Gente per bene e gente per male

Gente per bene e gente per male

Roma, Milano, Torino, Genova e poi Londra, Parigi e Bruxelles. Una moltitudine di persone riempie le piazze dentro e fuori i confini nazionali. La partecipazione va oltre ogni attesa e speranza. E’ una bell’Italia quella che ci consegna questa domenica. Un’Italia che marca, come mai prima d’ora, la propria distanza dal Governo berlusconi. Rispetto, dignità, diritti e giustizia sono le parole che più emergono dalle bandiere e dagli striscioni, ma anche: basta, vergogna e dimissioni. Si ha finalmente la sensazione che il risveglio della pubblica opinione sia conclamato e non sia più possibile arrestarlo. Un risveglio che porta ad una sola conclusione: è giunta l’ora di voltare pagina rispetto al berlusconismo che ha condotto il Paese fin dentro un baratro culturale, sociale e politico. Ma questa è anche la domenica di Fini che sfida il premier alle dimissioni congiunte, per preparare il Paese alle elezioni.

A fianco di quest’Italia per bene, però, ruggisce e minaccia ancora un’Italia per male. Come era logico aspettarsi, il conflitto in cui berlusconi sta portando le Istituzioni pur di evitare di rispondere dei reati di cui è imputato, ha finito per coinvolgere persino Napolitano. Ieri il Presidente della Repubblica infatti è stato pesantemente aggredito dalla stampa vicino al Caimano. Il Giornale si è spinto a definirlo «un ultrà come Scalfaro». Libero invece ha parlato di un Presidente «che si è schierato con il cavallo che giudica vincente: i magistrati. Compiendo l’ultimo errore di una carriera che ne è piena. Le sue parole sono il preannuncio di un colpo di mano di una classe politica vecchia e arrogante che nella vita le ha sbagliate tutte ma non si è ancora rassegnata a cedere il potere». La battaglia sarà ancora lunga e difficile, tuttavia oggi c’è margine per un pizzico di speranza in più!

29 pensieri riguardo “Gente per bene e gente per male

  1. Grande giornata quella di oggi!
    Mentre i berluscones si sono riuniti attorno al proprio stendino, le donne che il Cav non ha comprato e non riuscirà mai a comprare hanno dimostrato al mondo intero che l'Italia non vuole e non merita una simile classe dirigente (nello specifico un simile figuro come premier!).
    Questa è una di quelle giornate in cui avverti di vivere un fatto che finirà sui libri di storia.

  2. @luigi7: questa battuta te la potevi, anzi te la DOVEVI risparmiare.

    A Milano (tana del lupo) e in tante altre città italiane e non, ieri è emersa l'Italia reale. Credo e spero che sia soltanto l'inizio, e che grazie alle donne si sia aperta una stagione da ricordare. A primavera si fa pulizia.

  3. P.S. C'erano tantissimi uomini, amici compagni e figli, che condividevano la rivolta delle loro donne. A volte (spesso), le donne sanno a chi accompagnarsi e come educare i propri figli, salvo poi (sempre a volte) vedersi rovinare una vita di sforzi e di dialogo dalle televisioni e dai giornali.

  4. @Carlo_T
    Benvenuto dalle mie parti! :)
    L'importante ora sarà non mollare la presa. Continuare a manifestare il proprio dissenso in piazza, sul web ed in ogni modo consentito dalla legge.

    @Luigi
    Mah… la tua battuta non la commento. Commento invece quella ancora più maligna della Gelmini, la quale ha liquidato la giornata di ieri dicendo che si è trattato di pochi radical chic mossi dall'odio contro berlusconi. Ora… io non so davvero come un'esponente del Governo si permetta di fare una simile affermazione. Avrebbe potuto usare una formula del tipo: "Non condivido il motivo della manifestazione, ma rispetto le persone che hanno voluto scendere in piazza", che meglio si confà al ruolo istituzionale che la Gelmini ricopre (immeritatamente)… invece ha preferito dire una cosa che, oltre che evidentemente falsa, la dice lunga sul concetto di democrazia di chi milita nel PdL…

    @PattyBruce
    Hai detto bene. Quella che è emersa ieri è l'Italia reale, che è sempre stata e rimane una bella Italia. Soffocata per troppo tempo dal berlusconismo, ora sembra volersi riappropriarsi di una coscenza civile che sicuramente contribuirà fortemente alla fine dell'impero del nostro amico…

  5. Ieri in piazza c'erano moltissime donne ma anche tanti uomini, persone normali che manifestavano la loro voglia di uscire da questo schifo. Si è respirata aria pura finalmente, è stata una giornata bella e piena di speranza.

  6. fa piacere vedere tanta gente che non ne può più. Ti fa sentire meno solo.

    Detto questo rimane l'angoscia nel vedere un paese non normale: solo così si può arrivare a capire come mai un uomo come Berlusconi sia sempre al governo e sia sempre seguito da così tante persone.
    Perché è quello il dramma, vedere milioni di persone che, gira e rigira, continuano a difenderlo, o mal che vada, a dire cose tipo "che sarà mai, sono fatti suoi, lo fanno tutti".
    Come detto e ripetuto mille volte non riesco a capire qual'è il confine dopo il quale alcune persone si indignano o si incazzano. E temo che non esista.

    Un'ultima cosa: mi piacerebbe che una volta tanto si facesse una manifestazione che non sia delle donne, degli studenti, degli operai, dei precari, del PD, del Popolo Viola, etc. ma ci fosse un'unica manifestazione di tutti quelli scontenti di questa Italia, di questa politica, di questo Governo e di questa bassezza.
    Quella sarebbe la miglior manifestazione e forse non basterebbero le piazze delle città.

  7. @pyperita
    Assolutamente d'accordo

    @PF1
    I recenti Ballarò e Annozero hanno mostrato alcune interviste a sostenitori di berlusconi e devo francamente dire che le risposte date (naturalmente a difesa del premier) dimostrano un'ignoranza allarmante. Vorrei usare altre parole, ma la realtà (perlomeno ai miei occhi) è questa. Diciamolo: il target di chi vota PdL è composto per la gran parte da persone prive di un elevato grado di scolarizzazione, abituate a formare le proprie opinioni attraverso la TV (si arriva sempre lì) e concepire l'appartenenza politica in modo analogo alla fede calcistica.
    Comprendo il senso della seconda parte del tuo intervento, ma credo che – tutto sommato – la manifestazione di ieri è quella che più si è avvicinata a quella che tu descrivi… ed il fatto che non ci fossero bandiere politiche la rende sicuramente ancor più significativa.

    @camoscio
    Lo spero tanto. Lo speriamo tutti. Basterebbe non mollare. Non farla diventare una cosa estemporanea, nata sull'onda emotiva del momento, quanto piuttosto la prima tappa di un percorso di civiltà che non è più possibile procrastinare.

  8. Comunque, anche se le nostre speranze di un'Italia civile e veramente democratica dovessero diventare realtà, non dovremmo mai più abbassare la guardia. A chi ci governerà dovrebbe essere ben chiaro che li curiamo stretti, pronti a scendere in piazza tutte le volte che sarà necessario. Il post berlusconismo è ancora uno scenario nebuloso.

  9. Ops mi è partito il commento… 
    Dicevo che la sensazione vissuta ieri è stata di quelle che non si dimenticano.  Sono una radical chic ed è stato fichissimo esserlo e continuerò… ad oltranza… 

  10. @Patty
    Impegnamoci per adesso a far voltare pagina al Paese. Berluscuni, tycoon mediatico ed insieme Presidente del Consiglio per evitare la galera, è una gigantesca anomalia che però difficilmente dovrebbe ripetersi… a meno che non scenda in campo Marina, come da qualche parte si profila…

    @Laila
    L'obiettivo ora è proprio quello. Continuare ad oltranza, perchè, per far dimettere il Caimano, giornate come il 13 febbraio ne occorrono parecchie e frequenti. Non si deve più mollare la presa…

  11. xbene o xmale, santi o peccatori o meglio sante e peccatrici.
    Certo che ieri a Roma piazzo del Popolo e fino a meta di via del Corso era gremita di donne, madri, figlie con i loro compagni e – poverelli che brutta idea! – cani. Ho parlato con donne che era la prima volta che 'scendevano in piazza', donne forse anche politicamente impreparate ma che avevano chiara l'idea che da questo lordume bisogna uscirne e al più presto.

    Dica  pure quel che vuole il cavaliere ma se le donne dicon BASTA dovrebbe stare molto ma molto accorto.

    sherallafinedellagiornatasalutaesenevà

  12. Dalla mia postazione ( a letto con la febbre da ieri) ho dato uno sguardo in giro.
    I governativi non  evidenziano l'assenza di bandiere e parlano di donne strumentalizzate. E' il loro ritornello, la sinistra strumentalizza sempre tutto: peccato che loro comprino.
    Premetto che sono siti che non conosco bene, per cui magari non sapervo dove cercare, ma sulle edizioni web di Giornale e LIbero non ho visto foto della manifestazione. Su ambedue però  la voce di Berlusconi, supportato da Belen e Canalis.
    Ecco, i pensieri ed i commenti penso vengano da soli.

  13. Berlusconi sarà difficile  da sradicare, nonostante tutto quello che succede.
    Io non so se Frattini ha posto davvero la questione della violazione della sua privacy alla UE,,,, penso che sentire la risposta gli farebbe bene, anche se sarebbe capace di accusare la UE, invidiosa di lui, di connivenza con  i giudici di milano.
    Il Berlusconismo, lo si risolve spegnendo le televisioni, ovverossia passando ad una tv meno velinesca e futile.

  14. @sherazade
    Non c'è dubbio. La manifestazione di ieri è andata oltre le più rosee aspettative. Ora, per farla diventare davvero GRANDE occorre che diventi il primo passo di una nuova stagione che sappia resistere al trasorrere del tempo…

    @tiptop
    L'informazione berlusconiana televisiva e cartacea si è guardata bene dal dare risalto alla manifestazione di ieri. Anche questo comunque è un segnale di profondo disagio da parte dei berlusconiani.

    La rifondazione di questo Paese dovrà essere culturale, perchè proprio su questo piano l'Italia ha perso maggior terreno rispetto alle altre potenze europee. E' solo se esiste un gigantesco problema culturale che berlusconi ha potuto insediarsi e soffocare la parte sana del Paese per così tanto tempo.

    @pattybruce
    Sicuramente il crollo di berlusconi porterà alla caduta  pure dei suoi servitori più fedeli: santanchè, cicchitto, bonaiuti, lupi, bondi, bonaiuti, frattini, capezzone, brambilla, gelmini e tutti quelli che ora dimentico, ma che si sono spesi fino all'ultimo nel difendere l'indifendibile. Un'intera classe politica sarà spazzata via, giornalisti compresi. Questo non significa naturalmente che il berlusconismo finirà insieme al Caimano. Occorrerà sicuramente tenere alta la guardia e puntare sulle persone per bene per rifondare la politica e soprattutto il tessuto sociale e culturale di questo povero Paese.

  15. bello, perchè inaspettato, che le piazze d'Italia si sian riempite di persone che autonomamente hanno sentito il bisogno di esserci!
    una grande speranza per una svolta democratica del paese, una grande vergogna! per il sultano.

  16. @sinforosa72
    Hai ragione. Grazie per il tuo passaggio. Un bacione a te.

    @acquacotta
    Esattamente… la speranza è forte. Sta a noi adesso non spegnerla!

    @delphine56
    La speranza ci sarà fino a che saremo in grado di non mollare la presa, di fare ancora 10, 100, 1000 manifestazioni, fino a quando non avremo raggiunto l'obiettivo…

    @luigi
    Ma sì, Luigi! Volemose bene! E poi, hai visto… oggi Bersani ha persino scritto sulla prima pagina della Padania!!! :)

  17. Parole pacate quelle dei giornali vicino al Presidente del Consiglio :)
    Si vede chiaramente l'amore che sprigionano, perchè, si sa, l'amore vince ogni cosa, anche il comunismo !

  18. La manifestazione delle donne di domenica è stato un bel momento democratico. Ma i due V-day, il no b-day, quelle degli studenti di dicembre, ci dimostrano che a poco servono e che la classe politica vecchia e attaccata alle poltrone è sempre lì. Colpa anche di un opposizione come al solito divisa su tutto.
    Dal Nord Africa ci giungono esempi sul come protestare. Non snobbiamoli…

  19. @ipitagorici
    Eh eh eh… non per niente sono il Partito dell'Amore.

    P.S.
    Ieri sera ho preferito farmi del male con Ballarò

    @LucaScialo
    Il vero punto è che tutte queste manifestazioni hanno avuto la caratteristica di eccezionalità. Una, due – a volte tre manifestazioni in un breve tempo – e poi basta. Una protesta per costituire un vero pericolo per il regime dev'essere continuativa.

  20. Per ora il comitato promotore di "Se non ora, quando?" è diventato permanente, e sta preparando una serie di manifestazioni a partire dall' 8 marzo, proponendosi come soggetto politico apartitico in grado di mobilitare quella massa di gente che abbiamo visto, in nome delle esigenze non solo delle donne, ma di tutto il Paese reale. Se ci riusciamo, poi starà ai partiti seguire le nostre indicazioni. Ce la faremo? Ci proviamo.

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