I Fantastici 5

I Fantastici 5

Checchè ne dica Grillo, il confronto è il sale della democrazia. Se ne è avuta una dimostrazione ieri sera, assistendo al dibattito fra i 5 candidati alle primarie del centrosinistra. Finalmente si è riusciti a parlare di programmi ed intenzioni con grande misura ed equilibrio senza scontri verbali e personalismi fuori luogo. Bersani, Renzi e Puppato del PD, Vendola di SeL e Tabacci di API sono riusciti ad evitare ogni genere di rissa e, pur nei limiti temporali imposti dal format, a dare un’idea costruttiva di ciò che deve tornare ad essere la politica in Italia: uno scambio serrato, ma civile, di opinioni a confronto.

Dopo vent’anni di aggressioni e violenze, deligittimazioni reciproche e facili demagogie, dopo il cesarismo di berlusconi, la grezza propaganda di Bossi ed il populismo 2.0 di Grillo, si è finalmente tornati a parlare con passione e competenza di cose concrete: di tasse, di casta, di lavoro, di privilegi, di diritti. Un dibattito che difficilmente sposterà dei voti, ma che ha evidenziato come, anche in Italia, possa trovar spazio un’idea diversa di politica. Al di là delle differenti posizioni espresse, il progetto politico del centrosinistra è l’unico in grado di dare un’orizzonte futuro all’Italia post berlusconiana, e porsi definitivamente alle spalle i pifferai magici di ieri e di oggi.

22 pensieri riguardo “I Fantastici 5

  1. Sono d’accordo con te, mi è piaciuto sia nella forma che nei contenuti. Chissà se la destra raccoglierà l’invito a fare un confronto analogo per le loro primarie…..

  2. l’ho visto e mi è piaciuto…finalmente qualcosa di nuovo e di diverso anche qui da noi, era ora
    è una formula un pò da oliare ancora, troppo ingessati e vincolati dai tempi i 4 (Renzi se la cava alla grande) anziani.. ma comunque sono riusciti a parlare di tutto un pò, anche se di cifre non ne sono state fatte (ma in un minuto si può fare poco)
    chi vincerà?
    gli uomini amano le bionde ma sposano le brune…gli italiani vogliono il nuovo ma voteranno Bersani.
    speriamo

  3. bhè, il dibattito è proprio il tema del giorno….
    io per gran parte me lo sono perso e devo dire che quegli spezzoni che ho visto non mi hanno propriamente esaltato, tuttavia ho trovato molto utile il confronto con tutti i candidati in contemporanea, anzichè le solite apparizioni da soli in qualche programma televisivo.
    i tempi ristretti sono una cosa cui i nostri politici non sono abituati (ed io stesso non sono persuaso che siano la soluzione migliore), ma per dare un quadro generale possono andare.
    credo, a questo punto, si tratti di capire veramente che ruolo attribuire a questi format: per me, di certo non possono essere lo strumento principale di informazione e selezione dei candidati. Ma possono ancora essere una prima, vasta presentazione a tutto il pubblico per dare in qualche modo pari visibilità a persone ed idee.

  4. @pyperita
    Mi sa che la destra è stata un pò tirata per i capelli lungo la strada delle primarie. berlusconi, potesse, ne farebbe a meno…

    @luigi
    Si, i tempi erano effettivamente ristretti, ma comunque si è riusciti a dare l’idea che anche qui si può fare politica senza insultarsi o urlare, parlando di quello che sta veramente a cuore al Paese. E’ un bel risultato…

    @redpoz
    Io non credo che la trasmissione di ieri abbia spostato qualche voto. E’ servita più che altro per presentare insieme i 5 candidati e le rispettive linee guida e dare un’idea di quello che può offrire il cantiere del centrosinistra. Inoltre, cosa ancora più importante, tutti sono risultati persone competenti e serie, nessuno ha urlato o insultato, parlato di “punti G” o di magistrati come metastasi della società. Marcare la differenza da certa politica, che fino a ieri sembrava dominante, è un gran bel risultato per tutto il centrosinistra…

    1. sono senza dubbio d’accordo con te.
      pensavo soprattutto al futuro, pensando che non mi auguro una trasformazione “all’americana” per la nostra selezione dei candidati. quindi, questo strumento deve avere una finalità limitata

  5. è migliorabile come formula, ma perlomeno ha dato la possibilità ai cittadini (una parte però…) di ascoltare in modo democratico e civile ciò che ognuno proponeva..senza insulti e senza, per fortuna, citare gli assenti (a parte Marchionne, ma son stati tirati dentro..)..
    un modo nuovo e pulito di parlare alla gente, e direi che ce n’è bisogno, poi ognuno avrà le sue preferenze, ma perlomeno sarà una scelta democratica, e non dittatoriale come per troppi anni siamo stati abituati da certi personaggi , e da qualche personaggio in ascesa..
    non credo che voterò PD, ma appartengo a quella parte di elettorale disgustato dal centrodestra, e che vede nell’alternanza una forma democratica e civile per poter migliorare le sorti del nostro paese…
    in America è lecito cambiare opinione, qui no??
    se qualcuno del centrodestra votasse Renzi, sarebbe eresia?

  6. @redpoz
    Concordo…

    @luigi
    La logica dell’alternanza è assolutamente salutare. Io credo anzi che a questo giro ci saranno molte persone deluse da berlusconi e dal centrodestra in genere che voteranno per Renzi o comunque per un candidato non espressione dello schieramento per cui si era precedentemente votato.

  7. ne sono convinto anch’io, peccato che l’impressione è che a Bersani questo dia fastidio..
    personalmente lo trovo molto democratico, diciamo pure anche americano dai…
    solo gli idioti non cambiano mai idea, e poi comunque dopo 20 anni, è ora di cambiare no?
    l’importante, è che non vinca Grillo…

  8. @luigi
    Gli italiani tradizionalmente non amano cambiare. Ecco perchè ci siamo tenuti la Democrazia Cristiana al governo per 40 anni. Fortunatamente le cose stanno un pò cambiando e si è capito che è giusto premiare o punire chi si è votato, continuando a votarlo o smettendo di farlo. Del resto quella del voto è l’unica arma in mano al popolo. Vediamo di farla funzionare bene, altrimenti saremo sempre a lamentarci di chi ci governa.

  9. Dovevano evidenziare le differenze senza insinuare nello spettatore dubbi di litigiosità.Ci sono riusciti grazie alle loro capacità ma anche ad un format implacabile per regole e tempi e ad un conduttore assai preoccupato che il congegno non naufragasse nel solito talk show.
    Il perimetro stabilito non consentiva narcisate e anche se Renzi ha dimostrato di essere il più adatto a maneggiare il mezzo,ciò non ha minimamente danneggiato gli altri (e di Bersani è risultato il piglio da premier, egualmente)
    Peccato la domanda cretina sul Pantheon, per il resto se si continua così (sobrietà chiarezza e buona creanza) abbiamo molte chanches di vincere e soprattutto di governare.
    ( Tabacci non è dell’API, Rear ma di una formazione che si chiama Italia Concreta)

  10. Il colmo è che questo esempio di democrazia, seppur di parte perchè si trattava del Pd ma pur sempre democrazia, è stato fatto su Sky e non sui canali pubblici, quindi le tre reti Rai, che noi finanziamo. Questo la dovrebbe dire lunga sul grado di democrazia mediatica del nostro paese…

  11. @sed
    Sono d’accordo. Questo dibattito ha segnato una piccola svolta. La dimostrazione che anche qui la politica può essere trattata in modo serio, responsabile e competente. L’unica risposta convincente che si può dare a chi si rivolge a Grillo per voltar pagina.
    Grazie per la puntualizzazione su Tabacci.

    @donburo
    E’ vero. E’ un peccato che tutto ciò si sia svolto su una rete a pagamento.

    1. Tra le altre cose eravamo davanti a cinque amministratori con discreto curriculum alle spalle.A me per esempio Tabacci – che per l’API in effetti è passato seppur brevemente – è sempre piaciuto molto, poi non scriveremo mai insieme la proposta di adozione per i bimbi di Mario & Ugo ma che problema c’è quando si è sicuri che Tabacci quei ragazzini magari nati in provetta in un paese che lo consente, non li abbandonerebbe comunque?
      Del resto sulle adozioni la sua è un’opinione abbastanza diffusa .Ecco : le differenze dei cinque esprimono altrettante sensibilità presenti nel PD e i telespettatori vista la pacatezza hanno avuto modo d’identificarsi (spero)

  12. Tabacci non sa piu nemmeno lui da che parte è schierato, un uomo che ha già cambiato mille casacche, anche a me le ultime lo davano all’API…poi senz’altro avrà cambiato bandiera, non faccio fatica a crederlo…
    il dibattito si è svolto su SKY grazie a Bersani che aveva paura di una platea piu vasta, e quindi dando piu possibilità a Renzi di essere visibile..(Renzi voleva andare da Fazio, che è schieratissimo, ma almeno è dello stesso partito)..sottili giochi di potere…

  13. Per una volta, siamo d’accordo… ;-) Ho apprezzato anche io questa trasmissione essenziale, i cinque esponenti in piedi (per due ore, esercizio non da poco, anziché starsene svaccati in poltrona), domande secche, risposte concise, nessun darsi sulla voce, nessuna scappatoia. Sono curioso di vedere se e come la Rai organizzerà un analogo confronto…

  14. @sed
    Infatti l’aspetto interessante del dibattito dell’altra sera è stato la pacatezza con cui sono state esposte le differenze fra i vari candidati…

    @luigi
    I sottili giochi di potere fanno parte della nostra politica… guarda per esempio cosa sta succedendo a proposito dell’election day…

    @marcello
    Comunque, dai, a parte Grillo siamo spesso d’accordo! :)
    Chissà se anche il centrodestra riuscirà ad organizzare qualcosa di analogo…

  15. Non ho visto il confronto, dato che non ho Sky qua a Genova, però ogni occasione del genere è sempre una buona occasione per parlare di politica.

    Diffido da chi non si mette in gioco davanti ai giornalisti e con un contraddittorio…

  16. hai ragione…l’election day…
    detta cosi sembrerebbe sano il ragionamento di Alfy, però è anche vero che ci sono delle scadenze…
    anticipare tutto? a febbraio o marzo, per esempio?
    si eviterebbero inutili sprechi di denaro, che di sti tempi….

  17. @luigi
    Il ragionamento di Alfano sembrerebbe sano solo se non si considerassero due aspetti: 1) a lui non frega nulla del risparmio, l’unica sua preoccupazione sta nel ridurre al minimo i danni per il suo partito. Se si votasse prima per le regionali e poi per le politiche, probabilmente il PdL finirebbe per dissolversi 2) L’anno scorso i ruoli erano invertiti ed il PdL si oppose violentemente (sempre per meri calcoli politici) all’election day… quest’anno invece, guarda un pò il caso, invece si tira in ballo il risparmio di 100 milioni. Insomma, l’ennesima presa per i fondelli….
    Buon weekend a te e famiglia! :)

  18. non faccio fatica a credere che sia così…ci sono sempre e solo gli sporchi interessi di partito alla base delle scelte.
    prendiamo per buono almeno il fatto, che risparmiare 100 milioni di sti tempi, non fa cosi male all’economia disastrata di sta repubblica delle banane.
    detto sottovoce..sai che mio figlio 20nne, vuole che domenica prossima vada con lui al gazebo a votare per le primarie del PD?
    e sai che quasi quasi ci vado?? :))

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