Il rifugio

Il rifugio

Talvolta un abbraccio è qualcosa di scardinante che consente di vedere oltre. Un oltre che conduce direttamente al futuro. Al tempo stesso però è un sensazione proustiana che fa riassaporare lo stupore con cui si accoglievano le fiabe che ci venivano raccontate da bambini. E’ quindi una prospettiva che gioca col tempo e lo spazio. Nostalgia ma anche rivoluzione. Un rifugio dove il dentro può spingersi al di là – se si vuole – ma dove il fuori resta fuori e fermo. Finalmente.
 

10 pensieri riguardo “Il rifugio

  1. Paolo, non ti conoscevo come poeta… molto bella questa tua! 
    Mi permetto di aggiungere questa riflessione: l’abbraccio è un punto esclamativo che comprende lo stupore, l’emozione e l’entusiasmo di un incontro (o di un re-incontro) e contemporaneamente un gesto che implica attenzione, accoglienza, dedizione, difesa…

  2. Uauu … che bella, mi lasci senza parole!!! Descrivi l’abbraccio come un vero poeta e nello stesso tempo potrebbe essere una magnifica definizione perchè in quelle frasi racchiudi l’essenza, il significato dello stringersi tra le braccia. Ti applaudo … e mi sciolgo anche un po’… immagino Simona…

  3. @MauroPiadi
    Grazie Mauro. Quello che hai scritto mi trova d’accordo. Quanto a me, scribacchio da sempre… però "vado a periodi", nel senso che ho bisogno della giusta ispirazione. In questo senso mia moglie mi aiuta molto! :)

    @missmeletta
    Poeta… che parolona :) Diciamo che sono un piccolo scrivano… un pò come Totò in Miseria e Nobiltà. :) Grazie davvero per le tue belle parole…

  4. "3 film, un mito!" Paolo, una poesia, molto bella che mi ha riportato alla mente, quando il nonno materno, negli anni ’50, attorno al braciere ci raccontava le storie. Un saluto vero da Salvatore.

  5. Mi fa piacere e mi suscita tenerezza,leggere queste belle parole che sicuramente uscite dal tuo cuore …….ma come sempre c’è una Musa ispiratrice …..vero ?  !!!!!

  6. bello questo abbraccio che è rifugio, dove tutto ciò che è fuori è fuori, che è protezione e reticolo, che spalanca le finestre. Le tue poesie sono ispirate. Non sono esercizi di stile. Si sentono palpitare. Io chissà perché sono sempre presa dagli ultimi versi. Perché tuti credono che siano la chiusura di qualcosa. E invece è lì che ci sono le promesse, i propositi, i giuramenti.

  7. E’ quasi un caso tornare per caso e leggere questo tuo momento di riflessione e di tenera verità, di quelle dediche e di quei pensieri che ognuno di noi, sogna che siano almeno una volta per loro.
    Grazie Paolo che ci regali sempre un piccolo bagliore di sana e sincera umanità, di amore puro e prezioso.

  8. @SaR
    Grazie Salvatore. Ricambio con simpatia il tuo saluto!

    @29.febbraio
    Certo… è dalla Musa ispiratrice che parte tutto! :)

    @Adam’s Rib
    A te… :)

    @iolosoxchcero
    Anche gli ultimi versi possono considerarsi delle finestre. Il confine fra ciò che è dentro la poesia e ciò che è fuori… in questo senso, come giustamente dici tu, costituiscono le promesse e i propositi per ciò che verrà dopo…

    @unattimoprima
    Mi fa molto piacere ritrovarti qui. Non posso che ringraziarti tanto per queste tue parole.
    Un sorriso.

    @Meg02
    Grazie… anche a nome degli altri uomini così, che esistono ancora :)
    Un abbraccio!!!

  9. Lo sapevo…non bastava la telepatia con la moglie…adesso anche il marito ci si mette!!!  (ohibò) Tzugumi

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