Vox video, vox dei
Il risultato deflagrante è oggi sotto gli occhi di tutti. La società Vidierre, la prima società italiana nel monitoraggio dei media, ha recentemente verificato lo stato dell’informazione televisiva. Una situazione che riflette una condizione di completa sottomissione ad un regime videocratico in cui il proprietario di una concentrazione televisiva privata che già dispone di tre reti [e quindi di 3 telegiornali] è anche colui che nomina di fatto i dirigenti della tv pubblica e i direttori dei telegiornali pubblici. Non solo berlusconi con i suoi 997 minuti negli ultimi 9 mesi è il politico più presente nei principali TG, ma da solo ha ottenuto quasi lo stesso risultato di tutti i rappresentanti dell’intera opposizione, che messi insieme risultano presenti per 1052 minuti. Manco a dirlo tutti gli esponenti del centrodestra, ad eccezione – guarda un pò – dei finiani, si trovano ai primi posti, ivi compresi i direttori dei giornali di famiglia: Il Giornale e Libero. Se è vero, come è vero, che una larghissima fetta dell’elettorato italiano forma le proprie convinzioni attraverso i telegiornali più seguiti, è facile comprendere quale razza di violenta perversione si consuma sempre più sfacciatamente nel nostro Paese. Perversione a cui non è affatto estranea la nomina di ieri di Paolo Romani a Ministro dello Sviluppo Economico. Ex dirigente Fininvest [ma và?], Romani ha infatti tra i suoi compiti quello di stendere il contratto di servizio tra Stato e Rai.