La fatica di far ridere

La fatica di far ridere

A causa del cuore malato e di una vita condotta sul filo dell’autolesionismo, il 24 luglio di 30 anni fa, a soli 54 anni, moriva Peter Sellers, uno dei più grandi geni comici del secolo scorso, abilissimo nei travestimenti e nelle imitazioni, ma perfettamente a suo agio anche in ruoli drammatici. A detta di tutti era un uomo con cui era difficile vivere e lavorare. Il suo privato fu molto inquieto: collezionò 4 mogli, fra cui la bellissima attrice svedese Britt Ekland ed ebbe numerose passioni, la più celebre delle quali fu quella, non corrisposta, per Sofia Loren. Come molti comici, nutriva seri dubbi sulle sue capacità e questo lo rendeva soggetto a periodi di forte depressione. Fu  inoltre troppo spesso vittima di sceneggiatori e registi che non seppero sfruttare appieno il suo immenso talento.

La sua filmografia annovera, comunque, anche una serie di film buoni e persino eccezionali, che gli assicurano un posto di primissimo piano nella storia del Cinema. Fra questi Lolita [1962] e Il dottor Stranamore [1964] entrambi di Stanley Kubrick, e poi Hollywood Party [1968] di Blake Edwards. Nel 1963, sempre insieme ad Edwards, l’attore crea il mito Clouseau, il maldestro detective francese de La pantera rosa. La pellicola ha un tale successo che l’anno successivo viene realizzato un brillante seguito intitolato Uno sparo nel buio. Quando la serie viene riesumata negli anni settanta, perchè Sellers si trova in problemi economici e di popolarità, l’ispettore Clouseau è diventato una parodia, che comunque raccoglie nuovamente i favori del grande pubblico. Il suo autentico capolavoro arriva un anno prima della morte. In Oltre il giardino di Hal Ashby, l’attore inglese, nei panni di un giardiniere candido e ritardato che viene portato in trionfo come genio della politica, fornisce un’intepretazione sottile, misurata, poetica e commovente. «Non c’è nessun me! C’era un po’ di tempo fa, ma me lo sono fatto asportare chirurgicamente!», dichiarò in una intervista. Una frase che ben sintetizza la complessità della sua esistenza, in cui la capacità camaleontica di calarsi nei ruoli più diversi si univa alla disperazione per non essere mai soddisfatto del risultato ottenuto.

28 pensieri riguardo “La fatica di far ridere

  1. quando non si parla di politica, io e te siamo sempre in perfetta sintonia…bellissimo post, condivido al 100% ciò che hai scritto…
    l'ispettore Clouseau c'è ancora…allena la Juve…

  2. …..peraltro, mi pare, Sellers fu pure candidato all'oscar per l'interpretazione di Chance. Si vocifera che non gli fu assegnato perchè all'ultimo la produzione cambiò i titoli di coda del film, decidendo di inserire una carrellata di "bloopers" tratti dalle registrazioni del film (inficiandone sensibilmente il contenuto drammatico-esistenziale).

  3. @Luigi
    Grazie per i complimenti al post. Allora mi sa che l'unico modo per essere seeeeempre in sintonia è non parlare di politica!!! :)))

    @Copyman
    Ti ringrazio molto.

    @fda006
    E' vero: Sellers fu candidato all'Oscar per quel film, ma non lo vinse, pur meritandolo ampiamente. Quanto a ciò che dici sui bloopers, sinceramente è qualcosa che non so. Sul DVD originale del film non ci sono.

  4. ma no scherzavo…diciamo che da te è sempre bello passare x' si discute civilmente (pur essenso io l'unico leghista di splinder..)..su altri temi è piu facile essere d'accordo…ma sempre e solo col sorriso…

  5. @crimson74
    Assolutamente!

    @luigi
    Ma si, Luigi… scherzavo anche io, tranquillo. Ti ringrazio anche per i complimenti. Diciamo che qui su Splinder è più facile discutere civilmente perchè è fisicamente impossibile spaccare dei piatti in testa al tuo interlocutore!!! :o))))

  6. Hmm, cito dai trivia di imdb:

    In different versions, the end credits are either shown over retakes of Chance saying a line that was not in the movie, (the message from Raphael, restored to the home video version) or shown over TV white noise. Peter Sellers was at the film's screening at the 1980 Cannes Film Festival and was furious with director Hal Ashby and the producers for including the 'outtakes' version of the end credits at this performance as well as the audience's reaction to them. This incident may have finally made the producers change their minds. When the film opened soon after in Australia in late May 1980 (NB: quindi dopo la cerimonia degli Oscar, che si tenne ad Aprile), the entire end credits were removed from all prints (leading to a deafening thud on the soundtrack after the film's final line). These prints were all replaced with versions including the 'white noise' end credits, including the film's main theme by composer Johnny Mandel.

    La versione italiana del dvd, perlomeno quella che ho io, riporta ancora la versione outtakes…..e se non ricordo male, anche quella che mandava in onda retequattro era così (Anche se non escludo che avessero tolto le voci, aumentando il volume della musica). Comunque, sembra sia la versione più comune, su utubo. ^^

    Versione con bloopers

  7. @fda006
    Hai perfettamente ragione. Mi sono andato a rivedere i titoli di coda del DVD originale ed infatti ci sono gli errori di scena. Cosa che non ricordavo assolutamente. Resta da vedere quanto questa cosa possa essere stata determinante per la decisione finale di attribuire l'Oscar a Dustin Hoffman per Kramer Vs Kramer piuttosto che a Sellers, che lo avrebbe meritato ampiamente.
    Grazie molte per la puntualizzazione davvero interessante.

  8. Haha, classico caso di "falso ricordo" ^^
    E il bello è che, se avessero semplicemente sfumato la voce di modo da far sentire solo l'accompagnamento musicale (che tralaltro è di Satie, Mandel è solo l'arrangiatore), avrebbe avuto sicuramente un effetto diverso. Perchè quello che stona è proprio la sequenza di parolacce………..che non era nemmeno presente nel film, allora! Mah, produttori……..

  9. Adoro le biografie, soprattutto quando vengono messi al vaglio gli aspetti più umani delle persone, come le difficoltà vissute o i timori inconfessati.
    Alla prima occasione guarderò sicuramente Oltre il giardino.
    Un saluto e alla prossima, è sempre un piacere passare dalle tue parti.

  10. @SaR
    Ricambio con simpatia…

    @donburo
    Personaggio indimenticabile quello dell'ispettore Clouseau…

    @fda006
    In effetti, considerato il tono del film, la decisione di includere gli errori di scena negli end credits appare cosa incoerente.

    @ElisinoB
    Grazie per i complimenti. Oltre il giardino lo consiglio caldamente a tutti. Peraltro, al link che c'è nel post, è presente il video dell'intero film!
    Un salutone a te.

  11. E' stato un attore eccezionale. Peccato che non sempre i film che ha interpretato siano stati all'altezza delle sue enormi qualità.

    Matteo.

  12. @LaVostraProf
    Oltre il giardino è uno dei miei film preferiti in assoluto. Una storia che presenta diversi aspetti di critica alla società occidentale, al suo sistema dei media, al mondo politico e – che al tempo stesso – trova spunti particolarmente toccanti e poetici grazie proprio all'interpretazione misurata di Peter Sellers che rende il personaggio di Chance il giardiniere assolutamente credibile.

    @Matteo
    Verissimo. Un peccato inoltre che se ne sia andato così presto. Chissà quali altri personaggi ci avrebbe regalato in età più avanzata…

    @stefanover
    Impossibile non ridere dall'inizio alla fine di quel film… un gioiello di pura comicità :)


  13. Senza nulla togliere al Peter Sellers più esilarante, dopo averlo visto in Oltre il giardino credo di averlo conosciuto veramente per quello che era. Un po' più in alto, ma mai sopra alle righe. 

  14. Quelli della pantera rosa li conosco quasi a memoria, li cominciai a vedere da piccolo in famiglia..non ne perdevamo uno
    Oltre il giardino e Dottor Stranamore sono due film immensi…davvero, più che scriverlo in un commento vorrei che ne parlassimo tutti insieme davanti a un bicchiere di vino la sera dal tanto mi entusiasmano..
    Oltre il giardino è il film dove la poesia, la semplicità e una saggezza primitiva si fondono con la grande ingenuità e la grande aridità dell'uomo contemporaneo e lui è sensazionale nel personaggio.
    Dottor Stranamore è un film enorme, che solo un genio assoluto, quasi non umano poteva dirigere…ora io me l'immagino Kubrick che dirige un altro genio pari a lui come Sellers..che dire ??

    Ciao, grazie per questo post !!!!!!!!!!

  15. @Adam's Rib
    Oltre il giardino è un capolavoro assoluto. Uno dei film più belli mai realizzati, a mio avviso

    @piadellamura
    Grazie. Un saluto anche a te

    @corradovecchi
    Disponibilissimo per una chiacchierata dal vivo su Sellers e quant'altro davanti ad un bel bicchiere. Un salutone…

  16. @pattybruce
    Sono assolutamente d'accordo! Solo il talento immenso di Sellers poteva rendere il personaggio di Chance così credibile ed umano, senza cadere mai, neppure per un attimo, nella macchietta…

  17. Oltre il giardino non l'ho visto……e neanche Il dottor Stranamore….
    devo recuperare…….Hollywood Party stupendo!
    ma come mai aveva problemi economici negli anni 70 ?
    Buon weekend!

  18. @paveloescobar
    Perchè era incorso in diversi flop e – se non ricordo male – anche in investimenti sbagliati. Fatto sta che l'attore prima di riprendere la serie della Pantera Rosa stava attraversando un periodo molto difficile.
    Buona domenica a te.

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