Carnage

Carnage

Carnage è una formidabile prova attoriale. Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly in stato di grazia, un’impeccabile sceneggiatura con dialoghi corrosivi e tempi perfetti, e una regia serrata ed incalzante dimostrano che si può realizzare un film eccellente pur ambientandolo fra 4 mura, senza stacchi temporali. Due coppie di genitori si incontrano per la prima volta in un appartamento di Manhattan dopo una violenta lite fra i rispettivi figli undicenni. Quella che inizia come una civilissima visita di cortesia con tanto di tortà, caffè e scambi di convenevoli, si trasforma ben presto in un gioco al massacro che non risparmia nessuno.

Il nuovo film di Roman Polanski è un’amarissima commedia che svela ciò che si cela dietro una “famiglia borghese” quando cadono le maschere del perbenismo e le convenzioni sociali. Ecco allora che fra i 4 personaggi nascono e si sfaldano repentine alleanze, dapprima tra una coppia e l’altra e poi tra i due sessi. Ci si attacca senza alcun ritegno, sembra che ci si comprenda per un attimo, salvo poi riprendere le reciproche ostilità. Se si considerano le sue ben note vicissitudini personali, è facile scorgere nel lavoro del regista [che rispetto alla piece teatrale da cui il film è tratto sposta l’azione da Parigi a New York] una ferocissima critica alla società americana, così puritana e moralista in apparenza, ma che sotto il tappeto nasconde pregiudizi, vizi e contraddizioni.

26 pensieri riguardo “Carnage

  1. Bellissimo. La cosa che mi e'piaciuta di piu' e' che, nonostante temporanee alleanze, alla fine le 4 persone si scarnificano abbastanza, senza avere, per loro un reale o quanto mena, visibile lieto fine. Proseguiranno la loro vita di coppia, probabilmente, come prima o forse no, ma quel che vediamo e sputi e veleno fino all'ultimo, battaglia all'ultimo colpo, senza facili consolazioni, se non….i ragazzi, alla fine, nel parco. Ma quella e' un'altra storia!

  2. @Ale55andra
    Un buon film è una di quelle cose per cui vale la pena vivere, tanto per citare Woody Allen… :)

    @pavelo
    Nel caso, fammi sapere… 

    @aleike
    Ho letto che il lavoro di Polanski si differenzia dalla piece teatrale proprio per il finale, che lui ha voluto aperto ad una piccola speranza per le nuove generazioni, visto che gli adulti sono senza una via d'uscita… 

  3. Voglio vederlo, penso di andare domani sera o mercoledì. Posso chiederti in che sala l'hai visto ?
    Ormai di mymovies non mi fido più, dopo che mi ha fatto sbagliare sala e orario per 2 volte di fila…

  4. Non lo sapevo, interessante….se non era per quello, era veramente privissimo di speranze, una liberta' creativa che il Regista si puo' decisamente concedere!:o)

  5. @ipitagorici
    Io controllo sempre su trovacinema.it… finora non ha mai sbagliato un colpo. Comunque l'ho visto all'America di Via Colombo…

    @aleike
    Eh si… in questo caso ben venga un barlume di speranza a cui appigliarsi… :)

  6. E' la prima volta, credo, che Polanski si (ci) concede una piccola deroga all'abituale senso di scoramento.
    Sono i ragazzini, ancora non condizionati da mode e sovrastrutture pseudo culturali ma è soprattutto il criceto che,sui titoli di coda, se la svigna felice di essere sfuggito a quella famiglia.
    Che poi ricorda qualcuno..
    Per il resto,  uno che è capace di dirigere un film ,non da casa, ma dagli arresti domiciliari che può fare quando torna libero sul set?

  7. sicuramente un film molto attuale…con un cast fantastico, e dopo la tua recensione, come si fa a non andarlo a vedere????
    seguirò il tuo consiglio..buona giornata

  8. Beh.. un minimo d'identificazione almeno.
    Poi diciamola tutta :   il film è molto Polanski ( luna di fiele,la morte e la fanciulla, l'inquilino del terzo piano etc etc) e se pensi che non c'era alcun bisogno di trasferire la storia da Parigi a New York..( pure certi ambienti parigini sono degni di rappresentare il peggio), ti rendi conto di come la sua vicenda personale entri nel film di prepotenza ( altro che vicini che tendono l'orecchio)
    Non credo sia ancora uscito in America, quantomeno non lo vedo in classifica ma la critica che conta gli ha già servito quanto basta di veleno.

  9. @luigi
    Non te ne pentirai! :) Buona giornata a te!

    @sedlex
    Beh… dopo che mi ci hai fatto pensare tu, direi che il Polanski-criceto c'è tutto! Quanto alla critica alla società americana, è davvero evidente…

  10. l'operazione trasposizione per me si è rivelato un tradimento. un tradimento al testo. leggere la piece è godimento puro, un crescendo di sensazioni.
    la regia ha tenuto tutto sotto il primo strato di pelle, come se non venissero fuori le ragioni vere del derioramento: ipocrisia, egocentrismo, meschinità, resta tutto sotto la superfici, ed esce solo attraverso le vene nella testa della foster.
    prova attoriale senz'altro, ma un film privo di movimenti di camera, una fiction di lusso, dove le inquadrature curate, leccate, elegante vorrebbero sostiuirsi alla camera da presa. deludente polanski (che amo forse più di qualsiasi altro regista… )
    un Allen qualsiasi avrebbe fatto altrettanto (si capisce quanto non stimi allen?)

  11. non avevo letto il tuto commento.
    il film si differenzia dal testo proprio nell'essenza.
    pur essendo letterale, se tu leggessi il testo ti costruiresti la tua storia in crescendo (lasciamo stare particolari francesi che hanno una bella rilevanza, ma poi mi si dice che sono una cagacazzi).
    Nel film è tutto su un livello : quello dell'isteria tipica americana.
    Il finale, nel testo è una chiusa del cerchio, dopo il crescendo si torna all'ipocrisia.
    La cazzata del criceto vivo e dei ragazzini che fanno pace, diaciamo che poteva anche risparmiarsela.
    Non so se si capisce che sono incazzata nera con Polanski: non posso pensare che un regista che ha diretto L'inquilino del terzo piano e Rosemary's baby, possa concepire la parola regia in questo modo….

  12. @crimson74
    Fammi sapere le tue impressioni se andrai a vederlo…

    @pyperita
    Ottimo :)

    @ziacassie
    A me pare invece che la regia di Polanski sia dinamica ed incalzante, facendo dimenticare che l'azione si svolge tutta dentro i confini di un appartamento. Non ho letto il testo da cui il film è tratto, ma devo dire che personalmente non ho trovato nulla di forzato o poco chiaro, tantomeno le motivazioni insite nel deterioramento dei rapporti fra le due coppie di genitori…

  13. @ziacassie
    Ho letto dopo i tuoi ultimi commenti.

    Dissentiamo. Personalmente trovo il paragone con La Nona Porta piuttosto azzardato, perchè mi pare che Carnage, a differenza del film con Johnny Depp, sia un lavoro riuscitissimo. Ti dirò che, contrariamente a te, mi è piaciuto anche il finale, ed il suo significato.

    Più generalmente penso, riguardo ai film tratti da romanzi o da testi teatrali, che a volte sia meglio vederli da "vergini", senza cioè aver letto nulla in precedenza, perchè comunque il rischio che il film non rispecchi le sensazioni che ci si era fatti col libro è davvero alta. Ed è un peccato, perchè comunque si tratta di due opere diverse che hanno a disposizione strumenti e livelli di comunicazione differenti, e metterle in relazione non è sempre giusto.

  14. Ogni trasposizione cinematografica è un tradimento : si tratta di linguaggi differenti. Ci sono parole che non possono essere racchiuse in alcuna inquadratura e inquadrature che valgono fiumi d'inchiostro.

    Visconti ha tradito Mann, Testori etc? Eccome no.Traendone egualmente capolavori.

    Per questo, non c'è verginità che tenga – e poi in  più di cent'anni, la verginità dello spettatore te la raccomando tanto – è meglio guardare a testi, drammi e film come a lavori diversi,non paragonabili.Il che vale anche per i lavori teatrali.

    Il senso di fastidio in Carnage è compreso nel prezzo del biglietto.Bisogna tenerselo caro.
    E poi lasciate che Polanski si vendichi un pochino di questi esponenti dell' upper class newyorkese, insopportabili ed isterici.Che ne ha ben donde.

  15. @sedlex
    Concordo con te. Del resto quando parlavo di verginità, lo facevo soltanto perchè mi rendo conto che mettere in relazione film e testo di partenza è esercizio che viene naturale. Invece bisognerebbe sforzarsi di considerare il cinema e la parola scritta due strumenti espressivi incomparabili.
    Sottoscrivo anche quanto dici su Polanski. L'aver spostato l'azione dalla Francia a New York ha un senso ben preciso. Polanski con questo film ha fatto ciò che ogni buon cineasta dovrebbe fare: ha preso un testo pre-esistente e lo ha fatto proprio.

  16. Tra l'altro il meglio del cinema in uscita per questa stagione è tratto da romanzi (bellissimo anche Cime tempestose).
    Moravia cedeva, più o meno, a chiunque li chiedesse, i diritti dei suoi libri per l'adattamento cinematografico , nella convinzione che, trattandosi di operazioni distinte,nessuno avrebbe potuto deturpare l'opera sua più di tanto.

  17. Visto con colpevole ritardo ieri sera, è davvero un bel film, riuscito, con attori in stato di grazia.

    Bellissime anche le due scene fuori dall'appartamento, con un tema musicale davvero interessante…

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