Una fine, ma anche un inizio

Una fine, ma anche un inizio

«Come molti, non mi sento rappresentato da questa situazione. Lo ripeto da qualche giorno: non ho più fiducia in questo governo, nelle sue scelte, nei modi che ha scelto, negli obiettivi che si è dato. Non ne ho avuta personalmente fin dall’inizio, quando si scelse di proseguire con le larghe intese: avevamo deciso che durassero solo due anni, che sarebbero scaduti già, mentre abbiamo deciso di andare avanti fino al 2018, cambiando premier – in quel modo sobrio e istituzionale che tutti ricorderete – ma senza cambiare il programma di governo. Senza nemmeno scriverlo, per altro, con i risultati che sappiamo. (…) Non ho più fiducia perché dopo la fiducia della scorsa settimana, non si può chiudere così, come se fosse solo una parentesi, come se questo non costituisse un precedente. Per ragioni di coerenza passo al gruppo misto, nella considerazione che anche il gruppo del Pd lo sia diventato, avendo accolto parlamentari di tutte le provenienze. Ciò comporta, come conseguenza, che io lasci il Pd, cosa che non avrei mai fatto, ma ormai il Pd è un partito nuovo e diverso, fondato sull’Italicum e sulla figura del suo segretario. Chi non è d’accordo, viene solo vissuto con fastidio. C’è stato il Jobs Act, lo Sblocca Italia, un inquietante decreto sul fisco smentito solo un po’, la riforma della scuola che ha unito tutti gli insegnanti che votavano il PD (…). Non lo faccio per aderire a un progetto politico esistente, ma per avviare un percorso nella società italiana, alla ricerca di quel progetto di cui parlai un anno fa, che ho sempre avuto nel cuore».

Per me è sempre un grande piacere leggere Pippo Civati, perchè ogni volta trovo nelle sue opinioni una totale coincidenza con le mie. In un partito in cui quasi tutti sono diventati dei lacchè del segretario, pur partendo da idee e posizioni distanti quand’anche non contrarie, Civati ha sempre condotto una battaglia a viso aperto, mantenendosi fedele al proprio pensiero e dimostrando un coraggio ed una passione politica non comune. Acclarato che il confronto democratico all’interno del PD è ormai del tutto precluso, ha preso l’unica decisione possibile. Checchè se ne dica, c’è a sinistra un grande fermento. Lo spostamento a destra del partito di Renzi ha lasciato spazi che fino a poco tempo fa non esistevano e che diventa ogni giorno più importante iniziare a riempire. Sono convinto che se verrà fatto da persone come Civati, questo non potrà che portare buone cose per il Paese.

106 pensieri riguardo “Una fine, ma anche un inizio

  1. Bene…qualcuno finalmente si è mosso, diciamo che il primo passo lo ha fatto il nemico giurato di Renzi, il Sinor NO per antonomiasia, per ripicca, per invidia e via dicendo…
    Finalmente si è deciso ad andarsene, e adesso potrà liberamente opporsi al governo del suo ex partito, votando con Brunetta e Salvini, per esempio…lui in fondo al PD non ci ha mai creduto, voleva diventare la primastella, essere protagonista in prima persona delle fortune del PD, ma non ce l’ha fatta,ora potrà fondare il suo di partito, il PCI (Partito Civati Italiano)… vada a cercare gloria e fama altrove…auguri..
    Quanto al discorso di voglia di sinistra, va bene come slogan, oltre non va…
    Andiamo avanti, ce ne faremo un ragione della sua dipartita, con la speranza che altri lo seguano (ma ne dubito….mica scemi??)

    1. Su adesso non fate la Roma e la Lazio. Civati ci lascia,lo ringraziamo per l’impareggiabile contributo,tanti auguri per la costruzione del partito di governo cui aspira e buon viaggio nei luoghi che vorrà visitare.
      Per conto mio ,come dice Serra, dovrà convincere quelle come me non i dannati della terra.
      Una volta c’è riuscito,La prossima sarà più difficile visti i precedenti ma chissà…mai dire mai

        1. PRC non sono sicura, comunque sono ancora in vita anche se non si sentono tanto bene, ma la CGIL senz’altro loro si sono assicurati l’esclusiva.

    2. Non sono dentro alla politica partitica quanto lo siete voi, in generale mi sembra di capire però che non ci sono alte aspettative da questa fuoriuscita. Purtroppo, se il PD al posto che cercare di ricostruire e rilanciare la sinistra va a destra, alla fine lo scontento sarà sempre più calamitato da altri soggetti che a destra si collocano, come M5s (che lo è ancora di più, pur se in modo diverso), Lega e possibili sempre meno criptici unioni fascio-populiste. A meno di un movimento più forte e radicato che sia espressione di chi ha un lavoro da 1000 euro al mese o non ce l’ha, che vuole vivere in un ambiente sano, che mette al primo posto il lavoratore/la persona rispetto all’azienda/il profitto.
      L’alternativa è il restyling continuo dello stato di cose portato avanti da Renzi e dal Pd, che comunque è meglio, e non poco, degli altri scenari.

      1. @emmegi
        Nel post di Civati che ho linkato al post, si dice una cosa importantissima: “si può essere critici senza essere volgari”. Ecco, credo che ora come mai c’è bisogno di una forza di opposizione che si ponga senza demagogia, senza beceri populismi, senza volgarità per l’appunto. Non si può lasciare, come giustamente dici tu e come dice anche Civati sempre nello stesso post, uno spazio enorme a Grillo e Salvini e alla loro politica squallida ed ignorante.

      2. Tutto dipende se la fuoriuscita è un fenomeno solo parlamentare o ha un riscontro consistente nel partito e nel paese.
        Civati dichiara di voler lavorare ad una formazione del tutto nuova,tra l’altro ,dato il contesto deprimente, noi siamo abituati a considerarlo più a sinistra di quanto non sia, per cui vedo difficile convergenze con PRC o movimenti che non ne vogliono sapere di governare, nonché con alcune frange della stessa SEL.
        Il collante potrebbe essere l’occupazione di questo presunto spazio a sinistra che secondo alcuni si apre.Ma è un po’ poco per tenere insieme un partito. Di progetti non si parla. Staremo a vedere.
        Oggi peraltro il PD ha offerto ai sindacati della scuola una mediazione col governo per rivedere alcuni punti della riforma.Ma il sindacato ha detto che vuol trattare direttamente con l’esecutivo e Vendola ha fatto boccucce perché non si è rispettato non so che galateo della rivoluzione che avanza.
        Io avrei colto la palla al balzo ma si sa, io mi accorderei anche con le pietre e non faccio testo.

  2. @Sed
    Io alle primarie avevo votato convintamente Civati perchè mi riconosco nelle sue idee e avrei avuto piacere a che guidasse il PD, che sarei sicuramente tornato a votare sotto una sua eventuale segreteria. Inizialmente ho comunque seguito con interesse Renzi per capire dove stava andando il PD e se, in partcolare, ci fossero i margini per un riavvicinamento con SeL. Dopo 15 mesi mai mi sarei aspettato un bilancio così fallimentare (dal mio punto di vista). Non solo non c’è stato alcun canale aperto con le istanze della Sinistra, ma ci si è costantemente adoperati per spostare il baricentro del PD verso destra. Oggi votare il PD equivarebbe a dare il proprio consenso a qualcosa che è completamente diverso dal partito pre-Renzi, in cui la sinistra rimasta non ha i numeri per determinare alcunchè e mai li avrà per molto e molto tempo. A questo punto è giusto portare le idee di Civati dentro uno spazio che può potenzialmente raccogliere molto consenso. Tutto sta a vedere come ci si muoverà…

    1. Un conto è il partito, un conto il gruppo parlamentare un conto il governo peraltro costretto in una sorta di innaturale alleanza con forze di centro-destra.
      Dove va il PD te lo saprò dire al prossimo congresso,dove va il governo lo si vede ogni giorno nei provvedimenti talvolta condivisibili,talvolta no.
      Capisco molto bene la frustrazione politica di Civati – compreso il dato umano che non va sottovalutato – quello che non mi torna però è il manifestarsi a scadenze regolari di fughe,per fondare altri partiti, gruppi movimenti e liste per poi arrivare egualmente al punto clou – cioè l’esplosione delle contraddizioni da difficoltà di governo delle diversità a sinistra – per poi tornare a scappare ricompattarsi scappare e infine perdersi nelle nebbie.Vedi la lista Tsipras che non fa altro che litigare o i destini della lista Ingroia o la stessa Sel che perde i pezzi (non tutti in direzione del PD). La storia della sinistra è questa.
      Un po’ la sintetizza Michele Serra nell’Amaca di oggi.
      Realisticamente questo progetto di partito di governo non mi pare abbia grosse chanches anche alla luce della legge elettorale appena licenziata.
      Vedi bene la difficoltà che ha avuto lui stesso a compattare la dissidenza interna senza peraltro riuscirci.
      A meno di miracoli..a me sembra la solita pappa nel senso che non vedo grandi novità nemmeno in quel volersi dedicare al partito dell’astensione cui tutti dicono di voler puntare.Benedico l’autorottamazione di qualche anno fa.Non avendo nulla da guadagnare o da perdere posso continuare a sentirmi sola.Con o senza Civati le cose non cambiano.

      1. @Sed
        Beh… io non avrei usato la parola “costretto” a proposito dell’alleanza con NCD. Proprio no. Non gliel’ha ordinato il medico a Renzi di silurare Letta e solo un giorno dopo aver spergiurato mai più larghe intese, decidere di andare a braccetto con Alfano per qualche anno. Io non credo neppure che il congresso del PD sia così determinante. Con l’istituto delle primarie sono i cittadini a scegliere il segretario. Chi vince si siede su un carro e i tanti lacchè sgomitano per sedersi vicino a lui, congresso o non congresso.
        Dubito che ciò che è accaduto sino ad ora a Sinistra debba necessariamente ripetersi ad libitum. Penso che ci siano grossi spazi a Sinistra che prima non c’erano e Civati, come altri, ha le possibilità di mettere insieme una forza che sappia coinvolgere – perchè no – anche chi ingrossa da anni il partito degli astensionisti. E’ una sfida e la si può vincere… anzi la si DEVE vincere, anche perchè cosa ci resta da votare altrimenti? Il PD di Renzi? Che del PD ha ormai solo il nome? E forse neppure quello, perchè ho letto su l’Espresso che il nostro “amico” starebbe persino pensando ad un cambio del nome. Io la DC non l’ho mai votata e non credo che inizierò a votarla proprio oggi…

  3. @paolo
    ma perchè non si può avere un’idea diversa dalla tua, senza passare per chi non capisce nulla?
    tu hai votato convintamente Civati, e io ho votato convintamente Renzi..
    Abbiamo un modo diverso di vedere il mondo, ma succede no?
    io non ho mai detto che tutto ciò che fa Renzi è giusto…sbaglia, e tanto , anche lui
    ma lasciamolo governare, non si usa così?
    alla fine tireremo le somme, e se avrà fallito, a casa di corsa.
    o no?

  4. @Luigi
    Si possono avere tutte le idee del mondo, ma ci si dovrebbe perlomeno attenere ai fatti ed evitare le letture stile “Studio Aperto”. Per te è impossibile che qualcuno abbia delle idee e le porti avanti sino in fondo, quando invece tanti intorno a lui si accomodano tranquilli tranquilli sul carro del vincitore. Civati se ne va dopo un lungo travaglio non certo perchè vuol fare la primadonna, quanto piuttosto perchè non si riconosce più in quello che è diventato il PD. Molto più semplice sarebbe stato fare come qualcuno che da giovane turco è diventato di botto giovane renziano e si è trovato così un ruolo prestigiosissimo all’interno del partito. O come qualcun’altra che esplosa come fustigatrice dell’apparato, ora si ritrova fedelissima vicesegretaria. Il percorso che Civati si è scelto è tutt’altro che semplice e niente affatto comodo… sarà molto più facile sbagliare che far giusto, sarà molto più facile fare la fine di Fini che diventare una primastella come hai scritto tu. Eppure Civati in nome dei propri ideali ha deciso di mettersi in gioco, dentro un gioco difficilissimo. Se ce ne fossero tanti di Civati nel mondo della politica, sono convinto che l’Italia navigherebbe in acque migliori…

  5. @paolo
    ma guarda che ognuno vede le cose dal suo punto di vista, nessuno mistifica, tranquillo…
    quando sento dire che un anno fa disse che le riforme si fanno con la piu ampia maggioranza possibile, e poi si scopre che cambiano idea, vorrei capire che c’entra Renzi?? quindi tu difendi FI e la sua scelta di cambiare strategia?
    Sul carro dei vincitori, è storia arcinota, è lo sport nazionale, la politica non fa eccezione..
    Se Civati ha deciso (finalmente) di cambiare aria, da una parte si è tolto un peso dallo stomaco, dall’altro ha dimostrato, a scoppio ritardato, che lui nel PD non ci azzecca proprio nulla..
    Tutti contenti direi..peccato che rimarrà da solo e il suo tentativo di fondare l’ennesimo partito di “sinistra”, rischia di naufragare come i suoi predecessori.
    Auguri comunque, così vedremo che fame di sinistra che c’è in Italia..
    E sia chiaro, rispetto la sua decisione, anche se tardiva, e mi augurerei che anche gli altri seguissero il suo esempio..ma dubito che lo faranno, e poi, diciamola tutta, portarsi dietro i Bersani, Cuperlo D’Alema e company, non è che sia proprio quello che gli affamati si sinistra agognano, o sbaglio?

  6. @Luigi
    Io – caro Luigi – difendo la coerenza. Renzi quando oggi parla di larghe maggioranze per l’Italicum e domani lo fa approvare a colpi di fiducia si dimostra incoerente oltre che irriguardoso della democrazia, nella fattispecie. Civati invece è persona coerente che difende le sue idee fino alla fine… e non è neppure lui a non c’entrare nulla col PD… semmai il corpo estraneo è proprio Renzi che ha preso il partito e lo ha trasformato in poco più di un anno da un partito di centrosinistra ad uno di centrodestra.
    Io sono d’accordo con Pippo Civati.

  7. @paolo
    anch’io, caro Paolo, difendo la coerenza…quando prometti le riforme, e sono tutti d’accordo, le devi fare, l’hai promesso al Paese.
    Se poi, cammin facendo, qualcuno (FI e minoranza PD), cambia idea, mica si ritorna indietro???
    La legge l’hanno fatta con il piu ampio consenso, come promesso.
    Sono dati, non parole…
    Quanto a Civati, gli va riconosciuto che dal primo momento che Renzi ha messo piede a Palazzo Chigi, indipendentemente da cosa proponesse, lui era contrario.
    Per coerenza, ha sempre votato NO…l’unico rimprovero che gli faccio, è aver aspettato troppo tempo a uscire da un partito nel quale lui non condivideva nulla.
    Vedremo, come dici tu, i famosi spazi a sinistra dove sono e quanto contano…
    Adesso non faccia solo l’errore di correre da Vendola, Ferrero, lista Tzipras (che fine ha fatto?) ecc…questo non sarebbe costruire una sinistra antagonista al Governo (la sinistra c’è già nel PD), ma un pallido tentativo, l’ennesimo, di cercare visibilità in un paese che è cambiato, ma loro non se ne sono accorti…

  8. @Sed
    Gli spazi a sinistra ci sono eccome, visto che il PD si è spostato a destra e ormai l’hanno capito tutti (io per la verità lo denunciavo già l’anno scorso) e fra questi anche un pò di quel 41% che ha votato per Renzi alle Europee. Inoltre c’è anche un grosso bacino di astensionisti a cui potersi rivolgere, ed ancora c’è una certa quantità di persone che da qualche anno dà il proprio consenso a M5S e che prima votava PD che può essere coinvolta. Insomma: ci sono molte persone che non sono più rappresentate o che lo sono male. E’ vero che si tratta di due fette di elettorato ben distinte, ma se uno come Salvini è riuscito nell’impresa di resuscitare un partito morto com’era la Lega post scandali, non mi pare così irragionevole sostenere che Civati non parte affatto sconfitto. Ripeto: è una sfida difficile ma va affontata, anche perchè qual’è l’alternativa? Votare la DC 2.0 di Renzi? No grazie… quello lasciamolo fare ai cosentiniani…

    @Luigi
    Ma di quali dati vai parlando? La legge elettorale è stata approvata con un consenso ridottissimo, inferiore persino al Porcellum. Vedo che non riesci a capire – a proposito di dati – uno semplicissimo: le riforme di natura costituzionale riguardano tutti e non possono essere approvate solo da un pezzo del PD e da quei 4 gatti di Alfano, altrimenti non sono più riforme ma PRESE IN GIRO!!! Quanto al resto, vale ciò che ho scritto sopra a Sed…

    1. Non credo che la visione geometrica – siccome c’è chi si sposta a destra rimane lo spazio a sinistra – sia realistica : non è un divano . Non lo è stato per tutti questi anni in cui il progressivo spostamento del PD – DS – PDS non è che abbia decretato il trionfo delle formazioni di sinistra.
      Rifiuto poi il paragone seppur teorico Salvini – Civati, uno è un mestatore falso e ignorante che agita paure e fobie ,un altro è una persona onesta che cercherà di mettere insieme un’offerta politica. Direi che target a parte sono le metodologie a fare la differenza.
      Quanto alle previsioni non saprei, nelle ultime elezioni sono miseramente crollati i mitici sondaggisti israeliani,quelli francesi e adesso pure quelli inglesi oltre ovviamente ai nostri che non c’indovinano manco per sbaglio.
      Un partito di governo deve veleggiare almeno verso il 25% altrimenti non concludi ,a meno di votare PD ai ballottaggi futuri o di farci il listone insieme .Tutto questo mal di pancia per poi tornare a casa?Bah

    2. Veramente la legge elettorale non è una riforma di natura costituzionale Rear,per quelle ci vuole la maggioranza qualificata, la legge elettorale invece richiede maggioranza semplice.
      Poi attiene al galateo discuterne con tutti,come in effetti si è fatto – in dieci mesi mancavano solo i commessi e le ragazze della buvette – poi però siccome bisogna decidere,si è deciso con chi c’era.Non sarà stato simpatico – oddio l’aula vuota – ma lo sarebbe stato ancora meno soggiacere a ricatti e trabocchetti….come nel passato. (non portiamo l’anello al naso,anche se la legge proprio tutta non ci piace)

  9. @sed
    E’ realistica eccome… sempre a mio modesto avviso, ovviamente. E’ tanto realistica che sono pronto a scommettere che il PD alle prox elezioni si terrà ben, ma ben al di sotto del 41% e non soltanto per motivi legati alla fine della luna di miele con gli elettori. Quanto al 25% a cui fai riferimento tu, cosa facciamo? Visto che non potremo vincere le elezioni non facciamo nulla? Diciamo allora che abbiamo scherzato. Tanto vale che sciogliamo tutti i partiti e lasciamo Renzi governare fino almeno al 2023, a quel punto vedremo se è il caso di presentare alle elezioni altre forze politiche oppure andare direttamente al 2028. Quanto al tuo altro commento, ho scritto “natura costituzionale” ma intendevo “natura elettorale”, e se poi per te la democrazia si riduce ad un fatto di galateo, che te devo di’… te lo meriti Renzi ;-)

    1. Si ma lo svarione linguistico non cambia la premessa di ampie consultazioni e ampie votazioni al senato effettuate nei mesi scorsi.Poi certo si può cambiare idea, ma a quel punto la democrazia impone che valgano i rapporti di forza.Non si può giocare in eterno.
      Non sto a rinvangare il passato, il giochino del tu avevi detto e io avevo fatto, decontestualizzato, altro non è se non un esercizio retorico e un gioco di delegittimazione che non fa altro che aumentare la mia sensazione di assenza di progetto politico alternativo.
      Al di là di qualunque vaticinio elettorale, io sto alle parole dei miei interlocutori : se Civati mi parla di partito di governo io sono autorizzata a pensare non a un partitino e ma a un partito di massa.Visto che ci si dichiara di sinistra…
      No che non me lo merito Renzi : Insieme ad altri 400.000 ho votato – e finanziato – una persona che nel corso di questi mesi ha sperperato questo patrimonio di consensi.
      Non ha capito che il partito era cambiato : non si è fatto valere con Renzi.
      Non ci ha fatto valere. Il nostro mandato era di contrastare l’unanimismo.Che ha fatto lui ?: Una sequela di lagne,mal di pancia,vado non vado e infine fuga a gambe levate.
      Non so cosa dovessi fare di più ma pur augurandogli ogni bene sono vagamente indispettita da questo modo di procedere. E mi sento tradita.Non basta essere brave persone, per fare politica ci vuole energia generosità e coraggio. Che poi sarebbero anche le dote di un leader.

  10. @Sed
    Ma Civati e gli altri cosa potevano fare se non avevano (e non hanno e non avranno) i numeri? Poco. Ben poco. Specie se la nomina a segretario di Renzi è coincisa col più italiano degli sport: la salita sul carro del vincitore di quasi tutti. I pochi integri rimasti non hanno avuto la possibilità di incidere davvero, proprio perchè in schiacciante minoranza. Il coraggio Civati lo ha dimostrato non facendo come tanti (troppi) colleghi che hanno venduto le proprie idee pur di restare aggrappati al carro di cui sopra. Chissà… forse abituati ad anni di sconfitte, non gli è sembrato vero poter far parte di un gruppo vincente. Il coraggio continua a dimostrarlo oggi, scegliendo di affrontare una sfida difficilissima, un percorso in salita vertiginosa che non gli garantisce nulla. Come ho già detto sarà più facile fare la fine di Fini piuttosto che costruire un soggetto politico di successo. Eppure ci si prova. Quando si capisce che il confronto democratico è precluso, andare altrove non è fuggire, è costruire una strada alternativa. Una strada che ha un valore non solo per Civati, ma per i tanti italiani (me compreso) che da tempo non sono più pienamente rappresentati da questa politica.

    1. A primarie concluse Renzi nel partito aveva il 70% ,non so niente di carri e di acquisti, parlando di elettori e militanti di base la convenienza a stare o meno con la maggioranza è pari a zero .Invece conosco molto bene qual’è il compito della minoranza alla quale non si chiede il miracolo di vincere ma di incidere nei luoghi dell’eleborazione politica.
      E questo non è accaduto.Civati è diventato sempre più il personaggio di se stesso una sorta di figura di dissidente di professione o di icona della dissidenza sempre a ricasco di Renzi, più impegnato nelle geremiadi delle sue malefatte che a combattere per valorizzare le idee di quei 400.000 che l’hanno votato e che gli chiedevano semplicemente rappresentanza.
      Il Partito non è il parlamento dove sei libero di votare come credi, il capo di una mozione riceve un preciso mandato,il nostro non era quello di essere cancellati,tanto meno al cospetto del sommovimento unanimistico intorno a Renzi .
      Per sovrapprezzo esce pure da solo visto che Mineo,Tocci,Puppato tutti civatiani di vaglia, non hanno intenzione di seguirlo. Allo stato, i 400.000 rischiano l’oblio.Bel capolavoro per uno che non voleva cambiare partito ma cambiare il partito.

  11. @paolo
    parliamo di due cose diverse….
    certo che è stata approvata attraverso la fiducia, ma ti sei domandato come mai 14 mesi fa erano tutti sulla barca della riforma elettorale, e dopo l’approvazione al Senato FI e gli eremiti del PD hanno cambiato idea??
    Senza quel tradimento, tranquillo che la legge passava alla grande, ma chi andava a immaginare un voltafaccia del genere??
    la presa in giro, e la dovranno spiegare agli elettori, è quella di chi all’ultimo si è tirato indietro, dopo aver contribuito alla stesura della legge.
    questi sono fatti, non parole.
    Poi ognuno la vede come vuole, ci mancherebbe…
    Sai come sarebbe finita, se Renzi avesse ceduto? altri 9 anni…
    Civati, se vuole fondare l’ennesimo partito di sinistra, eviti di portarsi appresso quelli che la sinistra l’hanno affossata…vedrai quanti saranno pronti a salire sul carro di Civati nel nome di una sinistra da rifondare..
    la gente ha bisogno di riforme, di lavoro, si stabilità di governo…il resto è fuffa.

  12. @Luigi
    A proposito di salire tutti sulla barca, qui c’è un articolo esemplare (una delle cose più intelligenti e “dense” che lo letto da un sacco di tempo a questa parte) che varrebbe la pena leggere e rileggere. Dopo averlo letto e riletto, fermarsi un pò a riflettere. Quindi lasciar trascorrere un giorno e poi ripetere tutta la procedura. Così almeno per una settimana o, nei casi più recalcitranti, anche di più…

    1. La dice lunga, questo articolo, ma non evidenzia ai miei occhi nulla di nuovo; lo scenario politico culturale è cambiato, e parecchio. Mi colpisce questo, fra i commenti “Il potere, i soldi, il “prestigio” annebbiano molti. La parte oscurata di ciascuno è sempre pronta a manifestarsi specialmente in periodi di diffusa ingiustizia sociale e carenza di valori. Molti, buttando a mare le ideologie nefaste, hanno ucciso anche speranze e nobili obiettivi. Mi pare che Scalfarotto, in questo dialogo, stia manifestando che ha ucciso una parte della sua libertà. Mi dispiace per lui e per chi è da lui influenzato.” Frequqnto da anni il mondo culturale di centro sinistra per lavoro, e vedo esattamente queste cose

      1. E chi sarebbe il nuovo intellettuale di riferimento quello che svela la parte oscura di noi?
        Robecchi?
        Cioè : a scappatempo Corazziere numero 2 ?
        A tempo pieno il co-autore dei testi di Crozza.
        Un altro saltimbanco.
        Auguri.
        (mi tengo Serra e l’oblio insieme ad altri 399.000)

  13. Sono andato a curiosare chi fosse costui: giornalista del FATTO QUOTIDIANO, parolaio di Crozza e,ovviamente, grillino per contratto.
    Ora, sugli episodi relativi alle candidature, si potrebbe anche discutere e dire che il PD sbaglia a non intervenire, che sono scelte discutibilissime, diciamo pure errori…ma che costui si permetta di pontificare e sopratutto di criticare Serra, da cui credo che abbia molto da imparare, mi irrita..ma scrivendo per un quotidiano di partito che fa gossip politico (quello scrive il FATTO), è inevitabile che scriva articoli urticanti.
    Anch’io mi tengo Serra…

    1. Luigi, non conosco le liste i personaggi e i criteri di selezione e siccome parlo solo di quel che so mi riservo di capire, atteso che De Luca ha dichiarato che ne’ fascisti né camorristi sono nelle liste del PD, vedremo in seguito chi ha ragione.
      Certo le parole grosse – mutazione genetica – o quelle più facili che agiscono su pulsioni elementari – partito della nazione, carro del vincitore – che richiamano a certo opportunismo ovvero a una lettura storica sballata, non m’incantano.
      La sedicente sinistra – sinistra ha finito di prendermi per i fondelli – ultimo in ordine di tempo Civati – e anche se mi chiarisse l’arcano fondamentale ovvero quale ideologia persegue o rimpiange,quale progetto ha nella mente con quali forze e quali uomini e donne vorrebbe realizzarlo resterebbe in piedi il quesito indicato da Serra : come si fa ad essere ribelli e ad essere popolo?
      C’è un grande retroterra culturale dietro a questa domanda,fiumi d’inchiostro,chilometri di pellicola girati pensati sofferti e vissuti da gente che pesa le parole e dedica la vita alla speculazione il che ovviamente non ha niente a vedere con la demolizione sistematica oggi di Renzi – ma prima di lui Occhetto,Veltroni,lo stesso Bersani – criticati mai nel merito delle cose che hanno fatto o pensato di fare ma per il semplice fatto che, per dirla con Fabio Mussi, gli ha distrutto la bambola di pezza.Ovvero l’illusione. Che è altro dall’Utopia e persino dal Sogno.
      La sinistra non è un sentimento è movimento reale di cambiamento delle cose come diceva un tale,per cui il prossimo che mi viene a raccontare che vuol cambiare il mondo ma non mi dice come lo piglio a pedate e pubblico il video su you tube.

  14. Signora,
    nemmeno io conosco le liste e quello che ho letto l’ho trovato nel quotidiano del Movimento 5 Stelle e su qualche pagina FB di qualche simpatizzante o militante…
    Ma ammesso e non concesso che sia vero, trovo propagandistico l’articolo scritto dal parolaio di Crozza, frasi fatte, e opinioni personali da me non condivise, non ultima quella su Serra..ma si sa, i giornalisti del FATTO sono così…sempre a caccia della notizia scandalistica e molte volte toppano pure…ma è la linea del loro partito.
    Il tempo dirà se Civati ha fatto bene ad andarsene, ma una cosa è certa: il suo comportamento all’interno del PD era di insofferenza totale e io suoi NO ripetuti a qualunque proposta della maggioranza del Partito, lo stanno a significare.
    Il pericolo che corre, secondo me, è che andando a cercare una sinistra che manca (boh…), non finisca per allearsi con coloro che la sinistra l’hanno affossata e umiliata..
    Fondi pure il suo partito, ma per arrivare a essere partito di Governo, o prende il 40%, o si deve alleare con qualcuno (5 stelle per esempio)…
    Trovo ridicolo, me lo permetta, che la peggior opposizione al PD non venga da destra (dove comunque è forte), ma dal partito stesso…
    Solo il PD è capace di disintegrare se stesso…piaccia o no, grazie a Renzi, finalmente è al Governo, se aspettavamo Bersani…..
    Io credo, molto modestamente di capire cosa vuole la gente: non gliene frega niente se chi governa è di destra o di sinistra, ma vuole qualcuno che faccia finalmente le riforme di cui ha bisogno questo paese, e che lo risollevi economicamente, produttivamente e anche come immagine da esportare…
    Magari sbaglio, o forse no…
    la “fame di sinistra” cos’è? la gente vuole lavoro, stabilità politica, dignità…Renzi ci sta provando, e se poi qualcuno lo definisce di destra perchè sta facendo quello che nessuno prima è stato capace di fare (compreso il PD), non è cosa che riguardi il cittadino: la gente è stufa di manfrine, tracheggiamenti e amenità simili…
    RIFORME, LAVORO, DIGNITA’, CREDIBILITA’
    il resto è demagogia.
    Aspetto che Brunetta definisca Cameron un fascista, avendo vinto con poco piu del 36%….

    1. Lasciamo perdere la fame di sinistra che solo da poco ha sostituito la voglia di comunismo (altro must, però bisogna dire che concettualmente andiamo migliorando anche se la retorica resta la stessa.).
      In realtà la fame di sinistra si dilegua al cospetto dell’idiosincrasia che certe sedicenti avanguardie ( ricordi : tutto cambia meno che l’avanguardia) nutrono per il popolo, per la massa.
      C’è un bel libro di Luca Ricolfi – torinese, che fa il sociologo e non lo scrivano per lettori di bocca buona – titolato Perché siamo antipatici,il complesso dei migliori è una lettura istruttiva, circostanziata e offre spiegazioni plausibili e riscontri all’eterno mistero sul perché nel corso del tempo la sinistra ha dilapidato fiumi di consensi.
      Per avere ambizioni aristocratiche come è di chi disprezza la massa, bisogna avere fatto i programmi da piccolo,altrimenti si è ridicolmente velleitari oltre che ridicoli tout court. E comunque non può essere di sinistra chi attribuisce il successo di un partito o il proprio insuccesso alla stupidità degli elettori.
      Ora siccome il giochino si ripete da decenni sempre uguale, siamo al solito punto : non ci interessa capire né declinare il nostro programma alternativo ma spariamo alzo zero nel mucchio perché il segreto del successo di Renzi deve per forza significare corruttela, connivenza con i poteri forti,candidati impresentabili etcetc.
      Ora mi sta bene che venga segnalata qualche stortura nelle liste – che verificherò,le realtà locali sono complicate da leggere se si è lontani – quello che non comprendo è la bava alla bocca è il fare di tutta l’erba un fascio è lo spirito da campionato di calcio.Come se perdendo il PD ci fosse da guadagnare in questo paese.Certamente per chi scrive su fogli foglietti e fogliacci laddove il tanto peggio tanto meglio crea fortune personali e non,meno per i cittadini che aspettano di vedere migliorata la propria esistenza.
      Mi spiace,davvero, che ci vada di mezzo uno come Scalfarotto che sta lavorando ad un progetto serio.
      Mi spiace per la miseria cui è approdato il dibattito politico.
      Per me ci ho fatto il callo,non essendomi iscritta al campionato di calcio sto a guardare con lo stesso spirito con cui si guardano le tifoserie.

      1. Signora,
        l’attacco frontale a Renzi e a tutti coloro che lo sostengono, è lo strumento che viene sistematicamente usato contro chi cerca, in un modo o nell’altro, di cambiare le cose.
        Dispiace constatare che i peggiori nemici sono all’interno del PD, quegli stessi personaggi che 15 mesi fa cacciarono Letta per insediare Renzi a Palazzo Chigi.
        Personaggi che per 10 mesi hanno sostenuto e votato la legge elettorale, riveduta e corretta all’80% a loro piacimento, e il risultato qual’è?
        parlare di deriva autoritaria, su una legge sostenuta e votata fino all’arrivo alla Camera, denota mancanza di coerenza.
        Bene ha fatto Civati ad andarsene, ormai è un corpo estraneo al PD, spazio ne ha avuto ma non ha mai saputo accettare la decisione della maggioranza.
        Hanno fatto piu riunioni per discutere e confrontarsi in un anno che non dalla nascita del PD..e non va bene lo stesso.
        Hanno ottenuto delle sostanziali modifiche alla legge elettorale, e non va bene, parlano di liste bloccate, loro, che all’epoca del PDS gridarono allo scandalo e proposero un referendum per l’abolizione delle preferenze.
        Ricordo che le preferenze libere sono quelle che hanno portato 20 regioni su 21 indagate per corruzione e malaffare…
        Su Scalfarotto sono d’accorso con lei, è accanimento, come pure con Serra, che non può essere di sicuro etichettato come renziano…
        Ma oggi o sei contro Renzi, o sei un complice…siam all’assurdo.
        Ha vinto Cameron con il 36% circa dei voti, e governerà da solo…
        Non ho ancora sentito un inglese parlare di fascismo…
        Scusi la lungaggine….

  15. Mi pare che oggi anche Gramellini dica cose piene di buon senso che ormai solo Scalfarotto, i ciechi e i faziosi non riescono (o si rifiutano) a vedere… come se chi scrive sul Fatto Quotidiano o per Maurizio Crozza non potesse – per questi motivi – sostenere cose intelligenti

    1. Certamente tutti possono dire cose intelligenti ma quando dicono cose stupide mi prendo la libertà di sottolinearlo e – miracolo! – pure di argomentarlo, cosa che oramai difficilmente capita.
      Per il resto come Scalfarotto sono faziosa cieca e stupida.
      Senza argomentare.Siamo diventati talmente reprobi che non meritiamo nemmeno la grazia di un perché oltre che di una risposta (ai miei argomenti)

    2. Parlare di ciechi e faziosi, è il ritratto di Gramellini e di molti giornalisti del FATTO….
      Non hai detto una sola parola in difesa di Serra, dipinto come servo del padrone, eppure ricordo che da sempre sei un estimatore…
      Cambiaverso..vale pure per te….:)

  16. @Sed
    Stupide per te ovviamente, che a volte ti poni come se avessi la verità in tasca. Mi sembra che quanto da lui riportato stia giustamente preoccupando più di un osservatore, fra cui anche Saviano del quale tutto si può dire tranne che non sa di cosa sta parlando. Poi tu potrai argomentare che se uno che scrive per Crozza è uno stupido, uno che lavora con Fazio non è da meno, ma sono opinioni tue, ovviamente. Tornando ai fatti, sottolineati da diversi printscreen di messaggi twitter, mi sembra un’analisi lucidissima e calzante quella che Robecchi fa delle risposte di Scalfarotto. In base a queste stupide (queste sì) risposte a me non viene altro da pensare che il nostro Ivan sia uno dei tanti che si è accomodato sul carro di cui sopra… che dirti, saranno pure parole grosse che agiscono su pulsioni elementari, ma forse ad una analisi meno “difensiva a priori” del proprio partito, del quale fra poco non resterà più nemmeno il nome, si potrebbe scoprire non così irragionevoli…

    @luigi
    Per me Serra in quell’Amaca ha scritto cose che non gli rendono merito… opinione personale, ovviamente. Però il Nostro si è ripreso subitissimo, perchè oggi scrive qualcosa che non si può non condividere…
    alt text

  17. @paolo
    ha ragione…sono perfettamente d’accordo, come sempre, con ciò che scrive.
    Non è che mi è simpatico o antipatico in funzione di ciò che esprime: mi piace e mal sopporto, io, che un giornalista grillino del FATTO si permetta di criticarlo e sbeffeggiarlo, tutto qui.
    Nessuno è portatore sano di verità assoluta, anche se pare che quelli del FATTO ne siano convinti.
    Accetto ciò che ha pubblicato oggi, come accetto ciò che scrisse sul’Italicum, io..

  18. La premessa di ogni commento è sempre secondo me.Non credo ci sia bisogno ogni volta di rimarcarlo :
    Seguo Scalfarotto dal 2006 – come Civati,Renzi e qualche altro – da quando sorprendentemente si candidò alle primarie contro Prodi. Come personaggio non mi pare un miracolo d’opportunismo, sul carro ci è da sempre e giudicarlo da uno scambio ironico con un amico su di un socialnetwork, mi pare riduttivo.Men che meno mettere a confronto un battibecco con un articolo di Saviano che tutti rispettiamo e stiamo a sentire.
    Seguivo anche Robecchi, essendo una quotidiana lettrice del Manifesto ( de carta) da cui lui è uscito di recente, Attualmente scrive su un giornale che fa della demolizione del PD la sua missione principale, penso di non essere una sconsiderata se prendo le notizie che il Fatto stampa con le molle.
    Magari sbaglio ma ho le mie ragioni.
    Nel merito non trovo la scrittura di Robecchi così travolgente e illuminante e già che ci siamo : manco quella di Gramellini mi fa particolarmente impazzire. Trovo le loro analisi convenzionali,scontate accattivanti e anche un po’ ruffiane. Troppo semplici.
    Non m’innamoro facile ,che posso fare?
    A me piaceva Pintor pensa te.
    E infatti continuo a trovare curioso che uno come te sia così affezionato alle tesi a carico provenienti dai giornalisti più o meno di costume,si sarebbe detto un tempo.
    Comunque Gramellini,Robecchi,Serra e fosse pure Pintor, pace all’anima sua, esprimono opinioni non sentenze di Cassazione.
    Non vedo perché i loro articoli dovrebbero convincermi di più.
    Personalmente ho un unica religione : quella dei fatti.E di qualche competenza che mi ritrovo qua e là .
    Se per verità in tasca alludi all’energia con cui difendo il mio pensiero allora sì : sono una che ci crede. .Altri atteggiamenti non posso assumere : qui Sed è parole e le parole non hanno le sopracciglia.
    Quanto al resto ognuno è imbarazzato preoccupato addolorato da eventuali infiltrazioni o personaggi impresentabili.
    (O pensi di essere l’unica anima bella della sinistra?)
    Ma non sopporto le strumentalizzazioni e la malafede per cui la storia delle liste – che sarà anche vera, non discuto – deve ricondurre in automatico al Partito della Nazione (che nessuno sa cosa sia di preciso) o alla Mutazione Genetica che è un’altra invenzione : sulle mie braccia non sono ancora comparse le squame, quando accadrà mi dimetterò da iscritta.Nel frattempo come Serra,con il quale condivido una sorta di percorso generazionale anche se lui è più grandicello sto qui, come Bersani questa è casa mia e come Cuperlo aspetto che i Razzi e gli Scilipoti prendano la tessera prima di andarmene. Aspetto il prossimo congresso e provo a cambiare le cose.
    Chi non comprende questa posizione politicamente elementare evidentemente non sa cosa è significata la fondazione del PD.Ovvero non è abituato a combattere troppo per le proprie idee.
    Mutazioni e partiti non sono cose che nascono da un giorno all’altro mentre la visione statica e meccanicistica delle conseguenze di un fatto, non ha mai giovato alla comprensione della verità.
    Tu hai un bisogno disperato di far tornare i conti alla tua tesi anche a costo di dare della faziosa cieca e stupida a una commentatrice che dopo qualche centinaia di interventi nel tuo blog evidentemente non è stata in grado di farti capire chi è e come la pensa.
    Problema mio certo. Sul quale riflettere ed eventualmente prendere qualche decisione.

  19. @Luigi
    Ma io ho soltanto detto che in quell’occasione Serra ha detto una cosa che non condivido e che – perlomeno a mio avviso – non gli fa onore. Quanto al giornalista Rebocchi, automaticamente diventa grillino se scrive sul Fatto? E comunque, anche se votasse per Grillo, questo gli impedisce di scrivere cose condivisibili? Mah…

    @Sed
    Anche io ultimamente mi sono messo a “demolire” il PD di Renzi. Io lo faccio convintamente, perchè penso di avere ragione nelle mie argomentazioni, magari anche per Robecchi funziona così. Non tutti debbono essere faziosi o peggio prezzolati. Personalmente mi “affeziono” nel trovare in altri le mie stesse opinioni: in Civati succede praticamente sempre, in Serra spesso, in altri che hai citato alcune volte. Quando succede a volte lo sottolineo, perchè posso trovare questo o quel pezzo scritto particolarmente bene, o perlomeno meglio di quanto non avrei fatto io, in buona sostanza più capace di spiegare posizioni su cui sono totalmente d’accordo. Tutto qui. Secondo me sei ancorata ancora ad una visione del PD che non esiste più. Renzi ha preso il potere grazie non già al Congresso, ma alle Primarie dove ha trionfato in modo inequivocabile, il resto è venuto da sè. Se le prox Primarie dovessero ribadire questi numeri e questi rapporti di forze, non vedo proprio come potrebbe essere possibile scalzare Renzi “internamente”.

    Io porto avanti da tempo le tesi del “Partito della Nazione” e della “Mutazione Genetica”. Lo faccio da ancor prima che i media le definissero in quel modo. E – onestamente – tutto mi sembrano tranne che invenzioni. Sono cose che peraltro sostiene anche Civati. Io l’ho votato perchè – come ripeto – condivido tante sue posizioni e penso sia persona onesta e perbene. Tu perchè l’hai votato se ritieni che strumentalizzi o che sia in malafede (come hai scritto) ad affermare queste cose? Non pensi semplicemente che ci creda, come peraltro ci credo io?

  20. @Sed
    “Ma non sopporto le strumentalizzazioni e la malafede per cui la storia delle liste – che sarà anche vera, non discuto – deve ricondurre in automatico al Partito della Nazione (che nessuno sa cosa sia di preciso) o alla Mutazione Genetica che è un’altra invenzione”

    Come ho detto, le tesi del “Partito della Nazione” e della “Mutazione Genetica” le sostiene anche Civati. In particolare poi, Civati riprende sul suo blog il post di Robecchi, definendolo magistrale. Si suppone quindi che sia pienamente d’accordo col suo contenuto.

    1. Si parlava di giornalisti mi pare, Civati era lontano due commenti prima..vedo che l’impeto demolitorio giustifica la cortesia della lettura prima della risposta.
      Carina anche la tesi che se una cosa la sosteniamo in tre quattro, quattrocentomila allora dev’essere per forza giusta e deve convincere anche me.
      Rispondere nel merito invece mai.Non fa parte del vademecum del Perfetto Demolitore : per cui un partito se lo chiamiamo a vocazione maggioritaria e imbarchiamo da SEL a Mastella – come è accaduto – va bene, se lo chiamiamo Partito della Nazione no che schifo c’è la z.
      Per rispondere : Faccio parte della Mozione Civati – che non so che fine farà, a questo punto – non l’ho votato perché passavo di lì, o per gli occhi belli, né per le parole azzeccate né per lo stile delle giacche ,né per il blog, né per i suoi tormenti domestici, ma perché mantenesse all’interno del PD a maggioranza renziana la testimonianza di non adeguamento all’unanimismo che sentivo arrivare.
      Avrei potuto votare Cuperlo per affinità non derivanti da linea politica ma da qualche battaglia comune, gli ho preferito un giovane per garantire a lui forza e continuità.Non ce l’ha fatta.Peccato.

            1. link text

              Prova con questo a te non serve più sinistra a te serve la badante ucraina (sessantenne).
              Ciao io domani vado a lavorà.
              Qualcuno deve pur tirare su le sorti di questa nazione.

              1. Ma dai, sul serio! Vai a lavorare domani? E soprattutto: lavorare?
                Comunque fammi capire, NEL MERITO, dov’è che parla di te? Quando cita i ristoranti e i corridoi propaggini parlamentari?

  21. @paolo
    l’ha detto lui che è grillino…e d’altronde se vuoi fare l giornalista per il FATTO, la tessera di partito devi pur averla no?
    Serra, per avere merito, deve sempre e solo scrivere contro Renzi?
    Non hai detto una parola sull’articolo del SOLE 24 ORE….

    1. E’ grillino,Luigi,è uno dei motivi per cui è uscito dal Manifesto .
      Ma non è questo il punto, uno può pure avere scritto sul biglietto da visita Demolitore ma allora deve prendersi la responsabilità e quando parla lasciare agli altri il beneficio del dubbio.Invece no.La quintessenza dei puri e duri è in marcia .E gli altri? Stupidi faziosi e non so che altro.

      1. @sed
        si è grillino, lo dichiara pure nell’articolo..non è quello il problema..
        quello che mi urta, non è tanto il suo pensiero, che tale rimane, ma l’arroganza tipica dei giornalisti del FATTO…
        Credo che Scalfarotto, che continuo a giudicare persona per bene, volesse stemperare i toni e non cercare la polemica a tutti i costi..

  22. Fiumi di parole in cui ognuno coglie quello che vuole, molti giudizi, e pochi “nel merito”, potrei dirlo io anzitutto a Sed.
    Robecchi non sapevo nemmeno fosse grillizzato, io lo conosco solo come radiopop e poi ogni tanto sul manifesto; ma onestamente me ne fott’nu cazz, come dicono a Napoli. Mi interessa quello che dice, niente di RIVELATORIO, ma semplicemente una fotografia di un segno per ampliare il discorso, che per me sta in piedi, eccome se sta in piedi.
    Detto questo, l’approccio che attacca chi parla (che non dovrebbe permettersi di dire certe cose al quello lì di turno) è sempre più abusato; per fortuna non tutte le battaglie si giocano su questi campi e con queste armi.
    Per me sarebbe più interessante parlare di politica in senso più generale, proprio per ridare senso e cultura a un percorso e a un contesto, rilevando nel merito le evidenze e le interpretazioni anche in senso storico e politico. Ma non so voi…Sopratuttto non so se avete voglia di sorbirvi pressapochismo, facili entusiasmi, ignoranza di fondo. :P

    1. Perché proprio a me ? Forse che non mi hai mai sentito entrare nel merito di riforme costituzionali,leggi elettorali,partiti della nazione? E altre amenità?No?
      Comincia tu allora a parlare di politica in senso più generale, proprio per ridare senso e cultura a un percorso e a un contesto, rilevando nel merito le evidenze e le interpretazioni anche in senso storico e politico.
      Vai che io ti seguo a ruota.

      1. Perchè non è la prima volta che utilizzi diciamo degli “espedienti retorici” (” chi è che dice ciò?” in questo caso) pur di non inserirti nel ragionamento che fanno i tuoi interlocutori. Ok che sei stufa marcia di questa sinistra, però se non c’è un minimo di empatia nei confronti delle istanze altrui, non sembra esserci dialogo. Certo influisce come dicevate più sotto l’uso del blog come strumento di confronto, e secondo me anche l’oggetto del discutere. Per discutere in modo serio, e lo spazio creato da Rear lo permette, ci vuole tempo, conoscenza e rispetto degli altri; sicuramente rilevo criticità del sottoscritto relativamente ai primi due aspetti, e qualcuno di voi dirà anche il terzo.
        Forse Rear potresti invitare al confronto su temi più generali e vicini alla vita di chi ti legge e scrive, ad esempio mi sembra molto interessante il Jobs Act. Dal punto di vista dei lavoratori, una mezza schifezza, però sembra che abbia aperto le porte a una ripresa delle assunzioni (anche se “monche”, discriminate). E in relazione a questo, le misure di sostegno al reddito (80 euro, bonus famiglie, ecc).

        1. Emmegì a me le istanze non bastano più.Non ho più vent’anni e prima di compierne ottanta vorrei almeno vedere di salvare il salvabile.
          Qui non si tratta di empatia mi leggi e sai come la penso, non devo ogni volta squadernare le credenziali : ho votato Civati,l’ho sostenuto e l’ho finanziato..oltre che c’è? Gli devo portare il caffè a letto?O devo apprezzare il fatto che ci ha lasciato a piedi? (400.000 voti nel cesso,non so se sono chiara) dopo aver ripetuto io non cambio partito ma cambio il partito (bel programma m’era piaciuto)
          Posso essere indispettita? O mi trasferisco anche io a Genova e tiro la volata a Pastorino? E’ questo il progetto?
          Dopodichè nel merito non mi sono mai tirata indietro che si tratti di disegni di legge o di informazioni di base…il poco che so lo rendo sempre disponibile agli altri.
          Ma non mi chiedere di fare la “simpatica” a fronte di espressioni del tipo ” venivo vissuto come un fastidio” (Civati) perchè trovo l’espressione,nella migliore delle ipotesi, infantile
          Mi spiace vengo da una scuola di rigore dove i cavoli propri,le mamme,le compagne e i fastidi sono secondari rispetto al progetto comune.Portare addosso la diversità non è un giochino e non è civetteria.E’ impegno e sofferenza.Chi non se la sente può accomodarsi nelle associazioni culturali o nei salotti.Nei partiti minoranza significa lotta politica.
          Ingrao c’è arrivato a 100 anni e Napolitano è diventato presidente della repubblica.In minoranza sempre.
          Chiaro adesso?

          1. Lucida come sempre, cara Sed.
            Ricordo che all’inizio della campagna congressuale dissi agli amici che si ritrovavano nella mozione Civati “purché sia chiaro che da qui si costruisce per conquistare il partito…”. Ecco, questo il senso di quel “ci ha lasciato a piedi” che giustamente scrivi.
            Ancora una volta, tutta un’area del partito è abbandonata a sé stessa…

          2. @sed e @redpoz
            Come si fa, ma come si fa, cari Sed e Redpoz, riuscire a cambiare questo partito dal di dentro? E’ una battaglia contro i mulini a vento. Anche io ci credevo i primi tempi, ma di fronte alla capacità di quasi tutti di rinnegare le proprie idee per abbracciare quelle del vincitore, c’è poco da fare. Civati è stato fra i pochi che ci ha provato. Se se ne è andato è solo perchè si è reso conto (e deve essere stato molto doloroso) che da dentro non era possibile fare nulla. Renzi ha scalato il partito e lo ha trasformato in qualcos altro con il benestare di moltissimi che si sono adeguati alla sua forza in termini di presa presso la pubblica opinione, in termini di consenso popolare. Non che la strada che si è scelto sia scevra da difficoltà. Ce ne sono moltissime e – chissà – forse insuperabili. Però una piccolissima possibilità di costruire un vero partito di sinistra, alternativo a ciò che è diventato il PD renziano, c’è.

            1. Vediamo di capirci.
              Giorni fa Civati è andato in televisione e ad una domanda stupida sulle sue relazioni personali col capo, ha risposto che è un anno e mezzo che non parla con Renzi.
              Momenti casco dalla sedia : ma come, rappresenti 400.000 anime sante e ove mai non ti volesse ricevere ufficialmente, non gli vai a fare le poste sotto casa?
              Ecco : Civati non ci ha provato abbastanza ma questo non è solo un suo limite.
              Anni fa quando era nei famosi 1000 di Piombino che poi divennero tramite primarie e in numero abbastanza congruo membri dell’assemblea nazionale mi colpiva che non sapessero mettere a profitto quel successo.Il fatto è che bisogna uscire dalla sindrome minoritaria,bisogna darsi coraggio e capire che se non sei tu per primo a valorizzarti e a valorizzare quel che sei e chi rappresenti non puoi aspettarti che tutto ciò provenga dagli altri.
              Barca ha votato Civati.Vogliamo parlare della considerazione e dell’ascolto che gode nel Partito?
              E del lavoro che sta svolgendo?
              Questione di carattere certo ma anche d’impostazione e,mi duole dirlo,Civati non è un vaso di ferro.

              1. @Sed
                Mah… secondo me, puoi fare tutte le poste sotto casa che vuoi, che se non hai numeri (e quindi non sei in grado di far male), uno manco ti risponde al citofono…

                1. E “i numeri” come li fai, spostandoti in un contenitore più piccolo?
                  Ma 1 è sempre 1, sia in un contenitore da 100 che in un contenitore da 10…

                  La circostanza che Barca (Barca! Mica Fassina o Speranza) non si sia mosso, dovrebbe farci pensare

                2. Devi distinguere : parlamento è una cosa,partito è un’altra. La minoranza deve rafforzarsi nel partito,invece è proprio lì che l’attività manca: tutto si limita all’attività parlamentare.
                  Che senso ha?
                  Quando hanno candidato Zingaretti noi iscritti di Roma abbiamo minacciato sfracelli se ci avessero messo in lista gente di dubbia reputazione minacciando di astenerci in massa – che per un iscritto non è una roba da poco – beh…volete sapere…è andata bene.
                  Quanto alle primarie se vogliamo fà davvero gli americani dobbiamo preparare le liste a cui iscriversi prima e limitare la scelta del gruppo dirigente agli iscritti.Ma quanti secoli
                  sono che lo dico? Dopodichè chi perde bisogna se ne faccia una ragione,non si possono cambiare le regole a piacimento.
                  Non era Civati che lamentava un eccesso di chiusura e burocratizzazione alle primarie che incoronarono Bersani?

                3. @redpoz
                  Per adesso soltanto Civati ha lasciato il partito, anche perchè ha in mente un progetto alternativo che ha le potenzialità per essere molto importante. Non mi stupirei però se nei prossimi mesi, l’uscita coinvolgesse anche altre persone…

                  @Sed
                  D’accordo con quello che dici sulle primarie…

                  1. Come dice anche Sed sopra, quello che Civati ha ottenuto lasciando il PD è solo una battaglia parlamentare, non sul territorio.
                    (battaglia sul territorio che pure stava portando avanti con E’ Possibile e le varie iniziative tematiche).
                    Sul territorio, chi è che lo farà? Qui da me, nessuno della sua “corrente” ha intenzione di seguirlo…

            2. Civati ci ha provato. Probabilmente ci ha provato male.
              Civati, secondo me, non ha capito (un pò come Grillo a suo tempo) che il sentiment anche all’interno del PD era cambiato e certe battaglie andavano condotte in modo diverso.

              Quanto al come si fa, io ti giro la domanda: come si fa a costruire un partito, non dico di maggioranza, ma che arrivi al 15% così? Non si fa. Ed è questo che a gente come me o come Serra continua a spaventare. Portateci al 15%, fateci sentire che esiste una sinistra diversa ma in grado di governare, e poi ne riparliamo.
              Come ripeto da mesi, temo che queste affermazioni vengano da persone che non hanno mai fatto una campagna elettorale, vissuto un circolo…

              1. Si costruisce con i reduci delle varie liste Tsipras o Ingroia..che altro? Un po’ di dissidenza PD e qualche deluso astensionista.Ma che partito è?
                Meglio quelli di Podemos che ogni volta che sento Iglesias mi viene da cantare se mi lasci non vale… oppure peeeensami

                1. ….o vi piace di più la mozione sono un pirata sono un signore?
                  Vabbè vada per il passaggio ...e non confondo il sesso con l’amore la facciamo cantare a Fassina?
                  Ok votate.. Tirate su le deleghe.

              2. @redpoz
                Come si fa mi chiedi. Erano le stesse osservazioni che si facevano anche a proposito di Grillo. Eppure lui è ruscito ad andare ben oltre il 15%. Quindi si può. Se la domanda c’è (ed oggi una domanda di Sinistra c’è eccome), si può. Poi naturalmente resta aperta la questione se ci si riesce o meno, però è fattibile…

                @Sed
                Io questa volta sono ottimista. Credo si possa costruire qualcosa di nuovo. Se Ingroia ha fallito, non è detto che debbano fallire anche tutti quelli che vengono dopo di lui…

                1. Sì, Rear, anche Berlusconi c’è riuscito a destra.
                  Ma come ci sono riusciti? Catalizzando un movimento di protesta il primo e con il “partito azienda” il secondo. Ma ricordiamoci che la protesta è stata accuratamente bollata come “non-sinistra” (e, infatti, sinistra M5S non è) e che Grillo godeva di tutta una serie di vantaggi (anche mediatici) che Civati -o altri a sinistra- non hanno.
                  Se una sinistra diversa deve nascere, deve nascere dalla base, dagli attivisti, non dai parlamentari. E trovare un modo di strutturarsi e darsi dei portavoce (questo mi ricorda una bella puntanta di “The Newsroom” su Occupy WallStreet).

                  Ripeto: mi sembrano tanto commenti da simpatizzanti, non da attivisti.
                  M5S quegli attivisti è riuscito a tirarli fuori, Civati? Nel PD sì, e bene, fuori dubito….

                2. Ma non ha fallito Ingroia e manco Spinelli poveretti : è la formula che non va…è la compagnia che ha profonde e inconciliabili differenze…un conglomerato di scopo che finito lo scopo – cioè eleggere qualcuno in qualche dove – si sgonfia.

  23. @Sed
    Evidentemente non ci capiamo e dicendo questo concedo quel beneficio del dubbio che tu non mi attribuisci, perchè le alternative al non capirsi son peggiori. Ma certo che si parlava di giornalisti, ma quando io ti dico che Civati linka l’articolo di Rebocchi definendolo magistrale, significa che sposa completamente quelle stesse tesi che tu consideri strumentali, campate in aria ed in malafede. Perdipiù se scorri il blog di Civati troverai in più di un’occasione altri espliciti riferimenti al Partito della Nazione e alla Mutazione Genetica in relazione alle liste del PD. Quindi sono forse io che non capisco: tu non sopporti queste argomentazioni se arrivano dai giornalisti, mentre se vengono condivise da Civati automaticamente smettono di essere inventate, strumentali ed in malafede?

    @luigi
    Quando linko un articolo dovresti avere l’onestà intellettuale di leggerlo, prima di commentarlo. Infatti se avessi letto con attenzione il pezzo di Robecchi, avresti notato che lui nega esplicitamente di essere grillino: «E’ una modalità classica. Se dici “Ehi, attento, qualcosa non va”, la reazione immediata, direi quasi il renzista di Pavlov, scatta e ti identifica con il nemico. Non sei d’accordo? sei grillino. Cosa che però con me per storia, per quello che scrivo da trent’anni, per cultura politica e per varia militanza non può funzionare». E poi se anche fosse, come correttamente sottolinea Emmeggì, che caspita c’entra???? Vogliamo rispondere NEL MERITO, almeno una volta, invece di aggredire l’avversario??? Metodologia portata al successo dai berlusconiani, che – come giustamente scrive Rebocchi – il PD di Renzi ha fatto sua?

    @Emmeggì
    Perfettamente d’accordo con te…

    1. Rear,
      Quindi si applica la proprietà transitiva? Tutti quelli che occasionalmente o stabilmente hanno la medesima opinione immediatamente hanno le stesse intenzioni e si comportano egualmente? E’ così?
      E vabbè ma io non la applico e quindi per me Civati resta una persona distinta da Robecchi e Robecchi è altro da Scalfarotto.
      La mia scrittura e quel che ho sempre detto di Civati del resto lo confermano in maniera del tutto piana .Non credo servano altre letture
      Ma se vuoi un notaio, ne ho uno al piano di sotto.
      Per me puoi linkare ciò che vuoi quando vuoi, non mi procura fastidio,quel che non mi torna è questo convocare ogni volta tutto il mondo opinionistico pensando che certi scritti siano più autorevoli o valgano più della tua personale speculazione.
      Per me non è così. Divertiti con questo se ti va.
      Domani mattina parto.Ci si sente al ritorno.

    2. Mi pare che la faccenda Robecchi grillino sia superata giusto?.Tutti hanno detto che era una notazione di poco conto.Sbaglio?
      Nel merito poi nessuno è contento che nelle liste locali d’appoggio ci siano persone sospette.Azzarderei anche che localmente ( e storicamente) è più difficile il controllo (vedi svarioni IDV) ma lascio stare.Nego invece che Renzi abbia detto sinite parvulos alla camorra perché gli piace vincere .Mi pare una lettura un po’ troppo grossolana
      Invece è interessante quel che Robecchi dice su Pavlov : a me capita la stessa cosa a parti rovesciate. Non sono renziana com’è noto ma se tento una lettura un tantino differente da quella della Dissidenza Ufficiale tutti ad attribuirmi pensieri parole ed opere che non mi sono mai sognata. Improvvisamente divento liberale, contigua ai poteri forti e anche un po’ amica dei malavitosi.In qualche caso anche stupida cieca e faziosa ma vabbè.
      Quasi quasi m’iscrivo alla prossima Leopolda al tavolo la meglio gioventù così accontento tutti. Invito anche Serra.
      In realtà, di persona tutto questo non succede,io dico la mia,qualcuno dissente ma nessuno è tentato dalla nobile arte della delegittimazione.
      Forse è il mezzo che non funziona.O forse dopo qualche tempo anche i rapporti virtuali si logorano,se così fosse, una presa d’atto con elegante uscita di scena gioverebbe alla salute nostra e soprattutto del dibattito. Vedremo.
      A bientôt’

  24. @paolo
    aggredire l’avversario? non mi pare di avere usato toni violenti nei confronti di nessuno, ho solo espresso la mia opinione che ha il torto di essere diversa dalla tua.
    Rebecchi può essere o non essere grillino, non è questo il problema, il fatto è che fa affermazioni non condivisibili…parla di PARTITO DELLA NAZIONE ma non dice cos’è, parla di “mutazione genetica” del PD..e dove la vede? parla male pure di Serra per il semplice fatto che non la pensa come lui.
    M a si potrà ancora avere un parere diverso, o siamo arrivati al punto che
    o sei con me o sei contro di me?
    Accusi Renzi di dispotismo, ma poi sei il primo che mal sopporta chi la pensa in modo differente da te, arrabbiandoti pure.
    Stiamo civilmente discutendo su un articolo, c’è chi come te lo approva, e altri che dissentono.
    Possiamo avere posizioni diverse, senza alzare i toni?
    Avere opinioni diverse dalla tua vuol dire per forza essere stupidi ciechi e faziosi?
    Sull’Italicum che tu aborri come legge fascista, ti ho allegato un interessantissimo articolo del SOLE 24 ORE…

  25. @Sed
    Lieto di sentirti dire che non pensi di Civati le stesse cose di Robecchi, anche se entrambi condividono opinioni che tu hai bollato in malo modo. Io veramente ho parlato di articoli scritti meglio di quanto potrei fare io e quindi più incisivi. Poi, rispondendo alla tua osservazione, è evidente che un mio scritto (uno scritto e non un’opinione) è meno autorevole di uno di Serra, semplicemente perchè io vengo letto (e quindi considerato) da 5 persone, lui da 50.000. Non ci vedo nulla di scandaloso o sbagliato.
    Quanto al resto: se tu scrivi nero e tutti gli altri capiscono beige, magari non è soltanto colpa degli altri. Non ho alcun dubbio che sentendoti di persona le tue posizioni appaino più nette e meno fraintendibili, ma qui si risponde scrivendo a ciò che si legge e la comprensione è sicuramente meno semplice che non se fossimo al famoso bar dello Sport che Luigi ama tanto. Per quanto mi riguarda non c’è alcun logoramento e spero che altrettanto valga per te. Per la verità non mi sento logorato da nessuno dei miei abituali lettori. Neppure da Matteo con cui ho condiviso 2 opinioni su 100, figurati con te con cui la sintonia è ben maggiore. Quindi se decidessi di “uscire di scena” mi dispiacerebbe molto, anche perchè tutto sommato questa cosa dei blog è un gioco (inteso nella sua accezione più nobile)… e si sa cosa fanno i bimbi quando giocano, no? Magari, spinti dall’agonismo a volte esagerano un pò, ma poi ogni giorno tornano al campetto sperando di trovare i propri compagni di bisboccia… o di merende :)))

    @Luigi
    Come dicevo sopra a Sed, qui la comprensione è più difficile che non nel mondo reale. Infatti quando ho parlato di aggressione mi riferivo all’aggressione subita da Robecchi… definito grillino per delegittimare le sue idee…

      1. No, niente di così pittoresco: ero in Germania e sono tornato oggi perché domani là è (di nuovo) festa.

        Prima di partire non ho proprio avuto modo di contribuire con un commento: non ho opinione specifica sulle dimissioni di Civati, che mi sembra una brava persona, ma non ho mai capito da cosa si dovrebbe evincere questa forte collocazione a sinistra – ricordo piuttosto nostalgie per Prodi – ma ovviamente gli si augura tante cose e si vedrà cosa ci proporrà.

        Ho totalmente perso la Trebisonda dal momento in cui si sono creati due fronti – ma non ho capito di cosa – che si cannoneggiavano articoli di autori televisivi, di cui poi si discuteva la carriera, l’autorevolezza etc.
        Davvero capito niente.
        Questi miracolati – inspiegabilmente popolari – trovano spazi pubblici per cantare al mondo il loro orgoglio conformista, o per scoprire la pochezza di politici noti ai più proprio per quella, e qui ci si accapiglia sbandierando (ma perchè lo fate?) i pensierini oziosi di questi autori televisivi evidentemente non abbastanza occupati.
        Poiché non avevo sottomano un sospiro di Pamela Anderson o un indignato piagnisteo di Gegia, sono partito per la Germania senza depositare il mio contributo, tutto qua.

        Nel frattempo sono diventato un benchmark negativo (Neppure da Matteo). So’ soddisfazioni :-)

        No, il Jobs Act non crea posti di lavoro, sia pure decontribuiti. In 12 mesi (quasi tutti senza Jobs Act) si sono creati (vado a memoria, perché è tardi) ca 50K nuovi contratti. Il resto sono trasformazioni. Se la cosa sembra poco chiara, forse si potrà cercare perché si trasforma qualcosa in qualcos’altro. Ma un po’ di immedesimazione basterà per afferrare l’ovvio. Il Jobs Act – qui basta quella cosa così fuori moda che si chiama logica – non serve a creare posti di lavoro. A cosa serve?
        Nel frattempo il tasso di disoccupazione ha toccato all’ultima rilevazione (non “previsione tendenziale”. Rilevazione) il 13%. MA non è (per ovvi motivi) ancora effetto del Jobs Act. Se qualcuno trova la cosa curiosa, potrà cercare perché il tasso cresce. Oppure guardarsi intorno.

        Buona notte :-)

          1. Normalmente non incoraggio la pigrizia – né quella fisica né quella intellettuale – ma al tempo stesso mi impongo di non essere intransigente. Inoltre mi piace l’idea di cogliere l’occasione di un interesse magari promettente, specie da parte di chi ritiene di riconoscersi una sensibilità di sinistra.
            Le “fonti” di dati statici sono, ovviamente, gli istituti di statistica. In Italia abbiamo l’ISTAT.
            L’ultimo dato mensile è quello di marzo, pubblicato il 30 aprile qui
            http://www.istat.it/it/archivio/158591

            A destra puoi ciccare sui .pdf per esteso.

            Ovviamente ottiene maggior visibilità il dato INPS, perché rilanciato dai vertici del PD che esprimono la presidenza dell’Ente e il Ministro del Lavoro. Tuttavia l’INPS fa un altro lavoro, per cui un’attivazione è tale se uno prima non era un soggetto INPS. ISTAT considera invece l’intera platea, quindi misura tutte le trasformazioni.
            Mi scuso per l’eccessivo ottimismo dell’altra sera: i nuovi contratti sono ca 30K.
            Per come la intendo io, uno che desidera impegnarsi a sinistra rifiuta la sospensione della logica (mi rendo conto che molti dei miei scambi su questo blog dimostrano esattamente il contrario, ma vabbé).
            Ora: se il PIL non cresce, come può crescere l’occupazione senza far precipitare il dato sulla produttività?
            Se cresce l’occupazione, come può esserci stagnazione o deflazione?
            Pazienza

            L’altra sera non se n’è accennato, ma segnalo (e poi la finisco con i links, giuro), perché credo interessante per una visione complessiva, anche questo aspetto dei costi e della necessità di passare da norma transitoria a strutturale, però con evidenti criticità.
            http://phastidio.net/2015/05/10/il-dubbio-si-incunea/

            Ti incoraggio a continuare la ricerca.

      2. @emmeggì
        Io però il buon Matteo a votare Lorenzo Manfro ce lo vedo eccome… eppoi ci deve anche dire qual’è il vero motivo per cui va in Germania così spesso… altro che lavoro: si va a fare il pieno di birra!!! :)))

        1. Una volta per spirito di imitazione bevevo la Weizen, ma era un po’ pesante.
          Da un po’ solo Pils.
          Effettivamente troppa, ma questa settimana faceva caldissimo come in Italia, poi riunioni su riunioni, chiacchiere a cena… inevitabile si secchi la gola, no? :-)

              1. Verona è una città splendida e molto ricca, anche di freaks come questo qua. Del resto le elezioni sono anche un gran rito popolare, inevitabile il folklore.
                In realtà preferisco – ahimé – di gran lunga il vino alla birra.
                Ma in Germania un vino anche modesto costa una fortuna, quindi birra.

    1. Sull’autorevolezza dissento e continuo a preferire un’opinione personale non fosse altro perché maturata senza fine di lucro e dunque con scopi diversi di quelli di piacere al grande e piccolo pubblico.
      La qualità di un ragionamento non si giudica dall’audience.
      Senza contare che un commentatore politico autorevole dovrebbe avere altri retroterra e quindi altre cognizioni che quelle di Serra e Robecchi .Metto insieme entrambi perché pur diversi fanno lo stesso mestiere : scrivono di costume e sono autori televisivi.Il che non è ovviamente un male ne’ una delegittimazione ma,come dire, limita.Con loro sarebbe bene scambiare opinioni non fondarle su quanto dicono.
      Ma è pur vero che siamo ad una tale saturazione di opinionisti che oramai pure la sora Maria va in televisione a dire che siamo un paese perduto,finito e tutti ad applaudire.
      E questo è un altro aspetto : senza ricorrere ad ottimismi sperticati – e ingiustificati – io non sono convinta che questo paese sia alla canna del gas.Ne’ credo che Renzi e il PD siano l’impero del male, né che la fase che stiamo attraversando come partito e come cittadini sia irreversibile e definitiva.Certo preoccupa il latitare della politica da ogni sede,certo la visione meccanicistica delle cose del mondo non mi pare di buon auspicio ma poi…(altre volte è successo) basta volere fortemente un cambiamento,sentirne la necessità per avere un cambio di passo.
      Quanto a Civati non c’è bisogno di ripeterlo, gli riconosco qualità e spessore personali ma dal punto di vista politico scarsa incisività.Vedremo se liberato dal rapporto di dipendenza con Renzi e da una visione troppo minoritaria (nella sostanza) riuscirà a combinare qualcosa.
      E mò con buona pace di chi ogni volta che guido di notte (rooarrrrrr) per tornare a casa dopo mirabolanti imprese,si stupisce, vado a mettermi le pezze fredde sugli occhi arrossati causa visioni di varia bellezza francese (cinema,panorama,affari )

      1. @Sed
        Non ho parlato di qualità, ma di autorevolezza. Se migliaia di persone ti apprezzano, sei toutcourt autorevole. L’autorevolezza è data da ciò che gli altri vedono in noi.
        Su Civati, incrociamo tutti le dita! :) Buon ritorno a casa! :)

        1. Che dire.Questa liguria numericamente e caratterialmente – il punto di vista è puramente elettorale – non può essere un buon campione per una nuova partenza.Capisco la necessità di darsi la carica ma oltre non seguo il filo.Nel senso che quel che si vorrebbe capitasse lì non potrebbe capitare in Campania o nel Lazio.
          Poi francamente tutti questi voti a Toti mi lasciano perplessa sulle considerazioni che si sono fatte circa l’appeal della Paita a destra.
          Meglio ragionare con i numeri veri.

  26. @paolo
    tranquillo, nessun problema, ci mancherebbe…è vero che nel reale è più facile comprendersi e spiegarsi, ma se dopo 7 anni e 2000 commenti sono ancora qui a discutere con te, significa pur qualcosa no?
    Questo blog è speciale, credo sia l’unico che con 5 blogger supera ogni volta quota 100 commenti (mitico il post sugli oranghi, con 420 commenti!!)
    Invito tutti quanti al BAR DELLO SPORT a bere una Pelforth, e andiamo avanti…

  27. “ma se dopo 7 anni e 2000 commenti sono ancora qui a discutere con te, significa pur qualcosa no?” SI, CHE SEI MALATO.

  28. @Luigi
    Beh… l’anima del blog è proprio il fatto che non si sia d’accordo. Se io scrivessi cose che i miei lettori condividono, non farebbero altro che dire “hai ragione” e la cosa finirebbe là. Invece la conversazione è più viva – e vivaddio più divertente – se le cose vengono viste in modo diverso e se ognuno dice la sua… qualche volta capita che ci si scaldi ma spero sinceramente che non se ne vada nessuno… non vorrei proprio passare per il Renzi della situazione! :)))

    @Giovanna
    Non ho capito se il malato sono io oppure Luigi… cmq credo che un pò malati lo siamo tutti e due, ma va bene così… :)

  29. @paolo
    me l’aspettavo…non ero certo su chi, ma mi aspettavo qualcosa …
    e come da copione, ecco arrivare l’ennesimo articolo “made in FATTO”…
    Andiamo avanti…facciamo la riforma e che chi di dovere si assuma le responsabilità del miglior funzionamento della scuola…
    Vale il principio delle aziende private: quelli bravi vanno premiati, gli altri, quelli che fino a oggi hanno parassitato, a casa….

  30. @Redpoz
    Probabilmente tu hai un osservatorio più rappresentativo del mio e le tue convinzioni sono tutt’altro che campate in aria. Però io ti dico una cosa: qui a Genova ed in Liguria se non si fosse presentato Pastorino, sostenuto da Rete a Sinistra, SEL e i civatiani, in moltissimi non sarebbero andati a votare perchè non rappresentati nè da Paita, nè da Toti, nè dalla candidata grillina. I vari sondaggi danno Pastorino dentro una forbice compresa fra il 10 ed il 15%. C’è fuori da ogni possibile dubbio una fetta di elettorato a sinistra a cui il PD non si rivolge più e che non aspetta altro che una proposta seria e convincente che la riguardi. Senza contare il grande bacino di coloro che in questi ultimi anni si sono astenuti, dentro il quale è possibile attingere, sempre se si sarà in grado di costruire un progetto che sappia essere unitario (senza però rivolgersi alle frange più estreme ed anacronistiche) di una Sinistra moderna. Se Pastorino saprà effettivamente conquistare quei voti che molti gli attribuiscono, sarà chiaro a tutti che un’alternativa a Sinistra sarà possibile anche su tutto il territorio nazionale. E certo non si tratterà di un bertinottismo 2.0, come spregiamente lo ha definito Renzi, ma di una cosa nuova. Forse per te e Sed è cosa difficile da capire, ma anche per me ad esempio è difficile capire come possiate ancora votare PD, dopo aver votato Civati alle primarie e dopo sopratutto ciò che è diventato il partito a seguito della cura Renzi. Io credo che il modo più efficace per migliorare questo partito è prima di ogni altra cosa smettere di votarlo. Infatti fino a quando la stella di Renzi sarà così luminosa, ben poco potrà fare la minoranza dem da dentro.

    @Sed
    Ma anche la “compagnia” sta cambiando. Prima della segreteria Renzi, gli spazi a sinistra erano occupati dal PD. Ora che l’asse del partito si è spostato, c’è un bella percentuale di persone che non è più rappresentata. A loro bisogna rivolgersi…

    1. Giuro che non l’ho fatto con proposito, attendere l’esito delle elezioni per risponderti. Solo, ero troppo preso…
      Dunque, aldilà del risultato di Pastorino e pur condividendo l’idea che se non ci fosse stato lui molti non sarebbero andati a votare, io resto ancora perplesso nel cercare di capire come si possa avere una “vocazione a governare” (l’ha detto Civati, no?) col 10%.
      Col 10% si fanno coalizioni, vabbè… Speravo che il PD nascesse anche per evitare questo.
      E resta l’enorme dubbio che questo risultato sia un exploit difficilmente ripetibile.

      Tu resti perplesso su come noi si possa rimanere nel PD… beh, ricordo solo che dopo le primarie un sondaggio proposto da Civati fra i suoi sostenitori disse che poco più della metà era per restare nel PD. Io non credo quella percentuale sia cambiata, non di molto: fra l’elettorato di Civati v’era sin dall’inizio una parte che puntava a cambiare comunque dall’interno ed una che già pensava in prospettiva all’uscita (o che nel PD manco era mai stata).

      1. @red
        Beh… da qualche parte si dovrà pur cominciare e a mio avviso il 10% costituisce un buon inizio, a meno che – naturamente – non ci si chiami berlusconi, non si posseggano 3 reti nazionali e non si vada in TV a canali unificati a dire “L’Italia è il Paese che amo”. Podemos ha iniziato con l’8%… staremo a vedere…

        1. Certo, è un inizio.
          Vediamo che rete riuscirà a mettere in campo, l’annuncio è per il 21 giugno, quindi ha tutta l’estate… vediamo a fine anno cosa riesce a fare e incrociamo le dita.

Rispondi a redpoz Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *