Il Natale ai tempi del terrorismo

Il Natale ai tempi del terrorismo

Il Natale è qualcosa di più di una semplice festa religiosa: fa infatti parte del nostro patrimonio culturale, del nostro più antico e prezioso bagaglio di tradizioni. Non celebra unicamente la nascita del Bambin Gesù, ma anche quei principi come la fratellanza, la solidarietà e la pace, sui quali si fondano le società occidentali. Ecco perchè la decisione del preside della primaria Garofani di Rozzano è una sciocchezza grossolana, specie se presa a seguito dei fatti del 13 novembre. L’integrazione fra il mondo islamico ed il nostro non può certamente passare attraverso la negazione dei valori fondanti della propria identità, per paura di turbare una non meglio precisata sensibilità religiosa di chi proviene da differenti culture.

Detto questo, sarà comunque opportuno interrogarsi su come gestire la materia complessa della diversità religiosa nelle scuole pubbliche (e laiche), in una società che sta sempre più diventando multietnica, senza naturalmente finire a brandire i presepi come arma di propaganda o a trovarsi improvvide parlamentari che intonano “Tu scendi dalle stelle” davanti ai cancelli degli istituti scolastici. La questione è troppo seria ed importante per lasciarla nelle mani di un Salvini o di una Gelmini qualsiasi, o per strumentalizzarla contro gli islamici e i migranti, in uno spirito che è diametralmente opposto a quello “natalizio”. E’ evidente che ciò che un tempo valeva per una società cattolica non può valere più oggi, ma è altrettanto chiaro che non si può cancellare dai programmi scolastici ogni riferimento religioso per timore di offendere qualcuno. E allora, ancora una volta la diversità dev’essere considerata come un’opportunità, una ricchezza, un’ulteriore strumento di conoscenza dentro una società in cui culture differenti devono imparare a convivere in armonia. Uno degli obiettivi primari dei terroristi è quello di instaurare un clima di contrapposizione totale, di odio verso chi è diverso da noi, cerchiamo – una volta tanto – di non aiutarli.

29 pensieri riguardo “Il Natale ai tempi del terrorismo

  1. Stante che a mio avviso è stata montata una gazzarra su un fin troppo disinvolto travisamento dei fatti di partenza, bisognerebbe interrogarsi sul come rendere la scuola italiana sobriamente ed equilibratamente laica.
    Sarebbe ottimale passare da scelte per sottrazione (non permetto iniziative latu sensu confessionali considerandole “divisive”), che prestano il fianco all’accusa di integralismo laicista e alle ipocrite sceneggiate della Destra populista, a scelte per inclusione , che affianchino cioè la centralità delle nostre tradizioni e radici culturali con la valorizzazione di quelle di cui sono portatori i bambini delle comunità cinese, maghrebina, egiziana, filippina, senegalese ecc. Ovvio che tra il dire e il fare, specialmente nel nostro Paese, ci sia il mare.

  2. @Paolo
    si è esagerato, come sempre…il caso si è sgonfiato, come è giusto che sia, una volta appurata la verità.
    Il Preside ha sbagliato ma mi fa incavolare chi, come Salvini e la Gelmini, si è fiondato a Rozzano a sventolare la bandiera del cristianesimo, pensando che fossero i musulmani che non volessero i canti natalizi: la solita speculazione.
    Vedere Salvini col giubbotto verde pieno di sponsor (come un pilota di F1) è di una tristezza infinita.

  3. @copyman
    Sono perfettamente d’accordo. Non avrei saputo dirlo meglio…

    @Luigi
    Al netto delle esagerazioni, a me pare comunque che anche la verità appurata sia qualcosa di profondamente sbagliato. Del resto, nell’intervista che ho linkato al post, il preside dice chiaramente che si è opposto all’organizzazione di un concerto a base di canti religiosi, perchè “dopo i fatti di Parigi sarebbe stata una provocazione pericolosa“. L’integrazione va fatta non solo rispettando l’altrui diversità, ma anche la propria storia. Detto questo, il modo in cui certa politica si è appropriata della vicenda per fini strumentali, è assolutamente indecente. Fino a quando non capiremo che contrapporsi al mondo islamico nel suo complesso equivale a fare il gioco dei terroristi, non andremo molto lontano…

  4. @Paolo
    ma sicuramente hanno sbagliato tutti, Preside in testa, ma io la responsabilità maggiore la dò a quei politici sciacalli che hanno approfittato di un malinteso per seminare il solito odio e disprezzo verso i musulmani (peraltro le famiglie musulmane intervistate non hanno detto nulla contro il Natale).
    E’ vero che sarebbe assurdo cambiare le nostre tradizioni, ma in fondo il Preside non cercava lo scontro coi musulmani, anzi direi il contrario..però in modo esagerato.
    Ognuno mantenga le proprie abitudini e professi la propria religione..nel massimo rispetto per gli altri….ho letto articoli di persone che fanno la spola tra l’Africa e l’Italia, e dicono che come noi rispettiamo il ramadan, loro rispettano il Natale cristiano..
    Poi ci sono i Salvini che fanno di tutto per seminare l’odio verso i musulmani, definendoli tutti clandestini e terroristi..

  5. @Luigi
    Sono d’accordo. Evidentemente certa politica per esistere ha bisogno di un nemico. Ai tempi di Bossi il nemico era il Sud e Roma ladrona, la Lega allora era federalista e voleva la secessione. Oggi, con una giravolta di 360 gradi, si scopre nazionalista e si erge a difesa dei valori identitari comuni, minacciati – a detta sua – dai migranti e dagli extracomunitari. Attenzione però che facendo così mescola in un unico calderone l’Islam ed il terrorismo, la religione musulmana e la jihad, che poi è proprio quello che l’ISIS spera di ottenere…

  6. @Paolo

    io credo che sia proprio quello l’obbiettivo di Salvini. convincere il suo popolo che musulmano vuol dire immigrato clandestino e terrorista.
    La cosa sconcertante, è che pure Berlusconi lo appoggia, anche se per puri e semplici scopi elettorali.
    Sento dire da Berlusconi e da Salvini che Renzi è un codardo…eppure all’epoca dell’ivasione in Libia c’erano loro al Governo: possibile che non abbiano imparato nulla???
    L’ISIS si frega le mani, perchè così ha un buon motivo per fare attentati anche in Italia…
    Ieri c’è stato l’ennesimo omicidio di massa negli USA: mi aspetto che Salvini intervenga, dal momento che pare che gli assassini fossero musulmani (quindi terroristi).

  7. @Luigi
    Salvini pur di raccattare qualche voto in più farebbe di tutto. Manipola qualsiasi fatto (anche il più tragico) che abbia a che fare con i temi a lui cari, allo scopo di creare il nemico di cui ha bisogno. E purtroppo non è neppure il solo. E’ questa la politica che fa male al Paese, quella che non ha alcun senso dello Stato e che non si ferma davanti a nulla. Neppure davanti alla strage in California, se si dovesse scoprire che anche questa è in qualche modo legata alla jihad (cosa che in questo momento non pare, “fortunatamente”…)

  8. Mi sfugge il perché famiglie insegnanti e ragazzi non debbano costruire in autonomia il proprio modo di essere insieme.
    Perché una classe (o se vogliamo un istituto) ,comunità a confronto più o meno perenne su tanti temi con l’autorevolezza e il potere decisionale sanciti dagli organi collegiali debbano farsi imbrigliare in regole inventate altrove e impartite dall’alto.
    Chi può dire cosa è bene o cosa è male in III C ?
    Ogni gruppo sa.E ogni gruppo si regoli come crede.
    Autonomia! (la laicità arriva un attimo dopo)

  9. @Paolo
    al momento pare che si tratti di una strage ma non a sfondo terroristico..e questo spiega il silenzio di Salvini.
    Quello che preoccupa, è il comportamento di Berlusconi, che dimenticando quello che successe in Libia (con lui al Governo), auspica un intervento armato anche da parte dell’Italia, ridicolizzando Renzi che invece cerca una trattativa di ampio respiro che coinvolga tutti i paesi della Nato e i paesi arabi…
    Come si fa a parlare di attacco, quando russi e turchi, teoricamente alleati, sono ai ferri corti?
    e la questione Siria?
    Solo un irresponsabile potrebbe dichiarare guerra con queste premesse….

  10. @Sed
    Ma a me è parso di capire che questo Istituto le regole (perlomeno dettate dalla consuetudine) se le fosse già date. A seguito degli attentati di Parigi il preside ha ritenuto operare un cambiamento rispetto a quanto si era fatto negli anni precedenti… niente più Festa di Natale con canti religiosi, ma una più generica Festa di Inverno a gennaio… è questo che ha lasciato i genitori un pò perlessi…

    @Luigi
    Il punto è, come si è già detto, che non si può pensare di risolvere la questione unicamente attraverso un intervento militare, tanto più che è un anno che i territori dell’ISIS vengono bombardati senza ottenere alcun risultato significativo. Evidentemente la risposta dev’essere più ampia e prevedere diverse opzioni…

    1. Boh il preside ha detto no a due mamme che volevano insegnare canti di Natale in orario scolastico.Tecnicamente – e non solo – ha ragione lui.Il resto lo ha fatto la speculazione politica e il cuore mi dice che data l’animosità, le due mamme non erano poi così premurosamente dedite al canto gregoriano.Se quella scuola avesse concordato la modalità in sede di organi collegiali ,Salvini e Gelmini si sarebbero andati a fare un grappino al bar.La democrazia è democrazia.
      Il Natale entra – lo sappiamo bene – dalle porte e dalle finestre,impossibile sottrarsi ad una tale virulenza mediatico-commercial-pagano-cristiana e poi ai bambini piace.Dunque meglio fare come si fa qui da noi. Allenati da una lunga convivenza con nutrita comunità ebraica, a scuola rispettiamo le prescrizioni alimentari servendo menu differenziati per ebrei musulmani intolleranti (alimentari),vegani e temporanei scombussolati di stomaco (povera cuoca) il che vuol dire che in certi giorni c’è chi mangia prosciutto,chi bresaola e chi verdurina.A seguire si festeggia di tutto dalle capanne, alle luci, al natale alle pasque al ramadam è tutto un magna magna tra dolcetti e tradizioni. (ma quando studiano questi bambini?)

  11. @Paolo
    la risposta più corretta l’ha data un ospite di PIAZZAPULITA ieri sera: l’attacco via terra è necessario (come dici tu, solo bombardare non ha prodotto effetti), ma la guerra la devono combattere le popolazioni usurpate dall’ISIS, in modo che possano riappropriarsi dei loro territori.
    Un attacco congiunto terra-aria potrebbe liberare i territori, ma anzichè fornire le armi all’ISIS, occorre armare le popolazioni sfrattate.

    Quanto al Preside di Rozzano, si è fatta la cosa più grossa di quella che è…e naturalmente i soliti sciacalli ne hanno approfittato.

    Sull’episodio in California, Salvini attende solo la conferma dell’attacco terroristico per partire all’attacco..

  12. @Sed
    Secondo me occorre che (come giustamente dici tu) ogni complesso scolastico si doti delle proprie regole perchè ogni realtà è diversissima e ha differenti esigenze. Detto questo, secondo me proibire i canti religiosi perchè – come il preside dice nell’intervista linkata al post – sarebbero stati una provocazione pericolosa, è una schiocchezza… poi son d’accordo che si sia montato un “big carnival” a beneficio di media e politica…

    @Luigi
    Quella è un’idea che piace anche a me… comunque io intendevo che, come del resto ci siamo detti anche in relazione al post precedente, oltre all’azione militare (quale essa sia) bisogna impegnarsi pure su altri fronti ed in particolare su quello finanziario. Occorre senz’altro “chiudere i rubinetti” e bisognerebbe anche chiarire senza ombra di dubbio – per esempio – quali sono gli stati che acquistano il petrolio dai terroristi e se questi stati fanno parte della NATO (Turchia?) valutare l’opportunità che vi rimangano…

    1. Non sono stati proibiti i canti ma il fatto che persone diverse dalle insegnanti impartissero lezioni ai ragazzini (aprendo così il varco a richieste di tutti i tipi da parte di altre mamme,tanto per dirne una). cosa che non è prevista dalle norme.
      La scuola è un terreno strategico dell’integrazione – altrimenti Gelmini e Salvini se ne starebbero a casa invece di fare i teatrini – favorisce l’incontro tra scolari ( o studenti) e quello tra le famiglie, tipo le mamme fuori scuola con lo scambio di inviti a casa mia e a casa tua e tutto il resto del corredo.
      A quelli che non si sentissero inclusi poi potrebbe venir voglia di aprire scuole confessionali,quindi altri ghetti altri problemi su chi finanzia etc etc.
      Spiegare ad un bambino che secondo il Corano Gesù è un profeta è complicato, più semplice e divertente è festeggiare tutti insieme, tanto poi il turno della tua festa arriva e sei contento pure tu.

  13. @Paolo
    ma sicuramente ci sono stati che comprano il petrolio a metà prezzo e in nero…piu di quelli che magari pensiamo noi.
    Bisogna indebolirli questi criminali, feroci ma non sprovveduti..ma come fai, se un aereo russo sorvola il cielo turco mentre va in Siria e viene abbattuto dai turchi, a mettere d’accordo i potenziali alleati?
    Non c’ è accordo, non c’è unità d’intenti.
    Bisognerebbe bombardare le strade di collegamento, isolarli dal mondo, tagliere loro ogni fonte di finanziamento (illecito come vuole il loro modo di vivere), ma anche qui come fai se le armi e i soldi gliele forniscono i Paesi Arabi??

    Vicenda S.Bernardino: prime sparate del “Salvini d’America”, D.Trump…un ciarlatano populista e speculatore come il nostro..senza vergogna e senza dignità, davanti a una tragedia simile: cosa non si fa per un pugno di voti..
    Poi fa orrore leggere che gli americani si difendono da questi gesti, comprando più armi.
    Solo nel Black friday, venduti 200.000 mitra…

  14. @Luigi
    Sicuramente è una questione assai complessa quella dell’alleanza anti ISIS, però penso sia venuto il momento di metterci le mani sul serio. Adesso. Senza essere costretti ad aspettare la prossima strage. Quanto poi alla facilità con cui si acquistano le armi in USA, è un grande segnale di inciviltà. Anche qui gli interessi in ballo sono molteplici e divergenti, ma nonostante questo bisognerebbe avere il coraggio politico di mettere seri limiti alla cosa…

  15. @Paolo

    adesso, sicuramente, invece vedo che si sta perdendo tempo, anzi vedo complicarsi sempre più la situazione: non basta scaricare bombe dall’alto, non produce effetti, le diplomazie sono ferme e non si vedono passi in avanti.

  16. @Sed
    Io sono ovviamente per la scuola laica. Avrei difeso questa decisione del preside se fosse stata presa in termini assoluti. Se invece la si è legata ai fatti di Parigi (come egli stesso dice chiaramente nell’intervista linkata al post) e la si è considerata, proprio per quel motivo, una “provocazione pericolosa”, allora la giudico negativamente. Per il resto sono più che d’accordo con te…

    @Luigi
    Purtroppo è così. Capisco che muoversi a livello diplomatico, di intelligence, di controlli incrociati sui movimenti finanziari sia più complicato che sganciare bombe, soprattutto perchè alcuni attori dell’alleanza anti terrorismo conservano una posizione piuttosto ambigua, però penso non se ne possa fare a meno, se si ha davvero la volontà di colpire per far male… in questo senso la notizia che USA e Russia intendono dare un giro di vite contro chi commercia con lo Stato islamico, con una risoluzione ONU condivisa, è una buona notizia… speriamo si concretizzi!

  17. @Paolo
    purtroppo passano i giorni e nulla si muove..nel frattempo, fanatici isolati stanno seminando il panico un pò ovunque…fintanto che non verrà eliminata la fonte, il pericolo di attentati, anche isolati, è fortissimo…
    Truppe di terra ci sono, solamente che vanno armate e attrezzate, almeno questo lo potrebbero fare..

    La vicenda di Rozzano si è sgonfiata, meglio così…rimane il fatto che i soliti sciacalli sono intervenuti non appena si è presentata un’occasione per fare becera propaganda politica…

  18. @Luigi
    Purtroppo quanto è successo a San Bernardino e a Londra sono pessimi segnali… così come un brutto segnale, per altri versi, è la crescita del Front National in Francia. In Europa ci sarà bisogno di governi illuminati che promuovano politiche di reale integrazione… se invece dovessero vincere le destre estreme si farebbe proprio il gioco dei terroristi, che mirano a creare una crescente frattura e contrapposizione fra tutti gli islamici ed i Paesi occidentali…

  19. @Paolo
    e le dichiarazioni di Trump? il Salvini d’America??
    Allucinanti…purtroppo questi ultimi tragici eventi sono manipolati da questi personaggi per puro tornaconto elettorale, e come giustamente dici tu, è quello che i terroristi stanno aspettando.
    E’ così difficile da capire che la contrapposizione cristiani-musulmani non solo allontana i moderati, ma dà nuova linfa agli estremisti (che nulla comunque hanno a che vedere con l’Islam) ?
    In Francia vedremo ai ballottaggi, ho ancora fiducia nei francesi, ma se devo dire, ne ho sempre di meno negli italiani, che pur di abbattere Renzi sono pronti a dare il Paese a Salvini o a Grillo.

  20. @Luigi
    Oggettivamente è davvero difficile che Trump diventi il nuovo Presidente degli Stati Uniti. La Francia e l’Italia in questo senso sono messe un pò peggio. Le possibilità che Le Pen, Salvini o Grillo conquistino il potere non sono così remote come che con Trump, specie se – Dio non voglia – dovessero verificarsi nuovi attentati in Francia o in Italia…

  21. @Paolo
    pare che dai sondaggi per il secondo turno, il FN non vinca da nessuna parte…pare.
    Sarebbe un segno di maturità del popolo francese, che sarà anche stufo della solita politica improduttiva (pare che la Francia sia messa peggio di noi), ma che non accetta di essere isolato dal’Europa a causa di scelte estremistiche e populiste.
    Altro discorso da noi, purtroppo…qui pare che Salvini e Grillo abbiano le ricette per far decollare il Paese, a parole…e molti italiani sono disposti a credergli, così come pure sull’immigrazione ..
    Salvini critica Renzi per non aver ancora mandato l’esercito nei territori dell’ISIS, questo significa che se fosse lui al posto di Renzi, noi saremmo in guerra per conto nostro, a dispetto degli americani, che non più tardi di ieri hanno ribadito che non ci sarà nessun invio di truppe in Siria..
    Il pericolo attentati esiste sempre, ma sicuramente con una mossa “alla Salvini”, noi saremmo già sotto attacco da un pezzo, e senza la possibilità di reagire contro un nemico che usa armi non convenzionali (i kamikaze) per la sua battaglia.
    Trump continua a salire nei sondaggi, per le primarie repubblicane, ma da lì a diventare Presidente ce ne passa..poi i sondaggi lasciano sempre il tempo che trovano, un conto sono le intenzioni, un altro quello che poi si vota nell’urna.
    Continuo ad aspettare che l’Europa si decida a fare qualcosa di concreto a livello diplomatico..pare che invece si stia lasciando alla Russia il compito di combattere l’ISIS…
    Se non si coinvolgono i Paesi Arabi e le popolazioni usurpate, non se ne esce..

  22. @Luigi
    Purtroppo questi signori sono i migliori alleati che il terrorismo jihadista può sperare di trovare in Europa. Che in una città come Milano non esista una Moschea (perchè la Lega si è sempre messa di traverso) è indecente. Fino a quando non ci sarà una reale integrazione con il mondo islamico, l’ISIS avrà vita facile nel fare proseliti. Coloro che, come Salvini, continuano imperterriti nell’equazione Islam = terrore dimostrano la loro più assoluta irresponsabilità e la loro ignoranza…

  23. @Paolo

    come previsto, i francesi non sono poi così scemi come noi, e hanno bocciato al 100% il FN: 0 su 13
    Salvini parla di complotto, per i francesi, pensa succedesse da noi cosa non si inventerebbe…
    Il problema è che da noi, anche grazie alle comparsate quotidiane sulle tv , la sua popolarità è in crescita, altro che boicottaggio…
    Poi nessuno ha mai capito cosa proponga, ma a molti italiani è sufficiente guardarlo quotidianamente e sentirlo inveire contro i musulmani e Renzi, per votarlo.

  24. @Luigi
    Quella che arriva dalla Francia è una buona notizia… anche se non c’è poi così tanto da rallegrarsi all’idea che Sarkozy metta un’ipoteca sull’Eliseo.

  25. @Paolo

    un pò come da noi no?
    Renzi sta deragliando, ma ci pensi se al suo posto ci fossero Di Majo o Salvini???
    che credibilità avremmo ancora agli occhi del mondo???

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