Oscar 2012 – parte prima

Oscar 2012 – parte prima

Come ormai consuetudine quando arriva febbraio, riporto le mie considerazioni su alcuni dei film coinvolti, a vario titolo, alla corsa per gli Oscar.

The Artist di Michel Hazanavicius: per realizzare oggi un film muto ed in bianco e nero ci vuole sicuramente una buona dose di coraggio. La scommessa però è ampiamente vinta. The Artist infatti è un film piacevolissimo che narra del delicato passaggio dal cinema muto al sonoro e del repentino declino che tale mutamento produsse fra molti dei divi degli Anni 20. Il regista francese ricostruisce con grande cura ed eleganza lo spirito stilistico delle pellicole dell’epoca, destreggiandosi sia sul registro dell’ironia che su quello del dramma, con un sapiente gioco di omaggi e rimandi al Cinema del passato. Resta da capire se dietro un’operazione del genere ci sia più cuore o più calcolo, ammesso che sia sempre possibile distinguere ed ammesso che sia importante farlo. La Talpa di Tomas Alfredson: tratto dal noto romanzo di John Le Carrè, racconta della ricerca di un agente doppiogiochista pagato dai russi, all’interno dei servizi segreti inglesi. Lo stile visivo, già presente nel lavoro precedente del regista svedese, è estremamente compassato e lento, con un ripetuto utilizzo del carrello che alla fine risulta ridondante. La sceneggiatura, eccessivamente frammentata in una struttura a flashback, rende l’intreccio difficile da seguire. Se ne ricava un’impressione generale di freddezza, che la recitazione minimale dei protagonisti certo non aiuta a dissolvere. Perdipiù una scelta del casting non così felice fa intuire chi sia la talpa, ben prima della scena finale. E questo per un thriller è un peccato mortale. 

Dal momento che tanto Jean Dujardin – con la sua enfatica e gigionesca interpretazione in The Artist – quanto Gary Oldman – con una recitazione per La Talpa tutta giocata al risparmio e alla sottrazione – sono seri candidati alla conquista dell’Oscar come miglior attore, è lecito domandarsi perché una giusta via di mezzo, come quella offerta da Di Caprio in J. Edgar, non sia neppure stata presa in considerazione dai membri dell’Academy. 

14 pensieri riguardo “Oscar 2012 – parte prima

  1. A me piace molto come recita Di Caprio, per me è bravissimo. Mi aveva colpito sin dai tempi di Titanic (e non per la sua bellezza, non è proprio il mio tipo :-) e ho avuto la conferma del suo talento sia in Revolutionary Road sia in The Aviator. Hai ragione..

  2. @maude
    In effetti Di Caprio è cresciuto notevolmente e non è certo un caso se registi come Scorsese, Eastwood o Nolan lo vogliano come protagonista dei loro film…

    @sed
    Bellissimo, grazie! :)

  3. ho visto “the artist” proprio ieri. c’è qualcosa in dujardin che non mi ha convinta, non saprei dire cosa. diciamo che “a pelle” non mi è simpatico… (quando si dice un giudizio obiettivo!)
    comunque, anche il film non mi ha entusiasmata, circa a metà secondo me ha perso il ritmo.

  4. @la isi
    Ti dirò… a me il film è piaciuto. Sia la prima parte più scoppiettante, sia la seconda maggiormente drammatica. L’unica perplessità è quella che ho scritto nel post. Più cuore o più calcolo? Un fatto è certo: l’operazione è sicuramente coraggiosa e questo non si può non riconoscere.

  5. The Artist è sicuramente un film delizioso e ha tutte le carte in regola per portarsi a casa una statuetta… invece “La talpa” mi ha delusa, l’ho trovato eccessivamente macchinoso e contorto, nel senso di una complessità fine a se stessa, senza profondità.

    Persino io che, a causa di un pregiudizio nei suoi confronti , ho impiegato anni per apprezzare Di Caprio, trovo semplicemente inspiegabile la sua omissione!

  6. a me son piaciuti entrambi, piu’ the artist della talpa ovviamente ma per gli oscar tifo Oldman, tra l’altro oggi e’ l’anniversario della scomparsa di Sid Vicious e Oldman lo restitui’ perfettamente e camaleonticamente in Sid&Nancy.
    Anche di Caprio avrebbe meritato una nomination, concordo

  7. Non ho visto questi film, anche se The artist mi ispira assai e ho notato che è in ancora in qualche sala del centro… Fra l’altro è davvero bella questa programmazione, mantenere anche un film per un mese in sala è davvero un segno di intelligenza cinematografica, il passaparola almeno può ancora sopravvivere e i film meno d’impatto hanno una possibilità !

  8. @Bruno
    Noto che dopo un inizio anno in cui abbiamo condiviso le nostre visioni cinematografiche, poi abbiamo diversificato le scelte :) Condivido quello che dici sul passaparola, in questo caso anche aiutato dai premi che The Artist ha vinto nel frattempo e dalle voci di una probabile conquista dell’Oscar

    @perso nel mondo del cinema
    Concordo assolutamente!

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