Il linguaggio è politica

Il linguaggio è politica

In politica il linguaggio è politica esso stesso. E’ difficile pensare che il vocabolario di Beppe Grillo, sempre così truce e violento, possa davvero veicolare un nuovo modello di democrazia più partecipativa ed efficace. E’ difficile pensare che dietro i grevi epiteti con cui l’ex comico genovese descrive istituzioni e uomini politici, dietro le sue parole cariche di disprezzo in cui non riconosce mai dignità all’avversario politico, possa nascondersi un’idea di rispetto e tolleranza verso chi è diverso da sè. Non a caso in una recentissima intervista Gianroberto Casaleggio ha sostenuto che il M5S governerà quando avrà raggiunto il 51% dei consensi. Quando cioè non sarà costretto a confrontarsi con nessun’altra forza politica. Quando la cultura autoritaria ed antidemocratica dei 5 stelle non dovrà scendere a patti con quanti la pensano differentemente.
 
Pochi giorni fa la Presidente della Camera è intervenuta sul linguaggio di Grillo che dal suo blog aveva lanciato l’ennesimo attacco alle istituzioni: «Con il suo linguaggio aggressivo e distruttivo – ha detto Laura BoldriniGrillo continua a rovesciare insulti sulle istituzioni. Dice di volerle migliori, più efficienti, ma i suoi costanti attacchi verbali contribuiscono non poco a screditarle e a far scadere il confronto collettivo: anche perché le sue offese possono autorizzare ogni cittadino a ritenere che questo sia il modo più efficace di intervenire nella discussione pubblica. Grillo dimentica tra l’altro che il Parlamento nasce comunque, nonostante i limiti dell’attuale legge elettorale, dal voto di milioni e milioni di italiani, lo stesso che ha portato alle Camere anche 163 deputati e senatori del Movimento 5 Stelle. Grillo dovrebbe dimostrare più rispetto per i cittadini e per coloro che li rappresentano».

126 pensieri riguardo “Il linguaggio è politica

  1. il guru Casaleggio peraltro, in quell’intervista parlò anche di tumulti, violenze e quant’altro, dipingendo uno scenario da paese centroamericano…
    comunque mi preoccupa quel 49% lasciato all’opposizione.

  2. @luigi
    In effetti dal 100% sono scesi al 51%, ammettendo la possibilità che ci sia qualche imbecille che non voti per loro. Comunque, anche “solo” il 51% serve a capire che idea di democrazia abbiano in testa Grillo e Casaleggio. Una democrazia che non prevede dialogo e confronto con nessuno.
    Perdipiù con quelle parole Casaleggio svela che il reale obiettivo dei 5 stelle NON è governare il Paese, perchè è del tutto evidente che nessuna forza politica conquisterà mai il 51% dei consensi.

    @pyperita
    Se teniamo conto che un personaggino come berlusconi ce lo stiamo tenendo da circa 20 anni, significa che ci affezioniamo proprio a tutti! :))

  3. 51%, me ne ricordo un altro che aveva un’idea del genere….

    dirò solo questo: ce n’è un altro in giro che attualmente usa un linguaggio come quello di Grillo.
    si trova in Egitto.
    e prima di lui, Bossi.

    se questo è rappresentare “idee di sinistra”…..

    1. @redpoz
      ma perchè, Grillo è di sinistra’
      uno che dice che sono tutti uguali, letame, fogna ecc ecc…cos’ha di sinistra?
      lui, è un tipo sinistro, quello si :)

        1. @redpoz
          ma no dai..nessuno si è mai illuso che Grillo fosse di sinistra, e nemmeno di destra.
          Grillo è li, ad abbaiare alla luna e a convincere i gonzi..
          tanto per lui sono tutti uguali, e lui è il migliore di tutti…

  4. partendo dal tuo presupposto corretto, che in questo Paese mai nessuno raggiungerà il 51%, mi domando a che pro si pronuncino certi proclami.
    che il loro obiettivo non sia quello di governare il Paese, mi pare che l’abbiano già dimostrato ampiamente…
    a questo punto, mi domando cosa vogliano veramente..

  5. @redpoz
    Che il Movimento di Grillo sia una forza politica di sinistra è un idea sbagliata. Grillo ha cercato di mettere insieme un movimento che possa “pescare” indifferentemente dal bacino elettorale tradizionalmente di sinistra e da quello di destra, cavalcando la rabbia ed il disagio sociale che è qualcosa di trasversale. Un suo problema, che in parte è già emerso, sarà proprio quello di tenere insieme idee e tendenze diverse. Non potrà sfruttare la delusione verso la classe politica come collante per sempre.

    @luigi
    Il M5S si ripromette di “distruggere” e non di costruire un’idea (che sia giusta o che sia sia sbagliata). Se davvero volesse costruire una cultura sulla base delle proprie convinzioni politiche dovrebbe porsi l’obiettivo di guidare il Paese, ossia di confrontarsi ed allearsi con altre forze politiche democraticamente elette. Ma proprio qui sta il limite della setta di Grillo.

    1. verissimo.
      ed il momento in cui il collante verrà meno, sarà interessante vedere come reagirà la parte di eletti ed elettori meno populista, ovvero proprio quella propriamente di sinistra.

      come detto sopra rispondendo a Luigi, purtroppo in molti sono caduti nella bufala che fosse “di sinistra”.
      come ben sai, non certo io.

    2. @paolo
      infatti dopo le elezioni qualcuno ha proposto loro di governare il Paese, non in modo totalitario, cercando di tradurre in pratica le promesse elettorali urlate…
      tutti sanno come è finita….

  6. Guidare il Paese vuol dire assumersi delle grosse responsabilità..a me non pare che questo desiderio ci sia, perciò meglio urlare “o il 51% o nulla”..
    contento chi ci crede…

  7. È più forte di te.
    Non ti piace, non lo sopporti, lo vorresti veder scomparire. Ma pensi a lui più che a tutti.
    È carina questa cosa.

    Non è un parlamentare, non è un membro del governo, non ha aziende da chiudere, non decide nulla, il movimento che ha fondato non decide nulla che non sia comunque discusso in Parlamento per di più dall’opposizione.
    Ma come un vortice ti trascina a sé.

    Peccato che per la tua vita, il tuo futuro, che lui dica le parolacce o no, non cambia nulla.

    Mentre tu ti indigni per le parolacce, chi parla bene ormai da anni ha svuotato il Parlamento delle sue funzioni, attraverso la pratica dei decreti d’urgenza, delle fiducie, della legge elettorale per cui ci arriva gente scelta dalle segreterie e che finora non hanno dimostrato di non aver voluto cambiare, delle modifiche costituzionali mai discusse nel Paese (vedi copertura mediatica della modifica sul pareggio di bilancio in Costituzione lo scorso anno).

    Mentre ti crucci del linguaggio, i buoni guardano con disprezzo (quando si degnano di presentarsi in Aula e a volte insultandoli perché magari malati. Quelli erano dei Parlamentari, ma nessuna indignazione. Forse non hanno detto parolacce) dei ragazzi che vogliono impedire – con metodi democratici – che si riformi la costituzione il 1 di agosto, chiedono che la proposta sia prima ampiamente discussa sia in Parlamento che fuori.

    Mentre tu ti lagni delle urla, chi sussurra ha tolto sovranità economica al Paese, ha accettato un progetto malato sin dall’inizio (sapendolo) che ha portato il nostro e molti altri Paesi a una crisi i cui effetti sono lo smantellamento del welfare, la revisione dei diritti dei lavoratori, alta disoccupazione finalizzata all’abbassamento dei salari, perdita di competitività di interi settori produttivi che chiudono o vendono a concorrenti stranieri, alto debito pubblico e privato, erosione del patrimonio delle famiglie.
    Nessuno ti ha consultato, ma non credo abbiano detto parolacce nel farlo.

    Mentre ti incazzi con questo signore, il tutto fuorché urgentissimo Decreto del Fare era così urgente da non poter prevedere la discussione neanche di 8 emendamenti dell’opposizione. Ma mica per il decreto del Fare (che non ti indigna, nonostante tutta la robaccia che c’è dentro. Ma forse perché è scritto bene), sai? No no, la cavalcata serve ad arrivare all’approvazione della modifica dell’art. 138 il 1° di agosto senza emendamenti, anche lì perché non c’è tempo. C’è chi prova a prender tempo allo scopo di far slittare la discussione a dopo la pausa estiva e usare queste settimane per informare e attivare la società. Cioè anche te, se ne hai voglia.
    Significa fare politica e fare opposizione. Non te ne ricordi più perché sono anni che non la vedi.

    È una brava donna la Boldrini, solo che non vede chi offende davvero le istituzioni: non un privato cittadino dal suo blog (e con i giornali contro) ma il governo, i suoi ministri, il Parlamento e chi ci siede dentro in maggioranza (con i giornali a seguito).
    Con le sue parole – belle, educate – la Boldrini manca il bersaglio, ma non per strabismo. Vuole che tu creda quello che scrivi in questo post. Vuole che tu ti indigni per le parole di Grillo..
    Non credo più all’ingenuità, alla buona fede. Chi non vuole vedere, a questo punto, non vuole vedere. Non si è più vittime inconsapevoli, si è complici.

    Chi decide, ti cambia la Costituzione. Ma con toni sussurrati. Con i saggi, che non hai nominato, né in gran parte votato. Che nessuno ti ha detto sarebbero stati nominati. Che non sottopongono ai cittadini le riforme che stanno scrivendo. Che non vogliono sottoporle neanche a discussione Parlamentare. Però che bei modi.

    Il linguaggio è certamente politica. Lo è anche quello di Grillo. Quello che tu ti ostini a non vedere è che in Italia la politica fatta da gran parte del linguaggio (l’informazione, l’intervista, la TV) è quella della rimozione e della menzogna.
    L’alternanza, la pacificazione, l’urgenza, l’emergenza, il lavoro, la ripresa, la moralità, le regole, la condivisione, la non alternativa, l’Europa, le riforme sono tutte parole senza significato. La realtà va altrove.

  8. Mattè non è una scusante però : allora siccome gli altri sono mascalzoni,a noi è concesso tutto o quasi.Nel momento in cui si accetta la dialettica parlamentare bisogna sottostare a regole che di per sé sono neutre,altrimenti si fa come Casarini : dita nel naso, improbabile congiuntivo e scarponi sul divano di raso bianco.Ma Casarini è fuori del Parlamento.
    E non dica che Grillo è fuori del Parlamento,non è un politico etc perchè questo è un escamotage dialettico subito smentito da una realtà che parla di incontri col Presidente della Repubblica ( a nome di chi?) e di normale attività dirigenzial-politica,tipo dettare la linea parlare di espulsioni etcetc.
    Allora diciamo così : le parolacce sono un lascito del triste presente e Grillo con l’aggiunta di sgradevoli toni aggressivi è perfettamente inserito nello zeitgeist nazionale.
    A me piuttosto preoccupa il funzionamento delle stelle in Parlamento.E’ difficile capire cosa vogliono : l’altra settimana hanno provato a fare un po’ di ostruzionismo e poi si sono astenuti sui temi per i quali s’erano messi di traverso,sull’omofobia non mi pare ci siano idee chiare, insomma la migliore opposizione al mondo secondo lei segue una logica o non ha capito come ci si comporta?
    E non sarà per coprire le magagne che si strilla a tutto gas?Ci si spoglia,s’indossano giacche colorate?
    Francamente,moralismi e antagonismi a parte- il mio si sicuro seppur mi sforzo di capire – a me sembra che lo sperpero dei consensi ottenuti conduca automaticamente a comportamenti sghembi.Magari sbaglio.

  9. @luigi
    Assolutamente d’accordo

    @Matteo
    Matteo, sinora ho scritto 181 post di politica, 90 sono dedicati a berlusconi, 20 a Grillo, 18 a Bossi, e 16 a Bersani. Pertanto come vedi non penso a lui più che a tutti. Semmai è un discorso che può essere vero per il Caimano. Grillo è il leader di un’importante forza politica, per cui decide eccome, e quello che decide non può essere contestato neppure dai suoi. Il Paese ha molti problemi, alcuni dei quali da te citati (di cui a volte ho parlato anche qui, come ad esempio la riforma costituzionale fatta con Al Capone), però decido ancora io cosa e su chi scrivere i miei post (se mai vorrai aprire un blog tuo, che io leggerò con piacere,farai altrettanto), anche se questo può rattristarti.
    Mi dispiace che consideri Grillo esente da qualsiasi critica, anche se mi aspettavo questa tua difesa così integralista. Ovviamente chi offende le istituzioni sono altri. Ovviamente “un pò di parolacce cosa vuoi che sia”. Ovviamente la colpa è dell’informazione bolscevica (ah no, scusa, questo è quello che ha sempre detto quell’altro)… diciamo allora la colpa è dell’informazione (lasciamo perdere il “bolscevica”). Ovviamente la colpa è della Bodrini che è in buona fede, ma poverina proprio non capisce. Ovviamente la colpa è mia che scrivo solo di Grillo. Ovviamente la colpa è di tutti, tranne proprio che sua. Guarda un pò…

    @Sed
    Altro che sghembi…

    1. Ma Rear caro, mica ho detto che non devi scrivere di Grillo. Notavo che hai un’attrazione magnetica verso un signore cui – tu mi confermi – dedichi un sesto dei commenti che hai dedicato a Presidente del Consiglio tre volte negli ultimi vent’anni e più che a ministri della Repubblica e leader di partiti di maggioranza (in momenti diversi) che stanno in Parlamento e decidono della tua vita da diversi decenni.
      Mi pare un interesse molto forte, tutto qua.

      Una volta mi dicesti che non ti piaceva che usassi colpa, che a me pareva piuttosto neutro come termine, ma responsabilità. Per cui leggi il mio intervento e capisci che io sposto la colpa da Grillo agli altri. Giornali, Boldrini etc.
      Di quale colpa stiamo parlando? O responsabilità?

        1. @Matteo
          Tendenzialmente sono portato a scrivere dei politici che sono distanti dalle mie idee, piuttosto di quelli che sono vicini. Per questo motivo si spiegano i 90 post dedicati a berlusconi. Preferisco il post di denuncia… ;)

          1. Ma fai benissimo infatti.
            Secondo me denunci cose giuste (in questo caso lo svilimento del Parlamento), ma centri il bersaglio sbagliato ( i post di Grillo, che non hanno alcun potere di svilire il Parlamento, il quale è svilito da prima di Grillo e viene svilito quotidianamente ora come denuncia Grillo).

      1. Colpa neutro? Bell’educazione cattolica impartiscono nell’operoso nord -est.E fin qui….ma lei che ne fa di tutto quell’Arbasino che legge?

          1. ……beh se mi considera “colpa” un termine neutro può anche fare le messe nere.. l’educazione religiosa ha scavato…come pure si riscontra dal totale integralismo con il quale celebra ad ogni piè sospinto il suo nuovissimo padreterno.

  10. Non è una scusante, forse perché non c’è da scusarsi.
    La parolaccia forse serve a rompere quel legame storicizzato con i media tradizionali e complici? Dopo anni di ottundimento, se non urli non ti sentono? Il post di Rear dimostra di no: o cmq ti sentono ma non ascoltano quello che dici.
    Dico proprio, invece, che Grillo è fuori dal Parlamento e dice quello che dice proprio perché è fuori dal Parlamento (e senza immunità). M5S è dentro il Parlamento e accetta la dialettica e sottostà alle regole. Rifiutare di discutere gli emendamenti dell’opposizione su un decreto tutt’altro che urgente è accettare la dialettica parlamentare o è imporre l’azione di governo sul Parlamento? Ma questa follia della modifica costituzionale in pochi minuti è dialettica parlamentare?

    A Lei pare che M5S non abbia le idee chiare in fatto di omofobia (ma non ne avevamo già parlato?). Forse le pare male: Lei saprà che il ddl parte anche con il loro contributo e poi in commissione è stato modificato in maniera significativa. Si sono astenuti sul testo finale. Hanno fatto male? Avrebbero dovuto sostenerlo sulla promessa di discutere gli emendamenti? Si sarebbero discussi? Sarebbero stati sostenuti? Ma lo vede il Parlamento? La vede la maggioranza. Hanno fatto l’unica cosa sensata: hanno detto ci vediamo in aula. Lo vedremo, anche Lei, in aula. Ascolterà gli emendamenti (e vedrà se li presenteranno chi dice di volerli presentare) e conterà chi ha votato.
    Guardi che per mettersi di traverso – questo sì- contro questo immobilismo, questa ipocrisia, questo orrore, ci vuole convinzione e passione. Non credo ce l’avrei. Ammiro questi ragazzi.

    1. Scusi ma mi tocca fa la maestrina dalla penna rossa :
      Intanto le commissioni sono luoghi deputati a discutere ed eventualmente a modificare le leggi.
      Nel nostro caso il disegno Scalfarotto in quella stessa sede ha subito altro che gli attacchi del PDL.. una pioggia di fuoco ,il testo che ne è uscito fuori è l’esito di una mediazione – che non snatura affatto il testo originario,se lo legga per piacere – mentre non essendo stato raggiunto l’accordo sulle aggravanti si è deciso con SEL di portare l’ emendamento in aula.E in aula va…. di che dubita ? Va talmente che se le stelle lo vota….passa
      Capito Mattè? Abbiamo una legge sull’omofobia!
      Allora : se non si fidano possono,nel momento in cui l’emendamento non compare all’ordine del giorno – metti che la presidenza s’è impazzita… – non votare il testo…ma non votare e lasciare tutto come prima è una sciocchezza.

      A me viene il sospetto che la promessa – decideremo provvedimento per provvedimento – sia ampiamente vanificata dalla paura di votare insieme al PD e pure a SEL che cerca di ragionare con loro prendendosi i pesci in faccia – sono entrati in parlamento col PD – ha detto il capogruppo nuovo di zecca – ecco chi sono.
      E’ politica questa?O è gara a non prendersi responsabilità alcuna.Vogliono che si votino i loro emendamenti ? Devono smuovere il sederino dagli scranni e trattare.
      Il consenso là dentro non cade dal cielo.

      1. vanificata esattamente come il fantomatico “sondaggio in spiaggia” di Grillo, sbugiardato il giorno dopo.
        o come la mail interna, altrettanto smentita…..

    2. @Matteo
      Il punto è che la politica è confronto. Dirò di più: la politica è compromesso. La politica non è quella del 51%. Esistono forze come la nostra destra, talmente liberali e illuminate, che non considerano i temi etici degni di battaglie politiche. Eppure siedono in Parlamento, legittimamente elette da un popolo bovino, ma la cui volontà non può essere contestata, pena l’integrità della democrazia. Occorre quindi considerarli come interlocutori ed intraprendere con loro un dibattito il più costruttivo possibile. Ma i 5 stelle si astengono perchè a detta loro il testo è troppo riduttivo rispetto alla proposta iniziale, e questo anche se il suo primo firmatario lo abbia definito «un testo lungi dall’essere perfetto, e che ha anzi una magagna da riparare assolutamente, ma che ha anche una portata rivoluzionaria per il nostro paese». Proprio inutile sottolineare l’importanza di una legge del genere per un Paese retrogrado come il nostro.

      1. Sed, no.
        Se Lei presenta un ddl per estendere la Mancino ai reati di omofobia, ma non la estende tutta, Lei compie un atto di discriminazione. Siamo d’accordo? Almeno sui principi vogliamo salvare qualcosa o no?
        PD-SEL-M5S sono maggioranza in commissione giustizia alla Camera? Il ddl andava in Aula nella sua versione originaria? Era meglio? Il PDL si adombrava? E pazienza? O no?
        Lasci arrivare la legge in aula, veda se emendata e veda come votano. Ma criticare M5S perché si sono astenuti su un atto di discriminazione, io non lo posso fare. Si è deciso di trovare una maggioranza alternativa su un testo alternativo. Ora aspetti l’aula.

        Rear, come per Sed, però in più ti segnalo che il Paese è retrogrado solo perché i suoi rappresentanti decidono di esserlo. Nel momento in cui tu affronti il tema dell’omofobia, devi affrontarlo per quello che è, cioè una discriminazione. E non puoi – per principio – prendere la discriminazione e farne mezza. Perché i discriminati ti guardano. Tant’è che le associazione gay di tutta Italia hanno lanciato le bombe e promosso azioni di protesta sia in termini di manifestazioni che di petizioni.

        1. Mi spieghi meglio che sono tarda e ignorante, com’è ,nel concreto, che la Mancino non sarebbe tutta estesa? Cosa manca?
          Quanto alla maggioranza seppure ci fosse stata in commissione – il pallottoliere lo lascio a lei – non ci sarebbe stata in aula, si faccia i conti e vedrà che al senato….muro contro muro si fa quando si vince.
          Senza considerare lo sgarbo di presentare una legge PD PDL e non trovare l’accordo in commissione.E’ vero che mò siete dediti al filibustering ma non è come dice lei che funziona….

            1. Che noia.
              Ai reati per discriminazione etnica, razziale, religiosa si applica anche l’articolo 3 della legge. A omofobia e transfobia no.
              È discriminatorio. Come hanno segnalato Arcigay e Mario Mieli. Ivan Scalfarotto ha dovuto precisare che il testo nella parte mancante verrà integrato in aula dagli emendamenti di SEL, PD e M5S. Perché quelle associazioni non ci potevano credere.
              Prendiamo atto che le associazioni gay sono grilline.
              A questo punto M5S è fascista, pacifista, aggressivo e omofilo.
              Ho capito che non gliene frega nulla.
              Guardi che se la votano PD e PDL la legge passa. Di cosa si lamenta?
              Comincio a capire i #mobbasta (anche se io me ne sarei andato da un pezzo al posto loro)

              Ha forse il desiderio di dirmi qualcosa rispetto alla frase: come pure si riscontra dal totale integralismo con il quale celebra ad ogni piè sospinto il suo nuovissimo padreterno.

                1. Se fossero stati tutti presenti…comunque :
                  Quindi secondo lei bisognava fare il colpo di mano? In cambio di cosa?
                  In realtà una simile legge non dovrebbe essere fatta muro contro muro. Ah scusi sempre secondo lei votare con l’avversario una legge giusta è come baciare l’appestato.
                  Dimenticavo la purezza.

              1. No?In quel caso abbiamo abrogato reati già previsti dal codice( comprese le aggravanti) per caso?
                Noioso è lei ,sono due giorni che glielo spiego,l’hanno capito anche i bambini,lasciamo perdere il Diritto che lei puntualmente si mette sotto i tacchi, ma almeno il buon senso.
                Se uno procura lesioni ad un gay viene portato in trionfo?
                Con buona pace del Mieli ( non c’è un link?Peccato)
                Era chiaro fin dal principio che la legge non fosse perfetta ma tant’è voi…o perfetta o niente. I puri filibustieri.

                Ah …senza accordo il PDL non l’avrebbe votata e manco scelta civica e manco la lega (che non la vota comunque)
                Com’è sto pallottoliere? Non funge?
                provi con l’abaco.

                Quanto alla frase è talmente chiara che se s’è offeso conferma la tesi.

                1. Nel mio conteggio non prevedevo PDL, SC e Lega al Senato.
                  Tutti presenti. Non ne vale la pena?

                  Non è questione di perfezione: se estendi la Mancino estendi tutta la Mancino. Sia per le lesioni che per tutti gli atti discriminatori. Che ragionamenti sono? Sennò tolga l’articolo 3 per tutti.
                  Se prendi un nero o un mussulmano e lo picchi, esiste il già il codice, no?
                  Davvero non vede la discriminazione?
                  La frase è chiara, ma voglio dirLe una cosa: se Lei ritiene che si possa sempre agire al ribasso e appiattirsi sul PDL, per me va bene, ne prendo atto.
                  Ma se invece si incazza, perché quello che Le scrivo sul PD lo vive come un atto accusatorio nei Suoi confronti, si sbaglia. Ho capito che non riuscirà mai a votare altrove e tuttavia vede lo scempio e ci sta male.
                  Però non posso farci niente, non riesco a condividere quel sentimento, ma ho capito.
                  Inutile fare gazzarra personale, io non mi offendo. Lo segnalavo perché brutto. Resti pure sul tema.

                  1. (ma non sia insulso…in Parlamento quando sono tutti presenti convocano le riviste scientifiche : ci sono i malati,i ricoverati,quelli in missione….)
                    e poi sa benissimo che quella legge in aula non sarebbe arrivata. Lo sa lei e lo sanno i piccoli filibustieri che se ne fregano dei gay e pensano solo a non so quale tornaconto elettorale.
                    Ora però la legge arriva e c’è la possibilità di correggere attraverso l’emendamento.
                    Avete deciso che è meglio niente?
                    Ne risponderete davanti agli elettori.
                    E’ inutile lei ha un’idea della politica da 51%,niente accordi,niente compromessi,niente.
                    E infatti niente.
                    In effetti io voto orgogliosamente a sinistra ,non sono capace di fare altro,proprio non mi viene, che ce vole fà?
                    So’ abitudinaria e poi non voglio rompere una tradizione di famiglia.
                    Qui però non si tratta di appiattirsi al basso si tratta di mettere a profitto il senso del possibile cercando di procurare a questo paese qualche legge di civiltà.
                    Serve la sinistra? proprio a questo.A fare in modo di non perdere tutto ma proprio tutto.

                    1. Oddio, siamo tornati all’emendamento. Quindi potremmo forse concludere che vediamo com’è la legge emendata e vediamo chi la vota e cosa dichiara votandola o eventualmente non votandola? Riassumendo potremmo dire ci vediamo in aula? Come qualche post fa?
                      Dica la verità, Lei adora attaccare briga con me. C’ha cinque minuti e si dice: curo le euforbie? Mannò, namo a menà un po’ le mani.
                      È iscritta in palestra?

  11. @Matteo
    Quanto all'”unica cosa sensata” che restava da fare ai parlamentari grillini, ti suggerirei questo articolo. Si, lo so… chi critica Grillo è responsabile di un’informazione faziosa, disfattista ed anti-italiana, ma che ci vuoi fare…

    1. ieri sera, mentre facevo zapping, sono capitato sul canale della Camera…e ho sentito un paio di grillini (altri si erano prenotati ma poi manco si sono presentati a parlare , lasciamo perdere)..
      e di cosa parlavano? del nulla, solo improperi e insulti contro il governo, addirittura uno, in chiusura d’intervento, ha sparato musica a palla..in Parlamento…
      io non ce la faccio ad ammirarli…

    2. Non ho capito perché mi linki Massimo Franco. Perché sei d’accordo? Con cosa?
      Quell’articolo mi sembra una follia, un’aberrazione sotto tutti i punti di vista, specie quelli istituzionali, una mancanza di rispetto nei confronti del Paese, del Parlamento e delle opposizioni.
      Ma Massimo Franco non mi stupisce mai.
      Un po’ tu sì.
      C’è dissociazione: nel post lodi Boldrini che difende le istituzioni, qui lodi Franco che attacca M5S che si rifiuta di accettare che la Costituzione della Repubblica venga modificata senza dibattito parlamentare. Cioè difende la stessa istituzione che difendeva Boldrini. Caos.

  12. @matteo
    È una brava donna la Boldrini, solo che non vede chi offende davvero le istituzioni: non un privato cittadino dal suo blog (e con i giornali contro) ma il governo, i suoi ministri, il Parlamento e chi ci siede dentro in maggioranza (con i giornali a seguito).
    Con le sue parole – belle, educate – la Boldrini manca il bersaglio, ma non per strabismo. Vuole che tu creda quello che scrivi in questo post. Vuole che tu ti indigni per le parole di Grillo.

    ..insomma una povera cretina..

    1. @Luigi
      In realtà Boldrini ha una storia e un’esperienza ammirabili e bisogna riconoscerle l’impegno di fare politica in un contesto così difficile. Però poi è deludente. L’intervento che cita Rear nel post non è sbagliato in sé, ma come dice Rear, il linguaggio è politica. È politica tanto quello che dici quanto quello che non dici.
      Se difendi il Parlamento criticando i post di Grillo nel blog, fai come quello che diceva che il problema di Palermo è il traffico.

      1. @matteo
        mi dispiace che la Boldrini ti abbia deluso, ma non poteva essere diversamente…anche a me i grillini hanno deluso…

  13. @Matteo
    Il mio post riguarda due punti che sono, peraltro, in stretta relazione fra loro. Il linguaggio di Grillo, insultante istituzioni e politici, non legittima alcun avversario politico. Stessa deligittimazione degli avversari c’è nelle parole di Casaleggio, che prevede di governare solo quando il Movimento otterrà il 51%, ossia quando si potrà non scendere a patti con nessuno. Siccome il M5S non otterrà mai il 51% dei voti, significa che Grillo non si ripromette di guidare il Paese. Il M5S di conseguenza non intende costruire, confrontandosi ed alleandosi con altre forze politiche democraticamente elette, ma solo “distruggere”. Quella distruzione descritta anche nell’articolo che ti ho linkato, in cui il M5S decide di andare alle barricate perchè incapace di trattare, preferendo piuttosto alzare la tensione per motivi politici.

    1. Rear, ma che roba è l’avversario? Hai presente il Parlamento?
      Hai capito o no che M5S sta rifiutando di accettare che la Costituzione venga modificata senza dibattito Parlamentare? Hai capito che tu l’avversario lo legittimi se rispetti il suo ruolo istituzionale? E quindi se non prevedi il dibattito delegittimi l’istituzione e l’opposizione cui impedisci di fare opposizione? Hai capito che parliamo di Costituzione?
      Proviamo con parole tue: se tu rifiuti il dibattito parlamentare legittimi o delegittimi i tuo avversario, qualunque cosa sia un avversario? Legittimi o delegittimi il Parlamento?
      Se M5S si batte per il dibattito, legittima o delegittima l’avversario?
      M5S è incapace di trattare che cosa, visto che il momento del confronto viene negato? Dove dovrebbe trattare, al mercato?
      Non ti sarà forse sfuggito che anche il partito per cui hai votato tu sta facendo opposizione su quel punto. Ma hai chiesto loro perché?

      Guarda che Massimo Franco ha stipendio, connessioni e carriera in cambio della difesa di questa delegittimazione.

      1. questo è il perfetto esempio del manicheismo grillino, col quale in politica non si va da nessuna parte.
        seconto te, ogni affermazione legittima o delegittima in toto gli altri attori.
        complimenti, credo sia un esempio ecceziona di problemi mentali quello di non riuscire a distinguere situazioni differenti….
        mi spiego: dire no alle riforme costituzionali è una “delegittimazione”, ma non dovrebbe affatto impedire di “legittimare” e dire sì ad altre, più modeste, iniziative politiche meritevoli….
        questo totalitarismo della “purezza” è qualcosa di demente. e mi preoccupa non poco che abbia tanta presa sui cittadini

    1. E’ L’apocalisse Emmegì…l’apocalisse..modifichiamo la costituzione nel segreto delle stanzucce nostre…e meno male che la Convenzione è stata già respinta in Commissione affari costituzionali e che persino Quagliariello ha riconosciuto la necessità di cambiare la legge elettorale prima e indipendentemente dal lavoro del Comitato.
      Ma è l’apocalisse l’apocalisse….e io non ho più l’età per compiacermene

  14. @Matteo
    Uso il termine avversario per brevità. Capisco però che tu sia più avvezzo a parole come servo, morto che parla, zombie che cammina, tomba maleodorante e letame da cui ci si deve liberare. Quello che io ho capito è che Grillo per la milionesima volta ha gridato all’ennesimo golpe, all’inaudito attacco alla Costituzione e chi più ne ha… il risultato? Un bell’ostruzionismo che ha il solo scopo di rallentare i lavori della Camera, alle prese con le gravi emergenze del Paese.

    @Emmeggì
    Anzi che no!!!! :)

    @Sed
    Ah, l’apocalisse!!!

      1. @Sed
        Ma sì… in effetti non ho capito perchè manco avversario gli piace come termine. Con una parola sola, avversario, si intende quello che altrimenti si spiegherebbe elencando PD, PdL, Lista Civica e quant’altro… mah…

        1. Spirito di Vittorio Feltri esci dai loro corpi. Certo che si dice avversario, gioie, ma qui non è questione di avversari, ma di istituzioni e di rispetto delle stesse. Non si può fare le vergini per le parole di Grillo e poi guardare il Parlamento trattato così e dire, ma guarda quelli che scemi, si mettono di traverso. Anzi, peggio, lo fanno per portare il Paese alla rovina. La rovina? L’apocalisse? Perché si chiede il dibattito Parlamentare? Ma siete in voi? O l’una o l’altra. Preferirei poi una coscienza delle priorità, ma poi fate i piccati e pare che vi voglia dire cosa scrivere, invece no, giuro.

          1. Oh io non ho niente contro il filibustering a patto di sapere che se tiri troppo la corda…il voto di fiducia non te lo leva nessuno…e allora addio dibattito in aula.

              1. A sbattere la testa contro il muro si rompe la testa dice Peppuccio Tornatore. Potevate evitare, in due giorni hai voglia a dibattere.
                Chi ve l’ha fatto fare?

                1. Non c’era niente da dibattere, la discussione degli emendamenti era già stato deciso che non sarebbe stata ammessa. Così si fa opposizione, si fa battaglia politica, si stabiliscono dei principi.
                  Sì, roba che non si vedeva da qualche decennio, forse fuori moda.

    1. @Rear
      Mi prendi in giro? Forse vuoi aiutarmi a capire?

      L’ostruzionismo delle opposizioni perché la maggioranza rifiuta di discutere i provvedimenti in aula è sbagliato? Sicuro sicuro? L’accendiamo?

      Perché ci sono delle emergenze? Ecco che torniamo al linguaggio. Solo che purtroppo tu credi che il problema del linguaggio in politica sia vaffanculo e non ti rendi conto del disastro che la parola emergenza ha creato sul Paese e sulle nostre vite.
      Mi spieghi, nelle condizioni date, quali sono le emergenze che spingono ad approvare il decreto del Fare nello specifico senza discutere 8 emendamenti o approvare la modifica dell’articolo 138 senza discussione parlamentare ad agosto?

            1. Cerchi. Ma poi che je frega? Dobbiamo deciderlo qui se erano degni o no? O forse esiste il luogo dove li si presenta e li si discute? No niente. Aboliamo Parlamento e discutiamo tutto sul blog di RW. Oggi siete vulcanici nelle vostre proposte. Tutte belle.
              Eh ‘sto anticiclone

              1. se presenti 200 emendamenti, non è poi una sorpresa che molti vengano stralciati.
                ed è sempre accaduto così: i servizi della Camera si incaricano di riordinare e coordinare gli emendamenti simili.

                mai partecipato ad un’assemblea politica?

  15. mi pare di ricordare, che la Boldrini fu appoggiata anche da esponenti del M5S…o mi sbaglio?
    quante volte ha dovuto intervenire in questi giorni per riprendere le cafonaggini e gli insulti gratuiti dei 5stelle? forse per quello che è diventata antipatica?

  16. Ma chi io? Ma se mi vedesse…davvero le passerebbero le fantasie marziali e anche i vittimismi.
    No, niente botte, ma non sopporto la sciatteria e la malafede.Lei non può credere alle fandonie che le propinano.Lei non può dire meglio niente.
    Ci vediamo in aula non è la conclusione dell’altra volta e comunque non è la conclusione dei 5 stelle che hanno già deciso di non votare l’emendamento per ragioni di calcolo politico.
    Capisco aver riposto le speranze in una formazione promettente un avvenire migliore.Ma a tutto c’è un limite.
    In questo momento ci sono manifestazioni sotto Montecitorio contro il reato d’opinione legato all’omofobia. Eccoci :il panorama è alquanto variegato.Io invece spero che la legge si faccia. meglio se con l’emendamento ma anche senza,le Corti sapranno sbrogliarsela.

    1. Vabbé, bandiera bianca, cosa vuole che Le dica? Di nuovo che non c’è scritto da nessuna parte che non voteranno il testo emendato? Si segni tutto quando torno mi racconta come è andata.

      1. C’è una cittadina che ha preso casa qua vicino,la incontro sempre a inizio settimana di ritorno dal collegio.Non ricordo il nome. E’ bellina, a suo modo elegante e con lo sguardo vivace.Ma è sempre più triste e cupa mentre trascina il trolley sul sampietrino ostile.
        Ecco : non si riduca così.

        1. Ma infatti, Lei è lì a guardare quanto so’ bellini coso lì, Civati, perfin Renzi, la Moretti. Però dài, mica vero: i primi due poi hanno la mia età e sembrano mi’ zio. Appesantiiiti! Ma cosa si mangia alle Feste dell’Unità? La Moretti poi non la sopporto. Poi c’ho il pregiudizio – so che non dovrei – perché sostenutissima loschi figuri tipo Riotta e Rocca, che ti cadono le cose proprio. Invece lei scema – lo so non dovrei – fa la squinzia con loro in twitter. Che orrore.
          Preciso che non seguo nessuno dei nominati in twitter, ma purtroppo il retweet selvaggio fa approdare ‘ste brutte robe sulla mia TL

  17. @Matteo
    Tu sai che io sono contrario alla revisione della Costituzione insieme a berlusconi, ma da qui ad affermare: «Il vero obiettivo di questo governo è la distruzione dell’impianto costituzionale per poter cambiare le regole del gioco democratico e assicurare ai partiti il potere e la greppia di Stato. Per cambiare la Costituzione senza impedimenti da parte dell’opposizione in Parlamento e senza il consenso dei cittadini, che ne sono i veri custodi» ce ne passa. Grillo, da buon populista, ha bisogno di un nemico (questa volta si che il termine ci azzecca) ed il suo nemico sono i partiti tutti. Non perde giorno ed occasione per ergersi, unico difensore indomito, contro i partiti nel loro insieme, incolpati di volta in volta delle peggior nefandezze. Oggi sono dei ladri, domani dei banditi, dopodomani degli eversori.

    1. @Rear
      Il modo migliore per smentire Grillo è far fare il dibattito in Parlamento. Però il dibattito non c’è. Accusa pure Grillo di quello che ti pare, ma che non ci sia dibattito, confronto o gare di tango non ha lui il potere di deciderlo. Ti piace il confronto democratico? Apprezzerai chi si batte per averlo. Oppure no, piace il confronto democratico purchè a chiederlo non sia M5S, che usa gli strumenti a disposizione. Dovrebbero usarne altri. Chessò, una seduta spiritica.

      1. Ma le commissioni funzionano però…e se voi evitaste di giocare ai filibustieri si potrebbe pure utilizzare l’aula.Pare che facciate apposta.

    2. @paolo
      Oggi sono dei ladri, domani dei banditi, dopodomani degli eversori.

      sono pure degli zombies, letame, maleodoranti…
      gli unici puri sono loro..che parlano di folla in piazza e rivolte popolari..fomentate da chi=???

    3. … oggi il segretario (pro tempore??) del PD Epifani ha risposto così al cronista de “Il Fatto quotidiano” sull’art. 138 della Costituzione: “La modifica dell’articolo 138 è stata approvata al Senato, ora arriva alla Camera e ne discuteremo. Sta negli accordi di governo che si sono fatti così possiamo partire con le riforme istituzionali”.

      1. Eh tutti i segretari – i presidenti del consiglio,i ministri, gli amministratori di condominio – sono pro-tempore
        Per il resto non vedo difetti di comunicazione,né parolacce.Il messaggio è chiaro.

      2. @camoscio
        sempre con ste riforme istituzionali…
        ma la legge elettorale no???? non era una priorità assoluta???

  18. @Matteo
    Più di confronto io parlerei di un ostruzionismo da Prima Repubblica che ha trovato le sue motivazioni d’essere da un’accusa di colpo di stato!!!

    1. mi piacerebbe sapere oltre al tempo perso, cosa si è ottenuto con l’ostruzionismo a oltranza, tipico della prima repubblica e rispolverato da Grillo…

  19. @Rear
    Ma guarda che non sei nella sesta dimensione, come back. L’ostruzionismo trova la sua motivazione nel fatto si è rifiutato il dibattito in aula. Il Parlamento, Rear, hai presente? Sed ti manda l’indirizzo, che non è quello del blog di Grillo. Niente da fa’. Il Parlamento non ti va di considerarlo. Anche tu per l’abolizione.
    Sarà l’anticiclone africano.

    1. shttttttt è iscritto a parlare Cuperlo.
      Nun se famo riconosce.
      ( portate i ceci e i cocci in prima fila, direzione Renzi & Realacci)

  20. Il linguaggio, lo stile, il lessico, fanno parte di un tipo di comunicazione ben preciso, volto a comunicare un messaggio: il messaggio è, più o meno, “gli altri fanno tutti schifo, negli ultimi vent’anni hanno dato prova di tale inettitudine, noi siamo gli unici di cui ti puoi fidare”. Si può obbiettare sul contenuto e sullo stile, ma raggiunge l’obbiettivo; non altrettanto si può dire degli altri: il PDL da quando è il PDL ha perso la chiarezza e la riconoscibilità dei ‘messaggi’ dei predecessori, FI e AN: non è un caso se adesso Berlusconi torna a Forza Italia; chiarezza di comunicazione e di messaggi che il PD e i suoi predecessori non hanno mai avuto, mascherando il tutto con la scusa ‘che noi siamo un partito plurale fatto di diverse sensibilità’… e così nascono i casi come quello di Fassina e dell’evasione: principio ‘giusto’ (ci sono imprenditori che evadono per sopravvivere perché magari lo Stato non paga i suoi debiti), ma veicolato male…

    1. Fassina ha semplicemente tradotto in parole il pensiero di milioni di cittadini che si devono arrabattare peer sbarcare il lunario….

  21. @marcello

    “gli altri fanno tutti schifo, negli ultimi vent’anni hanno dato prova di tale inettitudine, noi siamo gli unici di cui ti puoi fidare”.

    ah si? e che cosa ha fatto per meritare la fiducia?

  22. notavo, a livello startistico, che in sole 24 ore ci sono già 81 commenti…senza bar sport e con poco caffè letterario:)
    nessun traguardo ti è precluso…prossimo obiettivo i 500 :))

  23. @Marcello
    Io non sto parlando di stile, ma di significato. Davvero una forza che deligittima costantemente gli avversari e che proclama di voler governare solo quando avrà raggiunto il 51% si può dire democratica????????????? Mah… contenti voi che la votate…

  24. Ma il nodo cruciale con loro è proprio l’idea di democrazia. In un sistema costumato nemmeno col 51% potresti ignorare l’avversario politico al 49… mica è un’Impresa.E anche il modo di fare Opposizione è incomprensibile : barattano il voto in aula sul decreto del fare contro un rinvio del voto sulle riforme…dice che devono informare i cittadini che a loro volta devono dibattere.In agosto?
    La sensazione è che s’infilino in avventure tipo quella del filibustering e poi non sappiano come venirne fuori.

  25. Anche la Sua non è male.
    I cittadini non bisogna informarli perché è agosto (il voto sulla riforma deve trovarsi lì e non altrove per motivi di stagionalità: avrà certo fiorito a giugno). A maggio sì, a ottobre no, gennaio a volte, aprile dipende, settembre sì tranne i giorni della patrona. Cara.

    Me ne viene fuori con una migliore ogni giorno, e per di più, nel crollo verticale, si compiace di deridere gente che si batte democraticamente perché il Parlamento sia il luogo della discussione e non della ratifica e perché le riforme – che non esistono in nessun programma elettorale mai presentato e che nessuno di voi ha votato – vengano prima almeno presentate ai cittadini. Tanto per cambiare. No no, ora facendo così delegittimano l’avversario.
    Vi fanno notare – l’ovvio, ma ormai – che quando riporti il parlamento al centro fai esattamente il contrario, legittimi proprio l’avversario e i tutti i cittadini rappresentati. Anche voi. Niente.
    Anzi, gnente.

    Come dice un mio idolo – coetaneo di papà, anzi persino più vecchio di qualche mese – mixed emotions (what I feel reading this. None good)

    Mi viene in mente anche la risposta di Dumas a chi lo derideva per i noti motivi – l’unica risposta che dovrebbe sussurrare con sorriso giocondesco la Kyenge facendosi aria con un ventaglio prezioso, invece di dire cose trite sulla fame nel mondo ai cosi che le lanciano le banane.

    Domattina vi lascio per 3 settimane. Dove andate in ferie questo agosto? Non combinatene troppe approfittando che sono a fare il bagnetto.

    Intanto esco per le ultime commissioni

    1. Oh che gran rigiratore di frittatine.
      Manco mi prendo il disturbo di rispondere, consapevole che l’ansia di riempire un commento purchessia, connessa al caldo , alle smanie della villeggiatura e alla sindrome delle ultime compere deve giocarle tiri niente male.
      La lascio alla Grecia in agosto,mi raccomando i dibattiti sulla democrazia sotto l’ombrellone.
      lasci a me Dumas, lei è portatore sano di argomenti troppo grossier per la sventagliata secca e indifferente. Un gesto per il quale bisogna aver studiato da piccoli.Con famiglie all’altezza.Quelle che t’insegnano che le buone maniere non sono solo un velo di cipria.
      I suoi si saranno pure adoperati poveretti, ma con poco esito.Si vede da come perde con disinvoltura grandi occasioni per tacere.

  26. come vedi, caro Paolo, già solo qui dentro un paio di grillini convinti ci sono…bisogna ammettere che Grillo ha fatto un buon lavoro (inteso come lavaggio di cervello)…
    come dici tu…contenti loro….io non credo, alla luce poi del comportamento del loro ayatollah (in vacanza in Sardegna, e che affitta la sua villa a 15.000 a settimana), che gli adepti salgano…anzi….

  27. come ogni domenica, ne approfitto per augurare a te, consorte, figlioletta e anche a color che sono qui dentro , una magnifica giornata (sperando che da voi faccia meno caldo…)

  28. @Matteo
    Sentiremo la mancanza dei tuoi commenti così obiettivi ed imparziali, sempre disposti a non fare sconti al Movimento di Grillo, anche se vi si indirizza il tuo consenso. Trovo pregevole lo spirito analitico con cui lo critichi. Del resto votare per qualcuno non significa abbracciare le sue tesi ed il suo modo di essere in ogni situazione. I miei complimenti. Buon divertimento in vacanza! :)

    @luigi
    Buon inizio di settimana a te…

  29. @Rear: quando alla delegittimazione, mi pare che nessuno possa fare lezione al M5S: né Berlusconi, che da vent’anni sbandiera il ‘pericolo comunista’ per delegittimare chi si trova di fronte, né il PD che da sempre dipinge Berlusconi come ‘il male assoluto’; il problema è che dopo che per vent’anni si sono delegittimati a vicenda, adesso governano insieme; quanto al 51 per cento, è una posizione del tutto legittima, che non c’entra niente con la ‘democraticità’ di un MoVimento: tutti puntano a Governare da soli, non credo ci sia nessuna forza politica che abbia come obbiettivo Governare con gli avversari, se poi si dice: Governiamo solo se abbiamo la maggioranza assoluta, non è un insulto agli altri, piuttosto è porsi un obbiettivo forse un tantino troppo ambizioso…

  30. Da Internazionale e da WuMing il commento politico sulla giunta di Bologna e l’ordine del giorno Pdappoggiato da Pdl che sembra non tenere conto dell’esito del referendum popolare di indirizzo di qualche mese fa che avrebbe voluto togliere fondi pubblici alle paritarie. L’opposizione e i promotiri si incazzano.

    http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/07/29/news/materne_private_ifondi_restano_pd_epdl_votano_lo_stesso_odg-63943158/

    http://www.internazionale.it/opinioni/wu-ming/2013/07/30/we-shall-overcome/0/

  31. @marcello
    la differenza è che gli altri partiti, come giustamente dici tu, puntano a governare da soli, ma con una differenza: non vogliono l’eliminazione (anche fisica suppongo) degli avversari politici, ma accettano il confronto democratico con l’opposizione.
    Mi pare che Grillo su questo la pensi come il presidente nord coreano, o come i dittatori sudamericani e centroafricani..
    non è un dettaglio.

  32. @Marcello
    Non mi pare proprio che il linguaggio e i toni di Grillo ricordino solo lontanamente quelli di un PD o di una SeL, semmai se proprio vuoi fare delle analogie, sono più vicini a quelli di Bossi: grevi, violenti e populisti. Affermare che si governerà solo quando si otterrà il 51% significa due cose: la prima è che non ci si pone come obiettivo quello di guidare il Paese (nessuna forza politica in Italia ha mai raggiunto una simile percentuale e verosimilmente mai lo farà), ma solo quello di protestare senza costruire. Facile dire che sono tutti degli incapaci, quando non si pensa di assumersi la responsabilità di governare. Secondariamente dimostra la supponente superiorità di un Movimento che, come la razza ariana, ritiene di non doversi mescolare con delle razze inferiori, dimenticando che ciascuna delle altre forze politiche rappresentata in Parlamento è stata democraticamente e legittimamente eletta dal popolo italiano. Quanto poi all’ “adesso governano insieme”, l’esecutivo Letta è un prodotto del rifiuto di Grillo di governare insieme al PD. Se infatti avesse accettato il “corteggiamento” che Bersani ha fatto per più di un mese nei confronti del M5S, ora la situazione sarebbe del tutto differente.

    @emmeggì
    Grazie per l’interessante notizia

    @luigi
    Ho provato anche io a spiegare a Marcello che rifiutarsi di confrontarsi con altre forze politiche legittimamente elette è un tratto sicuramente antidemocratico… peraltro non l’unico del M5S….

    1. Sì, non l’ho molto introdotta o collocata, dando per scontato che possa essere intuibile il motivo per cui mi sembrava inerente alla discussione che si sta facendo.
      Fossi uno dei promotori sarei molto incazzato. Ecco l’odg approvato: pag 1 pag 2

  33. @paolo
    non posso che concordare al 100% con la tua risposta a Marcello…il concetto di democrazia all’interno del M5S stà a zero..ma io non incolpo nemmeno gli eletti, qualcuno ha provato a dialogare, ma è stato brutalmente cacciato e insultato, la responsabilità è della coppia Grillo-Casaleggio, che cerca di indottrinare ,come fossero una setta, i propri adepti.
    Troppo facile stare all’opposizione dire che sono tutti uguali, tutti ladri, farabutti e quant’altro…la Lega lo ha fatto per 20 anni, e poi è finita come è finita: zero risultati, e scandali vomitevoli.

  34. @Rear: guarda che era stato D’Alema a dire che bisognava ‘mandare Berlusconi a mendicare per le strade”, e tutti i ‘lodevoli’ predecessori del PD e sinistra varia per vent’anni non hanno fatto altro che dipingere Berlusconi e i suoi seguaci come il demonio, ovviamente sbattendosene del fatto che era votato da milioni di persone (secondo loro tutti ebeti indottrinati dalla tv, mentre gli elettori del PD e dei vari partiti di sinistra tutti ‘spiriti liberi e menti illuminate’, se non è questa ‘supponente superiorità’); ovviamente, il ragionamento vale al contrario, con l’esplicito ‘cooni’ dato da Berlusconi a chi non votava per lui… quindi, in quanto a violenza di linguaggio, né PDL né PD possono fare la figura delle ‘anime belle’, e manco Sel, visto che Vendola in campagna elettorale ha dato più volte del fascista a Grillo, come ha fatto Bersani, del resto. Sul rapporto PD – M5S, è ormai stato tutto chiarito dallo stesso Bersani: l’obbiettivo non era governare insieme, ma ottenere solo i voti del MoVimento, per poi farsi gli affari propri. Nemmeno la ‘supponente superiorità’ del MoVimento alla fine è una novità… per lo meno Grillo non ha mai insultato gli elettori di PDL e PD, solo eletti e candidati, a differenza degli altri… Anzi, Grillo ha avuto l’onestà intellettuale di dire a certi suoi elettori rimasti perplessi da quello che ha fatto il MoVimento dopo le elezioni che ‘forse avete sbagliato’, ragionamento che non s’è mai sentito fare dagli altri, secondo cui chi li vota ha capito tutto della vita e chi invece no è un fesso, un teledipendente o un coone…

  35. @Marcello
    Beh… se è per come si è battezzato berlusconi, mi pare che Grillo abbia detto di molto peggio. Ma qui non stiamo parlando di una qualche definizione un pò più accesa delle altre, magari – chissà – detta in campagna elettorale o a seguito di una provocazione. Qui si parla dell’uso continuo e costante, definirei scientifico, di un certo tipo di linguaggio che è proprio di Grillo. Un linguaggio che è volutamente semplice e rozzo (e qui l’analogia con la Lega), spesso volgare e sempre “urlato”, che mira, usando le dinamiche della satira, a ridicolizzare e quindi a deligittimare l’avversario politico (qui un interessante articolo al riguardo). Ma le sue invettive hanno come obiettivo anche le Istituzioni (e qui entra in gioco la sacrosanta replica della Boldrini). Non mi pare che ci sia mai stato alcun politico che abbia definito il Parlamento Italiano una “tomba maleodorante”. So che a qualcuno questa affermazione ha ricordato Mussolini. Quanto agli insulti agli elettori degli altri partiti, mi pare che ti abbia già risposto Luigi. Quanto infine al rapporto PD-M5S, tu dici che è stato tutto chiarito da Bersani che avrebbe voluto soltanto i voti dei 5 stelle per poi farsi gli affari propri. E’ una dichiarazione che non ho mai sentito. Potresti linkarmela?

  36. Gli ‘affari propri’ ce li ho aggiunti io, ma Bersani ha recentemente detto questo:
    http://www.polisblog.it/post/133675/beppe-grillo-e-la-prova-che-bersani-non-voleva-lalleanza-col-movimento-5-stelle Quello che dice Grillo è in parte vero, certo è una generalizzazione, analoga a quella del PD secondo cui chi vota Berlusconi s’è fatto abbindolare dalla tv, e quelle che fa Berlusconi sugli elettori del PD. Ribadisco: la delegittimazione dell’avversario non l’ha inventata Grillo e nemmeno gli attacchi alle istituzioni: gli stessi Schifani e Fini sono stati oggetto di attacchi rispetto a certe vicende nel corso della scorsa legislatura… e non bisogna certo risalire fino a Mussolini. In Italia abbiamo avuto addirittura un Presidente della Repubblica (Leone) costretto a dimettersi per una vicenda in cui poi è stato dimostrato che era innocente.. Quindi anche sotto il profilo del linguaggio e della comunicazione, Grillo non è certo una novità per l’Italia… il problema è solo che è stato votato in massa, e questo certo dà fastidio…

    1. No Grillo non è una novità, il populismo non è una novità, il rivolgersi al popolo come se fosse una cosa sola, non è una novità….gli epigoni si chiamavano Masaniello e Cola di Rienzo, fatte le dovute distinzioni.
      E comunque Rear. adesso mi metterò a produrre mattonelle da appendere in cucina con su scritto:

      Un conto è l’alleanza strutturale,un conto la coalizione,un conto il voto di fiducia.Bersani in mandato esplorativo con diretta streaming – e meno male che c’era quella – solo voto di fiducia poteva chiedere,specificando sempre in diretta streaming che c’erano molti modi per poterlo accordare.La fiducia era un passaggio obbligato per passare alle camere.
      Dire che Bersani voleva solo i voti è una scemenza come dire che gli uomini vogliono solo quello
      Ma quando imparerete?

    2. mi permetto di dissentire, educatamente.Grillo in sè non è una novità, il caso più recente è la Lega di Bossi..nata sull’onda dell’entusiasmo popolare, trascinata dagli slogan del suo capo, è crollata dopo aver fatto promesse farlocche e mai realizzate, oltre che travolta dagli scandali..si è creato un vuoto, riempito da Grillo, che usando termini ancor più violenti e se permetti volgari, ha catturato l’elettorato deluso a 360°…poi? poi quando ha vinto, non ha voluto governare, perchè sicuramente un conto è urlare in piazza il malcontento popolare, un conto è risolvere nel concreto i problemi, e lui non è in grado di farlo, e si è defilato…
      ed ecco dove siamo, ANCHE grazie a Grillo (e al porcellum)

  37. @Marcello
    Quanto al video, dall’ufficio non lo posso sentire. Lo sentirò stasera da casa. Per intanto sono più in linea con l’interpretazione che ne dà Sed in risposta al tuo commento, piuttosto che con quella per cui Bersani volesse solo i voti dei pentastellati, per poi fare un Governo che non rispettasse i famosi 8 punti intorno ai quali avrebbe dovuto esserci l’accordo. Immagino che Bersani intendesse che una cosa è un’accordo su punti circonstanziati e defintiti insieme, altra cosa è un’alleanza strutturale. Comunque, ripeto: vedrò stasera il video e mi farò un’idea più precisa. Intanto grazie per la segnalazione.
    Quanto poi al resto, noto che per giustificare il linguaggio e gli attacchi di Grillo utilizzi lo schema “non è il primo, non lo fa solo lui”, che poi è la strategia sempre usata da berlusconi e dai suoi media per scrollarsi dalle spalle qualsiasi accusa gli piovesse addosso. Lo fanno anche gli altri. Insomma: tutti colpevoli, nessun colpevole. Mi pare un modello troppo facile e semplicistico per evadere il problema. Grillo non è certo una novità. Come dice Luigi, ricorda il Bossi degli inizi che giocò molto, con toni altrettanto populistici, sul malcontento diffuso verso la classe politica a seguito di Mani Pulite. Però comunque resta il fatto che ogni tanto bisognerebbe rispondere nel merito delle questioni sollevate, senza ricorrere sempre alla tattica sicuramente speciosa di mettere tutti nello stesso calderone.

    @Sed
    Penso anche io che Bersani intendesse sottolineare la differenza fra un accordo programmatico e circonstanziato sui famosi 8 punti ed un’alleanza strutturale.

    @Luigi
    Credo anche io che ci siano diversi punti di contatto fra Grillo ed il Bossi degli inizi…

  38. @paolo
    concordo pienamente con il tuo commento..e ribadisco che oggi Grillo è quello che fu Bossi negli anni 90..con maggior volgarità e spregio delle istituzioni, oltre che dei parlamentari (compresi i suoi che hanno osato contraddirlo)..adesso pare sia in vacanza in Sardegna, e che abbia affittato la sua megavilla in Toscana a 15.000 euro a settimana.
    però chiede ai suoi parlamentari di campare con 2.500 euro al mese.

  39. eh no mio caro…non penserai mica di liquidare la faccenda con due righe??? :)
    aspetto un post di fuoco (comunque vada) e un dibattito accesissimo, anche se è venuto a mancare uno dei protagonisti più assidui..:)
    siamo ad agosto, ma di carne al fuoco ce n’è, e pure parecchia…

  40. @luigi
    Vedremo stasera come andranno le cose…
    …sarà comunque il mio ultimo post prima della pausa estiva. La Finestra sul Cortile sarà aperta fino alla prossima settimana e poi riprenderà a fine mese…

  41. @luigi
    Non mi pare che sia stata una “sentenza all’italiana”. E’ stata confermata sia la pena detentiva che quella accessoria. Si dovrà ettendere qualche mese per il ricalcolo dell’interdizione dai pubblici uffici che comunque è certa. Si andrà da un minimo di uno ad un massimo di 3 anni.
    Comunque il post è pronto, spostiamoci lì… :)

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