Il pensiero unico

Il pensiero unico

W.” è un film incolore, almeno quanto la figura di George Bush. Un presidente inadeguato, privo di ideali, se non quelli religiosi inculcategli da un pastore protestante. Ma non è della pellicola in sè che voglio parlare, quanto piuttosto del fatto che in Italia il film di Oliver Stone non abbia goduto di una regolare distribuzione in sala e che, di conseguenza, sia stato trasmesso direttamente in televisione, su La7, due settimane fa.
 
Già lo scorso ottobre vi erano state delle polemiche quando la Festa del Cinema di Roma aveva deciso di non programmare “W.” I responsabili della produzione avevano allora affermato:  «Eravamo in trattativa con la manifestazione di Roma, ma la cosa è stata un po’ strana perchè a un certo punto gli organizzatori ci hanno detto che il Primo Ministro italiano, Silvio Berlusconi, è un gran sostenitore del Presidente Bush e quindi non avrebbe gradito che un film come quello di Stone aprisse il festival». Il film è uscito nelle sale americane lo scorso ottobre, incassando un totale di circa 26 milioni di dollari. Certo non un incasso eccezionale, ma sicuramente dignitoso, in grado di rassicurare i distributori italiani, specie se si considera che sul nostro territorio sono stati fatti circolare film che alla prova dei botteghini americani si erano comportati molto peggio, e che Oliver Stone è comunque un regista che anche da noi ha uno zoccolo duro di estimatori. Visto che i maggiori distributori italiani sono Medusa [di proprietà di berlusconi] e 01 Distribution [controllata dalla Rai, che è controllata dal primo ministro] la questione diventa sempre più evidente.
 
Amareggia constatare che anche in questo caso nel nostro Paese diventa sempre più difficile star fuori dal coro, sia che si tratti di registi, di giornalisti televisivi o della carta stampata, di avversari politici o quant’altro. Impossibile criticare. I panni sporchi si lavino in casa o, meglio ancora, si mantengano sporchi. Chi esprime idee o porta avanti azioni non aderenti ad una sorta di “pensiero unico” viene discreditato, attaccato e, quando si riesce, allontanato.

25 pensieri riguardo “Il pensiero unico

  1. … e poi quando qualcuno accusa di “difetto” di democrazia il nostro premier si eleva un coro indignato!

    Del resto la simpatia fra i due non stupisce, sono così simili.

    Il film, stilisticamente parlando, è di basso profilo, forse perchè rispecchia la pochezza del personaggio.

    OT: credo che sia l’ora di esternare lodi sperticate all’eleganza di questo template! Ma nessuno se n’era accorto? Tsè!

  2. Ho visto il film su LA7 e sinceramente, conoscendo il regista, mi sarei aspettata qualcosa di più. Forse Stone ha esagerato nel calcare la mano su certi aspetti e non su altri, a mio avviso più meritevoli. Non credo per esempio alla rettitudine di Bush sr (come si dice in genere, tale padre, tale figlio), Dà comunque un ottimo quadro della pochezza americana in generale e del loro essere bigotti dentro.

    Ciò detto, non sapevo invece del solito inciucio italiano al Festival del Cinema di Roma, ma di sicuro non mi stupisce visto il loro Sindaco…

    OT. L’eleganza del template è fuori di dubbio, ma conoscendo l’autore, passa in secondo piano. Da lui non ci si aspetta niente di meno (ed io in genere guardo alla sostanza… poco alla forma)

  3. La cultura dell’uniformità di pensiero… è inutile, oggi se non sei ‘uniforme’ non vai da nessuna parte… purtroppo stare fuori dal coro costa…

  4. Che un film possa o meno aprire un Festival del Cinema, forma d’arte libera, a secondo se gradito o meno ad un primo ministro e’ cosa disgustosetta assai ma ormai stupisce poco…

  5. Sì, il film non era un granchè, il problema della libertà dì espressione invece è in crescita vertiginosa, a quanto pare!

    Come difendersi?

    Redcats

  6. credo che l’operazione messa in piedi da La7 con l’intervista a Stone prima e la messa in onda del film poi sia di tutto rispetto.

    Forse è vero, il film a tratti manca di mordente, su certi argomenti glissa (tipo quando si accenna alla sistemazione della faccenda dei voti in Florida) però sono contenta di averlo visto

    così come sono un po’ delusa da questo fatto della distribuzione ma si sa, non esiste nessun conflitto di interessi, è solo una nostra invenzione

    e in America c’è da tener conto del fatto che in certi stati vicini a Bush il film non è nemmeno arrivato (la notizia è diretta, me lo spiegava un mio amico che vive là)

  7. @AdamsRib

    Grazie per i complimenti al template… anche se tu sei “di parte” :)))

    @DreamLady

    Guarda caso il film non è stato presentato in anteprima a Roma, ma qualche tempo dopo al Festival di Torino, il cui presidente è Nanni Moretti… sarà un caso? :)))

    @SaR

    Certo… altrimenti non sarebbe “unico”! :)))

    @donburo

    Proprio così… viviamo in un Paese in cui è impossibile parlare male sia di “lui” che dei suoi amici!!!

    @aleike

    Ed anche il fatto che stupisce poco, purtroppo la dice lunga, su quante schifezze abbiamo già dovuto mandar giù!!!

    @redcats

    Come difendersi da chi attenta alla libertà d’espressione. La domanda è di quelle da un milione di dollari. Prima di tutto bisognerebbe pensare bene a chi si sta dando il proprio voto in sede elettorale. Bisognerebbe poi marcare stretto chi sta al potere, cercando di costringerlo a rispettare almeno quanto promesso in campagna elettorale. Che fine hanno fatto i progetti di eliminare le Provincie, e quello di escludere dal Parlamento chi ha avuto una condanna?

    @NotForever

    Intendiamoci: anche io sono contento dell’operazione de La7 e di aver visto “W.”. Il film di Stone ha la qualità di evidenziare, seppur in modo scialbo (perlomeno a mio avviso), alcune vicende che a non tutti noi italiani erano note. Inoltre in un panorama cinematografico americano, votato quasi esclusivamente all’intrattenimento puro, un progetto del genere è sicuramente meritevole a prescindere!

  8. Nel suo genere biografico il film non è nemmeno trai migliori, ma è se non altro riuscito nel dipingere la grettezza di un personaggio arrivato dove è arrivato grazie a una serie di fortunate circostanze, e i suoi complessi. Quanto al problema della distribuzione: quel film è stato visto da oltre un milione di persone, molte più di quanto lo sarebbero andate a vedere al cinema, e che lo avrebbero poi visto in tv tra qualche anno alle 2 di notte, visto che presto Bush passerà nel dimenticatoio… La 7 è riuscita a battere il ferro finché è stato caldo, procurandogli comunque una discreta platea…

  9. @crimson74

    D’accordissimo su quanto dici circa il film. Lo sono anche circa l’operazione de La7, sicuramente meritoria. Ciò non toglie però che al film di Stone è stata impedita una normale programmazione, che prevede una circolazione cinematografica prima e la vendita al mercato dell’Home Video poi. Questa situazione costituisce a tutti gli effetti una censura.

    @raffapiccinni

    wauuuu…. grazie! :)

  10. Purtroppo non sono riuscita a vedere il film, e della mossa del “cavoliere” berlusca non ne sapevo nulla. Ma visto gli elementi era fin troppo chiaro che non permettesse di far vedere che razza di tipo è il suo amico (e simile) bush. E tanto per cambiare ogni giorno noi possiamo constatare la mancanza di libertà che c’è nel nostro paese…e altri invece continuano a vivere nel “catetere” televisivo e farsi intortare.

    Ciaooo!

  11. bè, se non è uscito nei cinema, non l’hanno programmato Rai e Mediaset allora il film di cui stai parlando non esiste mio caro.

    Di cosa vai cianciando dunque? :-)

    Scherzi a parte…è inquietante ma non è il primo film che “sparisce”: qualcuno si ricorda di Tim Robbins in “Bob Roberts”, storia di un “politico” che fa una scalata al successo grazie ai media e a traffici poco chiari?

    In ogni caso io la proiezione su La7 me la sono vista.

    Rimane la preoccupazione di quante cose meno eclatanti passano in sordina, vengono nascoste o completamente travisate rispetto al vero in Italia grazie anche ai Media.

    Vedi anche la manifestazione di Piazza Farnese. Son tutti a dire che Di Pietro ha attaccato il presidente e nessuno che si ricorda che abbiamo in parlamento, inquisiti, indagati, condannati, gente che inneggia alla violenza xenofoba, che col tricolore ci si vuole pulire il sedere, gente che dice che i magistrati sono pazzi e cose simili.

    C’è di che avere paura…

  12. “W” non ho fatto in tempo a vederlo. Sarei andato alla mostra del cinema quest’autunno anche per quello. Mi attirava meno di altri film di Stone (che ho iniziato a rivalutare negativamente gli ultimi tempi), però l’avrei visto volentieri solo per gustarmi la rappresentazione di un uomo che è già grottesco di per sè, perfetto per una caratterizzazione caricata.

    Ma sono tempi in cui si attendono cambiamenti, e allora preferisco scordarmi anche e soprattutto di quello lì.

    Quanto agli affari di casa nostra..che dire…Già, che altro da aggiungere?

  13. @giuba47

    Assolutamente! :)

    @camuciolo

    “cavoliere” mi piace assai!!! :)

    @Damiani

    Mah… mi pare che come Repubblica (o Dittatura?) delle Banane non ce la caviamo male affatto!!!

    @PF1

    Io ho ascoltato la registrazione del pezzo incriminato di Di Pietro. Non era evidentemente riferito a Napolitano. Fatto sta comunque che oggi Di Pietro, essendo l’unico che fa vera opposizione, è il nemico pubblico numero uno, e va attaccato in tutti i modi!

    @NightTripper

    Non ci resta allora che invidiare gli americani che hanno avuto il coraggio e l’intelligenza di cambiare… noi purtroppo ci teniamo chi ci meritiamo! :)

    @ofvalley

    Sicuramente i Monty Phyton avrebbero potuto attingere a piene mani dalle vicende di George W. Bush…

  14. Anch’io ho trovato il film un pò sottotono, ma non saprei dire che si sia trattato di un difetto del film in sè o se invece, parlando di un personaggio assolutamente insulso e banale, non fosse possibile fare altrimenti…

    Ho notato la straordinaria somiglianza col nostro amatissimo premier, questo sì :)

  15. Non ho visto il film, ma non mi stupisce – purtroppo – la non partecipazione al festival di Roma.

    E se non ci stupisce piu’ nulla, ahime’, sono dolori…

    Un amico che lavora come traduttore di fiction per mediaset, un giorno mi disse che hanno dovuto bloccare la traduzione di una fiction americana poiche’ dall”Alto”…qualcuno aveva posto dei veti, in quanto, nella fiction si prendeva in giro Bush…cose che in America non vengono censurate….cosi’ mi disse…

  16. Il film non l’ho visto, non mi piace l’argomento trattato…

    Comunque soino d’accordisismo che qui chi è fuori dal coro o finisce in qualche reality a fare il diverso oppure è semplicemente accantonato,messo da una parte,oserei dire ostracizzato!

    Quanto amaro!

  17. @Tzugumi

    La somiglianza è davvero notevole. L’unico problema è che gli americani dopo 8 anni se ne sono disfatti per sempre, invece il Nostro è qui da 15 anni e chissà ancora per quanto…

    @camuciolo

    D’accordissimo!!! :)

    @enricogaliano

    Ah ah ah… potrebbe davvero essere cosi!!! :)

    @Ballyon68

    Una cosa triste davvero… ci sarà da qualche parte un limite al nostro peggio???

    @Artemisia1975

    Grazie mille. Sei davvero gentile!

    @unattimoprima

    E purtroppo questa amarezza è ogni giorno più insopportabile!

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