Siamo ingovernabili

Siamo ingovernabili

«E’ chiaro che gli italiani respingono l’austerità» titola il Wall Street Journal. «Gli italiani dicono basta all’austerità. I messaggi populisti e anti-establishment conquistano gli elettori» sintetizza il Financial Times. Ed in effetti le elezioni sono state vinte dal rimborso dell’IMU, dal reddito di cittadinanza, dalla salvifica uscita dall’Euro e da un sonoro vaffanculo a tutti, senza alcuna distinzione. Chi – come berlusconi e Grillo – hanno cavalcato il malcontento per una politica di rigore e la sfiducia verso la classe politica, riscuotono un successo inaspettato. Coloro che – più seriamente, come Bersani e Monti – non hanno nascosto all’elettorato la necessità di sacrifici per uscire dalla crisi economica, ottengono un risultato inferiore alle attese, che nel caso di Casini e Fini è davvero umiliante. E’ un voto di pancia quello che delineano queste elezioni. Un voto che si alimenta di bugie, di promesse irrealizzabili, di bassi espedienti, di retorica da “Bar dello Sport”, di insulti gratuiti, di violenza verbale. Un voto che rincorre il radicalismo presente nel malessere sociale e nella rabbia anticasta nel caso di Grillo, e che vive della seduzione mediatica e del colpo ad effetto nel caso di berlusconi. Protagonisti entrambi di una proposta demagogica che attrae consensi ma che non può produrre alcuna stabilità governativa, e che giustamente sta creando forti preoccupazioni presso gli osservatori internazionali.
 
Quanto al Partito Democratico, ha sbagliato prima di tutto a non imporre una nuova legge elettorale, quando aveva la possibilità di farlo. Una legge che non consegnasse il Paese ad una drammatica situazione di ingovernabilità, come invece è accaduto. Secondariamente non ha saputo intercettare quel forte bisogno di rinnovamento che arrivava dalla pubblica opinione. Un’opzione che al momento diventa improcrastinabile. Ed ora? Ed ora rischiamo che il peggio debba ancora venire.

142 pensieri riguardo “Siamo ingovernabili

  1. Io non so se chiaro che gli italiani respingano l’austerità. Inizio solo a pensare che abbiano un debole per i comici.
    Dopo lo Psiconano è il turno dello Psicogabibbo: stiamo vivendo uno psicodramma!!

  2. Il problema è che il PD sbaglia sempre tutto. Come diceva Crozza dopo le primarie “avete un mese per perdere” e ancora una volta ci sono riusciti benissimo, con una campagna elettorale sbagliata. Sbagliata almeno per la gente a cui era diretta, che vuole le favole invece della realtà.

  3. @Carlo
    Dal Caimano al CoccoGrillo!!!! ;)

    @pyperita
    Eh si… la serietà in questo Paese non paga. Il centrosinistra avrebbe dovuto anche lui fare qualche promessa mirabolante…

  4. Rear ma quando mai è stato possibile imporre una legge elettorale diversa? Nel 2007 ai tempi di Prodi ci si è provato, sono state sottoposte alla cortese attenzione del gentile pubblico millanta opzioni ma….:
    il maggioritario secco col doppio turno non era gradito ai piccoli partiti – tra cui rifondazione, i verdi Casini etc – poi abbiamo provato col sistema spagnolo,poi con un misto di spagnolo e tedesco…e persino con un tal sistema ungherese che mi ricordo complicato ma efficace : per nessuna di questa opzione ci sono mai stati i numeri…non parliamo poi nella legislatura successiva….

  5. @sed
    Ho come la sensazione che col Governo Monti, il PD abbia evitato di impegnarsi con forza in una riforma elettorale, di concerto con il centro e la destra, perchè tutto sommato riteneva di poter vincere anche con il Porcellum. Magari sono troppo malizioso, resta però il fatto oggettivo di una responsabilità – da spartire, si badi bene, con le altre forze politiche di maggioranza – che non può essere elusa, e che oggi si mostra in tutta la sua gravità.

    1. Premesso che non c’è legge che potrebbe mettere a profitto questi numeri ( a parte il doppio turno, che nessuno vuole più) il PD aveva già fatto l’esperienza con Prodi non poteva desiderare questa soluzione.
      Queste sono situazioni che solo Silvio sa gestire, lui con un quadro del genere governerebbe dieci anni e poi ricomincerebbe daccapo, con Monti s’è trattato solo di tempi, di accordo che non s’è trovato e di numeri che comunque hanno continuato a non esserci data la schiacciante maggioranza (una legge elettorale buona te la votava solo FLI e qualche altra anima bella del centro destra).
      Poi ci pigliamo tutte le responsabilità eh.. ma questa mi pare troppo.

      1. @Sed
        A mio avviso resta comunque la questione che la riforma elettorale era una delle poche cose in agenda quando si insiediò il Governo Monti e i tre partiti di maggioranza non sono riusciti a produrne una condivisa. Se poi la nuova legge avesse o meno fatto fruttare questi numeri resta da verificare. Non possiamo avere la controprova. Fatto sta che non si è fatta.

        1. Come non puoi avere la controprova?
          Prendi i dati usciti dalle urne e fai una simulazione con i vari metodi.
          Vedrai che il problema può solo attenuarsi.
          Non ti puoi nascondere dietro alla legge elettorale che comunque va cambiata ma che rappresenta solo un sistema più o meno razionale di smazzare le poltrone.
          Se la situazione si presenta come da noi o interviene la Politica – come in Germania – o si torna a votare – come in Grecia –
          Inoltre ti ricordo che la correzione delle ottime leggi Monti non è stata per il Parlamento una passeggiata di salute ( a proposito di poche cose da fare) e che comunque il PD non aveva i numeri per imporre un beneamato.
          Poi se vogliamo trovare il capro espiatorio eccoci qui. Mirate pure.
          Nella presente situazione, tutto puoi fare meno che farla facile .

          1. @sed
            Non abbiamo la controprova nel senso che non sappiamo quale nuova legge elettorale sarebbe stata proposta. I vari metodi possono essere adottati con delle varianti… insomma: possiamo giusto fare delle ipotesi e niente più. Sapevamo che il Porcellum non garantiva un’omogeneità fra i due rami parlamentari, e che questo sarebbe stato ancor più vero in caso di voto incerto. Il punto è che si pensava di vincere facile e non ci si è spesi più di tanto nel concertare una nuova legge. Questo è il mio parere.
            Quanto a cosa fare ora, io preferirei la soluzione greca. Non penso cioè che un’ipotetica alleanza PD/SeL con i grillini possa produrre un governo stabile.

            1. Governo stabile è una parola grossa in questa situazione, si tratta comunque di mettere in piedi una sorta di governo di scopo con quattro cinque punti di programma – tra cui,il conflitto,la legge elettorale, l’aggiustamento della legge anticorruzione –
              Se torniamo a votare torna la Destra.Non amo gli automatismi ma è cosa certa.

              1. @Sed
                Se si tornasse a votare, il Centrosinistra dovrebbe arrivarci rinnovato, naturalmente. Affidando ad altro leader – ovviamente sto pensando a Renzi – capace sia di intercettare il bisogno di rinnovamento espresso dall’elettorato e oggi incanalato solo su Grillo, sia il voto di parte dei moderati. La destra tornerebbe anche dopo un Governo come quello PD/SeL + M5S, che certo non durerebbe 5 anni…

              2. purtroppo in questo Alfano ha detto il vero: salvo un grande cambiamento nel PD, al prossimo giro la sfida sarà PDL-M5S….
                da disperazione

      2. boh, Bersani ancora in campagna elettorale insisteva per il doppio turno.
        io concordo con te, SED che non possiamo dare la colpa al PD.
        però, col senno di poi, forse un pò più di convinzione potevamo mettercela…. la cosa grave è che comunque lo sforzo di rimediare con le primarie è stato del tutto ignorato

        1. Certe iniziative,certi atteggiamenti certi slogan soprattutto in ordine al rinnovamento non possono essere un abito da sola campagna.
          Purtroppo quattro anni di legislatura come l’abbiamo vissuta noi , tra maggioranza schiacciante e uso indiscriminato della decretazione d’urgenza hanno scolorito il ruolo dell’Opposizione che, si badi bene,non s’è certo risparmiata ,ma tant’è,per come siamo messi oggi, essere visibili,ovvero presenti,sempre sulla cresta dell’onda, in televisione o come pare a te,bisogna fare i salti mortali,attraversare i mari a nuoto come il grande navigatore a vista.
          E la nostra natura non è certo questa.
          Tuttavia noi difettiamo in modalità comunicative e questo dai tempi di Noè. Craxi si soffiava il naso ed era un gesto grandioso, osannato a destra e a manca.Noi liberavamo Roma dalle baracche e nessuno se ne accorgeva. Ancora un po’ manco i baraccati,chè certe borgate non sono mai state dalla nostra parte.
          Bisognerà trovare un modo.Oggi si rimpiange Renzi ma nessuno dice che aver lasciato andare Veltroni dopo la Sardegna,forse è stato un errore.E questo se lo porta sulla coscienza tusaichi,non mi va di sparare sulla croce rossa e di rimescolare nella cacca soprattutto ai danni di colui che oggi è in grande difficoltà – e credi me ne dispiace – ma è così. (pardon, sfogo)

  6. Con tante riserve ho votato pd-sel. Ho anch’io pensato che la nostra campagna elettorale avrebbe potuto, senza essere imbonitrice, dare qualche sprazzo di speranza. Bersani, il suo fair play inglese spariva tra le invenzioni pirotecniche altrui. La chiusura della campagna elettorale dei pochi ‘eletti’ nel teatro bon ton della sx romana, un clamoroso autogoal mentre Grillo riempiva Piazza San Giovanni.
    Il punto è cosa succederà anche con il Presidente in scadenza di mandato. Ho sentito alcune dichiarazioni sparse di grillini e tutte una più faziosa (mi scusino chi ha votato il Movimento) dell’altra.
    Non sto a ripeterle ma spaziano dal ‘non’ posto dove siederanno in Parlamento, al ‘bisognerà valutare’ sul matrimonio gay al…

    sheraspettandoglieventieintantoaRomaZingarettialmenocè

  7. @shera
    E’ stata fatta una campagna sobria, puntando sulla maturità della gente. Cosa che evidentemente non è stata poi così vincente.
    La posizione dei Grillini è oscura, probabilmente anche a loro. Mi auguro che prevalga un senso di responsabilità istituzionale, piuttosto che il desiderio di sfasciare ogni cosa come in campagna elettorale…

  8. direi che per Bersani è stata una disfatta.
    non puoi “vincere” le elezioni con lo 0,6% di margine, quando un mese fa avevi oltre 10 punti di vantaggio. Al Senato poche palle ha perso, perchè vincere in Basilicata e perdere in Lombardia, vorrà pur dire qualcosa.
    ha ragione Cacciari: al Nord il PD non ha capito nulla…e continua a non capire e a perdere.
    Maroni vincerà, nonostante la crisi nera della Lega e lo scandalo della Regione Lombardia..
    considerazione mia: se avesse vinto Renzi le primarie, oggi saremmo qui a parlare di una vittoria larga del PD…se…se…coi se e coi ma non si va da nessuna parte.
    ma è opinione diffusa…

  9. quanto ai populisti, son gli unici che hanno capito che all’italiano devi solo contare palle, e piu grosse le spari piu hai possibilità di vincere…

  10. Rear, a parte tutto ciò su cui notoriamente non siamo d’accordo, nel tuo ragionamento c’è un errore di fondo: “la necessità di misure ferree per uscire dalla crisi economica”. E’ stato dimostrato che l’austerity eccessiva e l’ossessione per i conti non portano da nessuna parte: lo dimostrano non solo il caso italiano, ma anche la Grecia, la Spagna, il Portogallo, l’Irlanda, l’Islanda (che si è cavata dagli impicci azzerando tutto, con buona pace di UE, FMI, Banca Mondiale, etc…), A sostenere l’inutilità, anzi la dannosità dell’austerity sono insigni economisti, non certo solo Grillo… Bersani nel suo discorso di oggi sembra aver inserito in un eventuale programma la revisione di certe politiche non solo a livello nazionale, ma anche europeo. Finalmente, oserei dire: così convinto in campagna elettorale non l’avevo mai sentito: la ‘scossa’ potrebbe rivelarsi efficace e salutare…

  11. @luigi
    Bersani ha sicuramente perso. Circa la tua analisi su Renzi c’è da dire però che col senno di poi è sempre più facile parlare. Va comunque ricordato che Bersani non è stato scelto dalla nomenclatura del partito, ma da tre milioni di elettori. Detto questo, sono d’accordissimo sulla tua considerazione circa il populismo…

    @crimson
    Allora mettiamola così: diciamo che la campagna elettorale di Bersani è stata più sobria di altre. Sicuramente sprovvista delle promesse mirabolanti (rimborso IMU da una parte e reddito di cittadinanza dall’altra) con cui berlusconi e grillo hanno messo alla prova la sprovvedutezza di parte dell’elettorato…

    1. crimson, ma “regole ferree” per uscire dalla crisi non significa affatto austerità!!
      ti prego, non dirmi che credi veramente questo fosse il programma economico del PD… sennò è veramente dal mettersi le mani nei capelli per l’incapacità di comunicare.

  12. Dopo aver letto le ultime dichiarazioni di Grilletto penso: se davvero come primo punto mi bloccano la tav e le altre opere che inseguono un modello di sviluppo anti-sostenibile, e mi danno il reddito di cittadinanza (il primo oltre che auspicabile lo vedo ben possibile, il secondo meno), potrò dire che qualcuno ha fatto qualcosa di sinistra, attraverso cambiamenti incisivi e socialmente utili. in altre parole, se riescono a “piegare” il pd a sinistra, io sarò solo felice.
    (con questo non voglio dire che non faranno niente “di destra”; tutt’altro, come dimostrano loro e i miei pensieri al riguardo da sempre sostenuti e non smentiti…ma spero che questo, qui, non ci sia bisogno di sottolinearlo).
    Dall’altro lato, quello ridicolo, molta gente che conosco e che li ha votati è assolutamente pro-tav e ultralberista…E mi chiedo anche cosa faranno i “poteri forti” nei confronti di questo “non apparato”, penso innanzitutto alle mafie, ma anche alle lobby.
    Non so voi, ma io per ora 1) sghignazzo 2) sono curioso di vedere come andrà a finire e godo se mi fanno dopo 60 anni cose di sinistra INSIEME AL PD 4) vigilo perchè quando faranno le prime minchiate (bavagli e insulti ai giornalisti, ai sindacati e ai lavoratori, cappi e manette ai poveracci, ecc ecc) possa/possiamo dargli addosso e fargli capire che anche le loro beate anime (in senso politico!) candide dovranno fare compromessi, nella vita, per il bene comune.

  13. A mio avviso, Bersani tutto sommato non ha perso: caso mai ha pareggiato! :)
    A parte gli scherzi, la percentuale di voti non mi ha stupito: forse Bersani non ha perso voti, semplicemente qualcuno che non voleva votare è tornato (inspiegabilmente) sui suoi passi e ha votato berlusconi. Probabilmente a dicembre, il pdl era al 15%, poi dopo la “performance” da Santoro ha preso 1-2 punti, poi altri 2 punti dopo aver preso Balotelli, forse anche Milan-Barcellona 2-0 ha inciso. Possono sembrare delle cavolate quelle che ho scritto, ma siamo in Italia….:)
    Ah e poi Fratelli d’Italia anzichè prendere un 4% ha preso un 2%, ah e poi dimenticavo Djannino!!!!
    Forse anche lui ha perso qualche voto….insomma eventi imprevedibili possono aver inciso sul “pareggio” del Pd (senza dimenticare il caso MontePaschidiSiena)…..
    Insomma un gran casino all’italiana!
    Comunque almeno la promessa di levare i tagli alla scuola pubblica, credo sia una promessa realizzabile quella del Movimento!
    Bah, chissà cosa succederà nelle prossime settimane……
    Buonanotte!

  14. Non capisco come si possa uscire dalla crisi senza l’austerity.
    Per 30 anni abbiamo speso più di quanto abbiamo incassato, non serve un master in economia per capire che se non tagliamo la spesa pubblica (in cui ci sono clamorosi sprechi e tantissima gente che ruba lo stipendio, basta fare un giro in Comune, in Tribunale, in Regione, negli uffici amministrativi delle ASL o degli Ospedali per rendersi conto che lì chi lavora è solo perchè ha una dignità e un’onestà diversa dai molti che non fanno praticamente nulla) falliremo.
    La pressione fiscale non si può alzare ulteriormente (è già esagerata), le politiche di recupero dell’evasione non stanno portando i risultati sperati e troppo ambiziosi decantati…

    Il PD ha preso pochi voti, al netto della legge elettorale. Sinceramente con il 30 % circa non sarebbe nemmeno così democratico avere il 55 % dei seggi sia al Senato sia alla Camera, premesso che la legge elettorale è da cambiare e che non ha più senso, a 65 anni dalla Costituzione, questo bicameralismo perfetto con 945 fra senatori e onorevoli…

  15. io spero solo che, tra qualche mese quando si andrà nuovamente a votare (con una legge elettorale nuova si spera), alle primarie del PD color che hanno votato Bersani, allarghino il loro orizzonte e provino a proporre qualcosa di nuovo..Bersani è lento..
    la paura di prendere voti dal centrodestra si diceva…
    bene, l’ha fatto Grillo e ha vinto

  16. @emmegì
    Sono meno ottimista di te. Prima di tutto non sono così sicuro che sia possibile un’intesa fra PD e M5S. Secondariamente se anche ci si riuscisse, secondo me sarebbe tutto tranne che un Governo stabile. Non ho molta fiducia nel senso di responsabilità istituzionale dei grillini. A mio avviso sarebbe meglio fare una nuova legge elettorale e tornare al più presto alle urne.

    @donburo
    Il leader di un partito si è dimesso perchè aveva detto una bugia circa un master, in realtà mai conseguito. Il leader di un altro partito, condannato a 4 anni e mezzo per frode fiscale e con un altro processo in corso per prostituzione minorile, non solo non si è dimesso, ma è stato addirittura premiato da un elettore su tre.
    Tutto questo mentre il leader di un altro partito ancora, che ha conseguito il 25% dei voti, ha condotto una campagna elettorale senza rispondere mai ad alcuna domanda da parte dell’informazione italiana. Tutto questo è considerato normale dalla gente solo in Italia, mai sarebbe successo in un’altra democrazia occidentale.
    Ora, mi si può dire che Bersani non ha acceso la speranza nei cuori… ed è vero. Però non si può negare che il popolo italiano ha votato, ancora una volta, in modo poco responsabile (per non dire di peggio)

    @pavelo
    Diciamo che il centrosinistra viene sempre votato, con scarti di qualche punto percentuale in più o in meno, da circa un elettore su tre. Se si vuole vincere si deve convincere anche quelli che per noi non hanno votato mai…

    @Bruno
    Ecco perchè sarebbe stato importante avere una maggioranza stabile… per poter fare le riforme di cui il Paese ha così bisogno. Adesso dubito fortemente che ci riusciremo…

    @luigi
    Come dicevo sopra, il centrosinistra è sempre votato, con scarti di qualche punto percentuale in più o in meno, da circa un elettore su tre. Se si vuole vincere si deve convincere anche quelli che per noi non hanno votato mai…

    1. Condivido pienamente le tue preoccupazioni e non credo che si durerà a lungo in ogni caso. Però, vediamo come si organizzazno le stelline.
      Luigi si rivolge spesso solo a te, ma mi perdonerà se ogni tanto gli rispondo anche io: a mio parere renzi catalizzerebbe il voto moderato e populista, non certo quello della sinistra. Credo che, in ogni caso, renzi o un candidato di “sinistra arancione” (forse non Vendola per altre ragioni) avrebbero avuto un risultato un poco migliore.

      1. @Emmegì
        Detto subito che col senno di poi è sempre più facile parlare, Renzi (che alle primarie comunque io non avevo votato) forse sarebbe riuscito ad intercettare quel bisogno di rinnovamento espresso così forte dall’elettorato. Avrebbe cioè spuntato una delle armi più forti di Grillo, o perlomeno avrebbe impersonificato le medesime istanze. Avrebbe pertanto (sempre a livello teorico, si badi) bloccato l’emorragia di voti verso il M5S e coagulato il voto dei moderati. Certo, avrebbe perso un pò a sinistra, ma abbiamo visto che fine ha fatto la sinistra a questo giro? Vendola (da me votato) ha preso il 2 e rotti, più o meno lo stesso di Ingroia che resta fuori dal Parlamento. Entrambi hanno perso moltissimo a favore, ovviamente, di Grillo.

  17. Come giustamente fanno osservare Rear, il Financial Times e il Wall street Journal (ed in genere la stampa estera),le politiche di rigore hanno sfastidiato l’elettore prima ancora delle polemiche anti-casta.Organizzare una campagna elettorale in una simile situazione è un’impresa non da poco.Solo chi correva per non governare poteva aver la meglio promettendo l’impossibile,addossando ogni responsabilità all’Europa prefigurando scenari di impossibili referendum e uscite dall’Euro manco fossimo la Svizzera o la Gran Bretagna.
    Ora,nelle more che i mercati ci divorino – un’occhiatina alla riunioncina ministeriale allargata di ieri a Palazzo Chigi – non si può che ballare e siccome baciare il Rospo PDL non si deve, non si può e non si vuole, non resta che ricondurre alla ragione le 5 stelle alle quali istituzionalmente – e qui Bersani che apre o chiude c’entra poco – vanno offerte sia la presidenza di una delle camere sia la possibilità dell’appoggio al futuro governo.La parola sta a loro e al loro senso di responsabilità.Quasi non vorrei essere nei loro panni.

  18. @sed
    E’ proprio perchè mi fido poco del senso di responsabilità di Grillo e del suo movimento che preferirei andare al più presto a nuove elezioni, naturalmente con una nuova legge elettorale. Capisco che sia una strada difficile, vista perdipiù la prossima elezione del Capo dello Stato. Capisco pure che prima sia giusto provare a verificare se sia possibile realizzare un’intesa col M5S. Il quale per far ciò però dovrebbe abbandonare del tutto il suo gioco allo sfascio e vestire i panni più seri e difficili da portare della forza di governo. Cosa della quale, personalmente, sono alquanto dubbioso.

    1. Ma se non si trova la strada manco la legge elettorale puoi fare. In Parlamento non funziona come in Regione, il futuro governo parte solo con il voto di fiducia.Se dicono di no alla proposta anche solo di appoggio esterno si assumono una responsabilità grave rispetto al paese e a i loro elettori.
      E ripeto : un occhio a come stanno rispondendo i mercati.
      Non ce ne frega niente? Il mezzo punto di ieri lo paghiamo noi eh. E di mezzo punto in mezzo punto è lastricata la strada per Atene.
      Io non so come possano reagire i 5 stelle perché non li conosco ma credo che la strada del coinvolgimento sia l’unica percorribile.Se vogliono davvero far qualcosa,realizzare i loro progetti,si devono mettere in gioco.Mica possono andare avanti a spettacoli slogan e clic.
      (E meno male che Giorgio c’è)

      1. dimenticavo….al Senato manco potrebbero astenersi ché l’astensione vale voto contrario.Per il ni bisogna uscire ogni volta dall’aula.Ecco : hanno trovato dove sedersi : in Transatlantico

      2. ma pensiamo veramente gli elettori riflettano sulla fiducia??? secondo me no, ho perso speranza in questo senso.
        ha scritto bene rear, non sono maturi: tutti coloro che hanno votato M5S o PDL pensano solo alla loro convenienza personale/politica, hanno gli occhi bendati rispetto alle conseguenze della mancanza di un governo ed di altri mesi buttati per le riforme.
        specialmente i grillini, gioiranno alla notizia: sono convinti che sia l’ennesimo passo verso un “vero cambiamento”…..

        anche a me l’idea di collaborare piace poco, ma al momento non vedo alternative. anche perchè col PDL è il suicidio.
        quanto al voto al Senato, sono curioso di vedere come se la caveranno con questi tecnicismi!!

  19. Fra l’altro Paolo, se aboliranno Equitalia (che ricordiamolo… non istituisce alcuna tassa, che adesso pare il contrario) e renderanno la prima casa impignorabile… sai come aumenta il recupero dell’evasione fiscale e come sarà sempre più facile accedere al credito da parte delle banche ?

    Molto più semplice fare le sparate che proporre riforme, giuste, sulle modalità operative di Equitalia, su certi limiti di debito prima del quale non si può pignorare la prima casa etc… aboliamo tutto !

    E poi voglio capire quali saranno le politiche di aiuto per la piccola e media impresa quando renderai impossibile l’accesso al credito…

  20. @Bruno
    Proprio qui sta il punto. Il M5S si configura come un movimento eversivo dello status politico attuale. Un conto è sparare contro tutti, un altro è far parte del Governo, prendere decisioni insieme ad altre forze politiche, mediare, raggiungere compromessi… mah…

    @sed
    E’ proprio del voto di fiducia che sono dubbioso. Tu poi pensi che gli elettori di Grillo lo penalizzerebbero se rifiutasse di dare la fiducia a Bersani? Sono settimane che mi faccio un giro fra i maggiori giornali online. Non c’è articolo, lievissimamente critico col Movimento, che non venga stigmatizzato dagli elettori di Grillo con commenti, i cui i toni ti lascio facilmente immaginare. Nella base non esiste senso critico nei confronti delle decisioni di Grillo, ed il pochissimo che c’è viene spazzato via in malo modo. Siamo davvero sicuri che il loro obiettivo sia quello di mettersi in gioco adesso in un Governo col PD, da sempre etichettato come PD meno ELLE… come a dire: sono tutti la stessa cosa, tutti a casa devono andare? Io ho dei dubbi…

    1. Possono uscire dall’aula abbassando il quorum,non si sporcano le mani fanno contenti i loro elettori e nel contempo garantiscono il futuro. Credo sia l’unica via.E credo proprio che ci stiano pensando.Per il resto si regolano approvando o meno le proposte all’ordine del giorno.
      Può non funzionare ma quella di Bersani è l’unica proposta politica vera in questo casino. (ambasciatore Nichi,se non ho capito male)

  21. @Sed
    Ho letto anche io che Vendola si prepara a fare azione di mediazione. Vedremo come va a finire. Io mi fido poco di Grillo, ma spero di sbagliarmi. Magari i suoi attivisti sono migliori di lui… chissà…

    1. Ieri ho visto che Fo si sbracciava per una soluzione del genere.Se,come sembra,è diventato un consigliere stimato di Grillo,siamo almeno ad un richiamo al buon senso.Non so quanti voti gli abbia portato l’intervento del Nobel sulla piazza ma so per certo che quelli sono voti di gente che si guarda bene dal buttare all’aria il tavolo.
      Siamo nelle mani dei pontieri? Fo e Nichi? Oppoveri noi ci vorranno giorni per chiudere un periodo.

  22. @Sed
    Se avessimo ancora dei dubbi sul senso di responsabilità di un Movimento come quello del comico genovese, ecco l’elegante, misurato, assennato suo ultimo post «Bersani è un morto che parla. Fa proposte indecenti. Si dimetta. Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (nè ad altri). Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle». Tutto questo naturalmente con buona pace di Dario Fo.

    1. Queste dichiarazioni le conoscevo già, i deputati del 5 stelle comunque usano altri toni e sono possibilisti.
      E a noi quelli interessano,Grillo non è in parlamento né ci sarà mai e siccome l’alternativa all’appoggio esterno è tutti a casa, dovrà vedersela con un elettorato composito e con gli eletti. Per me ha poco da sbraitare.
      Il cul de sac c’è anche per lui.
      (detto tra noi a me l’appoggio di Fo non ha fatto né caldo né freddo né mi ha meravigliato la sua posizione,solo che siamo su altri livelli comunicativi e politici e questo non può sfuggire)

  23. @Antonello
    “Ha” si scrive con la H davanti…

    @Sed
    Mi auguro che tu abbia ragione. Però registro che è sempre stato Grillo a decidere cosa fare all’interno del Movimento e i pochi che non hanno rispettato le sue indicazioni sono stati cacciati in malo modo. Perdipiù a lui farebbe molto comodo un governissimo: al prossimo giro prenderebbe il 40%!

    @Bruno
    Secondo me se non si concretizza l’intesa con il M5S si dovrebbe costituire un Governo con tutti quelli che ci stanno, realizzare la riforma elettorale ed andare a nuove elezioni appena possibile. Un accordo con berlusconi sarebbe il suicidio politico del PD…

    1. Mi sa che a questo doppio registro dovremo fare il callo (che poi è una roba da vecchia politica… ma tant’è).
      In definitiva per quanto il voto possa significare protesta e ribellione,l’elettore tende sempre ad ottenere un risultato positivo. Grillo non può pensare di cavarsela con gl’insulti.
      Sul piatto ci sono provvedimenti che tutti aspettiamo da anni e che potremmo ottenere qui e subito. E c’è anche il modo di dare finalmente un senso positivo e anti-retorico alla parola responsabilità nazionale.
      Se ci si riuscirà bene. Altrimenti potremmo dire di averci provato.Non è poco.

  24. Onestamente questo post non mi ha entusiasmato (non so perchè ma stavolta mi aspettavo qualcosa di diverso da te) e non mi è piaciuta nemmeno molto la discussione (un pò a senso unico, mi sembra) che ne è seguita.
    Penso sia ora di smetterla di dare agli italiani degli ignoranti, idioti e altri insulti assortiti solo perchè non votano per il PD
    Penso sia ora di smetterla con questa storia del populismo, che cosa vuol dire esattamente? (vi invito a leggere questo splendido pezzo di Gianantonio Stella di oggi sul Corriere http://www.corriere.it/editoriali/13_febbraio_27/Atlante-populista-italiano-della-loggia_39c34d86-80bb-11e2-b0f8-b0cda815bb62.shtml )
    Ragazzi, non ha vinto Grillo, hanno clamorosamente perso, e in maniera pesante, Bersani e Berlusconi, perchè gli italiani hanno detto basta ad una classe politica che è la stessa da 25 anni e che ci ha portato al punto in cui siamo.
    Lunedì pomeriggio con lo spoglio ancora a metà, il mio socio è entrato nella mia stanza e ha detto una grandissima verità che ancora non ho letto nè sentito dire da nessun altro: “il vero vincitore di queste elezioni è Matteo Renzi” e sinceramente oggi sono contento di come sono andate le primarie del Pd: era ancora troppo presto per Renzi al quale ora si aprono le porte del futuro.
    Checchè ne diciate voi e ne scriva la cosiddetta stampa specializzata, l’unico scenario possibile oggi è un governo PD-PDL che faccia la riforma elettorale e qualche altra riforma urgente e tra sette o otto mesi al massimo si torna alle urne con Renzi alla guida del PD: e allora finalmente verranno spazzati via definitivamente Berlusconi e la Lega e avremo un governo con una maggioranza solida e stabile per governare.
    Fantapolitica? vedremo…

    1. Con tutto il rispetto chè altrimenti Ernesto Galli della Loggia – non Gianantonio Stella! Siamo a distanze siderali – mi si avvilisce, come puoi pensare che un 50% di elettori (25 a Grillo e 25 di astensione) che se non altro ha dimostrato tutta la sua idiosincrasia per lo stato delle cose, non sia un indicatore inequivocabile del fatto che un’alleanza PD-PDL verrebbe comunque letta come un perpetrarsi di vecchi schemi.
      E manco male che con le prove di dialogo il centro sinistra ci ha già rimesso le penne tra bicamerali e proposte di riforme istituzionali veltroniane miseramente naufragate per inaffidabilità dell’interlocutore .
      Quanto al resto, cioè al caro Galli della Loggia, che Grillo faccia male alle già traballanti istituzioni di questo paese è un dato di fatto.Non ti piace il termine populismo? Anche io preferisco qualunquismo e stile pre-politico.Né si può pretendere che agli insulti e alle accuse più disparate -vedi quelle di ieri o se vuoi di sempre – si debba rispondere con il linguaggio dell’Asilo Mariuccia chè altrimenti si è supponenti.
      Dialogare con il movimento delle stelle è un obbligo.E se Bersani ha il problema di cercare la quadra per fare uno straccio di governo,Grillo ha quello del coinvolgimento,problema non da poco per uno che spera nell’accordo PD PDL per aumentare con poca spesa la sua rendita di posizione.

      1. Coda : Le primarie non si fanno per gioco. Un perdente uscito addirittura da un doppio turno non può essere presentato come candidato premier.Altrimenti quelli che hanno votato il vincitore si sarebbero interrogati – insieme a tutto il paese – sulla sanità mentale del gruppo dirigente del PD.
        Magari Renzi era quello giusto ma Democrazia ha decretato altrimenti. Che je voi dì?

  25. sono d’accordo con Paluca, il vincitore è Renzi, che disse più volte al vecchio Bersa di darsi una mossa o avrebbe perso anche stavolta..
    spero che alle prossime primarie del PD, coloro che hanno votato Bersani capiscano lo sbaglio fatto, e appoggino il rinnovamento, perchè poi alla fine alla gente, questo interessa: facce nuove, gente nuova..e spettiamola con la storia che al PD non interessa catturare i voti del centrodestra, per dignità, per arroganza…lo ha fatto Grillo e ha vinto.

  26. quanto ai grillini in Parlamento, credo che non abbiano manco diritto di parola..abbiamo già avuto degli esempi di persone che hanno osato aprire bocca e criticare Pancho Villa-Grillo…
    saranno un esercito di burattini manipolati via web dal reverendo Jones…

  27. infine…sul commento sprezzante del candidato socialdemocratico tedesco:
    ha solo espresso ciò che tutti pensano ma ipocritamente non dicono..e ci offendiamo pure…
    ma chi li ha votati i due clown??

  28. @sed
    Vorrei avere la tua positività. Invece sono preoccupato. Non vorrei che fossimo passati da uno che ha governato anteponendo i propri interessi a quelli del Paese, ad un altro che gli interessi del Paese invece li vuole distruggere.

    @paluca
    Mah… io continuo a credere che le proposte politiche non siano tutte uguali, alcune sono più responsabili e serie, altre invece preferiscono illudere la buona fede della gente o cavalcare e montare un legittimo malcontento. Un analisi del voto che si rispetti non può prescindere da questo punto, secondo me. Però, se avessi letto bene il mio post avresti trovato, oltre che queste motivazioni, anche la chiara accusa al PD di aver sbagliato almeno in due cose: non aver cambiato la legge elettorale e non aver intercettato un grande bisogno di rinnovamento.

    Come ho già scritto nei vari commenti, Bersani non è stato messo lì dalla nomenclatura del partito, alle primarie è stato votato a netta maggioranza da 3 milioni di persone. Col senno di poi oggi si può dire che Renzi, forse (non abbiamo la controprova), avrebbe spuntato una delle armi più forti di Grillo o perlomeno avrebbe impersonificato le medesime istanze di rinnovamento della classe politica. Avrebbe pertanto bloccato l’emorragia di voti verso il M5S e coagulato il voto dei moderati. In questo senso faccio autocritica perchè alle primarie avevo votato Vendola al primo turno e Bersani al secondo. Ma a dicembre lo scenario politico era completamente diverso. Il PdL era allo sbando, berlusconi si era ritirato e ritenevo che Bersani avrebbe potuto portare il Centrosinistra alla vittoria senza difficoltà. Invece con Bersani, il cavaliere è ridisceso in campo e ha compiuto un’impresa. Non sono infatti d’accordo con te quando parli di sconfitta della destra. berlusconi è riuscito a far votare per la sua coalizione un italiano su tre, in soli 2 mesi!

    Detto questo, non si può tacere sul fatto che viviamo in un Paese in cui il leader di un partito si dimette perchè aveva detto una bugia circa un master, in realtà mai conseguito. Invece il leader di un altro partito, condannato a 4 anni e mezzo per frode fiscale e con un altro processo in corso per prostituzione minorile, non solo non si dimette, ma viene addirittura premiato col 30% dei consensi. Tutto ciò mentre il leader di un altro partito ancora, che ha conseguito il 25% dei voti, conduce una campagna elettorale senza rispondere mai ad alcuna domanda da parte dell’informazione. Ecco: tutto questo viene considerato normale solo qui in Italia, ma mai sarebbe successo in un’altra democrazia occidentale. Ora, mi si può dire che Bersani non ha acceso la speranza nei cuori… ed è vero. Però è altrettanto vero, a mio avviso, che il popolo italiano ha votato, ancora una volta, in modo poco responsabile.

    @luigi
    Deciditi: ha ragione Paluca che dice che ha vinto Renzi (e quindi perso Bersani) o ha ragione il leader socialdemocratico tedesco che sostiene che il popolo italiano ha votato per due clown? :)

    1. Sed, vorrei quasi azzardare che mi stai restituendo la fiducia negli italiani….
      ma poi so che m’illudo.

      Rear, io ormai dico da un pò che non ho alcun ottimismo: nel M5S vedo bene l’evoluzione di un populismo, un sua versione 2.0
      come possiamo credere che persone cresciute a pane e berlusconismo siano ragionevoli, responsabili, mature e pronte a cambiare il paese??

  29. Un estratto (ancora) da GIAP, con l’invito ad affrontare tutta la lettura (questa volta non così ostica) perchè riassuntiva di tutto il loro lavoro sul grill(ett)ismo. Può non essere condivisibile, ovviamente, e certamente per chi non ha voglia di andare a scavare un po’ saranno tutte pippe, ma le analisi a me sembrano approfondite e interessanti, qualcosa con cui è utile confrontarsi.
    “Siamo convinti che il grillismo sia fondamentalmente un’ideologia e un racconto del mondo di destra, proprio nel senso che dicevamo sopra. I motivi per cui ne siamo convinti, e gli esempi che abbiamo fatto, sono tanti. Per noi il discorso di Grillo/Casaleggio è un mix di vari populismi e miti interclassisti, con fortissimi elementi di liberismo e addirittura di ideologia da destra «anarcocapitalista» statunitense (non a caso un esponente di punta del M5S, Vittorio Bertola, proprio qui su Giap ha dichiarato: «Mi piace Ron Paul»). Su alcune tematiche, come quella dell’immigrazione, tanto dal blog di Grillo quanto da certi meandri del suo moVimento sono partiti enunciati addirittura criptofascisti. Chi vuole potrà approfondire seguendo i link sopra.
    Il fatto che il programma del M5S elenchi molti punti che sollecitano provvedimenti normalmente considerati «di sinistra» non solo non inficia le nostre conclusioni, ma è stato una delle premesse del dibattito. Anche le considerazioni specifiche sul programma le trovate nelle discussioni di cui sopra.
    Il paradosso è che il M5S ha molti attivisti e moltissimi elettori (andando a spanne in base alle percentuali dei sondaggi, non meno di tre milioni) che vengono da sinistra e tuttora si considerano di sinistra.
    Abbiamo più volte detto di capire queste persone, abbiamo dichiarato che se vedono in quel movimento un’alternativa da provare «la colpa di questo è delle sinistre, che fanno di tutto per risultare invotabili».
    Anche nell’ormai famigerato pezzo pubblicato sul sito di Internazionale abbiamo scritto che milioni di persone hanno votato M5S come extrema ratio perché (rimarchiamo l’avverbio usando il corsivo) «giustamente hanno trovato disgustose o comunque irricevibili le altre offerte politiche».”

    Segue QUI

  30. Scusate, dimenticavo di citare questo “Anche questo è riconducibile al frame di destra: se viene espressa una critica al M5S che distingue (la base dal vertice, gli elettori dal capo politico, una causa dalle altre, una motivazione per il voto dall’altra, una destra da una sinistra), va subito «schiacciata» (nel senso di schiacciare una prospettiva, in modo da ammucchiare i diversi elementi di un’inquadratura) affinché tali distinzioni scompaiano, perché il Popolo è indiviso, non ha classi ed è animato da un’unica volontà di cambiamento etc. etc.”
    Detto ciò…molto interessanti a mio avviso le osservazioni ma soprattutto le conclusioni, gli auspici, ai quali si giunge (in sintesi non esaustiva: “Grillini: ribellatevi, dividetevi, amministrateci da uomini davvero liberi!!”)….E ora la smetto!

        1. Ma di quale rispetto parli, se offendete tutti quelli che non votano come voi (pd-sel)? se esigete rispetto, siate voi i primi portarlo. Grazie.

  31. io sostengo da sempre che Renzi avrebbe vinto, anche con i voti del centrodestra deluso…
    non essendo stato in competizione, hanno vinto due clown
    il discorso fila no?

  32. Innanzitutto mi scuso per lo scambio di persona tra Galli della Loggia e Stella, purtroppo quando si legge un articolo la mattina appena svegli e ancora rintronati dal sonno, si lavora tutto il giorno a ritmi folli e poi si commenta il Blog alle 23.30 circa si rischia solo di fare delle figure di m. : scusatemi tutti!.

    @sed da qualche parte ho letto (e scusate ancora se non ricordo la fonte ma in questi giorni siamo bombardati da tutte le parti) che gli italiani con questo voto è come se avessero viluto dare a PD e PDL il cerino acceso in mano: voi ci avete portato sull’orlo del baratro e voi ora, ASSIEME, ci tirate fuori, dopodichè, cortesemente, vi levate dalle scatole DEFINITIVAMENTE.
    In merito ad un accordo PD – Grillo è doveroso per Bersani tentarci sia perchè è l’unico modo per tentare di governare a lungo sia perchè un domani potrebbe sempre dire che anche Grillo non è coerente visto che ha sempre sostenuto che non si sarebbe mai alleato con PD e PDL ma poi, trovatosi al potere ha ceduto alle lusinghe.

    @sed e Rear: lungi da me l’idea che il PD dovesse presentare Renzi come Premier dopo le Primarie, non scherziamo! Forse aprire il voto anche al vasto popolo di centro e di destyra avrebbe reso le Primarie un pò più democratiche ma questo è un altro discorso; diciamo che il popolo della sinistra nel votare Bersani anzichè Renzi ha dimostrato la stessa “poca responsabilità” (cito direttamente le vostre parole) che secondo voi gli italiani avrebbero dimostrato votando Grillo e Berlusconi. Con Renzi candidato Premier penso (la prova contraria non c’è) che Berlusconi non sarebbe sceso in campo, che Grillo avrebbe avuto molte più difficoltà ad erodere l’elettorato di sinistra e che una bella fetta di quel 25% non si sarebbe astenuto: chissà!
    @Rear: un candidato premier che perde una valanga di voti come Berlusconi rispetto alle elezioni precedenti è un perdente e basta: che poi lui sappia trasformare anche le sconfitte in vittorie è un altro discorso…
    @Luigi: un politico di rilievo che fa battute davvero tristi e fuori luogo come il candidato del SPD può solo essere condannato senza se e senza ma e bene ha fratto Napolitano, sempre misurato e puntuale a rimetterlo immediatamente al suo posto!
    @Emmeggi: non ho niente in comune con Grillo, le sue idee e il modo in cui conduce il suo Partito e ha fatto la sua campagna elettorale: detto questo non mi trovo assolutamente d’accordo con la sua demonizzazione che ne viene fatta a più riprese qui come in altri ambienti di destra e sinistra. Grillo è legittimamente lì dove si trova, è stato votato in piena libertà dagli italiani che evidentemente non credono più alle ormai innumerevoli bugie dei soliti vecchi e hanno preferito dare il loro voto ad un distruttore piuttosto che ai pifferai magici; i pifferai magici (e i loro elettori) avrebbero dovuto pensarci prima e non stracciarsi le vesti ora.

  33. @paluca
    purtroppo sono convinto che quanto espresso dal candidato tedesco, sia il pensiero comune a molti europei..oltre che a noi italiani

    1. he sia un pensiero comune non lo metto in dubbio, che un candidato di un altro Paese si permetta di esprimerlo in pubblico è inammissibile e rende lui ancora più clown dei nostri (ci siamo forse dimenticati del putiferio che scateno il “kapò” di Berlusconi?)

      1. “kapo´” evoca scenari e tragedie di massa ben diversi da clown, che mi sembra una definizione pittoresca, forse irrispettosa, ma sicuramente azzeccata. La cosa che mi manda in bestia e´ che a sentire cosa dicono in allegria i due in questione alle categorie non gradite (elettori di sinistra, politici, giornalisti, magistrati, definiti via via come: mafiosi, merda, coglioni…fino a simpatiche vette come “io non mi fiderei mai di uno con il naso adunco”), chiamarli circensi e´ gia´ un grande sforzo di empatia

  34. @emmegì
    Francamente non saprei dire se il M5S sia di destra o di sinistra. La corrispondenza di amorosi sensi con CasaPound c’è stata e questo potrebbe essere un segnale inequivocabile. Certo è che la forza del Movimento è la sua trasversalità e quindi la mancanza di una vera ideologia. Mancanza che viene accuratamente sottolineata ed alimentata, proprio perchè sia possibile fare del Movimento una “casa” per tutti. E proprio da tutti, infatti, Grillo ha preso i voti: sia da i grandi partiti, sia dalla sinistra di Vendola ed Ingroia, sia da Fini e Casini, sia dalla Lega.

    @luigi
    Si Luigi, il discorso fila… volevo solo un pò prenderti in giro… :)

    @paluca
    Lungi da me la volontà di difendere berlusconi. Certo, se si considerano le elezioni del 2008 il PdL ha perso tantissimi voti. Non si può però sottostimare l’impresa che il Cavaliere è stato capace di fare in due mesi scarsi. Da quando cioè ha ripreso in mano un PdL allo sbando e, con buona pace dei tanti che lo davano oramai politicamente ininfluente, ha portato la sua coalizione ad un soffio dal conquistare Camera e Senato e in pole position per guidare insieme al PD il prossimo Governo, se Grillo si chiamerà fuori. Non mi pare poco.

    Sulle primarie sono d’accordo con te, del resto nella mia precedente risposta ho già fatto autocritica al riguardo. Una sola precisazione: il voto a Bersani di dicembre non si può valutare poco responsabile, perchè la sua proposta non era certo rappresentativa di una deriva demagogica o populista, era soltanto diversa da quella di Renzi dal punto di vista politico/programmatico. Oggi, col beneamato senno di poi, lo si potrebbe considerare un’errore da un punto di vista eminentemente strategico.

    Non capisco bene se per te, solo per il fatto che Grillo abbia preso una valanga di voti, non possa essere criticabile, non si possa dire ad esempio che la sua proposta politica sia demagogica e non sia criticabile – di conseguenza – anche chi l’abbia votato. Quando nel 1994 berlusconi si presentò alle elezioni per la prima volta, prese il 21% dei voti. Solo il 4% in meno dei voti andati oggi al M5S. Nè allora nè oggi ho ritenuto che i due leader non abbiano vinto legittimamente. Stiamo però attenti a sostenere che solo per il fatto che un politico conquisti la maggioranza dei consensi abbia automaticamente anche ragione, perchè sarebbe molto pericoloso. Ti lascio alcune righe di Umberto Eco come riflessione sull’argomento: «In politica Hitler non è andato al potere per un colpo di Stato ma è stato eletto dalla maggioranza, Mussolini ha instaurato la dittatura dopo l’assassinio di Matteotti ma prima godeva di una maggioranza parlamentare. Sarebbe ingiusto giocare di paradossi e dire dunque che la maggioranza è quella che sbaglia sempre, ma è certo che non sempre ha ragione. In politica l’appello alla volontà popolare ha soltanto valore legale (“Ho diritto a governare perché ho ricevuto più voti”) ma non permette che da questo dato quantitativo si traggano conseguenze teoriche ed etiche (“Ho la maggioranza dei consensi e dunque sono il migliore”). In certe aree della Sicilia e della Campania i mafiosi e i camorristi hanno la maggioranza dei consensi ma sarebbe difficile concluderne che siano pertanto i migliori rappresentati di quelle nobilissime popolazioni».

    1. Assolutamente Rear! Secondo me Grillo è criticabilissimo e sono io il primo a non condividerne pensiero politico, modo di agire e di porsi all’opinione pubblica. Ma il punto è proprio questo: lo è per me, per te e per molti altri italiani ma non per chi l’ha votato. nei confronti di Grillo sarò sempre ipercritico, contrario anche se ne avrò sempre rispetto e mai mi permetterò di dargli del clown, nei confronti dei suoi elettori non mi permetto nemmeno di essere critico, la pensano diversamente da me e per fortuna abbiamo libertà di voto e democrazia sufficiente perchè ognuno di noi sia libero di votare come meglio crede.
      Tutto qui.
      Semmai mi interrogherò sul fenomeno e sul perchè ha raccolto tanti voti e alla fine tronerò nuovamente al punto di partenza: perchè sarebbe davvero ora che chi ci ha portato in questa situazione (se può farti contento Berlusconi al 60% e Bersani al 40%) si tolga una buona volta di mezzo lasciando spazio ad una nuova classe politica rinnovata: se così sarà non avremo più bisogno di Grillo e sarà lui il primo a farsi da parte considerando esaurito il suo compito.

  35. come nel 94…trionfa il populismo (all’epoca Berlusconi),e la protesta (all’epoca Lega Nord)
    corsi e ricorsi storici, nulla di nuovo..
    io non sottostimerei Berlusconi, ma alla fine ha pu sempre perso quasi metà del suo elettorato, definirla una vittoria mi pare eccessivo
    mentre invece è una sonora sconfitta quella di Bersani…

  36. @paluca
    certo che è inammissibile…ci mancherebbe, oserei dire che è un autogol, tuttavia risponde a un pensiero comune su di noi, da sempre malconsiderati in Europa e non solo…
    possiamo anche fare finta di non aver sentito, potrebbe anche ritirare la frase, ma rimane il fatto che dal loro punto di vista (e non solo il loro), hanno ragione.

  37. @luigi
    Sono d’accordo. Corsi e ricorsi storici. Gli Italiani, specie nei momenti di grave crisi politica, sono soggetti a farsi incantare da personaggi che, sfruttando il clima di protesta, portano avanti la più logora delle banalità politiche, ossia la diversità da tutti gli altri, esattamente come berlusconi e Bossi fecero nei primi anni ’90.
    Steinbrueck ha sicuramente sbagliato perchè non può fare certe affermazioni in virtù del ruolo che ricopre. Resta il fatto che le preoccupazioni internazionali circa il risultato delle elezioni italiane sono giustamente molto diffuse, come si evince per esempio dalla copertina di The Economist.

  38. La reazione del buon Antonello la dice lunga sulla disponibilità ad andare ad approfondire alcune tematiche e sul persistente lavorio politico di cui si diceva sopra,sintetizzabile con se muovi una critica e analizzi, “demonizzi”, se scavi e ti confronti sei “un intelligentone”, e via discorrendo…” (Proprio come fa mr. B.) Sì, è più semplice giocare alle figurine tra destra e sinistra, o a Subbuteo con la storia.
    Sarà (h)anche questo il motivo?
    Ma non c’è nessuno tra voi esseri disgustosi di sinistra che si è andato a leggere il pezzo? Dai, voi ne avete di tempo da perdere, culoni!! Il tema della “rivolta interna” ai grillini è interessante, in questo momento.

    1. La rivolta interna è interessante ma ahimè incalcolabile a leggere i loro siti che mi danno ansia esattamente come la scrivania che mi possiede quando è arrivata al limite della stratificazione.Voglio dire che sul blog delle stelle chi passa lascia un contributo e vai a sapé.. (anche su questo sito si è testé materializzato uno sdoppiamento,non so se hai notato),il fenomeno comunque si sta materializzando altrove : vedi discussione che avranno gli eletti nel fine settimana,vedi conversazioni di elettori carpite qua e là,vedi qualche timida uscita di sparuti portavoce o fugaci apparizioni in televisione.
      Da quel che vedo il casino è alle porte.Nel senso che il dubbio sul coinvolgimento o meno insieme al meccanismo di cui stanno per entrare a far parte produrrà salutari e poco governabili scompensi.
      Non si può saltar fuori dalla gravitazione universale. Opposizione o governo, coinvolti lo sono già. La loro scelta ora riguarda solo la dignità con cui interpretare un ruolo. E non sottovalutare il ruolo di Roma, la mia città …dai tempi dei tempi …quando riparti non sei più lo stesso.
      (Conosco Wuming e Giap,sono anche lettrice dei disgustosi prodotti editoriali presenti e passati oltre che di Internazionale…insomma lo schifo è completo)

      1. Sí su Roma hai ragione. MI e´ capitato di recente di venire semplicemente a lavorarci per un giorno per la presentazione di un prodotto in cui sono coinvolto e benche´ io sono un anti-carrierista (nonche´ e inevitabilmente uno lavorativamente di livello basso basso) e non subisca alcun “fascino della cravatta”, del nome o della rappresentayione, un pochino mi ero gasato anche io, al ritorno.
        Se conoscevi Giap e i WuMInchia sei davvero una zuccona disgustosa, Sed,lasciatelo dire, ma senza polemica.
        ps perdonatemi la punteggiatura strampalata, ma scrivo da tastiera seria

        1. …E anche i congiuntivi. Perdo tasti e pezzi, su sta tastiera. Perche´ mi sono anche dimenticato di dire che non vedo “sdoppiamenti” qui, a meno che tu non stia alludendo a un luca che non c´e´…Il quale pero´ mi sembrava meno strabiliante del neo-acquisto del blog di Rear. A proposito, Rear, ma sbaglio o i commenti qui sono aumentati un bel po´ nell´ultimo periodo?

          1. Sono anche abbastanza cieca ma gli sdoppiamenti li sento a naso. Ci sono vapori che escono dalle porte USB o di Tannhäuser, non trovando gli occhiali, non saprei..

            1. @Sed e Emmegì
              Se ho ben capito, Sed ritiene che Luca ed Antonello possano essere due figure schizofreniche riconducibili in realtà ad un solo grillino, duro e puro quanto mai! :)

    2. Ma cosa vuoi leggere il pezzo di quattro squinternati che si fanno masturbazioni intellettuali per essere originali a tutti i costi, se il partito dei carc, comitato di appoggio alla resistenza per il comunismo, fa un appello al voto per il 5 stelle come fa ad essere di destra (5 stelle)? ma è cosi difficile da capire?
      Possibile che il vostro unico argomento sia una H dimenticata? e citi De Mauro? che comunque dimentica sempre una cosa, che un diploma o una laurea non fanno una persona intelligente.

      1. @Antonello
        Che il fenomeno dell’ignoranza di ritorno ci sia è un dato di fatto, analizzato e studiato. Basti pensare alle file davanti ai patronati, di chi – avendo ricevuto la lettera di berlusconi – pretendeva che gli si rimborsasse l’IMU. Ma il punto in questione non è tanto (o non solo) l’incapacità di dominare degli strumenti per comprendere l’informazione scritta o orale, quanto piuttosto l’attitudine ad un voto di pancia, invece che uno più consapevole e ragionato. Come sostiene questo interessante articolo, il voto di pancia non è direttamente riconducibile ad una questione di ignoranza (come giustamente dici: cultura non significa necessariamente intelligenza). Si può votare emotivamente perchè arrabbiati o delusi o insoddisfatti, dando per questo vita ad una reazione più viscerale e meno riflettuta. A mio avviso, in questa campagna elettorale c’è chi ha cavalcato e persino alimentato questi sentimenti in modo strumentale e scorretto, e cioè in una parola: ha fatto demagogia.

        1. Ma vi volete mettere in testa che una buona parte di Italiani non c’è la fa più a mangiare? con cosa devono votare questi con le elucubrazioni di Scalfari e wuming o con la pancia? vi do un consiglio, vivete tre mesi con 400 euro al mese poi vediamo se votate ancora pd, chi vota pd è oggi un privilegiato o ha una pensione o è dipendente (meglio se pubblico) ecco perchè il pd ha perso 3.500.000 di voti, sono voti di persone che sentono la fame arrivare, se non fate l’esperienza tutte le congetture sono inutili. Uscite dal favoloso mondo di REPUBBLICA e andate a confrontarvi.

          1. Dai sinceramente senza polemiche inutili ditemi se non siete d’accordo con questa disamina, un po grossolana ma quanto vicina alla realtà.

            Gli italiani non votano a caso, queste elezioni lo hanno ribadito, scelgono chi li rappresenta. In Italia ci sono due blocchi sociali. Il primo, che chiameremo blocco A, è fatto da milioni di giovani senza un futuro, con un lavoro precario o disoccupati, spesso laureati, che sentono di vivere sotto una cappa, sotto un cielo plumbeo come quello di Venere. Questi ragazzi cercano una via di uscita, vogliono diventare loro stessi istituzioni, rovesciare il tavolo, costruire una Nuova Italia sulle macerie. A questo blocco appartengono anche gli esclusi, gli esodati, coloro che percepiscono una pensione da fame e i piccoli e medi imprenditori che vivono sotto un regime di polizia fiscale e chiudono e, se presi dalla disperazione, si suicidano. Il secondo blocco sociale, il blocco B, è costituito da chi vuole mantenere lo status quo, da tutti coloro che hanno attraversato la crisi iniziata dal 2008 più o meno indenni, mantenendo lo stesso potere d’acquisto, da una gran parte di dipendenti statali, da chi ha una pensione superiore ai 5000 euro lordi mensili, dagli evasori, dalla immane cerchia di chi vive di politica attraverso municipalizzate, concessionarie e partecipate dallo Stato. L’esistenza di questi due blocchi ha creato un’asimmetria sociale, ci sono due società che convivono senza comunicare tra loro. Il gruppo A vuole un rinnovamento, il gruppo B la continuità. Il gruppo A non ha nulla da perdere, i giovani non pagano l’IMU perché non hanno una casa, e non avranno mai una pensione. Il gruppo B non vuole mollare nulla, ha spesso due case, un discreto conto corrente, e una buona pensione o la sicurezza di un posto di lavoro pubblico. Si profila a grandi linee uno scontro generazionale, nel quale al posto delle classi c’è l’età. Chi fa parte del gruppo A ha votato in generale per il M5S, chi fa parte del gruppo B per il Pld o il pdmenoelle. Non c’è nessuno scandalo in questo voto. E’ però un voto di transizione. Le giovani generazioni stanno sopportando il peso del presente senza avere alcun futuro e non si può pensare che lo faranno ancora per molto. Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile, è un dato di fatto, lo status quo è insostenibile, è possibile alimentarlo solo con nuove tasse e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch’essi dalle tasse. E’ una macchina infernale che sta prosciugando le risorse del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza.

            1. @antonello
              Non credo che la questione sia riassumibile nel modo in cui hai fatto tu. Ossia il M5S rappresenta i “poveri” e PD e PdL rappresentano i “ricchi”. Io sono un povero impiegato e ho votato a sinistra e con me tanti e tanti italiani, che magari non stanno sotto un ponte, ma che comunque devono stare attenti ad arrivare a fine mese. Non credo neppure, come sostiene Grillo, che destra e sinistra siano la stessa cosa. Mi rendo conto che gli faccia gioco sostenerlo, perchè si vuol porre come unico baluardo contro il sistema che, a detta sua, è composto solo da ladri interscambiabili fra loro.
              L’obiettivo di Grillo fino ad ora è stata la destabilizzazione dell’intero sistema politico-istituzionale. Ma, capirai anche tu, che così non si può andare avanti, perchè sfasciando il sistema si sfascia anche il Paese. Il rischio è concreto e della massima gravità. Grillo, se è un leader responsabile, ora dovrà abbandonare i toni da campagna elettorale e lavorare insieme al centrosinistra per dare al Paese un Governo che faccia riforme importanti.

              1. “Io sono un povero impiegato” non ti buttare giù cosi, tu mi sembra faccia parte del blocco B.
                Grillo se è serio fa quello che ha sempre detto ( e per cui a preso i voti) e che c’è scritto nel documento firmato dai deputati, non si appoggia nessuna forza politica, figuriamoci la fiducia, sennò che rivoluzione è?. Pensa come sarebbe rivoluzionario un politico che facesse ciò che ha promesso

                1. @Antonello
                  Quindi, lascereste senza problemi questo Paese allo sbando per almeno 6 mesi (prima dell’autunno dubito si possa andare ad elezioni con nuova legge elettorale) con tutto quello che ciò comporta, per mero calcolo politico. Complimenti per il senso di responsabilità.

                  1. Dipendesse da me se devono governare pd pdl o monti lo lascerei senza governo per sempre il paese, almeno non farebbero danni.
                    Siccome non dipende da me mi piacerebbe per una volta nella vita vedere una forza politica che fa ciò che ha promesso di fare.

            2. non sono affatto d’accordo con questa divisione “in blocchi”, che significa palesemente e coscientemente negare ogni spinta di cambiamento per chi ha votato PD e SEL. cosa illogica.
              altrettanto palesemente, così facendo si assume (a mio avviso, illogicamente) che tanti elettori “delle piccole imprese” abbiamo scelto Grillo per il cambiamento, anzichè per la protesta e la “distruzione” di alcune istituzioni di regolamentazione (Equitalia).

      2. Bravo, continua a giocare alle figurine. Non ti offendo perchè questo non è il posto nè il modo, ma se tu avessi letto capiresti che siamo proprio NOI che viviamo con poco o niente a doverci cavare fuori da questa situazione comprendendola e portando avanti i nostri interessi politici e le nostre prospettive (per forza di cose partigiani e faziosi -ribadisco: leggi al posto di sproloquiare- io sto con i deboli e i lavoratori)

        1. E i nostri interessi li porti avanti col pd-sel? il pd è una contraddizione vivente, non può fare cose di sinistra perché la parte destra non le approva, il pd è per forza di cose con il gruppo B, vedrai adesso le proposte di Bersani, qualcosa rubato dal programma 5 stelle annacquato per non infastidire i d’alema i fioroni i letta ecc.

        2. Quindi secondo te al partito dei carc si sono bevuti il cervello e dovremmo stare a sentire a wuming e giap?

        3. Allora, fra una figurina e l’altra mi sono letto l’articolo, dice cose interessanti e se vogliamo dire che era meglio prendere i bastoni in questo senso è vero che il 5 stelle salva il sistema, ma secondo me non coglie un punto essenziale, grillo ha capito che senza i voti di “destra” non si va da nessuna parte, si rimane appunto ai limiti come i vari movimenti in giro per il mondo, grillo finge di avere istanze di destra per attuare una vera rivoluzione che colpisce l’apparato al proprio interno, è qui la genialità del duo.

          1. Secondo me quello geniale sei tu. Diabolico. Poi mi dici chi frequenti e di dove sei, perche´ da te mi sa che gira roba parecchio buona.

            1. @Emmegì
              Che tale grossolana baggianata provenga direttamente dal blog di Grillo e che i suoi elettori la reputino talmente lucida ed analitica da diffonderla per la Rete, dà una piccola ma non insignificante spiegazione del motivo del successo grillino.

  39. occorre mettere questo manipoli di esaltati nella condizione di decidere…troppo comodo urlare e insultare, adesso facciano qualcosa anche loro.
    Bersani deve coinvolgerli, metterli davanti alle loro responsabilità, farli uscire allo scoperto, troppo semplice dire che non funziona nulla, urlare TUTTI A CASA…mettiamoli alla prova, vogliono cambire il mondo? avanti, si accomodino…
    Bersani fa qualcosa!!! snidali!!!

    1. sì, ma snidarli come??? votando un governo M5S???
      guarda, se è l’ultima soluzione ci sto anche io… così, finalmente passano il Vietnam e la merda dove ci stanno cacciando.
      ma prima di questo, meglio il dialogo.

      possibile che in Italia chi ha meno voti ricatti chi ne ha di più?

      1. @redpoz
        Mi pare che Grillo proponendo un Governo M5S dimostri un grande spregio delle regole democratiche. Il centrosinistra ha il triplo dei parlamentari del M5S. Spetta a lui cercare di imbastire una soluzione. Grillo può decidere se accettarla o meno, certo non può proporre un proprio governo. Capisco che sia un guitto, ma la situazione è drammatica, e non è tempo per sarcasmo o ironia.

        1. non solo è spregio delle regole democratiche (lo stesso spregio postumo di chi blatera -magari senza essere andato alle primarie- che “con Renzi si vinceva”), ma anche un’irresponsabilità ed un non-senso allucinanti.
          Grillo non capisce, o non vuole capire, che si potrebbe fare molto: che M5S potrebbe essere il giusto pungolo perchè si facciano le riforme, coniugato alla serietà del PD.
          Invece si affida alla logica del “tutto o niente” e sabota deliberatamente i piccoli, ma estremamente significativi, passi avanti che potremmo fare assieme, con uno sforzo comune. Ed un pò di reciproca tolleranza

  40. Leggo che Renzi è già sulla rampa di lancio pronto a intervenire: fermatelo!!!!
    non bruciamoci ora la carta vincente, è l’unico che alle prossime elezioni (tra pochissimo), può fermare l’orda barbarica.. se questo governo non decolla, che Grillo si prenda le sue responsabilità…scenda in campo, basta pontificare e criticare dal un blog…

  41. @paluca
    Mi auguro anche io che si possa arrivare a rispettare quell’istanze di rinnovamento che sono emerse da questa tornata elettorale.
    Ritengo inoltre che la democrazia sia sì quel luogo dove tutti possono votare come meglio credono, ma anche quello in cui si possono criticare le scelte fatte dagli elettori. Facendo notare – oltre che le sacrosante colpe di chi ha perso – anche il fatto che che la maggioranza degli italiani (il 30% che ha votato per la destra e il 25% che ha votato il M5S) si sia fatta sedurre da due proposte politiche caratterizzate entrambe da un tratto demagogico, senza per questo motivo essere accusato di irrispettosità.

    @emmegì
    Conosco anche io quell’intervento del Prof. De Mauro ed anzi lo avevo postato in qualche commento dello scorso post. Vedo sempre con sospetto coloro che abbracciano con spirito acritico le posizioni di un partito o un movimento, e considerano di per sè faziosi quelli che invece muovono delle osservazioni, pensando in questo modo anche di deligittimarli. E’ una delle caratteristiche più tipiche del berlusconismo e mi pare che il M5S abbia imparato bene questa lezione. Quanto alla “rivolta interna”, anche se – come si diceva – si sta tentando di deligittimarla, è partita con petizione che ha raccolto più di 120 mila firme a ieri. Vediamo se si riuscirà a spegnere in qualche modo o assumerà toni via via più importanti.

    @sed
    Speriamo che si tenga duro sul NO al governissimo, o – notizia letta oggi – ad un congelamento del Governo Monti. Ipotesi che aiuterebbero il gioco allo sfascio di Grillo.

    @luigi
    Infatti il successo di Grillo è forse arrivato fin troppo presto per lui. Ora è costretto a fare il salto da picconatore esterno del sistema a chi nel sistema ci sta dentro a pieno titolo, che è un ruolo molto più complesso da interpretare. Quanto a Renzi, anche io ho letto la notizia e penso, come te, che il suo coinvolgimento ora potrebbe essere prematuro e correre il rischio di bruciarlo.

    1. Il congelamento è una delle ipotesi di scuola – ma ‘ste scuole non hanno mai sede qui da noi che siamo strambi, com’è noto – che comporterebbe però il voto di fiducia di tutto il parlamento.Non mi pare realistica.
      Approfitto per dire che nell’attuale situazione di caos gli unici a fregarsi le mani sono i notisti,i retroscenisti,i commentatori etc e che non tutto quel che si dice è praticabile o reale. E adesso mettiamoci comodi in trepida attesa della Madre di tutte le Ipotesi di Scuola : Sciogliere il senato e tornare al voto solo per quello.Ancora non l’ho avvistata.Chi la becca faccia un fischio.

  42. è il momento di dimostrare se saprà far seguire i fatti alle urla da piazza…io credo che il suo popolo sia in attesa di vederlo all’opera, e se già qualcuno si permette di avanzare qualche critica sul suo comportamento, beh, è un piccolo segnale che la sua base si attende qualcosa di concreto, oltre alle urla.
    Bersani deve coinvolgerlo al massimo, solo così lo si può snidare, e capire fino a che punto è credibile.
    Renzi stia calmo, verrà il suo momento…non ora

  43. @sed
    Io invece da qualche parte l’ho già letta l’idea di far rivotare solo per il Senato. Peraltro se non ricordo male è una tesi che fu tirata fuori anche da berlusconi qualche anno fa, non rammento bene in quale circostanza.

    @luigi
    C’è una parte di elettori del M5S che vede con favore l’idea di realizzare un Governo insieme al centrosinistra. Speriamo che si riesca a convincere anche Grillo che per adesso si limita a spararle grosse: “Votate voi un Governo M5S”! Come se gli elettori che a maggioranza hanno votato per PD+SeL non contassero nulla…

    1. Ma cosa vuoi che faccia dividere i 5 stelle Bersani con quella testa li, ha metà partito che vuol fare una cosa e l’altra metà che ne vuol fare un’altra.

    2. per rivotare anche solo al Senato si dovrebbe comunque prima eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
      e, comunque, l’ipotesi mi piace poco: “stravaganze” extracostituzionali

  44. quello che preoccupa è che il seguace di Grillo, è infervorato e indottrinato dal capo….e non si pone il problema se ciò che dice l’Unto dal Signore sia verità o panzana..no, lo accetta a scatola chiusa.
    e questo è preoccupante.
    se poi qualcuno dissente, e beh….abbiamo già visto le reazioni
    ripeto, è preoccupante.
    si chiama democrazia questa?

  45. @luigi
    Così è stato fino ad adesso. Bisognerà vedere se continuerà ancora ad essere così o se qualcuno degli attivisti comprenderà che non è possibile lasciare un Paese come l’Italia in stallo per almeno 6 mesi (dubito che prima di autunno si possa rivotare con una nuova legge elettorale). Il problema che tu poni è comunque molto serio. Il rischio di essere passati da uno che per 20 ha governato anteponendo i propri interessi a quelli del Paese, ad un altro che gli interessi del Paese li vuole distruggere, è reale purtroppo.
    Buon fine settimana a te.

  46. Secondo me c’è un errore di fondo che è poi quello che da anni fa la sinistra con i risultati che poi si vedono e cioè credere che chi vota per Berlusconi e adesso anche per Grillo lo faccia in quanto sedotto da non si capisce bene quali sirene che se non ci fossero allora improvvisamente gli occhi di questi elettori si aprirebbero e scoprirebbero quanto è bella la sinistra e quanto è bello il loro programma.
    E invece no, chi ha votato Grillo e Berlusconi non ha trovato dall’altra parte un programma interessante, stimolante, non ha visto il rinnovamento sperato e allora una parte ha detto vecchio per vecchio resto dalla mia sponda e l’altra ha detto visto il vecchiume che caratterizza i due partiti più forti diamo una bella spallata votando Grillo.
    Finchè la sinistra non lo capirà continuerà ad avere il suo orticello di italiani (più o meno il 30%) e non riuscirà mai a conquistare il resto della popolazione compreso quel 25% che si è astenuto e che se solo avesse trovato un minimo di slancio da parte della sinistra probabilmente l’avrebbe votata.
    ieri Bersani (unico, finora, da lunedì) ha presentato a Repubblica un programma serio e interessante e da lì io partirei; incarico a Bersani, governo di minoranza, se vogliamo, o chiamiamolo come ci pare, con proposte dirette da votare volta per volta: chi ci sta bene, chi non ci sta si assume tutte le responsabilità del caso. Oltretutto Bersani si è già detto fuori per il futuro, ha fatto chiaramente intendere che la sua carriera politica si è conclusa in questa tornata elettorale, per cui potrebbe davvero essere disinteressato e operare per il bene del Paese e degli italiani una buona volta: diamogli piena fiducia e vediamo cosa succede.

    1. però gli italiani avrebbero anche potuto guardarselo, il programma della sinistra!!
      ed, oltre al programma, avrebbero potuto prendere il considerazione le primarie, il 75% di nuovi candidati, oltre il 40% di donne (Grillo attorno al 20), l’adesione alla campagna per la trasparenza quasi totale (di nuovo, Grillo attorno al 20%)…..

      1. @redpoz
        In questo riconosco un nostro errore strategico. Avremmo dovuto comprendere la grande istanza di rinnovamento che montava dal basso e cercare di comunicare meglio e con più decisione e forza queste nostre novità, tantopiù che avendo scelto Bersani (sia ben inteso: io ho votato per lui) e non Renzi, prestavamo il fianco alle critiche in questa direzione.

        1. io ho fatto una grandissima crita alla comunicazione del PD: aldilà dei manifesti di Bersani, simpatici ma troppo grigi ed affatto accattivanti, il solito programma risultava poco accattivante e quindi non leggibile.
          al contrario, le infografiche sui singoli punti erano buone… ma uscite troppo tardi!

  47. @paluca
    Sono anni e anni che dalle pagine di questo blog spiego quali siano state “le sirene” che hanno indotto gli italiani a votare per un ventennio un personaggio come berlusconi. Per quanto riguarda invece Grillo lo critico da almeno un anno. In questo post ho cercato di fare una sintesi su quali sono stati a mio giudizio gli aspetti che hanno giocato a favore di un successo di Grillo e berlusconi.
    Poi tu puoi benissimo continuare a credere che i mali di questo Paese sono tutti riconducibili alla sinistra, per carità! Puoi continuare a credere di vivere in una democrazia moderna piena di persone che votano consapevolmente e responsabilmente, puoi continuare a credere che in questo Paese non esiste un problema di involgarimento culturale, puoi continuare a credere che berlusconi sarebbe prosperato anche in Nazioni come la Germania o l’Inghilterra, puoi continuare a credere che tutte le proposte politiche siano ugualmente serie e che nessuna abbia tratti populisti e demagogichi, puoi continuare a credere che nessun leader politico abbia mai inteso illudere la buona fede della gente o cavalcare e alimentare un legittimo malcontento. Io la penso diversamente.

    1. Questa cosa che hai scritto potresti metterla come “intro” al tuo blog. Aggiungo solo che la politica, secondo me, non e´ un “prodotto da vendere” alla gente, alle masse, ragion per cui cercare di strabiliare, di (s)vendersi, di imbrogliare (“fingere di avere istanze di destra per attuare una vera rivoluzione” questa me la portero´ dentro per sempre) in campagna elettorale o sui mezzi di informazione (ivi compreso il ben poco democratico “blog” di Grillo), non portera´ MAI a niente di buono. Per dire, io posso pure convincermi che il programma di Grillo sia il migliore (e ottimi contenuti ce n´é´), posso anche entusiasmarmi, cosi´ come per l´appeal di Berlusconi con tutte le sue gnocche e i ballerini e l´irriverenza verso i magistrati, i politici, i giornalisti (facile dare addosso a chi si espone e ha grande responsabilita´); ma se questo “bendidio” e´ di impossibile attuazione o di totale improbabilita´ e/o cialtroneria, che cavolo lo voto a fare? Per questo preciso motivo fare politica significa per me investire nella cultura politica, nelle pratiche di partecipazione (autentica e reale, non solo digitiale, elitaria, e monocratica come il m5s), in quello che rear sopra diceva relativamente a un voto consapevole. Le facile soluzioni, le apologie, sono fuochi di paglia, prese per il culo che rischiano di rovinare il paese e anche chi con la massima buona fede e volonta´ vi si e´ avvicinato (ai fuochi di paglia). Questa, Paluca, non e´ mancanza di rispetto vesrso gli elettori che la pensano diversamente “da noi”, non e´ nemmeno arroganza, e´ mettersi in gioco umilmente in una partita che -al contrario della faciloneria, del giustizialismo/pulizia, e dello stramaledetto populismo del grillo di turno- non e´ facile, i “nemici” non sono cosi´ facilmente individuabili, le cose/le idee non sono quasi mai “buone o cattive” come manicheisticamente dice quell´essere molto problematico e inquietante che e´ Casaleggio; e chi lo decide se sono “buone” o “cattive”? Grillo, con le sue espulsioni, che non prevedono il dialogo, la costruzione di correnti di pensiero, in altre parole diversita´!
      Gli unici esempi politici di tale modalita´ (semplificando un po´ ma il succo quello e´) di pensiero politico sono dittature, fascismi. E´Per questo che ci si preoccupa, non perche´ qualcuno creda di essere milgiore o diverso. Questi somigliano, semmai, a vissuti persecutori (verso se´ o verso gli “altri”…a leggere bene gli articoli di GIap si delineava bene questo discorso degli “altri” in relazione alla cultura politica di destra) di chi e´ abituato o sta abituandosi a non concedere alternative, errori, differnze, compromessi. E´ questo che uno come me vuole combattere, ma piu´ che coltivando “odio” (altra paronoia sulla scia di quanto appena detto) e cercando di “catturare” e intercettare il voto di quell´elettore che cerca tali facili soluzioni, confrontandosi, proponendo soluzioni percorribili, facendosi portari di un cambiamneto possibile e reale…Per questo che secondo me, comunque, il periodo e´ propizio anche per cambiamenti storici come quello delle vittorie arancioni in Italia.

      1. @ Rear, Emmeggi: io non seguo sufficientemente la politica e non so parlarne bene quanto fate voi e quindi è più che probabile che io non sappia esprimermi adeguatamente e soprattutto farmi capire.
        A prescindere che io NON ho mai scritto che tutti i mail del Paese siano riconducibili alla sinistra (trovami un solo commento in cui ho affermato ciò!) mentre ho spesso scritto che la sinistra ha molte responsabilità per la situazione in cui ci troviamo adesso (e se foste onesti avreste il coraggio di ammetterlo anche voi, altrimenti con questa autoreferenzialità della sinistra, continueremo a non andare da nessuna parte).
        Concordo con Rear sull’involgarimento culturale, francamente che cosa farebbe un Berlusconi in Germania o in Inghilterra è un quesito irrilevante, non voto Berlusconi dal lontano 1994, non lo considero nè affidabile nè serio nel suo fare politica ma non ne sono sicuramente ossessionato, non ho mai pensato che le proposte politiche siano tutte uguali, populiste e demagogiche tanto è vero che ho votato per Pisapia sindaco a Milano e per Ambrosoli presidente della Lombardia, mentre, guarda caso, non ho votato per Bersani alle politiche.
        E proprio qui sta il punto, quello sul quale secondo me la sinistra dovrebbe lavorare: il discorso di Emmeggi è bellissimo (anche se difficile da seguire), il tuo Rear è accorato (anche se, almeno nei miei confronti, eccessivo), ma la domanda che vi faccio a questo punto è: e allora? qual’è la proposta che gli italiani dovrebbero votare? Dov’è il programma serio (senza derive a destra o facili illusioni caro Emmeggi, che non ce ne è bisogno checchè tu ne dica) da votare? Se mi rispondete che c’era sul sito del PD allora ne prenderò atto e considererò chiuso il discorso, in quanto evidentemente non sono stato capace di leggerlo o capirlo e con me il 25% di italiani che si è astenuto (e non quelli che hanno votato Grillo o Berlusconi).
        Perchè voi continuate a tirare in ballo gli elettori di Grillo e Berlusconi, io continuo a dirvi che sarebbe bastato far votare a sinistra quel 25% che si è astenuto (e che quindi non si è fatto incantare da nessuna sirena…) per avere la maggioranza: ma non si è stati capaci e questo è motlo grave, perchè è lì che il PD e Bersani hanno clamorosamente fallito.
        O sbaglio ancora?

        1. Si poteva assumere come riferimento il programma che secondo te non è stato sufficientemente chiaro o innovativo etc – poi mi dici cosa hai votato perché voglio capire cosa avesse di più affascinante il programma del partito scelto – ma si sarebbe anche dovuto ricordare ciò che materialmente ha realizzato Bersani le due volte che ha fatto il ministro e prendere atto che le proposte più innovative degli ultimi anni vengono proprio da lì.
          Ovvio che uno ricarica il telefonino, non deve pagare più la relativa tassa e non può mettere tutti i giorni le candele alle icone di Bersani che nel frattempo s’è messo in casa.
          Ma tant’è : siamo sempre a digitare e a schiaffeggiare schermi,qualcuno lo dovremmo pur ringraziare se usufruiamo di qualche riduzione. Tanto per dire.
          Potrei andare avanti a lungo con le piccole e grandi cose del penultimo e dell’ultimo governo Prodi, peraltro interrotto da fatti di cui si sta in questo momento occupando il magistrato – dava fastidio, il centrosinistra? Impediva il famocomecepare con l’evasione?Aveva in calendario una legge sul conflitto d’interessi,una sulle intercettazioni,una sui riconoscimenti delle coppie di fatto,un’altra sul testamento biologico?La risposta è SI, tant’è che si sono spesi milioni per mandare a casa quel governo –
          Ora il PD avrà anche problemi di comunicazione,di immagine e di cravatte ma se dalle tue personali valutazioni emerge un voto amministrativo e non un voto politico, qualcosa che non funziona nel tuo ragionamento c’è.
          Hai inteso dare le chiavi di casa al Centrosinistra ma non quelle del quartiere.
          E questo solo per i programmi….? Suvvia.
          Non ci sarà un certo qual timore di salto nel buio?
          Se così non fosse perché non sperimentare come facesti nel 1994 con Berlusconi?
          Ho paura che tu abbia resistenze ben oltre i programmi,le stesse che nella tua regione spingono a votare qualsiasi cosa piuttosto che i comunisti.
          Credo che con questi elettori non servano i lavacri – numerosi e dolorosi – all’ideologia.
          E se mi consenti una digressione elettoralmente più intima…facciamola finita col narcisismo del “niente è abbastanza per me”.
          In trent’anni abbiamo perso tutto.Sembra strano ma abbiamo ancora da perdere.Che aspettiamo,quel poco, a metterlo in sicurezza?

    2. Saluti a tutti ragazzi! ho chiesto alla Casaleggio e associati se potevo essere trasferito su altro blog, perché qui la paranoia ha raggiunto vette a me insostenibili, hanno accettato!!
      Dopotutto non sono cosi tirannici.

  48. @emmegì
    Ottimo intervento! La proposta politica da vendersi come un mero prodotto commerciale è qualcosa che è esploso con il berlusconismo. Ed è stato bene o male portato avanti da tutte quelle forze che non hanno mai avuto intenzione di convincere ma semplicemente di vincere. Non qualcosa quindi che facesse leva sulle idee, sulle opinioni, sulle riflessioni, ma su qualcosa di più emotivo.

    @paluca
    Qual’è la proposta che gli italiani dovrebbero votare? A mio avviso a queste elezioni ci sono state solo due forze che si proponevano di governare il Paese: il centrosinistra e la destra berlusconiana. Monti si limitava ad appoggiare Bersani qualora questi non avesse avuto i numeri per essere autonomo e Grillo intendeva unicamente fare opposizione, non avendo la minima intenzione di allearsi con nessun’altro partito. Tralascio i partiti più piccoli per ovvi motivi. Fra Bersani e berlusconi, la proposta più credibile – so che sei d’accordo – è senz’altro la prima. Ora, possiamo disquisire se questa proposta ci rappresenta in pieno o meno, o se pure il PD non abbia commesso diversi errori anche gravi, resta il fatto che – a mio avviso – la serietà di intenti che Bersani e Vendola hanno espresso era fuori discussione e certo non rintracciabile nell’altra coalizione che si proponeva per il Governo del Paese.

    P.S.
    Mi scuso per la mia accoratezza un pò eccessiva, però sono un bravo ragazzo! :))))

    @sed
    Sono d’accordo con la tua analisi, specie sul “niente è abbastanza per me”…

    @Antonello
    Attenzione che finirai con l’essere estromesso dal movimento anche tu!!! :)))

    1. @Rear, non ti devi scusare di nulla, ci mancherebbe, magari ci fosse sempre tanta educazione pur nell’accoratezza nel sostenere le proprie ragioni!!
      Ripeto, preoccupatevi di conquistare quel 25% che si è astenuto e lasciate perdere gli elettori di Grillo e Berlusconi, che continuino a farsi male da soli se sono contenti!
      Ma con quel 25% in più il PD potrebbe governare serenamente e a lungo; e mi permetto di aggiungere anche se so che vi faccio arrabbiare, che basterebbe lasciare Vendola e il SEL ai suoi destini e già 3/4 di quel 25% sarebbe conquistato senza peraltro perdere un granchè (il 2 o il 3% al massimo)

  49. @paluca
    Si dovrà fare una campagna che dovrà avere come obiettivo primario quello di pescare i voti fuori dalla tradizionale area di centrosinistra, fra cui certamente l’astensionismo. Si dovrà poi andare incontro a quelle istanze di rinnovamento che sono emerse così fortemente. Per capirci, non si potrà puntare ancora su Bersani che la sua battaglia l’ha già combattuta, e purtroppo persa. Si dovrà necessariamente spiegare con chiarezza a coloro che, specie del PD, hanno votato Grillo per protesta, qual’è il vero obiettivo del M5S e qual’è il rischio reale per la nostra democrazia.

    1. Alla fine concordo pienamente con te e mi permetto di aggiungere che sì, Bersani ha combattuto e perso ma senza la sua battaglia probabilmente oggi non avremmo ancora quello spiraglio di speranza e soprattutto non ci sarebbe la strada aperta per chi verrà dopo sperando che non getti alle ortiche tutto ciò che Bersani ha faticosamente costruito.

      Mi accorgo di dovere ancora una risposta a @Sed: no votato per Monti.

  50. @paluca
    Sono d’accordo. Peraltro io considero Bersani una persona serissima e capace. L’errore è stato, come peraltro ha ammesso lui stesso ieri sera da Fazio, quello di lasciare che la rabbia e il disagio sociale mettessero anche il PD nel mucchio (se non rammento male ha usato proprio questa espressione).

  51. mai come questa volta il centrosinistra poteva e doveva stravincere le elezioni…
    e invece, come da 20 anni succede, vince chi le spara piu grosse, perchè è vero quello che pensano di noi all’estero..siamo un popolo di farfalloni e creduloni.
    pagheremo caro tutto questo

  52. @luigi
    Purtroppo la maggioranza degli italiani ha votato in modo poco responsabile, dando la preferenza a due leader che la stampa internazionale vede giustamente con sospetto e preoccupazione. Si pensi, ad esempio, alla copertina di The Economist che raffigura berlusconi e Grillo come due pagliacci.

  53. come vedi, si può anche cambiare idea nella vita…
    ammetto che fino al 2008 ho creduto nel sogno federale della Lega…poi, scoperto che pure loro partecipavano al banchetto, ed è finito tutto.
    se hanno preso il 50% di voti in meno, vorrà pur dire qualcosa…

  54. Che dire… tra qualche settimana dovrò andare in Germania e perciò mi sono preparato una risposta a tutte le domande indiscrete:
    “Ich bin Italiener, aber es ist nicht meine schuld”.

    1. Aber du kannst auch sagst “ich bin italiener, aber unglaublich liebe nicht ich clown wählen”. (oh, so principiante eh…)

      1. A me un punteruolo rosso e blu,una bacchetta, una dotazione di ceci e di cocci sui quali far inginocchiare questo cialtrone
        Raus !

        (Kannst du sagen…etc etc

        1. sagen! ma che errore proprio del cazzo!! ma l’ordine della frase è giusto almeno? uè io cerco gente deutsche sprechen per fare conversazione…sed! :-)

          1. avrei usato belieben al posto di lieben e unglaubwürdig al posto
            unglaublich

            aber ich beliebe nicht den unglaubwürdigen clown

            Din don : i compagni della Mozione Über Alles sono pregati di studiare le declinazioni e concordare gli aggettivi

  55. @John Law
    Per fortuna Google Translate mi è venuto in soccorso… eh, si… direi che è una risposta che mi sento di condividere in pieno!!! :)))

    @emmegì
    Fra poco per leggere questo blog ci sarà bisogno dei sottotitoli!!! :))))

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