Tra i gatti che non han padrone come me
Chissà se quando se n’è andato, vicino a lui ci fosse qualche gatto vagabondo senza padrone, come quelli cantati nello straordinario inno alla libertà che è Piazza Grande, uno dei suoi primi grandi successi. Come già capitato a proposito di Battisti e di De Andrè, con Lucio Dalla non scompare semplicemente un cantante, o un pezzo importante della Musica Italiana. C’è infatti oggi, come allora, la sensazione di avere a che fare con un patrimonio collettivo, con un segno vivido nell’immaginario nazionale di più di una generazione, con una costellazione di ricordi – ognuno ha i propri – legati a qualcuna delle sue tante canzoni e, perchè no, con la riflessione dolorosa che il tempo non fa sconti a nessuno, mai. Rotola via veloce, lasciandoci improvvisamente – ancora una volta – più vecchi e soli.
Avrei bisogno di pregare Dio.
Ma la mia vita non la cambierò mai mai,
a modo mio quel che sono l’ho voluto io.
E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande,
tra i gatti che non han padrone come me, attorno a me.
10 pensieri riguardo “Tra i gatti che non han padrone come me”
Bellissimo post im ricordo di un grande poeta.
Bellissimo e non ho altro da dire.
La commozione è così grande.
Ciascuno di noi ha almeno una sua canzone nel personale “album” che rappresenta la colonna sonora della propria vita.
Come succede in questi casi, mi consola sapere che se n’è andato mentre faceva ciò che amava: durante un tour, circondato dalla musica, dagli amici.
Ci ha lasciato un patrimonio grande di cui andar fieri… caro, eccentrico poeta.
…le sue canzoni hanno fatto da colonna sonora alla mia adolescenza. Dal primo minuto del giorno (colazione) all’ultimo della sera (oramai quasi nelle braccia di Morfeo …) c’era lui, De gregori e altri. Ero persino riuscito a imparare a memoria “Nuvolari”, con quel ritornello buffo “…Nuvolari era basso di statura …” .
E un po’ come se avessi perso un amico d’infanzia.
Un artista che ha saputo sempre rinnovarsi in 50 anni di carriera, non come tanti che ripropongono la solita solfa che gli ha consentito il successo. Una grande perdita per la musica italiana.
“uan costellazione di ricordi – ognuno il proprio”.. vero, ieri su facebook mi sono sorpresa, ogni amico/a postava un video di Dalla diverso!.. forse il gatto ci sarà oggi quando torna e il 4 in piazza Grande, il comune di Bologna sta organizzando il suo saluto..
non sono mai stato un suo estimatore, ma sicuramente lascia un vuoto enorme, vedendo il clamore suscitato…
da cristiano posso solo augurargli il Paradiso, che sicuramente merita..
Come per Gaber, anche Dalla -purtroppo- sarà un cantautore che scoprirò postumo, a morte avvenuta. Mi sto infatti avvicinando alle sue canzoni solo ora che è prematuramente scomparso, anche se ho sempre apprezzato il brano che tu citi in questo tuo commosso ricordo, vero vessillo del ‘vivi e lascia vivere’.
Dalla, la sua musica, ha segnato una parte importantissima della mia vita: “attenti al lupo” è stata la prima canzone che ricordi di aver apprezzato…
la sua morte così improvvisa lascia davvero un grande vuoto.
Dalla è stato un cantante straordinario, che ha rifiutato di mettersi sul piedistallo ripetendo sempre gli stessi schemi. ha innovato, anche suscitando qualche dispiacere per i suoi fan storici…
E’ partito troppo presto… maledettamente…