L’errore più grande

L’errore più grande

Chi si augurava che con l’arrivo di Matteo Renzi il Partito Democratico avesse finito con gli sbagli, con le mosse autodistruttive, con le manovre incomprensibili al proprio elettorato e con le scelte facilmente strumentalizzabili dagli avversari politici, ha fatto male i propri conti. Non solo non è affatto così, ma oggi, con l’iniziativa del Sindaco di Firenze di andare al Governo senza passare dalla legittimazione del voto, i democratici commettono l’errore più grande, quello che in un colpo solo può sancire il suicidio politico del loro segretario e la fine delle speranze di vincere le prossime elezioni.
 
Renzi ha costruito la propria immagine proprio grazie all’investitura popolare delle primarie, dimostrando sempre una straordinaria capacità di cogliere ed assecondare gli umori della gente, con particolare riferimento alle istanze di cambiamento. Con questa decisione però volta le spalle alla volontà dei cittadini, fortemente avversi all’ipotesi della cosiddetta staffetta [anche se in realtà nella staffetta il testimone lo si passa, non lo si prende con la forza], che tanto sa di vecchia politica. Snatura la sua identità di leader acclamato a furor di popolo,  per diventare il terzo Presidente del Consiglio consecutivo designato “a tavolino” [troppo anche per una Repubblica Parlamentare come la nostra]. Rinnega le sue dichiarazioni sempre contrarie alle larghe intese, per spartire il Governo con Alfano. Una mossa imprudente ed impudente che lo mette alla guida del Paese in uno dei suoi momenti peggiori tutt’altro che in condizioni di forza, con una maggioranza disomogenea ed inadatta a dare quelle forti risposte di cui l’Italia ha bisogno e con un gran numero di parlamentari del proprio partito appartenenti ad altre correnti, alla mercè quindi dei franchi tiratori sia esterni che interni. Un azzardo che offre alle opposizioni di berlusconi e grillo comodissime argomentazioni demagogiche con cui rafforzare il proprio consenso. Insomma: il sindaco di Firenze rischia di sperperare il patrimonio di credibilità accumulato fino ad ora, consegnando il Paese per i prossimi 10 anni alle forze populiste, e al contempo affossando il partito di cui è segretario soltanto da poche settimane. Un record storico. Persino per il PD. Tutto ciò naturalmente al netto da ogni considerazione riguardo alla gestione di questo delicatissimo passaggio politico, giustamente definita da Lucia Annunziata «sbracata nei modi, nello stile e nella sostanza». Quantomeno, aggiungo io.

244 pensieri riguardo “L’errore più grande

  1. Una mossa suicida… veramente, totalmente suicida.
    Tu pensa solo se Letta insistesse per avere un voto di sfiducia alle Camere. Pazzesco. Pazzesco. Pazzesco.
    Non so cos’altro dire…. Tutti: persino Cuperlo, Fassino, Bianco, Fassina, Orfini, Speranza, Realacci… tutti hanno votato per silurare il governo e dar via libera a Renzi. Bella coerenza assurda!
    Ma cosa si aspettano??? Pensano forse che cambiando un paio di ministri e il presidente del consiglio improvvisamente la maggioranza comincerà a funzionare?? Pazzia. Pazzia. Pazzia.

    1. Con questa mossa il PD sta consegnando il paese a Grillo o a Berlusconi.
      A meno che Renzi non riesca a compiere i miracoli al governo, cosa di cui non penso sia capace, dato che sembra solo un uomo ambiziosissimo e berlusconiano, nei modi e nei metodi.

      1. Guarda, io avevo pure qualche speranza su Renzi… all’inizio, non mi pareva si fosse mosso male, anche sulla legge elettorale.
        Ma tentennare una settimana per strappare così… inconcepibile.

        Ora non so che miracoli conti di fare. Secondo me, sottovaluta il problema e si sopravvaluta moltissimo.
        O ha troppa fretta.

        1. vogliamo per l’ultima volta, provare a dare credito?
          dopo di lui c’è il nulla…o la fine
          se sottovaluta il problema è un idiota, non mi pare che fino adesso si sia comportato in tal modo.
          sicuramente ha un ego smisurato, ma d’altronde, parliamoci chiaro: con un Letta immobile e prudentissimo, deve volevamo andare?

          1. Io credito non ne ho mai dato, non vedo perchè dovrei iniziarlo adesso…
            Ho votato fuori dagli schemi e vedendo tutto il parlamento non posso darmi torto…

          2. ovviamente gli daremo credito.
            però, ripeto, la faccia che si sputtana in giro per dire alla gente di “crederci” è la mia.
            non c’è alternativa, chiaro, ma questa non è una giustificazione: semmai doveva spingere alla cautela.

  2. c’è sconcerto…è inevitabile.
    io sono uno di quelli che alle primarie un anno fa e le ultime, ha votato Matteo Renzi..
    ho ascoltato il discorso fatto oggi, e i casi sono due:
    o è un incosciente che porterà alla rovina il PD
    o è uno che è convinto di poter dare la svolta al Paese
    Ormai è andata, non ci resta che sperare che Renzi dia quella svolta che per un motivo o per un altro , Letta non è stato in grado di dare.
    non sono molto ottimista, ma in questo momento delicatissimo, la cosa più sensata da fare, è tifare per Matteo.
    A votare ADESSO non si poteva andare per ovvi motivi (ingovernabilità garantita), si poteva e forse si doveva aspettare ALMENO di avere una legge elettorale che garantisse la governabilità per l’intera legislatura.

  3. @redpoz
    Emblematica la vignetta di Giannelli. Brutta, brutta, brutta l’impressione che si riceve da Renzi di un politico che non fa seguire dai fatti le cose che afferma. Insomma, uno dei tanti politici che un tempo avrebbe voluto rottamare. Il cambiamento vero in politica oggi, dopo anni di bugie, è fare ciò che si dice.

    @luigi
    Quel che penso l’ho scritto nel post. Ciò che Renzi doveva fare era continuare a sostenere Letta, come ha sempre dichiarato di voler fare in questi ultimi mesi. Fare la riforma elettorale con l’accordo di berlusconi e poi prepararsi al voto appena sarebbe stato possibile. Giustamente (dal suo punto di vista) berlusconi ha adesso gioco facile nel dire che con questa accelarazione impressa da Renzi non è più disponibile a sostenere l’accordo per le riforme…

    1. Esatto: ennesimo giochetto di palazzo, ennesima mossa da “vecchia politica”. Così la gente ora può tornare a dire che si tratta di un “colpo di stato” (gran cazzata).
      Inoltre: ennesima mossa non spiegata ad iscritti ed elettori, ennesima situazione nella quale ripetono di dover “spiegare” invece di sforzarsi prima di costruire un percorso, una narrazione…

    2. @redpoz
      Vuoi che Grillo, che vede un golpe ogni settimana, non parli di colpo di stato? Nessun colpo di stato naturalmente. Tutto fatto nell’alveo della Costituzione. Semmai il problema (uno dei tanti) è di opportunità politica.Era davvero il caso di dare al Paese il terzo Prsidente del Consiglio consecutivo nominato a tavolino? Vogliamo davvero dare modo a chi grida “alle elezioni, alle elezioni” ad ogni piè sospinto, di gridare ancora più forte?

      1. Son d’accordo con te. Ma non è solo Grillo a parlarne e noi, così facendo, diamo solo adito a queste voci.
        Insomma, ci mettiamo sempre nei guai da soli.

        1. ALLE ELEZIONI COME?
          con questa legge elettorale?
          nemmeno Berlusconi le invoca più..è rimasto Grillo, che si sente escluso, a chiedere il voto a qualunque condizione, e perchè? perchè lui nel caos ci sguazza….

          1. chi ha parlato di elezioni? forse mi son espresso male…

            anche io credo che votare con questa legge elettorale sia dannoso ed inutile: non si riuscirebbe a fare altra maggioranza che quella attuale. con danno per tutti, in primis il paese.
            ma se avessero approvato l’Italicum subito, il discorso sarebbe ben diverso.
            di certo, non per andare fino al 2018 così! altro che palude…

            1. @redpoz
              rispondevo a Paolo che scriveva…
              Vogliamo davvero dare modo a chi grida “alle elezioni, alle elezioni” ad ogni piè sospinto, di gridare ancora più forte?

              siamo sicuri che dopo l’approvazione (spero rapida) dell’Italicum, saremmo andati a elezioni?

              1. scusa, l’ho visto allienato sotto al mio.

                no, non siamo sicuri si sarebbe votato, ma le condizioni per il PD e per l’Italia sarebbero già state diverse

                1. @redpoz
                  ne sei veramente sicuro? e siamo sicuri che il PD avrebbe vinto? dai sondaggi, pur con tutti i limiti che vuoi, non risultava quello…

            2. @Luigi
              Io penso che si sarebbe dovuto proseguire nella direzione tenuta fino a 10 giorni fa. Sostenere Letta, far approvare l’Italicum e quindi andare alle elezioni l’anno prossimo o appena ce ne fossero state le condizioni. Meglio giocarsela col voto contro gli avversari politici, piuttosto che alimentare in questo modo le loro spinte populiste, dandogli agio di avere sempre più presa presso l’elettorato…

              1. @paolo
                gli indicatori di voto però dicevano che la popolarità di Matteo era in calo…aspettare ancora un anno, sarebbe servito davvero?
                non lo so se davverto Matteo ce la farà, glielo auguro e me lo auguro per il Paese, ma se cosi fosse, si andrebbe a votare quando Berlusconi avrà 81 anni…e se, se..le riforme saranno fatte, vedi che Grillo tornerà a fare il clown a pagamento..sarebbe la fine per lui.

              2. @Luigi
                Luigi, le riforme si fanno se hai una maggioranza che lavora e collabora insieme a te per fartele fare. Oggi Renzi si mette nelle mani di un Alfano (ammesso che Alfano ci voglia ancora entrare in maggioranza) che non vedrà l’ora di trovare il momento giusto per impallinare il principale avversario politico del centrodestra. Alfano cioè ha tutto l’interesse che Renzi si indebolisca, di modo da poter vincere insieme a berlusconi le prossime elezioni e – chissà – magari essere lui il prossimo Presidente del Consiglio…

                1. @paolo
                  non credo che Alfano sia nella condizione di dettare regole..deve convincere il suo elettorato della scelta fatta di rimanere al Governo..se lo fa cadere, la gente si domanderebbe come mai non lo ha fatto insieme a FI.
                  non sta messo bene nemmeno lui..e nemmeno Berlusconi, che si sta riorganizzando..l’unico che vorrebbe ADESSO le elezioni, guarda caso, è l’unico che delle sorti del Paese se ne frega….

                2. @Luigi
                  Grillo non fa testo… lui vorrebbe andare a votare anche col Porcellum, per avere una nuova situazione di stallo come un anno fa… per lui il tanto peggio è il tanto meglio…

                  1. @Paolo
                    su questo concordo: a lui non interessa il Paese..anzi, più c’è caos e più lui e i suoi seguaci ci sguazzano.

            3. Red, luce dei miei occhi : Come si faceva ad approvare l’Italicum subito?
              Due minuti in commissione e vabbè.
              Ma arrivato in aula mancavano gli algoritmi per i calcoli – se l’erano scordati – qualcuno – compresi noi – aveva qualche osservazioncina da porre…andiamo Red così com’era quella roba lì non poteva funzionare..
              E poi il Renzi risponde pienamente al mandato dei suoi sostenitori.Fidati.
              Animo tesoro mio, ,facciamo la minoranza con dignità.

              1. Sed, mica “subito” per subito… in tempi ragionevoli.
                Mi pare che nessuno abbia chiesto a Renzi di portare tutto a termine entro 1-2 giorni.

                La mia preoccupazione è che Renzi sta accellerando sempre di più….
                (ma forse questo mi deriva solo dalla recente lettura di Zoja)

  4. L’unica cosa che posso pensare è che in qualche modo la situazione è più grave di quel che noi cittadini sappiamo e che resta solo questa mossa per salvare le cose (e speriamo che non sia così e che io mi sbagli di grosso); per fare un paragone con il calcio, ogni tanto succede che cambiando l’allenatore le cose improvvisamente migliorano anche con gli stessi giocatori!
    Altrimenti ancora una volta ci siamo affidati totalmente all’uomo sbagliato, ma la domanda successiva è se esistano in Italia uomini giusti…

    1. La tua visione Pal non è peregrina. Ciò che di buono ha fatto il governo Letta non è stato percepito come tale, magari Renzi imprime una svolta differente,valorizza meglio i risultati e non è detto che non riesca, forte di un maggiore consenso dell’opinione pubblica, a fare di meglio.
      Certo il suo è un azzardo ma chi come te lo ha coerentemente sostenuto – e per la coerenza, corre l’obbligo dell’apprezzamento – non può che essere soddisfatto del contropiede (a proposito di pallone).
      Va detto però che Lettain tutto ciò ha dato gran lezione di stile istituzionale

  5. @Paluca
    Detto che l’amministrazione dello Stato non è una partita di calcio, penso che Renzi abbia compiuto un azzardo, spinto – chissà – dalle pressioni di Napolitano o dei tanti che hanno fatto leva sulla sua grande ambizione. Intendiamoci, liberissimo di farlo fino a quando rischia solo sulla sua pelle (o su quella del partito). Liberissimo cioè di dilapidare quel patrimonio di credibilità che si era conquistato fino a qui. Liberissimo di fallire l’obiettivo, potendo contare solo su una maggioranza disomogenea e in larghissima parte a lui avversa. Qui però sono in gioco le sorti del Paese. Ci siamo chiesti cosa sarà di tutti noi se le prossime elezioni le dovesse vincere Grillo?

  6. @paolo
    nessuno esclude però la possibilità di andare al voto dopo che verrà votata la nuova legge elettorale…Matteo parla del 2018, ma se è per quello, diceva pure che Letta poteva stare tranquillo, e che lui non sarebbe mai diventato Premier senza il consenso popolare…
    è uno scenario aperto, di sicuro non si poteva andare a elezioni anticipate con questa legge elettorale, e qui credo siamo tutti d’accordo, in più, Letta cominciava a non godere più della fiducia della sua maggioranza anomala, molte vie d’uscita non c’erano.

  7. @Luigi
    E’ evidente che Renzi non ha preso le redini del Governo per fare la legge elettorale e poi andare ad elezioni. Quello avrebbe potuto benissimo farlo un Letta bis o chiunque altro. Anzi, se succedesse così, cioè che Renzi riuscisse solo a fare la legge elettorale e poi fosse costretto a lasciare, sarebbe un fallimento per lui. No. Renzi va al Governo per dare tutte quelle risposte di cui il Paese ha bisogno. Peccato che per farlo abbia una maggioranza disomogenea e in larga parte a lui avversa. Peccato che per farlo non abbia la legittimazione del popolo. Peccato che così facendo ridà fiato alle trombe di Grillo e berlusconi…

  8. @Paolo
    nemmeno io approvo il metodo, sul mio blog lo paragono a Cesare Borgia, pensa un pò…
    Detto ciò, ricordo benissimo che da questo blog in molti sostenevano che l’attesa avrebbe portato perdita di consensi a Matteo, il tempo avrebbe giocato a sfavore, e il Governo non avrebbe comunque fatto passi in avanti: dei 18 mesi chisti da Letta, ne son già passati 10, senza aver prodotto nulla di concreto, eccezion fatta per la farsa dell’IMU (che comunque ci ritroveremo quest’anno).
    Letta è una brava persona, stimata, apprezzata, ma incapace di far fare quel salto in avanti di cui il Paese ha urgente bisogno: non lo so se Matteo riuscirà nell’impresa, ma vale la pena provarci.
    Proviamo a pensare positivo, per una volta: se davvero riuscirà a portare a casa le riforme e dare la scossa al Paese, non credo che sarebbe la volta buona che i vari Grillo e Berlusconi, sarebbero messi a tacere per sempre? Renzi riuscirebbe dove tutti hanno fallito..
    al netto della mia simpatia per Matteo, ormai le cose stanno così, e credo che anche chi lo ha sempre osteggiato fino a oggi, debba per una volta mettere da parte il rancore e tifare…
    Il tempo (nemmeno tanto direi…), ci dirà se questo azzardo di Matteo sia servito a qualcosa, a me spaventano i nemici interni del PD, cioè coloro che hanno spinto Renzi a candidarsi ..
    So benissimo che se fallisse, sarebbe davvero la fine e consegneremmo il Paese in mano ai populisti…
    Sta correndo un rischio enorme, e credo che lo sappia, ma ripeto, proviamo a pensare tutti quanti positivo…proviamoci

  9. @Luigi
    Io penso che dobbiamo tutti levarci dalla testa l’idea del salvatore della patria. Renzi ha indubbie qualità, ma ha bisogno di condizioni favorevoli a contorno per riuscire. Cosa pensi che potrà fare con Alfano, che appena potrà gli metterà i bastoni fra le ruote? Cosa pensi che potrà fare con i parlamentari del PD che sono quasi tutti bersaniani? E’ vero quello che dici… il tempo avrebbe giocato a sfavore di Renzi. Già gli ultimi sondaggi che davano il centrosinistra in calo e berlusconi in testa erano indicativi di una brutta tendenza per noi. Forse il sindaco di Firenze si è lasciato convincere da Napolitano, forse ha ritenuto che se si fosse andati ad elezioni avrebbe di nuovo vinto il centrodestra e ha tentato l’azzardo. Solo che – così facendo – non mette a rischio solo la credibilità sua e del PD, ma anche le sorti del Paese. Hai idea di cosa succederà se le prossime elezioni le dovesse vincere Grillo? Altro che lo scorso ventennio berlusconiano… non mi sorprenderei se arrivassimo all’olio di ricino per chi la pensa diversamente…
    Quanto a Bracconi, avevo letto il suo post ieri (lo leggo sempre il suo blog) e devo dire che è una delle rare volte che mi trovo in disaccordo…

  10. @paolo
    ci avrei giurato che saresti stato in disaccordo con Bracconi :))
    so benissimo che è un azzardo pazzesco, ma so anche che andando avanti così, e lo vedevi pure tu dai sondaggi, il centrtodestra avrebbe vinto..colpa di Renzi, del PD o di Letta poco importa.
    Alla gente non piaceva sto governo.punto
    i casi erano due:
    o ci si autoconsumava lentamente in attesa di una legge elettorale nuova, con sicura vittoria di Berlusconi
    o si doveva rischiare il tutto per tutto, per dare una svolta al Paese..so benissimo che la maggioranza è la stessa che aveva Letta, ma Renzi non è Letta, questo almeno lo dobbiamo riconoscere.
    poi ripeto alla nausea, è stato sbagliato il modo, forse i tempi, ma qualcosa si doveva fare…d’altronde, se non rischi mai, non andrai mai da nessuna parte, e Renzi ne è l’esempio tipico..
    l’attesa avrebbe solo logorato Matteo…
    lo danno tutti per morto, ed è probabile che di killer in giro ce ne siano parecchi…ma pensa se invece davvero il Paese si svegliasse…
    Grillo non vincerà mai le elezioni finche correrà da solo…più probabile che le vinca Berlusconi coi 55 partitini cespugli che si ritrova…
    ma se le cose dovessero davvero smuoversi..chi l’ha detto che non possa vincere il PD?
    Un pò di ottimismo “renziano”, su….:)

  11. @Luigi
    Non riesco ad essere ottimista. Sia perchè ritengo che quello che si è fatto sia estremamente pericoloso per il Paese (come ho già detto). Sia perchè non mi è piaciuto COME lo si è fatto. Per come la vedo io Renzi ha dimostrato di essere uno dei tanti politicanti che oggi afferma una cosa e domani è pronto a smentirla con i fatti. La fiducia è cosa difficile da conquistare, ma quando la si ha – e Renzi l’ha (o l’aveva… vedremo i prossimi sondaggi al riguardo), va mantenuta col rispetto degli impegni presi. Non mi pare che ci sia stato nel discorso di ieri una spiegazione esauriente che abbia chiarito perchè il leader del PD sia venuto meno alle promesse fatte al suo elettorato (quelle esemplificate nella vignetta) e questo non va bene. Così gli elettori si perdono, altro che conquistarne di nuovi…

  12. @paolo
    sul COME siamo tutti d’accordo (Cesare Borgia).
    la tentazione di definirlo alla Grillo “uguale a tutti gli altri” è comprensibile, ma cosa avrebbe potuto o dovuto fare? se la minoranza del SUO partito gli chiede di intervenire, lui, cosa poteva fare? defilarsi, certo…ma non sarebbe un fuggire dalle proprie responsabilità? non è che il Paese invece ha bisogno di gente che si assuma delle responsabilità? 10 mesi di Letta, passati a galleggiare, e senza mai uno spunto, mi pare che non abbiamo aiutato molto il Paese…oltretutto, pure la parti sociali (Confindustria, sindacati, associazioni di categoria ecc), si sono dimostrate insoddisfatte di Letta.
    so benissimo che il rischio di perdere elettorato è forte, specie tra coloro che non lo hanno mai sopportato, ma nella vita bisogna anche saper rischiare, se si vuole ottenere dei risultati.

  13. @Luigi
    Verissimo… bisogna anche saper rischiare. Infatti tutto si può dire su Renzi tranne che non sappia prendersi dei rischi. Il problema è se lo fa non solo sulla sua pelle, ma anche sulla nostra!! Io la vedo male, come ho già detto… certo che se dovesse riuscire nel miracolo di fare qualcosa di buono con la maggioranza che si ritrova, si rivelerebbe uno dei migliori Presidenti del Consiglio che abbiamo mai avuto, oltre che il più giovane… permettimi di avere qualche dubbio al riguardo, però! Restando all’oggi, io sono preoccupato che la gente non capisca, sono preoccupato di questo!

    1. @paolo
      guarda, peggio di cosi credo che sia impossibile..il paese è immobile, non può che migliorare la situazione. Matteo si è preso un rischio altissimo, ma io confido, nonostante l’incazzatura per il “come”, in un suo successo. Ci voglio credere, ci dobbiamo credere, tutti insieme, perchè è chiaro a tutti, che se fallisce lui, è la fine.
      Ho letto il post di Civati, potrei citartene altri di parere opposto, di sicuro c’è molta confusione e incertezza, questo è evidente.
      Come sempre, aspettiamo a vedere e poi giudicare, almeno noi qui dentro…

      1. @Luigi
        Il PD ha fatto per troppo tempo le cose al di sopra delle teste del suo elettorato, senza spiegare i motivi delle scelte che prendeva. Dobbiamo crederci, dici. Ok… però Renzi, proprio in virtù del fatto che si è presentato come il nuovo, dovrebbe prendersi la briga di motivare questa sua scelta che rinnega tutte le cose da lui dichiarate fino alla scorsa settimana. Dovrebbe spiegare alla sua gente che non capisce (e sono la maggioranza), per il semplice fatto che se la gante non capisce, non vota. Ciò che ha detto ieri (“la palude” e compagnia) mi è parso insufficiente e non convincente…

        1. @paolo
          ribadisco ancora una volta, che nemmeno a me, renziano convinto, è piaciuto il “modo”..e come me, credo alla gran parte dei simpatizzanti.
          Lasciamo perdere quelli che lo hanno sempre inviso, io parlo dei renziani convinti: leggo da più parti sconcerto e preoccupazione per l’accaduto, ma leggo anche che nessuno vuole mollare proprio adesso, anzi, è nei momenti difficili che si fa quadrato e squadra.
          Detto ciò, credo che avrà modo e tempo per spiegare il suo cambio di rotta, anche se è abbastanza evidente, che, facendo leva sul suo ego smisurato, la minoranza del PD lo ha “spedito” al posto di Letta.
          Poteva dire di no? forse poteva, e magari doveva…ma poi? cosa avrebe pensato la gente? che è un codardo? che ha paura di esporsi?

    1. @redpoz
      Le domande che Civati pone nel suo post sono sacrosante. Mi piacerebbe che Renzi desse qualche risposta al riguardo. Il titolo del suo post è una provocazione. Confesso però che l’idea di avere un partito a sinistra composto da persone capaci e per bene, che si mettano insieme intorno alle idee di Civati, ma anche di Rodotà, Vendola e altri, e siano soprattutto in grado di coagulare intorno a loro una bella fetta di elettorato che adesso non si sente rappresentato o lo è da formazioni piccole, vetuste e sorpassate… un partito dinamico, giovane, che rompa col modo di fare politica di quest’ultimo ventennio… beh… non mi dispiacerebbe affatto!

      1. Guarda, io non faccio un discorso di “centro” o “sinistra”, quanto di riformismo moderno e concreto e vecchi giochetti.
        Renzi con la “rottamazione” aveva posto il tema, ma così torniamo indietro di decenni.
        Questo senza toccare l’aspetto programmatico… rispetto al quale decisamente Renzi non rispecchia le idee di molti.

  14. @paolo
    @redpoz
    credo che di tutto abbiamo bisogno, ma non di una spaccatura del PD….
    meno male che non più tardi di ieri ha detto che non ci saranno spaccature….non credo che il titolo sia solo una provocazione, ma una sua precisa idea di mollare il PD per fondare l’ennesimo partitino da prefisso telefonico: cosi non si unisce, si divide.

    1. Io sono sempre stato particolarmente severo rispetto ad ogni ipotesi di spaccatura, come Civati d’altronde. E non cambio idea ora.
      Però, di fronte a questi eventi, mi domando se non sia opportuno cominciare a ragionarci: potrà Renzi garantire punti programmatici di sinistra?

        1. Se la compattezza fosse vera, sarei d’accordo. Ma, come ti ho scritto altrove, per molti è sempre la solita storia di facciata per “pugnalare alle spalle” e bruciare il segretario.
          In queste condizioni, meglio un franco dissenso.

          1. @redpoz
            un franco dissenso?
            e Civati sarebbe “un franco dissenso” ?
            con la prospettiva di far cadere il Governo?
            a me pare,e spero di sbagliarmi, che sia già cominciata la faida interna per silurare Matteo.

      1. Tu Red sei di malumore da qualche giorno.E vedi tutto nero.Prima di azzardare ipotesi,spiega che t’è successo o come direbbe quello scocciatore di Matteo…..il tuo disagio.

  15. @Luigi
    Renzi spieghi alla sua gente le motivazioni che lo hanno portato a prendere questa decisione… questa è la prima cosa che un politico che si è definito un nuovo politico, dovrebbe fare…

    1. Ripeto: possibile che dobbiamo sempre spiegare???
      Possibile che, per una volta, le scelte importanti non possano essere programmate, discusse e condivise???

          1. @redpoz
            verrà anche il tempo della discussione, anzi, mi pare che la minoranza abbia già un programma tutto suo, e che Civati stia pensando di andarsene…

      1. @redpoz
        Certamente red, tu hai ragione. Però, visto che in questo caso non si è programmato un bel nulla, cambiando completamente direzione in pochi giorni… anzi, in poche ore… almeno la decenza di motivare quanto fatto presso l’elettorato, mi pare il minimo, neh…

      1. @Luigi
        Io questa spiegazione la pretendo, e deve essere convincente, perchè altrimenti non ci siamo, non ci siamo proprio. Perchè se non lo farà, chi da oggi in poi dirà che nello stile Renzi riprende berlusconi (che oggi promette una cosa e domani ne fa un’altra) avrà perfettamente ragione…

        1. @paolo
          ehhhh calma…non lo hanno ancora manco nominato Premier..:)
          certo che tutti aspettiamo spiegazioni ma sopratutto programmi, a noi interessa il Paese..

  16. L’uomo del ‘mi faccio votare dal popolo contro il Palazzo’ che poi sale al Governo con un giochino della peggio specie… ma forse non c’era da aspettarsi altro, da uno con un ego di quelle dimensioni… ho l’impressione che Renzi non punti però al 2018, ma a molto prima: si è levato dai piedi Letta prima che potesse ‘restituire’ qualcosa agli italiani (l’errore maggiore di Letta è stato questo: aspettare troppo, mentre diminuiva le multe sulle slot machine illegali e faceva regali alle banche, esibiva la farsa della mini-Imu…) e così, se qualcosa effettivamente sarà restituito, se ne prenderà il merito… a quel punto, diciamo primavera 2015, andrà ad elezioni… in tutti i casi che Renzi duri così fino al 2018, non ci credo, anche perché, partendo da fine 2011 col Governo Monti, vorrebbe dire che l’Italia governata per quasi sette anni da chi non è stato eletto… situazione quanto meno inquietante…

  17. @Marcello
    In effetti una maggioranza così disomogenea difficilmente potrà andare avanti fino al 2018. Quanto al resto, non saprei… è un’analisi che non mi convince molto. Non sono sicuro cioè che fra un anno Renzi riuscirà a capitalizzare in voti sonanti quanto fatto nei 12 mesi precedenti insieme ad Alfano… non penso che potrà attribuirsi chissà quali meriti dall’aver guidato un Governo di piccolo cabotaggio e scarsi orizzonti come quello che si prefigura…

  18. Mi pare che Matteo Renzi non avesse grandi alternative : il rischio logoramento nell’attesa di nuove elezioni non sarebbe stato meno insidioso del rischio bruciarsi come chiamate voi il mettersi in gioco con le maniere un po’ guasconeggianti che tanto piacciono.
    Diciamo che il destino gli ha servito,accanto al successo delle primarie,una mano di carte pessima.
    Non so in che libro abbiate letto fin qui o quali aspettative possiate aver nutrito rispetto al cambiamento fuori e dentro il PD.
    Mi pare che la realtà sia un’altra.Nessun cambiamento avviene in maniera non traumatica.Mi ripeto : non c’è modo beneducato che io conosca di scalzare il Vecchio o l’avversario interno con un prego si accomodi.
    Certo che la mossa lascia interdetti rispetto alle ricadute ma non è incongrua rispetto al personaggio che molti hanno votato proprio perché facesse quel che fa.
    Chi lo ha sostenuto dovrebbe apprezzare.Se non apprezza non ha capito chi è Matteo Renzi e cosa rappresenta.
    (Bello Nimphomaniac ,con un occhio a Shining del caro Civati e uno allo schermo del ragazzaccio Von Trier.Orgogliosa di aver sostenuto l’uno e l’altro)

  19. Domanda:
    Ciwati o Civoti, ha votato CONTRO la mozione del suo partito…
    Ciwati o Cicvti ha votato contro il governo Letta, che Renzi ha sfiduciato…quindi avrebbe dovuto votare a favore di Renzi perchè lui aveva votato contro il governo Letta…o no?
    ma a parte dire sempre NO come Grillo….Ciwati o Civoti, qualche volta, vota con il PD?
    infine…ha twittato al mondo intero la notizia che vorrebbe fondare un ennesimo partito di sinistra: ma i colpi di stato non si annunciano mica eh?? :))
    non è per caso che pure lui, come Grillo, urla AL VOTO! AL VOTO! senza considerare le conseguenze?

    1. Risposta :
      La Posizione di Civati è articolata, prima di votare no, normalmente spiega.Per esempio di essere contrario alle larghe intese.Di qui coerenti voti contrari.
      Essendo io poi un’ iscritta fondatrice e non una tifosa di calcio,ambisco ad esercitare il diritto di critica se ancora è concesso.Se no, mi si dica che mi attrezzo. Ergo: non faccio mancare al Nostro il mio dissenso e le mie osservazioni.
      Al mio Partito, l’ho detto e lo ripeto a fronte di un’esperienza di qualche anno, l’unanimismo fa più male che la frammentazione.Per questo ho scelto Civati.
      Particolarmente nell’ultima direzione, ha chiesto di votare rompendo così con la posizione altamente ipocrita di non dividersi.Dopodichè si è coerentemente espresso contro la relazione del segretario.Non vedo il dramma.

      Ricevo puntualmente la corrispondenza dell’area Civati con convocazioni di riunioni varie.Non mi risultano intenti scissionisti né d’altro.Se ve ne fossero sarei contraria.

      E con questo ribadisco che le correnti non sono sciolte e che la scissione non ci sarà.

    2. Civati ha già risposto che non c’è nessuna scissione all’orizzonte. Ma un problema politico enorme.
      Ti consiglio di ascoltare il suo intervento in direzione, breve ma puntuale.

      Comunque, credo che la provocazione “NCS” sia un punto sul quale riflettere.

      1. @redpoz
        ma c’è sempre un problema politico per Civati…
        mai che gli vada bene qualcosa…
        non credo che minacciando scissioni o mancati voti (ma chi sono i 12 che vogliono sabotare Renzi?), si aiuti molto il PD…

  20. @Sed
    Quello che non capisco è proprio la storia del non avere alternative. Si era presa la direzione di sostenere Letta, aiutandolo attivandosi per le riforme, legge elettorale in primis. Forse si temeva che la legge elettorale così com’era non sarebbe passata (magari bocciata anche da parte del PD) e questo avrebbe rappresentato un grande smacco per Renzi? Ma se è così, il problema non rimane comunque anche adesso? Dire poi che la mossa non è incongrua rispetto al personaggio, vale certo per tutti gli elementi di spregiudicatezza che si porta appresso il sindaco di Firenze, ma certamente no rispetto a tutte le dichiarazioni che erano state fatte fino alla scorsa settimana.

    @Luigi
    Quanto a Civati, ti posso assicurare che – almeno per adesso – non ha la minima intenzione di fondare un nuovo partito. Il titolo di quel post è chiaramente provocatorio. Su questo non ci sono dubbi. Sul resto, ha ragione Sed. Civati, come Cuperlo e chiunque non è d’accordo con le decisioni che prende Renzi ha il diritto di dissentire. Se questo non va bene, rivolgersi a partiti monolitici in cui decide uno solo come FI e M5S.

    1. Non lo so.Penso ad una serie di concause in cui nessuna è davvero dirimente ma tutte insieme determinano la decisione.Prendi il ruolo di stimolo al governo in cui il PD esprime il premier. Sarebbe andata benissimo se fosse stata gestita in modo differente così s’è risolta in uno sparare a palle incatenate tutti i giorni. Quanto poteva durare?
      Poi c’è chi punta l’attenzione all’affaire Corriere della Sera – Friedman e robe varie e lo legge come un richiamo dei Poteri Forti…non amo la teoria complottista quasi mai… ma pure quella storia lì magari ha avuto un ruolo.Mettici pure uno scalpitare dei Suoi per fare i ministri…mettici la paura del logoramento…mettici ‘ste benedette nomine in scadenza…
      Che dirti,in questo clima ogni previsione rischia di essere disattesa.Magari come dice Paluca l’inserimento di un elemento differente produce effetti insperati in una dinamica sclerotizzata. Boh.Io spero…
      Non voglio credere che l’azzardo non sia in qualche modo calcolato e garantito.Né mi piace pensare al segretario del mio partito come a qualcuno vittima di pressioni o addirittura di se stesso e della propria ambizione.

    2. @Sed
      Sinceramente non so se l’azzardo sia stato calcolato o meno. Se calcolo c’è stato però deve essere stato rapidissimo, perchè solo il 9 febbraio Renzi sosteneva “A Palazzo Chigi senza voto? Ma chi me lo fa fare”. Se devo essere sincero è un modo di fare che non mi piace. Poi, naturalmente, gli auguro di avere successo, perchè se fallisce siamo tutti nei guai, però no… non mi piace!

      1. Lasciamo perdere il piacere o meno, ché quello è morto e sepolto qualche anno fa.
        Diciamo che noi – te, io ed altri – abbiamo un’idea di coerenza nell’uomo politico che si dimostra obsoleta alla luce dei fatti di questi ultimi anni.
        Nessun Berlinguer,Togliatti,Natta…si sarebbe mai sognato di esternare con una tale facilità.
        I segretari di partito pesavano le parole non solo quando andavano in televisione ma pure se partecipavano a iniziative dimensionate con poca eco sulla stampa.Posso testimoniare di preparazioni che manco la vestizione del torero .Eventi calcolati al millimetro con discorsi programmati non solo per evitare gaffes ma nel rispetto di chi li andava ad ascoltare.
        Ora è diverso,si fanno molte battute,molte a effetto che poi si riportano spesso decontestualizzate.E’ il caso di Renzi che magari per creare effetto spiazzamento dice quel che capita senza preoccuparsi di dare seguito.
        No.Questa iniziativa abbisognava di consenso nel partito (vedi Cuperlo) e pure fuori (vedi pezzi di Nuovo centro destra) e dunque parte da lontano. Quando si procede alla comprensione di quel che accade oramai bisogna fare molte tare.

      2. @Sed
        E certo… dopo 20 anni di berlusconismo ormai siamo assuefatti a tutto, anche che un politico oggi assicuri bianco e domani spergiuri nero. Ma la fiducia verso chi si intende votare è morta e sepolta anche quella, oppure sopravvive? No perchè, se sopravvive, allora Renzi dovrà porsi la domanda se continuare in questo modo, rischiando di incrinare quel rapporto di fiducia coi tanti che l’hanno votato o magari porsi l’obiettivo di rottamare davvero l’idea di “vecchia politica” e proporre qualcosa che ora pare rivoluzionaria: dare seguito coi fatti a ciò che si dice a voce… e quando questo non succede, magari prendersi la briga di spiegare perchè…

    3. @paolo
      ma certo che ognuno può dissentire, non mi pare che qualcuno sia stato zittito, dico solo:
      Civati dice no a Letta, dice no a Renzi..dice sempre e solo no?
      Cuperlo, vorrei ricordarlo, la scorsa settimana propose LUI a Renzi di dare una scossa…forse pensava che Renzi avrebbe detto di no…
      e comunque, non è ancora nemmeno stato nominato…

      1. @Luigi
        Civati dice no quando lo ritiene opportuno. Evidentemente si sente di criticare sia l’operazione Letta, sia la cosidetta staffetta con Renzi. Dal suo punto di vista, il PD ha sbagliato in entrambe le circostanze e personalmente non riesco a dargli torto…

            1. La solita Repubblica titola: Civati riparla di scissione.
              Non avendone mai parlato è un po’ difficile riparlarne. E non ne ho parlato nemmeno questa volta.

              Civati (in persona personalmente) dal suo blog stessa data dell’ articolo dell’Unità : 15 febbraio

              Eccerto con la legge elettorale che si profila Civati fa la scissione…per fare cosa?
              Essere mandato a casa?

            2. @Luigi
              Come ti ho già detto, non c’è alcun dubbio che Civati non pensi affatto (almeno per adesso) alla scissione. Tutto è nato dal titolo di un suo recente post che è assolutamente (ed evidentemente) provocatorio.

              1. @paolo
                ne sei cosi convinto? ogni giorno rilascia interviste a destra e manca, minacciando scissioni…cerca visibilità..pare, dico pare, ma io non ci credo, che sia invidioso…pare eh?? :)

  21. @paolo
    mi rendo conto che vedere Renzi Premier è un colpo al cuore per molti come te, qui dentro, che mal lo sopportano.
    tutti d’accordo sul “modo”, chiariamolo, ma non dimentichiamoci mai, che è stato “stimolato” proprio da quella parte del PD a voi tanto cara…
    Il tempo dirà se è stata una mossa per il cambiamento, o molto semplicemente per eliminarlo e ritornare allo status quo tanto caro a certi esponenti, insofferenti ai cambiamenti.
    Vedremo
    Nessuno chiede simpatia e affetto verso Renzi, ma un minimo di fiducia, a tempo, non credo che farebbe male al Paese, anche perchè ricordati: morto Renzi, morti tutti, lui è l’ultima carta che questa repubblica delle banane ha da giocarsi…
    Dopodichè, c’è l’anarchia, o Grillo.

    1. Prima dell’anarchia e di Grillo però impariamo a ragionare mettendo in fila le cose,lasciamo da parte qualche link e facciamo lavorare la ragione.
      Ovvero pensiamo con la nostra testa :
      Se Matteo Renzi fosse stato trascinato nell’impresa da cattivi consiglieri al puro scopo di nuocergli, dubiterei fortemente della sua autonomia di giudizio e della sua capacità di guidare il Partito Riformista più grande d’Europa.
      Questo modo di pensare, apparentemente protettivo nei confronti della persona Renzi, denota invece una scarsa stima del segretario Renzi.
      Io non la penso così: credo che Renzi abbia,al contrario, ponderato la scelta e ne conosca a menadito i rischi.
      Il fatto di non averlo votato non significa opposizione preconcetta alla persona – mica ce lo dobbiamo sposare … – ma opposizione ragionata alla sua visione.Poichè forma partito e statuto me lo concedono, mi dichiaro libera di criticare il mio segretario quanto mi pare e piace senza per questo essere tacciata di tessere le fila di oscure trame.
      Diamoci una carmata come dicono sulla Rive Gauche.

    2. @Luigi
      Sono d’accordo con Sed: se Renzi avesse preso questa decisione così gravosa sull’onda delle pressioni ricevute significherebbe che non ha alcuna autonomia di giudizio (eventualità gravissima). Renzi ha deciso di testa sua. Quanto poi alla fiducia, la mia l’ha persa per i motivi che ho specificato nel post e per quelli che la vignetta di Giannelli esemplifica così bene. Detto questo, è ovvio che mi auguro che faccia bene, altrimenti ci troveremo berlusconi o gli unni di Grillo al governo per i prossimi 10 anni…

      1. @paolo
        mi sono spiegato male io, e me ne scuso: è chiaro che nessuno gli ha puntato la pistola alla tempia, alla fine ha deciso autonomamente e probabilmente facendo leva sul suo smisurato ego, ha accettato al volo, magari non aspettava altro, non lo so…
        Volevo dire, che l’imput è arrivato da altri, lui ha ringraziato e colto la palla al balzo, adesso vedremo cosa succederà.
        Sul resto concordo con te :)

  22. E’ domenica, e come ogni domenica, auguro a te, dolce consorte, pupattola deliziosa e coloro che frequentano il tuo blog UNA FELICE GIORNATA!!

      1. Si può concludere che l’interrogativo fondamentale cui è chiamato a rispondere Renzi prima ancora di quelli sulla squadra,sui programmi e sul futuro sia sull’incongruenza tra dichiarazioni di un passato non troppo passato e scelte odierne.
        Se interessa una riflessione del tutto personale,ora mi spiego il perché di tante illazioni e retroscena che circolano rispetto ai poteri forti,al comportamento degli eletti,degli elettori e del partito.
        Per far tornare i conti a viva forza qualcuno deve averlo tirato per la giacchetta altrimenti non si spiegherebbe…e vai con Draghi e Confindustria che insistono,col Corriere che spiana la strada etcetc.
        Anche questo mi pare un film già visto.

  23. Guarda, sono davvero depresso. Mai avuto simpatia per Renzi, sia chiaro, lo reputo l’ennesimo democristiano figlio della prima repubblica con innate manie di protagonismo…però mi è scaduto davvero completamente ora che, dopo per aver detto per mesi che lui sarebbe stato quello che avrebbe cambiato le regole, che mai sarebbe diventato premier senza passare per la legittimazione popolare, bè dopo tutto questo diverrà primo ministro in questa vergognosa maniera. Fino a qualche mese fa avevo ancora fiducia nella politica, nel PD, ora mi sta venendo a mancare anche quella. Un saluto.

  24. … e quando il Parlamento (Senato e Camera) voterà la fiducia al Governo Renzi ci ritroveremo in una situazione paradossale, perché sarà mancato il passaggio di Letta alle Camere per fornire un minimo di spiegazioni per le sue dimissioni.
    Il paradosso risiederà nella mancanza di un atto ufficiale mediante il quale le Camere prendono atto delle dimissioni di Letta. In pratica, il Governo Letta dispone ancora della fiducia del Parlamento … e quindi avremo due Governi legittimati dal voto di fiducia.

  25. @Sed
    Magari sbaglierò, ma a me pare che il repentino cambiamento di rotta e la conseguente accelerazione impressa da Renzi, sia stata successiva all’incontro che il segretario del PD ha avuto con Napolitano… ripeto: magari sbaglierò, ma qualcuno una volta diceva che a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca! :)

    @Luigi
    :)

    @MonsieurVerdoux
    Purtroppo Renzi ha deluso molti, proprio perchè si era presentato come il paladino del nuovo che avanza. Da sempre ha cercato, in questo senso, un rapporto diretto di fiducia fra lui e la gente, ponendosi “al loro fianco” nella battaglia contro i vecchi politici da rottamare, i giochini di palazzo, la Casta come intrigo e corruzione e così via. Proprio per questo motivo ciò che ha fatto appare adesso difficilmente perdonabile…

    @Camoscio
    Non sono esperto in regolamenti parlamentari, ma credo che a fronte di dimissioni irrevocabili da parte del premier, la fiducia del Parlamento venga automaticamente meno, pertanto l’atto ufficiale a cui fai riferimento non dovrebbe essere indispensabile… ma forse Sed può venirci in soccorso su questo punto…

    1. ……….Il quale recita :

      Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
      Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.
      Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.
      Il voto contrario di una o d’entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.
      La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.

      Poichè Enrico Letta ha rassegnato dimissioni irrevocabili nelle mani del Presidente non vedo che altro passaggio a nord ovest avrebbe dovuto fare.

      Riponete il kit del piccolo costituzionalista,da bravi

          1. Prodi (gennaio 2008) insistette per essere sfiduciato in Senato -e fu criticato e tacciato di attaccamento alla poltrona – esercitando il suo sacrosanto diritto alla verifica.
            Ma quella era una crisi parlamentare ed era giusto che fosse risolta in quell’ambito.
            Il bacio – ohe..è sulla fronte ed è un gran momento – lo meriti perché individui lo snodo e la discriminante : dimissioni irrevocabili rassegnate nelle mani del Presidente che ha conferito il mandato uguale crisi extraparlamentare.
            L’idea che il capo del governo lo decide il parlamento non è prevista dalla nostra costituzione.
            Al parlamento tocca la ratifica o meno.Una roba che i costituzionalisti raffinati come te devono considerare un contrappeso al potere del Presidente

    2. Camoscetto mio, che domande! Ti riportano anche l’articolo che citi, nel quale c’è scritto che la fiducia al Governo revocano le Camere, e ti dicono ‘Mbé?
      Vuoi forse fare come quei nostalgici che ricordano che il governo dimissionario passava per le Camere almeno come atto formale?
      Camoscio antico, esci dal sarcofago! Non s’usa più!
      Gli uffici del Quirinale hanno già specificato che esistono ben due precedenti – Berlusconi e Monti. Lascia stare che entrambi con Napolitano. ‘Mbé? – e che il passaggio alle Camere lo si ritiene implicito, la discussione la facciamo comunque quando si presenta il nuovo a chiedere la fiducia (che poi non puoi proprio dire che non hanno sense of humour), che voj allungà er brodo? C’avemo fretta, ‘Mbé? [Nel caso di Monti si disse che la discussione e relativa sfiducia la si riteneva implicita nel discorso di Alfano all’epoca. ‘Mbé?]
      Camoscetto magari si chiede: E perché scusa? CAMOSCETTO! Ma te l’abbiamo già spiegato, c’è il comunicato del Quirinale: c’è l’urgenza, la crisi etc.
      Ma la stessa dell’epoca?, mi chiederai con infantile insistenza? ‘Mbé?
      Ma non abbiamo avuto già governi di emergenza con coreografia psichedelica di luci in fondo al tunnel? sempre ci chiederai con testarda miopia storica ‘Mbé?

      A Camosce’, dovemo arivà al 2018 de riffa o de raffa, voj a sta’ a ffa’ caciara ppe’ gnente ogni vorta? Voj sta’ a ddì che er cambiamento dde che? Eddài.

      Smettila subito, sennò ti riporto un articolo a caso della costituzione e ti sommergo di ‘Mbé?
      Ocio eh!

      Ricordiamo che i voti all’università da qualche tempo sono base 100.
      Anche a me piaceva di più base 30.
      Baci accademici come se piovesse a tutti e buona settimana

      1. Dica il candidato quale Presidente del Consiglio rassegnante dimissioni irrevocabili sia passato per le Camere nella storia della Repubblica.
        Ci attacchiamo all’atto formale?Alla buona educazione?
        Com’è che improvvisamente la scatola di tonno è diventata il tempio della Correttezza e della Formalità?
        Correttezza e formalità che naturalmente non servono più in caso di consultazioni quirinalizie. – che c’annamo affà?-
        Bacio accademico si nega ai capziosi,ai perdigiorno e soprattutto ai ge-lo-si.

        1. ( ….e Matteo trascorse la mattinata nella ricerca di rampini per gli specchi e rimpianse amaramente di aver frequentato l’università di Saint Tropez invece che quella di Padova)

        2. Poniamo lo sfortunato Schumacher fosse il nostro PdC, capiremmo.

          Se non che il nostro gode di ottima saluta, le dimissioni le presenta poche ore dopo aver presentato un piano per arrivare al 2018, non è mai andato sotto in aula e ora pare progetti vacanze relax in Australia.
          Quindi irrevocabili facceride, non è l’impiegato amministrativo che sposa il downshifting e cambia vita, quindi lo rinvii alle Camere e caso mai sono irrevocabili dopo se questi, ostinati, ti continuano a fiduciare (mo’ è capace camoscetto di tirarmi fuori Tambroni. Fermo lì, tu: ‘Mbéééééééé!]
          Tant’è che il candidato non deve neanche fare la ricerca dato che i tecnici del Quirinale (che apprendiamo sono passati al contribuivo dal 2012, poveri! Per sovramercato, quest’anno per due anni blocco degli stipendi. Baci anche a loro) hanno già enumerato i precedenti: B. e Monti.
          Bella Sed, dài dài, che abbiamo mandato giù pure questa con un boccale di champagne, un bel sorriso e spingendo indietro i capelli con mano leggera. Dài dài, practice makes perfect e Lei ai miei occhi già perfettissima.

          1. Mattè, se lei continua col fatto tecnico s’incarta,se lei saltapicchia coll’impiegato amministrativo le devo ricordare che nessuna per-so-na è obbligata a dare spiegazioni in caso di dimissioni irrevocabili.Manco il presidente del consiglio.Pensi come estremizzazione ai motivi personali.Pensi soprattutto all’inutilità del voto di fiducia in questi casi.
            Allora si deve decidere : o le consuetudini,la buona educazione,la correttezza o gli articoli di legge.
            Decida che piano vuole adottare e lo adotti.
            (I capelli s’erano sciolti per puro caso, normalmente sono legati con ciappi, pettini, matite e pure con le bacchette del cinese dopo averle lavate e poi io non ho boccali e non bevo mai nel bicchiere sbagliato)

        1. Il problema è il seguente : Matteo era uno di quei bambini incapaci di esprimere ammirazione nei confronti delle bambine.
          Sai…. di quelli che gli piace qualcuna e invece di essere gentili le tirano le trecce?
          Ecco.Problema infantile, mi dirai tu.Appunto.

          1. In realtà lui s’indispettisce e saltapicchia da un livello all’altro :
            Se il rilievo ad un problema politico viene ridotto ad un fatto di natura tecnica, con fatto di natura tecnica si risponde.
            E’ lì l’errore.
            Ma anche il nodo politico,sacrosantamente le elezioni, s’infogna nella famosa legge elettorale…ovvero con la Consulta che ci ha lasciato una legge praticamente inapplicabile.Ovvero che produce larghe intese a gogo.
            Che convengono alle Stelle.Ma non al Paese.

            1. Infatti è Lei che saltapicchia.
              Dal punto di vista tecnico Le si è risposto e Lei alza il boccale.
              Il governo era in ottima salute, fiduciato appena poche settimane fa.
              Qui si presentano dimissioni irrevocabili senza giustificazione.
              Lo si rinvia alle Camere.
              Tranne sotto Napolitano.

              Bello l’argomento che la legge elettorale produce larghe intese a gogo. I risultati delle elezioni le decidiamo prima e poi se ci piacciono votiamo, sennò no.
              Evidentemente il governo Renzi punta al 2018 senza le larghe intese.
              Auguri
              Is there anybody waiting here? This charming lady’s drink here needs to be refreshed. Thank you dear.

              1. Insomma se Enrico s’era innamorato di Ugo e voleva scappà alle Bahamas lo doveva venire a raccontare a lei?
                Poi doveva passare per le Camere a raccontare questa delicata storia d’amore al popol suo e magari essere pure obbligato a rimanere.
                Le sfuggono diversi piccoli particolari e dal punto di vista tecnico lei ha torto da vendere.
                Altrimenti,in punta di diritto,argomenti meglio.

                1. Non ho mica sostenuto che le dimissioni sono illegittime perché non si è passati per le Camere.
                  Sostengo che il rinvio in aula era prassi da seguire perché il Paese se lo merita a prescindere dopo i due precedenti. Se non lo fai per non imbarazzare il PD poi l’elettore si adombra, Rear fa il post che stiamo commentando e poi mi servono iniezioni regolari di Gramellini e assunzioni di Serra due volte al dì lontano dai pasti per riportarlo on track.
                  Qui si stiracchia sempre tutto. A forza di stiracchiare si corrono rischi cui manco riscrivendo il Porcellum e chiamandolo Italicum puoi rimediare.
                  Anche perché i writers sono obiettivamente sfiancati e non possono star dietro a tutto. Tipo che ancora non avevamo scritto nulla al povero Speranza e qualche scemo gli ha messo un microfono sotto il naso. Qui ci vogliono cento occhi e cento orecchie.
                  Solidarietà ai writers.

                  1. Non è il mio caso.
                    Io linko poco e niente soprattutto se si tratta di opinioni.
                    La canzone la conosce già.
                    Tutto è partito da qualcuno che sosteneva l’illegittimità dei passaggi addirittura paventando una sovrapposizione di presidenze.Il tutto corredato da un articolo della Costituzione che c’entra come i cavoli a merenda.
                    Adesso mi si parla di prassi e convenienze che sono un altro paio di maniche.
                    Allora quale angolatura scegliamo?
                    E soprattutto tutto questo c’entra con la valutazione politica?
                    Pochissimo secondo me.
                    E questo è un errore,si potrebbe parlare con minor astio e meno articoli di legge (soprattutto quando non si conoscono) e più vantaggio ai fini dell’arricchimento del dibattito.Se ne vogliamo fare uno.
                    Se poi vogliamo fare a chi è più bravo in certi settori,deponga le armi.Non è lei il vincitore.

                    1. Ma dove lo vede l’astio, gioia mia, io mi diverto moltissimo e non trovo carino attribuirmi pensieri e dubbi dei camosci. Camoscio, come Rear nel post, esprimono un disagio.
                      Vuole una valutazione politica?
                      La mia è sempre la stessa e trovo l’operazione Renzi ottima: si ripete all’infinito che non si va a votare perché non serve a niente e nel frattempo si punta al 2018 e il Paese lo gestiamo come sin qui, che tanto non sappiamo che altro farne, e poi qualcosa succederà e comunque hai voglia in quattro anni a non trovare la bomba atomica per distruggere M5S.
                      Insomma, ci si siede sulla riva del fiume e se ogni tanto uno deve andare al bagno, lo sostituisce un altro con la vescica meno stanca.
                      Inutile farne un dramma ogni volta.

                    2. Ah beh, se devo interpretare ogni commento a cavolo come l’espressione di un disagio,prendo il kit della piccola psicologa e invece che di costituzione parliamo d’altro.
                      Se po’ fà.Ma è un terreno insidioso,fossi in lei abbandonerei la lettura psichiatrica.
                      E poi questo presupporrebbe che tutti gli altri sono tranquilli sereni e non esprimono disagio solo perchè azzeccano gli articoli della costituzione o tentano di dasi risposte.
                      Mattè, ma lei mi legge o favoleggia solo sulle chiome?

                    3. Non mi attribuisca letture psichiatriche dove non sono.

                      Se al disagio Lei risponde trascrivendo l’articolo 94, non fa buon servizio né ai mammiferi d’alta montagna né a sé stessa.
                      Il rinvio era dovuto al Paese, visto che non c’era alcun motivo per le dimissioni. Non si è fatto perché il PD non lo voleva. Spieghi piuttosto perché non lo voleva, così fa soffiare un po’ di fresca brezza tra le stelle alpine e dà una mano ai disagiati come Lei elettori del PD.

                      (oddio, sto diventando troppo buono)

                2. @Matteo
                  Visto che sono stato tirato in ballo: a me sembra che l’argomento del passaggio in aula sia alquanto pretestuoso… e comunque l’ultimo dei problemi. Tanto è vero che il mio post, non particolarmente accomodante nei confronti del PD, non lo cita affatto e a Camoscio che lo tira in ballo per primo, io fornisco una risposta che mi pare dovrebbe chiudere il discorso, a meno che – ripeto – il discorso non lo si voglia agitare in modo pretestuoso.

                  1. Rear, mi fa piacere saperti sereno, ti pare? Non è che hai bisogno del passaggio in aula (mi stupirei), hai forse bisogno, e molti concittadini insieme a te, di sapere perché è successa questa cosa e per fare cosa. La discussione in aula serve a questo. A te magari bastava anche una bella spiegazione sull’HP, ma normalmente si fa in aula, diciamo.
                    In questo caso la cosa accade perché accade. Così.
                    Perché c’è bisogno del cambiamento e di uscire dalla palude. Vedi bene che la produzione dei writers si fa mediocre se li metti sotto stress.

                    (cmq ho chiesto alla solita Pizia. La cosa accade per arrivare al 2018 o più vicino possibile a quella meta. Insomma, mi pare ci sia coerenza di obiettivi sin dall’inizio. Direi che possiamo rimetterci comodi)

                    1. Quindi in aula che dovevamo discutere?Cambia il segretario cambia il premier?
                      Anche questa è prassi non inusuale.Non è che la Repubblica ha vent’anni di vita eh?
                      Questa poi del 2018 è la scoperta dell’acqua tiepida e comunque ad un governo che faccia quel che deve, non è sconveniente augurare durata.

                    2. Vede che sono buono? Volevo chiederLe mi parli di quel che deve, invece non glielo chiedo. C’è pure il sole

                    3. @Matteo
                      Ma, onestamente, cosa ci sarebbe da discutere in aula? Mi pare tutto lampante. Letta si dimette in modo irrevocabile perchè il suo segretario ed il suo partito non lo sostengono più. Se non esiste un formalismo tecnico che mi impone di andarlo a riferire in Parlamento (ed abbiamo visto che non esiste) non vedo proprio il motivo di questo passaggio. Non ti aspetterai certo chissà quali elementi di chiarezza o novità da questo genere di dibattito, vero?

                    4. Rear
                      Avrai forse notato che il governo è stato fiduciato appena pochi giorni fa e il PD ha votato tutti i dg (né ha mai dichiarato di non voler votare quelli in scadenza questo mese).
                      Che il partito non sostiene più il governo lo hai scoperto un pomeriggio della settimana scorsa guardando in TV la riunione di direzione di un’organizzazione privata.
                      Il tuo post e le tue ripetute dichiarazioni di unanimità di vedute con Civati lasciano pensare che non hai capito perché il partito non sostiene più il governo e a cosa serve cambiare con un governo Renzi.
                      Non so se il passaggio in Aula serviva a chiarire i tuoi dubbi, cmq il confronto democratico – che ripeti spesso ti stia a cuore – e la necessità di esprimere al Parlamento le ragioni della svolta, magari aiutavano a capire

                      (ma tanto che ti frega? Chiedi a me, sto qua apposta!)

  26. Ah se me lo chiede la mando dritta a visitare il sito Centro Riforma dello Stato,si può fare un’idea di come si spendono energie e impegno al servizio di quelle ipotesi.Ed ero ragazzina.Pensi un po’ quant’è che aspetto.

    1. Ah, si fa il governo Renzi per quello! Capisco.
      Vede che sono buono? Le volevo fare un discorsetto sul quel signore pingue che intorno a fine dicembre si veste di rosso e porta i doni passando per il camino. Invece no.
      L’indirizzo è Napapiiri, 96930 Rovaniemi, Finlandia
      Ma la posta arriva lo stesso se mette solo The North Pole (tipo l’Océan per Hugo)

        1. Faccio lo spiritoso perché Lei scantona.
          Spieghi la candidata perché si fa il governo Renzi, se vuole infilarci a tutti i costi il Centro Riforma dello Stato specifichi che si tratta di opinione personale e poi, visto che è di strada, inserisca Renzi e il CRS nello stesso paragrafo.
          Consegnate i cellulari, si inizia a scrivere da ora.

          1. Ancora? Allora non capisce.
            Non è Renzi l’Ingraiano storico. Son io. Si parlava di me.E del resto la formula ad un governo che fa quel che deve …etc etc era un’astrazione.
            Rilegga.Possibile che ogni lunedì le sfuggano gli elementi base di una conversazione che vada oltre … Mario ama Maria.
            Poi se vuol sapere cosa farà Renzi…è appena uscito dalle consultazioni declinando il ruolino di marcia.
            Stia bene attento che se continua a manipolare la lascio a chiacchierare con lo specchio,con le sue cause perse e con i suoi assistiti di montagna e di pianura.

            1. Mi spiace, ma Lei vuole svicolare a tutti i costi, allora lascio andare.
              Non è che non mi interessa la Sua opinione, ma purtroppo qui c’entra come i cavoli a merenda.
              Il Governo Renzi non c’entra con CRS.

              Ho letto il ruolino di marcia. Potevo scriverlo io la settimana scorsa, un anno fa, 10 anni fa.
              Lei non mi legge i ruolini di marcia pensando che siano stati scritti per Lei o per me, vero?

              1. Vero,incalzata dalla sua stringente dialettica e dalla sua ineffabile conoscenza di leggi e regolamenti, svicolo e svicolo ancora.
                Non mi resta altro.
                E meno male che ha capito che il CRS non c’entra con Renzi. Quasi disperavo.
                Ha letto il ruolino di marcia?
                Io ancora no,pensi…
                Lo poteva fare pure lei?
                E si candidi benedetto,si candidi.. così finalmente si toglie lo sfizio.

  27. Mattè non dica scemenze : il mammifero d’alta montagna ha detto una cosa falsa confortata, a suo dire, da un articolo della costituzione.
    Il miglior servizio che si potesse rendere era trascrivere l’articolo e dimostrare a lui e agli altri che si trattava di cavoli a merenda.
    Se poi questo sia sintomo di disagio,non spetta a me stabilirlo pena desiderare un rapporto paternalistico con i commentatori.Cosa che non intendo avere.Lei si? Si accomodi.

  28. @Matteo
    Capisco il tuo punto di vista. E’ possibile che, considerato che non vi si era obbligati da alcun formalismo (ripeto), si sia preferito evitare il passaggio in aula perchè la vicenda presenta comunque degli elementi di imbarazzo per il PD e per il suo neo segretario, che fino a qualche giorno prima aveva garantito pieno sostegno al Governo e a Letta (Enrico stai sereno)…

    1. Poi se t’avanza tempo, Rear, fatti spiegare, formalismo per formalismo, perché le Stelle non sono andate alle consultazioni col presidente.

      1. Perché se stiracchi e strappi, poi non puoi chiedere agli altri di aiutarti a creare un contesto di regolarità di prassi.

    2. 28 a Rear (29 al professore e 30 a Dio) e bacio pure stavolta.
      (Mi arrivi alla discussione di tesi con una media invidiabile)

      1. @Matteo
        Oggi mi vogliono baciare tutti! Evviva!!! :)
        A parte questo, non capisco perchè ti concentri su questo punto che è – a mio avviso – davvero l’ultimo dei problemi. La vicenda presenta ben altre criticità. Gli aspetti che ho indicato nel post mi sembrano molto più “pregnanti” di un mancato passaggio in aula non affatto obbligatorio…

        1. Non mi concentro su un punto specifico, ero partito dalle risposte a Camoscio perché il governo cade con un record di voti di fiducia e sui decreti più disparati – persino su quelli che poi il governo stesso decide di ritirare – e il giorno dopo la presentazione di un programma per arrivare al 2018.
          Cade perché in 130 che siedono nella direzione di un’organizzazione privata hanno deciso che deve cadere.

          Io non mi stupisco né che cada, né che si faccia Renzi, né che non si passi in aula, né che si insista a dire che votare non serve (anzi, che non votare serve alla democrazia) per i motivi detti numerose volte.

          Però ti ricordo che quando invochi per il M5S il confronto democratico, tu credi di voler chiedere che questi prendano un taxi e vadano da qualche parte a Roma a chiacchierare con qualcuno di riforme o colori della primavera/estate, in realtà stai chiedendo che il parlamento funzioni.

          Non era obbligatorio far passare le dimissioni irrevocabili per le Camere rinviando il governo, ma poiché le dimissioni non sono giustificate da nulla se non da un evento di un’organizzazione privata e le opposizioni lo chiedevano, non rinviare il governo alle Camere significa rifiutare il confronto democratico.
          In altri tempi mi pareva lo trovassi un argomento pregnate.

          1. Ricominciamo :
            Crisi extraparlamentare : il governo cade perché il principale azionista il PD, che esprime il Presidente, chiede al medesimo di dimettersi.
            E lui correttamente va dal Presidente della Repubblica e rassegna le dimissioni irrevocabili.
            Nella trasparenza.Mai visto una manovra di palazzo più chiara di questa.
            Su cosa avrebbe dovuto vertere l’eventuale il dibattito parlamentare?
            Il PD è cattivo.Renzi è prepotente…i Poteri Forti ci mordono il sedere.Cosa?
            E quali esiti si speravano? Che Letta rimanesse?O con la bava alla bocca si attendeva che Letta fosse sfiduciato dai Suoi? Cosa ci siamo persi?
            Che democrazia è quella che obbliga un individuo che ha preso una decisione a venire in Aula contro la sua volontà magari a fare il bersaglio?
            Si preparino le Stelle.L’Occasione mancata con Letta si ripresenterà con Renzi.
            Allora i cari democratici delle stelle potranno esibirsi nelle loro consuete manifestazioni di correttezza istituzionale.

  29. @Matteo
    Mah…
    Scusa, ma la fiducia ad un Governo chi la dà? La danno i gruppi parlamentari espressione dei partiti, si o no? Di quale organizzazione privata vai parlando? Se un partito toglie il sostegno al Governo, e di conseguenza il Premier si dimette, dov’è il problema? Perchè è caduto berlusconi? Non aveva più la maggioranza che lo aveva sostenuto fino ad allora. Perchè è caduto Monti? Perchè il PdL è uscito dalla maggioranza. Le dimissioni di Letta sono giustificate, così come lo erano quelle dei suoi predecessori. Io francamente non vedo alcun rifiuto del confronto democratico…

    1. Rear
      Carissimo, il PD è una organizzazione privata, non è un’istituzione dello Stato, nessun partito lo è.
      La direzione nazionale del PD non è il gruppo parlamentare del PD, né questo è tenuto a votare come decide la sua direzione nazionale perché la Costituzione prevede che non siano vincolati, cosa che tu hai in altri tempi giustamente difeso in questo blog, indignandoti vibratamente contro chi metteva in discussione questo principio costituzionale.
      Il gruppo parlamentare del PD, come gli altri della maggioranza, hanno sin qui votato con minime differenze dall’unanimità tutti i dg del Governo e la fiducia laddove richiesta. Persino pochi giorni fa. Lo stesso per gli altri gruppi parlamentari di maggioranza.
      In queste settimane scadono numerosi dg, non ricordiamo nessuna azione dei gruppi di maggioranza che indicasse rischi che quei decreti non sarebbero passati.
      Il PdC in carica non ha peraltro mai dichiarato difficoltà di maggioranza, tanto meno con il gruppo del PD, né che l’azione del Governo fosse intralciata da qualche gruppo di maggioranza. Non risulta riflettesse su dimissioni. Tant’è che ha presentato un piano d’azione (qualcuno direbbe un ruolino di marcia) che si estende fino al 2018 il giorno prima di dimettersi.

      Poiché nessun atto parlamentare indica che ci sia una crisi evidente o latente (cosa che non si può dire né del Berlusconi III né del Monti I), si evince che il Governo della Repubblica Italiana cade perché sfiduciato dalla direzione nazionale di un’associazione privata.
      Non dubito che possa piacere a qualcuno.

      Non succede sempre così, mi spiace.
      Alcuni governi cadono su voti di fiducia (il povero Prodi può raccontarti alcuni episodi), altri cadono perché la maggioranza parlamentare entra in crisi. Altri cadono per crisi extra-parlamentari, come ci suggeriscono più su.
      Solo che in questi ultimi casi, trattandosi noi ahimè di Repubblica Parlamentare, il PdR per prassi istituzionale rinvia il governo alle Camere. Nei casi in cui la maggioranza parlamentare confermi sventuratamente la fiducia al Governo, ma la crisi extra-parlamentare continui, allora il PdC consegna dimissioni irrevocabili (si citava più su il Tambroni e il Fanfani III. Tocca rimpiangerli).
      Ecco, è sempre successo così

      Tranne in due casi

      Se vedi qualche rimozione del confronto democratico, fammi un fischio eh!

      1. @Matteo
        Un gruppo parlamentare di un partito X non è tenuto a ottemperare ciò che decide il partito a cui fa riferimento, ma per cose di tale rilevanza – come dare o negare la fiducia ad un governo, è successo sempre così. Una cosa è stabilire che non esiste il vincolo di mandato ed io, come ricordi, sono un sostenitore di questo, una cosa è pensare che rispetto ad un tema così dirimente ci sia una diversità di vedute. Se è mai successo, pregasi fornire esempi.
        Matteo, tu sei unico. In questa vicenda il PD presta il fianco a parecchie critiche per motivi diversi. Eppure tu riesci nell’impresa di sceglierne uno che è inesistente (vien quasi da pensare che a te piaccia essere in disaccordo per provare a convincere il prossimo di avere ragione). Ripeto: affermare che negando un dibattito parlamentare – costituzionalmente non indispensabile – si neghi il confronto democratico, è una somma forzatura. Semmai il confronto democratico lo si nega non andando alle consultazioni di Napolitano…

        1. Ma Rear sei distratto? L’esempio Tambroni – peraltro piuttosto avvincente – già è stato fatto da tutti, persino ripetuto da me più su, ma non dubito ce ne siano altri di divertenti. Te cercare mai, eh?

          1. @Matteo
            Nel 1960 non ero nato, quindi sono andato a vedermi cosa successe al Governo Tambroni. Non mi pare però che sia un’esempio calzante rispetto a quanto ti avevo chiesto. Esistono cioè dei casi in cui il gruppo parlamentare si sia espresso diversamente dagli ordini di scuderia del proprio partito, relativamente al concedere o negare la fiducia al Governo?

            1. Non ero nato neanche io, che c’entra. La DC si è spaccata sulla fiducia a Tambroni, che si era dimesso proprio su richiesta del proprio partito. La fiducia al Senato la ottenne grazie ai voti MSI

              1. Oh manco io ai tempi di Napoleone ero nata…eppure m’è toccato sapere tutto della campagna di Russia…che bello il generale Kutuzov.E lo zar Alessandro alla testa delle truppe.Bei momenti.Guerra e Pace.Che romanzo.

            2. @Matteo
              Ma non è quello che ho chiesto sopra: “Un gruppo parlamentare di un partito X non è tenuto a ottemperare ciò che decide il partito a cui fa riferimento, ma per cose di tale rilevanza – come dare o negare la fiducia ad un governo, è successo sempre così. Una cosa è stabilire che non esiste il vincolo di mandato ed io, come ricordi, sono un sostenitore di questo, una cosa è pensare che rispetto ad un tema così dirimente ci sia una diversità di vedute. Se è mai successo, pregasi fornire esempi.”
              Tambroni ottenne la fiducia grazie al MSI, ma i gruppi parlamentari DC votarono contrariamente rispetto alle indicazioni del partito?
              E comunque, anche se fosse, un solo esempio risalente a 54 anni fa, non rappresenterebbe la normalità delle cose, no?

                1. Ma allora se cerchi solo esempi di parlamentari che votano diversamente dalle indicazioni della direzione su questioni di fiducia mica devi andare indietro di 54 anni. Succede tutto il tempo.

                  E se è roba vecchia no, se è genovese no….

                    1. Non ho obiezioni di sorta,non ne avrei ragione, ma visto che si chiede se mi dispiaccia o meno la sua partecipazione annoto diligentemente mentre con decisione rifiuto la versione “osservatorio sociologico”
                      me deve scusà…

                  1. Allora spieghi a se stesso, in un empito di autocoscienza, la sua permanenza in un ambiente contrario alle sue idee e la sua pervicacia nel sostenerle fino e oltre lo spasimo.
                    (le comunico che essendo l’ultimo in ordine di tempo,lei è il commentatore più assiduo)

                    1. Perché mi diverto ovviamente. Le dispiace la mia partecipazione?
                      E poi perché mi incuriosisce vedere quanto può penetrare la follia dell’informazione italiana in un contesto non disagiato economicamente e/o culturalmente.

                2. @Matteo
                  Ma io non sto parlando di singoli… che so, Civati forse non voterà la fiducia a Renzi… ok… io sto parlando dell’intera rappresentanza parlamentare che vota diversamente rispetto le indicazioni del proprio partito sulla fiducia…

                  1. Ma a cosa serve un esempio del genere e cosa c’entra con la vicenda Letta? Pensi che se Letta fosse stato rinviato avrebbe avuto la sfiducia di tutto il gruppo PD perché la direzione aveva votato così? E perché? Neanche la direzione è stata unanime. A che serve l’unanimità, non capisco.

                  2. @Matteo
                    Io semplicemente cercavo di confutare quanto da te scritto: «La direzione nazionale del PD non è il gruppo parlamentare del PD, né questo è tenuto a votare come decide la sua direzione nazionale perché la Costituzione prevede che non siano vincolati». Per questo motivo domandavo: hai mai visto un gruppo parlamentare votare contro le indicazioni di partito su questioni di fiducia? Sei te che hai cominciato, mica io! :)

                    1. Chiarito il malinteso sull’unanimità, la quale non interessa a nessuno dei due quindi.

                      Grazie alla tua puntualizzazione possiamo dire che abbiamo un governo si dimette perché lo decide la maggioranza della direzione di un’associazione privata :-)

                    2. @Matteo
                      Ripeto per l’ennesima volta: lo dici come fosse una cosa venusiana, mentre la cosidetta crisi extraparlamentare non mi risulta sia una cosa inventata da Renzi…

                    3. Gestita così mi pare piuttosto originale, come sin qui esemplificato.
                      Ma accoglierò volentieri esempi del passato che stabiliscano l’esistenza di una prassi sfuggita ai più

                      Resta la questione inespressa del perché e del trova-le-differenze

      2. Tambroni : ’11 aprile 1960 , su istanza del proprio partito, il governo Tambroni( governo provvisorio, nato per approvare il bilancio e consentire lo svolgimento delle Olimpiadi) rassegnò le dimissioni ( anche perchè gli si erano dimessi 3 ministri) e il presidente Giovanni Gronchi assegnò l’incarico ad Amintore Fanfani. che rinunziò e Gronchi, anziché cercare una soluzione diversa, invitò Tambroni a presentarsi al Senato per completare la procedura del voto di fiducia. Il 29 aprile, con l’appoggio dell’MSI il governo Tambroni ottenne la fiducia del Senato.

        Non mi pare un esempio che abbia molto a che vedere con la situazione odierna.Non fosse altro per il fatto che Tambroni dopo venti giorni di stallo si presentò in senato accettando .Cosa che Letta non ha intenzione di fare.

        A seguire non è vero che nessun atto parlamentare certifica la crisi visto che i presidenti di camera e senato sono stati immediatamente informati delle dimissioni per quanto dovuto la narrazione è salva.
        Quanto ai decreti in scadenza perentoria funziona la normale amministrazione.
        Una cosa è certa : manco nei condomini è ammesso il vuoto di potere.
        Ergo si tranquillizzi,la democrazia è talmente salva che persino Crimi può dire la sua.
        Prassi e consuetudini che comunque non sono Leggi, non c’entrano,siamo proprio in altro ambito.
        Studi Matteo,studi

        1. Oggi mi è fuori forma, infatti sbraca sul personale da diversi commenti. Come Suo solito. Non imparerà mai.

          Non ho detto che la democrazia è in pericolo. Mettiamo briglie alla fantasia (o usiamola meglio)

          E leggiamo (come consiglia spesso Lei).

          Nessun atto parlamentare fino alle dimissioni porta a giustificare le dimissioni. Per quanto riguarda i dg in scadenza, dicevo, come tutti sanno, che nessuno di quei decreti era a rischio da parte di maggioranza, quindi non si può neanche dire che Letta si dimette perché prevedeva una sfiducia.
          Si dimette così. Punto

          Pensi che roba: la vicenda Tambroni non è identica a quella Letta. Brava. Qualcuno ha detto che lo era?
          Mi si chiedeva ma quando mai un PdC si presenta alle Camere pur non avendo il sostegno della direzione dei partiti della maggioranza parlamentare. Ecco l’esempio.
          Ha accettato, pensi un po’.
          Se il PdR ti rinvia alle Camere, tu non *accetti. Ci vai perché ti tocca.
          Il PdR è obbligato ad accettare le dimissioni del PdC – ci dicono i manuali – solo nei casi di mancata concessione della fiducia iniziale, approvazione della mozione di sfiducia, rigetto della questione di fiducia o in caso di morte, impedimento permanente o decadenza di diritto del Presidente del Consiglio.

          Ricordavamo l’ottima salute di Letta e gli auguriamo di campare cent’anni.

  30. @paolo
    quando Berlusconi nel 2011 rassegnò le dimissioni, non ci fu alcun passaggio parlamentare, idem con Monti…dal momento che Letta ha rassegnato LUI le dimissioni, irrevocabili, vorrei capire a cosa sarebbe servito perdere ulteriore tempo in aula..
    capisco che c’è gente che dei problemi del Paese se ne frega, e andrebbe a votare ogni giorno, però insomma…mi pare una pidocchiata (l’ennesima), attaccarsi a ste cose.
    vogliamo parlare della solita non-presenza dei 5 stelle al Quirinale? no…nemmeno questo non interessa nessuno, sono altre le cose importanti.
    ma vaglielo a spiegare….

  31. @paolo
    parafrasando un tweet del filosofo Di Battista…direi al tuo amico
    #matteostaisereno :)))

    (e digli che è una battuta..)

  32. @Luigi
    Ma infatti… è quello che sto cercando di dire anche io. Non mi pare che le dimissioni di Letta non siano ortodosse. E soprattutto mi pare che affermare che negando un dibattito parlamentare – costituzionalmente non indispensabile – si neghi il confronto democratico, sia una grande forzatura. Semmai, come avete ricordato sia tu che Sed, il confronto democratico lo si rifiuta non recandosi alle consultazioni di Napolitano…

    1. @paolo
      credo che siano solo i grillini e qualche “idiota inutile” di F.I. a chiedere il passaggio parlamentare, ma credo che lo facciano più per propaganda politica che per reale convinzione…
      Mi domando quanto sia invece costituzionale disertare i colloqui con il Presidente della Repubblica…

      1. p.s.
        si potrà discutere all’infinito sulle modalità che hanno portato Letta a rassegnare le dimissioni INEQUIVOCABILI…il resto però è fuffa propagandistica, perfettamente inutile…

  33. @matteo
    era una battuta, mi è venuta così..ogni tanto capita anche a noi del Bar Sport di fare dell’ironia :)
    io? sono perplesso….
    Ma sul mancato passaggio in Parlamento, la penso come Napolitano e Paolo :)
    perfettamente inutile, e non credo affatto incostituzionale.

  34. @Rear e Luigi
    Posto che prendo atto che il dibattito parlamentare mi sta da qualche parte tra il non indispensabile e l’inutile, vi chiedo aiuto.

    Affacciandosi alla Finestra di Fronte, abbiamo visto che il governo delle larghe intese Letta I si presenta con un programma di riforme abbozzato, ma di cui abbiamo chiari gli ambiti, per durare circa 18 mesi.

    Nel frattempo la maggioranza perde FI, ma tiene piuttosto bene.

    Lo cambiamo con un governo Renzi, immagino ci saranno delle differenze.
    Mi aiutate a elencarle? Io inizio con quelle più visibili e quindi più facili.

    Dalle dichiarazioni pre e post incarico capiamo che il nuovo esecutivo abbozza una serie di riforme di cui non intravedono particolari differenze rispetto alla precedente esperienza.
    Questo governo si dà quattro anni e per alcune di quelle riforme sta lavorando con FI, seppur al momento non è chiaro se FI sosterrà il governo, forse darà appoggio esterno.

    Pensa che un tempo ti parevano tanti 18 mesi.

    @Rear
    Mi spiace, non presentarsi alle consultazioni non è rifiutare il confronto democratico.
    Se non c’è il confronto democratico non lo puoi inventare.
    Pensa che le consultazioni non sono neanche previste dalla Costituzione, mentre la sfiducia sì. Le dimissioni irrevocabili non sono previste dalla Costituzione, ma per ovvi motivi non le possiamo escludere a priori. Tuttavia vanno gestite. Più su ti raccontavo che nella storia della repubblica sono state gestite come con Letta solo le ultime due volte.
    Quindi se cade un governo per ragioni misteriose e, alle richieste delle opposizioni di presentare il governo in parlamento a spiegare ti rispondono di no che c’è fretta, allora non puoi chiedere alle opposizioni di fingere che esista un confronto democratico che non c’è.

    1. @Matteo
      Ridaje… ma questo passaggio parlamentare è previsto o no dalla Costituzione? Parrebbe di no. E’ successo solo 3 volte, ma così facendo si è violata la legge fondamentale dello Stato? Parrebbe di no. Perlomeno Napolitano sostiene che tale passaggio non è necessario. Se però così facendo il PdR attenta alla Costituzione, si può sempre metterlo in stato di accusa. Ci sarà chi deciderà se il M5S ha ragione oppure no. L’ultima volta avete avuto torto.
      Quanto al resto, anche io ho molti dubbi che Renzi potrà riuscire laddove Letta ha fallito, prima di tutto perchè gode della stessa maggioranza. Non ho mai creduto all’idea che vi possa essere un “salvatore della Patria” e non mi piace neppure pensare che i problemi di un Paese possano essere risolti da un uomo solo. Ripeto: amministrare lo Stato non è come giocare una partita di pallone: non è quindi cambiando l’allenatore che ci si possa aspettare di fare goal.

      1. @Rear
        Ricordiamo però che è maleducazione attribuire a qualcuno cose che non dice?
        Non è stato violato alcun articolo della Costituzione e nessuno lo ha affermato.
        (Forse Camoscio ci ha pensato, ma poi non ha insistito, magari chiediamo a lui)

        Non ti ho scritto che è stata violata la costituzione.

        Ti ho scritto che il passaggio alle Camere avrebbe permesso il PdC a chiarire al Paese perché si dimette da una responsabilità che ha assunto di fronte al Paese (no, un’eventuale intervista a Daria Bignardi o Fabio Fazio non è sostitutiva di un PdC che si rivolge ai rappresentanti del popolo che gli hanno dato numerosi attestati di fiducia) e alla maggioranza di spiegare, se lo sa, perché la direzione della forza principale ritiene di spingere il PdC a questa scelta. Non è stato fatto.

        Quindi abbiamo un PdC che si dimette perché glielo chiede un’associazione privata. Tutto qua.

        1. @Matteo
          E riridaje… copio incollo quanto già scritto (poi la smetto perchè evidentemente siamo su due posizioni inconciliabili): onestamente, cosa ci sarebbe da discutere in aula? Mi pare tutto lampante. Letta si dimette in modo irrevocabile perchè il suo segretario ed il suo partito non lo sostengono più. Se non esiste un formalismo tecnico che mi impone di andarlo a riferire in Parlamento (ed abbiamo visto che non esiste) non vedo proprio il motivo di questo passaggio. Non ti aspetterai certo chissà quali elementi di chiarezza o novità da questo genere di dibattito, vero?

          1. Lascia stare Rear,una delle sindromi del lunedì di Matteo è non capire quando è ora di fermarsi.
            E’ una nevrosi non gravissima e si cura.
            Ma vaglielo a spiegare

    2. Va bene Mattè allora tutto si giustifica – mancati incontri,gazzarre,scatole di tonno consultazioni in piazza,passeggiate sui tetti – perché manca il confronto democratico,perchè Letta non ha spiegato alle Camere?
      E vabbè siamo all’infantilismo senza l’estremismo,alla lamentazione,all’arrampicata sugli specchi.
      E’ questa la politica delle stelle?Mandiamo tutti a casa etcetc
      Bravi.

    3. @matteo
      il Governo Letta in 10 mesi ha prodotto solo il pastrocchio dell’IMU…in 8 mesi cosa avrebbe potuto fare?
      quanto al programma identico, lo credo bene…il giorno prima di dimettersi, Letta ha portato il programma di Renzi, mica scemo?
      E comunque, legge elettorale, articolo V, Senato, sono cose che a voi non interessano, come nemmeno le riforme su lavoro e sulla Pubblica Amministrazione, quindi,…..

      1. No un gruppo era troppo impegnato a lamentarsi della mancanza di democrazia e di dibattito parlamentare, un altro a contare gli scontrini,un altro a reinventarsi la costituzione la prassi e i codici e un ultimo assisteva estasiato ad un’esecuzione della stornellatrice Taverna, impegnata nel suo famoso hit….”che c’annamo affà,se guardamo ‘ntorno e dimo nun c’annamo” quasi un haiku che dico…. un limerick…

  35. @Sed
    :)

    @Luigi
    Bella vittoria però il PD perde ben 2,6% rispetto alle politiche di un anno fa, quando il segretario era Bersani… un risultato non incoraggiante… bene SeL che guadagna 2,2, incomprensibile l’UDC che guadagna ben 5 punti percentuali…

    1. Nella coalizione di centro sinistra alle amministrative sarde ci sono praticamente tutti, è possibile che rispetto alle politiche i voti del PD abbiano preso la strada di varie liste civiche e formazioni che un anno fa non c’erano.

  36. @Sed
    Prendiamone atto. Oggi comunque la notizia mi pare quella relativa a Barca (che stimo), che in merito all’operazione Renzi parla di avventurismo senza idee. Dall’altra parte il neo premier annuncia nientemeno che una riforma al mese!!! Ti dirò, mi ha fatto tornare alla mente quell’altro che prometteva un milione di posti di lavoro! BUM!!!!

    1. Barca esprime preoccupazioni che ci siamo già raccontati nei post e altrove.E fin qui…….
      Il problema per quanto riguarda me è come le esprime, ovvero con toni che non sono i suoi abituali. Sono rimasta impressionata.
      Poi c’è un problema di metodo nella ricerca dei ministri che lascia un po’ perplessi : Barca Prodi e la Reichlin non è che siano propriamente intercambiabili.Ora le cose da fare, in parte, quelle sono …però…c’è una visione? E se c’è qual’è? Per allineare le idee di Renzi devo rispolverare la sua mozione congressuale?Boh

      1. @Sed
        I toni di Barca non sono abituali forse perchè erano propri di una conversazione privata che lui pensava di tenere col vero Nichi Vendola… quanto poi al chiedersi se c’è o meno una visione in questa operazione, mi pare più che legittimo…

  37. @paolo
    avrei voluto vedere se il PD avesse perso cosa si sarebbe detto..prendiamo quello che c’è, cioè un Governatore..manco io capisco l’UDC…che abbia preso i voti di Grillo?? deludente la Murgia.
    Quanto a Barca, da sempre è un nemico di Renzi, non mi stupisco di nulla..
    infine le promesse di Renzi: non so se riuscirà a farle le riforme, almeno lui ci prova.
    O era meglio l’immobilismo di Letta?

    1. @Luigi
      3 mesi per 3 riforme che aspettiamo da 30 anni? Ma se era così facile perchè non lo ha fatto nessuno prima di lui??? Serietà. Ci vuole serietà. La stessa che è mancata in questa operazione…

      1. Barca per sua natura non è nemico di alcuno.E’ una persona seria che, tanto per dire, ha rifiutato di correre per la segreteria per continuare a svolgere un lavoro diverso con i circoli.Come carriera ne ha scelto una modesta : direttivo di un circolo in Campo de’ Fiori.
        Ed è estremamente competente in molti settori chiave in cui sarebbe utile orientarsi con sicurezza,vedi il funzionamento della macchina dello Stato che non è precisamente una robetta da poco.
        Molti governi inciampano nei meccanismi complessi o addirittura nelle manovre di super-burocrati che remano contro.Non sarebbe stata una cattiva idea convocarlo ascoltarlo e confrontarsi con lui. Non mi stupisco che si sia tirato indietro rispetto ad un invito frettoloso.

        1. @Sed
          Il rigore e le qualità di Barca sono indiscutibili. Ecco perchè i suoi rilievi (ancorchè estorti in maniera discutibile) devono far riflettere. Torno a dire: tutti ci auguriamo che Renzi riesca nella sua impresa, le perplessità però aumentano di giorno in giorno…

          1. Vabbè.Bando all’emotività (lo dico a me stessa):
            la legge elettorale ha bisogno di una sistemata,per le riforme istituzionali mi pare che tutti vadano assicurando sostegno.
            Ho bisogno di credere che chi sta operando,scarpe chiodate a parte,lo stia facendo con cognizione di causa.
            Non posso pensare che tutte le persone,preparate,importanti che hanno dato credito a Renzi siano pazzi appresso all’incantatore di serpenti.
            Attiviamo la speranza ( e la scaramanzia)

            1. @Sed
              Io ho letto di diktat sulla legge elettorale da parte di Alfano in cambio dell’appoggio al governo. Certo che se Renzi dovrà muoversi su 2 maggioranze, una per fare il Governo, l’altra per fare le riforme (con FI), lo vedo male…

              1. Beh per fare le riforme servono maggioranze ampie non trovo scandaloso che per abolire il titolo quinto o il senato si ricorra pure al voto di quello che passa : è una necessità.
                Non so di questi diktat e non m’interessano le indiscrezioni.
                Credo invece che non convenga troppo ad Alfano, in questo momento, tirare troppo la corda.
                Mentre per la legge elettorale c’è da vedere questa storia delle liste bloccate e delle preferenze. Sono due punti che si possono gestire tra Primarie e collegi uninominali.
                Una cosa è certa : se non portano a casa la legge elettorale perdono la faccia definitivamente.

      2. @paolo
        e che facciamo allora? continuiamo altri 30 anni senza che qualcuno provi a fare le riforme?
        perlomeno lui ci prova…poi vedremo se sarà in grado di trasdurre in fatti le parole…

  38. Leggi cosa ne pensa Ferrara…..

    Giuliano Ferrara
    “Bisogna fare un monumento a quel grandissimo caz@one di Beppe Grillo. Con il suo solo esistere turpiloquente, con la sua sciocca immobilità prepolitica casaleggiana, con il suo mostrarsi e nascondersi da uomo mascherato della democrazia, con le sue scelte e non scelte, quel magico pirla ha portato nell’ordine a tre magnifici risultati per noi della casta: la rielezione di Napolitano, la liquidazione del Pdmenoelle di Bersani, l’incoronazione e la destituzione di Letta, così, per una fase di trastullo funzionariale senza arte né parte, e infine – non senza il passaggio della celeberrima resurrezione di Berlusconi, che non era mai morto ma certo grazie a Grillo oggi se la spassa alla grande – alla nomina a premier di Matteo Renzi”

  39. @Luigi
    Mah… non so quanto grillo c’entri con ciò che Ferrara definisce “tre magnifici risultati”. Sicuramente ha molto a che fare con le dimissioni di Bersani e con la successiva nascita del Governo Letta, mentre mi par di poter dire che la rielezione di Napolitano è vicenda tutta a carico dei partiti tradizionali, PD in primis coi famosi 101 impallinatori di Prodi…

  40. @paolo
    in effetti, sul discorso della rielezione di Napolitano, il PD ci ha messo molto del suo..
    pare, ma io non ci credo, che oggi i 5 stelle manco si presentino alla consultazione: non hanno tempo, devono provvedere all’espulsione del grillino che domenica è andato a Ballarò..si va sempre per priorità.

  41. @Luigi
    Pare che la decisione se andare o no alle consultazioni la prenderà il web… mah… a volte mi mancano le parole… così faccio parlare le immagini. Questa è per Matteo :)
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    1. Mica ho capito il collegamento logico che dovrebbe passare tra richiesta delle opposizioni che il governo uscente porti la crisi in Parlamento – unto del Web – scatoletta di tonno -consultazione online sulla partecipazione alle consultazioni per la formazione del governo Renzi.
      Chi mi spiega, per favore?

      1. @Matteo
        Beh, mi pare che la vignetta si spieghi da sola. Collegamenti logici diretti non ce ne sono… diciamo che la vignetta fa ridere a proposito di una richiesta pretestuosa, mentre la consultazione online per sapere se fare la consultazione con Renzi è ridicola già di suo… non c’è bisogno di vignette :)

        1. Il passaggio in parlamento – che rappresenta il popolo italiano – di una crisi di governo decisa da 130 rappresentanti di un’associazione privata ti fa ridere.
          Un movimento di opposizione che chiede ai suoi iscritti se ritiene di incontrare il premier incaricato di formare il governo ti lascia senza parole.
          Pur non essendo di mio gusto, in linea teorica capisco la restrizione di aree democratiche e persino il totalitarismo. Ho persino vissuto, studiato e lavorato in Paesi non democratici e ne sono sopravvissuto.
          Quindi rispetto la tua inclinazione.

        2. @Matteo
          Beh, se c’è qualcuno che se ne intende di restrizioni di aree democratiche è proprio Grillo… basti rileggersi uno dei miei post su di lui dove si argomenta il perchè. Quanto poi alle consultazioni online che ho definito ridicole, qualcuno dovrebbe spiegarmi sulla base di quale criterio si indicono. Perchè su certi argomenti si e su altri no? Non si è mai capito. E poi: non ti pare demagogico – ad esempio – proporre le consultazioni online per decidere quale legge elettorale presentare. Perchè qualche centinaio di internauti brufolosi dovrebbe essere più competente su ripartizione di seggi, collegi plurinominali e soglie di sbarramento della dirigenza di un grande partito di massa (come il M5S). Siamo sicuri che il “televoto” a cui a volte si affida grillo sia da preferire alla democrazia rappresentativa? O forse siamo tutti dentro un gigantesco X Factor e non ce ne siamo ancora accorti?

          1. Sai che ti adoro, ma la restrizione delle aree democratiche c’è se c’è, non se ne scrivi tu qui.

            Che l’operazione crisi di governo sia stata tutta decisa e lanciata internamente ad un gruppo ristretto di un’associazione privata, senza spiegarne le ragioni, sottratta non solo al semplice dibattito parlamentare, ma persino alla base del partito che quella direzione si presume rappresenti. Mica lo decido io. È così. Ti dici vicino a Civati, linki quando possibile Barbara Spinelli etc. però questa ovvietà – che loro mi pare ti indichino con ansia crescente – ti sembra irrilevante. Eppure hai notato pure tu che la crisi era negata fino a poche ore prima, che nessuno è stato eletto con le primarie per arrivare a Palazzo Chigi in quel modo e tutto il solito brodo.
            L’Italia attraversa un cambio di governo senza sapere perché. Chi ha aperto la crisi non ha ritenuto di giustificarla. Poiché c’è un’urgenza – ma non si dice quale – si ritengono impliciti passaggi che magari avrebbero fatto chiarezza. La crisi – in un qualche modo ci si fa intendere – si giustificherà a posteriori con i miracoli successivi.

            In tutto questo non mi è chiaro in che modo M5S limiti o restringa aree democratiche.
            Le consultazioni online le fanno ogni tre per due, apparentemente quando il gruppo parlamentare non esprime una linea coesa e lo richiede. Oppure quando ci sono aree del programma da definire che non sono tra i punti originari.

            Mi colpisce la definizione di internauti brufolosi, meriterebbe secondo me una riflessione.
            Tuttavia certo saprai che il voto online sulla legge elettorale è preceduto da un intervento di Aldo Giannulli (che quando scrive sui giornali scrive solo su giornali di sinistra-sinistra) che spiega il meccanismo dei sistemi di preferenza, dei collegi etc.
            Il che non fa dei brufolosi esperti di metodi elettorali, tuttavia dà loro informazioni e la possibilità di esprimersi. Il movimento preferisce così. Non vedo limiti alla rappresentatività e alla democrazia.

            In alternativa puoi votare alle primarie un candidato segretario che dichiara di avere tre proposte e chiede agli altri di scegliere fra esse.
            Poi insieme a Verdini aggiusta il Porcellum e lo chiama Italicum.
            Questo secondo metodo prevede che il sistema elettorale venga disegnato da due persone, di cui cmq non possiamo apprezzare il know-how scientifico, ma apprezziamo esperienze pregresse.

            Come dicevo, magari non è di mio gusto.
            Ma rispetto la tua inclinazione.

          2. @Matteo
            Quanto all’associazione privata, abbiamo detto già tanto, inutile ripetersi. Quanto poi alle consultazioni online, bisogna ricordare che quando si parla di Rete, in realtà non si intende la Rete, ma la rete dei Cinque Stelle. Ossia gli attivisti certificati del Movimento, un numero ristretto e “militante” di persone che si esprimono via web. Non mi pare che qualche migliaio di attivisti certificati possano essere davvero rappresentativi dei milioni di votanti che un anno fa hanno scelto il Movimento. E questo al netto delle considerazioni più tecniche su chi controlla i risultati e sulle irregolarità che la piattaforma consente (http://www.corriere.it/politica/14_gennaio_23/attivista-5-stelle-la-democrazia-web-truffa-ho-votato-piu-volte-diversi-profili-8df59674-846c-11e3-a32e-831830ba1aa5.shtml) e dei dubbi espressi nel mio commento precedente…
            Ho scritto decine di post su Grillo e sul Movimento spiegando i suoi tratti antidemocratici ed eversivi, se hai voglia puoi rileggerteli e così capirai perchè parlo di restrizione dell’area democratica. Se invece non hai tempo, basta che ti guardi lo streaming di oggi… bell’esempio di democraticità di Grillo. Complimenti! Ha fatto un comizio senza dare a nessuno la possibilità di replicare… l’eventualità di ascoltare gli altri , di confrontarsi davvero non è prevista! Bell’esempio di democraticità, davvero!!!

            1. Rear, il numero è ristretto per ovvi motivi d’età del movimento, cresce nel tempo, leggo che ora sono ca 80K.
              Le regole per certificarsi le conosci, o le puoi reperire, quindi sappiamo che si tratta di cittadini incensurati elettori della repubblica.
              La maggiore età non esclude il superamento dell’acne, ma ritengo che la tua definizione sia cmq meritevole di riflessione.
              Anche se non credo siano tutti attivamente impegnati nei meet-ups o ai gazebo, certamente certificarsi ed esprimersi su quei temi, considerando la qualità dell’informazione italiana, la progressiva diluizione della rappresentatività e la coscienza che il voto si traduce automaticamente in un’azione del gruppo parlamentare, fa di loro dei “militanti”, il che non è mai negativo. Anche il PD ha dei “militanti”, ha anche molti elettori o potenziali tali che magari danno due Euro per votare il candidato segretario. Tuttavia a nessuno di loro è stato spiegato alcunché in termini di legge elettorale, crisi di governo etc. né è stata loro chiesta un’opinione al riguardo. Lo leggiamo anche nei commenti dei “militanti” che scrivono qui sul tuo blog.
              Il voto sul portale di M5S è vincolante, cioè il gruppo parlamentare ne fa poi uso per dirigere l’azione politica. Nel PD non se ne è parlato neanche in termini consultivi. Eppure gli strumenti sono a disposizione.

              La regolarità del voto va ricercata con tutti i mezzi, nessuno può sottrarsi a verifiche. Ho letto anch’io di questa segnalazione (data l’attenzione dei media e l’esiguità episodi riportati, sarei portato a pensare che il sistema funziona. Del resto quando chiedi, tutti affermano che una volta votato non hai più accesso al foglio relativo) e sappiamo che lo staff del blog si è immediatamente impegnato a verificare e intervenire. Come sai il voto online sul portale e piuttosto frequente e se l’accesso multiplo fosse diffuso se ne avrebbero moltissime segnalazioni.
              Il sospetto sui risultati va da sempre in coppia con il fenomeno del voto, qualunque esso sia.
              Le stesse primarie PD sono state accompagnate da episodi e denunce, come sai.
              Tuttavia ti sarai accorto che il voto online dà risultati che divergono dalle opinioni di Grillo e Casaleggio: dopo il voto sulla depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina, quello sull’opportunità di partecipare alle consultazioni.
              Impossibile escludere che manipolino astutamente il risultato proprio per smentire Rear Window, però mi pare un sospetto che è sano non coltivare.

              Sulla decisione presa da 130 rappresentanti della direzione di un’associazione privata hai già detto. Sul sistema elettorale scritto a quattro mani non ho letto cose divergenti. Quindi ne prendo atto.

              (l’incontro con Renzi lo guarderò forse stasera su youtube)

              1. @Matteo
                Caro Matteo, il voto online dà risultati che divergono dalle opinioni di Grillo e Casaleggio apparentemente… perchè non credo che gli attivisti certificati del M5S si siano espressi in Rete perchè Grillo andasse a Roma per fare un monologo, un comizio arrogante, senza dar modo all’interlocutore di esprimere le proprie opinioni. L’idea di confrontarsi democraticamente con le altre forze politiche legittimamente elette non è prevista da Grillo. Il Movimento ne prenda le distanze una volta per tutte o non potrà contestare le accuse di antidemocraticità che gli vengono rivolte…

            2. Incredibile dopo due giorni la discussione non procede di un millimetro.E questo non tanto perché nessuno è stato in grado di convincere l’altro ma perché si continua a buttare carne sul fuoco con buona pace dell’ordine del discorso.
              Si trolleggia che è un piacere.
              Se la procedura non è istituzionalmente scorretta è inutile…si tratta di attivare consuetudini e prassi?
              Mettiamo pure che sia lì l’insulto al popolo sovrano rappresentato in parlamento, resta il fatto che la crisi si è avviata perché Letta si è dimesso.Poi se glielo ha chiesto la fidanzata,il club degli scacchi o il suo partito,non è affare che riguardi il parlamento che oltretutto nella scelta del primo ministro ha un ruolo sfumato rispetto a quello del presidente.
              Allora si può parlare magari di mancanza di garbo,di stile,di senso dell’opportunità politica ma se Letta si rifiuta di andare in parlamento a spiegare esercita un suo diritto
              E venitemi a dimostrare il contrario.
              Conclusione Matteo è libero,assumendosi le proprie responsabilità, di scrivere sui muri,sui blog o dove gli pare a lui che Letta è un puzzone, Renzi un dittatore e che il PD fa come gli pare restringendo gli spazi di democrazia e maltrattando il popolo.
              Ma non può dire che fa questo in spregio di alcuna LEGGE
              Inutile continuare.Il piano della legalità non è stato violato e questo è quel che interessa alla maggior parte dei commentatori qui dentro e che saranno pure morti viventi,camerieri dei poteri forti al libro paga di De Benedetti ma tant’è.
              Il resto è fuffa per i sopra nominati commentatori e irrinunciabili diritti per Matteo che dovrà rassegnarsi di fronte alla forza delle cose.
              E cioè che abbiamo concetti della democrazia – e non solo di quella- DIFFERENTI
              (scusa Rear ma sennò non la finiamo più e francamente tutto ciò sta diventando poco divertente molto snervante)

              1. Io sono perfettamente d’accordo con Sed, che ci ricorda che se Grillo interrompe Renzi durante le consultazioni in streaming è forse un maleducato, ma non infrange nessuna legge, la democrazia non è a rischio etc. etc, che sennò ci si stanca

                1. Infatti.Grillo è libero di gestire come crede i suoi colloqui : così facendo si prende le sue responsabilità di fronte agli elettori.
                  Credo che tra le righe Renzi glielo abbia anche detto.
                  Cosa vuole che gli mandi un galateo?Un manuale di stile o di grammatica? Un dietologo?Un barbiere?
                  Come ben sa io non ho una grande opinione dei leader maximi delle stelle ma difficilmente mi unisco ai denigratori.
                  Come intendano gestire il partito e le consultazioni sono affari loro e dei loro iscritti.
                  E pretendo altrettanto rispettoper il PD.
                  Bocciofila per bocciofila.Associazione privata per associazione privata :
                  gli elettori giudicheranno

                  1. Appoggio Sed che chiede rispetto per il PD. Che si può intendere in senso stretto come associazione privata con i suoi organi interni, o in senso largo come i suoi militanti e i suoi elettori.
                    Al netto della citazione sbagliata di Stiglitz, tutto sommato condivido l’articolo di Spinelli che gira da tutto il giorno dappertutto e alla fine m’è toccato leggere.

                  2. Cel’ho in carta grazie, dopo la leggo, atteso che queste signore, figli illustri,vedove illustri con la chioma candida la citazione facile e l’eloquio da tregenda un po’ Fallaci (Oriana) e che dai propri attici di Parigi ci dicono come vedono le cose,non sono esattamente la mia tazza di the

                    1. (si ma qui è ‘na coda de cavallo..altro che capello)
                      Improvvisamente a tutti è scattato il senso di protezione e la stima per Letta.
                      Sentimento condiviso quantunque non più tardi di dieci giorni fa erano peste corna e vituperio…(anche da parte dell’illustre scrivana di Parigi).
                      E vabbè ‘sto partito è bolscevico (solo una liberale fatta e finita può considerare un’offesa l’aggettivo)
                      Pure Letta però che in nome di una ragione ritenuta superiore accetta i diktat,rifiuta le cariche,si ritira in buon ordine e non va in Parlamento a raccontare quanto siano cattivi i Suoi.
                      Il cerchio si chiude con un tratto di superiorità etica e di stile.Chapeau bas.

                    2. Sì, la telenovela.
                      Poi parte per l’Australia con la famiglia, ma la mattina mentre fa jogging si scontra casualmente con una bionda fenomenale che gli ruba il cuore e si trasferiscono a coltivare perle alle Fiji.
                      Dài Sed, cavoli…

                    3. Cavoli….?
                      se il tuo partito ti dice che non vai bene puoi provare a dimostrare il contrario ma se quelli insistono hai due strade : o te ne vai o resti e abbozzi.
                      C’è assai poco di telenovelesco in tutto ciò.
                      Aggiungo che non s’è divertito ma proprio per questo è apprezzabile il gesto.
                      Mi sa che lei non ha capito come funzionano le cose dalle nostre parti.

                    4. Sed, faccia come le pare, ma Letta se n’è andato perché resistere ulteriormente – ricordiamo la presentazione del piano Impegno Italia (e relative ironie. Colpa dei writers sempre più stanchi. Solidarietà) – non sarebbe servito a chi cmq resta parte di un sistema, anche senza cariche. Letta è diverso da Civati – o almeno spero per i simpatizzanti di Civati. Non ha fatto il PdC, né ha smesso di farlo, per un progetto politico in senso civico – infatti non abbiamo visto progetti di sorta – ma per puro spirito di difesa di un blocco di potere. Il successo di quella difesa passa anche per la sua sostituzione con Renzi.
                      Insomma, sta da papa, non si metta a ripassare knitting techniques for beginners per fargli una sciarpa da mandargli via Traco10.

                    5. Bah queste sono opinioni sue.
                      I blocchi…non so di che parla e non lo voglio sapere.
                      Come chi drammatizza quel che sta succedendo in queste ore..
                      In queste ore succede quel che succede sempre quando si formano i governi.
                      Quel che invece mi premeva dimostrare tornando a bomba cioè al presunto bolscevismo è che Letta è stato sfiduciato da un’assemblea eletta da 3.000.000 di persone non più tardi di due mesi fa e che rappresenta gl’iscritti.
                      E a quelle decisioni si è adeguato.Spero per lui che stia da papa e anche da re così si risparmia sciarpe che non saprei come confezionare.
                      Certo è che se fosse stato della schiatta dei Razzi e degli Scilipoti avrebbe avuto ponti d’oro ovunque.
                      Qui ha ritenuto di adeguarsi sentendosi parte di una collettività di cui gli premono le sorti.
                      Eh lo so che è più suggestivo il blocco e il potere forte ma,come al solito,non si possono mischiare le capre con i cavoli.

                    6. Vabbé vabbè… e poi, raccogliendo le perle, lui e la bionda tirano su un’ostrica magica che si rivolge a loro con un lamentoso sospiro e dice etc.etc.
                      I ponti d’oro… per andare dove? Dove sta già?
                      Preferisco immaginarLa, cara Sed, come incapace di credere a questa follia che ha scritto della collettività che gli preme, i ponti etc. Gesù.
                      Mi lasci nell’illusione.
                      Esco (o, se preferisce, attraverso il ponte levatoio d’oro a cavallo del mio destriero). Buona serata a tutti.

  42. @paolo
    ehh sai quante ne usciranno ancora..!!
    a proposito, contrariamente a quello che sperava Grillo, 20.000 iscritti hanno deciso che deve andare alla consultazione con Renzi…naturalmente in diretta streaming, ci mancherebbe, lo chiede pure Matteo…vediamo cosa ne esce fuori.
    Intanto ieri sera a Sanremo ha già dato spettacolo, offuscato però dai due poveri disgraziati che hanno minacciato di lanciarsi di sotto: gli hanno rovinato lo show…accidenti a loro e ai loro problemi…

  43. @Luigi
    Le modalità con cui Grillo ha gestito la consultazione con Renzi sono esemplificative dell’idea di democrazia che il profeta del vaffanculo profonde nel suo Movimento. Non credo che chi in Rete abbia votato perchè Grillo sentisse cosa aveva da proporre Renzi al Movimento, lo ha fatto perchè Grillo si esibisse in un comizio arrogante e irrispettoso delle idee altrui. In 9 minuti il segretario del PD (che solitamente è uno a cui non manca la parola) è riuscito a parlare solo per 140 secondi. Davvero pensiamo che personaggi del genere sappiano guidare un Movimento politico? Possiamo chiederci cosa succederebbe al Paese se questa intolleranza venisse premiata col voto?

  44. @Luigi
    Del resto lo ha ammesso anche lo stesso Grillo alla conferenza stampa che ha seguito l’incontro. “Non voglio colloquiare, ma eliminare”. E poi se la prendono pure se gli dicono che sono fascisti… altro che maleducazione!!!!

  45. Le cose vanno esattamente così Caro Rear,
    incapace di ricondurre la conversazione ad un tema, o si nega o si minimizza o la si butta in caciara.Oppure si fa passare per scemetta Sed.
    Ma per riuscire in quello bisognerebbe avere qualche numero in più.Ammettiamolo.
    il tema era : sono stati adottati metodi bolscevichi con Letta?
    Svolgimento : probabilmente si ma se lui per primo non ha abbozzato reazioni di sorta -passaggi alle camere,interviste ai giornali,uscite clamorose dopo aver schiaffeggiato Renzi – è evidente che anche lui è parte di quella collettività che lo ha sfiduciato.Inutili (e pelosi) sono i difensori di uno che non ha chiesto di essere difeso.
    Come disse la Taverna che non è la Spinelli ovvio – aho Letta me fa tenerezza – non ascoltando se stesse né l’una né l’altra,non ammettono il gioco di carambola non autorizzato (dal comportamento di Letta).
    Inutile dire che come ne parli con stima vieni praticamente massacrato.
    Aho eppure parlo italiano.

  46. @Paolo
    che poi mi domando: visto che lui non è nemmeno in Parlamento, e, come dice lui, non manipola i suoi 160 soldatini: ma che ci è andato a fare????

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