavoratori. Sed si riprenda.
                      Il governo si è impegnato. Apprezzi e stia a vedere e speri.

                      I cittadini romani, lavoratori e genitori di bambini, vivono in una città in dissesto economico. La cosa capita perché la città è o è stata male amministrata. Gli amministratori se li è scelti la cittadinanza romana. A me mai è capitato di votare per gli amministratori di Roma. I cittadini romani giocano con la pelle dei bambini e delle vedove quando vanno a votare.

                      Io eviterei queste cadute in bassissimo, però. Veda Lei.

  26. @paolo
    se circa una trentina di senatori sono pronti a dimettersi, vuol dire che qualcosa sta cambiando.
    Qualcuno si sta accorgendo che la “democrazia” a 5 stelle, altro non è che un fascismo mascherato, se ti capita di ascoltare il proclama di Grillo, ti accorgerai che “incita” il suo popolo (non te lo dico più cosa sono, ma quello sono….)a espellere i 4 senatori.
    ULTIMA ORA
    hanno appena detto al TG3 che con 23.000 voti, i 4 senatori sono stati cacciati.
    Adesso mi aspetto un sussulto di dignità da coloro che davvero credono di voler cambiare questo Paese..
    Fascisti, sono solo dei fascisti…Qualcuno ha scritto che il M5S, oggi, è la casa naturale degli estremisti di destra…mi sa che è vero

  27. @Luigi
    Sui numeri starei ancora cauto. Ciò che è importante è che sia nata fra i parlamentari una presa di coscienza circa il metodo illiberale con cui viene gestito il Movimento. Forse anche loro si domanderanno come sia possibile che chi si comporta con questo spregio rispetto alle più elementari regole liberali e democratiche, possa essere a capo di un Movimento che intende farsi portatore di democrazia.
    Condivisibile Serra, come al solito…

  28. @paolo
    era inevitabile che accadesse…ho letto anch’io cosa scrisse Grillo 2 anni fa..molti ci avevano creduto, e sono stati smentiti dai fatti: non esiste democrazia interna, e chi cerca di manifestare il proprio pensiero, vine dato in pasto alla rete.
    Mi sembra tanto una riedizione del Grande Fratello, dove venivano indicate le nomination, e il pubblico da casa decideva chi doveva uscire…fino a quando non ne rimaneva uno solo, il vincitore…
    NE RIMARRA’ UNO SOLO…
    Forse siamo noi che non avevamo capito il significato di quella frase :)))

  29. @Matteo
    Ometti volutamente le motivazioni dell’espulsione. Espellere un parlamentare perchè ha mosso una critica al leader del proprio partito è altamente illiberale ed antidemocratico. La repressione del dissenso lo è sempre! Poi se vogliamo parlare di fascismo, è stato chiamato in causa da parecchi osservatori molto più autorevoli di me e non mi pare a sproposito. Io comunque più che di fascismo parlerei di setta, come spiego in questo post scritto ai tempi dell’esplusione della Gambaro. Quanto ai brufoli, sono un’optional: possono esserci, possono non esserci. Il cambio del Governo con questa vicenda non ci azzecca un bel niente. Pregasi non fare minestroni…

    @Luigi
    Grillo non vuole un movimento composto da politici, ma una setta di irrigimentati, pronti sempre ad obbedir tacendo. Ecco allora che ogni qualvolta qualcuno alza la testa e dice la propria, viene espulso in malo mado. Lui vuole ad arrivare ad avere uno zoccolo duro di seguaci fanatici che dicano sempre di si e che lo difendano a spada tratta contro tutti e tutto. Questa è la sua idea di democrazia…

    1. Ometti di considerare che l’espulsione è da un gruppo. Il parlamentare è parlamentare tanto prima quanto dopo. Solo il gruppo di cui faceva parte non lo accetta più.
      Espulsioni come questa non sono ignote ai partiti politici e, sebbene io tendenzialmente sia contrario, credo che siano passaggi come questo che fanno maturare sia un movimento che i suoi elettori.
      Perché la cosa riguarda solo loro.
      Non si fa minestrone sottolineando che il paragone con la setta è fantasioso, ma, a volerti seguire nel fustigare adeguamento a decisioni minoritarie, non concordate e inspiegate, in Italia la direzione di un’associazione privata (anche Scientology è un’associazione privata) decide il cambio del governo – governo di tutto il Paese – senza alcuna necessità di verifica del consenso, discussione pubblica e istituzionale etc. etc. Lì la decisione riguarda tutti, non solo gli elettori (o adepti), i dirigenti, i parlamentari o i dipendenti. Proprio tutti.
      Dovendo fustigare….

      (da openpolis: Adele Gambaro, nella sua esperienza da senatrice, ha sin qui votato 7 volte su 10 come l’antipatico vito Crimi)

      1. Ricordo a Matteo si può anche concordare con il giudizio negativo sull’azzardo Renzi non già sulla lettura che vorrebbe l’operazione come verticistica.
        Renzi premier è stato deciso da un’assemblea eletta da 3.000.000 di votanti paganti vivi e veri innanzi ai gazebo.Due mesi fa.
        Se sono legittimi i votanti virtuali figuriamoci quelli di ciccia.

        1. Ricordo a Sed che due mesi fa Renzi fu votato da votanti paganti come segretario di un partito.
          La sua campagna per il voto fu esplicitamente a sostegno del governo in carica e respinse ipotesi di sostituirlo senza passare per il voto.
          Non mi risulta che in Italia si paghino EURO 2 per eleggere ai banchetti di un’associazione privata il presidente del consiglio. (ma Lei all’università di Saint Tropez dove stava? Magari ci si è incontrati in sala studio)

          1. L’assemblea che ha approvato la decisione di Renzi era legittimamente eletta con le primarie.Poi se vogliamo discutere di mandati,so che lei in materia non c’ha le idee chiare, ma fa niente.
            Le tappe successive sono differenti da come lei li racconta poiché tra dimissioni, candidature, mandati esplorativi e fiducia parecchi passaggi sono intercorsi tutti regolarmente sanciti da leggi consensi e ruoli presidenziali legittimamente interpretati.
            Mi spiace, se lei è in minoranza in Parlamento ed è costretto a raccontarsi un’altra storia per consolarsi,non è colpa mia.
            Escludo che qualcuno le abbia mai dato una laurea.Nemmeno a Saint Tropez. Magari a Tirana.

            1. Le primarie sono elezioni interne di un’associazione privata. Se la prenda con quelli che ce l’hanno con le sette. I passaggi successivi sono legali e nessuno ha detto il contrario. Così come è legale espellere dal proprio gruppo parlamentare un membro dello stesso. Non stiamo parlando di legalità.

              1. E allora protestino gli aderenti all’associazione privata se ciò non li aggrada.E smettano di votare quelli che li hanno delusi.
                Lei che c’entra?
                E’ Iscritto al PD?E’ elettore? Cosa?
                Così per le stelle, ho sempre detto sono problemi loro
                Salvo che poi lei non monti sul cavallo e non cominci a sostenere in solitario dialogo che le espulsioni sono lecite e che anche gli altri le fanno vedi paragoni con episodi di partiti novecenteschi.
                Che vuole Matteo?Cosa la tormenta?
                Perché continua a raccontare che tutto va bene e che non è successo niente?
                Le espulsioni creano un vulnus.
                Quand’è che si decide a scrivere :
                O porca miseria Houston noi delle stelle abbiamo un problema?
                Almeno l’ordine del discorso è garantito.Ci provi.Pago bene.

                1. Dico una cosa diversa.
                  Abbiamo da una parte una associazione privata che prende en petit comité, seppur regolarmente nominato con elezione interna, una decisione che coinvolge l’intero Paese, la sua economia, le sue scelte, la sua struttura.

                  Dall’altra abbiamo un’associazione privata che prende, attraverso dei parlamentari eletti con elezione pubblica e attraverso gli iscritti certificati del sito cui l’associazione fa riferimento, la decisione di espellere dal proprio gruppo alcuni dei suoi membri. L’appartenenza o meno al gruppo non ha alcuna influenza sulla vita di chi sta fuori dal gruppo. Glie esclusi continuano ad esercitare come prima le funzioni per cui sono stati eletti.

                  Non mi tormento. Sono d’accordo che le espulsioni sono un vulnus, non lo giudico totalmente negativo. Il vulnus del cambio di governo deciso dalla direzione di un’associazione privata eletta con elezioni private è secondo me più grave.
                  Ma sso’ gusti.
                  Buona serata!

                  1. Ho capito : L’associazione privata numero 1 ha solo consentito una candidatura a premier.Mica è uscita dal Nazareno puntando i mitra.
                    I coinvolgimenti di cui lei parla sono stati assoggettati , come giustamente annota,a regolari passaggi istituzionali.
                    L’associazione n 2 rappresenta un problema diverso.Infatti è lei che mette a confronto le due cose.Mica io.
                    Il vulnus si crea nel momento in cui l’elettorato si spacca e questo può essere un passo verso la chiarezza interna ma soprattutto per il semplice fatto che passando e spassando i senatori, il quadro parlamentare delle alleanze potrebbe scompaginarsi.
                    Non parlo di nuovi partiti e nuovi gruppi…non è così che funziona.Ma di voti sottratti all’opposizione ed in predicato per andare a sostenere Renzi.Ovvero di nuovi equilibri che possono sconsigliare Alfano di tirare troppo la corda.
                    Veda un po’ lei se non è successo niente.

  30. @paolo
    francamente non riesco proprio a capire il buon Matteo (non Renzi), come faccia a difendere a oltranza Grillo e i suoi seguaci: lui parla di fascisti espulsi da fascisti…no, non è proprio così, chiariamo: i 4 senatori , proprio perchè non si sentono fascisti, hanno osato contraddire l’ayatollah…quindi, qualunque sia la loro sorte futura, nessuno avrà a che fare con 4 fascisti fuoriusciti dal partito unico. I fascisti sono coloro che seguono pedestremente e senza fiatare gli indirizzi del Guru di Genova.
    Fascisti sono anche quella parte di “popolo del web”, che cerca solo vendette e sangue.
    E poi, come dici tu, smettiamola di chiamarlo Movimento, ma chiamiamolo col vero nome : SETTA.
    Mi verrebbe persino da dubitare sulla legittimità del voto in rete:non se se hai avuto modo di seguire ieri sera GAZEBO: hanno dimostrato che senza alcun controllo, si può votare quante volte vuoi e cosa vuoi: loro lo hanno fatto 4 volte…4!!!
    Siamo sicuri a sto punto che sia tutto cosi trasparente?? che uno valga uno, se per votare puoi arrivare a 4????

    1. Luigi rifletti.

      Ricordi i fascisti sporcaccioni? I 4 lo sono. Non rinnegano di esserlo.
      Non si può discriminare se uno è fascista sporcaccione solo se d’accordo o no con Grillo, ti pare?
      Hanno solo fatto un comunicato criticando il modo in cui Grillo ha assolto alla richiesta degli iscritti al blog nel prendere parte alle consultazioni.
      Non rinnegano i voti, le prese di posizione, i tetti, la corsa ai banchi del governo sull’IMU-Bankitalia, le battaglie su decreti e fiducie.
      Sono 4 fascisti sporcaccioni e non smettono di esserlo se criticano Grillo. Oppure non sono fascisti sporcaccioni come non lo sono gli altri. Ma escludiamo questa possibilità, sono decisamente fascisti sporcaccioni (i brufoli li nascondono col correttore).
      Grandi e Ciano non smisero certo di essere fascisti quando votarono per passare al re la responsabilità di guida dell’esercito. Figurati se questi possono essere de-fascistizzati per aver semplicemente criticato Grillo.
      Questi sono fascisti cacciati dai fascisti.
      Fascisti sono anche i 30000 che hanno votato per l’espulsione, mentre non lo sono i 13000 che hanno votato no.
      A Gazebo hai poi visto che ci sono dei brogli e chiunque può votare tante volte. Ma se ci sono i brogli che hai visto, magari gli iscritti certificati sono minoranza rispetto ai brogliatori e il risultato fascista è etero-indotto? Se ci sono i brogli a qualcosa serviranno, no? Se si deve brogliare per far vincere il sì, allora significa che senza brogli vinceva il no, ti pare? Quindi l’anima è salva e i fascisti stanno altrove?
      Gli iscritti certificati hanno però in maggioranza votato per la partecipazione alle consultazioni. Quali erano i fascisti, quelli del sì o quelli del no? E se ci sono stati i brogli questa volta per far vincere i fascisti, come escludere che ci siano stati quella? E sull’emendamento alla Maroni? I fascisti brogliano per depenalizzare, o gli iscritti certificati sono in linea con il gruppo parlamentare (e non in linea con Grillo e Casaleggio) che aveva presentato l’emendamento?
      Gli iscritti certificati sono circa il doppio di circa un anno fa.
      All’epoca i fascisti – ricordo che la cosa è di vecchia data, non mi pare ci sia stato un processo di fascistizzazione, ma già prima del voto si spiegava che votare M5S era come votare per i fascisti – iscritti certificati scelsero una lista di candidati alla presidenza della repubblica tutti di area di sinistra tranne Bonino. Ci furono brogli? E se i brogli servivano a far vincere candidati si sinistra, come si spiega il voto del partito di provenienza di quello che alla fine fu il candidato M5S? E se non furono brogli, erano fascisti o non fascisti?

      1. @matteo
        ah ma allora non capisci?? stiamo parlando di due cose differenti: te parli dei 4 senatori espulsi, io parlo del popolo appartenete alla setta del fanatico genovese. Io sono convinto, che un anno fa, quando in 160 entrarono in Parlamento, la convinzione fosse ben diversa da quella che appare oggi..Orellana, per dirne uno, ha sempre cresuto nel motto “uno vale uno”, e ha sempre applicato alla lettera il sacro principio che il buon Paolo ti ha esposto sopra:
        «La libertà di ogni candidato di potersi esprimere liberamente in Parlamento senza chiedere il permesso a nessun capo bastone sarà la sua vera forza. Il M5S vuole che i cittadini si facciano Stato, non che si sostituiscano ai partiti con un altro partito. I partiti sono morti,organizzazioni del passato, i movimenti sono vivi. Oggi i parlamentari sono soltanto dei peones che schiacciano un pulsante se il capo, che li ha nominati, lo chiede. Non sono nulla, solo pulsante e distintivo».
        Una volta realizzato che le cose non stanno come promesso, ecco che sono nati i dissidi: mai e poi mai avrebbero pensato che il M5S fosse un’emanazione del Partito Unico Fascista..lo hanno imparato a spese loro, quindi, definirli fascisti, mi pare fuori luogo.
        I veri fascisti, sono coloro che condividono il pensiero unico del Leader Maximo, siano essi cittadini eletti, che semplici iscritti.
        E credimi, dopo questa ennesima figuraccia, vedrai come calano i consensi..resteranno gli irriducibili come te, i pupazzi in Parlamento, e l’esercito di mascalzoni, sessisti ecc..che viaggia in rete.

        1. p.s.
          ma ti pare che uno come Orellana sia un fascista? se mi dici un Di Battista, un Di Maio, ok..ma un Orellana su….
          poi c’è sempre la fascista coatta, la mitica Taverna :)))

  31. @Matteo
    Credo che dopo tanto indefesso ed alacre esercizio il paradosso dovrebbe farti una statua. Tu hai dato del paradosso tutta una serie di nuovi significati che destano meraviglia… un pò come seguire un’acrobata da circo, che non risparmia nulla di sè, anche se volteggia senza rete. Per il resto, per quanto riguarda i fatti cioè, ho già detto come la penso.

  32. @Matteo
    Quanto ai senatori espulsi, non sono fascisti cacciati dai fascisti, trattasi invece di parassiti, come definiti dai loro ex colleghi. E questi signori dovrebbero portare la democrazia diretta nel Paese? E questo sarebbe un movimento politico? Naaaa… questa è la Setta del Reverendo Grillo…

  33. @Matteo
    Per tornare al tema del post ed in particolare alla dichiarazione di Grillo «A me non interessa dialogare democraticamente con un sistema che voglio eliminare», mi piacerebbe sapere come si prefigge tecnicamente di arrivare all’obiettivo… può rispondere anche Sed o altri, se hanno un idea. Posto che conquisti la maggioranza nel Parlamento, per eliminare i partiti è necessario riformare la Costituzione e quindi occorre una maggioranza qualificata di 2/3… giusto? sbagliato?

    1. Siccome la sovranità appartiene al popolo – art 1 – che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione (forme e limiti che si possono individuare nelle norme dettate per la formazione delle assemblee elettive dei diversi livelli mediante il voto, libero, uguale, personale, e segreto) e che la struttura attraverso la quale esercitare la sovranità ha la forma giuridica dell’associazione – figura del diritto privato –

      1. ( m’è scappato l’invio pardon)
        i costituenti videro nei partiti lo strumento essenziale (anche se non l’unico), per offrire al popolo (ai cittadini come singoli e nel loro insieme) la possibilità di esercitare in un modo nuovo la sovranità. Ne discende l’articolo 49 :Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. Stop.
        Il resto è affidato ad un interpretazione logico sistematica almeno per quanto riguarda le disposizioni della Costituzione e delle leggi ordinarie e quelle che disciplinano le competizioni elettorali.

        Insomma Grillo se vuole gestire la cosa pubblica attraverso la democrazia diretta deve buttare all’aria l’intera Costituzione che è tarata su una democrazia rappresentativa parlamentare.
        I passaggi tecnici te le li lascio immaginare : o raggiunge il 100% dei voti o giù di lì, o deve accordarsi con l’esercito.
        Lui non ne parla ( non solo dell’esercito) ma procedendo per deduzioni quello che emerge questo è.

      2. @Sed
        Grazie… era proprio la conferma che volevo avere. Insomma: la tanto decantata democrazia diretta è – nei fatti – ciò che l’independentismo padano era per la Lega. Un ideale sbandierato che però è del tutto irrealizzabile. Lui – come giustamente ricordi – non ne parla, però bisognerebbe che i tanti che l’hanno votato iniziassero a rifletterci sù…

        1. Mi pare che da quelle parti s’improvvisi molto lavorando su pulsioni semplici – del resto Grillo è un comico e utilizza i ferri del mestiere che conosce meglio – Ma mentre nella Lega il consenso più che dall’idea della Padania si è mantenuto con la prospettiva peraltro giusta e concreta del Federalismo,qui l’obiettivo è fumoso e le aspettative difficili da onorare.Insomma per buttare all’aria tutto : o fai la rivoluzione o ti metti d’accordo con i colonnelli.In entrambi i casi a Grillo manca la materia prima (anche se ad arringare i poliziotti contro lo Stato ci ha provato,beccandosi come era giusto,il suo bel pacchetto di denunzie e soprattutto di smentite da parte degl’interessati)

          1. @Sed
            Condivido. Sulla questione mi interesserebbe anche il parere del buon Matteo. Vorrei sapere cioè se lui è d’accordo con questa analisi, o ritiene invece che l’obiettivo dichiarato di “eliminare il sistema” sia in realtà fattibile (ed eventualmente secondo quali modalità e procedure). Perchè, se non lo fosse, non si capirebbe perchè incapponirsi in una politica del non dialogo a prescindere. Non sarebbe più onesto dire: ci proponiamo un obiettivo impraticabile (a meno di non presentarsi davanti al Quirinale coi carri armati) quindi d’ora in avanti non escludiamo di confrontarci con le forze al governo. Un sondaggio di questi giorni peraltro evidenzia come 2 elettori del M5S su 3 auspichi il dialogo con Renzi…

    2. @paolo
      a Grillo non interessa governare.
      Governare vuol dire prendersi le responsabilità, e lui non ne è capace..men che meno il suo manipolo di cittadini ..
      Lui vuole distruggere il sistema, ma come?
      in modo NON democratico, ovvio, quando salì al potere il partito fascista, secondo te, ha chiesto a qualcuno se poteva eliminare l’opposizione?

      1. @Luigi
        Il modo NON democratico è certo un’opzione, ma non sarebbe così facile da perseguire oggigiorno nel cuore dell’Europa. No, piuttosto mi interessava sapere quali sono le procedure per eliminare il sistema di rappresentanza dei partiti muovendosi nell’ambito concesso dalla Costituzione. Come ha confermato Sed, ci vorrebbe una maggioranza qualificata che il M5S non potrà raggiungere mai. Di conseguenza Grillo si prefigge un obiettivo che sa di non poter conseguire. Dovrebbe essere più onesto con i suoi elettori. Come si fa a votare qualcuno che afferma che vuole ottenere qualcosa che in realtà sa essere fuori dalla sua portata? Non ti sta prendendo in giro uno così?

        1. @paolo
          l’unica soluzione è che prendano dal 51 al 100% dei voti…e la vedo dura.
          Molto dura.
          Alla fine, parafrasando una celebre frase di un film, Grillo è solo “chiacchiere e distintivo”…

          1. @Luigi
            Per la precisione, la maggioranza di cui ha bisogno Grillo per poter riformare la Costituzione, e quindi eliminare i partiti, è del 75%. Direi assolutamente fuori portata…

            1. @paolo
              ho letto che se la sta prendendo pure col povero Pizzarotti, primo sindaco importante….
              si è beccato 4 mesi per i fatti in Val Susa, e lui li considera una medaglia, detto tutto…
              Finirà prima o poi per prendersela pure con la mitica Taverna :)))

            2. @paolo
              ma sicuramente..e per fortuna!!!
              non oso immaginare cosa succederebbe.
              D’accordo che c’è uno zoccolo dura di elettori che del Paese non gliene frega nulla, ma non credo che superi il 20% (e son già troppi)

  34. AHAHAHAH!
    Scusate, ma ho pochissimo tempo + mi si è rotto lo smartphone quindi posso leggervi molto meno del solito.
    Però grazie mille per questo scambio favoloso, mi si è girata la giornata: qui diluvia, ma grasse risate.

    Ma certo che condivido l’analisi, ovviamente. Lascia stare se l’abbiamo già fatta pochi giorni fa, (‘mbé?): palesemente con l’esercito!!!!
    Che però, fate attenzione, siccome non abbiamo ancora confermato tutti gli F-35, vi ricordo sta per chiudere questo esercito – come spiegatoci mesi fa proprio qui dai nostri acuminati analisti – quindi credo più probabilmente con moti popolari stile XIX, baionette e pistole a carica manuale. Tornerà di moda la tuba e la palandrana. Finalmente si tornerà a dare del loro.

    AHAHAHAHAH!
    Buon weekend, grazie mille e spero di tornare presto normo-connesso

    (compito per casa: al fine di staccarvi da questa ossessione che vi logora, suggerirei di buttare giù riflessioni su “L’Italia ha due capitali”, che abbiamo appena appena imparato. Mano alla Costituzione, restituite i cellulari, si comincia a scrivere da ora)

    1. Momento Matteo del sabato : non ha capito un’acca ma risponde lo stesso.
      Qui sulla scrivania che mi possiede sempre più, ho ripiegato un biglietto scritto dopo aver inviato il commento. Leggo : adesso arriva Matteo e s’attacca al fumo del golpe”
      Oramai laporastella non riesce più nemmeno a stupirmi.
      Date le premesse incredibile la presunzione con la quale continua a dettare temi (che nessuno svolge)
      Segnali di speranza possono essere rinvenuti nel malfunzionamento delle connessioni.
      (Dio c’è)

  35. @paolo
    hai notato che da qualche tempo i “talebani” (Di Battista, Di Maio…), cominciano a frequentare i salotti tanto odiati? cos’è che ha fatto loro cambiare idea? adesso accettano il confronto, fanno presenza in studio, e rispondono alle domande dei colleghi…come si usa fare in una democrazia.
    Manca la Taverna, ma ce ne faremo una ragione :)))

  36. @Luigi
    Evidentemente Grillo e Casaleggio devono essersi accorti che andare ai programmi di approfondimento politico porta voti. Il verbo del Reverendo Grillo dev’essere diffuso il più possibile…

  37. @Paolo
    ma non è un voltafaccia?
    non aveva detto “mai e poi mai” in quei salotti ?
    non è che per caso ha cambiato idea sui giornalisti…chiedo eh???
    sul blog li crocifigge, però manda i suoi a perdere tempo nei talk show….
    mah…

  38. @Luigi
    Grillo ne ha fatti tanti di voltafaccia che uno più uno meno… quanto a Civati, l’articolo che segnali è del maggio dell’anno scorso! Si legge sulla pagina di Civati di Wikipedia: «Nel gennaio 2013 Civati è stato indagato dalla procura di Milano per peculato, in relazione ai rimborsi spese percepiti come consigliere regionale della Lombardia. Il 5 febbraio ha presentato al pubblico ministero una richiesta di archiviazione. Civati ha anche reso pubblico nel suo blog il dettaglio delle somme contestategli dalla Guardia di Finanza. Il 16 dicembre 2013 la Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’indagine.»

  39. @paolo
    Grillo come si permette di dire agli altri che sono dei voltagabbana?
    Rinfaccia a Renzi di dire una cosa e di farne un’altra..può essere, ma detta da lui, vale meno di zero.
    Quanto a Cippo, io l’ho visto stamattina..ma come ho scritto, è una tegolina, roba di poco conto, se pi è pure stata archiviata, meglio ancora.

  40. @paolo
    Rocco Casalino….me lo ricordo, vidi la prima edizione del G.F., e lui c’era…era già all’epoca un povero ignorantello (altrimenti mica ti fanno partecipare al reality)..non ha mai lavorato in vita sua, e ce lo ritroviamo a fare il p.r. dei 5 stelle??? o il censore??? ma stiamo scherzando???
    Sicuramente ci sarà una selezione delle trasmissioni e dei giornalisti (la black list la stila Grillo), e comunque ieri sera il cittadino Morra era da Mentana a rispondere alle domande: è un passo avanti, sicuramente, ma credo che ci sia una strategia preciso dietro, perchè non è possibile che fino a un mese fa erano tutti buffoni, politici e giornalisti, e improvvisamente si dialoga con loro..
    io non li capisco proprio sti 5 stelle…
    E notare, mandano tutti i talebani di spicco in giro (meno la Taverna, che perlomeno farebbe ridere un pò), mica la retroguardia silenziosa…
    perchè???? cosa vogliono dimostrare? si stanno rimangiando la parola data agli elettori, cosa c’è dietro tutto questo??

  41. @paolo
    come d’abitudine, auguro a te buon fine settimana, e alle tue donne una bellissima “festa della donna”..
    tua figlia si atteggia da star, comincia presto eh??? :))))))))
    adorabile creatura (i bambini sono il regalo piu bello, sempre…)
    BUON WEEKEND

  42. @paolo
    lo so.è domenica, ma questa è troppo bella per non pubblicarla:

    http://www.repubblica.it/politica/2014/03/08/news/grillo_strizza_locchio_alla_lega_esalvini_con_ifatti_sa_battaglia_comune-80521351/?ref=fbpr

    e chi l’avrebbe mai detto che adesso il secessionista non è Salvini , ma il guru genovese?
    per pura informazione, sulla STAMPA c’è la cartina della nuova Italia modello Grillo:
    tu, fai parte della Repubblica di Genova, e io del Ducato di Savoia (notare che c’è anche il Marchesato di Saluzzo e del Monferrato)…altro che Padania!!
    ma si dai, una risata alla domenica allunga la vita :))
    buona domenica a tutti, anche a quelli che vivono nella Repubblica di Venezia e nello Stato Pontificio..

  43. @Luigi
    Quanto ai talk show, credo che i grillini dopo le varie espulsioni siano un pò in difficoltà. Di conseguenza hanno la necessità di spiegare le loro ragioni al maggior numero possibile di persone. E’ questo il motivo principale che oggi li porta in TV, secondo me. Quanto poi a tutto il discorso delle macroregioni e compagnia, è l’ennesima buffonata del Reverendo… tutto va bene pur di conquistare le prime pagine dei giornali…

  44. @paolo
    ok, ci sta.
    Però come fai a dare del Pinocchio a Renzi, quando pure te sei uno sparapalle???
    Destra e sinistra sono uguali, mi pare che pure lui sia uguale agli altri.
    Quanto alla secessione (di cui non parla manco più la Lega), lo trovo un patetico tentativo di accaparrare voti al Nord..segno di debolezza e di paura.
    Molto dipenderà dall’esito del programma-Renzi: se dovesse riuscire, sarebbe la fine di Grillo.
    Intanto si porta avanti col lavoro, parlando di Regno delle due Sicilie e di Ducato di Savoia :))

  45. @paolo
    ho letto e condiviso il commento di Lerner…in effetti a Grillo non interessa andare a governare (anche perchè non ha nemmeno uno straccio di programma credibile da proporre), ma solamente distruggere questo Paese, dimenticando che proprio questo Paese lo ha arricchito a dismisura…
    La sparata sulla secessione, non appartiene nemmeno più ai leghisti, non capisco proprio a cosa serva tirare in ballo una “puttanata” (termine caro a Cacciari) simile.
    Ho sentito dire ieri sera da Di Battista che loro adesso vanno in tv, perchè hanno imparato a difendersi dagli attacchi dei giornalisti..non c’è limite alla vergogna.

  46. @Luigi
    Di Battista è inguardabile… lui è il Capezzone di Grillo! Quanto al resto, ha ragione Civati… ora la setta del Reverendo vuole espellere anche quelli degli altri partiti… del resto, per loro è impensabile che in un partito esista il dissenso… questa infatti è la loro idea di democrazia…

  47. @paolo
    tra mille traversie (e franchi tiratori del PD), la legge elettorale è passata alla Camera:non è una bella legge elettorale, ma E’ una legge elettorale…ci voleva quel pirla di Renzi per fare dopo quasi 9 anni una legge elettorale..magari è un buon segnale, vedi mai?
    Adesso aspettiamo di vedere se si smuove qualcosa anche in campo economico..lo spread a 175, vuol dire poco ma vuol dire molto, c’è fiducia, quella fiducia che manca nel popolo italiano abituato a gente immobile…
    Magari fallirà, come si augurano in tanti, specie a sinistra, ma di sicuro ci sta provando…

  48. @Luigi
    Condivido le critiche sulla legge elettorale, però è pur sempre meglio del Porcellum. Ciò che invece non va affatto bene è che valga solo per la Camera. Se domani ci fosse una crisi di Governo e si dovesse andare al voto, ci troveremmo nella condizione di votare con due leggi diverse: l’Italicum per la Camera e ciò che resta del Porcellum, epurato dalla Consulta, al Senato. Una scempiaggine senza alcun precedente! Bisogna sperare che Renzi duri perlomeno fino a quando sarà abolito il Senato, altrimenti ci sarà da ridere!!!

  49. @Paolo
    ma in effetti l’obiettivo è quello: non andare a votare fintantochè il Senato non è abolito.
    la complessità del voto con due leggi elettorali diverse, dovrebbe essere un buon deterrente..
    nemmeno a me fa impazzire questa legge, ma è una legge nuova, prendiamolo come primo atto concreto e prima promessa mantenuta…adesso viene il resto.
    La cosa che mi preoccupa, ma già lo sapevo, è il tentativo da parte della sinistra ostile a Renzi, di far cadere il Governo. Non sarebbe la prima volta che il PD impallina il proprio leader (a parte il caso Letta)..poi ci si domanda come mai alle elezioni vince sempre Berlusconi.
    Gente come la Bindi, che improvvisamente si scopre femminista, o Bersani che dispensa pillole di saggezza, mi preoccupa, e non poco.
    Perlomeno Civati ci mette la faccia e lo dice chiaramente, ma i 101 sono le solite serpi nascoste, che al momento buono escono fuori: si finirà almeno di pensare che erano di corrente renziana….

  50. p.s.
    al Senato, per fortuna, il voto è palese: voglio vedere quanti bocceranno pubblicamente la legge…
    lo voglio proprio vedere…

  51. @Luigi
    Non si è mai visto un sistema bicamerale che preveda una doppia legge elettorale. Mai in nessun Paese. A questo punto non si capisce neppure la fretta con cui si vuole promulgare l’Italicum, se non si andrà a votare fino a quando non verrà abolito il Senato. Perlomeno un anno e mezzo, credo, durante il quale il Governo terrà in vigore un sistema elettorale schizofrenico. A questo punto non era forse meglio prendersi un pò di tempo per vedere se era possibile introdurre delle migliorie? Renzi dovrebbe andare avanti senza gridare a complotti inesistenti ogni momento, perchè per adesso quanto fatto desta molti dubbi. A parte il modo con cui è andato al potere e a parte la legge elettorale di cui si è già detto, vogliamo parlare della candidatura di diversi sottosegretari indagati? Vogliamo parlare della Boschi che chiede alla D’Annunziata di eliminare un’articolo dall’Huffington Post, come un berlusconi qualsiasi?

  52. @paolo
    Non si è mai visto un sistema bicamerale che preveda una doppia legge elettorale. Mai in nessun Paese.

    se è per questo, non si è mai visto in nessun paese che ci siano due rami che hanno la stessa funzione, e pertanto in nessun paese civile esiste questa anomalia.
    detto ciò, si poteva aspettare, è vero, ma sono 20 anni che andiamo avanti ad aspettare…per una volta, dico una, che è arrivato qualcuno che decide di fare e non solo parlare, vogliamo criticarlo?
    non abbiamo già aspettato abbastanza? sono quasi 10 anni che si dice di cambiare sta maledetta legge elettorale, si è mai mosso qualcuno???
    poi, come tutte le cose, è suscettibile di miglioramenti, ma sta sicuro che il percorso è ancora lungo, disseminato di trappole e trabocchetti…non è stata ancora varata la legge, tranquillo..ma perlomeno abbiamo dato un segnale al Paese: se si vuole, si può.
    Sui complotti sono d’accordo con te: lo sapeva da subito, che il PD lo ha messo lì per poterlo disintegrare, quindi ciò che è successo ieri alla Camera, era nell’ordine delle cose..lui è il vero nemico del PD, nessuno della vecchia nomenklatura lo sopporta, e quale miglior occasione di farlo cadere dopo averlo issato?? sono dei maestri in questo genere di vigliaccate.
    Sui sottosegretari pienamente d’accordo con te, fermo restando che bisogna smetterla di essere giustizialisti e forcaioli, capisco che 20 anni di Berlusconi abbiano esasperato tutti, ma un avviso di garanzia non è una condanna…tuttavia concordo sul fatto che se ne potevano scegliere altri quattro senza problemi.
    Non conosco la storia Boschi-Huffington, quindi non mi esprimo, ma so che la stessa Boschi, non ha detto nulla sulla caricatura da “oca giuliva” che ne ha fatto la Raffaele, o dei commenti sessisti delle IENE..
    Lasciamoli lavorare, poi li giudicheremo sui fatti…:)

  53. p.s.
    non dimentichiamoci mai, MAI..che lui al potere ci è andato “spinto” dal PD….quello stesso PD che adesso cerca di rovinarlo.
    non dimentichiamolo…

  54. @Luigi
    Io sono d’accordissimo sul fare al più presto le riforme, ma se la legge elettorale, valida solo per la Camera, potrà essere utilizzata solo fra un anno e mezzo (quando sarà abolito il Senato) che senso ha fare in fretta? Non sarebbe meglio, visto le forti critiche ricevute (alcune delle quali sacrosante) prendersi un pò più di tempo per verificare la fattibilità di migliorie? I maligni potrebbero pensare (a ragione) che si fa presto solo per una questione di immagine. Sui complotti mi sa che non sei d’accordo con me, perchè io penso che non ci siano. Il PD sa bene che se Renzi dovesse clamorosamente fallire, sarebbe la fine non solo per lui ma anche per il partito. Quanto ai sottosegreatri, non è questione di essere forcaioli, ma uno come lui che ha come questione centrale quella del rinnovamento della politica e della classe dirigente, poteva evitare di nominarli quei 4? Quanto poi alla querelle Boschi-Annunziata, eccola qui
    Andare al Governo senza passare dal voto è una decisione di Renzi e solo sua. Sua è la responsabilità e di nessun altro, tantomeno del partito.

    1. Magari sbaglio, ma la legge elettorale era secondo l’accordo con Forza Italia il passaggio obbligato per le altre riforme.Più che una questione d’immagine mi pare che la fretta sia stata determinata dal fatto che se son si fosse superato questo scoglio non si sarebbe potuti partire col pacchetto delle riforme istituzionali.
      La legge così com’è, ci riconsegna, a meno di fare le primarie che non sono obbligatorie, un parlamento di nominati, abbiamo guadagnato il doppio turno ma il sistema di coalizioni non va e l’algoritmo non distribuisce i voti sensatamente.Non parliamo poi delle questioni sulla pluricandidabilità e sulla parità di genere.
      Escludo sensibili correzioni al senato vista l’entità delle forze in campo anche se da più parti si promettono battaglie che, date le premesse, non avranno grande esito.
      Quanto al resto, se siamo ancora a chi ha costretto Renzi a fare il premier mi pare che abbiamo capito poco sia di Renzi che delle dinamiche interne.Quel che è successo in questi giorni mi pare possa chiarire molte cose e la tenuta finale col voto compatto,dopo ampio dibattito,ampi strambuglioni,ampi stracci delle vesti, ampi vestiti e sciarpe bianche è il miglior quadro di come siamo messi (noi del PD)
      Dirò che benché amareggiata da sciocche polemiche di genere, il ragazzo in conferenza stampa mi è piaciuto – come dice la Biancofiore? Lei è gagliardo – e soprattutto mi è piaciuto il provvedimento che diminuisce le tasse e aumenta i salari.Si certo…mo arriveranno millanta commentatori col kit del piccolo economista a parlare di coperte e di lenzuola e magari pure qualcuno che dice che 100 euro non sono abbastanza…
      Invece è la mossa giusta.La legge elettorale la studieremo nel dettaglio poi.

      1. Erica Jong ci spiegava a noi adolescenti lettori che Tutte le donne amano i fascisti.
        Ma erano i ‘70ies e lei mi era una Jew Princess dell’Upper con tutto il contesto.

        Shock petroliferi e Gold Standard tuttavia. Insomma, il contesto macro ce lo facciamo stare.

        Poi camminiamo un po’ più in qua sul mappamondo ed ecco che

        Tutte le donne amano Berlusconi.

        Finalmente possiamo cantarlo, vestite di bianco, mentre passa questa bella legge elettorale alla Camera e abbiamo già messo la prima fiducia.

        Gagliardo.
        Tutte le donne parlano come Biancofiore.

        Belli i provvedimenti che tagliano le tasse e aumentano i salari.
        Ah ecco. Adesso li vedo a leggere i provvedimenti, prima che arrivino gli economisti noiosi, che appena finiscono di tossire dalle risate, probabilmente vorranno strapparmi la copia dei provvedimenti di mano prima che abbia finito di leggerla. Noiosi.

        Per piacere aiutatemi: chi mi manda i links ai provvedimenti che tagliano le tasse e aumentano gli stipendi? In tutto ‘sto disordine di stamattina uno cerca cerca e non trova mai, uffa.

        1. L’avevo detto io che arrivava quello col kit e la citazione con l’interrogazione e il compito. – Erica Jong poi, manco a dire che siamo caduti in basso.. è che proprio non ci siamo.. ma se quelli sono i riferimenti dell’adolescenza tutto si chiarisce all’improvviso compreso il fatto che ogni battuta va spiegata per filo e per segno,che noia –
          Allora come stanno le cose?Lei non ha capito un piffero di quello che ho scritto e voleva solo socializzare?
          Va bene caro,socializzi pure.

          1. Ohi Rear…abbiamo una Liala,una Peverelli,una – se proprio ci sentiamo in vena de contenuti – Colette?
            Manda va…
            Che se m’avanza tempo provvedo alla riedificazione con recupero del tempo perduto di un povero provinciale rimasto moooolto indietro.

          2. Se le è piaciuta la conferenza stampa, se parla come Biancofiore, devo per forza abbassare il livello, anche perché, provassi mai ad alzarlo, Lei guarda in alto, ma si copre gli occhi dal sole con la prima cosa che trova sottomano, cessò… un provvedimento che abbassa le tasse e alza i salari?
            Per favore non mi mandi il provvedimento che abbassa le tasse a alza i salari di Tremonti. No, scusi, neanche quello di Monti, né quello di Letta. Quelli li abbiamo già letti e apprezzati.
            Per piacere mi mandi quello di ieri. La so partial per la precisione.
            (non chieda a a cuore mio Fabrizietto, è lì che si macera “ma avevo detto 30 giorni!!! Perché ‘sta fretta…” ‘n bacio ‘n fronte a Fabrizietto caro)

            1. Forse non ci siamo capiti.
              Il registro futuro con lei sarà il seguente: o capisce al volo o si tiene i dubbi.
              Escludo che io mi infili per l’ennesima volta nel trip dello spiegone di cose che non ho detto né inteso dire. Chiaro?

              1. Ma Lei non ricorda che sono buonissimo e che Lei è la mia preferita?
                Le pare mai che con questo governo e questa allure in Parlamento potrei crudelmente chiederLe spiegazioni e dettagli? Non basta stare a guardare?
                No, da piccolo non staccavo le ali alle farfalle.

                  1. Non ho voglia di accedere a questo link, chi mi legge sa benissimo quanto io apprezzi la Biancofiore,l’aggettivazione colorita quantunque obsoleta e l’uomo forte e soprattutto quanto io abbia assoluto bisogno di spiegare al mondo il perché di queste mie inclinazioni.
                    Quindi aspetterò tranquillamente il primo uomo in stivaloni che passa di qui per farmi spiegare i misteri dell’economia e della politica.Nelle more mi spazzolo i capelli fissando il vuoto innanzi a me.

        2. @matteo
          leggi qua…e se non ti basta fatti un giro sul web, e troverai risposte alle tue domande.
          Augurati che non succeda, perchè nel caso succedesse, è meglio che voi 5 stelle andiate a pascolare le pecore..o nel caso tuo, a vederti un pò di film thailandesi con sottotitolo in aramaico antico..:)..vi ha bruciato tutte le vostre idee, e voi rimanete cornuti e mazziati..
          Spera solo che non accada…e comincia a gufare.

          http://www.repubblica.it/economia/2014/03/08/news/tagli_irpef-80489516/

            1. Ciao Luigi,

              Grazie mille dell’articolo di giornale dell’otto marzo (ero a Venezia quel giorno). L’ho letto con interesse.

              Tuttavia chiedevo link ai provvedimenti, cioè a dire il ddl dg o quel che sarà, perché tu mi insegni che gli articoli di giornale non fanno legislatura, non abbassano le tasse, non alzano gli stipendi.

              Ricorderai certamente che tutte le ultime legislature hanno prodotto letteratura giornalistica che abbassa le tasse, alza gli stipendi e una varietà di altre cose.
              Il cattivissimo Monti di miliardi ne ridistribuiva 80, pensa.
              Letta (vado a memoria) 15.
              Tremonti non parliamone, era generosissimo.
              Rinnovo ringraziamenti, ma articoli ne ho già a bizzeffe.

              1. @matteo
                e allora non ti resta che fare come tutti noi: aspettare il DEF, e poi , numeri alla mano, ne discuteremo.
                per adesso ti devi accontentare delle promesse…poi vedremo se saranno tramutate in realtà…
                stiamo sempre aspettando le riforme promesse dai 5 stelle, lì nemmeno articoli da giornale si trova..e aspetto di vedere Di Battista e Taverna votare contro i provvedimenti :)

                1. Caro Luigi,
                  noi aspettiamo sempre con piacere, proprio quello che dicevo io.

                  Da amico ti scoraggio dall’aspettare riforme del M5S, che come saprai, sta all’opposizione. Tutt’al più presentano ddl ed emendamenti a quello che passa in commissione.
                  Capisco che il Paese sia così perché l’informazione l’ha reso così, ma addirittura aspettarsi le riforme dalle opposizioni, oltre che da governo e maggioranza, mi sembra un po’ troppo, ti pare?
                  La storia repubblicana è lunga. Pensa se dovessimo aver nutrito aspettative di riforma dalle opposizioni. Tu capisci….
                  Dovendo aspettare, almeno aspettiamo cose che ha senso aspettare, secondo me.

                2. Guarda cosa si rilegge con piacere senza neanche cercare!
                  Trenta secondi in Google e ti piovono addosso miliardi, riforme strutturali, interventi per incentivare il lavoro, sblocco di fondi per far partire la micro-impresa, un’inondazione di provvedimenti.
                  Generosità anche al culmine delle tensioni sui titoli. Non capisco i disfattisti, che fortunatamente sono stati battuti con un sonoro 1-0.
                  http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-11-09/tremonti-senato-presentazione-maxiemendamento-182506.shtml?uuid=AaGWSCKE

                  http://economia.panorama.it/Decreto-sviluppo-risorse-per-80-miliardi

                3. È un peccato poi che Letta abbia dato le dimissioni il giorni dopo aver presentato il provvedimento “Impegno Italia”.
                  Anche lì tanta generosità e tanti giovani al lavoro. Più di oggi.
                  I media accoglievano con favore.
                  Poi è scappato alle Fiji con una bionda e ciao miliardi
                  Peccato però

                  1. E’ un peccato che ancora non si sia capito quale riforma elettorale avessero in testa le stelle ( le opposizioni possono almeno avere in testa qualcosa oltre che le zucchine?).Cittadini eletti a domanda rispondono che devono consultare il web,(tra un’espulsione e l’altra si vede che non gli è avanzato tempo).
                    Questa cosa poi che le opposizioni non possano proporre leggi o partecipare attivamente alle riforme è carina assai (dove si prenderanno mai le necessarie maggioranze qualificate,è un mistero)
                    Assenti alla lezione ” leggi d’iniziativa parlamentare”?
                    Si, erano a Venezia a guardare Tintoretto.

                    1. Vede che a proporre Fear of Flying ero stato al solito inopportunamente ottimista?

                      Esiste già un proposta di legge parlamentare M5S in commissione, pensi che ne parlammo brevemente pure qui e proprio Lei ed io. Non verrà mai discussa ovviamente.
                      Ne stanno elaborando un’altra sul portale coinvolgendo gli iscritti certificati, il che mi pare tutto fuorché criticabile, in tempi di accountability vacanziera, e non rifacciamo lo spiegone.

                      Al solito Lei accusa gli altri di difetti che pare coltivare: nessuno ha scritto che le opposizioni non possano proporre o partecipare attivamente, né che M5S sia esentato da leggi di iniziativa parlamentare, che anzi, come sa, pretendono a gran voce, laddove invece il Parlamento da anni ratifica roba fatta altrove – proprio come l’altro giorno.
                      Il che non vuol dire che le opposizioni siano responsabili delle riforme, sennò, come spiegavo a Luigi, la storia repubblicana è lunga, vai a cercare le responsabilità etc. etc.
                      Le risulta che M5S non presenti pdl, mozioni, emendamenti, non partecipi ai lavori in commissione, non partecipi alle votazioni?

                      Magari Fear of Flying lo affrontiamo fra qualche mese, Le cerco Topolino intanto.

                      Non era Tintoretto, era Tiepolo (il figlio sfigato però, non GD, ma quello che non si fila nessuno, però secondo me un genio perché era riuscito a farsi dare una bella pensioncina dal Re di Spagna sulla fiducia, si stabilì bello bello con famiglia a corte a Madrid, c’ha campato finchè in vita, prodotto pochissimo e niente di che. Chiamalo scemo!)

                    2. Insomma stanno lavorando ma non è lecito aspettarsi granchè perchè stanno all’Opposizione. Così va meglio?
                      Magari se rimediano i voti ce la fanno pure.
                      Così andrebbe meglio ancora ma poi chi si occupa dell’eterna lamentazione nessuno ci si fila ah noi tapini.
                      Tintoretto, Tintoretto scuola di San Rocco…sta a pensare a Paura di volare, ma che razza di libro è?
                      Già all’epoca si scriveva e si ragionava di meglio sul tema. Per chi era interessato,certo. certo.

                    3. Più che nessuno ci si fila, credo lamentino che ddl ed emendamenti non passano quasi mai, neanche quando esponenti di maggioranza si dichiarano d’accordo, perché pesano fattori extra-parlamentari (innumerevoli esempi fatti anche qui). Nel caso della legge elettorale è stato così, ha seguito la discussione sugli emendamenti anche delle opposizioni, preferenze, collegi, soglie e conflitto d’interessi?
                      C’è poi la lamentela su tempi e fiducia. Peraltro noi stiamo qui, là è appena scattata la fiducia sul Missioni. Tempo di discussione in aula zero minuti. Non bisognava dialogare, come suggerisce il titolo di questo post? Si vede di no.

                      Non ho capito perché mi tira fuori il Tintoretto e la Scuola Grande (studiavo lì vicino peraltro), ma sabato sono andato all’altra, quella di San Marco davanti al Colleoni, e ho pensato proprio di andare presto alla San Rocco, che non ci si va mai abbastanza e la roba buona è tutta là (trasferita anche dalla San Marco).

                      Non capisco neanche perché insiste con Fear of Flying. Ogni tanto Lei si incaponisce su ‘na roba e boh! Io sono nato in quegli anni là. Non le è piaciuto e vuole che nessuno lo legga? Si rassicuri, credo non sia più neanche a catalogo (era forse Bompiani in Italia? O Frassinelli?). Fu un best seller all’epoca. Pensi che oggi lo sono le Shades e capisce subito che non c’è da far gli schizzinosi, su.

                    4. Rettifico: catalogo Bompiani, Amazon Italia ne ha ben una copia disponibile, costa EUR8,50 + spese di spedizione, almeno che non cumuliate o siate nel servizio Prime. Poi dice che non faccio info di servizio…

      2. @Sed
        Certo, la legge elettorale era il passaggio obbligato per le altre riforme, ma nessuno aveva detto inizialmente che dovesse valere solo per la Camera. “L’approveremo in una settimana” si diceva. Benissimo, pensavo io, così se si dovesse andare a nuove elezioni domani finalmente avremo fatto un passo avanti rispetto al Porcellum. Quache giorno fa si è detto per la prima volta che l’Italicum non può valere anche per il Senato, che tanto il Senato non ci sarà più. Peccato che per tale riforma dovremo aspettare più di un anno! Così, se si dovesse andare a votare domani ci troveremo il Mezzitalicum (come lo chiama Civati) per la Camera e un aborto di legge per l’altro ramo del Parlamento…. non mi pare la più responsabile delle soluzioni!

        1. Per obbligato non intendevo un passaggio tecnico ma una merce di scambio.Il che dovrebbe voler dire legge elettorale così e poi lisci come l’olio su abolizione del senato,province, titolo quinto, e il cielo sa cos’altro.Ergo con tutta questa roba a cuocere tra doppie letture e attese, le elezioni non sono in programma.
          Del resto noi al senato abbiamo sempre avuto un regime elettorale diverso ed è ovvio che quel che si approva alla camera non vada bene anche per il senato.
          Spero che nel passaggio della legge al senato qualche aggiustatina riescono a darla.Così com’è non va bene per le cose già dette.

  55. @paolo
    non credo che sia una questione di immagine, ma una dimostrazione pratica che è finita l’epoca delle belle parole ma zero fatti. Poi, è suscettibile di miglioramenti, che ci saranno, ma era importante dimostrare che volendo, si può.
    A me il sospetto che la nomenklatura ignori il fatto che morto Renzi morti tutti, viene, ma sono convinto che la morte di Renzi, riporterebbe nel PD quei transfughi dei 5 stelle e molti che non hanno votato il nuovo PD.
    Poi sono d’accordo con te, morto lui, morti tutti.
    Sui 4 indagati, siamo perfettamente in linea…
    La Boschi ha sbagliato, e di brutto…paga l’inesperienza a certi livelli. Ha ragione l’Annunziata.
    Infine, non sono d’accordo sul fatto che Renzi abbia deciso da solo di andare al Governo: ricordo benissimo che proprio Cuperlo, sollecitò un cambiamento.
    Poi è chiaro che approfittando dell’ego smisurato di Matteo, il tutto è venuto in modo naturale.
    Ma la prima mossa fu di Cuperlo e soci..poi, Matteo ha sbagliato ad accettare, su questo siamo d’accordo, tuttavia, sei convinto che Letta avrebbe fatto anche una sola riforma? io no….

  56. p.s.
    aspettiamo la conferenza stampa, per capire lui da dove tira fuori i soldi…
    e se li trova, mi domando in 10 mesi quell’altro che ha fatto…

  57. Non mi dica che lamenta mancanza di dialogo.Sa, quella cosa fatta di relazioni funzionali.
    Certo che se insultano da mane a sera, se la madre di tutti i peccati è cenare con Civati poi risulta un po’ difficile saltare da una dimensione all’altra e stare a sentire chi due minuti prima ti ha tacciato di essere servo e colluso.
    Magari sul conflitto d’interessi abbiamo roba migliore nei cassetti.
    Magari ci si poteva sforzare di votare sulla parità di genere.Così tanto per dare un segnale invece di pontificare sulla difesa delle donne politiche.
    Missioni come la chiama lei non c’entra con l’eventuale exit strategy che nel caso si deciderebbe con altre procedure e soprattutto altrove.Missioni è il finanziamento alle missioni.Abbiamo accordi internazionali,intanto che si decide se andarsene o meno dalle postazioni non si possono lasciare i soldati senza mezzi di sussistenza e le popolazioni locali senza appoggio.( non mi faccia la tiritera sulle missioni perchè di diritto internazionale ne so più di lei,stia a cuccia)

    1. Quanto al libro ringrazio.Non parlo mai di cose che non so o non ho letto. La jong è a far polvere nella parte alta della libreria, quella che sfiora il soffitto.Insieme a Liala,s’intende.

  58. Che fa? Caciara. Vuole che Le risponda punto per punto o lasciamo le ali a ‘sta farfalluccia?

    Come certun’uni – ricorda che le pronosticavo un bel tavolo al Bar dello Sport – mi fa un bel pacchetto unico: Parlamento e Repubblica pari sono. DDL, emendamenti, pdl e interventi stessa roba.
    Quindi non passa un emendamento perché un intervento è stato sopra le righe? Lei segue tutti gli interventi in Aula. Sicura sicura?
    Quindi conflitto d’interessi non passa perché questo bruttino, the best is yet to come? Come mozione Giochetti, ormai pare preistoria. Mattarellum no perché facciamo una bella riforma organica. Eccola qua. The best was yet to come
    Sulla parità di genere non pontificavano sulle donne politiche, ma sulle mancate preferenze, riascolti gli interventi. Peraltro è il gruppo parlamentare più femminile in Parlamento (sebbene ovviamente machista, fascista, sessista e potenziale stupratore, ovvio).
    Missioni è proprio il finanziamento alle missioni, brava. Scade. Passa per fiducia senza discussione. Evidentemente non si è calendarizzata la discussione. Cosa si è calendarizzato? E poiché ci sono gli accordi internazionali, non si discute e si approva a priori. Sicura sicura? Se il Parlamento decide di non finanziare, di finanziare differentemente o di chiudere una missione non si può? Sicura sicura?

    Ma lì al bar ce l’avete il flipper o è uno di quelli moderni con le slot?

    1. Non ho capito se Fear of Flying l’ha letto o no.
      Io devo avere una vecchissima copia, forse addirittura a casa dei miei, tutta distrutta perché tascabile economico di oltre 20 anni fa quindi s’è scollato. Continuo a non capire perché ne stiamo parlando.

      1. Io parlavo (chiacchieravo?) proprio di quello. Non va bene? Boh!
        Non leggo la Jong da decenni, oggi mi annoierei.
        Sto leggendo The Comfort of Strangers, almeno mi rilasso un po’ dopo essermi mortalmente annoiato a leggere quel polpettone irritante di Shantaram (colpa del mio fisioterapista).

        1. Lei pensa che all’ordine del giorno dell’eventuale dibbbbbattito ci fosse :
          Volete voi il prosieguo delle missioni all’estero?
          Non c’è,non è previsto.

          Oppure spera che rimediando i voti per non finanziare le missioni queste automaticamente cessino?
          Nemmeno questo è previsto

          Ha visto il calendario? Quei soldi li stanno già spendendo

          Poi lei dirà Oddio – straccio della camicia – la calendarizzazione non c’è stata,il parlamento non funziona – straccio dei pantaloni- la democrazia è in crisi – taglio delle vene ai polsi –

          E la povera Sed risponderà…ah si? E che si aspetta a fare le riforme e a rivedere i regolamenti parlamentari?

          La Jong l’ha tirata fuori lei,a me non sarebbe mai venuta in mente.

          1. Ma no Sed mia, io dicevo altro.
            Non può sostenere che il dg va convertito in legge così com’è perché i soldi li stanno già spendendo, perché il Parlamento può emendare il decreto e modificare tempi e volumi di spesa senza provocare il ritiro delle truppe, come conferma anche Lei.
            Lei capisce bene che se si vuole veramente cambiare verso (guardi cosa tocca scrivere) e ristabilire un rapporto tra eletti e elettori bisogna per forza rimettere il Parlamento al centro dell’attività legislativa, sennò veramente tanto vale far fare alla redazione di Repubblica e La Stampa. Cmq la sua mi sembra una difesa di bandiera di una prassi malata, nel background la speranza che le cose cambino magicamente e ogni giorno tocca mandar giù che l’andazzo peggiora.
            Per cui arriva nello stesso giorno il voto su un obbrobrio di legge elettorale e una imbarazzante conferenza stampa sul niente e tocca leggere di grandi speranze e di uno stile comunicativo innovativo, mi par follia (mi par follia se viene da Lei. Se viene da Geremicca mi par normale) e mi viene in mente every woman loves a fascist. Ma secondo me Jong citava a sua volta. Credo siano secoli che nessuno cita l’Erica così tante volte lo stesso giorno. Se glielo fanno sapere, ci manda un biglietto.

            1. Ah certo possiamo fare dei ritocchi? E quali in concreto?
              Lei naturalmente sa come funzionano il Tesoro,i capitoli di spesa e cosa c’è dentro, se scadenze da onorare,contratti diarie etc etc.
              Lei s’intende di bilancio dello Stato nevvero?
              Lei pensa che quei soldi non erano già in finanziaria,che non sono già stati tagliuzzati fondi alla cooperazione e che finché l’intera materia è gestita com’è, il parlamento può assai poco.
              Cinquanta interventi, tutti tecnici?Correttivi dei tempi.Suvvia…
              E’ la solita storia: si voleva cogliere l’occasione per fare ammuina sulla necessità delle missioni,il dispendio etc.Più proganda populista si fa meno s’investe in una seria revisione dell’intera partita.
              Mi spiace,finché l’andazzo è questo ce la meritiamo la mancata calendarizzazione e pure la decretazione d’urgenza.
              Quanto a Renzi non ho lodato nessuna innovazione e nessuno stile.
              Ho detto che mi è piaciuto : avendo avuto il coraggio di essere se stesso,quindi esponendosi a critiche che infatti non sono mancate, adottando una modalità diretta che fa bene al comprendonio.
              Se mi leggesse non equivocherebbe di continuo.Io non sono solo quello che dico oggi ma quello che ho detto ieri più quello dell’altro ieri..
              Ma lei non mi legge e allora…

              1. Ah…lei si prende talmente sul serio da sottovalutare il valore della speranza oltre che i 100 euro in busta paga.Se solo si guardasse intorno…

              2. Signora mia, porti pazienza, ma se il governo il 10 gennaio emette un decreto per spese a decorrere dal primo gennaio non è colpa del Parlamento e di chi chiede regolare discussione, ma del governo che emette decreti alla cavolo. Se lo emette a gennaio vuol dire che non ha fatto in tempo ad emetterlo dal 28 aprile al 31 dicembre 2013 e noi, sfortunati contemporanei, ci ricordiamo in cosa era impegnato e cosa ha mandato a votare in aula in quel periodo di tempo.
                Quindi si fa il decreto in ritardo e poi ci si indigna se qualcuno pretende di discuterlo. È vero che ci meritiamo l’Italicum, la conferenza sul niente con le slides e le battute comiche, Geremicca.
                E quindi sbaglio io ad aspettarmi che Lei non lodi neanche per spirito di bandiera Renzi che ha avuto il coraggio di essere se stesso, adottando una modalità diretta che fa bene al comprendonio.
                Perché ha adottato una modalità diretta (de che?) che non fa bene al comprendonio, al Paese e alla politica. Infatti poiché non c’è niente, oggi le critiche fioccano proprio perché non c’è niente, e tocca parlare delle slides stile McKinsey, delle battute, delle aste di auto blu.
                Geremicca e compagnia cantante sono stipendiati per scrivere quelle porcherie su giornali che perdono lettori giorno dopo giorno per ovvi motivi. Ha visto i conti delle editrici, la mobilità, gli scioperi delle redazioni? Capisce che ormai non funziona più? Poi c’è chi può scriverle da non stipendiati perché distrutti da oltre vent’anni di informazione fatta così. Perché vede: se si fa informazione così, non è perché vende (non vende), ma perché serve ad avere poi qualcuno che quella roba lì la prende per informazione e ci fa sopra la propria esperienza elettorale. E Lei vede come stiamo messi.
                Poi c’è Lei e allora uno dice per favore anche no!, un po’ di amor proprio. Lodi gli arredi, le luci, l’orario comodo per chi esce dal lavoro d’ufficio. Qualcosa si trova sempre per salvarsi l’anima.

                1. Non ho letto Geremicca e non me ne frega niente di quello che pensa né lui né il suo editore.
                  Ma stai a vedere che non può piacermi qualcuno in una singola circostanza …ma dove siamo? E meno male che tutto questo mi viene da un tutore della democrazia a oltranza.

                  1. Per sua cultura : prima la finanziaria poi i decreti poi la legge.
                    Non voglio difendere nessuno ma ad aprile non s’impegnano fondi che non si sono scritti nella previsione.
                    Lei non capisce di conti,ho capito.

                    1. ha aperto e letto gli allegati? L’ho fatto io per Lei. Le date e i richiami legislativi sono elencati (credo che uno dei capisaldi della conversazione funzionale via Web sia mai linkare cose che non si leggono)
                      http://www.governo.it/backoffice/allegati/74395-9233.pdf

                      Ma Le pare mai che potrei censurare il Suo piacere per qualcosa o qualcuno. Solo che – per pura stima nei Suoi confronti – me ne cruccio.
                      Ma come va di moda dire questa settimana (non ce la faccio già più. In confronto la neolingua pareva Dante) me ne farò una ragione (oddio oddio che orrore)

                  1. scusi, era quello sotto, eccolo
                    http://www.governo.it/backoffice/allegati/74404-9197.pdf

                    prenda il suo link, veda in alto a sx documenti allegati. Il Suo link apre alla pagine di presentazione, non è il testo del dg che trova appunto in allegato allo stesso.

                    Non contesto né cifre né destinazioni di spesa, ma date e mancato passaggio in aula in tempi decenti per discussione, ergo fiducia. Purtroppo è prassi e Lei lo sa. Non mi venga a parlare di urgenze e accordi internazionali. Chieda a Karlsruhe. O si è d’accordo che così non va o qui non cambierà mai niente.

                    1. Non cambia niente fintanto che quelli che vogliono cambiare non si attrezzano per il cambiamento.
                      Laddove per attrezzarsi significa innanzitutto sapere di che si parla.
                      Nel caso di specie chi avesse proprio voluto cambiare verso o quel che l’è,avrebbe preteso la calendarizzazione in tempo utile (si può fare) senza aspettare che la mamma somministrasse la pappa.Il fatto di aspettare al varco il cadavere del nemico non solo non è segnale di cambiamento alcuno ma espone i rivoluzionari alla risposta che le ho dato io.Allora la politica cos’è?Sventolare le bandiere salendo sui tetti o cercare di modificare le cose concretamente?
                      La verità è che si voleva cogliere l’occasione per una bella piazzata sulle Missioni.Quand’è così le Opposizioni non sono manco perdenti : sono delle Pippe.
                      Atteso sempre che la struttura stessa del decreto da convertire in legge non è precisamente la più idonea a sostenere radicali cambiamenti.
                      Non siamo a casa che sposto l’impegno da un capitolo all’altro con disinvoltura.
                      Si tenga il suo allegato fotocopia del decreto…e meno male che legge per me.Come sarei messa male se così fosse.Quanto alla stima per me se dev’essere ricattatoria la mandi a far compagnia all’allegato fotocopia del decreto.La scoperta dell’acqua tiepida : linkiamo tanto per far vedere che abbiamo linkato.

                    2. Finge di non seguire i lavori delle Camere.
                      I decreti in scadenza vengono sempre sollecitati, ma la calendarizzazione, pensi pare proprio non incontrare mai le richieste delle opposizioni.
                      Ricorderà che per IMU-Bankitalia avevano proposto persino la discussione notturna e nel weekend per poter presentare tutti gli emendamenti. Fu tagliola.

                    3. Beh ma nemmeno in Finanziaria,poverine, hanno fatto parlare le Opposizioni?
                      Era quella la sede adatta a chiedere modifiche (di spesa).Ampi dibattiti in quella sede,hai voglia tu.
                      IMU Bankitalia? E che c’entra?Trattasi di partite diversissime,non ci provi a metterle insieme.
                      Studi Matteo studi,i link li legga prima di porre le questioni.Non dopo le obiezioni.

                    4. È inutile fare la sbruffona, che è anche esteticamente brutto – non si faccia abbruttire dalle vicende di partito, invito ancora a salvarsi l’anima – Lei sa che i lavori in commissione e aula si possono seguire alla radio, su TW e sui siti istituzionali. Vuole sapere cosa hanno presentato le opposizioni al riguardo? Si informi.
                      Scoprirà impegno e competenza inusuali. Poi però si calendarizza e si vota in commissione e aula.
                      Ma oggi a voglia di buttarla in vacca, il che andrebbe benissimo se lo facesse con un po’ di stile. Invece vedo che si adatta alle mode anche Lei. Pazienza

                    5. Eh ma se questi impegni inusuali non avevano i numeri che vuole da me?
                      In effetti sbruffo un po’ : incompetenza, ignoranza, sciatteria,maleducazione…
                      Eh certo più facile stimare chi eventualmente le rivolgesse espressioni compiaciute…ma creda, proprio non posso.

                    6. Buttare lì a caso incompetenza, ignoranza, sciatteria,maleducazione sull’unica opposizione consistente mai vista per decenni, deridendo volgarmente la mancanza di numeri, per di più in un contesto di decadimento totale del livello della maggioranza e del governo è francamente criminale. Il percorso pare irreversibile, finiremo per rimpiangere B., le Carfagna, i Sacconi, Tremonti.
                      Per una che ama ricordare a chiunque Le capiti sotto tiro che ha una storia, una bella prospettiva per il futuro. Auguri

                    7. Posso garantire che incompetenza, ignoranza, sciatteria,maleducazione non erano buttate lì a caso.
                      E non riguardavano l’unica Opposizione. Di auguri, credo, abbia più bisogno lei.

  59. @matteo
    “Caro Luigi,
    noi aspettiamo sempre con piacere, proprio quello che dicevo io.

    Da amico ti scoraggio dall’aspettare riforme del M5S, che come saprai, sta all’opposizione. Tutt’al più presentano ddl ed emendamenti a quello che passa in commissione.
    Capisco che il Paese sia così perché l’informazione l’ha reso così, ma addirittura aspettarsi le riforme dalle opposizioni, oltre che da governo e maggioranza, mi sembra un po’ troppo, ti pare?
    La storia repubblicana è lunga. Pensa se dovessimo aver nutrito aspettative di riforma dalle opposizioni. Tu capisci….
    Dovendo aspettare, almeno aspettiamo cose che ha senso aspettare, secondo me.”

    ti ringrazio, ma so benissimo da solo che il m5s non presenterà mai un bel nulla, perchè non è lì per fare proposte e votare le leggi…è lì per…per….mi sfugge il perchè siano lì…
    capita no?
    aspettiamo cose serie da persone serie..è meglio :)

  60. @matteo
    se non hai film cecoslovacchi in programma stasera, ti invito a seguire PORTA A PORTA: ospite il mio Presidente del Consiglio, che magari spiega a quelli come te, cosa succederà nei prossimi mesi in questo Paese…
    ma sempre se sei libero da impegni cinematografici, sia chiaro…:))
    o letterari, scusa…magari stai leggendo un trattato sui massimi sistemi scritto in ungherese….:))

    1. Luigi, porcaccia di quella miseriaccia!
      Proprio ieri sera!
      Ce se poteva ffa’ quattro risate e invece – pensa te, che mi prendi un po’ in giro ma ci azzecchi assai – sono andato a vedere un film americano che racconta di uno che in una Los Angeles del futuro (esterni girati per lo più a Shanghai Pudong) si innamora di un sistema operativo.
      Comparativamente parlando, del severissimo neo-realismo.
      Vabbé, sarà per la prossima

  61. @matteo
    tranquillo…non mancherà occasione.
    Come ben sai il mio Presidente del Consiglio non perde occasione per andare a fare comparsate tv..:))
    sarà per la prossima dai…cercherò di avvisarti un pò prima…
    Comunque, il mio Presidente del Consiglio, ha detto che se entro il 27 maggio non ci saranno i famosi 80 euro (o quel che sarà) in busta paga, siamo tutti autorizzati a chiamarlo BUFFONE.

  62. Vedo che di tutti i Serra manca quello di ieri su Grillo, Expo, Bouvard e Pécuchet, lettura già consigliata prima del’estate a qualcuno.
    Suggerimento che comunque torna sempre a proposito, non tanto per la pretesa onniscienza – per quella basta ribattere – quanto alla bêtise che dietro il wannabee si cela.
    Un articolo della costituzione a casaccio oggi,l’ignoranza dei Fondamentali domani e infine Grillo che così come annunciava :mi metterò la cravatta e andrò da Napolitano ora vuol conferire pure lui con la Merkel esibendo un tedesco stento da Sturmtruppen.
    E Flaubert canta vittoria.Da un bel pezzo.

  63. Rieccomi sui vostri radar….

    Poco da dire (dovrei, immagino, recuperare la discussione qui sopra) o da aggiungere sul post, visto che lo condivido in pieno.

    A questo punto, mi domando solo se effettivamente la maggioranza degli elettori M5S puntavano o speravano in un contributo diciamo così “riformista” o se non fossero invece chiara espressione di quella parte comunque “sfascista” di persone che c’è sempre stata nel nostro paese….

  64. @Luigi
    In questi ultimi giorni il Reverendo ha scritto un post ancora più bello di quello che segnali tu, dove si afferma che aveva ragione berlusconi quando diceva che chi vota PD è un coglione!!!

    @Sed
    Bellissima quell’Amaca, specie quando si sostiene che il Reverendo (come due protagonisti di un romanzo di Flaubert) è sorretto dalla convinzione dell’altrui idiozia, e da una formidabile rimozione della propria. Poi continua: «Va detto che il grillismo ha però il formidabile ausilio della rete, che è onnisciente, lei sì, per sommatoria. Dagli e ridagli, clicca e riclicca, si forma, come una stalagmite, il più solido dei saperi. Poi si verifica, sul campo, se il mondo corrisponde: e se non corrisponde, guai al mondo». Da sottoscrivere, parola per parola!

    @redpoz
    Io penso che ci siano entrambe le tipologie. I primi sono sicuramente la maggioranza e si spera proprio su di loro perchè non confermino più il loro consenso al Movimento, visto che in un anno di Parlamento ha disatteso tutte le istanze di rinnovamento di chi lo aveva votato. Sui secondi, inutile sperare: hanno scelto la forza politica che li rappresenta in pieno.

    1. Ultimo tassello della mitomania grillesca : l’ambasciatore Prentice che avrebbe combinato un invito a colazione con Letta.
      Risposta da Villa Wolkonski : Grillo non è stato mai invitato a colazione.
      Che in linguaggio diplomatico significa chi te conosce e in inglese tout court...ma ti pare che sir Christopher Prentice rappresentante di Sua Maestà La Regina e del governo del Regno Unito si siede a tavola con Grillo?
      Grillo ha capito tutto degli inglesi.

  65. @paolo
    ieri sera c’è stato da Mentana il “Grillo show”..un’oretta di minchiate sparate a ruota libera, con insulti per tutti e come sempre contenuti zero…in più, la palla colossale dell’invito all’ambasciata inglese per parlare con Letta.
    Una noia mortale…una tristezza infinita ascoltare questo vecchio comico convinto di cambiare il Paese con la repressione e l’eliminazione di tutto e di tutti. Patetico.

  66. @Luigi
    Apprezzo in modo particolare questo pezzo di Serra. Sono assolutamente convinto infatti che “politico” non sia una parolaccia e che la “gente comune” non sia meglio di coloro che li rappresentano. Gramellini sullo stesso tema qualche mese fa scriveva: «Gli elettori hanno avuto la percezione che tutti i politici fossero uguali a Fiorito o a Scilipoti e che chiunque potesse fare meglio di loro. Ma non è così. Il “chiunquismo” è una malattia anche peggiore del qualunquismo e porta le società all’autodistruzione. Questa idea che tutti possono fare politica, scrivere articoli di giornale, gestire un’azienda o allenare una squadra di calcio è una battuta da bar che purtroppo è uscita dai bar per invaderci la vita e devastarcela.»

  67. @paolo
    devo dire che preferisco di gran lunga Serra a Gramellini, che seguo quotidianamente su LA STAMPA…
    Gli ultimi risultati in Francia sono preoccupanti, non vorrei che per spirito di emulazione, visto che l’italiano scimmiotta quello che fanno gli altri, pure qui i populisti antieuropei alla Grillo e Salvini vincessero…è interessante leggere come la Sig.ra Le Pen insegua Grillo, chissà come mai?
    Fa riflettere anche il risultato, pur se inattendibile, del referendum in Veneto…

  68. @paolo
    beh ma era immaginabile…pensare che oltre 2 milioni di veneti (cioè quasi tutti), fosse per la secessione, era pura fantascienza.
    Rimane il fatto che qualcuno, pochi o tanti, l’idea ce l’ha di staccarsi dall’Italia, e questo è un pessimo segnale per il Paese…urgono riforme e credibilità.
    Per adesso non succede nulla…ma se non concretizziamo nulla di ciò che si è promesso, il numero è destinato a salire…
    Aspettiamo e vediamo…curioso comunque che il 10% dei secessionisti siano cileni :)))

  69. @Paolo
    giornate stupende…forse, dico forse, sta arrivando la primavera.
    auguro a te, la tua dolce famiglia e a tutti coloro che seguono il tuo meraviglioso blog, una magnifica domenica ….:)))

  70. @Luigi
    Sono un pò indaffarato con il lavoro in questo periodo e non riesco ad aggiornare il blog con frequenza. Prometto che tornerò presto, però! :)

    Grazie per Serra, sempre condivisibile!

  71. fiuuu .. e io che pensavo non avessi più scritto perché mi compariva sempre lo stesso titolo :)
    dovrei recuperare, ma è arduo.. praticamente questo post coi commenti più che un post è un trattato. Salutone

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