La luna e la televisione

La luna e la televisione

«Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo gigantesco per l’umanità». Questa frase, pronunziata dall’astronauta americano Neil Armstrong, mentre posava il piede sinistro sulla superficie lunare, rappresenta uno dei momenti più solenni e simbolici dello scorso secolo. Erano le 21:56 del 20 Luglio 1969 ora di Houston [Usa], in Italia le ore 4:56 del 21 Luglio.

La conquista della Luna è stato un evento globale senza precedenti che ha aperto una nuova era di comunicazione di massa. Si stima infatti che 500 milioni di persone abbiano guardato, in un granuloso bianco e nero, Armstrong ed il compagno Buzz Aldrin volteggiare sul terreno polveroso della Luna. Per la prima volta gli italiani poterono assistere in diretta ad un avvenimento storico di quella portata. Nello studio 3 di via Teulada Tito Stagno e, collegato da Houston, Ruggero Orlando, raccontarono la vicende dello sbarco degli astronauti americani, in una lunghissima diretta durata 28 ore, culminata in un famoso battibecco perchè i due giornalisti non concordarono sul momento preciso dell’allunaggio.  Da quel giorno la televisione si conquistò il ruolo di testimone principale della Storia, portando però con sè anche la sostanziale ambiguità della sua rappresentazione. Si compresero allora l’enorme potere che questo mezzo poteva assumere ed i modi per intervenire e speculare sulla mediazione fra ciò che è e ciò che appare, al fine di  generare l’interpretazione voluta.

15 pensieri riguardo “La luna e la televisione

  1. l’ultima frase è la sintesi di un atteggiamneto etico e politico caratterizzante la società attuale, in cui le immagini, le parole, le azioni possono essere modificate a stravolte.

    tempi bui…..

  2. … per non parlare di chi sa sostenuto che fosse stata tutta un’invenzione!!!

    La mediazione televisiva ne ha fatta di strada… e il litigio fra i due giornalisti è nulla al confronto di ciò che si può rilevare oggi.

    Nel bene e nel male, un data memorabile e un ricordo affascinante.

  3. @MonsieurVerdoux

    Letto e commentato!!! :)

    @giustosentiment

    Assolutamente! Si può dire che tutto è iniziato 40 anni fa…

    @Adam’s Rib

    Esattamente…

    vorrei inoltre aggiungere che proprio in quegli anni Pasolini diceva:

    “I nostri padri si sono storicamente resi responsabili del fascismo; ma i figli di oggi hanno la colpa di accettare il nuovo fascismo: il potere dei consumi che si esprime attraverso la televisione. Il fascismo mediatico è dittatura, ma è affascinante; il fascismo mediatico è una dittatura affascinante”.

    Parole che nel corso del tempo diventarono ancor più significative…

  4. Tra i miei ricordi adolescenziali, quello me lo porterò indelebile fino alla fine.Troppo giovane all’epoca per intuire che una nuova era si stava spalancando, davanti a quelle sfarfallanti immagini.

    Il futuro di allora non si è materializzato nel presente odierno.

    Non ci rimane altro che non abbassare la guardia e rifiutare di mettere le coscienze all’ammasso.

    Allora sarà vero il grande balzo per l’umanità.

  5. e se la luna all’improvviso avesse fatto un passo indietro per non lasciarsi allunare? In fondo quella sera abbiamo perso per sempre il suo mistero secolare. Che recuperiamo oggi con la leggenda metropolitana ( o la realtà nascosta) che quel giorno del 1969 abbiamo seguito sui nostri schermi una rappresentazione cinematografica… è la vendetta della luna

  6. Mi è piaciuto questo rievocare un mese di luglio che pareva aprisse le porte a non so quale progresso del genere umano. Posso immaginare il sogno di onnipotenza della scienza e la grande commozione del mondo. Oggi ci vorrebbe una luna non inquinata per una trasmigrazione in massa di morti di fame, di intossicati, di rimbecilliti dai mezzi di comunicazione, una via di scampo qualunque: non credo di essere disfattista constatando l’involuzione che il nostro pianeta ha subito, anche grazie ai mezzi di comunicazione, così malamente usati dal potere. Pare che l’uomo ami la dittatura. La denigra, ma essere pilotato toglie tanti di quei pensieri… irene

  7. @jamescooke

    Anche io ero troppo piccolo per capire cosa stesse succedendo, però c’ero!!! :)

    @capehorn

    Assolutamente d’accordo… l’unico obiettivo che vale la pena perseguire!!!

    @alerina

    Eh si… si disse anche questo!!! Chissà, in effetti – come dici tu – l’ipotesi sarebbe davvero suggestiva! :)

    @dalfusoditaiwan

    Hai ragione Irene… l’involuzione è evidente in tutti i campi. Triste constatare come a un progresso tecnologico costante non abbia corrisposto un’evoluzione sociale, culturale e morale…

    @sorgentediluce

    :)

  8. Nella rievocazione dell’aspetto televisivo dell’evento mi ha colpito il fatto che Tito Stagno e un altro giornalista (mi pare Andrea Barbato) nel corso delle 25 ore di diretta provarono a togliersi le giacche per il caldo assurdo dello studio… chiamarono dalla direzione imponendogli di rimettersele. Leggenda urbana (sulla quale Stagno ha ammiccato, pur non confermando del tutto) vuole che a un certo punto, stando sempre seduti dietro a un tavolo, si fossero messi in mutande… ;)

  9. @crimson74

    Eh eh eh… la leggnda urbana non la sapevo… chissà se è vero, anche perchè nello studio insieme ai giornalisti c’era anche il pubblico! :)

    @donburo

    Complottisti? Saranno i soliti comunisti… :)))

  10. Ho amato l’astronautica al punto che volevo diventare astronauta, però credo che l’uomo non abbia messo lì il piede, vedi il film: Capricorn One, che sicuramente avrai visto. Un saluto.

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