Le aquile della morte

Le aquile della morte

Non furono pochi lo scorso gennaio a ritenere che – in fondo – quelli di Charlie Hebdo se la fossero cercata; come se ammazzare qualcuno perchè responsabile di aver disegnato delle vignette irriverenti fosse in qualche modo spiegabile o persino comprensibile. Chissà cosa penseranno oggi costoro delle 129 persone uccise e delle oltre 300 ferite venerdi notte a Parigi, colpevoli questa volta solo di essere uscite da casa per recarsi in un ristorante, o per assistere ad un concerto rock o ad una partita di calcio. C’è una barbarie cieca ed infame alla base di queste stragi. Folle, vigliacca e fanatica perchè, nascondendosi dietro il nome di Dio, colpisce semplicemente chi è diverso, chi è altro da sè.  Analogamente ai nazisti che diedero vita all’Olocausto sulla base del dominio degli ariani sulle razze inferiori come gli ebrei, gli jihadisti usano la religione come strumento per separare il mondo in due parti: i puri (loro) e i miscredenti (tutti gli altri). Naturalmente chi si trova dalla parte sbagliata va sterminato. Ecco perchè ciò che è successo è una dichiarazione di guerra alla democrazie occidentali, alle libertà e ai diritti acquisiti in decenni di battaglie civili, a cui bisognerà reagire in modo unitario ed implacabile. Lo Stato Islamico si annida  nelle nostre città e si alimenta di un odio inesauribile verso i nostri valori (non ultimi il principio di uguaglianza, il rispetto delle diversità e le libertà di religione e di opinione) arrivando a trucidare senza alcuna pietà persone inermi, nella loro vita quotidiana. L’obiettivo è quello di imporre nel cuore della moderna Europa un regime oscurantista, fondamentalista, violento e sanguinario.

Così Scalfari nel suo editoriale: «Poiché bisogna sgominare l’Is e i suoi capi, qual è la guerra che dobbiamo fare e vincere? Le nazioni aggredite ed i loro alleati debbono scendere sul terreno che sta tra Siria, Iraq e Libia, ma non solo con bombardamenti aerei ma con truppe adeguate. Ci vuole un’alleanza politica e militare che metta insieme tutti i membri della Nato a cominciare dagli Usa e in più i Paesi arabi, la Turchia (che nella Nato c’è già), la Russia e l’Iran. Credo che sia questo il modo di agire nell’immediato futuro. Se non si fa, la nostra guerra con la barbarie terrorista non vincerà. Molto tempo per decidere non c’è. Nel frattempo l’Europa federale dev’essere rapidamente costruita a cominciare dalla difesa comune e dalla politica estera. Sono questi i soli modi per difenderci dal terrore e dalla sua disumanità».

75 pensieri riguardo “Le aquile della morte

  1. innanzitutto bentornato….:) anche se l’evento è tragico.

    non ci sono molte soluzioni: o l’ISIS lo combatti o lui ti annienterà.
    non è e non può essere una guerra ad armi pari, perchè il nemico conta su un ‘arma a noi per fortuna sconosciuta: i kamikaze.
    vanno sconfitti a casa loro, sempre che non sia troppo tardi, dal momento che hanno infiltrati ovunque, anche in Europa.
    aspettare non serve a nulla, e mi domando e dico: possibile che l’esercito dell’ONU non sia in grado di spazzare via questi maledetti criminali sanguinari?
    mi domando anche costoro dove comprano le armi…

  2. p.s.
    hai notato che quando fanno le loro parate, sono tutti a bordo di TOYOTA pick up nuovi e fiammanti?
    ma chi li finanzia questi criminali assassini?
    chi li rifornisce di armi?
    chi gli permette di addestrarsi in santa pace?
    CHI???

    1. Qatar, Kuwait, United Arab Emirates, Luigi, nella logica che il nemico dei miei nemici è nemico mio. E il nemico in questo caso sarebbe quell’altro bel campione di massacri di Bashar al Assad in Siria.

  3. Che cosa pensano chiedi. Anche questa volta che se la sono cercata.Se sei fortunato, troverai espressioni in italiano migliore e allora saranno le politiche scellerate dell’Occidente ad aver ucciso quei poveretti. Ma se domandassi loro perché i bravi ragazzi di Daesh non vanno a farsi esplodere tra i soldati, balbetterebbero.
    C’è qualcosa di malato in questo non voler essere insieme agli altri nemmeno nel momento del dolore, gratta gratta dietro ai soliti distinguo incipriati da considerazioni geopolitiche c’è il narcisismo autodistruttivo di chi prima di tutto è nemico di se stesso.
    E in qualche caso non devi nemmeno grattare troppo.
    Se lasciamo fare ai governanti,all’intelligence,alle forze di polizia otterremmo risposte da governanti da intelligence da forze di polizia.Utili, necessarie ma non risolutive.
    E’ la mobilitazione di massa,la vigilanza democratica,l’unità che fanno la differenza.Ma in quale unità vogliamo sperare se qualcuno pensa che dentro la madrassa o nelle banlieus ci sono ragioni tali da giustificare la carneficina?

  4. @paluca
    Purtroppo così stanno le cose…

    @luigi
    Aspettare non serve a nulla, dici… io aggiungo che abbiamo aspettato pure troppo. La soluzione è quella che indicano anche Scalfari oggi e D’Alema ieri. Anche la minaccia di Hitler fu inizialmente sottovalutata e sappiamo tutti com’è andata a finire. Occorre un’azione militare decisa “a casa loro” coordinata ad attività di intelligence per impedire che attacchi come quello di venerdi diventino sempre più frequenti. Dall’altra parte bisogna evitare qualsiasi tipo di equazione che mira a sovrapporre l’Islam al terrorismo…

    @sed
    Hai perfettamente ragione… c’è ancora chi afferma che le mire imperialiste e colonialiste dell’Occidente sono la causa di quello che è successo. Il terrorismo è sempre ingiustificabile. E’ vero: il fondamentalismo va colpito, ma va anche isolato e questo lo si fa anche coinvolgendo i Musulmani in un’integrazione sempre più fattiva e reale… riducendo così quel brodo di coltura che consente al fondamentalismo di fare proseliti e seguaci…

  5. @paolo
    sbagliatissimo chi in questi giorni sovrappone l’ISIS all’Islam…nulla di più sbagliato, eppure come ben sai, c’è gente qui da noi, che ci sguazza e tira ad acchiappare qualche voto in più…
    D’accordissimo che l’azione militare deve essere immediata, ormai da troppo tempo stiamo assistendo inermi ai loro attentati, e salvo qualche marcia della pace e qualche candelina di solidarietà , non si è mai andati.
    Bisogna agire, e subito, a casa loro…mi viene difficile da credere che un piccolo seppur feroce esercito come quello dell’ISIS possa mettere in difficoltà il resto del mondo.
    Il resto qui lo deve fare l’Itelligence, possibilmente coordinata e compatta.

  6. p.s.
    mentre noi stiamo qui a discutere, a mettere bandierine francesi a solidarizzare coi cugini, la stessa cosa se non peggio capita in Kenia…ma li sono musulmani…

    KENIA, ATTACCO JIHADISTA AL CAMPUS UNIVERSITARIO:
    “STUDENTI DECAPITATI”. 147 MORTI

  7. ..e i 200 morti russi sull’aereo bombardato dall’ISIS?
    hai letto di qualcuno che ha scritto “io sono russo”?
    se solidarietà deve essere, lo sia per tutti
    credo eh?

  8. @Luigi
    Sappiamo di quali spregevoli bassezze sono capaci i vari salvinisantanchèbelpietrosallusti per qualche misero voto in più. Non so cosa succeda in Francia, ma qui le nostre forze politiche sono capaci di divedersi e di andare in ordine sparso anche su queste cose.
    C’è questo bel pezzo di Famiglia Cristiana che ricorda, come fai tu, come la nostra pubblica opinione si senta toccata da certe tragedie soltanto quando avvengono in casa propria o al massimo in casa del vicino… in questo senso la Russia è troppo distante. L’autore dell’articolo sottolinea anche però – molto giustamente – che a questo punto certi rapporti con gli stati finanziatori del fondamentalismo islamico, come l’Arabia Saudita ad esempio, non sono più opportuni da parte nostra, se davvero si vuole isolare l’ISIS…

  9. @Paolo
    avevo letto ieri il pezzo di Famiglia Cristiana, e devo dire che l’ho trovato molto forte ma purtroppo anche molto aderente alla realtà…
    In effetti è incredibile che l’Arabia Saudita, primo sponsor dell’ISIS, oggi sia al tavolo con tutti i paesi che ne vogliono l’eliminazione..un’assurdità, come è assurdo che gli USA che hanno contribuito alla nascita dell’ISIS, oggi si ergano a paladini dell’antiterrorismo.
    Sono stati fatti tantissimi errori, che stiamo pagando a caro prezzo…la situazione è sfuggita di mano, si credeva che fossero solo un manipolo di esaltati integralisti, in realtà sono degli spietati assassini che vogliono destabilizzare il mondo intero.
    E’ ora di agire, e in fretta, non vedo molte soluzioni, dal momento che con questi spietati assassini non esiste dialogo..
    Sfruttiamo pure l’onda emotiva della tragedia francese (dal momento che dei morti russi, siriani o iracheni non frega nulla a nessuno) e poniamo fine a questa immane tragedia.
    Inutile rimurginare sul passato, ormai quel che è stato è stato, cerchiamo almeno di porre fine a tutto ciò…e si può, volendo.
    Su Salvini e soci, meglio lasciar perdere…sciacalli che venderebbero pure la madre per un pugno di voti.

  10. @luigi
    Detto, come ho scritto sopra a Sed, che il terrorismo non ha mai giustificazioni o scusanti, è evidente – come dici tu – che la situazione sia anche frutto di errori da parte di coloro che – ad esempio – hanno contribuito a deporre Gheddafi senza pensare ad un “dopo”. Ora ci troviamo di fonte a dei barbari criminali che vogliono destabilizzare l’Occidente e per questo motivo non bisogna più avere tentennamenti. Non è possibile consentire che quanto successo venerdi sera si ripeta in altre città europee senza una dura reazione. Sento dire che questo è proprio quello che vogliono i terroristi… che si alzi il livello dello scontro al fine di creare una sorta di guerra santa. Ma proprio per questo è fondamentale creare un’alleanza fra tutto il mondo civile (ed in particolare anche quello arabo) al fine di isolare il fondamentalismo e contrastare la sua capacità di fare proseliti e seguaci….

  11. @Paolo
    io credo che l’ISIS si faccia forza del fatto che , al momento, è impossibile un’alleanza tra chi finanzia i ribelli contro Assad, e chi finanzia Assad contro i ribelli..
    La situazione è drammatica e non ci sono vie d’uscita se non l’attacco via terra con conseguente annientamento del pur organizzato esercito di senza Dio…
    Parlare di guerra Santa, è ridicolo, dal momento che questi barbari trucidano senza pietà sia cristiani che musulmani, anzi, le perdite maggiori le hanno avute proprio i musulmani, e mi domando come un paese come l’Arabia Saudita, o l’Oman, che per essere anch’esso fornitore di armi, possano tollerare un simile atteggiamento.
    Il nodo è la Siria, c’è poco da fare: fintanto che non si trova un accordo tra russi e americani, parlare di coalizione non ha senso…e nel frattempo questi sono liberi di agire come e quando vogliono.
    Siamo tutti d’accordo che un attacco tipo Libia, cioè senza considerare il dopo, non avrebbe molto senso, ma qui più passa l tempo, più si tergiversa, e più la situazione precipita.
    Ha ragione chi dice che con attacco ben coordinato da parte di tutte le truppe la guerra durerebbe al massimo una settimana..non è possibile essere ostaggi inermi di un manipolo di esaltati.

  12. @Luigi
    Io credo che la risposta da dare non possa essere soltanto quella militare in Medio Oriente, perchè l’ISIS vive e fa proseliti anche in Occidente ed in Europa in particolare. Si deve – è necessario farlo – coinvolgere anche il cosidetto Islam moderato affinchè lavori da dentro l’Europa al fine di isolare le frange più estreme che tramano per attaccare le nostre città. Fino a quando non si riuscirà a far schierare dalla nostra i tanti musulmani che ancora adesso stanno defilati (quand’anche non in silenzio) sarà difficile poter risolvere davvero la situazione, proprio perchè una vittoria militare da sola non può bastare…

  13. @paolo
    purtroppo l’Islam moderato tace…non prende posizione, si tiene lontano dal problema, quasi non volesse esserne coinvolto..
    Eppure sono migliaia anche i musulmani trucidati, ma non ho mai sentito lamentele contro l’ISIS…come sanno tutti, ci sono Paesi Arabi che finanziano i terroristi, viene difficile portarli dalla nostra parte, preferiscono restare nell’ombra.
    Ora la Francia ha deciso di agire, ma solo con attacchi aerei non concludi nulla..e intanto il tempo passa, e siamo sempre fermi.

  14. @luigi
    Ieri Hollande ha espressamente parlato di “atto di guerra” facendo così automaticamente scattare l’art. 5 del Trattato Nato, ossia la clausola che dichiara che un attacco contro uno degli aderenti al Patto Atlantico debba essere ritenuto un attacco contro tutti gli altri, e che quindi apre le porte ad una reazione militare congiunta sotto l’egida della Nato. Quanto all’Islam moderato, si ha l’impressione che le prese di posizione contro il terrorismo (che ci sono state) siano però prese di posizione individuali e non tanto organizzate dalle massime autorità dell’Islam… forse oggi si ha bisogno di qualcosa di più autorevole, netto ed incontrovertibile…

  15. @Paolo
    si ho letto e visto…rimane il fatto che lui spaccia per guerra quello che è stato un vile attacco terroristico..se ogni volta che un Paese subisce un attacco terroristico dichiarasse guerra…
    Ho anche letto che Obama è contrario a un’operazione di terra, forse memore degli insuccessi passati, e senza avere la garanzia che davvero eliminati i terroristi non ne nascano altri ancora peggio (vedi ISIS)
    Certo, sarebbe fondamentale la presa di posizione dei Paesi Arabi, ma vedo che nonostante le migliaia di morti sui loro territori, tacciono..o comunque non intervengono.
    Vanno isolati, non c’è dubbio, ma bisogna anche impedire loro di espandersi come territorio, e sopratutto, bisognerebbe finirla di finanziarli e fornirgli armi.

  16. @luigi
    La situazione è molto complessa e ha mille implicazioni. Certamente non si può agire sull’onda dell’emotività, ma un intervento militare sul territorio secondo me è ineludibile. Non vanno però ripetuti gli errori del passato. Occorre da una parte una strategia condivisa e pensata che sappia perfettamente cosa fare “dopo” e che al contempo sia in grado di mettere il più possibile in sicurezza le nostre città dalle ritorsioni che sicuramente vi saranno. Dall’altra parte occorre stabilire un dialogo vero con l’Islam moderato ed in particolare con i giovani arabi che vivono in Europa. L’ISIS ha molta fascinazione presso parecchi di loro… è un legame che va spezzato…

  17. Chi arma l IS? C è stato domenica una puntata di Report. Guerra? Contro uno stato senza territorio?
    Credo la guerra nn sia la soluzione. Riviviamo bombe e missili intelligenti? Queste cellule sono metastasi che crescono ovunque a Bruxelles x esempio dove io un piccolo appartamento e da li venivano i tre fratelli attentatori di cui uno in fuga.
    Dialogare.
    Avete già detto tutto voi.
    E noi c abbiamo Alfano…
    Grazie del pensiero shera

  18. @Paolo
    sicuramente un intervento militare via terra è inevitabile, ma bisogna prima operare a livello politico e diplomatico, creare una coalizione omogenea e compatta che comprenda anche i paesi mediorentali, oggi riluttanti e silenziosi..cedere all’emotività, come sta facendo la Francia, rischia slo di creare l’effetto opposto, cioè la solidarietà dei musulmani contro gli occidentali invasori..la guerra in Iraq e in Libia, ha deposto due dittatori, ma a quale prezzo? oggi stiamo pagando il conto di quelle guerre scellerate..
    Sentire Salvini e soci gridare alla chiamata alle armi immediata, mi fa pensare male: se davvero ci fosse Salvini oggi al Governo, noi saremmo già in Siria con le truppe di terra a combattere??
    E’ uno scriteriato, uno che gioca con la paura della gente, ma che minimamente pensa alle conseguenze catastrofiche di un simile gesto.
    Va benissimo come si sta muovendo il nostro Governo, prudenza e cautela, cerchiamo una soluzione che isoli i terroristi, magari tagliandogli i fondi e le armi…e sopratutto, cerchiamo di intensificare e migliorare l’opera dell’intelligence di tutti i Paesi, arabi compresi, perchè è ormai evidente, che il nemico è in casa nostra pronto a colpire.

  19. Ferma la necessità di inserire le operazioni di guerra in un quadro giuridico,non basta pronunciare la parola guerre per far scattare l’articolo 5 né ci sono automatismi di sorta in questi casi.
    In quanto paesi aggrediti Francia e Russia mandano raid aerei,è comprensibile, ma non mi pare ci sia l’intenzione di far calcare la terra dai famosi scarponi.E’ giusto così, mandare truppe in un territorio sconosciuto e con un nemico così attrezzato importerebbe un prezzo in vite umane troppo alto.E poi sul terreno ci sono i peshmerga (addestrati da noi italiani) che a quanto sembra, stanno mettendo in seria difficoltà l’esercito di Daesh.
    Bene abbiamo fatto a offrire il supporto di cui siamo più capaci. Giustamente il governo tenta di tenerci fuori dai guai.
    Data la complessità della situazione meglio far lavorare la diplomazia,la prevenzione e gli spioni. Con quel che abbiamo passato tra terrorismo,stragi e tentativi di golpe,siamo diventati bravi.
    Non credo inoltre che Il tanto evocato dopo sarebbe poi così diverso da quello della Libia.
    Non facciamola facile perché facile non è.
    Anche questa storia delle armi : non è che si vada al mercato del fucile a pompa a vendere direttamente ai devoti del califfo.
    Si vende ad altri,che vendono ad altri che vendono ad altri…che vendono a Daesh.
    Non sono pacifista e proprio per questo spero che ci si muova in modo da vincerla questa guerra.
    Quando si è in trincea,tutte le postazioni devono sparare.Soprattutto quelle della politica.

  20. @Sherazade
    Veramente il Califfato un proprio territorio ce l’ha ed anzi mira ad espenderlo sempre più. Controlla infatti tra Iraq e Siria una zona estesa approssimativamente come il Belgio. Non mi pare che l’ISIS abbia intenzione di raccogliere appelli di alcun tipo… non credo proprio si possa stabilire un dialogo con certe “persone”. Purtroppo la forza resta l’unico modo per risolvere la situazione. Posto però, come si diceva sopra, che l’azione militare sia espressione di una strategia studiata e condivisa e non sia l’unica opzione. Contestualmente occorre infatti una maggiore e coordinata azione di intelligence ed un profondo e costante scambio con le autorità dell’Islam moderato presenti in Europa, allo scopo di isolare le cellule operanti da noi…

    @Luigi
    Sono perfettamente d’accordo… ho sentito le dichiarazioni di Renzi che giustamente sottolinea gli errori compiuti in passato (quelli che ricordi anche tu). Ecco… certi errori non possono più essere ripetuti. Però è altrettanto vero che non si può pensare di risolvere questa situazione attraverso unicamente le vie diplomatiche…

    @Sed
    Concordo: la situazione è tutto tranne che semplice e di conseguenza semplice non potrà essere la risposta. Sento dire da esperti in materia bellica che fino a quando non si porterà l’esercito sul territorio la guerra non potrà essere vinta. Ne prendo atto. Mi pare comunque che sia positivo il fatto che ci si stia muovendo sentendo anche la Russia. Certo non sarà semplice mettere insieme una sorta di alleanza che riunisca Europa, Usa, Russia e stati Arabi moderati… però messo a fattor comune il nemico, forse si riuscirà a condividere una strategia per risolvere la situazione…

    1. Beh Putin stamane pare che ne abbia finalmente indovinata una ordinando di seguire e fermare i movimenti finanziari sospetti …(capirai con quel curriculum…ci si metterà lui di persona)

  21. @Paolo

    bisogna procedere per gradi..prima la politica, poi l’intervento di terra, ma solo quando si avrà la certezza che la guerra porterà all’eliminazione dell’ISIS, e non creerà altri problemi.
    E’dura mettere tutti d’accordo..se consideri che ieri sera prima di Turchia-Grecia il pubblico ha fischiato il minuto di raccoglimento e inneggiato a Allah, viene difficile da capire come possa la Turchia allearsi contro chi gli sta facendo un favore nei suoi territori e non solo.
    Ma bisogna avere fiducia..molto dipenderà dall’atteggiamento della Russia, e i primi segnali sono incoraggianti.
    L’Italia si sta muovendo bene per adesso, nonostante Salvini…

  22. @Sed
    Eh eh eh… per tornare a noi, trovo giusta la cautela del nostro Governo. La situazione è complessa e delicata e prima di agire occorre ragionare… anzi: ragionare insieme ai partner europei e agli altri Stati vittima del terrorismo jihadista.

    @luigi
    Certamente quello che si è visto prima di Turchia-Grecia è inqualificabile. Fortunatamente invece quanto è successo a Wembley con i tifosi inglesi e francesi a cantare insieme la Marsigliese è stato un momento molto toccante e significativo. Quanto Salvini, beh… meglio lasciar perdere. E del silenzio assordante del M5S vogliamo parlare? Oggi persino Travaglio ha detto che Renzi è più credibile dei grillini sui temi che riguardano la guerra e l’ISIS!

  23. @Paolo
    ennesima uscita fuori luogo di Salvini: espellere la Turchia dalla fase finale del Campionato Europeo di calcio..Apprezzo molto di più la Le Pen che perlomeno in una situazione del genere tace, evita di far polemiche strumentali e di esacerbare gli animi.
    Quanto ai grillini, mi pare che si tengano abbastanza fuori dall’argomento, l’altra sera ho sentito Di Battista balbettare incalzato dall’Annunziata e da Floris: non hanno le idee chiare, però a differenza di Salvini, evitano di fare uscite fuori luogo..
    Mi domando se ci fossero al governo i grillini o Salvini, oggi, noi cosa faremmo…
    Renzi sta commettendo degli errori, ma a livello internazionale perlomeno ha una sua credibilità e non ci fa vergognare..siamo sicuri che sarebbe la stessa cosa con un Salvini o un grillino?

    1. Monday morning quartierback dicono gli americani alludendo ai milioni di allenatori del lunedì mattina.Ovvero ci sono momenti in cui la critica deve essere necessariamente costruttiva.A noi questo Senso dello Stato manca : ci dividiamo per un’esposizione universale, figuriamoci se non ci mettiamo a dare consigli all’Intelligence o all’Esercito su come spionare o schierare le truppe.In tal senso Sarkozy e i Lepen – figlia,padre e nipote – offrono una prova di sobrietà, allo stesso modo le osservazioni da sinistra – vedi alcuni articoli di Libération – sono espresse in modo estremamente civili e rispettose.
      Salvini è un rozzo ex federalista improvvisatosi nazionalista per opportunismo.Le scemenze che ho sentito o letto in questi giorni non si sentono da nessuna altra parte. In tutto questo le Stelle stanno a guardare.Che devono fare poveretti?

  24. @luigi
    Non posso che concordare… ahimè… e rispondere anche a te quanto dico sotto a Sed…

    @Sed
    Purtroppo anche in queste circostanze la pochezza della nostra classe politica viene fuori in modo sconfortante… accompagnata anche da qualche giornalista che non si fa scrupolo ad utilizzare delle tragedie come quella parigina per veicolare il messaggio politico del proprio editore. Entrambi sono mali non da poco. Contribuiscono a creare quel clima di degrado culturale che tarpa le ali al nostro Paese. Sentire Salvini dare del poveretto ad un Nobel per la letteratura perchè ha espresso una critica è un pò come se Federico Moccia affermasse che Scorsese è un incompetente… ;-)

  25. @Paolo

    mi permetto di dire, a distanza di giorni, che il nostro Premier si sta dimostrando, a livello europeo e non solo, il più equilibrato…
    Hollande sta girando in cerca di alleati guerrafondai per cercare di distruggere l’ISIS, dimenticando che una tattica suicida come quella porta solo tragedie e nessun beneficio..
    La riprova? hanno sganciato migliaia di bombe e ti pare che sia successo qualcosa di irreparabile per quei fanatici terroristi?
    E’ cambiato che adesso i Paesi Arabi, nel nome dell’Islam da difendere a tutti i costi, si dissoceranno dall’intervento militare organizzato solo dall’Europa, USA e Russia,…perchè inevitabilmente una guerra mal organizzata porta solo migliaia di vittime civili innocenti, islamiche.

  26. @Luigi
    Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità la risoluzione presentata dalla Francia in risposta agli attentati di Parig, affermando che «Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante rappresenta una minaccia globale e senza precedenti alla pace e alla sicurezza internazionale e va combattuto con ogni mezzo». Personalmente continuo a ritenere che una soluzione a questa “minaccia senza precedenti” non possa non passare da un inasprimento dell’azione militare nei territori controllati dall’ISIS. Sarebbe ingenuo e fuori dalla realtà pensare il contrario. Così come, però, sarebbe ingenuo concentrare la risposta all’ISIS solo ed esclusivamente sull’azione militare. Occorrerà, come si è già detto, un’attività di intelligence condivisa e coordinata fra i vari stati, dei controlli più frequenti e stringenti e – cosa importantissima – una politica comune di coinvolgimento delle autorità islamiche presenti in Occidente allo scopo di configurare un’integrazione migliore e – di pari passo – una netta ed inequivocabile presa di posizione contraria al terrorismo. Non ultimo il discorso dei finanziatori dell’ISIS: bisognerà assolutamente “chiudere i rubinetti” e per farlo occorrerà anche capire come ed in che misura sanzionare i soggetti esteri con cui l’ISIS o i suoi intermediari proseguono a fare affari.

    Del resto è esattamente quello che ha detto Renzi oggi: «Seguiamo con grandissima cooperazione e grandissimo interesse lo sforzo diplomatico del presidente Hollande. È necessaria la reazione, ma soprattutto una strategia globale, diplomatica, militare, culturale e civile. L’Italia conferma il suo impegno contro il terrorismo».

    1. Con ogni mezzo meno che la guerra,quella risoluzione non la consentirebbe.Vanno bene i rubinetti chiusi ma la filiera delle fonti di finanziamento non è poi così lineare come lasciano intendere certi.Noi per esempio tramite Finmeccanica vendiamo tre miliardi di cacciabombardieri ai sauditi.Dato l’importo non è certo una squadriglia nutrita.Per il resto Daesh si finanzia col contrabbando di petrolio per un 20% ,la vendita di opere d’arte,i saccheggi,l’appropriazione dei beni di chi scappa e l’imposizione fiscale. Non che siano magnati,hanno un bilancio annuale di tre miliardi su un territorio pari alla Gran Bretagna, considerato che OLP ne aveva ventitrè ….
      Il punto non è la consistenza militare o economica lì dove sono. Non più ante portas le invasioni sono arrivate nelle nostre città, con poca speranza, come già accadde nel corso dei secoli, di poter inglobare i barbari o sedurli con un sistema di valori vivo e attivo.Loro credono in qualcosa,noi quasi più in niente.
      Ecco perché ci vuole la politica a partire dal riconsiderare le città.La battaglia è soprattutto culturale valorizzando e rendendo disponibile a tutti il poco/tanto che abbiamo.Noi siamo troppo poco orgogliosi delle nostre conquiste. Che poi sono proprio quelle che Daesh ha in odio : laicità,democrazia,libertà. Quella delle donne che tutte le libertà simboleggia ai loro occhi . Anche questa guerra si fa per Elena di Troia. Mica è finita l’Iliade.

        1. Emmegì,
          Alla fine degli anni novanta ho passato qualche settimana a Doha (Qatar) e in Kwait.
          Da allora ho smesso di lamentarmi (troppo)della condizione femminile qui da noi.

  27. @Paolo
    purtroppo voler cercare di risolvere in fretta il problema, crea incidenti come quello dell’altro giorno, dove i turchi hanno abbattuto un aereo russo…
    Prima vanno definite le strategie e gli obbiettivi, poi eventualmente si passa alla guerra vera e propria.
    In questo momento tutti bombardano l’ISIS, salvo poi scoprire che lo fanno tutti con obbiettivi diversi dagli altri.
    Il problema non è ora, ma dopo…
    Libia insegna.

  28. @Sed
    Sono d’accordo su tutto, anche se bisognerebbe capire cosa si intende per “soprattutto” culturale. Un maggiore coinvolgimento, un’integrazione più profonda, una riduzione delle distanze nelle nostre città necessita di molti anni per realizzarsi. Ammesso che i governi che si succederanno in futuro nei vari Paesi europei intendano tutti mettere in atto questo processo. Basterebbe, ad esempio, che da noi vincesse la destra, appoggiata da Salvini, che possiamo dire addio all’integrazione. Samo sicuri che nei prossimi anni i governanti europei saranno tutti così illuminati da non cavalacare per scopi elettorali la paura verso l’altro? E’ fondamentale mettere in campo una risposta di natura culturale, ma al tempo stesso si deve avere ben chiaro in mente che è necessario iniziare ad ottenere dei risultati importanti nel breve tempo e questo è un dato rispetto a cui servono altre strategie.

    @Emmeggì
    Bentrovato! :-)

    @Luigi
    Il problema è sia l’ora che il dopo… perchè quanto successo venerdi 13 non si ripeta troppe altre volte. Non si può consentire che in tutte le nostre città succeda quello che sta capitando oggi a Parigi. Le azioni militari vanno concertate, così come scrive Scalfari nel passaggio che ho riportato nel post. Ma si deve fare altro: quella che Renzi chiama la risposta globale…

    1. Quando uno dice battaglia culturale non intende solo rendere disponibili cinema teatri e libri.Anche, ma non solo.La Francia è caduta proprio sul modo di pensare le periferie relegando tutti nel ghetto. Oggi sappiamo che gli insediamenti che si formano spontaneamente magari sulla scorta di affitti meno cari vanno “spezzati” con insediamenti di altra natura.Ricordo Veltroni che fece piazzare la sede dell’ordine degli ingegneri in un quartiere abitato da molti asiatici. Per dire.
      Per il resto non avendo fatto il soldato so poco di guerra ma…come già osservato all’epoca delle primavere arabe,il dopo senza una sponda interna certa e governi europei che abbiano a cuore la democrazia, rischia di dar luogo a forme neo-coloniali.Non è facile.

  29. @Paolo
    le azioni militari vanno concertate, sicuramente, ma se prima non risolviamo il problema della Siria, e non troviamo una strategia comune, che risultati si possono ottenere?
    In questi giorni c’è un clima di paura generalizzato, ma occorre anche dire che ci si sta muovendo bene sul piano della prevenzione, per cui trovo eccessive certe paure…vogliamo diventare ostaggi della paura dei terroristi e darla vinta a loro? un pò di fiducia su…

  30. @Sed
    Ma io sono d’accordo con te… l’insoddisfazione e la frustrazione dei giovani arabi che vivono nelle nostre città è il terreno più fertile che l’ISIS possa sperare di avere qui in Europa. E’ una situazione che va risolta e certo non sarà facile nè tantomeno veloce purtroppo…

    @Luigi
    Quello che è successo venerdi 13 ci ha colpito nel profondo. Si pensi per esempio a cos’è stata Bruxelles in questi giorni. Una città spettrale, con metropolitana, locali, cinema, teatri, scuole chiuse, presidiata dai militari che si muovevano nelle vie centrali con i mitra in mano. Credo che sia dai tempi della Seconda Guerra Mondiale che non si assisteva ad uno spettacolo del genere in una capitale europea. Si pensi poi ai mille falsi allarmi avvenuti anche in Italia. L’Europa sarà in grado di sostenere una stagione di attacchi terroristici? Bisogna porsi questa domanda prima di ogni altra cosa… perchè puoi muoverti bene finchè vuoi sul piano della prevensione ma certamente non sarai mai in grado di evitare tutto… perchè qui ormai ogni obiettivo è sensibile: stadi, cinema, supermercati, stazioni, musei, scuole, università, ristoranti.

  31. @Paolo
    e quindi? ci asserragliamo tutti in casa barricati e non usciamo più?
    non credi che sia proprio quello che vogliono questi fanatici terroristi?
    La loro vittoria più grande è la nostra paura…io credo che dobbiamo reagire.

  32. @Luigi
    Dobbiamo reagire. Giusto! E questa reazione dovrà contemplare anche una grande “alleanza” militare che inasprisca l’intervento nei territori controllati dall’ISIS. Del resto mi pare che questa sia proprio la direzione dove si sta andando… Hollande infatti ha incassato l’appoggio militare di Putin, Obama, Merkel e Cameron. Solo Renzi si è tirato indietro e tutto sommato non ha fatto poi così male, visto che l’Italia avrà già le sue belle gatte da pelare col Giubileo, a causa del quale per un anno intero dovrà garantire la sicurezza a milioni di cristiani che giungeranno a Roma da ogni angolo del mondo. Meglio non fornire ulteriori alibi rispetto a quelli che già ci sono (che non son pochi) a chi ci voglia attaccare…

  33. @Paolo
    fintanto che non coinvolgi i paese arabi, rimarrà sempre una guerra tra cristiani e musulmani, con la prospettiva di far diventare martiri i civili eventualmente uccisi in un conflitto…
    L’Italia fa bene a tenersi in disparte, primo perchè non è che abbia così tanti mezzi da offrire, in secondo luogo, per un attacco aereo, credo siano più che sufficienti quelli in attività ora…
    Chiaramente tutti coloro che parteciperanno ai raid aerei, saranno nel mirino dell’ISIS.
    Come giustamente hai scritto tu, e lo pensiamo in molti, per noi si prospetta un anno davvero difficile con il Giubileo..milioni di cristiani potenziali obiettivi dei terroristi, con la non remota possibilità di colpire il cuore della cristianità, da sempre nemica odiata dei terroristi.

  34. @Luigi
    Infatti l’evento del Giubileo mette l’Italia in una posizione particolare e differente rispetto a tutti gli altri paesi europei. Credo che Renzi abbia avuto ben in mente questo aspetto e giudiziosamente abbia preferito non partecipare direttamente agli attacchi aerei, tanto più che – come giustamente dici tu – 4 o 5 Tornado italiani non possono certo fare la differenza rispetto alla potenza di fuoco che verrà dispiegata. Sono anche d’accordo che l’alleanza militare vada estesa ai paesi arabi nemici del terrorismo.

  35. @Paolo
    quello che mi lascia sconcertato, è il diverso atteggiamento del popolo francese da quello italiano: nessuno ha chiesto le dimissioni di Hollande (e lo poteva fare), del Ministro degli Interni e del Primo Ministro, ma hanno dimostrato compattezza e senso di appartenenza.
    Un popolo unito contro il terrorismo…
    Qui?” RENZI DISERTORE” titola un quotidiano della destra…e da giorni Salvini invoca l’intervento militare via terra, autocandidandosi lui per primo, oltre naturalmente alle solite uscite xenofobe e razziste, condire con insulti per il Ministro degli Interni.
    Riesci a immaginare cosa capiterebbe da noi, se succedesse solo la metà di ciò che hanno subìto i francesi??

  36. @Luigi
    Hai pienamente ragione. Le forze politiche d’oltralpe dimostrano un senso di responsabilità ben maggiore e di conseguenza una credibilità che certo difetta ai movimenti d’opposizione nostrani, che si muovono solo sulla scorta di miseri interessi di bottega. E mentre Front National afferma “Chi confonde i terroristi con la maggior parte dei musulmani è uno stronzo”, Salvini sproloquia di introdurre i libri di Oriana Fallaci obbligatori in tutte le scuole perché prevenire è meglio che curare e poi propone la chiusura delle frontiere. Un suo deputato aggiunge quindi di voler prendere a calci in culo chiunque gli parli di Islam moderato. Naturalmente in tutto questo il povero Di Battista non vuole essere da meno ed accusa Renzi di vendere le armi all’ISIS (cosa peraltro smentita da studi portati avanti da un’organizzazione indipendente con base in Gran Bretagna, a nome ‘Conflict Armament Research‘)… ancora una volta le nostre opposizioni dimostrano tutto il loro carico di ignoranza, demagogia ed in questo caso sciacallaggio…

  37. @Paolo
    hai detto bene: sciacallaggio..una cosa vergognosa.
    Indegna di un paese civile quale dovrebbe essere l’Italia..
    Oggi i funerali di Stato in Francia c’erano tutti, mancava solo un genitore di una vittima, ma per un giorno si sono stretti tutti intorno a Hollande .
    Preghiamo che non succeda mai una cosa simile da noi..daremmo uno spettacolo indecente al mondo intero
    Io, che da sempre detesto i francesi per la loro arroganza e presunzione, oggi devo elogiarli e vorrei che fossero un bell’insegnamento per quei rozzi ignoranti che popolano l’opposizione in Italia: una lezione di stile e di attaccamento al proprio paese..
    Bravi i francesi.

  38. @Luigi
    Questo becero populismo, questo voler sempre torcere ogni situazione (anche le più tragiche, come in questa occasione) a proprio uso e consumo senza il benchè minimo senso dello Stato è un enorme guaio, perchè riguarda tutti noi, riguarda il Paese intero. C’è prima di tutto un problema culturale, perchè evidentemente questo atteggiamento sta bene a tutti quegli elettori che votano per movimenti come il M5S o la Lega, che invece dovrebbero essere i primi a penalizzarli privandoli del loro consenso. Quindi, per capirsi, se esistono i Salvini e i Grillo è perchè esiste tanta gente che si rispecchia in loro e nelle loro idee. Secondariamente c’è un gigantesco problema politico: se il PD perdesse le prossime elezioni in che mani daremmo l’Italia? A Di Battista? Alla Santanchè? A Bonanno? Ce lo vediamo Salvini a colloquio con Hollande o con Obama? Uno che non sa neppure cos’è un gerundio… uno che canta “chi non salta clandestino è”… no dico… ne vogliamo parlare? Eppure un Paese civile dovrebbe garantire una sana alternanza al potere, ma qui se cade questo PD (che chi mi legge sa che non apprezzo affatto) c’è il diluvio!!!

  39. @Paolo
    hai dannatamente ragione….ti faccio leggere un articolo che ci fa capire di che forza è l’opposizione …
    Il pensionato omicida candidato al comune di Milano..interessante il suo programma sulla liberalizzazione delle armi…
    Il problema sai qual’è? non tanto che un assassino ,elevato al rango di eroe per aver ucciso sulle scale un albanese disarmato, si candidi a una poltrona al comune di Milano, ma la concreta possibilità che ce la faccia.
    Siamo purtroppo un popolo di razzisti e xenofobi, e lo dimostra il fatto che Salvini e i 5 stelle prendono barcate di voti, anche sciacallando sui fatti tristi accaduti in Francia.
    Parlando di casa nostra, è evidente che Roma finirà in mano ai grillini e Milano al centrodestra, poco centro e tanta destra.
    il PD, pur coi suoi innumerevoli errori e liti interne, rimane oggi l’ultimo baluardo di democrazia in Italia…

    http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/11/27/news/comune_milano_sicignano-128279432/?ref=fbpr

    1. Luigi, i candidati a sindaco ancora non ci sono,si vota fra più di sei mesi…mi pare un po’ presto per dar credito ai sondaggi.Aspettiamo.

  40. @Luigi
    Si… ho seguito questa vicenda che se non fosse triste sarebbe più che grottesca. Uno che si candida per un ruolo pubblico, che come sue credenziali (oltre ad essere un Charles Bronson dei poveri) cita il fatto che gli piaccia la gnocca… beh è cosa davvero tristissima e la dice lunga su quanta strada abbiamo davanti per diventare un Paese civile e moderno. Vent’anni di berlusconismo ci hanno lasciato una classe politica del tutto inadeguata, che quando non è corrotta è ignorante e quando non è nessuna delle due cose è incapace. Come pensiamo di poter essere rappresentati nel mondo, in un momento storico complicatissimo ed estremamente delicato dal punto di vista delle relazioni internazionali, da gente del genere che non sarebbe all’altezza neppure se facesse l’amministratore di condominio…

    1. Ah quello che difende in armi la villetta color rosa – l’ho vista eh – è pure uno sciupafemmine fuori tempo massimo – l’ho visto eh – Ma gli sceneggiatori che fanno? Dormono?

      1. @Sed
        Nonostante si sia assuefatti alle cose più demenziali, rimango sempre sorpreso dalla totale assenza di senso del ridicolo di certe persone e di coloro i quali puntano a candidarle. Ormai entrare nelle Istituzioni è un pò come aprire un negozio di salumeria… non è necessario alcun background scolastico/culturale alle spalle, non è necessario neppure saper parlare un buon italiano (si pensi ad esempio a Razzi che siede addirittura in Parlamento)!

  41. @Paolo

    Inizialmente avevo pensato a una provocazione e basta, ma non avendo letto smentite nè da parte di Berlusconi nè di Salvini, mi sto rendendo conto che la candidatura di sto delinquente è cosa seria, come lo è quella di Sallusti.
    Ora, vedere governare Milano da uno di questi due personaggi (in attesa di altri), non solo fa tristezza ma fa pure vergogna…
    Ho letto di Giachetti a Roma..cartuccia sprecata, ormai il PD romano è defunto.

    1. Per essere cadaveri siamo anche troppo vivaci – giustamente poi…e che male abbiamo fatto noi poveri iscritti ? –
      Dunque vediamo : 40 circoli chiusi perché ritenuti inutili,un giro di consultazioni tra Commissario e iscritti che si conclude oggi e iniziative a partire da domani che la metà sarebbero bastate . Tanto morti da farci ammettere come parte civile nel processo di mafia capitale.
      Poi mi fai sapere Luigi quale altro Partito ha questo fuoco di fila di iniziative.
      Quanto al sindaco lo devono votare i cittadini non solo il cadaverico PD romano.
      Prima di parlare non dico tanto riflettere,ma informarsi si.
      Quello mi parrebbe giusto.

  42. @Luigi e @Sed
    A me pare che a Roma, così come nel resto d’Italia, sia un pò tutta la politica italiana ad essere se non defunta, perlomeno malata gravissima. Sulla vicenda Marino (così come su quella de Luca in Campania) preferirei stendere un velo pietoso. Quanto alla Sinistra, contrariamente a tutti i gloriosi proclami di pochissimi mesi fa, ancora una volta si fa trovare divisa, litigiosa e priva di idee vincenti: Civati candida un radicale (sic!) e dall’altra parte Fassina si candida in prima persona sapendo perfettamente che non vincerà mai (sic!). In una città importante come Milano, FI pensa a Sallusti, mentre il M5S candida una disoccupata che ha vinto le primarie online con 74 voti (sic!). Del Debbio pensa alle prossime politiche come leader della destra (sic!) e parlare della Lega è come sparare alla Croce Rossa!

    1. Ecco tutto quello che tu descrivi più che di morte sa di confusione o se mi passi il termine di transizione.Non mi scandalizza e non è la prima volta che succede. Dire di aspettare non significa dare un calcio alla palla per buttarla un po più in là.Significa che al momento sulle amministrative c’è ben poco da dire, se non che se è vero che la stagione dei sindaci è tramontata,bisogna mettere in campo altre idee,altre opzioni,guardare altrove. E non parlo di candidature ma di progetti. Riconvocare quelli di prima per rinverdire gli allori è una stupidaggine.Non far tesoro dell’esperienza Marino idem.
      E allora se è presto se i candidati non ci sono se a esprimersi sono solo i retroscenisti,noi di che si parla?

  43. Ho usato un termine un pò forte, e me ne scuso…il mio riferimento non era agli iscritti, mal al partito.
    Dopo la pessima figura rimediata con Marino, giocarsi la carta Giachetti mi pare azzardato, è vero che mandano molti mesi alle elezioni, ma è evidente anche dai sondaggi, che il PD è in caduta libera, specie a Roma.

    1. Ma che cos’è un Partito se non i suoi iscritti o per meglio dire la Comunità che lo sostiene ?
      Per ora non si parla di candidature,il nome di Giachetti come del resto quello di Barca o di Gentiloni non sono emersi dal dibattito ma dalle congetture di giornali e gruppi sparsi. Vedremo.

      1. La questione Marino non è stata gestita dagli iscritti…
        Io parlo di come si è mosso il Partito e come ha è andato in confusione sia a Roma che in Campania…

  44. @Sed
    Affermare che un Partito è i suoi iscritti è una visione un pò romantica, che vorrei tanto fosse vera ma che – ahimè – temo lo sia sempre meno. Viviamo un momento di personalizzazione della politica ed il PD in questo senso non si discosta significativamente dagli altri partiti. Le decisioni sono prese da pochi, se non quando da uno, e di cosa pensano gli iscritti o la base (quando esistono) ce ne se stropiccia.

    @Luigi
    Mah… io ho qualche dubbio. Così come ho qualche dubbio che il M5S vinca a Roma. Se davvero volesse governare le grandi città, Grillo avrebbe proposto Di Battista a Roma e certo non un’inesperta sconosciuta a Milano. In realtà si guardano bene dal mettersi in gioco in realtà come queste, dove c’è tantissimo da perdere. Guarda cosa sta sucedendo a Livorno… se succedesse a Roma significherebbe perdere grandissima parte della loro credibilità… meglio restare all’opposizione e continuare ad urlare incapaci e ladri agli altri…

    1. Renzi lì dov’è, ce l’ha messo,numeri alla mano, il Partito.Così come i gruppi dirigenti,tutti rigorosamente votati da noialtri.Che Dio ci perdoni.Almeno in qualche caso. Senza Partito non c’è dirigente che abbia un senso.
      Quando abbiamo voluto cambiare registro lo abbiamo fatto : Natta,Occhetto,D’Alema,Veltroni, Bersani, Renzi ad ogni avvicendamento corrisponde un cambio di passo. Consacrato dalla base. Chi è romantico : io che conto le teste e le mozioni o quelli che credono alle lamentele di questo e di quell’altro?
      Che poi s’è visto quanto avevano da dire e da obiettare coloro che sono usciti.Poco o niente mentre erano dentro al partito, ancor meno oggi che sono fuori.manco uno straccio di cartello.Ma si può?
      La personalizzazione della politica dura da un bel pezzo ed è un fenomeno planetario.Non è certo colpa di Renzi o di chi è venuto prima.
      Concordo invece sulle intenzioni delle Stelle a Roma. Non credo abbiano voglia di cimentarsi con una città così complicata.Ne’ i romani,se li conosco, voterebbero mai un signor o una signora Nessuno.

  45. @Paolo
    l’esempio di Livorno è ecclatante….leggo che la Taverna accusa la vecchia amministrazione di mal governo, un film già visto.
    Credo anche io che l’idea di governare Roma o Milano li spaventi e non poco, bisognerebbe passare dalle parole ai fatti, e non ne sono capaci, come dimostrano nei luoghi dove già governano (e parliamo di realtà minori rispetto a Roma).
    Però rimane il fatto che la gente è stufa dei soliti partiti, e l’ipotesi che a Milano vinca una casalinga, non fosse altro che per far perdere i soliti noti, è più che credibile…
    Spero sempre nel buonsenso dei cittadini, ma vatti a fidare di sti tempi…

  46. @Sed
    Certamente Renzi ha legittimamente vinto le primarie (anche se, ad onor del vero, gli iscritti gli hanno attribuito una vittoria molto meno plebiscitaria). Dubito che quanto fatto da quel momento in poi risponda fedelmente ai desiderata degli iscritti, nè tantomeno al programma grazie a cui i parlamentari del PD ancora oggi siedono a Montecitorio.

    @Luigi
    Onestamente la vittoria in questa o quella città da parte del M5S non mi preoccupa più di tanto… perchè gli si ritorcerebbe contro, visto quanto stanno combinando nelle realtà che già amministrano. Ciò che invece mi preoccupa sono le prossime politiche. Se si andasse a votare domani, ci sarebbe un ballottaggio fra PD e M5S dall’esito tutt’altro che scontato…

    1. Io non trovo questo scollamento tra Renzi e il grosso del suo partito.Non più di quello che c’era tra D’Alema e il suo,tra Veltroni e il suo,tra Bersani e il suo.Le polemiche di adesso e i veleni sono roba da dilettanti rispetto a quelli di allora.Fidati.
      Inutile ripetere che le elezioni non sono state vinte, con tanti saluti ad un programma che per essere realizzato aveva bisogno di una maggioranza piena ed omogenea.
      Plebiscitario o no il Partito è di Renzi,suo è il regno,la potenza e la gloria ovvero il disonore e l’insuccesso.
      Al prossimo giro vediamo chi vince.Intanto gli oppositori si preparino all’ennesimo cambio di passo invece di scappare come conigli.

  47. @Paolo

    siamo passati dal terrorismo alla politica nostrana..ma il bello del tuo blog è anche questo :))

    Alle elezioni politiche mancano ancora 2 anni e mezzo, e Renzi ha detto che da gennaio “mette mano” al Partito..
    Nel panorama attuale, pur con gli errori che sta commettendo Renzi (ma anche le cose buone), non esiste una opposizione seria e credibile: i 5 stelle, quelli che dovrebbero rivoluzionare il mondo, non riescono nemmeno a gestire in modo credibile piccoli comuni, o comunque realtà minori come Livorno o Civitavecchia..faticano, e non stano portando nulla di nuovo (lamentarsi della gestione precedente, è un classico del berlusconismo)..Salvini è quello che è, un fanfarone speculatore disposto a tutto in cambio di qualche voto (vedi la figuraccia rimediata a Rozzano)..Berlusconi è patetico, un ottantenne che non si vuole rassegnare al declino (e dopo 20 anni di malgoverno), uno che promette che abbasserà le tasse, aumenterà i posti di lavoro ecc ecc…cose che nn ha mai fatto in precedenza, e che invece, guarda un pò, sta facendo con laterne fortune, Renzi.
    La sinistra: intanto bisognerebbe capire CHI rappresenta la sinistra alternativa a Renzi, dal momento che ognuno vuole fare il leader, e comunque da sola non andrebbe da nessuna parte..
    Pertanto, con tutto l male che si può dire su Renzi..l’unica alternativa a Renzi è….Renzi.

  48. @Sed
    Dagli oppositori che se ne sono andati mi aspettavo molto di più. E’ trascorso solo qualche mese, ma già si sono ripresentati immancabili gli errori del passato: sconfitte politiche, divisioni, frammentazioni, litigi. Di questo passo consegneranno la Sinistra all’inconsistenza… altro che la tanto sbandierata Sinistra di Governo. Riflettano su quanto stanno facendo: non è per fare tanti partitini dal 2% l’uno che se ne sono andati… di quelli non si sa cosa farsene!

    @Luigi
    Purtroppo un’alternativa all’altezza del PD non esiste… soprattutto (ma non solo) per ciò che riguarda la credibilità a livello di politica estera. Come ho già detto, lo reputo un problema drammatico: un Paese civile dovrebbe garantire una sana alternanza al comando, qui è improponibile! Se si votasse domani, non voterei nessuno per la prima volta in vita mia, salvo votare il PD al ballottaggio, dopo essermi turato per bene il naso, naturalmente ;-)

    1. ( I’m not going to tell you “I told you”) Ma il peccato originale sta proprio nello sbattere la porta.Guarda Roma : servirebbero unità e squadra per affrontare situazioni davvero difficili e invece …abbiamo già un paio di candidati a sindaco e ne aspettiamo altri.Secondo te per piazzare una fontanella o risanare le periferie serve l’ideologia?
      La prendo da un altro lato : quando vinse Bersani se ne andarono Rutelli e Lanzillotta più altri,personaggi, al di là di come la si pensa, politicamente più significativi di Fassina .La domanda è la solita : per fare cosa? Per rientrare l’una e per dare buoni consigli l’altro?
      Il punto qui è convivere non andare a vivere da soli.E per quanto possa essere un’esperienza difficile da praticare bisogna riuscire nell’impresa lavorandoci su un po’ più seriamente. E poi la minoranza allunga la vita : guarda che belle età hanno raggiunto i Napolitano,i Tortorella,e gli Ingrao.A forza di bocconi amari sono destinati a sfiorare i cento…

  49. @Sed
    Ma è proprio per questi motivi che io confidavo che questa volta ci fosse un progetto importante e soprattutto inclusivo. Ero convinto che, se a malincuore (così come credo) si era deciso di andarsene, è perchè si intendeva mettere concretamente mano ai problemi legati alla rappresentanza a Sinistra (amplificati dalla svolta centrista renziana) e risolverli una volta per tutte. Ero convinto che si fossero parlati Sed, Fassina, Civati ed eventuali altri attori e si fossero poste le basi per far nascere un nuovo soggetto politico UNITARIO, che fosse lì pronto ad ospitare chi di volta in volta usciva dal PD ed anche quell’elettorato che da troppo tempo stava aspettando qualcosa di nuovo ed importante, per farlo crescere pian piano fino alle prossime politiche con operazioni e posizioni CONDIVISE. Ma invece siamo alle solite… e se questo è il risultato, allora sì, tanto valeva restare…

  50. @Paolo
    ma un’alternativa a Renzi esiste, non drammatizziamo…
    Il problema semmai è capire se è davvero un’alternativa in grado di governare il Paese, e lì dei dubbi sorgono.
    Quanto alla sinistra alternativa a Renzi, io credo che non possa andare da nessuna parte, molto più utile invece cercare un dialogo col PD..
    C’è tempo ancora, vediamo se il centrosinistra saprà ricompattarsi..molto dipende da color che sono usciti dal PD in cerca di gloria personale..
    Credo che oggi (ma siamo lontani ancora due anni e mezzo) il ballottaggio sarebbe tra il PD e i 5 stelle..tu voteresti PD turandoti il naso, siamo sicuri che quelli del centrodestra, pur di vedere cadere Renzi, non votino invece per i pentastellati??

  51. @Luigi
    Ma infatti lo “stratega” Renzi non è stato poi così scaltro quando si è trattato di pensare ad una nuova legge elettorale. A meno di rimonte della destra riunita (che non sono da escludersi, visto che in due anni di cose ne possono succedere tantissime) al ballottaggio dovrebbero andare PD e M5S e l’esito sarà tutt’altro che scontato. Spero che nel periodo che ci separa dal voto la Sinistra possa organizzarsi in modo credibile e coeso per poter dire la sua in modo importante, anche se, se si dovesse giudicare il buon giorno dal mattino, non ci sarebbe da stare poi così tranquilli…

  52. @Paolo
    la legge elettorale è stata votata da tutti meno i 5 stelle, che dicono di NO a prescindere…
    Rimane il fatto che c’è il voto di lista e non di coalizione, quindi oggi sicuramente il centrodestra non andrebbe al ballottaggio.
    Da qui a 2 anni ne possono succedere ancora tante di cose, per esempio non sarebbe male sei i dissidenti di sinistra tornassero nel PD, dal momento che divisi come sono, non prenderebbero più del 2% a testa..
    Bisogna anche vedere se verrà modificata la legge elettorale, premiando le liste e non i singoli partiti..è tutto ancora da decidere.

Rispondi a luigi Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *