Il PD non ci capisce niente (anche a Genova)
Quanto accaduto nella mia città alle primarie del centro sinistra per la scelta del candidato sindaco si inserisce in un più ampio quadro nazionale, in cui il Partito Democratico ha più volte dimostrato una totale incapacità di ascoltare gli umori e le istanze di quella fetta di elettorato che dovrebbe rappresentare. Nel Paese esiste un enorme bisogno di recuperare una politica che sappia farsi interprete delle esigenze della gente comune. Invece il PD ormai viene percepito – analogamente al PdL – come un centro di potere autonomo, del tutto slegato dai problemi concreti della società reale.
A Genova la gente di sinistra chiedeva un forte segnale di cambiamento, dopo la disastrosa amministrazione di Marta Vincenzi. Il PD non ha avuto il coraggio di toglierle il suo appoggio, affiancandole invece un secondo candidato espressione del partito, la senatrice Roberta Pinotti. Così ha portato avanti una strabiliante strategia suicida, presentando 2 candidati che si son sostanzialmente divisi i voti che avrebbero dato la maggioranza assoluta ad un candidato unico. In questo contesto ha avuto la meglio l’indipendente Marco Doria, docente universitario di Storia economica, vicino a Don Gallo e sostenuto da Sinistra e Libertà. Persona preparata, seria e per bene, sganciata dalle logiche partitiche di spartizione del potere, che – dopo aver trionfato con ben il 46% delle preferenze – ha dichiarato: «C’è una terza strada, tra l’antipolitica di Beppe Grillo e la voglia di lasciar perdere che emerge in settori della sinistra. E’ la voglia di cambiare da dentro, è la passione, l’entusiasmo della gente». Ed il PD? Come al solito non ci ha capito niente. Così, dopo aver perso le primarie a Milano e a Napoli, a beneficio rispettivamente di Pisapia e De Magistris, ha nuovamente confermato di non avere una classe dirigente all’altezza. Perlomeno però il segretario provinciale e quello regionale hanno avuto il buon senso politico di rassegnare le proprie dimissioni.
39 pensieri riguardo “Il PD non ci capisce niente (anche a Genova)”
La vignetta è geniale e l’analisi è perfetta.
Marta Vincenzi non doveva ricandidarsi, anche solo per rispetto delle vittime dell’alluvione. Il PD doveva chiaramente sostenere la Pinotti, in funzione anti-Vincenzi (che poi la Pinotti mi pare anche peggio della Vincenzi).
Non vorrei sbagliare ma qualche anno fa il centro sinistra non sostenne il sindaco uscente (Sansa) anche se poteva ricandidarsi e punto deciso e compatto su Pericu. Si poteva tranquillamente fare questa mossa, anche perchè tutti sapevano che in un’eventuale sfida Musso-Vincenzi il primo avrebbe stravinto (considerando che l’ex Super Marta è odiata da tutti quelli di centro destra e da quasi tutti quelli di centro sinistra)
dire che il PD ha fatto una gaffes sarebbe ingeneroso. Cazzata è senza dubbio più corretto.
Anche per questo, come ho già scritto, son contento che si tengano le primarie: fra due pessimi candidati del partito ed un terzo migliore ma non iscritto, preferisco il terzo.
Ancora una volta i cittadini elettori di centrosinistra si dimostrano più svegli della dirigenza.
non sono di centrosinistra, e quindi vedo le cose dal di fuori, ma mi pare che al di là della scelta suicida di ricandidare a sindaco una persona che si è dimostrata, nel momento di difficiltà, incapace di gestire la situazione, vi sia lo sbandamento piu totale: candidare un peones non so fino a che punto serva: Milano, con Pisapia, non ha fatto quel salto di qualità promesso, sta tartassando i milanesi, come Monti fa con gli italiani, ma non ci va una scienza a fare ciò…comunque, ognuno ha sempre ciò che sceglie e si merita, quindi contenti voi…a Piossasco abbiamo un sindaco (sindachessa) del PD che ha gestito in modo straordinario l’emergenza neve, e tutti le siamo grati, quando si ricandiderà, non mancherà il mio appoggio, si perchè nel mio paese non voto il partito, ma la persona, e non me ne frega niente se è di sinistra di destra e del centro, io chiedo solo di essere amministrato bene: la raccolta differenziata ci vede ai primi posti, le emergenze vengono gestite al meglio, perchè cambiare??
tornando a Genova, auguri che l’amico di Don Gallo sia migliore della Vincenzi…però l PD lacerato non serve a nessuno…
auguri di buon S.Valentino a te e dolce consorte…
Tartassati de che? A Milano abbiamo una commissione antimafia mai voluta dai vecchio affarist-politic-mafiosi, un centro città liberato dalla metà delle auto con tutti i soldi che vanno a potenziare i mezzi pubblici, agevolazioni mai prima effettuate per disoccupati, giovani e biciclette, e pure una gestione ottima della neve! More info on my blog!
Mi fa piacere che qualcuno di Milano abbia replicato al buon Luigi…
@ipitagorici
La Vincenzi, sindaco pessimo, avrebbe dovuto essere convinta a non ricandidarsi. Decidere di dare anche a lei il proprio appoggio, significa non saper fare il proprio mestiere. Se disgraziatamente avesse vinto le primarie, avremmo consegnato la città al centrodestra.
@redpoz
Purtroppo il PD dimostra, fra le varie cose, di non avere fra le proprie fila gli uomini giusti da proporre. La gente non si fida più di questo sistema, di cui il PD è – giocoforza – una pedina importante. Ecco perchè, come successo a Milano, si è preferito dar fiducia ad un candidato fuori dalle logiche partitiche.
@luigi
Luigi, i cittadini sono tartassati perchè esiste una crisi economica senza precedenti, che PdL e Lega hanno negato fino ad un mese prima di essere state sostituiti da un Governo che ha qualche carta in regola in più per superare questa brutto momento. Quanto poi al discorso sul sindaco, anche io guardo alla persona, al di là dell’appartenenza politica. La Vincenzi ha dimostrato di un essere un pessimo sindaco ben prima di quanto successo con l’alluvione, quando onestamente si è comportata in modo indifendibile. Averle permesso di candidarsi nuovamente è molto più che un errore, è un affronto a tutti i genovesi.
Auguri anche a te e signora… :)
RW: non credo che al PD manchino gli uomini (donne) giuste da candidare. parlo per esperienza diretta.
il problema, come scriveva Bertrand Russell è che “gli stupidi sono sicuri di sè, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi”. così, tendenzialmente, saranno sempre i peggiori a farsi avanti in questi affari (l’italia ce lo dimostra sempre).
qui Bersani insiste nell’errore quando dice di voler un candidato unico del PD alle primarie: taglia le gambe alle tante forze del partito. se si scelgono le primarie, si dovrebbe avere il coraggio di dire “correte tutti!”. solo così se nel PD c’è un Pisapia o un Doria verranno fuori (mi pare fosse anche il caso di Torino, di Venezia)
@redpoz
Il punto, a mio avviso, è un pò diverso. Siamo l’unico Paese al mondo che fa le primarie di coalizione… solitamente si fanno quelle di partito. Visto che anche in questo siamo anomali, allora bisogna capire quello che si vuol fare. O si decide che “chi vince, vince”, sia che sia un candidato PD, oppure un candidato SeL, o IDV, o un’indipendente, e allora si fa come a Genova. Liberi tutti e vinca il migliore. Ma non credo che questo sia il desiderio di Bersani, specie se si viene da una lunga serie di “mazzate” alle primarie. Se invece si decide che a queste primarie di coalizione è importante che vinca un esponente del PD, bisogna giocoforza arrivarci con un candidato unico, altrimenti si frantuma il voto col rischio che vinca un esponente di un altro schieramento.
Detto questo, vorrei precisare che io non voto più PD da qualche anno, quindi sono doppiamente contento della vittoria di Doria.
capisco che quella delle primarie di coalizione è un’anomalia tutta “democratica” (anche se poi la situazione americana non è molto diversa…).
Le alternative sono quelle che dici, cui aggiungerei anche il fare solo primarie di partito.
Io parto dalla considerazione che le primarie devo aiutare il candidato a vincere poi le elezioni, chiunque sia scelto. Quindi si deve scegliere il migliore fra tutti coloro che condividono un certo programma, una certa idea.
Allora non mi scandalizzano le primarie di coalizione e trovo che selezioni precedenti dei candidati non siano opportune, a meno che queste stesse non seguano la stessa procedura… ma allora faremo primarie del PD per poi arrivare a quelle di coalizione? Mi pare un’esagerazione.
Imporre un candidato scelto dal partito non paga mai: lo abbiamo visto a Milano, Napoli, Genova…
Quindi io piuttosto correrei il rischio di frantumare il voto.
L’alternativa è una selezione democratica tramite i circoli locali, ma anche qui siamo a procedure bizantine.
Capisco che la dirigenza nazionale punti a vincere le primarie, perchè avere sindaci del PD è importante. Ma la domanda che mi pongo io è: è più importante che sia il PD a vincere o a perdere o che sia la sinistra a vincere? Io credo che sia meglio che vinca un candidato di sinistra, anche se non del PD, piuttosto che il candidato ufficiale del PD perda poi le elezioni. Non dobbiamo dimenticare qual è l’obiettivo finale di tutta questa trafila.
Se il partito democratico vuole essere forte e vincere le primarie, non deve farlo nascondendo le proprie debolezze dietro il candidato unico, ma coinvolgendo la cittadinanza nelle proprie scelte, “arruolando” forze nuove al suo interno.
la Vincenzi è incapace, inadatta o non ha chiuso le scuole il 4 novembre? è brutto dirlo così, ma quando s’è visto Alemanno con la pala in mano, coi camion pieni di sale che aspettavano la neve che cadesse, con l’ordinanza di scuole chiuse col sole, tutti abbiamo pensato non ai morti di Genova, ma che non volesse giocarsi la rielezione come invece è costato alla Vincenzi.
@redpoz
Per me la cosa migliore è che il candidato del centrosinistra sia il più forte possibile, non mi importa da quale partito provenga. Ma è ovvio che la dirigenza del PD non la pensi così, viste le polemiche di Milano e Napoli e le dimissioni di Genova. Il problema ovviamente è più ampio e, a mio avviso, è quello che indico nel post. Il PD viene percepito come facente parte della casta e, a dirla tutta, neppure troppo ingiustamente. La gente non si fida delle persone che il partito propone, e come dar loro torto se a Genova è stata sostenuta ancora una volta la Vincenzi, la cui amministrazione è stata disastrosa sotto molti punti di vista. Il PD dovrebbe profittare di queste sonore batoste per fare una riflessione a 360 gradi sulla propria politica e cambiare registro, altrimenti le prossime elezioni politiche le si perde.
@acquacotta
Non a caso la scorsa settimana la Vincenzi ha espresso solidarietà ad Alemanno. L’ennesimo errore di una amministrazione arrogante e lontana dai problemi della gente comune.
sì. ora Genova, prima Milano e Napoli e anche Zedda a Cagliari. Per tacere il fatto che alle regionali del Lazio non avevano proprio un candidato, hanno appoggiato la Bonino che si era autopromossa! Non occorre essere fini politici per capire cosa non va nl PD! e invece continuano a pendere verso Casini e a occhieggiare verso Alfano.. io mi auguro la riflessione a 360 gradi che dici tu, ma temo che i vecchi DS+ i mosci della Margherita= PD non si agiteranno più di tanto e alle prossime politiche davvero l’incognita è grande (o forse no..).
p.s. parliamo di Palermo?.. http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/132731/un_segretario_sul_filo_del_rasoio
Ciò che mi stupisce è la natura delle ‘candidature’: potrei capire la Vincenzi, sindaco uscente (che forse poteva fare a meno di presentarsi, per meri motivi di opportunità); quella che non capisco è la candidatura della Pinotti, una che a quanto ne sò è la responsabile Difesa del Pd: ma che c’entra con l’amministrazione comunale? Mah…
non mollano …
la chicca è venuta dalla Vincenzi stessa, dopo che ha saputo di esser stata trombata, ha dichiarato stizzita che Doria non l’avrebbe mai appoggiato ed è dovuto intervenire Bersani a ribadire che il candidato del centrosinistra viene sostenuto da TUTTO il centrosinistra.
forse non è male che vincano gli outsider …
… il PD dimostra di essere affetto da una sordità selettiva, ovvero che i segnali di rinnovamento richiesti dal proprio elettorato non sono MAI ascoltati. Quale migliore viatico per un partito che avere una base forte e desiderosa di esprimere il proprio pensiero. Altri partiti farebbero salti di gioia, anzi sfrutterebbero al massimo questa opportunità più unica che rara. Invece il PD no, si chiude a riccio e per l’ennesima volta brucia le sinapsi nel vana ricerca di un perché … quando la spiegazione è alla luce del sole: da un lato gli elettori e dall’altro un apparato più vicino a Orione che al pianeta terra.
@giovanotta
Grazie per il link sulle primarie di Palermo, dove – tanto per cambiare – vedo ci sono altre polemiche. Anche io sono poco fiducioso sulla capacità del PD di cambiare rotta… troppo ripiegati su se stessi per occuparsi e preoccuparsi dei bisogni della gente.
@Marcello
Infatti c’entra solo perchè è genovese…
@gatta
La Vincenzi è una donna di un’arroganza unica, che non è stata capace di assumersi le proprie pesanti responsabilità in ordine all’alluvione (sono morte diverse persone) ed oggi fa altrettanto, arrivando poi a paragonarsi ad Ipazia!!!
@camoscio
Giustissimo. A volte può apparire un atteggiamento folle, senza il minimo senso, visto quant’è evidente e grossolana la sua posizione, sempre e comunque distante anni luce dalle istanze della propria base… eppure, ogni volta ci sorprende, sbagliando sempre un pò di più!
Mi sa che è d’uopo annoiarsi un po’:
Premesso che la matematica elettorale mal si combina con la matematica “classica” ( dunque non è affatto detto che un eventuale candidato/a unico/a dovesse obbligatoriamente conseguire la somma dei voti di Pinotti e Vincenzi), va chiarito che le candidature alle primarie, le stabilisce l’assemblea territorialmente competente attraverso una votazione ( sindaco uscente 10% dei voti, eventuale candidato alternativo 30%, se la memoria non m’inganna).
Ergo, qualunque “metti quello” no “metti quell’altro”, comunque deve passare per un’assemblea democraticamente eletta.
Non ho seguito la campagna elettorale delle primarie di Genova e dell’operato di Marta Vincenzi so quel che, via via, hanno scritto i giornali. Dunque poco.
So però che le primarie di coalizione,volute dal PD proprio per ovviare al fatto che la candidatura a sindaco fosse l’esito di considerazioni verticistiche,non possono diventare ” la Roma e la Lazio” (o meglio la Samp e il Genoa) tanto più che Doria senza i voti del PD non avrebbe conseguito il risultato che ha conseguito, a meno che non mi si dimostri che SEL a Genova è così forte.
Conclusione : si vota per scegliere il candidato migliore che il PD possa esprimere,attraverso la consultazione più ampia possibile.Tutto questo chiasso di candidate recriminanti e commenti su chi vince, chi perde o chi è sordo,francamente mi sembra un po’ stucchevole.
Come da regolamento, consuetudine, logica e buone maniere politiche, l’elettore è sovrano (compreso quello delle assemblee territoriali) i candidati si sono messi in gioco e Doria ha vinto.
Doria è il candidato del PD, non di Sel ,ne’, ne’ di papà suo, ne’ di altri.
Incarna l'”ansia di rinnovamento”? Anche le pietre oramai lo richiedono a gran voce.
Tutto quel che si deve fare ora, non è recriminare ma farlo eleggere in ben altra consultazione. ( il nemico è là fuori,non qua dentro)
Buona sorte a lui.
@Sed
Naturalmente la matematica politica è sempre difficile da decifrare. Tuttavia credo che non sia una sciocchezza sostenere che le due candidate espressione del PD abbiano in qualche misura frammentato le preferenze dell’elettorato del partito di Bersani. Sicuramente Doria è stato votato anche da elettori del Partito Democratico, ma questo – secondo la mia lettura – è un motivo di preoccupazione in più per la dirigenza. Si vota per scegliere il candidato migliore che il centrosinistra possa esprimere, e Doria è diventato candidato del PD solo dopo aver vinto. Sempre ammesso che il Sindaco uscente non si metta di mezzo, viste le recenti dichiarazioni.
Se i candidati sono due c’è frammentazione,ovvio ma non è detto che uno solo si aggiudichi la somma delle “frammentazioni”.
Pensa se si fosse presentata la sola Vincenzi. Da quanto viene detto, Doria avrebbe avuto più voti.
Questo già ti dice qualcosa sul senso della candidatura Pinotti e sulla debolezza della candidatura Vincenzi. O no?
Casomai l’elemento critico può essere questo : non candidare un sindaco uscente è un segnale preciso di stigma dell’operato del medesimo.
Ci si potrebbe “rinnovare” tralasciando ricandidature controverse senza timore di esporsi a qualche critica ( e mettendo nelle mani dell’avversario un argomento potente).
E qui è mancato il coraggio, oltre che un candidato che suggerisse “controtendenza”,rinnovamento” e quella roba lì ( che poi voglio vedere come si coniuga tutto ciò nell’amministrazione di una città)
Però se me la metti sul piano del PD che non capisce niente, mi ribello e non solo perché in questo paese non c’è solo Genova,Milano e Cagliari ma ci sono anche Verona,Monza,Torino, Parma, Lecce, Bologna, Venezia etc etc ma anche perché chi mette in campo uno strumento come quello delle primarie di coalizione denota coraggio e volontà di allargare la scelta a quanti più possibile. Mica ce l’ha ordinato il medico di sbatterci tanto per mantenere le consultazioni allargate.
E meno male che grazie alle primarie s’è trovato un Doria e si è potuto correggere il tiro e forse guadagnare il Comune.
Il PD non è solo “cattivi apparati”e “base immacolata” ( divisione manichea alla quale non ho mai creduto) è qualcosa di più complesso.Farla facile non aiuta. ( e lascia sfogare la Vincenzi, già è pronta la causa di tutti i mali futuri?)
@Sed
Sono perfettamente d’accordo sulla prima conclusione, del resto lo scrivo anche io nel post: “A Genova la gente di sinistra chiedeva un forte segnale di cambiamento, dopo la disastrosa amministrazione di Marta Vincenzi. Il PD non ha avuto il coraggio di toglierle il suo appoggio, affiancandole invece un secondo candidato…”
Certo, in altre città (peraltro più piccole e meno importanti o strategiche) il PD è andato bene, ma non è questo il punto. Nè tantomeno è in discussione l’opportunità democratica di un’istituto come le primarie, che credo sia incontestabile. Si ha però l’impressione che il PD sia in qualche misura rimasto prigioniero, o perlomeno timoroso, della sua stessa “creatura”. Per fare un’esempio: da quanto tempo sono sul tappeto le primarie nazionali, senza che ancora si sappia se si faranno o meno? Comunque il punto è invece, sempre secondo la mia lettura, che in questo momento di “antipolitica” il PD fatica a scrollarsi di dosso l’immagine di partito apparato, sganciato dai problemi della gente. E’ per questo motivo che a Genova ha perso. Come sai, sono genovese e aver ricandidato la Vincenzi – ti posso garantire – è ben più di un errore politico: significa non aver recepito un sentire comune in città. Perchè in realtà grandi e pulsanti come Milano o Genova (e tutto sommato la stessa Napoli) vincono personaggi che non sono riconducibili ad alcun partito? Perchè il PD presso la pubblica opinione ha difficoltà ad imporsi come un partito di lotta, vicino alla gente? Penso che proprio oggi dovrebbe fare uno sforzo in più per far comprendere la sua distanza dal PdL e dalla “casta”, eppure non riesce (o non vuole, non lo so). Forse è vero che la distinzione “apparati cattivi” e “base immacolata” è troppo facile, ma è altrettanto vero che dal momento della nascita ad oggi il PD giorno dopo giorno è scivolato sempre più al centro, mentre la base è rimasta lì dov’era: più a sinistra.
A me risulta che Marta Vincenzi si sia rifiutata di ritirare la propria candidatura – il che,tanto per dire, in un partito davvero burocratizzato,non sarebbe mai potuto accadere – che l’idea fosse cercare una terza figura ma che le resistenze delle due candidate abbiano sconsigliato ulteriori pressioni.
Anche a voler considerare inattendibili le mie fonti, le reazioni scomposte, soprattutto della prima, possono confermare quel che è accaduto.
C’è sempre una ragione nelle cose, se non si cerca quella e ci si accontenta di giudizi frettolosi,le “Vincenzi” avranno sempre la meglio.
Mi fermo qui perché, soprattutto alle amministrative,ho smesso da tempo di ragionare in termini di centro ,destra e sinistra (parlo ovviamente di geometrie interne alla compagine) : nelle città magari più piccole o meno strategiche ( Torino? Venezia? Bologna?) alle primarie non si conferma il candidato più di “sinistra” meno di apparato o quello che le spara più grosse, ma il candidato più forte in termini di credibilità.
Alla fine della fiera, gli elettori hanno potuto scegliere, secondo me, la soluzione migliore.
E questo grazie alle Primarie, che a livello nazionale, non mi risultano essere in questione.
Qualcosa – e nel nostro piccolo – in questo benedetto partito, come vedi, ancora siamo in grado di capire.
sono d’accordo con l’analisi sul suicidio del PD, anche se non darei del “disastrosa” all’amministrazione della Vincenzi, donna da sempre (ben prima dell’alluvione) poco ben voluta qui a Genova, ma più per un giudizio a pelle che sulle azioni concrete.
condivido meno l’entusiasmo per il vincitore (“Persona preparata” dici) che da quel poco che leggo sul suo sito mentre sbandiera una necessità di impegno civile da parte di tutti i cittadini non lo dimostra almeno negli ultimi vent’anni di vita, che mi pare piuttosto totalmente dedicata alla carriera universitaria. sembra piuttosto che per vincere sia sufficiente essere appunto una persona “seria e perbene”, cosa della quale non ho ragione di dubitare.
Un classico che non passa mai di moda questo PD.
sono d’accordo con te sulla percezione del partito. proprio per questo le primarie aiutano e proprio per questo la dirigenza non dovrebbe confermare il proprio scollamento dalla realtà dimettendosi.
quoto anche i commenti di camosciobianco e sed.
credo davvero che il PD dovrebbe migliorare non solo e non tanto la propria comunicazione e partecipazione alla primarie, quanto le forme di partecipazione ed interazione con e verso i cittadini. questo è un lavoro che dipende soprattutto dai circoli sul territorio, che devono essere in contatto con gli elettori e percepirne al meglio le necessità, cercare di coinvolgerli quanto più possibile e partendo da tali presupposti selezionare i referenti superiori e indicargli obiettivi chiari.
dev’essere una catena in costante collegamento.
se questo lavoro riesce, migliorare la propria percezione non dipende più solo delle Vincenzi e dai Bersani.
@Sed
Quello che dici circa la Vincenzi è vero, però credo che il PD potesse e dovesse gestire al meglio la situazione, ad esempio levandole comunque il suo appoggio. Riguardo un discorso più generale, proprio non riesco a capire perchè ancora non si sappia ad esempio quali saranno le alleanze. Per me un partito come il PD dovrebbe allearsi con SeL e IDV… ogni tentativo invece di andare verso il centro (Casini? Fini?) mi pare incomprensibile. Poi tu dici che le primarie nazionali non sono in discussione. Ottima notizia… ne prendo atto.
Guarda che a me costa criticare il PD, perchè la mia estrazione è quella… però di fronte certe posizioni di questi ultimi anni mi resta difficile non prenderne le distanze…
@FrancG
Benvenuto dalle mie parti! Se effettivamente Doria ha la stoffa per rivestire il ruolo di Primo Cittadino, lo capiremo già nelle prossime settimane, quando occorrerà mettere in piedi una campagna vincente contro il centrodestra…
@DonBuro
:-)
@redpoz
Sono assolutamente d’accordo. Mi auguro che questo processo venga messo in piedi al più presto…
Allora mettila così : il sindaco uscente si ricandida con tutto quel che ciò significa – e ne ha i requisiti, quindi un seguito che ne avalla l’operato – e il suo partito le toglie l’appoggio?
Secondo quali regole di democrazia interna?
Al partito che si chiama democratico, non per niente, non rimane che la moral suasion ovvero l’affiancamento Pinotti magari in un ‘ottica di riduzione del danno.Sbagliata quanto vuoi ma tant’è.
Qualcuno si è opposto? E’ entrato nei circoli facendo saltare i tavoli?Ha ottenuto maggioranze tali da invertire la rotta?
No? E allora mi spiace,la democrazia è un fatto preciso e si esercita nelle sedi adeguate.
Altrimenti ci sono Pinotti e Vincenzi. Le critiche a posteriori sono utili ma lasciano il tempo che trovano.
Quanto alle alleanze ritengo improvvida,dati i tempi che corrono e l’accelerazione straordinaria dei medesimi,stabilire qui e subito se sia il diavolo o l’acqua santa il nostro destino.
Ma chiunque sia,date le esperienze del passato, propongo la firma di una fidejussione sostanziosa in calce al comune programma. E per il primo che organizza cortei contro il governo di cui magari è ministro,il ripristino dei servizi d’ordine d’antàn,quelli che “menavano”.
@sed
Sempre a Genova nel 1997 il sindaco uscente Adriano Sansa non venne ricandidato dall’Ulivo per “insufficiente capacità di interlocuzione” ed immagino che questo non sia neppure l’unico caso. Quindi, gli strumenti – se si ha il coraggio di ascoltare ciò che dice la base – ci sono. Quanto alle alleanze, sicuramente vanno fatte sul programma, ciònondimeno un programma che dovesse ricevere l’approvazione di forze come l’UDC, susciterebbe in me il dubbio che possa effettivamente trattarsi di un buon programma. Battute a parte, mi auguro che il PD sappia ritrovare la sua vera identità, che mi pare smarrita da un pò… nel caso, sarò felice di tornare a votarlo.
Il Pd sarebbe capace di perdere anche se corresse da solo :D
Insufficiente capacità d’interlocuzione significa non avere i requisiti, a parte che l’Ulivo non è il Pd, il 1997 non è il 2012 e le regole sono diventate decisamente altre. Persino più elastiche e più masticabili di allora,con allargamento agli elettori riguardo alle consultazioni.
Quanto a Doria ieri ha dichiarato al Manifesto (pagina 7) di non aver voluto correre da solo perché in quel caso non avrebbe avuto i mezzi e manco i voti.
Vedo che i toni si abbassano.E che la politica “come passione” diventa aria fresca senza i portatori d’acqua.
Alla fine della fiera chissà che non si ritrovi anche lui a richiedere un Tabacci in giunta, con buona pace della base inascoltata, porella.
pensavano che la carta abusatissima della candidatura al femminile,avrebbe trovato sostegno,forse.
Comunque tra essere una brava persona e saper amministrare c’è di mezzo il mare,la curva del genoa + quella della sampdoria,e tanto altro.
Vedremo Doria come se la cava
http://malgoverno.wordpress.com
questo è il mio blog politico
@Luca
Diciamo che non ha fatto granchè per impedire che si alimenti questa cattiva fama…
@Sed
No… un Tabacci in giunta no! Non ce la posso fare!!! :)))
@Davide
Certamente un brava persona può essere un pessimo amministratore. Diciamo che ad oggi è l’unica cosa che si può dire di Marco Doria, visto che si affaccia alla politica soltanto adesso. E’ poco, ma in un Paese come l’Italia in cui la classe politica ha dato molte prove di disonesta, è anche tanto…
Personalmente attendo soltanto una cosa: che il PD sparisca… completamente, totalmente!!
(hashtag e breve deroga al parlare educato : chestrapallesteprimariegenovesi)
Eh… caro mio, Doria ha già detto che non gli dispiacerebbe una soluzione del genere, sei fortunato che Tabacci non sia ubiquo.
Comunque la permanenza del ragazzo nella consigliatura Burlando non ne fa uno completamente a digiuno di gestione amministrativa .(E meno male)
Resta per aria il giudizio sulla Vincenzi, il mio campione cittadino è diviso.Il che forse spiega qualcosa.
@laila
Ecco… quando tiri fuori questi giudizi così pacati, moderati e sobri, non ti riconosco più! :))))
@sed
Beh… non so che estrazione abbia il tuo campione cittadino… io posso dirti che per me è stato il Sindaco peggiore da 15 anni a questa parte. Persona totalmente inadeguata a ricoprire quel ruolo.
Principi, granduchesse, alti prelati…cela va sans dire mais ce la va encore mieux en le disant
Il PD non ha capito niente e anche la Vincenzi ne è uscita con la consueta eleganza e superiorità morale: si è offesa a morte, a sparato a zero su tutti e ha tirato fuori la povera Ipazia con la quale non ha nulla da spartire.
Vien da dire che il PD ha un elettorato assai migliore della classe dirigente che dovrebbe rappresentarlo!
@sed
Orpo!!! Ora che so che sei così altolocata, potrei persino chiederti un prestito!!! :)))
@Adam’s Rib
La Vincenzi durante questo suo mandato ha dato più volte prova di un’arroganza senza precedenti. Atteggiamento che non ha abbandonato persino durante l’emergenza alluvione, quando si è chiamata fuori da ogni respoonsabilità, incolpando tutti gli altri, cittadini compresi…