Dimettersi? Così non fan tutti!

Dimettersi? Così non fan tutti!

Io sono dell’avviso che nel nostro paese vi sia una grossissima questione morale da affrontatare e risolvere. Forse ci si è dimenticati che esiste un decoro delle istituzioni a cui sono chiamati a rispondere i nostri rappresentanti, che – in quanto tali – hanno il dovere di tenere comportamenti irreprensibili sotto ogni punto di vista. Pertanto per gli uomini di Stato non può e non deve esistere un distinguo fra abitudini private e sfera pubblica. I cittadini hanno il diritto di sapere se chi hanno votato è una persona proba, oppure è coinvolto in situazioni eticamente deplorevoli, quand’anche non perseguibili giuridicamente, che lo mettono, peraltro, nella posizione d’essere ricattabile. Il Governatore del Lazio Piero Marrazzo utilizzava l’auto di servizio per recarsi da alcune prostitute. Un fatto disonorevole e politicamente insostenibile che dopo l’autosospensione, lo porterà verso sempre più probabili dimissioni.

In un “paese normale” ci saremmo fermati qui. Siccome però non bisogna mai scordarsi che ci troviamo in Italia, dove non c’è limite al peggio, sopra questa vicenda si è riusciti ad innestarne un’altra, se possibile ancora più grave e sconvolgente. Grazie al suo mai risolto conflitto di interessi, berlusconi è venuto a conoscenza dell’esistenza di una registrazione video con cui si ricattava Marrazzo, proprio perchè questa è stata proposta al direttore di Chi per 200.000 €. Pronto ad offrire la sua solidarietà ad un altro uomo politico coinvolto come lui in uno scandalo sessuale, ha pensato bene di telefonargli, prima per assicurarlo che i giornali di sua proprietà non avrebbero  diffuso la registrazione compromettente, e dopo per consigliargli di ricomprare il video, facendolo sparire dalla circolazione e mettendo così tutto a tacere. Come scrive Luca Telese nel suo blog: «Ancora una volta c’è da stupirsi di come i giornali riportano con un tono apparentemente bonario e senza nessun commento questa notizia. Così scopriamo che due autorità pubbliche, un presidente di regione e un presidente del Consiglio, di fronte ad un ricatto, non sono nemmeno sfiorati dall’idea di rivolgersi alle autorità giudiziarie, a un magistrato, o a un poliziotto. Non gli passa proprio per la testa». Massimo Gramellini poi rincara la dose, ponendo l’accento sulla gigantesca anomalia del sistema politico italiano: «E’ l’ultima, lampante esplicazione del conflitto di interessi. Ma così lampante che nessuno di noi ci ha fatto caso. Provate a pensarci un attimo. I carabinieri ricattatori filmano Marrazzo e provano a vendere il video a un giornale del Premier. Non importa che il presidente del Consiglio abbia evitato di infierire. Resta il fatto che, grazie al suo ruolo di tycoon mediatico, gli era stata offerta la possibilità di distruggere un avversario politico».

21 pensieri riguardo “Dimettersi? Così non fan tutti!

  1. Caro mio, questi signori si considerano oramai una casta, e pertanto al di sopra di tutto. Un po’ come gli antichi gladiatori oppure i calciatori: ognuno ha i propri fans che li osannano e che li giustificano qualunque cosa facciano.
    Non é il trans o la puttana che lo prende nel sedere. Siamo noi.

  2. Suvvia, non essere intransigente, si è trattato semplicemente di un gesto di cortesia fra gentiluomini!
    Ora, parlando seriamente, questa vicenda mi manda veramente in bestia, perchè, fermo restando che ognuno è libero di esercitare le proprie preferenze sessuali – anche se Marrazzo non è una persona qualunque, è pur sempre un politico eh – a) sei un idiota perchè credevi di passare inosservato e ti sei fatto scoprire come un fesso; b) sei doppiamente idiota perchè ci sei andato con l’auto di servizio; c) sei triplamente (si può dire?) idiota perchè al massimo ci vai con la tua macchinina o con i mezzi (…); d) sei quadruplamente (vabbè, io improvviso con l’italiano) idiota perchè il giorno prima fai tutto l’offeso e neghi l’inverosimile e poi il giorno dopo dici esattamente il contrario! E siccome credo che se avesse ammesso tutto da subito, fin dai primi giorni del ricatto, ne sarebbe venuto meglio fuori….tiè, sei cinque volte idiota.
    Quinquplamente mi veniva male…

  3. @Johanson
    Quanto a prenderlo nel sedere, mi hai fatto venire in mente questa mitica vignetta di Altan:

    @Tzugumi
    Sono esattamente gli stessi motivi per cui questa vicenda ha mandato in bestia anche me!

  4. Caro Paolo, io la penso come te. Con un distinguo. Nel paese in cui viviamo per far cadere (forse) il politico, devi far cadere l’Uomo. E a me questa cosa non va proprio giù. Perché è vero che il rappresentante delle nostre istituzioni dever esser uomo probo, ma è pure vero che prima di tutto va giudicato per l’esercizio delle sue funzioni, per le scelte politiche, per battaglie che conduce. E il governatore della regione non è che fosse esente da critiche importanti sul suo operato. Peccato averlo sottratto a quelle critiche (pensa che addirittura volevano ricandidarlo dando per certa la sua riconferma) per crocifiggerlo su una storia di "gossip" (moooolto riprovevole). Spero di essermi spiegata! Un saluto

  5. La delusione che ci ha dato questo personaggio è davvero unica. Oltre al fatto in sè  soprattutto tutti i suoi comportamenti dopo essere stato scoperto! L’arroganza, la fiducia nell’impunità, la disonestà. Poi come se non bastasse … quel signor di serie b!

  6. @iolosoxchecero
    Ti sei spiegata benissimo. Tuttavia io non sono del tutto d’accordo, perchè ritengo che un un uomo che ricopra cariche pubbliche non possa mettersi nella condizione d’essere ricattabile. Come ho già scritto altrove, oggi sono i soldi, domani la richiesta di vincere la gara per un appalto, dopodomani la pretesa di far promulgare una certa legge o farne ostacolare un’altra. 
    Marrazzo si è dimesso perchè la sua posizione è politicamente insostenibile. Così come è insostenibile quella di berlusconi, che non so quante leggi ad personam è stato costretto ad emanare per evitare la galera… e chissà cosa gli succederebbe se parlassero i vari Previti, i vari Dell’Utri, i vari Mills. 
    Le istituzioni che si poggino sulla presenza di uomini ricattabili sono destinate ad essere sgretolate dalla corruzione.

    Un caro saluto. Paolo.

    @Smilla

    Per esser buoni, ha dimostrato una fragilità caratteriale che mal si addice all’incarico di grande responsabilità a cui era stato chiamato a rispondere.

  7. Gramellini ha scritto bene: siamo di fronte a un serio problema di assuefazione. Come potrà essere abbattuto il conflitto d’interessi se, ancor prima di un’azione legislativa, manca una coscienza civica collettiva?

  8. hai ragione , ma resta il fatto che sbattere sui giornali e far rimbalzare tanto la vicenda marrazzo secondo me è barbarico. Si distruggono le persone in questo modo e le famiglie…infatti gli è venuto l’esaurimento nervoso e se ne va in convento. Io questa cosa di rimestare nel torbido non la capisco. Il tg1 ha addirittura intervistato un trans…

  9. Mi pare giustissimo puntare l’accento sulla telefonata fra berlusconi e Marrazzo. Mentre uno scandalo sessuale non lo si nega a nessun Paese (da John Kennedy, o da John Profumo in avanti), ciò che è accaduto a margine assume in realtà una gravità ancora maggiore e tutta specificamente italiana.

    Ciao. Matteo.

  10. @Adam’s Rib
    Infatti è proprio questo su cui si basa il potere di berlusconi: il fatto che nel Paese manchi una coscienza civica collettiva. E secondo te chi è che, col suo enome impero mediatico, ha grandemente contribuito a spegnerla? ;)

    @alerina
    Io sono d’accordo con te. Questo però è un discorso diverso che riguarda l’uso e l’abuso dei mezzi di comunicazione di massa. Il problema della mancanza di moralità nella politica esiste, al di là di come questa poi viene rappresentata dai media.

    @Matteo
    Esatto!
    Gramellini al riguardo scrive: "Che il capo del governo sia venuto in possesso di un video contro Marrazzo non in quanto capo del governo ma nelle vesti di proprietario di un’impresa di comunicazione è qualcosa di cui sembra non essersi accorto nessuno. […] E pensare che molti fingono ancora di non capire quale differenza passa, ai fini delle regole democratiche, fra il possesso di una fabbrica di frigoriferi e il controllo di una che produce rotocalchi e programmi televisivi. Ma questo totale disinteresse per i conflitti di interesse rivela anche qualcos’altro. Assuefazione. Ogni cosa, a furia di esserci, finisce per sembrare inesorabile"

  11. Alfano ieri sera a Ballarò (parlando di Marrazzo) : " E’ stata esclusivamente una sua scelta, quella di dimettersi, poteva restare dov’era, anche se il suo partito glielo aveva chiesto". Un po’ come dire: scemo lui che si è dimesso, noi non l’avremmo fatto".

  12. concordo con te sul fatto che una carica pubblica dia il dovere di un comportamento probo e corretto
    e che chi sbaglia deve pagare
    quello che assolutamente mi resta insopportabile è il voler ravanare a tutti i costi nel torbido una volta che la notizia diventa di dominio pubblico, il voler per forza crocifiggere la persona dopo che il politico, rassegnando le dimissioni, ha già pagato
    Quello che dice Telese lo ho letto anche da Gramellini
    E’ inquelificabile e fa paura
    Questo significa che qull’uomo lì ha in mano un potere inimmaginabile, questo significa che – volendo – può distruggere o no chi vuole.
    E quello che più fa schifo è che il dibattito politico è uscito dal parlamento per finire nelle camere da letto
    E si perde di vista l’obiettivo : l’economia sta andando a rotoli, la gente che non ha più lo stipendio aumenta a dismisura, anche qui stanno chiudendo ditte che mai avresti detto
    L’ultima oggi : 250 persone a casa
    E continuiamo a parlare di chi tromba chi
    (scusa il termine)

  13. @PattyBruce
    E’ una dichiarazione agghiacciante! La crisi culturale di questo Paese passa anche dal degrado della nostra classe politica. E non mi riferisco solo a chi si mette nella posizione di farsi ricattare per via delle sue allegre frequentazioni, ma anche a chi vuol far passare il concetto del "tutti colpevoli, nessun colpevole".

    @NotForever
    Sono anni che in Italia ormai si parla esclusivamente dei problemi di uno solo, perchè quell’uno solo ha piegato una nazione intera – e fin’anche la legge – ai suoi interessi particolari. Non facendosi scrupolo di attaccare chiunque, istituzioni comprese, osasse ostacolare il suo potere. Chi dovrebbe salvaguardare la cosa pubblica, si occupa invece di difendere a spada tratta il suo padrone, con buona pace del lavoro sempre più precario.

  14. La cosa è sconcertante… pensi di essere al fondo del barile, e poi di botto cadi di 10 metri! Ma sai cosè il guaio?? Che ce li meritiamo! Finchè li votiamo, ce li meritiamo!!!

  15. Se uno va per mignotte è ‘Amante delle belle donne’ mentre se uno va a trans ‘E’ una debolezza’. Dimissioni o no il popolo italico si accontenta di questo e fa guarda e passa. Gli italiani li hanno votati, poi per il resto se ne infischiano… questo è il problema… facessero bene il loro lavoro almeno… Bah… Siamo un paese da barzelletta…

  16. Certo che berlusconi lo zampino ce lo mette ovunque. Ha ragione Gramellini, quando si accetta l’anomalia di un premier che controlla 5 dei 6 telegiornali ed il più grande gruppo editoriale, questo è solo il minimo di quello che può accadere.

    Complimenti per il blog. Anna.

  17. @LocandieraTDS
    Il problema è che non se li meritano il Paese, nè tantomeno quelli che non l’hanno votati…

    @donburo
    Un paese da barzelletta? Non per niente abbiamo un Premier che si diverte a raccontare barzellette, come se fosse Pippo Franco, anche duranti gli appuntamenti ufficiali… avesse confuso la Presidenza del Consiglio con il Bagaglino?

    @Anna
    Grazie mille per i complimenti. Quanto al resto, concordo in pieno! :)

  18. Non è vero che più della metà degli elettori lo ha votato. Infatti nella campagna elettorale del 2008 il partito di Forza Italia ha ottenuto il 37,5 per cento; il Pd guidato da Veltroni il 33,5. Inoltre circa il 10% degli italiani che ha votato paqrtiti della sinistra radicale, per effetto di una legge antidemocratica, ha visto rubarsi i suoi voti.
     

  19. @OasiDiTenerezza
    Assolutamente d’accordo. Ma anche se fosse vero ciò che ogni giorno sbraita berlusconi a proposito del 60% e passa di italiani che sono con lui, questo non lo autorizzerebbe ad imporre la sua volontà sulle altre istituzioni, sulla stampa libera o sull’opposizione.

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