Chi ignora il passato non saprà mai nulla del presente

Chi ignora il passato non saprà mai nulla del presente



[1973]
Silvio Berlusconi fonda la Italcantieri Srl, grazie a due misteriose fiduciarie svizzere. Tramite l’amico avvocato Cesare Previti, acquista ad Arcore, pagandola appena 500 milioni di lire, la Villa Casati ed alcuni terreni contigui. La proprietà gli è venduta da Annamaria Casati Stampa, contessina dodicenne rimasta orfana nel 1970, che versa in grandi difficoltà finanziarie, della quale l’avvocato Previti è tutore legale.
[1974]
Grazie a due fiduciarie della BNL, nasce l’Immobiliare San Martino, amministrata da un ex compagno di università,
Marcello Dell’Utri, palermitano. In un condominio di Milano 2 nasce una tv via cavo, Telemilano 58, che passerà ben presto all’etere col nome di Canale 5. Berlusconi si trasferisce con la famiglia a Villa Casati, affiancato dal boss mafioso Vittorio Mangano [nel 2000 condannato all’ergastolo per duplice omicidio], assunto in Sicilia da Dell’Utri come “fattore”, cioè come amministratore della casa e dei terreni.
[1975]
Le due fiduciarie danno vita alla Fininvest. Nascono anche la Edilnord e la Milano 2. Ma Berlusconi non compare mai: inabissato e schermato da una miriade di prestanomi dal 1968 fino al 1975, quando diventa presidente di Italcantieri, e poi fino al 1979, quando assumerà la presidenza della Fininvest.
[1977]
Appena divenuto Cavaliere del Lavoro, acquista una quota dell’editrice de Il Giornale, fondato tre anni prima da Indro Montanelli.
[1978-1983]
Riceve circa 500 miliardi di lire, di cui almeno una quindicina in contanti, per alimentare le 24 [poi salite a 37] holding che compongono la Fininvest, di cui si ignora tutt’oggi la provenienza. Sono gli anni della scalata
al poteree della ascesa al governo del suo amico Bettino Craxi, segretario del Psi.
[1978]
Si affilia alla loggia massonica deviata e occulta
Propaganda 2 [P2] del maestro venerabile Licio Gelli. Di lì a poco comincerà a ricevere crediti oltre ogni normalità dal Monte dei Paschi e dalla BNL [due banche con alcuni uomini-chiave affiliati alla P2]. E inizierà a collaborare, con commenti di politica economica, al Corriere della Sera, controllato dalla P2 tramite Angelo Rizzoli e Bruno Tassan Din. La P2 verrà poi sciolta, in quanto eversiva, con un provvedimento del governo Spadolini.
[1980]
Berlusconi fonda, con Marcello Dell’Utri, Publitalia 80, la concessionaria pubblicitaria per le reti tv.
[1981]
I giudici milanesi Gherardo Colombo e Giuliano Turone, indagando sui traffici del bancarottiere mafioso e piduista Michele Sindona, trovano gli elenchi degli affiliati alla loggia P2. Berlusconi però non subisce danni dallo scandalo che travolge il governo, l’esercito, i servizi segreti e il mondo del giornalismo.
[1982-1984]
Berlusconi acquista l’emittente televisiva Italia 1 dall’editore Edilio Rusconi e l’emittente Rete 4 dalla Mondadori: ormai è titolare di tre network televisivi nazionali, e può entrare in concorrenza diretta con la Rai. Ma tre pretori, di Torino, Pescara e Roma, sequestrano gli impianti che consentono le trasmissioni illegali di programmi in contemporanea su tutto il territorio nazionale. Craxi vara un decreto urgente [il primo “decreto Berlusconi”] per legalizzare la situazione illegale. Ma il decreto non viene convertito in legge perché incostituzionale. Craxi ne vara un altro [il secondo “decreto Berlusconi”], minacciando i partiti alleati di andare alle elezioni anticipate in caso di nuova bocciatura del decreto. E nel febbraio ’85 il decreto sarà approvato, dopo che il governo avrà posto la questione di fiducia.
[1986]
Berlusconi acquista il Milan Calcio e ne diviene presidente. Intanto fallisce l’operazione La Cinq in Francia, che chiuderà definitivamente i battenti nel ’90. E’ Jacques Chirac a cacciarlo dal suolo francese, definendolo “venditore di minestre”.
[1988]
Il governo De Mita annuncia la
legge Mammì sul sistema radiotelevisivo, che in pratica fotografa il duopolio Rai-Fininvest, senza imporre al Cavaliere alcun autentico tetto antitrust. Berlusconi acquista La Standa. La legge verrà approvata nel 1990.
[1989-1991]
Lunga battaglia fra Berlusconi e De Benedetti per il controllo della Mondadori, la prima casa editrice che controlla quotidiani (La Repubblica e 13 giornali locali), settimanali (Panorama, Espresso, Epoca) e tutto il settore libri. Grazie a una sentenza del giudice Vittorio Metta, che il tribunale di Milano riterrà poi
comprata con tangenti dall’avvocato Previti, il Cavaliere strappa la Mondadori al suo concorrente. Una successiva mediazione politica porterà poi alla restituzione a De Benedetti almeno di Repubblica, Espresso e giornali locali. Tutto il resto rimarrà a Berlusconi.
[1990]
Il Parlamento vara la legge Mammì, fra le polemiche: Berlusconi può tenersi televisioni e Mondadori, dovendo soltanto spogliarsi de Il Giornale [che viene girato nel ’90 al fratello Paolo].
[1994]
Berlusconi, ormai orfano dei partiti amici, travolti dallo
scandalo di Tangentopoli, entra direttamente in politica, fonda il partito di Forza Italia, vince le elezioni politiche del 27 marzo alla guida del Polo delle Libertà e diventa presidente del Consiglio. Il 21 novembre viene accusato di concorso in corruzione, reato che sarebbe stato perpetrato mediante il versamento di alcune tangenti ad ufficiali della Guardia di Finanza impegnati in verifiche fiscali presso quattro sue aziende. Il 22 dicembre è costretto a dimettersi, per la mozione di sfiducia della Lega Nord, che non condivide più la sua politica sociale e avvia una violenta campagna ai danni dell’ex alleato, esplicitamente accusato di appartenere alla mafia.
[1996]
Berlusconi, indagato nel frattempo per storie di mafia, falso in bilancio, frode fiscali e soprattutto corruzione giudiziaria insieme a Previti, si ricandida alle elezioni politiche, ma perde. Vince il candidato del centrosinistra Romano Prodi. Trascorrerà 5 anni all’opposizione, alle prese con una
serie di inchieste giudiziarie e di processi, conclusi con diverse condanne in primo grado, poi trasformate in prescrizioni e in assoluzioni in appello e in Cassazione.

28 pensieri riguardo “Chi ignora il passato non saprà mai nulla del presente

  1. sono seduta sulla sponda di questo cavolo di fiume aspettando che passi il cadavere del mio nemico ma non ho ancora visto nessuno. Secondo te dovrò aspettare ancora molto? Che sofferenza…

  2. … e ti sei fermato al 1996! Questo è il succo dell’epopea, ma ci sono ancora tante ciliegine. Diciamo che a partire dalla scorsa estate non ci siamo fatti mancare nulla. Il problema è che la quantità rischia di confondere le persone e di far scivolare tutto in un unico pentolone.

    Mi domando: sino a quando potrà tirare la corda?

    Adam’sRib – Simona
    (sloggata, perchè stamattina Splinder mi fa arrabbiare).

  3. @iolosoxchecero
    Sicuramente il nemico, prima di diventare "cadavere", ha in serbo una serie di colpi di coda che saranno sempre più disperati per lui e pericolosi per il paese…

    @Adam’s Rib
    Mi sono fermato allo scorso decennio, perchè penso che un ripasso delle vicende accadute dagli anni 70 agli anni 90 possa essere davvero utile a capire molte cose del presente. Sono poi tanti quelli che queste cose manco le sanno, oppure – nonostante siano fatti e certo non opinioni – non ci vogliono credere!
    Io però non mi stancherò mai di ripetere certe cose, anche se qualcuno mi taccerà di antiberlusconismo. Ma non è vero che l’antiberlusconismo rafforza Berlusconi. Ciò che lo rafforza invece è non denunciare le sue malefatte, la sua inettitudine come governante, i suoi reati, i suoi scandali.. ciò che lo ha rafforzato è stato far finta che il suo conflitto di interessi non fosse un problema, che i suoi legami con Cosa Nostra non esistessero, che sia stato sempre assolto ( cose evidentemente false).

  4. ottima sintesi. dopo aver riletto tutta la storia, schematizzata per punti così stringati, mi viene più facile fornire una (parziale) risposta all’interrogativo che mi tormenta: come abbiamo fatto a ridurci così?
    purtroppo, è nel nostro dna. nel dna della nostra nazione.
    non credo ci sia scampo. e tu?

  5. Certo, sono d’accordo. Quando ho scritto che "la quantità rischia di confondere le persone e di far scivolare tutto in un unico pentolone" intendevo dire che, purtroppo, la sua storia è talmente piena di gravità che oltrepassato un certo livello la gente si dimentica… e archivia ogni nuovo fatto nel calderone delle sue stravaganze. Invece no, bisogna fare chiarezza punto su punto!

    Simona

  6. @AnimalInstinct
    Sicuramente berlusconi ha sugli italiani un fascino di cui non godrebbe all’estero. Gli italiani sono così: furbi, interessati solo al proprio benessere, votati a far soldi anche a costo di aggirare la legge, bugiardi fino all’inverosimile, vittimisti, partigiani. Ce ne libereremo? Forse sì, ma sarà molto dura.

    @Simona
    E’ davvero così. Ogni giorno si sposta più in lù il limite di quello che si può fare senza che l’opinione pubblica, ormai anestetizzata, insorga. Un limite che qui in Italia è quasi inesistente oramai. Da parte nostra non si deve mollare mai, continuando a resistere, sperando che si finisca col capire di che razza di personaggio ci stiamo facendo governare!

  7. Son preoccupata, son sempre più preoccupata! Come tutti noi del resto, lo so. Ieri a Ballarò Cicchitto ha praticamente detto che Mani pulite è stato un golpe dei comunisti per mano della magistratura a cui si è opposto, solo in quella landa desolata, il salvatore nano!
    " Per fortuna, LUI, coraggiosamente è sceso in campo". Così limpidamente non avevo mai ascoltato uno stravolgimento simile del fenomeno  mani pulite. Tutto quel periodo viene stravolto e riletto a beneficio del partiti di allora che tragicamente, "poveretti" sono stati spazzati via. Dimenticandosi tutte gli orrori che sono stati commessi. Come ci si dimentica e si stravolge l’orrore odierno. La gente, si sa, ha la memoria corta. Ma non tutti per fortuna! E’ utile riprendere punto per punto quello che è successo come hai fatto qui.
    Però non dimentichiamolo: è l’opposizione che deve parlare, deve opporsi facendo proposte concrete per poi mantenerle! Una risposta chiara e forte senza nascondersi dietro il mostro.
    Son preoccupata! Aiuto!

    p.s. Avete notato?  I professori, soprattutto se vecchi, vengono derisi: che non si faccia filosofia, nè alcuna riflessione, per carità!

  8. Utile e sintetica sintesi… resta il fatto, purtroppo, che è stato democraticamente eletto, e non perché controlli i mezzi di informazione (ci sono milioni di persone che guardano le sue televisioni e non gli passo manco per l’anticamera del cervello di votarlo), ma seplicemente perché quello che lo votano lo vedono come uno di loro, e nelle stesse situazioni si comporterebbero allo stesso modo… Si può sperare che le cose cambino e gli italiani si stufino, come hanno già mostrato in un paio di occasioni. Berlusconi comunque non si ritirerà mai, farà politica fin quando camperà. L’unico auspicio è che venuto meno lui, al suo posto venga qualche ‘destro serio’, ma visto come vanno le cose, ritengo più probabile che tra una quindicina d’anni ci ritroveremo con Briatore o Corona al suo posto…

  9. @MonsieurVerdoux
    Eh eh eh… in effetti, confronto ad ora erano bei tempi quelli lì!!! :)))

    @Smillapiffi
    Guarda… menomale che non l’ho visto ieri sera Ballarò, perchè avrei potuto rompere la TV dalla rabbia. Ma sai… se loro continueranno a dire queste cose in TV molte persone inizieranno a pensare che sia davvero così (come ricordo spesso, Goebbels diceva: una bugia ripetuta infinite volte diventa una verità)
    Riguardo l’opposizione… che dire… è ai minimi storici!!! Così come lo è la cultura in questo paese (e qui mi riferisco anche ai professori). Qui conta solo appiattire, banalizzare ed involgarire tutto fino a quando la gente non vi crede…

    @crimson74
    Su una cosa siamo in disaccordo. Io ritengo che l’uitlizzo dei media sia stato (e lo è tuttora) estremamente importante nel garantire il successo politico di berlusconi. E’ stabilito che la televisione resta di gran lunga il canale più utilizzato dagli italiani per formare le proprie opinioni. Da più di 20 anni la TV in Italia produce incoltura e disinformazione. Molte persone sono in grado di vederla con capacità critica, discernendo ciò che è vero e giusto, da ciò che è falso e sbagliato. Molte altre invece la accettano supinamente. Se, per usare l’esempio che si faceva sopra con Smillapiffi, gli esponenti del PdL continueranno a reiterare che Mani Pulite è stato una sorta di golpe della magistratura comunista, molte persone crederanno che è vero, semplicemente perchè non hanno gli strumenti culturali per fare altrimenti. Del resto anche tu dici che "lo votano perchè lo vedono come uno di loro". Ma dove possono vederlo se non in TV? E come mai un modello così ha successo? Perchè si è scientemente deciso di abbruttuire i mezzi di comunicazione di massa, proponendo per l’appunto questo genere di modelli di riferimento: superficiali, volgari e brutali, i quali finiscono con influenzare non soltanto il comportamento, ma anche atteggiamenti, credenze e valori degli strati più "semplici" della società. Insomma berlusconi ha costruito in laboratorio il proprio elettorato e lo ha fatto a sua immagine e somiglianza.

  10. @ RW2: come ricordo spesso, Goebbels diceva: una bugia ripetuta infinite volte diventa una verità.
    Concordo.
    Questa frase abbinata alla televisione…
    potrebbe partorire un palinsesto…

  11. mio caro, la cosa che mi deprime è che, pur apprezzando l’utile ripasso (è sempre bene tenere la memoria allenata), qui lo leggo e qui rimane: la nostra voce è alquanto inascoltata, ciò che dovrebbe essere lampante agli occhi di chiunque, viene soffocato dalla confusione e dal rumore, appannato, nascosto, o meglio ancora messo in burletta.
    il popolo è bue.
    fatelo divertire, dategli un contentino, prendetelo per il culo …
    ma tu credi davvero che saremo capaci di guardare, di ricordare, di cambiare?

  12. @smilepie
    Assolutamente. Credo che la grande capacità di persuasione che la TV ha in Italia non dovrebbe mai essere sottovalutata.

    @gattarandagia
    Hai ragione. Anche se, persino qui in Italia, la Rete sta diventando un canale sempre più importante per formare opinione. Niente a che vedere con la TV naturalmente, però qualche piccola preoccupazione potrebbe darla. Altrimenti non si spiegherebbero i recenti tentativi che il Governo ha fatto per imbavagliare il Web e la blogosfera in particolare. Quanto alla nostra capacità di cambiare, sono pessimista, ma questo certo non mi impedirà di denunciare ciò che ritengo ingiusto da questo mio minuscolo palco.

  13. Non penso che i professori siano la panacea ma parlandone mi riferivo a questo. Ho assistito a due interventi di due professori uno era Asor Rosa e l’altro Lucio Villari. Asor Rosa è stato paragonato a un braccio destro di Stalin trucidatore e torturatore solo perchè ha parlato di regime, forse esagerando ma è stato insultato e deriso( Scayola ridacchiava parlando e interrompendo) Poi Villari durante la puntata di Ballarò precedente, molto acutamente cercava di riflettere sul linguaggio. Diceva: non è pericoloso perchè aggressivo ma non corrisponde più alla realtà delle cose, dissimulando i problemi e le cose che accadono. E’ stato zittito e stravolto ciò che voleva dire. Poi accusato anche di comunismo per una omonimia con un altro professore.

  14. @Smilla
    Avevo compreso, perchè giovedi scorso ad Annozero ho assistito ad una scena analoga. C’era un professore universitario che aveva esposto una tesi critica verso Berlusconi (se non ricordo male a proposito della sua reazione deligittimante di Napolitano e la Consulta, dopo la decisione sul Lodo Alfano). Come risposta, i ministri (sic) Alfano e Sacconi lo hanno veementemente aggredito, trattandolo come se fosse un veterocomunista.
    Se ci si fa caso, tutti gli esponenenti del centrodestra in TV si comportano allo stesso modo. Parlando sopra chi osa contestare qualcosa al governo, aggredendo, urlando, buttandola in rissa, insultando spesso sul piano personale, indipendentemente da chi hanno davanti (ricordo, sempre ad Annozero, come Belpietro ha commentato un’intervista di Giorgio Bocca mandata in onda poco prima, oppure come Castelli ha impedito a Curzio Maltese di esporre le sue tesi).
    E’ evidente che si tratti di un comportamento studiato a tavolino.

  15. Tutto vero! Non sarà per questo motivo che prende consensi da cittadini che magari vorrebbero emularlo!? Sarebbe un guaio serio, perchè sono in tanti. Propendo per la tesi del -sonno della ratio- in questa fase storica…e tu? Un saluto da Salvatore.

  16. @donburo
    Speriamo di no, speriamo di no! :)

    @SaR
    Certamente, come ho detto in precedenza, berlusconi, grazie al suo impero mediatico, è riuscito a creare il proprio elettorato a sua immagine e somiglianza. Quanto al sonno della ratio, sono d’accordo con te. Oramai le proprie opinioni politiche la gente le forma seguendo un impulso emotivo e non certo un’analisi razionale.

  17. Perchè spesso i ricordi sono ricostruzioni e in ogni caso le elaborazioni di quanto immagazzinato in memoria non sono mai delle fotografie di quanto è successo, di quanto è accaduto, di quanto abbiamo visto, di quanto abbiamo sentito…e la propaganda e la retorica becera puntano proprio a questo: a ricostruire e a convincere che la realtà è quella che qualche ignobile individuo tenta di raccontare adesso.
    Grazie Paolo, un post di questo tipo ci voleva.

  18. @Kaos76
    Certamente. Diciamo inoltre che questa propaganda becera ha vita facile nel nostro paese perchè l’italiano non ha mai brillato in quanto a memoria storica… i ricordi sono sempre particolarmente labili da noi…

    @alerina
    Siamo ottimisti ediciamo che ci saremo, anche perchè le prossime elezioni saranno già fra pochi mesi… iniziamo quindi a ricordarcene a marzo del prossimo anno quando saremo chiamati a votare per le elezioni regionali…

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