Breaking Bad

Breaking Bad

Breaking Bad racconta la storia di un uomo la cui vita cambia dopo che gli è stato diagnosticato un tumore ai polmoni. La serie descrive la sua metamorfosi da dimesso e frustrato insegnante di chimica a temuto signore della droga e assassino spietato. Spinto in un primo momento dal desiderio di aiutare economicamente la sua famiglia quando lui sarà morto, decide di mettere a frutto le sue vaste conoscenze di chimico per produrre metanfetamine insieme ad un suo ex alunno. Mossa dopo mossa, scelta dopo scelta, Walter White si cala sempre più nei panni di un consumato criminale, finendo con lo scoprire che questa sua attività è quanto di più gratificante e vitale gli sia mai capitato. I dubbi, i ripensamenti e gli iniziali sensi di colpa vengono progressivamente meno, oscurati da un’inarrestabile sete di potere e dalla voglia di superare ogni limite, nuove stelle polari della sua esistenza.

In barba alla tradizione dei personaggi televisivi che non cambiano mai, Breaking Bad affronta un lento cammino di trasformazione, mostrando le conseguenze che derivano da ogni singola azione di Walter White. Di pari passo con questa discesa agli inferi in cui tutto si perde: amore, amicizia e rapporti,  anche la scrittura della serie si evolve, passando da quella che era una commedia nera per arrivare ad una potente tragedia shakesperiana. Gigantesca la prova di Bryan Cranston nel ruolo del protagonista, semplicemente perfetto nel risultare ripugnante e tuttavia capace di stabilire un fortissimo legame empatico con lo spettatore. Ma è tutto il cast ad essere su livelli eccelsi, capace di dare grande spessore a personaggi complessi e sfaccettati. Così come di grande valore sono sceneggiatura, regia e fotografia. Secondo la critica, la serie è la migliore di sempre: Breaking Bad ha infatti ottenuto un punteggio di 99 su 100 su metacritic.com, il sito che si occupa di aggregare le recensioni dei critici di tutto il mondo.

32 pensieri riguardo “Breaking Bad

  1. Ho visto i primi due episodi e l’ho mollato. Non riesco ad entrare in contatto con nessuno dei personaggi, non trovo originalità nè nella narrazione, nè nella proposizione dei temi già abusati. Lento senza speranza. E a me la lentezza non spaventa – House of cards e Cult non è che fossero dei mostri di velocità narrativa e di azione, anzi. Ho anticipato il finale della serie senza vederlo. No, passo.

  2. @Emmegì
    Niente paura: non c’è nessuno spoiler… sono d’accordo con quello che scrivi da te… siamo a livelli altissimi…

    @Krishel
    Solo 2 episodi? Avresti dovuto dargli un pò più di tempo… infatti la prima stagione, costituita da 7 episodi, fa un pò fatica a carburare, ma ogni nuova stagione è meglio della precedente in un crescendo di qualità che non ho mai visto prima. Perdipiù, come dico nel post, la scrittura della serie si evolve con il passare delle stagioni, se all’inizio è una commedia nera che può ricordare Tarantino o i Coen, piano piano diventa una tragedia greca potentissima. Personalmente dopo Lost (a cui sono legato affettivamente pur sapendo che non ha la solidità di Breaking Bad) è la serie che preferisco…

    1. Ehm non seguivo Lost all’epoca. Ho avuto lo stesso problema: visto il pilot, non mi è piaciuto e non sono andata avanti. Tutte le serie che sto vedendo e che ho visto mi hanno conquistata al pilot o, al massimo, al secondo episodio.
      Purtroppo ho capito di essere una persona dai gusti molto difficili in fatto di serie tv. Ho bisogno di qualcosa che mi colpisca e mi sfidi sin dall’inizio. Una serie che stimoli la mia curiosità di spettatore. E purtroppo da quel punto di vista BB non ci prova nemmeno a sfidarmi.
      Ho un’amica che sta vedendo Breaking Bad e fa fatica anche lei a trovare motivazioni per andare avanti. Lei ha resistito molto di più di me, credo che sia alla fine della prima stagione.

  3. Io come sai di Lost ho considerazione bassa, ma condivido in pieno quello che dici su B.B. Per me, per ora, seconda solo ad opere di altri tempi, come Twin Peaks, tanto per andare sul sottile. Per la serie che narra la vita di Walt e di ciò che gli ruota attorno, più volte mi sono chiesto come sia stato possibile reggere a un tale sforzo di scrittura, per me il vero tratto distintivo rispetto ad altre serie tv di qualità che hanno brillato per regia e capacità di produzione ma che, inevitabilmente, hanno perso pezzi e credibilità narrativa soprattutto se fatte andare oltre la seconda-terza stagione (su tutte Dexter, un bell’inizio e poi un disastro imbarazzante). Altra serie per me molto buona (ma tratta da un capolavoro del fumetto e di altro genere narrativo) è The Waking Dead, ma siamo sul sangue e gli zombie (non che la cosa a me spiaccia, ma siamo lontani da Breaking Bad.

  4. Domenica scorsa Jonathan Demme dal pulpito che gli spetta e da quello di una masterclass indimenticabile e super-affollata ci ha intimato : Story !Story! Story!
    E sotto questo aspetto gli americani dentro i loro prodotti televisivi (e non) mettono prima l’anima – ovvero la scrittura – e poi tutto il resto. Tanto che le serie sono oramai diventate uno strumento indispensabile per capire cosa succede davvero da quelle parti. Più del cinema.
    Peccato che arrivino qui deturpate dal doppiaggio o da pessime traduzioni.

    1. Quelle poche volte che ho avuto modo di confrontare originale e doppiato è stato quasi sempre ‘nammerda, per usare un francesismo. ma tu ti riferivi anche alla fattispecie (B.B.)?

      1. Si anche Breaking non sfugge alla regola.Intendiamoci : non sono così follemente purista da schierarmi contro il doppiaggio laddove si trovano buoni esempi anche qui da noi . Un po’ più di cura ecco, particolarmente nelle traduzioni. Per esempio Newsroom – chi l’ha visto? E’ sparito dalla programmazione dopo due puntate – ha dialoghi incalzanti e voci del tutto diverse dall’originale, tutta roba che il rimaneggiamento non rende. Idem dicasi per West Wing.

  5. @emmeggì
    Perfettamente d’accordo. La scrittura si tiene sempre su alti livelli, crescendo progressivamente stagione dopo stagione, non cadendo mai in situazioni poco credibili o tirate via. Grosso approfondimento di tutti i personaggi. Insomma: una solidità che si fa fatica a riscontrare altrove.

    @sed
    Si… una serie come BB ha dalla sua una scrittura ed una profondità dei personaggi che spesso il cinema non riesce ad eguagliare… concordo anche sul doppiaggio…

  6. Che forte il Tony che scrive da Malibu!
    Mi sembra un progetto rischiosissimo questo di Aronofsky con Tony-Matusalemme, anche il primo trailer
    http://www.youtube.com/watch?v=FRTlT3DEydU
    non mette al riparo da quella cosa della Corazzata P. del ragioniere tuo concittadino, tu che ne dici?

    Inserita Breaking Bad 1 nella wishlist di gennaio insieme a The Americans. Nel frattempo dovrò aver smaltito MadMen5, House of Cards e Homeland 2.
    Buona domenica!

  7. @Matteo
    Mah… io ho detestato il Cigno Nero (ne parlo brevemente qui) quindi non posso che avere molti dubbi anche su questa operazione. Vedo che da qui a gennaio in quanto a serie sei messo benissimo! :)

  8. Sono abbastanza d’accordo con quello che scrivi del Cigno, ma io non l’ho detestato, tutto sommato mi era passato abbastanza. Quell’anno tifavo The Social Network, attrici Portman o Kidman, attore Bardem. Ma di Aronofsky ho amato e amo ancora molto The Wrestler.

    In realtà i DVD raccolgono la polvere: dopo The Newsroom volevo fare pausa, ma la pausa s’allunga e non ho ancora cominciato a guardare nulla

    Fra poco vado a vedere Polanski e poi a un compleanno. The impossible outfit, penserai giustamente te. No no: ho un nuovo bomber da biker passepartout. [so che al quinto-piano-no-elevator alzano il sopracciglio e pensano, sì vabbè bisogna vedere poi… Calma! Pelle nera lucida, cerniere nere. Vado bene?]

  9. @Matteo
    The Wrestler in effetti è un ottimo film. Io invece dopo Breaking Bad mi trovo nella condizione di trovare una nuova serie da seguire. Io punterei su Mad Men, mentre mia moglie è più orientata verso Downtown Abbey. Qualcuno (mi riferisco anche a Sed) ha qualche altro suggerimento?
    Io il bomber di pelle nera lo vedo benissimo!!! :)

    1. Boardwalk Empire . Anche se porterò in eterno il lutto per la dipartita di James Gandolfini, un piccolo tradimento con Buscemi credo sia perdonato. (se non sono psicotici non mi diverto)
      Tuttavia bisogna variare e la Costola ha ragione a pretendere qualcosa di elegante per il fine serata (la terza stagione non delude).

      1. Se non lo vedi già ti consiglio The newsroom. E’ una bomba. Tra le novità ti dico potresti dare una chance a Sleepy Hollow – carino, non perfetto ma carino.

    1. Dei citati ho visto Boardwalk Empire, niente male! Buscemi rulez!
      Da queste parte, quando si ricoincerà una seria, si andr certamente a zombare con The Walking Dead (ottima e adrenalinica) e poi credo con il Trono di Spade (gran timore di impelagarmici dentro….).
      Ottima notizia quella di Matteo; Aronofsky per me ha firmato alcuni tra i migliori film degli ultimi anni, Cigno nero compreso, The Wrestler capolavoro.

  10. Devo dire che sono riuscito a seguire discretamente le prime due serie, poi complice l’orario scomodo di trasmissione su Rai 4, la cosa è diventata un pò a spizzichi e bocconi… comunque, siamo su livelli veramente alti…

  11. @emmeggì
    Di The Walking Dead ho visto i primi episodi ma non mi è piaciuta, mentre Il Trono di Spade è davvero ben realizzata. Si vede che c’è un testo solidissimo dietro.

    @marcello
    Io non riesco a seguirle in TV le serie… orari non sempre comodi, troppo tempo fra una puntata e l’altra. Solitamente vado di emule e faccio delle maratone…

  12. Ho visto solo le prime due serie, nelle vacanze di Natale voglio riprendere questo bellissimo telefilm… anch’io, come altri, ti consiglio Mad Men…

  13. @Bruno
    Ti consiglio di andare avanti perchè la serie cresce di qualità stagione dopo stagione… quanto a Mad Men ho visto i primi due episodi, ma mi è parso un pò una soap opera… non so se proseguirò…

    @luigi
    Ricambio con piacere :)

  14. Su Breaking Bad ci siamo detti tutto (più che altro se ho capito bene c’è un piccolo buco di sceneggiatura alla penultima puntata della terza stagione,SPOILER cioè non si sa chi è il mandante dell’omicidio dell’adolescente Tomas e da li la sceneggiatura diventa complessa).
    Per quanto riguarda i consigli televisivi, Io ho visto Dexter e mi è piaciuto fino alla quinta stagione anche se la seconda non l’ho proprio apprezzata. Poi apprezzo il Big Bang Theory.
    Il trono di spade ne parlano bene.
    Ciao!

  15. @Giampaolo
    SPOILER: quanto a Tomas, tutto lascia intendere che il mandante sia lo stesso Gus (come si dice anche qui).

    Su Dexter mi hanno riferito che nelle ultime stagioni si è molto “sbracato”… Big Bang Theory è più che altro una sit-com… Il trono di Spade lo sto seguendo e devo dire che è davvero una serie solidissima.

  16. @Emmeggì
    Dietro a Il Trono di Spade c’è una saga epica bellissima, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, scritta da George R. Martin, il quale ha anche partecipato alla sceneggiatura delle serie, che resta molto fedele al testo di partenza.

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