Come nei film di Mel Brooks
Negli Stati Uniti – dove per via di un antico retaggio la condotta di chi ricopre importanti ruoli pubblici deve essere ancora irreprensibile – Hillary Clinton sta difendendosi dalle accuse dei media per aver utilizzato – durante il periodo in cui era Segretario di Stato – un indirizzo email personale anche per le cose di lavoro, impedendo così la conservazione automatica dei messaggi di posta negli archivi del governo. Durante una conferenza stampa lei si è difesa sostenendo che ha scelto così “per comodità” e che la grandissima parte delle sue email di lavoro sono state inviate a indirizzi email governativi, quindi sono state comunque archiviate.
Nelle stesse ore, ad anni luce di distanza, silvio berlusconi è stato definitivamente scagionato dalle accuse di concussione e prostituzione minorile, con una sentenza che comunque stabilisce che ad Arcore c’è stata prostituzione a pagamento. Semplicemente non si è potuto dimostrare che l’ex premier sapesse che Ruby fosse minorenne e che l’abuso – che resta tale – da lui perpetrato nei confronti del questore di Milano al fine di far liberare la ragazza, costituisca un reato. Dopo l’assoluzione, il Nostro ha fieramente sentenziato: «Ora torno in campo per un Italia migliore» (sic!). A stretto giro di posta la fidanzata si è dichiarata sempre più onorata ed orgogliosa di stargli accanto (contenta lei). Sono infine seguite le affermazioni degli esponenti di punta del partito che lo hanno acclamato come una star. Naturalmente c’è chi lo ha descritto come un martire della libertà e chi si è spinto ad auspicare una riforma della giustizia che metta al sicuro l’equilibrio della democrazia (gulp!). Evidentemente a nessuno importa che sia stato provato che l’ex Presidente del Consiglio è un vecchio puttaniere ed un inguaribile ballista (con la favola della nipote di Mubarack). Ancor meno interessa che sul leader di FI gravino a tutt’oggi pesanti pendenze giudiziarie irrisolte. Il fatto poi che comunque si stia parlando di un pregiudicato, interdetto dai pubblici uffici e condannato in via definitiva per una cosuccia come l’evasione fiscale è sfuggito ai più. Siamo in Italia, abbiamo la pizza, gli spaghetti e il mandolino, gli Stati Uniti ci fanno un baffo e i film di Mel Brooks, al nostro confronto, sono cose serissime.
29 pensieri riguardo “Come nei film di Mel Brooks”
Ho letto da qualche parte che della sua coscienza risponderà “in confessionale” e mi sono venute in mente le tante barzellette in cui riusciva a convincere non solo i Giudici ma anche Nostro Signore.
Ridiamo per non piangere ma le prime pagine piene nuovamente di Berlusconi e solo di Berlusconi mi preoccupano, se possibile, più delle sentenze. Se io fossi il Direttore di un giornale darei meno importanza possibile al personaggio e alle sue vicende, invece che esaltarlo!
@paluca
Anche i media sono lo specchio di un Paese. I nostri infatti ci somigliano un pò: caciaroni, approssimativi, superficiali. Negli Stati Uniti per una vicenda certamente delicata e spinosa, ma che da noi – purtroppo abituati a ben altro – fa sorridere, i media stanno stringendo d’assedio la Clinton, pretendendo risposte, esigendo chiarezza.
L’America è anche il paese di gente come Underwood, personaggio televisivo, ma che rispecchia ciò che accade realmente nella politica americana…nulla di invidiabile.
Sulla vicenda Clinton, staremo a vedere che succede, certo è fuor di dubbio che c’è un senso morale superiore al nostro, ma da qui a prendere lezioni dagli americani ce ne passa…
Quanto a Berlusconi, onestamente questo era il processo più “facile”, lo aspettano ancora la vicenda Tarantini e la compra vendita dei senatori, con De Gregorio che ha ammesso di aver ricevuto denaro.
Sul fatto che torni in campo, non credo che sposti di molto gli equilibri attuali, ormai il popolo di centrodestra si è diviso, parte appoggia Renzi, parte Salvini e la Meloni..recuperare credibilità, oltretutto dopo la farsa del voto dell’altro giorno alla Camera, la vedo dura…
@luigi
La politica non è certo materia cristallina… e questo vale un pò a tutte le latitudini. Ciònondimeno penso che il senso civico e morale della classe politica (ma non solo) italiana sia tra i più sconfortanti in assoluto. Ricordo che sempre negli Stati Uniti un deputato repubblicano si è dimesso un paio di anni fa per aver pubblicato una foto a torso nudo in una chat per rimorchiare una ragazza. Altrove ci si è dimessi per non aver pagato la baby sitter, per aver noleggiato film porno coi soldi pubblici, per aver ottenuto un permesso irregolare per ampliare la casa, per aver copiato una tesi… e via così, l’elenco potrebbe essere molto più lungo. Qui la pubblica opinione e i mezzi di informazione non esigono un analogo rigore perchè oramai ci si è assuefatti a tutto e perchè comunque tale rigore non fa parte del nostro tessuto sociale. La classe politica cioè è uno specchio della società.
Sono invece d’accordo sul discorso che fai su berlusconi.
Più che di assuefazione si tratta di carattere nazionale e quindi di maggiore propensione ad assolvere le storture della classe dirigente .Noi non solo non paghiamo i contributi alla domestica ma c’abbiamo le domestiche che non vogliono i contributi per non pagare le tasse.Senza parlare dei nostri vari record in turismo sessuale e analoghi sport.
Nella strategia dell’avvocato Coppi che ha trovato conveniente concentrarsi sulle false dichiarazioni di Ruby circa l’età o le parentele illustri piuttosto che sull’eleganza delle cene,la chiave di tutto : era certamente la miglior ipotesi difensiva ma l’ha potuta mettere in campo perché i festini del cavaliere non sono considerati disdicevoli da gran parte dei cittadini di questo paese…anzi.
Immagina tu uno scandalo simile in un paese puritano come gli USA….
Certamente io non ho simpatie per quei livelli di criticità (oserei: ostilità) ed ingerenza nel privato, specie nel sessuale, di ciascuno. Ma è indubbio che da noi si sia andati troppo oltre nella direzione opposta del lassismo e della falsa tolleranza.
@paolo
sullo scarso senso civico e morale dell’Italia e degli italiani concordo…
avrei da obiettare sugli americani, che si definiscono padri della democrazia,ma dove esiste ancora la pena di morte e impera il razzismo ,di democrazia ne vedo ben poca…
Ciò detto, sicuramente da noi certi valori non esistono o sono giudicati irrilevanti, altrimenti non si spiegherebbe come mai un politico implicato in ogni sorta di malaffare di soldi e di sesso, continui imperterrito a fare politica e a godere dell’appoggio di milioni di cittadini.
Da noi i casi da te citati, suonano come eccesso …ci si stupisce persino dello zelo dimostrato verso quei politici che hanno sbagliato.
Ma siamo o non siamo la repubblica delle banane? almeno che diamo un senso a questa affermazione no??
@Sed
Esattamente… è quello che intendevo quando ho scritto più sù che comunque un rigore del genere non esiste nel nostro tessuto sociale. Dispiace che a dire certe cose in Italia siano rimasti soltanto i vescovi. Giustissima l’osservazione sulla linea difensiva…
Penso a Dominique Strauss Khan che se non fosse il maiale che è sarebbe stato un grande presidente,penso ai dubbi e allo sconcerto del suo partito e persino a quelli della sinistra più radicale circa i fatti del Sofitel e al sospetto che un’ eventuale trama per screditarne la reputazione fosse stata ordita dagli avversari ma …non posso fare a meno di apprezzare il fatto che nonostante lo spessore dell’uomo politico e il consenso, il partito socialista non ci abbia messo un secondo a impedirne la candidatura,senza aspettare gli esiti del processo o che i sofismi della verità giudiziaria prevalessero sulla realtà.
Un candidato è un candidato e lui non avrebbe potuto in alcun caso incarnare la Nazione.
@Sed
Appunto. Strauss Khan non avrebbe potuto in alcun caso incarnare la Nazione. Invece qui è capitato. Berlusconi ha rappresentato l’Italia nel mondo per parecchi anni, perchè ovviamente il suo partito dipendeva da lui in tutto (o meglio: il suo partito ERA lui) e perchè molti connazionali hanno continuato a votarlo, pur conoscendo la sua dubbia moralità.
Avevo letto male parte della tua risposta, leggendo: “il meglio del suo partito era lui“.
Sarebbe stata un’affermazione di una classe infinita!
@red
:-)))
@Luigi
Basta vedere cosa sta succedendo in queste ore con l’ennesimo scandalo corruttivo. Il ministro Lupi che difende un signore che ha intrallazzato in ogni modo nelle Opere Pubbliche, dal quale la sua famiglia ha ricevuto regali e favori, non ha – naturalmente – il buon senso (ed il buon gusto) di dimettersi. Mi auguro che il Presidente del Consiglio operi una stretta sulla questione morale, senza la quale episodi come quello che vede Incalza come protagonista continueranno a proliferare. Non si può proclamare ai 4 venti che si vuol far cambiare verso al Paese, senza mettere la questione morale davvero al centro della propria azione politica. Renzi dovrebbe essere un pò meno duro coi giudici e un pò di più coi ministri del proprio Governo.
@paolo
l’ultima tua frase è si stampo salviniano….
ma detto ciò, finora, non ha speso una sola parola in difesa del ministro Lupi, e questo è già un segnale.
credo che le indagini andranno avanti, e credo che se davvero verrà riscontrata qualche responsabilità da parte di Lupi, le dimissioni saranno automatiche.
ci credo e ci conto.
in caso contrario, cioè l’affossamento delle indagini e la salvezza del ministro, perderebbe molta della sua credibilità, ma non credo che commetterà questo errore: ricordiamoci che Cantone l’ha voluto lui, proprio per smascherare le truffe.
Anm: ‘Da Stato schiaffi a pm e carezze a corrotti’
Renzi: ‘Sono affermazioni false, ingiuste, tristi’
e, infatti, Renzi promuove il suo sdegno immediato contro la dichiarazione di Sabelli anziché contro le frasi di Lupi e di Incalza……
Incalza ha esternato? E da dove di grazia?Da una cella di Sollicciano?Certo questo Renzi che non risponde alle frasi di un recluso presumibilmente in isolamento è davvero sospetto di connivenza.
Suvvia almeno poteva fare un commento alle interviste che Lupi rilascia copiose ai giornali.Quantomeno per chiedergli conto della sua non iscrizione al registro degli indagati in calce ad un inchiesta di trecento pagine.
E’ vero che siamo oramai nel paese dei campanelli come si può anche notare dal linguaggio degli eccellentissimi giudici – carezze schiaffi..siamo in piena soap – ma insomma un po’ di decenza e di conoscenza delle procedure non farebbe male.Giusto?
…………. e anche dell’apostrofo rosa tra le parole un e inchiesta…ehhhhhh la foga.
@luigi
A me della responsabilità penale del Ministro Lupi interessa fino ad un certo punto. In questo Paese, stravolto da vent’anni di berlusconismo, si DEVE tornare a considerare l’opportunità politica un valore imprescindibile. Le intercettazioni che sono emerse, SE CONFERMATE, bastano da sole a sollevare più di un legittimo dubbio sulla idoenità di Lupi a ricoprire il suo ruolo. Accettare favori e costosi regali da un dirigente con cui il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti deve intrattenere rapporti di lavoro non è politicamente opportuno. Affermare che per difendere il signore in questione – coinvolto in 14 inchieste giudiziarie, alcune delle quali risolte per prescrizione – si è disposti a far cadere il Governo non è politicamente opportuno (per non dire altro). Renzi, invece di bacchettare i giudici, dovrebbe fare qualcosa al riguardo, altrimenti il suo Governo perderà credibilità.
@lollo
Perfettamente d’accordo con te…
@paolo
ma siamo tutti d’accordo che se le intercettazioni verranno confermate, si debba intervenire, e in fretta.
al momento non mi pare che Renzi abbia espresso alcuna opinione in merito (a parte la risposta a Sabelli, e di rimbalzo agli oppositori), credo penso e spero che si farà chiarezza …
Ripeto, altrimenti non mi giustifico la presenza di Cantone…
@Luigi
Conversazione spostata sul nuovo post :-)
@paolo
sei sempre sul pezzo eh??? :)
sono Luigi, non capisco come mai sia uscito anonimo…
scusa se provo, ma devo aver avuto qualche problema…poi cancella
@Luigi
Sempre sul pezzo sto! :))))
Ad ogni modo, credo che comunque vada Berlusconi si stia avviando all’irrilevanza.
Forse per merito di Renzi, bravo a renderlo poco importante col patto del Nazareno e bravo a “farlo fuori” con l’elezione del Presidente della Repubblica, merito di Salvini nel cavalcare l’onda, merito della condanna… in ogni caso, anche con questo “ritorno in campo” difficilmente B. potrà tornare a conquistare dei consensi che lo rendano un competitor credibile.
Si aprono finalmente degli scenari potenzialmente dirompenti, peccato che a destra in questi anni si sia creato il vuoto e nessuno sia in grado di raccogliere una leadership numericamente consistente. Tant’è che il candidato in pectore è Salvini, con un partito che se sfonda raggiunge il 15%. Barzellette.
Tosi?
Ecco quel che dico quando ripeto allo sfinimento che costruire è difficile e dal piccolo è un’opera immane riuscire a coagulare un bacino sufficiente, una massa critica a livello nazionale.
Viene quasi da temere che sì, il PD diventa il “partito della nazione”, ma non per progetto: per eterogenesi dei fini, per la totale assenza di un’opposizione appena decente.
Qui più che di costruzione si tratterebbe d’invenzione se non di magia.
Mettere insieme nazionalisti,secessionisti,federalisti, mezzi liberali,mezzi fascisti e cani sciolti assortiti non è mica impresa da poco.E quando pure si determinasse una simile amalgama i primi a restarne disorientati sarebbero gli elettori.
Ebbene sì la destra è in crisi.Come mi dispiace.
@redpoz
Ma si… siamo d’accordo che berlusconi è avviato sul viale del tramonto. Ma non è questo il punto. Il punto è che vent’anni di berlusconismo hanno cambiato la testa alla gente, che tollera tutto e non si indigna più di niente. Hai voglia a continuare coi proclami roboanti. Fino a quando non si affronterà sul serio la questione morale, questo Paese non cambierà e continuerà ad essere la ruota di scorta dell’Europa. Un recente studio ci pone all’ultimo posto nel Continente per corruzione. La classe politica deve essere al di sopra di ogni sospetto. Si abbia il coraggio di liberarsi di chi si dimostra inadeguato a ricoprire incarichi pubblici. Così si inizia a far cambiare verso al Paese, altro che l’abolizione dell’art. 18!
@sed
La destra vive la fine del ciclo berlusconiano. Fino a quando non troverà un leader capace di sedurre la pubblica opinione e conquistare i media sarà in difficoltà. Nel frattempo mi pare però che Renzi stia facendo di tutto per riempire il ruolo vacante ;-)
La destra sta cercando di riorganizzarsi, ma sono in troppi a voler comandare..Berlusconi dall’alto del suo (presunto) carisma con l’elettorato, Fitto che si propone come il nuovo che avanza, Salvini che raccatta voti tra gli scontenti di ogni genere, adesso pure Tosi….
Se perdono (ma non credo) le elezioni in Veneto, credo che sia la fine….
p.s.
dimenticavo ALFANO….