Buon viaggio Signor Spock!
La saga di Star Trek, nata in televisione negli anni sessanta dal genio di Gene Roddenberry, è stata tra le prime serie a produrre larghe comunità di fan e ad allargare la propria dimensione in modo transmediale, replicandosi in cartoni animati, fumetti, romanzi, giochi di ruolo e videogames, fino a sbarcare, dagli anni Ottanta, anche al cinema. La serie originale è durata solo tre stagioni televisive, dal 1966 al ’69, eppure Star Trek è un fenomeno vivissimo ancora oggi, a 50 anni di distanza. Il merito principale di questo straordinario successo va proprio a Leonard Nimoy, interprete magnifico di un personaggio entrato di diritto nell’immaginario collettivo: il Signor Spock, metà alieno e metà umano, cultore del pensiero razionale e della logica cristallina dei Vulcaniani ma non del tutto scevro dalle emozioni dei Terrestri, con le sue orecchie a punta, le sopracciglia all’insù ed il tradizionale saluto con la mano alzata e le dita divaricate a V (ideato dallo stesso attore che si era ispirato alla tradizione ebraica). L’ufficiale scientifico della nave stellare USS Enterprise è sicuramente un personaggio complesso ed affascinante, la cui essenza sta proprio nella non semplice ricerca di un equilibrio fra i due mondi di appartenenza, nell’onere di gestire le proprie passioni come vorrebbe la rigida educazione vulcaniana basata sulla razionalità e sulla repressione della dimensione emotiva. Come giustamente fa notare Ernesto Assante nel suo post: «Nimoy è stato un perfetto Spock, (…) straordinario proprio perché costretto dal personaggio ad un’interpretazione minimale, fatta di sfumature, sguardi, piccolissime variazioni».
Pur avendo avuto una carriera molto varia ed essersi cimentato con capacità nella regia, nella musica, nella fotografia e nella poesia, il nome di Leonard Nimoy, nato a Boston 83 anni fa, resta indissolubilmente legato a quello del suo personaggio, vera e propria icona pop riprodotta all’infinito su t-shirt, tazze, poster, copertine e vignette in ogni angolo del mondo. Una profonda devozione che ha coinvolto generazioni e generazioni di fan e che continuerà anche in futuro, perchè le esplorazioni dell’astronave Enterprise «alla scoperta di nuovi mondi e di strane forme di vita fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima» sono senza tempo. Buon viaggio Signor Spock!
13 pensieri riguardo “Buon viaggio Signor Spock!”
Come tanti adolescenti dell’epoca, anch’io sono cresciuto con STAR TRECK e il mitico Spock, inconfondibile personaggio semi alieno…
Leonard Nimoy…sicuramente un grande attore, ma resterà nell’immaginario collettivo come Spock, l’alieno con le orecchie a punta..
Non è l’unico caso, mi viene in mente un altro grandissimo, Peter Falk, bravissimo, ma diventato famoso universalmente con il personaggio del Tenente Colombo…
Un bene o un male?
@luigi
Nimoy fu combattuto al riguardo. Scrisse due autobiografie, la prima la intitolò “Io non sono Spock”, la seconda, qualche anno dopo, “Io sono Spock”. Evidentemente aveva capito che l’amore che milioni di persone nutrivano nei confronti di quel personaggio era un valore importante e che certo riguardava anche le sue capacità attoriali.
@Paolo
il suo è un caso molto comune..
ricordo Henry Winkler, che è famosissimo in tutto il mondo per il personaggio di Fonzie, e stop
di contro Ron Howard, il mitico Ricky Cunningham, è rimasto celebre per il personaggio di HAPPY DAYS, ma si è affermato come regista…
non tutti hanno saputo o potuto uscire dal loro personaggio, Howard ci è riuscito…Fonzie o Spock no…
@Luigi
A parte le esperienze di Nimoy come regista o musicista, o anche come fotografo o poeta che sono comunque interessanti, basta scorrere la sua pagina su Wikipedia per accorgersi di quanto attivo fu come attore televisivo dai primi anni 50 al 2012. Ricordo ad esempio il suo bel ruolo in Fringe, una serie avvincente ideata da J.J.Abrams (quello di Lost, per intendersi) che è andata in onda qualche anno fa. Il punto è che quando si interpreta un personaggio iconico come Spock, il cui impatto presso il pubblico è ben maggiore di un Fonzie o di un Richie Cunningham (Star Trek è un “marchio” che va avanti da 50 anni e che è vivissimo ancora oggi, mentre Happy Days è una serie importante che tutti conoscono, ma che è relegata nel passato) è davvero difficile riuscire a scrollarselo di dosso…
@paolo
hai ragione…il mio era un esempio legato alla mia gioventù, sicuramente se chiedi a un giovane d’oggi chi conosce, tutti risponderanno Spock e non Fonzie…
Non discuto le sue capacità artistiche, ma purtroppo quando sei così identificato con un personaggio famosissimo, è difficile dimostrare che sai fare anche altro…e magari pure meglio.
Come già ti ho scritto nel primo commento, Peter Falck è stato un attore straordinario, senza ombra di dubbio, eppure, tutti lo identificano e lo riconoscono come Tenente Colombo…
p.s.
hai visto le prime due puntate di HOUSE OF CARD, con Renzwood…., pardon, Underwood nuovo Presidente degli USA??
che personaggio…..:))
(parlo di Underwood, naturalmente…)
Sai che non ho mai guardato Star Treck?
Per me rimane un fenomeno di cultura di massa dal quale sono avulso….
@Luigi
E’ esattamente quello che ho detto io… anzi per Nimoy questo discorso vale ancor di più, perchè la mitologia di Star Trek è ancora un fenomeno attuale, nonostante siano passati 50 anni. Quanto ad House of Cards, abbiamo finito ieri la seconda stagione… aspettiamo che vengano trasmessi tutti gli episodi della terza e poi ce la vediamo tutta di un fiato! :-) Nel frattempo cominceremo con True Detective… dicono che sia molto bella…
@redpoz
Beh… ti assicuro che non ti lapiderò per questo! :)
mi sento molto sollevato!!
@red
:-)))
@Paolo
ho scoperto tramite mia figlia, che negli USA la terza serie di HOUSE OF CARDS è già disponibile completa..gli americani non devono aspettare ogni settimana per vedere un paio di episodi, comprano il pacchetto completo della serie, e in un weekend si fanno una full immersion..:)
costo dell’operazione: 10 dollari…
@Luigi
Assolutamente si, perchè HOC in America non è trasmesso da una rete televisiva, ma da Netflix, una piattaforma web che trasmette in streaming film e serie on demand… una cosa tipo l’italiana Infinity, ma con molti più contenuti, anche – come in questo caso – inediti…
@paolo
si è così…un weekend passato sdraiati sul divano, mangiando pop corn e hamburgher, scolando birra e coca cola e facendo un overdose di HOC…
Mia figlia conferma che funziona così..:)