Habemus Papam

Habemus Papam

Un nuovo film di Nanni Moretti è un evento, e lo è ancor di più se arriva dopo ben 5 anni dal precedente, il riuscitissimo e profetico Il Caimano. E mentre la pellicola incentrata sulla figura del Presidente del Consiglio tratta di un personaggio disposto a qualsiasi cosa pur di conquistare e mantenere il potere, qui invece si ragiona su un uomo che decide deliberatamente di rinunziare all’enorme responsabilità conferitagli. Da Il Caimano a questo nuovo lavoro, Moretti passa dal raccontare chi ha tracotantemente messo se stesso al di sopra di tutto a chi viceversa, con umiltà, riesce a scorgere i propri limiti pur se investito di un incarico importantissimo. Habemus Papam – una godibilissima commedia surreale che rappresenta una boccata d’ossigeno nel panorama alquanto asfittico del Cinema Italiano – narra le vicende di un Pontefice che si sente inadeguato al ruolo che è stato appena chiamato a ricoprire. Per trovare una soluzione all’angoscia che lo attanaglia e che getta nello sgomento sia la grandissima folla di credenti in attesa della ufficializzazione del nuovo pontificato, sia i cardinali che devono cercare di gestire questo evento mai verificatosi prima, si affiderà ad uno psicanilista e al proprio amore per il teatro.

E’ bene sottolineare che la pellicola non si sviluppa come una facile parabola sulla crisi della fede, quanto piuttosto come una presa di coscienza della fragilità umana. Una riflessione molto “laica” sulla solitudine e sulla ricerca di sè. Un film impreziosito dalla magnifica prova dell’ottantacinquenne Michel Piccoli, assolutamente perfetto nei panni del Papa depresso e confuso a cui fa da contraltare lo psicanista Nanni Moretti, convinto di essere stato lasciato dalla moglie collega perchè “il più bravo di tutti”. Due personaggi complementari, ma entrambi soli dinanzi ad una vita a cui non è sempre facile trovare un senso.

26 pensieri riguardo “Habemus Papam

  1. Bellissimo, davvero bellissimo. Ci sarebbero tantissime cose da dire e questo è uno degli aspetti più affascinanti del film che è solo apparentemente una storia semplice.
    Mi preme ricordare che la scelta di questo umanissimo e sensibilie pontefice non è un atto di debolezza, ma di coraggio. Il suo è un personaggio dolce e luminoso, un esempio al contrario: non per dire sempre e solo "sì", ma anche e soprattutto "no". Un uomo che si sottrae alle logiche di palazzo e "disubbidisce" per essere veramente se stesso. Mi ricorda tanto quelle belle figure di profeti dell'Antico testamento, i quali davano del "tu" a Dio e rivendicavano il loro essere squisitamente umani spesso anche "brontolando" con un Padre esigente. 

    "Il Caimano" è stato profetico, purtroppo. Speriamo che lo sia anche questo film… per fortuna

  2. Lo davano ieri notte su un sito internet ma non ce l'ho fatta a vederlo.
    Bellissima recensione e incuriosisce. Moretti l'avevo un po' abbandonato.
    Mi sono piaciuti i suoi primi film (Eccebombo, Bianca,) molto autoreferenziali e poco politici. Ma credo che questo lo vedro'.
    Grazie.

  3. Sul surreale avanzerei dei dubbi. Alla fine un papa amante del teatro  con tanto di predecessore  – a ragione, poi s'è capito –  spaventato dall'investitura, ci sono pur stati.
    E i conclave, si sa, sono oramai le uniche situazioni al mondo delle quali ignoriamo tutto.
    Extra omnes! 
    Sarà che abito in un borgo papalino, sarà che a suo tempo non trovai improbabile nemmeno il pasticcere trotzkista, sarà che ieri all'edicola ho incontrato il cassiere del Sacher disperato per l'assedio ( magnum gaudium) e la mancanza di spicci.. ma a me questo ultimo Moretti pare proprio molto, molto dentro la realtà.

  4. @tiptop
    Sappimi dire, allora…

    P.S.
    Evviva l'Orso Yoghi!!!

    @Adam's Rib
    Una decisione molto "laica" quella di saper dire NO ad un incarico come quello del Sommo Pontefice…

    @Egle67
    Lo davano su un Sito??
    Comunque penso che possa piacerti…

    @sedlex
    Bellissimo il pasticcere trotzkista!!! :)
    A volte attraverso la lente del grottesco e del surreale si possono dire cose molto importanti sulla realtà della nostra vita. La storia del Vaticano ha sicuramente già visto un Pontefice che ha rifiutato l'investitura, però dubito che mai di fronte ad un problema del genere si sia riscorsi ad una psicanalista che organizzi  un torneo di pallavolo fra cardinali ottuagenari…

  5. Questo e' uno di quei di cui film che, nei giorni a seguire la visione, ti ritrovi in mente tante piccole e grandi cose, piano piano, un film che lascia molte cose dentro, sedimenta e rimane. Io sono appena tornata dalla visione, e come prima cosa ho pensato la stessa di Simona,ossia l'immenso coraggio che ci vuole a dire "no,scusate, io non mi sento all'altezza", il coraggio di deludere le aspettative, di fare diversamente , perche', semplicemente, sei fragile e diverso dagli altri, e vuoi sorridere ancora, come Michel Piccoli fa cosi' timidamente e intensamente, quando sente recitare il suo Cechov. E poi, la Cura, che non e' solo, secondo me, il teatro e l'analista ma anche un breve ma importante incontro con persone reali, normali, quotidiane, per esempio la mamma interpretata da Cecilia Dazzi, varia umanita' lontana dal mondo dei cardinali. E poi c'e' anche la tagliente ironia di Moretti , l'assurda partita di pallavolo, i piccoli vizi e le piccole manie di tutti quei cardinali…dalle gocce per dormire ai puzzle, tutto narrato con garbo, maestria e stile.

  6. a me non piace Moretti, ma questa non è una novità, non mi piacciono i suoi film,  ma gli riconosco una capiacità di trattare sempre argomenti che suscitano molto interesse nel suo pubblico…sicuramente nello squallido panorama della cinematografia italica è il migliore, senza dubbio, non fosse altro che tratta argomenti che fanno rifletter, poi si può essere d'accordo o meno, ma i suoi film un contenuto e una morale ce l'hanno, cosa che non si può certo dire per i cinepanettoni campioni di incasso…ho letto che la Chiesa bigotta ha criticato il film, e non ci si poteva aspettare altro..credo invece che la rappresentazione di un Papa assillato di dubbi sia molto umano,e come dice la tua dolce metà, più vicino a quelli che erano i personaggi veri della Bibbia che interloquivano con Dio…questo Papa, Benedetto XVI, non credo che somigli molto al personaggio del film…
    complimenti per la recensione, precisa e dettagliata, completa ed esuriente…sei un perfetto critico cinematografico…

  7. Ma non è la chiesa, Luigi, è solo il vaticanista dell'Avvenire (laico, credo) ad aver lanciato il grido di dolore, differentemente dalla critica cattolica che non ha giubilato certo, ma si è tenuta lodevolmente alla larga dagli anatemi.

    Da vaticanista avrebbe potuto individuare gli svarioni ( ma non ce n'erano, avendo Moretti ottenuto consulenze eccellenti) invece è stato volgare citando gl'investimenti per rifare la Sistina e i rientri con i soldi dei biglietti.Manco il finanziamento fosse venuto dallo Stato o dal Vaticano.

  8. @aleike
    Concordo col tuo parere. E' un film che va visto più di una volta. In questo senso l'acquisto del DVD è assicurato!!! :)

    @luigi7
    Luigi, quando mi fai questi complimenti mi confondi! :))) Il prossimo post sarà politico così potremo finalmente tornare a "scannarci" un pò… bonariamente come sempre, però!!! :)))

    @sedlex
    In effetti credo ci sia ben poco da criticare. Non solo non è affatto un film anticlericale, ma trovo che descriva con affetto e simpatia le figure dei vari cardinali, per non parlare della disarmante umanità di un Papa che si sente inadeguato a guidare milioni di persone, dal momento che – come dice il personaggio – avrebbe bisogno lui di essere guidato.

    @crimson
    Fammi sapere quando lo avrai visto…

  9. deve averlo visto anche Tettamanzi, vista l'omelia di ieri in duomo a milano… chiunque dopo Wojtyla si sarebbe sentito inadeguato, l'abbiamo pensato tutti e Moretti deve essersi ispirato al sentimento collettivo ed è un vero peccato il grido di dissenso dell'Avvenire… il film è un documento prezioso da vedere e rivedere, almeno per me che alla prima visione mi sembra di non cogliere mai il messaggio completo. grazie per la puntuale recensione, bravo!

  10. Nonostante non sia affatto un amante dei film di Moretti, questo mi ha ispirato parecchio, sebbene il trailer contenga poche scene. E non crediate che mi tenti per via del fatto che possa trattarsi di una "commedia posta in bilico tra la satira e la blasfemia", come molti lo hanno già definito: mi ispira perché mi sembra un film particolarmente poetico, candido e sicuramente stravagante e insolito, vista l'ambientazione, il soggetto e i protagonisti.
    Carlo.

  11. … tanti citano il "Caimano" ma, a mio avviso, si dovrebbe ricordare anche l'altra pellicola famosa, ossia "Il Portaborse".

    Ogni tanto mi rivedo "Caro diario" … un altro pezzo da 90 di Nanni Moretti.

    O.

  12. @laila
    Fammi sapere! :)

    @acquacotta
    Mi pare che l'articolo del giornalista dell'Avvenire dimostri da solo tutta la sua stupidità. Per giustificare il suo dissenso tal Salvatore Izzo cita persino il detto "Gioca con i fanti e lascia stare i santi"… c'è bisogno di aggiungere altro??? :)

    @Carlo
    Hai ragione. E' sicuramente tutte quelle cose che hai detto. Un film, certo – lo ripeto – tutt'altro che anticlericale.

    @Camoscio
    E' vero. "Il Portaborse" è la prima pellicola di Moretti incentrata sulla figura di un politico arrogante e corrotto, disposto a tutto pur di conquistare il potere. "Caro Diario" è un film che amo molto anche io!

  13. Moretti mi ha sorpreso, un film che non è assolutamente anticlericale(anzi, i cardinali sono visti come uomini con pregi e difetti comuni) riesce a far sentire allo spettatore cosa può fare l'aspettativa di un miliardo di fedeli, l'inaudita pressione.

    Divertente, intelligente, con un finale che spiazza un po' (almeno io non me l'aspettavo) ma che forse si poteva prevedere dalla scena del teatro. Attori in stato di grazia (fra l'altro confesso che il Moretti attore mi fa morire dalle risate, con quella mimica, quell'inarcarsi di sopracciglia… bravo).

  14. @MonsierVerdoux
    Fammi sapere allora cosa ne pensi…

    @ipitagorici
    Eh si… un film che sposa il divertimento alla riflessione, come del resto con Moretti è accaduto spesso. Un lavoro riuscito, sorretto dalla interpretazione perfetta di tutto il cast…

  15. noto con piacere che anche tu hai colto quest'aspetto del film (il fatto che punti più sulla rappresentazione della fragilità umana piuttosto che sulla fede). L'ho trovato un bel film, non a livello di altri film di Moretti (o dello stesso Caimano, che mi era piaiciuto moltissimo), forse perchè a tratti un pò troppo lento e poco divertente. Grandissima interpretazione di Piccoli.

  16. "commedia surreale" è la chiave, credo, per apprezzare al meglio questo splendido ritorno di Moretti. Non è stato capita appieno, forse, la scelta di raccontare un conclave 'morbido', con quelle debolezze dei cardinali non proprio in linea con le guerre intestine per eleggere un nuovo pontefice…
    Gran film, inaspettatamente, per quanto mi riguarda. Nanni in gran forma e non dispiace affatto l'inserimento dell'elemento sport di apicelliana memoria.

    Tanti auguri 'sparsi', Rear e…buona liberazione! ;)

  17. Preso! Visto stasera. Ne sono uscita con l'impressione che il film fosse incentrato sulla Chiesa, più che sulla figura del Papa, però ci devo pensare, poi ne scriverò, nelmio solito modo casaling-delirante.

  18. @Ale55andra
    Una battuta che diventerà storica come molte altre di Moretti in precedenza

    @MonsierVerdoux
    Onestamente non l'ho trovato lento. Comunque si… Piccoli meriterebbe un premio a Cannes…

    @NightTripper
    Si… sono d'accordo con te. Grazie per gli auguri che ricambio ormai per il Primo Maggio…

    @tiptop
    Allora aspetto di leggere il tuo resoconto…

  19. E’ brutto confessare che il mio sguardo che sprofonderebbe da mattina a sera solo nei film, in certi film, non si è poggiato nè su “il caimano” nè su “Habemus Papam” dei quali pur ho letto copiosamente. E allora infilerò questa doppietta [divagazione extra extra: sperando che la mia squadra del cuore che deve salvarsi, OGGI, ne infili una anch’essa contro il Novara!!!], oltre che per il mio sguardo e la mia mente, perchè son curiosa ancor più dopo le tue parole e così posso commentarlo qui. Dopo “La stanza del figlio”, che ho amato e che riflette tanto le mie predisposizioni, passioni in generale narrative, e libresche e cinematografiche, non ho più seguito Moretti che pur apprezzo.
    ci aggiorniamo q questo punto prestissimo……st/torr

  20. @Stefania
    Sono due film che assolutamente sento di consigliarti. Moretti è, come saprai, un autore intelligente e sensibile. Caratteristiche che si trovano in tutti i suoi film e nei suoi ultimi due in particolare. Attenderò con piacere il tuo parere al riguardo… :)

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