La dittatura dei calzini turchesi

La dittatura dei calzini turchesi

L’altra sera ad Annozero Massimo D’Alema e Rosy Bindi non hanno avuto il coraggio di dire qualcosa di sinistra. Al leghista Castelli che così li incalzava: «Il 65% degli italiani è con Berlusconi. Saranno mica tutti scemi gli italiani?» non hanno osato dare l’unica risposta che esiste per questa domanda, ossia: sì, gli italiani sono scemi… ed anche qualcosa di più. Daniele Luttazzi sul suo blog scrive: «Circa trent’anni fa, le strategie del marketing politico USA hanno raggiunto un nuovo livello di consapevolezza con la scoperta, da parte dei “think-tank” di destra, che l’elettorato non vota in modo razionale, ma in base a suggestioni emotive. Il programma elettorale diventa secondario, se non sai come raccontarlo. Vinci le elezioni [è questo il grande trucco] se lo sai raccontare come una storia: una storia che crei con l’elettore un legame emotivo. Nella nuova realtà politica, tutta emotiva, la popolarità sostituisce la legittimazione; la vittoria la credibilità; e i sondaggi l’ideologia.»
 
Ed è proprio in questa fenomenologia che risiede il largo consenso di cui berlusconi gode ancora. Quel consenso che il premier ha costruito grazie al suo impero mediatico e che ora è pronto a monetizzare, ricorrendo al referendum per modificare la Costituzione. Lo scopo è far approvare la Riforma della Giustizia con la quale sottoporre i magistrati al controllo dell’esecutivo, e quindi distruggere quel sistema di pesi e contrappesi su cui si fonda ogni democrazia. E l’agghiacciante video sul giudice Mesiano [che ha condannato la Fininvest al risarcimento di 750 milioni di euro a favore della Cir di De Benedetti, per la vicenda del Lodo Mondadori], andato in onda su Canale 5, è solo un esempio della brutalità mafiosa con cui saranno aggrediti ed “avvertiti”, uno ad uno, coloro che intralceranno il progetto di instaurazione di una dittatura di stampo neofascista, “invisibile” alle masse incolte, qui, nel cuore dell’Europa civile. Una dittatura dove anche indossare dei calzini turchesi  sarà motivo sufficiente per essere messi alla gogna dalle TV del padrone.

24 pensieri riguardo “La dittatura dei calzini turchesi

  1. avrebbero dovuto dire solo che non è vero, come non era vero l o sbandierato amore plebiscitario che avrebbe dovuto esprimersi con il voto alle europee.
    certo, è comunque grave un consenso che va aldilà dell’umana comprensione (e difatti all’estero non se lo spiegano).

    la gogna cui è stato sottoposto un povero cristo reo di aver applicato una legge dello stato mi riempie di vero orrore.

  2. @PattyBruce
    A me invece piacerebbe che la sinistra si assumesse la responsabilità di dire le cose come stanno, anche se questo è impopolare. E se il Castelli di turno contestasse la risposta, bisognerebbe solo ricordargli le affermazioni del premier, che istituzionalmente dovrebbe rappresentare tutti gli italiani, mentre invece ritiene che chi non vota per lui è un coglione!

    @gattarandagia
    Certo non sarà al 65%, però il seguito di cui gode il premier è, a fronte di vari scandali di diversa natura, ancora altissimo. Concordo su quanto dici a proposito del giudice Mesiano

  3. Non vorrei tediare, però la sinistra si è tolto il senso di sè, eufemisticamente parlando. Al limite se si voleva togliere di dosso il sostantivo -comunista-, poteva scegliere di essere una forza socialdemocratica, mentre in verità i miei ex amici, sono divenuti dei D.C., e della peggiore specie, vedasi D’Alema, il quale pare sempre più…un piccolo….Andreotti! Così, il topo  (Berlusca), balla. Un saluto da Salvatore.

  4. I tuoi timori sono i miei e sono esterreffatta dall’indifferenza di molti, però sento anche la paura che ho, in tanti altri: mi chiedo se siamo esattamente al 50%. Redcats

  5. @METALLURGIC
    E’ esattamente la mia sensazione, non che io sia meglio di qualcuno, ma…

    @onavi
    Se la vogliamo dire tutta, bisogna allora ricordare che alle ultime elezioni europee, ben 1/3 degli italiani non ha votato. Tra i votanti, il 45% ha scelto il governo e gli altri i diversi partiti di opposizione. Pertanto gli italiani che hanno espresso il loro consenso per il governo berlusconi sono circa il 30%. Una cifra che è ben lontana dal 65% tanto sbandierato, ma che è comunque elevatissima se si considera che in un qualsiasi altro paese civile un personaggio come berlusconi, dopo i tanti scandali giudiziari e personali, sarebbe stato costretto a dimettersi!

    @Isabel1
    Contraccambio! :)

    @SaR
    E’ proprio perchè il PD è diventato più un partito di centro rispetto alle intenzioni iniziali, che spero che la componente cattolica che fa capo a Rutelli decida di andarsene, restituendo al partito la sua vocazione di forza di sinistra moderata e riformista.

    @redcats
    Credo che in Italia ci sia una profonda spaccatura intorno alla persona di berlusconi, che molti ritengono inadeguata a governare. Il paese vive in una continua fibrillazione e questo è un dato incontrovertibile sul quale dovrebbero riflettere gli esponenti per bene del PdL!

  6. sono cose lampanti, sotto gli occhi di tutti. eppure molti (quasi tutti a giudicare dai sondaggi, per l’appunto), quegli occhi li tengono chiusi.
    è populismo spicciolo, demagogia. basta che ‘Chi’ pubblichi lo scoop del fidanzamento di Noemi con un tronista per seppellire le dichiarazioni fatte dal vero ex fidanzatino sulle pagine di Repubblica. basta gridare al vittimismo, per creare un clima di sospetto, sfiducia, avversione, verso la magistratura.
    non so a cosa dovremo arrivare perchè l’Italia si svegli….

  7. E’ stata la prima notizia che ho letto venerdì mattina mentre sfogliavo Repubblica…trovo il video di una inciviltà assurda, non solo per le sue motivazioni intrinseche, ma soprattutto per la possibilità che ognuno di noi venga filmato, sbattuto in televisione e deriso nientepopòdimenochè per il colore dei calzini!!! Questa è pochezza morale, ignoranza e vigliaccheria bella e buona. E che non mi si venga a parlare di massacro mediatico contro il premier perchè c’è una sostanziale differenza fra le due cose. Forse i giornalisti di Mattino5 sono regrediti ai bei tempi dell’asilo, chi lo sa. 

  8. Una cosa che inoltre mi intristisce, è che questo killeraggio sul giudice Mesiano – chiaramente progettato ai vertici- lo hanno fatto fare a una giornalista precaria, una a tempo determinato, a progetto…. Così ora, male che vada, la butteranno a mare, diranno che è stata una iniziativa incauta di una principiante che ha voluto strafare. Ecco, al di là della scarsa dignità e professionalità di chi scrive e gira un servizio così "vuoto", insipido, mi resta la tristezza di un mondo che i giovani li usa come carne da macello, senza rete, senza protezione, gettandoli a i pescicani, siano essi giovani veline o praticanti giornalisti o tronisti o propagandisti a ore di partito….. 

  9. @Lunatik
    Verissimo. E’ un mix di populismo, menzogne e vittimismo. Trovo sempre molto azzeccato ciò che Montanelli diceva di berlusconi: «È il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. È questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l’allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne. ‘Chiagne e fotte’, dicono a Napoli dei tipi come lui.»

    @Tzugumi

    Riguardo quanto dici a proposito dell’ignobile replica data da Mediaset alle polemiche innestate dal video: «Non accettiamo bacchettate da chi negli ultimi mesi ha reso sistematica prassi giornalistica lo spionaggio a senso unico dal buco della serratura», c’è una divertentissima battuta che gira in Rete:
    «Canale 5 pedina il giudice Raimondo Mesiano. Documentati tutti i suoi comportamenti stravaganti: passeggiare per le strade di Milano, andare dal barbiere, farsi fare la barba. Ma il magistrato si difende: ‘Sono riprese parziali. Ho una vita normale come tutti: faccio festini nelle mie ville, vado a troie e organizzo orge con minorenni’.»

    @ofvalley
    Questo è un particolare di cui non ero a conoscenza e che getta, se mai fosse possibile, una luce ancor più volgare a questa ignobile vicenda!

  10. Trovo esecrabile il pedinamento del giudice alla ricerca di chissà quale scoop da mandare in onda anche e soprattutto perché se quel "povero Cristo" quel giorno avesse fatto qualcosa di veramente stravagante e assolutamente inedito se lo sarebbe visto sbattuto in tv senza averne la più pallida idea. "Sfortuna" vuole che il meglio che la giornalista sia riuscita a cavare dal pedinamento è un calzino turchese, una fumata di sigarette e una sosta dal barbiere: chiunque avrebbe rinunciato alla messa in onda e invece, sulla scia di quella specie di tg che attinge a piene mani da Lucignolo, lo hanno mandato e pure commentato, coprendosi di ridicolo. Per me si è rivelato un boomerang: hanno giocato sporco senza ottenere quello che avrebbero voluto e cioè mettere in discussione la credibilità del giudice. Spero che la faccenda non finisca qui e che a pagare non sia la giornalista precaria.

  11. Un berlusconiano ti chiederebbe…
    Anche sbirciare dentro le mura di una villa privata è minare la privacy di una persona.

    Non voglio certo difendere il nano, sai quanto mi stia sulle palline… ma vedrai che qualcuno prima o dopo te lo farà notare.

    Andrea

  12. La cosa aberrante è che quei calzini "turchesi", in altro contesto, sarebbero semplicemente tacciati per fuorimoda, ineleganti e forse anche ridicoli, forse li ha acquistati in un hard discount o al mercato, forse glieli ha regalati sua figlia e in cima hanno una hellokitty che le telecamere non hanno ripreso o forse erano di suo nonno o suoi di quando andava al liceo….
    in sostanza dei calzini turchesi (che poi sono appena azzurrini, un colorino anonimo e banale, mica "turchesi ", come magari potrebbe metterli Francesco Facchinetti a X Factor come espressione di dandysmo casual) non vogliono dire nulla e non hanno NULLA di strano. Mica le tshirt nere sotto la giacca nera come il più trucido buttafuori di provincia, mica le bandane e le camicie azzurre….non ci sono esperti di stile dietro allo "stravagante" look del giudice.
    oltre ad essere una violazione della privacy, questa è semplicemente una tristissima e penosa vigliaccata.
    Il problema è che neanche una boiata del genere ha un effetto boomerang, è lì il dramma,.
    Finche, come dici tu giustamente, la comunicazione sarà sapientemente usata non per la sua funzione ma ad arte per creare un effetto di legame emotivo, allora andrà bene sentire che "il 72% degli italiani mi appoggia" etc, pur senza dati alla mano, senza percentuali , senza nessun controllo, perchè la gente ci crederà comunque…e andranno bene anche commenti sui calzini celestini, magari sul taglio di capelli e chissà forse anche sull’ ambiguità sessuale del barbiere, tutto per creare l’effetto tossico di nebulosa ignoranza spray su una massa che, incredibilemente ancora si ostina a difenderlo, appellandosi sempre alla teoria "c’è di peggio", perchè "è tutto un magna magna", "gli  altri sono peggio, lui almeno si espone" e "dopotutto sono affari suoi se gli piaccioni le belle donne".
    Io porto sempre e solo un esempio, anche se non funziona, ma mi conforta: Barbara Montereale era candidata in una lista pugliese.
    Questo è il più grande affronto all’intelligenza degli elettori. Non me ne voglia, ma basta sentire una sua intervista per capire di che si tratta. Perchè si può arrivare a candidare una come lei? Altro che le 10 domande!!
    Bananae

  13. @iolosoxchecero
    Io non credo nell’effetto boomerang. Anche perchè Canale 5 nella persona di Brachini si è scusato, dando così modo a quel servitore zelante di Alfano di dire queste baggianate: "Per me le scuse di Brachino chiudono un caso, ma ne aprono platealmente un altro: il diritto alla privacy vale solo se c’è di mezzo un magistrato? Solo in quel caso il diritto alla privacy prevale sul diritto di cronaca, e quando di mezzo c’è il diritto dei comuni cittadini e del capo del governo?" Cercando di mettere sullo stesso piano due cose che sono profondamente diverse, come dico sotto a LultimoZar…

    @LultimoZar
    Magari me lo chiedesse! Perchè io ho già la risposta pronta.
    Le due vicende sono profondamente differenti, perchè da una parte c’è la massima carica istituzionale (insieme al Presidente della Repubblica) che rappresenta l’Italia, sia entro i confini del territorio nazionale che all’estero, e che è tenuto ad osservare un comportamento decoroso, imposto dall’estrema importanza e responsabilità del suo ruolo. Se un premier viene colto durante attività che NULLA hanno a che fare col ruolo istituzionale che ricopre, penso che sia giusto che ciò venga opportunamente documentato. Insomma: gli italiani hanno il diritto di sapere se il loro Presidente del Consiglio si accompagna  con prostitute ed organizza festini con minorenni, finendo col promettere loro carriere nella pubblica amministrazione.
    Dall’altra parte c’è un giudice civile fra i tanti, colto nella sua normalità quotidiana, intento a non far nulla di strano, il quale viene invece fatto artatamente passare come persona stravagante e quindi inaffidabile.
    La distanza fra i due casi è oceanica!

    @Bananae
    Condivido parola per parola. Hai ben descritto quello che è esattamente anche il mio pensiero. La Montereale l’ho vista ad Annozero. Se lei può diventare una amministratrice pubblica in Puglia, io ho tutte le carte in regola per succedere ad Obama! Yes, Paolino can!!! :)))

  14. Infatti il succo del discorso sta tutto qui. Già il fatto che un presidente del consiglio tenga una condotta (sia pubblica che privata) così poco onorevole è una brutta cosa, se poi, invece di pagare di tasca sua le cosiddette "escort" (a casa mia si chiamano ancora prostitute, di lusso magari, ma sempre prostitute) ce le rifila alla regione Puglia e persino (qui gli è andata buca, grazie a Veronica Lario) al Parlamento Europeo, la cosa non solo ci riguarda, ma ci fa girare anche parecchio le p***e!!!

  15. condivido in pieno la tua analisi. L’individuo si forma un opinione in base alle notizie che riceve. Se queste notizie sono false, la realtà a molti appare diversa. La menzogna più ignobile è nel numero, il 65% degli italiani è con Berlusconi. NO!!!
    Nella campagna elettorale del 2008 il partito di Forza Italia arrivò al 37,5 %; il Pd guidato da Veltroni ottenne il 33,5 %. ciao

  16. @PattyBruce
    Già! E loro a ripetere all’infinito parole come gossip e privato. Non c’è gossip (ossia chiacchiericcio non provato) perchè le vicende di cui si parla oramai hanno decine di testimoni, e non c’è neppure privato perchè gli italiani hanno il diritto di sapere se il loro Presidente del Consiglio tiene comportamenti che non osservano il dovuto decoro istituzionale, o ancor peggio, che sono disdicevoli dal punto di vista politico. Clinton sfiorò l’impeachment per molto meno e fu salvato solo dalla moglie, che invece nel nostro caso si è espressa assai criticamente sul marito

    @oasiDiTenerezza

    Come se il fatto di avere i numeri dalla propria parte legittimasse qualsiasi genere di comportamento o qualsiasi potenziale crimine (in quest’ultimo caso mi riferisco ai processi che dovranno riaprirsi grazie al Lodo Alfano)

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