Come Peter Pan

Come Peter Pan

Il 29 maggio 1988 andai a vederlo allo Stadio Comunale di Torino. Lo spettacolo fu grandioso, in pieno stile hollywoodiano, e lui si dimostrò un performer formidabile. Allora Michael Jackson era all’apice della notorietà. La sua carriera solista, iniziata 9 anni prima, vedeva all’attivo due album straordinari come Off the wall e Thriller, in cui, grazie alla collaborazione col grande Quincy Jones, era riuscito con abilità a mescolare pop, rock e musica nera. Forse lo stesso tipo di operazione che aveva iniziato a fare sul suo volto. Una serie di interventi di chirurgia estetica, alla cui origine c’era uno spaventoso desiderio di essere amato da tutti, senza distinzione di razza o sesso: crossover, esattamente come la sua musica. 
 
Privato dell’infanzia da un padre violento e dalla fama [insieme ai fratelli maggiori, era un divo già all’età di 5 anni], dopo gli Anni 80 l’uomo si perse definitivamente, sempre più preda dei suoi fantasmi personali. Il suo talento si sprecò in una stanca ripetizione di formule e clichè, del tutto sprovvisto di quella scanzonata ironia che aveva caratterizzato i suoi primi lavori e che era evidentissima nei videoclip di Thriller e Say Say Say [quest’ultima cantata insieme a Paul McCartney]. I suoi dischi divennero irritanti autocelebrazioni e le cronache cominciarono ad occuparsi di lui per altri motivi, oltre quelli più strettamente artistici.
 
E’ volato via ieri come Peter Pan. Come ha sempre voluto, Michael Jackson non sarà mai adulto, nè vecchio.

37 pensieri riguardo “Come Peter Pan

  1. Negli ultimi tempi la sua vita era diventata molto dolorosa, probabilmente impossibile da sopportare per una personalità fragile come la sua. In fin dei conti è come se il suo cuore gli avesse obbedito, cristallizzando per sempre la sua figura, privandolo dello strazio di vedersi invecchiare.

  2. chi lo sa, forse molti bambini ora potranno dirsi salvi.

    ma istintivamente mi chiedo chi salverà la musica, ora che anche il famigerato Re Del Pop è morto.

    per cose buone o cattive, ha fatto la storia.

    è una falla che il mondo tarderà ad ignorare

  3. anche io penso che Esistere fosse diventato veramente difficile per una creatura così fragile.

    Rivederlo nei video di quand’era ragazzino affiancati alle ultime foto, mi sembra e di guardare una farfalla trasparente che ormai ha perso tutto che con un soffio si sbriciola..

  4. @Adam’s Rib

    Sono assolutamente d’accordo con te.

    @WithoutMoon

    E’ stato sicuramente un’icona [nel bene e nel male]. Ora, come Presley, Lennon o Marley diventerà un mito.

    @Tasmin78

    Cercò per tutto il tempo di vivere quella fanciullezza che la realtà gli aveva rubato. Un bisogno disperato e totalizzante che lo portò a perdersi.

  5. @ambradorata

    :(

    @donburo

    Assolutamente si…

    @gattarandagia

    Anch’io ritengo che Jackson, al di là della fama mondiale, sia stato una persona inquieta e malinconica. In questo mi ha sempre ricordato Marilyn… e probabilmente – come lei – ora diverrà una leggenda!

  6. Indubbiamente un personaggio geniale ed immortale.Una vita vissuta sempre in accelerazione, alla massima potenza, non mi ha sorpreso la sua fine, soffriva molto ci ha donato molto, con il suo pop con i suoi spettacoli.Mi piaceva ascoltarlo e vederlo, non lo amavo forse come personaggio, ma la sua bravura è indiscutibile ed egli sarà sempre fra di noi, udiremo sempre le sue musiche, vedemo sempre i sui spettacoli, anche le generazioni future.micael Jacson sicuramente ora stà bene, molto meglio e sorride da lassù.

  7. @Sylvia83

    E’ proprio così…

    @DellaRocca

    Fu uno show fantastico. Lui era attorniato dai migliori ballerini di Broadway, eppure quando sul palco arrivava lui, gli altri “scomparivano”, tanta era la leggerezza e la naturalezza con cui eseguiva anche i passi più difficili… aveva una presenza scenica formidabile!!! E’ stato uno dei più grandi performer di sempre.

    @ArtSandra

    Una persona sicuramente fragile ed inquieta, nonostante il successo planetario. Un bambino mai davvero cresciuto.

    @giovanotta

    Si. Ho scelto una foto da bambino perchè penso che lui non abbia mai superato il trauma di non aver avuto un’infanzia “normale”…

  8. Non mi è mai piaciuto granchè… gli riconosco però di aver rivoluzionato i video musicali (Thriller è un capolavoro, e all’epoca mi fece davvero paure) e i concerti. Il problema è che li andava a vedere non era interessato tanto alle canzoni, quanto allo spettacolo…

  9. Sicuramente bravissimo e innovativo, sicuramente una tipologia di musica che non mi piaceva, ma quello che mi ha lasciato piu’ tristezza della sua morte, e’ stato il non poter pensare, come di tanta gente:”beh, in fondo ha avuto una bella vita”.Ha avuto successo, fama, soldi, ha fatto il lavoro che voleva, ma era fragile, sballottato, spaventato dal mondo, dai virus e forse anche da se’ stesso. Un’infanzia difficilie, dolorosa, che gli ha lasciato una vocina sottile, che mi colpiva ogni qual volta ne ascoltavo un’intervista. Forse si’, e’ piu’ felice ora.

  10. chi ha vissuto nell’epoca di Thriller intorno ai propri diciotto/vent’anni come me non può non averlo amato almeno un per un po’, per quel po’ che ti lasciava a bocca aperta ogni volta che partiva una canzone e te avevi voglia di ballare anche se eri negatissima come nel mio caso…

    forse nessuno gli ha mai fatto capire che per la prima (dico la PRIMA) volta in tutto il mondo un nero vendeva tutti quei dischi e che nessuno (e ripeto NESSUNO) dava peso a quel suo colore che lui voleva con tanta caparbietà togliersi dal viso

    tanta insicurezza lo ha portato alla moprte, non era eccentricità la sua, era paura allo stato puro, credo

    e te sei stato fortunato a vedere quel concerto

    un po’ come quello che io considero il mio miracolo, vedere un concerto dei Nirvana a fine febbraio ’94…un mese dopo Cobain moriva schiacciato da un qualcosa più grande di lui

  11. onore al merito come artista, ma dal punto di vista umano un folle completo. fossi un nero, al suo funerale gli sputerei sulla tomba per aver mancato così di rispetto tante persone che lottano e hanno lottato per avere pari diritti dei bianchi. obama docet

  12. @crimson74

    Credo che abbia rivoluzionato anche altro. Aveva infatti creato uno stile musicale che andava al di là delle barriere di genere, grazie al quale divenne il primo nero ad entrare in una chart di bianchi.

    @aleike

    Per certi versi questa sua morte improvvisa mi ricorda quella di Marilyn, anche lei vittima dei propri fantasmi…

    @Notforever

    Penso che abbia davvero segnato un’epoca storica. Gli Anni 70 insieme ai fratelli e gli Anni 80 con i primi suoi 3 lavori (i migliori). Allora era creativo ed innovatore e non ancora preda delle proprie angoscie…

    @fraolivieri

    Non condivido affatto il tuo pensiero. MJ non ha mai voluto diventare bianco. E’ infatti risaputo che soffrisse da anni di una forma di vitiligine. Quanto agli interventi di chirurgia estetica, non avevano certo implicazioni razziste. Erano piuttosto motivati dalla volontà di creare un’immagine “universale” che potesse essere amata da tutti. Se così non fosse, la popolazione di colore gli avrebbe voltato le spalle da anni, mentre invece gli è sempre restata accanto. Finendo con Obama, che tu citi, si è subito premurato di ricordare MJ come “un’artista spettacolare e un’icona della musica”… detta dall’uomo di colore più rappresentativo del mondo, questa frase la dice lunga sulla considerazione che i neri hanno del cantante appena scomparso.

  13. io non riesco a leggere post su m.jack.MI spiace che sia morto , ma non ho seguito la sua carriera artistica. Invece la finestra sul cortile,il volto intelligente di james stewart sono un’idea fantastica per splinder. E il riflessivo rear window che posta in un’epoca in cui si tende a spararle più che a riflettere (me compresa) è tres chic! Ciao

  14. complimenti per il tuo post.

    Ne ho letti molti in questi giorni.

    Hai saputo dare finalmente identità ad una persona e ad un’artista che può più o meno piacere.e complimenti per le risposte che dai ai commenti.completano il post.

    Ciao

  15. E’ incredibile come un persona che latita dai palcosceni da quasi 20 anni possa creare tutto “questo”.

    Aveva dei problemi, ma resta un grande artista, finchè lo ha fatto…

    Andrea

  16. @alerina

    Molti ringraziamenti riflessivi da RW!!! :))

    @soulwoman

    Grazie a te per i complimenti. Un saluto!

    @LultimoZar

    In effetti MJ è sempre stato una star… sapeva come far parlare di sè, sapeva come colpire l’immaginario della gente. Nel bene e nel male è stato un’icona… ora con questa morte prematura diverrà una leggenda…

    Un salutone!

  17. Hai detto bene: il Michael Jackson dei due primi album aveva una carica di energia scanzonata davvero fenomenale e il suo mix di generi risultava trascinante.

    Il resto della produzione di Jacko non mi ha mai convinto, anzi lo trovavo francamente irritante a prescindere da qualsiasi giudizio sul personaggio e sulle vicende personali/giudiziarie.

    Trovo l’accostamento con Marilyn Monroe assai calzante: credo che pochissimi anche tra i più intimi abbiano capito fino in fondo la natura contradditoria e l’inguaribile infelicità dell’uomo dietro il personaggio.

  18. SALAM ALAYKOM

    Ma Cobain mica è stato schiacciato….lo hanno UCCISO, e non facciamo finta di non sapere che la sua cara e fedigrafa mogliettina se la faceva con chiunque avesse delle mani (non so chi ha avuto l’indecenza di vedere dei suoi concerti…).

    Lei è stata l’artefice della sua fine, di certo Kurdt non avrebbe mai oltraggiato il suo corpo più di quanto non avesse già fatto.

    Un eroinomane non premedita il suicidio, non si inietta 3 dosi letali di eroina anche perchè così dicendo mi vengono in mente alcune domanducce: il resoconto del medico legale e della scientifica ci fanno sapere che prima si è “fatto” 3 dosi di diacetilmorfina e poi si è sparato.

    1 le dosi dovevano essere leggerissime per poter arrivare a 3 in un colpo solo, altrimenti come avrebbe fatto a restare in piedi..ma soprattutto, a non cadere in una irreparabile overdose?

    2 ammesso e non concesso che fosse vivo dopo 3 dosi di eroina, immaginate l’annebbiamento oculare/neurologico e l’impacciato movimento articolare? MA SOPRATTUTTO: un fucile va caricato, puntato e….PAM! Discutibile che un eroinomane possa compiere anche solo l’ultima fase, giacchè vi ricordo che la DIACETILMORFINA è un oppiaceo depressivo che provoca non un profondo stordimento, ma…diciamo…in quantità eccessiva e dopo un certo stato di assuefazione all’intorpidimento connettivo: una fase REM costante.

    Se ciò non bastasse sono trovati da un agente del FBI delle prove incontrovertibili che potete benissimo scovare nel sito del fun club dei Nirvana (senza che stia qui ad elencarvene il testo).

    Scusate se sono stata un po’ logorroica, ma vado fuori di testa quando leggo che ancora le persone credono alla storia del SUICIDIO… io ho visto Cobain, ma oltre lo stato di fuorviante tossicomane non aveva l’aspetto di chi possa premeditare nemmeno il thè del giorno dopo: CON UNA FIGLIA POI!!

  19. @copperhead

    Penso che “Off the wall” e “Thriller” siano due autentici capolavori. Musicalmente hanno introdotto – specie l’ultimo – un fantastico miscuglio di generi (pop, r&b nero, rock bianco) e sono stati realmente rivoluzionari. Comunque anche “Bad” del 1987, per quanto derivato dai primi due dischi, è un album che, se uscisse oggi ad opera di qualsiasi cantante, farebbe gridare al miracolo. Finiti gli anni 80 è poi arrivato il lento declino…

    @Khadija80

    Io non conosco così bene la storia di Cobain per poter valutare se la tesi del suicidio sia falsa oppure no. Posso soltanto dire che la sua scomparsa costituì una grandissima perdita, non solo per il fenomeno grunge, ma per tutta la scena musicale internazionale.

  20. Salam alaykom.

    Scusami se te lo dico, ma il grunge non è mai esistito…fu solo una indecente invenzione delle Majors discografiche per incrementare il dubbio successo dei Nirvana.

    Che sia morto Cobain alla maggior parte della gente non è importato nulla, fu solo uno schock per i benpensanti di tutto il mondo che ancora vi fossero dei BAD SONGERS in stile anni ’70.

    Il “suo” pubblico poi..una massa di ragazzini che volevano emularlo per la vita privata, non tanto una stima a livello professionale.

    Grunge…puah…..imparagonabile al vero movimento PUNK cui fecero parte band mostruose come Nirvana, Sonic Youth, Melvin’s (emblema del panorama seattliano).

    Possono perfino aprire un motore di ricerca sul GRUNGE….tutte fesserie.

    Una vecchia nostalgica del punk, ossessionata da vinili e mc ^^.

  21. @Khadija80

    Mah… chi sia stato ad inventare il termine grunge non lo so. Un fatto è che il movimento è esistito eccome, e se in realtà non fosse altro che una semplice etichetta posta per ragioni commerciali, poco importa oramai.

    Personalmente poi devo dire che le mie preferenze musicali non hanno mai compreso band riconducibili al fenomeno punk prima e grunge poi… infatti ho sempre amato sonorità diverse: da Bowie ai Depeche Mode, da David Sylvian a Bjork, solo per fare qualche nome, anche se in realtà ce ne sarebbero diversi altri… :)

  22. Salam alaykom.

    Beh, a me importa e come visto che si tende a definire MOVIMENTO ogni tipo di pensiero che coinvolga anche solo 10 persone (in questo caso si parla di milioni di persone, lo ammetto).

    Le band che ho sopra nominato non sono mai passate ad altro che non sia il punk, e c’entra ben poco il gusto personale: solo una riflessione obiettiva da musicista latitante ^^.

    Io sono monotematica, c’agg a fà :)

  23. Oggi c’è stato l’ultimo saluto, con tutta la comunità nera, fra cui i figli di Martin Luther King, a rendergli omaggio. Incredibile l’attaccamento del popolo afroamericano alla star.

    Tutto questo naturalmente con buona pace di chi sostiene che il cantante si vergognasse delle proprie origini etniche!

    Matteo.

  24. @Khadija80

    Tranquilla: il monotematismo non ha mai ucciso nessuno! :)))

    @Matteo

    Oggi Ernesto Assante ha scritto sulla celebrazione di ieri, parlando di MJ, in questi termini:

    “Il mito, quello che ha preso vita allo Staples Center, il personaggio che ha aperto la strada al futuro degli afroamericani in America, che ha contribuito ad abbattere barriere e differenze, che ha “spalancato molte porte” per i neri d’America fino ad arrivare alla presidenza di Obama di oggi. Forse non sarà vero del tutto, ma lo è certamente in parte, perchè è stato il primo nero a scavalcare il muro, ad entrare nella cultura pop e cambiarla, definitivamente, cambiando se stesso, né nero né bianco, né giovane né vecchio, con un volto indefinibile e una voce inconfondibile.”

  25. Un bel post, complimenti! Vedo che hai scelto una foto che lo ritrae da un’altra angolazione, ma simile a quella che ho scelto io. Complimenti per il blog, mi sa che ti scelgo…come amico. Ciao.

  26. @tullia65

    Ho scelto una foto che lo ritraesse da bambino… un’infanzia che MJ non ha mai avuto e la cui mancanza lo ha segnato per sempre.

    Grazie per i tuoi complimenti…

  27. Hai ragione: era un uomo che con la sua musica ha unito le persone senza limite di età, sesso o razza. Era un innovatore, un perfezionista. La sua vita è stata caratterizzata da una veloce ascesa verso il succcesso che ha pagato a caro prezzo. Di lui i media hanno detto di tutto e si continua a dire di tutto.  Se la sua vita è stata strana lo è stata anche la sua morte… basti dire che ancora, dopo oramai 4 mesi, non c’è ancora un mandato di cattura per colui che pare sia stato materialmente quello che lo ha ucciso. Si può dire di tutto di lui.. ma è stato un grande e forse lo sarebbe stato ancora con il suo ritorno… a me mancherà….

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