L’antitesi antropologica

L’antitesi antropologica

Alla domanda se sia finito il berlusconismo, Fini ha risposto «E’ finito il Governo Berlusconi. Accontentiamoci.» E come si fa a non esser contenti quando si pensa che i nostri ministri non sono più gente come Calderoli, Sacconi, Gelmini, Frattini, La Russa e Brunetta? Impossibile! E se Vendola ricorda che «se il ventennio fascista condusse nel baratro della guerra il Paese, il quasi ventennio del populismo berlusconiano ha prodotto macerie economiche e sociali che ci hanno condotto al disastroso rischio di default attuale», Travaglio scrive «la prima Liberazione, nel ’ 45, avvenne grazie alle truppe anglo-americane con qualche migliaio di partigiani. La seconda avviene grazie alle truppe franco-tedesche con qualche Carlucci e Pomicino di complemento». Dobbiamo infatti ringraziare i leader europei, i mercati e la stampa internazionale se oggi berlusconi ha rassegnato le dimissioni. Se avessimo fatto affidamento sulla reattività dell’opposizione o sull’intelligenza politica di molti nostri connazionali, ci saremmo dovuti tenere questo sciagurato Governo – il peggiore dal dopoguerra, espressione di un potere arrogante, corrotto e corruttore, autoritario e mistificatore, populista ed eversivo – ancora per un bel pò.

L’incarico sarà affidato a Mario Monti, un uomo che di berlusconi è «l’antitesi antropologica. Difficile immaginarlo con Mangano in giardino, Gelli e Craxi al piano di sopra, Tarantini dietro la porta, Ruby nel lettone e Lavitola al telefono». Ex Rettore e Presidente della Bocconi, ex Commissario Europeo, in qualità del quale inflisse una multa pesantissima a Microsoft per comportamenti contrari alle normative antitrust, è uomo che ha fatto del rigore [parola caduta in disgrazia durante il berlusconismo] la sua cifra personale e professionale. Come editorialista del Corsera è sempre lui, più recentemente, a criticare aspramente berlusconi all’indomani della sua dichiarazione sull’Euro che non avrebbe convinto nessuno: «A ogni rialzo dei tassi, dovuto alla scarsa fiducia nell’ Italia, Lei finisce per imporre sacrifici ancora maggiori agli italiani. Anche le parole non sorvegliate hanno un costo». Un bel segnale per un nome che rappresenta non solo competenza e serietà [altri termini desueti nell’Italia degli ultimi 20 anni], ma soprattutto la garanzia di un Paese credibile, capace di cambiare registro e politica.

42 pensieri riguardo “L’antitesi antropologica

  1. Confido molto sulla persona e personalità di Monti, quello che mi spaventa parecchio e che da solo non può fare nulla nemmeno lui e che quindi per fare il tanto, tantissimo che c'è da fare avrà bisogno dell'appoggio di quella classe politica (maggioranza e opposizione) che ci hanno portato fino a dove siamo adesso: speriamo davvero che la salute continui a conservarci al massimo della forma Monti e Napolitano!

  2. @paluca
    Sono d'accordo. Il PdL è ancora maggioranza in Parlamento e quindi giocherà un ruolo decisivo nel far passare o meno le leggi varate dal nuovo Governo. Però Monti può levare le castagne dal fuoco sia alla destra che alla sinistra, perchè per uscire dalla crisi ci sarà bisogno di misure severissime, che nessun governo politico (di qualsiasi colore sia) sarebbe in grado di portare avanti, senza giocarsi il consenso popolare. 

    @Artemisia
    Grande serata. Bellissimo sentire cantare "Bella Ciao" che saluta il nostro caro amico che se ne va dopo quasi vent'anni!

    @donburo
    Si… un uomo d rigore, integerrimo. E' quello che ora ci vuole per risollevare le sorti del Paese.

  3. Mi pare che il Presidente della Repubblica abbia tracciato un recinto ben delineato:

    1) 500 voti a sostegno del governo ( e ci siamo)

    2) il ruolino di marcia rispetto al quale ci siamo impegnati con la UE ( non ci possiamo tirare indietro,soprattutto non si può tirare indietro il PDL che l'ha proposto)

    3) una legge elettorale degna  che ci dia la possibilità di scegliere e che consenta  governabilità al senato.

    Non è che ci sia molto da elucubrare, il programma di governo è bello che fatto.

    Certo non è lecito umiliare il partito uscito vincitore dalle urne, quindi è giusto che all'interno di quel perimetro, siano espresse condizioni e perplessità.

    Io azzarderei che con la squadra di tecnici messa in campo, due figure di garanzia  ciascuna per parte, come Letta zio e Giuliano Amato, completerebbero  degnamente il quadro.
    Un raccordo politico tra tecnici e Parlamento ( che dovrà votare i provvedimenti) ci vuole.

    Ci sono 300 miliardi di BTP in scadenza da gennaio in poi. A me tutti quelli che fanno i capricci, fanno anche ridere. Dobbiamo prima di tutto pagare i debiti se vogliamo andare a testa alta per il mondo.
    Quanto ai capricci….è ovvio che gente come Sacconi e Santanchè non sarà mai più riproposta  e punti i piedi.

    Lunga vita a Giorgio Napolitano.

  4. intanto mi prendo una birra offerta da Paola……io non festeggio un bel nulla…l'idea di gente come vendola che entra in parlamento senza manco essere votato, ma solo perchè è antiberlusconiano, non mi rallegra, ma in questa repubblica delle banane ormai non ci si stupisce piu di nulla…nessuno avrebbe mai creduto di vedere bersani al governo con berlusconi..e forse non succede da nessuna parte del mondo, ma qui si…e quindi, auguri, pensa che se la Lega non fosse andata all'opposizione, noi saremmo una dittatura…
    quanto alle feste di piazza…ma si ci stanno, anche a Buenos Aires e a Tripoli si festeggia cosi…..e noi a quelli somigliamo…
    che dire?? auguri, ne avete bisogno…ora tocca a voi sopportarlo, noi abbiamo già dato…e finalmente, noi, ce lo siamo levato dai piedi…adesso è vostro alleato, divertitevi…..anche noi,nel nostro piccolo si festeggia…la ritrovata (tardi) dignità perduta..
    buona domenica, ma non ho dubbi…
    ah…la birra però ce la beviamo tutti insieme eh????

  5. …una distanza siderale intercorre tra l'addolorato di Arcore e Monti. Tanto il primo è portato a spacciare per realtà quanto non esiste (ultimo in data, i ristoranti pieni …) tanto il secondo si distingue per un'attenta analisi della realtà, così da affrontare al meglio i problemi.

    il primo occulta o nega i problemi (tre anni a negare la crisi, a dirci che era solo una finzione) affidandosi al fato, al destino, alla sua buona stella.

    Il secondo osserva i problemi, li analizza con scrupolo e quindi prova a risolverli o, al peggio, a limitarne gli effetti negativi.

    Se siamo giunti dove siamo adesso, con un piede già nella fossa, è grazie a dieci anni di balle cosmiche e di aria fritta riscaldata.

    Certo, l'ideale sarebbe andare al voto, ma di sicuro NON con questa truffa di legge elettorale e, men che meno, con una marea di BTP in scadenza. Primario obiettivo è recuperare un minimo di credibilità …

    O.

  6. @giovanotta
    Evvai con i festeggiamenti!!! :)))

    @sedlex
    Amen!
    Concordo con te. Il programma è quello ed è fondamentale che si rispetti. E penso pure che un Governo Tecnico sia l'unico in grado oggi di portarlo avanti. Al Parlamento la responsabilità di sostenerlo.

    @luigi
    Vendola non entra perchè antiberlusconiano. Vendola entra perchè responsabilmente ha deciso di sostenere l'unico tipo di Governo che oggi sia in grado di portarci fuori da una crisi economica che è sul punto di farci fare la fine della Grecia. Se anche la Lega fosse una forza responsabile farebbe altrettanto. Invece coglie al volo l'opportunità per cercare di "rifarsi una verginità" andando all'opposizione. Io spero che il suo elettorato però, fra un anno e mezzo, quando andremo ad elezioni con una nuova legge, si ricordi il NULLA che ha prodotto in anni di Governo insieme al Cavaliere e la punisca.
    Evvai con la birra!!! :)

    @camoscio
    Assolutamente d'accordo con te. Ci sono purtroppo delle misure rigorosissime da promuovere per far uscire l'Italia da questa situazione. L'unico che può farlo è un Governo Tecnico, perchè i nostri partito sono troppo poco responsabili per portare avanti una politica impopolare.

     

  7. Intanto Vendola è in Cina ed entrerà in parlamento quando sarà eletto.
    Non è il colpo di stato, Luigi, ma solo un cambio di premier sostenuto da una maggioranza più allargata.
    Non c'è di che preoccuparsi : se torna in campo la PO-LI-TI-CA  in luogo di rumba, samba e cha cha cha, avremo almeno la speranza del rispetto delle regole e forse anche di venir fuori dal pantano.

  8. Concordo pienamente con il commento di sedlex #6 anche se ho meno fiducia di lei in merito alla PO-LI-TI-CA in genere #10.
    Quello che è incredibile e che avviene solo in Italia è che Monti si troverà ad approvare con il sostegno (responsabile, bisogna riconoscerlo con la massima onestà) della sinistra il programma elettorale della destra e che la destra non è stata capace di rispettare (zero assoluto, per intenderci) in tre anni di governo.
    E' proprio vero che noi italiani siamo prima di tutto degli artisti!

  9. Un appunto sui commenti, Vendola può dire quello che vuole su Monti, Berlusconi e co. ma non essendo in parlamento non ha nessun potere direttivo e/o impulsivo sulle scelte parlamentari.

    Comunque staremo a vedere l'operato di Monti, tutti sono molto entusiasti ma se lavora bene dovrà fare un macello di tagli alla spesa pubblica e probabilmente toccherà l'art. 18. Vedremo dove finirà l'entusiasmo…

    Speriamo che faccia quello che sa fare, un governo liberale.

  10. @sedlex
    Sacrosanto!

    @paluca
    Monti dovrà prima di tutto far rispettare al Paese ciò che ci è stato chiesto dalla BCE. La destra non ha saputo farlo per incompetenza e per paura di perdere ulteriori consensi, oltre i tantissimi già perduti nell'ultimo anno. Ci aspettano tempi duri, ma almeno dovremmo avere un Premier serio e competente. 

    @ipitagorici
    Io sono molto contento perchè 1) al governo non c'è più berlusconi 2) al suo posto un uomo che ne è la perfetta antitesi: serio, rigoroso, attento, competente, stimato, credibile. Poi la situazione in cui l'Italia è finita grazie a PdL e Lega è talmente drammatica, che per tirarcene fuori saranno "lacrime e sangue", però adesso ci sono le condizioni per riuscirci!

  11. vorrei tranquillizzarti…il popolo leghista non ha dimenticato il NON governo di questi anni…quindi se non cambia il vertice leghista, io non andrò a votare..
    tuttavia non capisco Vendola che c'entra…manco è stato eletto…eppure anche lui, con tutti gli altri, a rifondare il paese, mah….
    ma se pure la Lega avesse detto si al grande incuicio..chi c'era all'opposizione???
    3 giorni fa avevo lodato di pietro per la sua coerenza, oggi lo giudico come tutti gli altri:davanti alla minaccia di non essere nella coalizione di centrosinostra, ha fatto retromarcia e adesso monti va benissimo…sciipoti insegna…

  12. @luigi
    Luigi… ma di quale inciucio parli? Ma ti rendi conto che si fosse andati subito ad elezioni i mercati internazionali ci avrebbero ucciso? Avremmo fatto SICURAMENTE la fine della Grecia. E questo, voglio ricordartelo, a causa di PdL e Lega.

    La sinistra ha dimostrato GRANDISSIMA RESPONSABILITA' e ha dato l'appoggio ad un Governo tecnico che ha le carte in regola per portarci fuori da questa crisi. E lo ha fatto CONTRO IL SUO INTERESSE, infatti non c'è un solo sondaggio che oggi non ci dia in vantaggio sull'asse Lega+PdL di almeno 10 punti percentuali. Se avessimo votato a gennaio, AVREMMO STRAVINTO. Invece in un anno e mezzo berlusconi ha le possibilità di rimontare il divario che ora ha con la sinistra. E tu lo chiami inciucio???? Tu citi Scilipoti??? Ma di cosa stai parlando????

  13. Quando dico POLITICA con tutte le maiuscole intendo quel meccanismo (un po' tralasciato negli ultimi anni)  fatto di regole e rispetto,assunzione di responsabilità e corretta interpretazione ciascuno del proprio ruolo, proposte e disponibilità a cercare la sintesi con l'avversario che dovrebbe servire a cambiare le cose.
    A me sembra che la corretta gestione di una crisi di governo seppur extraparlamentare, abbia  obbligato ciascuno a fare il proprio dovere.Poi dai fiumi di chiacchiere e distintivo e da certi vuoti rituali, nessuno ci salverà mai, ma l'importante è tornare a discutere di cose e non di Eterna Fuffa.

  14. Al di là delle leggi ad personam e del conflitto di interessi, scandalo tutto italiano, al di là dell'indignazione verso i cosiddetti costi della politica, che è un argomento che andrebbe però approfondito, cosa c'è di diverso tra la politica economica di Tremonti e quella di Monti? Monti probabilmente riuscirà attuare in tre giorni ciò che Tremonti non è riuscito ad attuare in tre anni, se non attraverso opportuni dosaggi, a causa delle fortissime e giuste resistenze sociali. Ciò che ieri era considerato vergognoso dal popolo della sinistra, soltanto perché proposto da Tremonti, oggi viene considerato un esercizio di rigore e di responsabilità perché attuato da Monti.

  15. @sedlex
    Regole, rispetto, responsabilità… da quanto tempo è che la nostra politica non ha più al suo centro termini come questi?

    @DottorBenway
    Non penso che il discorso possa essere messo in questi termini. Credo piuttosto che anche a causa di ciò che tu metti da parte per un attimo (leggi ad personam e conflitto di interesse) più una serie di altre nefandezze, il governo non si è più reso credibile (ammesso che lo sia mai stato) sia per la sinistra, sia soprattutto per l'Europa ed i mercati internazionali.

  16. Davvero pensi che ai mercati internazionali interessi qualcosa del conflitto di interessi? Quando mai hanno speso qualche parola sui vari scandali di Berlusconi (se non attraverso il pettegolezzo giornalistico)? Ai mercati non interessano i valori, non interessa che vi sia o non vi sia democrazia in un dato luogo, interessano i funzionamenti del mercato stesso. Credi che un gruppo di finanzieri che specula sulla vita di un Paese, ricattandolo con la minaccia di default, possano essere considerate persone di tale levatura morale da preoccuparsi che il premier di quel Paese si faccia leggi ad personam? Berlusconi si è suicidato politicamente perché non è riuscito a mettere in atto quel pacchetto di riforme liberiste richieste, ed anzi imposte, dai mercati. Cosa che probabilmente Monti riuscirà a fare in pochi giorni. Altrimenti non si spiega come mai questi fantomatici mercati internazionali non sfiducino anche la dittatura cinese o Putin, per esempio. Per il resto, vagliare sul tasso di democrazia interna ad un Paese spetta ai cittadini di quello stesso Paese, dovrebbe essere una loro preoccupazione, una loro responsabilità.
    A me sembra che non ci sia stata nessuna opposizione capace di contrastare Berlusconi in questi venti anni e, alla fine, a 75 anni suonati, egli si sia autodistrutto, per così dire, con la compartecipazione di una manciata di squallidi parlamentari che, da bravi berlusconiani, hanno appreso così bene l'insegnamento del loro maestro, da vendersi al nemico non appena hanno capito che la presenza del Premier non era più tollerata. 

  17. @DottorBenway
    Il punto è che non è possibile tenere disgiunti, come fai tu, i problemi del Governo Berlusconi con le necessità di rispondere positivamente alle richieste della BCE. Quando hanno domandato alla Merkel e a Sarkozy se berlusconi avesse dato garanzie sulla credibilità del nostro Paese nel portare avanti le riforme necessarie, i due si sono scambiati un sorrisino e poi il Presidente francese ha risposto che lui ha fiducia nel COMPLESSO delle istituzioni italiane. Secondo te quali sarebbero i motivi per cui berlusconi ha perso la credibilità sufficiente per rassicurare l'Europa? Forse perchè il suo Governo, impegnato vuoi a star dietro ai mille guai giudiziari del suo padrone, vuoi a portar avanti una politica demagogica e populista, dopo aver a più riprese spergiurato sulla solidità economica del nostro Paese ed averci assicurato che si stava reagendo alla crisi internazionale meglio che nel resto d'Europa, si è trovato di botto nell'occhio di un ciclone finanziario a cui si è risposto cambiando le misure della manovra almeno 4 volte in un mese? Davvero pensi che l'incapacità manifesta di berlusconi costituisca un comportamento stagno rispetto agli altri aspetti della sua figura? Davvero ritieni che un uomo protagonista di malaffari di ogni genere, abbia la lucidità e lo spazio necessari per guidare il paese in un frangente del genere? Non sono forse proprio i suoi aspetti più discutibili e connaturati, non ultimo quello di avere una maggioranza risicata, tenuta insieme unicamente dal collante della corruzione, ad averlo condotto lungo questo rovinoso declino?
    Quanto poi alla sua fine, sono d'accordo con te, del resto l'ho scritto anche nel post che se avessimo fatto affidamento sulla reattività dell'opposizione o sull'intelligenza politica di molti nostri connazionali, ci saremmo dovuti tenere questo sciagurato Governo ancora per un bel pò.

  18. Comunque quella del sempre ottimo Benway è una riflessione su cui dovremmo approfondire, vediamo se l'innamoramento per Monti durerà…

    In ogni caso è molto triste e pericoloso che un governo comunque eletto venga così pesantemente influenzato dalla Germania e dalla Francia che, sostanzialmente, hanno determinato la sua caduta, insieme agli speculatori dei mercati.

    Sono curioso di vedere la CGIL quando metterò mano all'art. 18 ad esempio.
    Piccola postilla : ma Fini quando si dimette ? "Mi dimetterò un giorno dopo le dimissioni di Berlusconi"…

    p.s.
    fantastica la vignetta-

  19. Ma io non li disgiungo. La BCE ha imputato a Berlusconi un deficit di decisionismo (e quindi di governo), nell'applicare i dettati liberisti richiesti, non un deficit di democrazia. Ma in questo immobilismo, in questo deficit di decisionismo, certo non sono tirate in causa considerazioni sul suo valore, ma sull'opportunità di attuazione di determinate procedure tecniche, che il Governo Berlusconi ha dimostrato di non saper attuare in tempi rapidi. D'altra parte la democrazia per il capitalismo è un optional. Che ci sia o meno, l'importante è che funzioni bene il mercato, ed anche se c'è la sua deve essere per lo più una funzione di governance, nel senso dell'attuazione rapida di quei puntelli a favore e a difesa del mercato.
    Io in linea generale non credo che la credibilità di un Paese, con la sua sovranità, possa misurarsi sulla celerità con cui risponda positivamente alle direttive della BCE. Se Berlusconi ha perso credibilità ai miei occhi, o meglio non l'ha mai avuta, è per tante altre questioni, compreso il fatto che, attraverso Tremonti, volesse attuarle quelle direttive della BCE, non certo il fatto che non sia riuscito ad attuarle.

    Mercato e democrazia per un verso, astrattamente, sono scomponibili, essendo due ambienti diversi fondati su diverse costruzioni del potere e diverse legittimazioni dello stesso. Non è una cosa tanto scontata, così come viene intesa attualmente, che mercato e democrazia siano ambienti tra loro perfettamente omogenei e integrabili. Per altro verso, in quanto nella nostra fase storica si compenetrano, essi sono indistinguibili. In questo senso però è l'ambiente-mercato e vincolare l'ambiente-democrazia, conformandolo alle sue esigenze. È il mercato a rappresentare l'essenza del potere, la democrazia rappresenta invece solo un potere apparente, illusorio. In questo non c'è niente di diverso e di nuovo rispetto a quanto ravvisava Marx: nel capitalismo la democrazia diventa una mera proiezione degli inetessi realizzati all'interno del mercato. Infatti, per fare un esempio, noi italiani, che pure abbiamo deciso attraverso referendum di optare per l'acqua pubblica, potremmo vederla in ogni caso privatizzata, perché il mercato ci vincola a farlo.

    A me Berlusconi fa ribrezzo e ho sempre fatto in modo, attraverso l'esercizio del voto, di legittimare questo mio disprezzo per tutto ciò che egli rappresenta. Non è bastato. Credo anche tuttavia che la categoria di "berlusconismo" abbia impedito a noi italiani di considerare il paesaggio circostante che intanto andava consolidandosi. Il compiacimento nel vederci calati in un Paese anomalo (con l'implicito correlato che evidentemente nel resto di Europa regnasse il paradiso terrestre), ci ha impedito di vedere le lacune sistemiche del paesaggio oltre Berlusconi, nel quale anche Berlusconi era iscritto. Essere consapevoli di vivere in un Paese incivile, anomalo, per un verso ha alimentato la nostra indignazione, il nostro disgusto, per altro però ha fatto maturate l'illusoria speranza che bastasse un cambio di Governo, un giro elettorale, per diventare un Paese finalmente normale (tipo la Francia o la Germania). È sintomatico che molti che non hanno percepito Berlusconi come un'emergenza democratica in questi venti anni, l'abbiano reso tale proprio con l'approssimarsi del suo declino, evidentemente perché, in assenza di idee e concezioni che sapessero andare oltre il fenomeno Berlusconi, questo è diventato l'unico fenomeno politicamente argomentabile e spendibile. In molti si è fatta strada l'idea, ingenua, che berlusconismo e neoliberismo fossero termini antitetici, che Berlusconi fosse tutto ciò che il neoliberismo non è. Io non credo a questa visione molto schamatica dell'Italia cattiva contro l'Europa buona che vuole salvarla da Berlusconi.
    Sono curioso di vedere se ora, con la morte politica di Berlusconi, le opposizioni, liberatesi dall'ossessione dell'antiberlusconismo (che gli ha permesso di campare di rendita), riescano finalmente a concepire una politica affermativa, che sappia riformulare l'ambiente nel quale viviamo. Per il momento sembrerebbe di no, dato che esse si sono prontamente accodate al buon Monti e al suo tremontismo radicale, e sembrano del tutto propense a considerare il liberismo, con tutte le sue follie, come un sistema da legittimare e da proporre ad un'Italia ormai liberata da Berlusconi.

  20. @ipitagorici
    Beh… io la Francia e la Germania in questo caso mi sento solo di ringraziarli. Sono riusciti là dove la sinistra ha fallito per tanti anni! :)))

    @Dottor Benway
    Perdonami, ma mi pare che abbiamo affermato cose analoghe, seppur in modo diverso: quando tu scrivi: «La BCE ha imputato a Berlusconi un deficit di decisionismo (e quindi di governo), nell'applicare i dettati liberisti richiesti, non un deficit di democrazia», è esattamente quello che io intendo, quando più sopra parlo di mancanza di lucidità e spazio di manovra. Quando poi sostieni: «non credo che la credibilità di un Paese, con la sua sovranità, possa misurarsi sulla celerità con cui risponda positivamente alle direttive della BCE.», mi trovi perfettamente d'accordo: infatti la credibilità di un Paese è data dall'efficienza delle sue istituzioni. In primis – per quanto riguarda l'Italia – dal suo Governo, che per i ben noti problemi non ha saputo garantire una gestione pronta ed efficace della crisi.

    La tua analisi sulla dicotomia fra mercato e democrazia posso anche condividerla in linea di principio, ma non vedo come possa inficiare quello che ho sostenuto nei miei precedenti interventi.

    Quanto poi al passaggio conclusivo del tuo bel contributo, credo che il berlusconismo lasci nel Paese tali e tante macerie, a livello culturale e sociale, ancor prima che politico, che nessuna persona intelligente possa legittimamente ritenere che "morto" lui tutto si risolva. L'euforia che si respira è data – credo – non tanto dalla consapevolezza che i problemi siano terminati (anzi), quanto piuttosto dalla fine (si spera) tanto agognata di un periodo storico, sintetizzabile con la figura dell'ex premier, che ha visto il Paese scivolare giorno dopo giorno in una condizione sempre più distante da quella di una democrazia compiuta. L'antiberlusconismo? Non so davvero cosa sia. Se per caso intendi che quando passeggi per le strade della tua città e vieni continuamente scippato dalla stessa persona, piuttosto che gridare "al ladro", mettere sul chi va là gli altri passanti ed avvisare la polizia, sia più opportuno starsene zitti e buoni, magari uscire senza il portafogli e comunque pensare alle cose serie, come se avere un malvivente alla guida di un Paese non fosse un problema reale (da cui a cascata discendono enne altri problemi, come ho cercato dispiegarti in precedenza), beh… non son d'accordo.

  21. Personalmente avrei preferito una palese una sfiducia parlamentare, se non una sconfitta elettorale… la sua colpa maggiore è proprio aver fatto dell'Italia un Paese dove il Presidente del Consiglio si dimette perché così vogliono la BCE, Francia e Germania, lo società di rating e i mercati… e questo resta, un 'vizio' all'origine del nuovo Governo Monti… staremo a vedere..

  22. Monti e Tremonti non mi paiono proprio la stessa cosa.Ovvero non mi sembra che il Monti voglia fare dei tagli lineari  la sua bandiera, sparando nel mucchio ed ammazzando anche le poche risorse disponibili (vedi università etc) mi pare che parli di crescita ( per Tremonti invece non c'erano soldi) di recupero dell'evasione, di far pagare di più a chi ha di più ( questa da Tremonti non l'ho mai sentita) e non solo di vendere palazzi agli amici cui poi dobbiamo anche la manutenzione e l'affitto.O di piano Sud che se lo sento nominare un'altra volta, mi vengono le bolle
    La nota delle differenze potrebbero proseguire ad libitum ma il cuore mi dice che Monti paghi con bonifico e non per contanti l'eventuale affitto.Solo questo basterebbe.E sono altresì certa che ad ogni manovra proposta corrisponderà la necessaria copertura,la data e i tempi.Ahhhhh la tecnoburocrazia ha pure del bello e del buono dopo anni di finanza creativa e di recupero dell'evasione fiscale a copertura di tutto.
    Quanto all'Opposizione…uffa.Appena mi scappa un po' di tempo voglio proporre una legge d'iniziativa popolare per l'Istituzione del Governo Ombra.Così le proposte di chi sta dall'altra parte della barricata escono a sei colonne sui giornali.E nessuno potrà dire che non se n'è accorto.

  23. @crimson
    L'avrei preferita anche io e sicuramente ci sarebbe stata, la sfiducia, se l'urgenza della situazione non avesse imposto delle dimissioni immediate. E comunque, anche se non è tale dal punto di vista istituzionale, l'approvazione del Rendiconto Generale ferma a 308 voti è, nei fatti, una sfiducia.

    @sedlex
    Voglio proprio sperare che la politica economica del Governo Monti sarà diversa da quella del governo berlusconi. Certo, sarebbe fantastico se riuscisse a far passare pure una patrimoniale, ma dubito che il PdL sarebbe d'accordo!
    Quanto al Governo Ombra, ricordo male o Veltroni (buon'anima) ne realizzò uno (o sedicente tale) all'indomani della sconfitta elettorale?

  24. Si ma quello di Veltroni era un governo ombra casalingo come già istituito in altre occasioni ( in uno del passato Napolitano era ministro degli esteri,una bella ed istruttiva esperienza) io ne volevo proporre uno Istituzionale di tipo anglosassone.( senza aumento di spesa s'intende)
    Suvvia liberiamoci dei pregiudizi : a  noi con i governi tecnici non  ha mai detto troppo male…Dini, Ciampi …hanno realizzato ben oltre le aspettative.
    Pella non me lo ricordo…mi sa che non ero nata ma se Napolitano dice….

  25. sedlex, se hai un debito così cospicuo ad interessi così alti evidentemente soldi non ci sono, per Tremonti così come per Monti. La questione ora, che si prospetta anche per Monti, è evitare la bancarotta. I tagli di Tremonti d'altra parte erano considerati lineari perché si presupponeva, per così dire, l'inviolabilità di alcuni settori pubblici. Ma allo stato di cose attuali non mi sorprenderebbe se si arrivasse ad esplicitare del tutto il piano di privatizzazione (che finora è rimasto implicito attraverso provvedimenti indiretti come il blocco delle assunzioni ecc.) dell'istruzione e della sanità. Se si attua una transizione del genere, sta' sicura che i mercati riprendono fiato; d'altra parte in un'economia capitalista non si tratta di ripianare il debito, che è sostanzialmente inestinguibile, ma appunto di dare fiducia ai mercati, ovvero di godere buona reputazione presso i creditori.
    Comunque, per come stanno le cose io non credo che ci troviamo nell'Europa unita, ma semmai nell'impero tedesco. E credo che se si continua così, se non si pervenga a una solida integrazione sociale-istituzionale-politica che metta termine al fiorire degli egoismi nazionali, io credo che la zona euro sia destinata a deflagrare.

  26. I soldi non ci sono ma è compito della politica trovare le soluzioni e reperire le risorse, altrimenti affidiamo il governo delle nazioni  all'ordine dei commercialisti o dei ragionieri chè è meglio.
    Al di là dell'inviolabilità dei settori …(bah) i tagli lineari sono nefasti in qualunque situazione  si applichino, sarebbe come dire che in una famiglia si preleva dal capitolo vacanze come dal capitolo libri di scuola come dal capitolo cibo o abiti da sera con lo stesso criterio ed in egual misura.

    Dopo pochi mesi,non si mangia,non si va a teatro e non si studia. Un po' quel che succede qui da noi.

    Del resto Tremonti ha adottato questa misura per una ragione di politica spicciola :  evitare l'assalto dei ministri che privati,chi più chi meno, di risorse, avrebbero generato instabilità e rotto l'armonia del magnifico governo che ci siamo messi alle spalle.
    Poi è ovvio che la soluzione sta nel tassare privatizzare etc…sono quasi ipotesi di scuola ma dipende da come e chi si tassa e soprattutto da come si privatizza.
    Modalità virtuose ce ne sono a bizzeffe (per esempio  le Fondazioni alla francese) e la gente non è scema (tant'è che nelle intenzioni di voto punisce le perplessità dei partiti rispetto a Monti) nel momento in cui le si prospettano soluzioni affidabili ed eque accetta anche i sacrifici.
    Alle deflagrazioni penseremo più tardi.

  27. Io personalmente non mi sento di ringraziare nessuno, tantomeno l'Europa che che sta facendo di noi (per ovvi motivi) uno Stato a sovranità limitata.
    è una situazione triste, la nostra, su questo non ci piove.
    e ancor più triste lo sara se i politici che hanno deciso di appoggiare Monti, poi non lo seguiranno nell'azione di governo e alla prima difficoltà si tireranno indietro.
    Ps: quelle di Vendola sono parole eccessive, perchè è vero che Berlusconi ci ha messo del suo, e per questo è un bene che non ci sia più, ma non dimentichiamoci che la crisi viene dall'America, poi dall'Europa, ha invaso diversi Stati europei (particolarmente deboli, è qui, credo,  si incastra la responsabilità italiana).
    Se non abbiamo bisogno di Berlusconi, tantomeno ne abbiamo di gente così ottusa e partigiana come Vendola.
    Ben venga Monti, persona seria e competente (l'unica opzione che avevamo davanti)
    Anche se, ricordiamolo, non lo abbiamo scelto noi……e questo è un grosso problema democratico……
    Saluti
    Tommaso

  28. @sedlex
    Sempre se non ricordo male, Veltroni in qualche intervista aveva dichiarato di volersi proprio rifare al governo ombra di stampo anglosassone… sarà mica che la nostra politica è troppo poco seria per mettere in piedi un'istituto del genere? ;)
    P.S.
    Mi è piaciuto assai l'esempio della famigliola che dopo un pò è paralizzata… :)

    @Dottor Benway
    "in un'economia capitalista non si tratta di ripianare il debito, che è sostanzialmente inestinguibile, ma appunto di dare fiducia ai mercati"… appunto, e qui si torna al discorso della credibilità di un Governo presieduto da berlusconi…

    @luigi
    Beh… anche la Lega… vuol riaprire il parlamento del nord!!!! :)

    @Tommaso
    Se i partiti farenno prevalere gli interessi corporativi piuttosto che quelli del Paese, sarà sicuramente una situazione tristissima. E' evidente che le parole di Vendola e Travaglio costituiscono un'iperbole… ma è un'esagerazione che in qualche misura ha una sua ragione d'essere e corrisponde ad un "sentire comune", considerato – per fare un esempio – il saluto a suon di "Bella Ciao" che centinaia di persone hanno riservato al premier uscente…
    Ciao, Paolo.

  29. Caro Luigi…ma questa è la notizia che tutti attendevamo…riapre Vicenza!!!!
    Visto che volo i mercati?
    Caro Rear, alle brutte una "smacchiata di giaguaro" a mò di metafora  Bersani style, è quello che ci vuole.
    Ragassi….

  30. Sì, rear, ma per diventare credibile dalla prospettiva dell'Europa e dei mercati avrebbe dovuto mettere in atto le direttive della BCE, cosa che io non condivido, che lo faccia Berlusconi o lo faccia Monti. Ai miei occhi Berlusconi era poco credibile per tutt'altre faccende, non certo perché non sia riuscito ad attuare le direttive della BCE. Oltre al fatto – cosa più importante – di essermi sempre opposto a lui e alla sua condotta politica per ragioni di principio.
    Non credo che la BCE sia un comitato di saggi, ecco. Se poi si condivide il sistema nel quale stiamo vivendo, allora naturalmente il mio problema non si pone. Insomma, il tuo ragionamento verte sul fatto di presupporre che il sistema che ci ha liberato di Berlusconi, fondalmentalmente giusto, sia migliore di Berlusconi stesso, cosa di cui io non sono affatto sicuro.

  31. Giusto, Paolo, però cavalcare il sentire comune è "populismo".
    Io credo che il sentre comnue sia contro Berlusconi, ma non credo che lo ritenga il solo reponsabile della situazione in cui siamo.
    Dire alla gente che lui è la causa di tutti è usare lo stesso populismo che lui spesso ha usato.
    Credo che in una situazione come questa bisogna cercare di essere iol più equilibrati possibili…..perchè, come ha detto Napolitano, oggi più che mai abbiamo bisogno di coesione, e questa certo non viene se si eccede con certe prese diposizione.
    Dico questo, Paolo, convinto che B. abbia fatto tanto male……
    Tommaso

  32. @sedlex
    :)))

    @Dottor Benway
    Effettivamente il sistema in cui ci troviamo è tutto tranne che esente da pecche… se sia migliore o peggiore del berlusconismo… mah. Mi limito a constatare che l'Italia per quasi 20 anni è stata teatro di una realtà che non aveva corrispettivo nel mondo occidentale.

    @Tommaso
    Condivido quello che dici, ma teniamoci almeno qualche giorno per festeggiare un regime che molti di noi hanno osteggiato per 17 anni… mi pare legittimo. Così come mi par legittimo che in momenti come questi si possano fare affermazioni anche troppo sensazionalistiche, dettate dall'euforia. Avremo tempo, purtroppo, per ricalarci nella realtà! :)

  33. Il sistema è profondamente ingiusto,sbagliato e mi fa pure senso però…nel corso del tempo non si è riusciti ne' a scalzarlo ne' ad emendarlo.
    Insomma non abbiamo (storicamente) vinto pur avendo ivestito nell'impresa  fior di filosofi, economisti e prese del palazzo d'inverno varie.

    E allora rimangono due strade : o saltare fuori dalla gravitazione universale e disinteressarsi delle cose ,affacciandosi di tanto in tanto sul mondo  per avanzare critiche,  sia pur sacrosante, in ogni direzione.(posizione rispettabile,ovviamente)

    Oppure provare a cambiare le cose magari solo perchè si è illusi o caparbi o perchè si semplicemente si pensa che c'è ancora molto da salvare e che questa sia la premessa per una vita migliore.
    Sono questi due universi che possono tranquillamente comunicare ma normalmente il risultato del confronto è zero.

    Allora troviamo un terreno comune che non ci lasci con la sensazione dell'inutile confronto.Ribadire che si sta su due pianeti differenti serve a poco.Incontriamoci sul pianeta del Bene Comune, della Regolazione, del Riformismo, della cucina di mamma…e vediamo che ne esce.

  34. Non sono qui per commentare il post perchè sinceramente non è il mio pane. Però ecco come ti è stato detto ti converrebbe traslocare. Splindersta mostrando tutti i segni di cedimento e le voci di chiusura non confermate ma nemmeno smentite fanno pensare al peggio. Quando fai il trasloco faccelo sapere che continuiamo a leggerti.

  35. @sedlex
    Sottoscrivo in pieno!

    @MauroPiadi
    Ciao Mauro. Grazie per avermi lasciato l'indirizzo del tuo nuovo blog. Quanto a me, risponderò oggi o domani con un post… a presto!

    @krishel
    Grazie mille! In effetti credo tu abbia ragione. Dirò cosa penso di fare nel prox post…

  36. resta da vedere quanto impiegherà questo paese per superare il berlusconismo… l’antropologia politica italiana lascia poche speranze: il fascimo è ancora vivissimo tra i nostalgici e come criterio d’opposizione alla “minaccia comunista”. Superare B sarebbe fondamentale verso la normalizzazione della destra, e quindi del paese.
    Ma temo ci vorrà ancora molto, molto tempo. Sperando ovviamente che non si incastri nel filone del fascismo e resti una tappa indimenticabile della memoria politica italiana, celebrato nei secoli a venire (sic)

    intanto Monti prova a fare il suo dovere: dopo il tuor a Bruxelles per recuperare autorità, la manovra. Avrebbe potuto essere migliore in tanti punti (accise benzine, ICI sulla chiesa, pensioni), ma si vede già la radicale differenza: questa viene presa sul serio dai mercati. Tutto il contrario delle ultime 3 di B!

    1. @redpoz
      Sicuramente ci vorrà molto tempo prima di lasciarci alle spalle il berlusconismo… si dovrà agire per ricostruire un tessuto sociale logorato da ventanni di regime mediatico… si dovranno operare dei cambiamenti sul piano culturale… non resta che darsi da fare al riguardo.

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