Il discorso alla nazione

Il discorso alla nazione

«Non è un seggio che fa il leader ma il consenso». Ecco l’unica frase condivisibile dell’ennesimo videomessaggio di berlusconi. E di consenso popolare il Cavaliere ne ha ancora molto, visto che alle recenti elezioni la coalizione da lui guidata è stata votata da quasi 10 milioni di persone. Un discorso alla nazione altrimenti irresponsabile e farneticante, grottesco a tratti, in cui l’ex premier recita come un mantra le solite veementi accuse nei riguardi della Magistratura e degli avversari politici, e chiama a raccolta i cittadini contro un potere dello Stato italiano.

Nelle parole del leader della rediviva Forza Italia c’è tutto il fallimento della Seconda Repubblica. Un fallimento che investe prima di tutto la destra, incapace in vent’anni di presentare una personalità alternativa a berlusconi che fosse in grado – per storia, capacità e carisma – di sostituirsi autorevolemente alla leadership del ducetto di Arcore. Fino a quando questa destra sarà composta unicamente da tanti yesmen e yeswomen, il cui maggiore compito è quello di difendere il padre padrone dai propri guai giudiziari, il Paese non potrà uscire dalla gigantesca anomalia che ne ha compromesso la crescita in tutto questo periodo. Il fallimento della Seconda Repubblica riguarda anche un centrosinistra che dal 1994 ad oggi è riuscito nell’impresa di apparire allo stesso tempo troppo sussiegoso e sterilmente antiberlusconiano, a dimostrazione dell’impreparazione a maneggiare il fenomeno berlusconi. Un fallimento però che non è soltanto politico, ma anche culturale, perchè alimentato da una pubblica opinione incapace di reagire ad una situazione che sarebbe inimmaginabile in qualsiasi altro Paese. L’indifferenza che i più dimostrano nei confronti in cui la cosa pubblica è stata gestita in questi anni è sicuramente il brodo di coltura che ha consentito a berlusconi di seguitare a spostare sempre un pò più in là il limite di ciò che viene considerato normale o giusto.

96 pensieri riguardo “Il discorso alla nazione

  1. Il discorso di ieri alla nazione non si è discostato minimamente da quello che tutti ci aspettavamo; una volta di più Berlusconi ha dimostrato di essere un ducetto autoreferenziale senza, per fortuna, avere le capacità e il carisma di suoi illustri criminali predecessori (Mussolini, Hitler, Stalin, Tito).
    Hai ragione quando affermi che Berlusconi ha goduto per tanti, troppi anni, di una destra inesistente, vuota, incapace di proporre una vaga alternativa valida e di una sinistra che è caduta nel giochino astuto dell’avversario, appiattendosi in uno sterile antiberlusconismo e non capendo che invece proposte valide, alternative, ma, soprattutto, fattive, avrebbero potuto cambiare l’esito di tante elezioni.
    Berlusconi, nonostante tanti sondaggi che lasciano il tempo che trova, sa che in questo momento lui e la sua Forza Italia, sarebbero travolti dal voto e per questo non fa cadere il Governo e la Legislatura, il problema è capire se i suoi paralizzeranno ogni attività di Governo, oppure collaboreranno a trasformare i timidi segnali di ripresa che si avvertono in giro in qualcosa di concreto per gli italiani.
    Conoscendo i soggetti il timore è che si avveri la prima delle due ipotesi.

  2. @paluca
    C’è un vago senso di tramonto nel discorso di ieri. Il tentativo di ritrovare il tempo e l’energia perduti. La speranza è che basti recuperare dalla naftalina il logo Forza Italia per riacquistare i voti e la credibilità persi in 20 anni. Detto questo però, non bisogna cadere nell’errore di considerare il Nostro finito. Il consenso è ancora altissimo e la capacità di resuscitare dalla “sorte maligna” è innegabile.

    1. Io sono convinto che se finalmente il PD si convincerà ad andare per la sua strada e a fare una campagna elettorale indipendente da Berlusconi e a prescindere dall’antiberlusconismo, saprà conquistare larghe fette di elettori del centrodestra e recuperare una grande fetta di elettori tra i grillini.

      1. @paluca
        Certamente il PD dovrà riuscire a risultare più credibile nel rapporto con berlusconi. Al di là di questo, il centrosinistra vincerà se troverà il candidato convincente. In questo senso Renzi potrebbe essere una risorsa non indifferente.

        1. Il candidato convincente che faccia proposte convincenti (nessuna iperbole, cose semplici, realizzabili e concrete); oggi gli italiani, dopo tutto quello che hanno passato, credo che chiedano solo questo

  3. a me ha fatto soprattutto tristezza, ridotto così ad una maschera di cerone, ad una caricatura di sé stesso.
    dico, ma le sue fans adoranti non se ne rendono conto? persino Hugh Henfer ha più dignità…
    insomma, per un uomo che ha fatto dell’immagine una categoria politica come berlusconi, questo decadimento dovrebbe significare qualcosa… eppure no, tutti ancora lì sedotti.

    anche quella frase, comunque, mi pare condivisibile solo in piccolissima parte… il consenso deve avere dei presupposti. nel nostro caso, l’alveo costituzionale.
    e per B. questi presupposti non ci sono.

  4. è stato un discorso patetico, , e se non fosse per la gravità delle accuse , ridicolo.
    l’ennesima figuraccia davanti al mondo intero, che si sforza di capire come un pregiudicato condannato, possa cosi liberamente e impunemente insultare mediaticamente giudici e alleati di governo…
    non lo capiranno mai, perchè facciamo fatica noi, che da 20 anni lo sopportiamo, a farci una ragione della farsa messa in piedi.
    viene riesumata FORZA ITALIA, con a capo un condannato, e come collaboratori un fasullo indagato e una signora che non potendo più avere nulla dalla sua vita, si aggrappa a quest’uomo quasi ottantenne, per avere un minimo di visibilità…
    il PD? se ne deve fregare, e andare avanti per la sua strada…il condannato ce l’hanno gli altri, se lo gestiscano loro…
    «Non è un seggio che fa il leader ma il consenso».

    mi viene in mente Komehini, che dalla Francia organizzò la caduta dello scià di Persia, e mi viene in mente il filosofo contemporaneo genovese, che dal salotto di casa sua, comanda a bacchetta quei fantocci seduti in parlamento…
    quindi sono sicuro che Berlusconi, dalla sua residenza ai domiciliari (si sta già allenando, non esce mai…), comanderà a bacchetta il suo esercito di lacchè, e il suo popolo bue,..

  5. Resta da chiedersi se l’ennesimo VHS trito e ritrito dell’uomo che ha distrutto l’economia, l’immagine ed il centrodestra dell’Italia serva a concedergli nuova fiducia presso l’elettorato.
    A giudicare dai dati, non parrebbe, visto che il PDL è secondo su tre (almeno fino a Martedì), ma se il Parlamento dovesse varare quel progetto di riforma della legge elettorale che i ‘saggi’ hanno presentato a Napolitano che uccide il bipolarismo e ci inchioda alle ‘larghe intese’, Berlusconi non dovrà nemmeno più preoccuparsi di circuire il vecchio o la casalinga di turno…

  6. @redpoz
    Concordo con la tua ultima osservazione, anche se c’è da ammettere che berlusconi prima degli altri ha compreso che in italia la politica si stava trasformando in una mera questione di marketing. Ciò che importa è vendere meglio di tutti il prodotto leader. Non conta cosa si comunica, ma come lo si fa. Forma e non sostanza, come del resto sa bene pure Renzi. Ecco, in quel senso la popolarità diventa ancora più importante di una posizione in Parlamento, come insegna anche Grillo.

    @Luigi
    Si appunto… berlusconi potrebbe essere persino capace di far tornare a proprio vantaggio l’allontanamento dal Parlamento. Nessuno come lui, infatti, è abile a giocare il ruolo della vittima.

    @Carlo
    Ogni nuova legge elettorale che si rispetti non può prescindere dalla fotografia del consenso di cui godono le varie forze politiche e muoversi nella direzione di una forte governabilità anche in caso di un elettorato sostanzialmente diviso in tre…

    1. Sicuramente anche Renzi fa della forma un suo cavallo di battaglia ma ritengo non si possa dire che non ci sia della sostanza (condivisibile o meno è un altro discorso) nelle sue proposte.

  7. @paluca
    Certamente. Ma io facevo più che altro un discorso di sottolineature. L’attenzione maggiore è rivolta al modo in cui si comunica, alla frase ad effetto, alla battuta pronta, alla simpatia innata, alla retorica un pò facile ma sicuramente ficcante. Del resto Renzi è di gran lunga il politico più popolare in questo momento e certi risultati così “ad ampio spettro” non li si raggiunge se non si colpisce a livello emotivo più che contenutistico.

    1. Questo in parte riguarda un discorso molto più ampio che va a toccare i cambiamenti che necessariamente il progresso ha portato nel mondo occidentale e riguarda un po’ tutti i Paesi e tutte le campagne elettorali: i confronti televisivi dei candidati alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti ne sono il massimo esempio.
      Il vero problema è affiancare alla spettacolarizzazione della campagna elettorale dei contenuti seri e che poi sia possibile mettere in pratica e non vane promesse che già in partenza si sa benissimo non si potranno mai mantenere (Berlusconi, in questo senso non ha pari al mondo)

      1. @paluca
        ti sbagli…alle recenti elezioni, oltre a Berlusconi, c’è stato il filosofo contemporaneo genovese che ha ammorbato con le sue panzane circa 8 milioni di italiani..è stata una lotta tra comici, che però ha portato alla sconfitta del PD..

    2. a me pare però che Renzi, oltre a catturare le simpatie della gente, faccia delle proposte…d’altronde, in 4 anni da Sindaco di Firenze, qualche risultato lo ha pur ottenuto no? se è l’unica città dove son calate le tasse, se è l’unico Sindaco che comunica direttamente con i cittadini e di volta in volta pubblica ciò che la sua giunta fa per la città…se pubblica il bilancio di Firenze online, se diventa la città pu pedonabile d’Italia ecc ecc….qualcosa vorrà pur dire no?
      fatti, non solo parole..
      poi, governare l’Italia è altra cosa, ma mi pare che le idee ci siano..
      è anche l’unico caso al mondo, in cui i suoi nemici veri sono all’interno del suo partito.

  8. Nelle elezioni del 2008 il PD di Veltroni realizzò la percentuale massima dei consensi degli ultimi anni con una formula – quella del Lingotto – che definiva assai chiaramente l’identità del nuovo partito : autosufficienza – gli alleati IDV e Radicali,si erano impegnati a confluire in un gruppo unico dopo le elezioni – e un robusto programma di riforme da portare a termine dialogando con l’avversario – erano del resto quasi tutte riforme costituzionali – Il PD non vinse ma incassò l’impegno dell’allora PDL a dialogare per le riforme. – se po’ fà – disse un Berlusconi romanizzato in piena seduta parlamentare
    Il tutto naufragò sul ricatto dell’Immunità che bloccò il Paese per quasi un anno tra correzioni di Lodi,ricorsi alla consulta etc.etcetc. Seguì una stagione all’insegna della decretazione d’urgenza,in questi casi l’opposizione parlamentare altro che salti mortali deve fare per essere minimamente “visibile”.E pure quando esegue il triplo salto mortale con avvitamento…l’attenzione dura il tempo che dura
    Finì come sappiamo : per mano della crisi e di Giorgio Napolitano più un aiutino proveniente da qualche energico movimento di piazza – donne,studenti,lavoratori sui tetti –
    Certamente la sinistra sconta molti errori ma per “maneggiare” il fenomeno Berlusconi non basta solo un’identità granitica – comunque non richiesta nel caso di un partito tarato per accogliere molte anime e che può ritrovare la propria identità sui Valori piuttosto che sugli slogan – ci vogliono i numeri dati dai consensi.
    E quelli ancora un po’ non li avevamo sufficienti nemmeno l’ultima volta che abbiamo governato.
    Morale : se fa presto a parlà il ruolino di marcia del futuro recita :
    uno,cento,mille Paluca.
    Dateve da fà.

  9. @paluca
    D’accordo!

    @luigi
    Se le idee convincenti e vincenti ci saranno lo vedremo quando Renzi diventerà Presidente del Consiglio. Non sono scettico, ma non sono neppure entusiasta. Lo attendo all’esame dei fatti.

    @sed
    Vero che non si è mai avuto i numeri dalla nostra, tuttavia la mia impressione è che da sempre il fenomeno berlusconi sia stato un pò “scivoloso” per il PD ed il centrosinistra in genere. Sin da quando venne sottostimato da Occhetto e la sua gioiosa macchina da guerra.

    1. @paolo
      ma nessuno qui è entusiasta..tuttavia, vogliamo provare a vincere una volta???
      ripeto, come Sindaco ha ottenuto dei discreti risultati..lo aspettiamo alla prova dei fatti come Premier, ammesso che lo facciano candidare…
      i suoi peggiori nemici non sono a destra, e questo è un buon segnale, significa che hanno davvero paura che spazzi via la vecchia nomenklatura del partito..

    2. Un sistema culturale contiguo a certa mentalità qui da noi diffusa per ragioni storiche e non solo, non si scardina con la sola politica o con i partiti.Come tu ben sottolinei, il modello culturale contrapposto risultava spocchioso anche quando non lo era.Metti un post comunista solido e rigoroso che parla con il noi a confronto con uno post niente idiosincratico alle regole che parla solo in io.Allontanati dai due soggetti,spersonàlizzati e fai il confronto.(poi però ritorna in te).Il povero Occhetto – ho le prove – non è che sottostimasse il fenomeno e comunque una frase improvvida detta in un comizio non può segnare eternamente un essere umano – è che per comprenderne la portata bisognava che si “spersonalizzasse” l’intera area di sinistra.Ora è pure vero che noi questo paese probabilmente non lo abbiamo mai compreso fino in fondo con buona pace di intellettuali di vaglia e venerati maestri tra le nostre fila, ma è altrettanto vero che una parte consistente dell’elettorato vede tutto ciò che vagamente odora di sinistra come il fumo agli occhi.(e non sono solo la destra o il centro classicamente intesi)
      Magari sbaglio ma la mia tesi è che il tanto sventolato cambiamento non è nelle nostre italiane corde : hai visto mai dovessimo pagare tutte le tasse, assumere la donna di servizio e fare una riforma della giustizia che sanziona severamente i trasgressori. E magari pure essere meno mitomani e smettere di vivere al di sopra delle nostre possibilità.
      Manuel Fantoni quanto a modelli avrebbe molto da dire.

  10. Per chi si preoccupa di possibili derisioni estere, buone notizie: torno dalla Germania dove di Italia si è parlato diffusamente solo per la Concordia al Giglio. Non ho visto cose sul video messaggio.

    Probabili due motivi:
    1) domenica là votano e quindi è tutto un parlare di campagna elettorale, di chi passa la soglia di sbarramento, di S. che ha detto che rosso-rosso-verde non si può fare quindi Grosse Koalition con M., di costo orario del lavoro, che sei vuoi riformare minijobs e atipici servono le larghe intese…
    2) il video messaggio serve solo a far sapere alla stampa italiana che non si va a votare. Dopo settimane in cui si scrive di crisi di governo e caduta di Letta, ora ci voleva una boa attorno a cui far girare la bagnarola dell’informazione italiana per dire ai lettori che non si vota più. Serve anche a buttare lì un po’ di argomenti per far continuare la caciara e far credere che la maggioranza sia in continua tensione e lì lì sul punto di esplodere. E quindi gli altri rispondono, ci si fanno i titoli etc. si loda la stabilità etc. Così questo signore è in maggioranza dal 2008, l’attuale maggioranza è lì da due anni, in parlamento votano come votano, arrivano decreti suggestivi (ma allora l’intervista a Prodi il 17 settembre era davvero interessante!) e il solito ambaradan.

    Il video messaggio mostra anche il signore che decide quando si vota in Italia: quando deve cadere il governo Prodi, se votare dopo che la sua maggioranza si squaglia e il suo governo cade, quando cade Monti. Del video messaggio ho sentito più che altro pezzi alla radio e letto roba su TW. Il poco che ho visto in video fa capire che c’è ancora molto da fare. Mettiamoci comodi che non dobbiamo mettere X da nessuna parte per un po’ (ne ho messa una ieri sera in realtà, ma era il cineforum).

    Bravi noi: qui su RW lo avevamo scritto mesi fa.

  11. @luigi
    E sia…proviamo a vincere… che detto da un ex leghista mi fa un pò impressione. Che dirti… ancora non mi sono abituato all’idea che sei diventato uno dei nostri!!! :)))

    @sed
    Verissimo che c’è una buona fetta dell’elettorato che piuttosto che votare a sinistra si farebbe sparare… non sono mica tutti come il buon Luigi, purtroppo!!!! :)

    @Matteo
    D’accordo sul fatto che siamo gli unici al mondo dove un pregiudicato colluso con la mafia detta l’agenda del Governo e decide se questo deve ancora restare in vita o meno. Ma se, come per adesso pare, berlusconi non ha intenzione di rovesciare il tavolo, non è certo perchè è tutt’uno col PD, come qualcuno di tua conoscenza non si stanca di ribadire, ma soltanto perchè teme di perdere le elezioni…

    1. A me comunque pare che il Vecchio abbia più voce in capitolo del povero Silvio.Senza video e senza tanti sventolamenti.
      Le camere le scioglie ancora lui e siccome in caso di capricci un’altra maggioranza è possibile (e senza le stelle),la legge elettorale non si è fatta, mediaset fibrilla e in tutto questo giochino qualcosina ha perso,se cade il governo si paga l’IMU…. la finanziaria è alle porte, il finale di partita è rimandato fino a nuovo ordine.
      Nelle more chi vuol divertirsi procurandosi scariche di adrenalina sull’immeeeeenso potere del condannato prossimo decaduto e futuro interdetto,lo può fare.

    2. @Rear
      Non so, i miei conoscenti ne dicono di ogni, se uno vuol star dietro a tutti…
      Ma per stare entre nous, se qualcuno perde, inevitabilmente qualcun altro vince, e sempre entre nous, mi pare che si tifi vittoria, no? [un folletto cattivo mi sussurra Per fare cosa? ma gli ho dato una sberla in bocca]

      Perché il signore è accertatamene condannato, pluri-indagato, colluso.
      Se sta in maggioranza con altri, vuol dire che gli altri ci vogliono stare nonostante tutti ‘sti pluri. Sono due anni e still counting.
      Poiché mi pare che la fiction più in voga nelle ultime settimane raccontasse la storia di uno che minaccia, immagino che lo script preveda che i minacciati alla minaccia si oppongano.
      Qualcuno che voglia questa maggioranza e che la stessa duri nel tempo ci deve essere, sennò lui chi minaccia?

      Cmq la fiction si sa che è scadente.

      Le aule votano per davvero.

  12. @sed
    Beh… anche il vecchio ha le sue prerogative, non dico di no… ma in quel caso non ci si stupisce più di tanto. Nel caso invece di un pregiudicato colluso con la mafia è legittimo aspettarsi altro… :)

    @Matteo
    Guarda… per aiutarti ad identificare il tuo “conoscente” di cui parlo, è lo stesso che ieri si è permesso una volgare offesa sessista al Presidente della Camera. Hai presente? Quanto al resto, quel che penso di questo governo l’ho già ribadito diverse voglie e non voglio tediare oltre… comunque, sintetizzando, per me si deve rifare la legge elettorale e poi si deve andare al voto…

  13. Ma quello lì con B., video messaggi, tavoli da rovesciare e elezioni da vincere/perdere non c’entra nulla.

    Non so se ha offeso la Boldrin. Leggo della Boldrin in questi giorni di discussione in aula e vabbé. Io direi poveretta e pazienza, quello è più fumantino, dirà quello che ritiene.
    Ma non vota in aula, non ha seggi, non ha immunità, non deve decadere, non sta in comitati dei 40, non modifica la Costituzione, non è un saggio di Napolitano, non è appena stato nominato alla Corte Costituzionale.
    Insomma, un nobody.

    Se B. non rovescia il tavolo perché ha paura di perdere, specularmente qualcuno non lo rovescia perché ha paura di vincere, sennò farebbe la legge elettorale (io non ho preferenze oggi, quindi spero facciano quella che piace più a te) e poi ti manda a mettere la X in primavera. O persino ancora porcellum e X a primavera. Se quello ha paura di perdere, vuol dire che ha paura di perdere al Senato, no? Insomma i nostri vincono tutto e poi fanno un sacco di cose belle che oggi non fanno perché c’è il pluri e intanto non le dicono perché timidi e riservatissimi.

    Siccome c’è la crisi – che non c’era lo scorso febbraio o nel 2008 – allora facciamo un comitato bicamerale che in XX mesi produrrà una serie di proposte di modifica della Costituzione e di riforma della legge elettorale che poi le aule voteranno nei tempi previsti dalla deroga. Col pluri. Poi al voto? E chi l‘ha detto? E se c’è la crisi? Insomma, se ne riparla fra un po’, forse a ridosso delle Olimpiadi di Rio o dei Mondiali in Russia. Chissà se si può votare negli anni dei grandi eventi sportivi internazionali. Almeno speriamo non ci sia la crisi.

    Nel frattempo si soffre così tanto in compagnia del pluri e dei suoi che si vota tutto insieme.

    Magari pure quando si può stabilire un’Identità sui Valori come più su si auspicava, ci sono persino maggioranze a disposizione per farlo, quelli del pluri per sovramercato si fanno da parte e dicono che cmq votano contro, no niente si preferisce fare con Gitti e Binetti. E l’identità? E i valori? Dopo.
    Che magari la Binetti si arrabbia e cade il governo.
    Carina la Binetti, io trovo. No?

    Però non si dica che il PD è tutt’uno col pluri!

    Ma qualcuno oggi ha auspicato che la magistratura sia costruttiva e moderata?

  14. @Matteo
    Bah… che Grillo non c’entri nulla con berlusconi è una tua opinione. La mia è molto diversa come scrissi più di un anno fa e altre volte in seguito. Poi, come ho già ripetuto fino alla nausea, un uomo politico non può esprimersi come ritiene. Ha la responsabilità di quello che dice nei confronti di milioni di persone. Un linguaggio violento e volgare può provocare conseguenze imprevedibili. Il discorso dello “specularmente” mi pare che abbia le gambe corte. Si sa perfettamente infatti che chi si assume la responsabilità di una crisi la paga in termini di voti, e questo vale anche per chi, come oggi il PD, è avanti su tutti nei sondaggi. Quanto poi ai “tutti insieme” al pluri, non serve vero che ricordi per la miliardesima volta perchè è in piedi il Governo Letta?

  15. Ogni tanto mi scrivi delle cose così disorientanti che mi fai girare la testa
    (calma e gesso, non sono una signorina!)

    Dunque, un anno fa tu scrivevi che Grillo è autoritario e dannoso per la democrazia. Per di più parla male, il che è indice di cose bruttissime.
    Insomma, Grillo lo mettiamo con i cattivi insieme a B.

    Mentre scrivevi quelle parole, il PD era già in maggioranza con B. e approvava decreti di varia natura e modifiche costituzionali (giudica tu se buoni o no).
    Ma vabbé. Non c’era Grillo, sennò era colpa sua. Era colpa della crisi.

    Un anno dopo, il PD sta ancora in maggioranza con B. con cui vota decreti e modifiche costituzionali.
    Ma vabbé, perché è colpa di Grillo.
    Nel frattempo M5S è in Parlamento e vota, ma non ce ne frega niente perché prevale quello che dice Grillo sul blog rispetto alla Boldrini.

    Del resto, mi pare che abbiamo stabilito da ‘mo che noi non si giudicano i partiti in base ai ddl e ai voti che esprimono, ma solo dalla loro rappresentazione mediatica.

    B. è cattivo, perché minaccia di far cadere il governo, ma non lo fa perché ha paura di perdere.
    Il che non significa che il PD le elezioni le vincerebbe, perché chi fa cadere il governo si assume delle responsabilità agli occhi degli elettori, che lo faranno perdere.
    Quindi se il PD esce dalla maggioranza perde le elezioni e le vince B.

    La storia della repubblica non permette di accertare se questa tua intuizione sia corretta (in realtà farebbe ritenere proprio di no), ma la logica farebbe pensare che la strategia dei buoni dovrebbe quindi essere quella di far approvare leggi bellissime o perlomeno non pessime con maggioranze diverse dall’attuale in modo da costringere B. a far cadere il governo e capitalizzare.

    Quindi ieri l’omofobia.
    Quindi in un qualunque momento una riforma elettorale condivisa con SEL e M5S (tipo Giacchetti).
    Quindi F-35
    Quindi fai te a tuo gusto.

    E invece no, non si può, sennò B. fa cadere il governo.
    E, a volerti seguire, perderebbe le elezioni.

    Quindi lo stiamo mantenendo al vertice del Paese?

    Il voto di ieri, poi, pare smentirti ulteriormente (detto senza polemica, per carità, pura cronaca).
    Il PD cmq non aveva il voto di PDL (o Lega, o FdI) alla legge con emendamento e sub-emendamento.
    Così com’è l’hanno votata solo PD e SC ed è passata perché M5S e SEL si sono astenuti.
    A quel punto, perché non votare la legge senza emendamento e sub-emendamento?
    Oggi sono tutti incazzati. Specie fra i buoni. Almeno si incazzavano solo i cattivi.
    Sarà colpa di Grillo.

  16. @Matteo
    Sei spassoso… mi diverte sempre il giochino che fai di mettere in bocca all’interlocutore parole che non ha detto, giusto per far vedere che hai ragione tu e lui torto – lo definirei un tuo classico, un evergreen. Peccato che le tue siano forzature e semplificazioni lontanissime parenti del mio pensiero. Comunque su una cosa hai proprio ragione: è SEMPRE colpa di Grillo! :)

    1. Si, ma prima che queste pagine elettroniche diventino l’Apoteosi della Teoria Consociativa ossessionata e ossessionante nella compulsione di dover far terminare a forza qualsiasi salmo in gloria, fai qualcosa

  17. @paolo
    Che dirti… ancora non mi sono abituato all’idea che sei diventato uno dei nostri!!! :)))

    alt..urge chiarimento, altrimenti chi ti legge pensa che io sia il primo a saltar sul carro dei vincitori (che poi han perso..).
    io ho votarto per una vita Lega Nord, come tu ben sai, ma sai altrettanto bene, che a piu riprese ho criticato il loro operato, arrivando a dare una sorta di ultimatum: o si cambia registro, o perdono il mio voto..e tuto ciò PRIMA che succedesse lo scaldalo Belsito, Trota, Bossi e c….
    quindi, la mia disaffezione verso la Lega parte da lontano..
    nel frattempo, si stava facendo largo un giovanotto fiorentino che mi pareva che proponesse qualcosa di nuovo e di diverso dalla solita brodaglia politica…bene, ci furono le primarie, mi convinse,lo votai, ma lui perse…ma perse bene, mantenendo la promessa di tornare a fare il Sindaco e non, come succede sempre, una cadrega in parlamento…
    può darsi che io mi sbagli, non lo nego, ma ho fiducia nel fanciullo…d’altronde, dopo 20 anni di solite facce e zero risultati, non hanno un pò tutti la voglia di cambiare?
    ecco perchè io oggi sono un sostenitore di Matteo Renzi da Firenze, che non vuol dire elettore PD..
    il PD, cosi com’è adesso, rimane la solita vecchia struttura fatiscente, ultimo retaggio del PCUS..
    Largo ai giovani e alle loro idee, poi, se falliranno, torneremo ai D’Alema e ai Bersani (o Cuperlo, che piace tanto all’establishment)..

  18. TRADOTTO IN SOLDONI:
    faccio parte di quell’elettorato leghista deluso, che Matteo cerca di portare dalla sua parte…
    sbaglia?

  19. ieri sera, non si se l’hai visto, c’era il buon Matteo dalla Gruber..e ha parlato per mezz’ora abbondante di programma..anzichè di regole e date.
    magari te lo sei perso, perchè in contemporanea davano un film indonesiano imperdibile :)))

  20. @paolo
    tu si…altri magari si domandano come mai anche in Italia c’è gente che cambia idea :)
    si può dire che il PD ha fatto l’ennesima figuraccia sabato??

  21. @paolo
    e va bene allora…accontentiamoci dai, un passo alla volta, ma è cosi difficile stabilire delle regole??
    io capisco che se vince Renzi, tanta gente fa le valigie, ma opporsi in modo cosi pacchiano, non dà da pensare?
    certo è che a primarie “aperte”, non ce n’è per nessuno…e piu lo ostacolano, e più cresce il suo consenso, difficile da capire???

  22. Ho trovato il discorso di Berlusconi noioso; ormai manco fa più ridere: il ‘grande comunicatore’ sta declinando, perdendosi in un quarto d’ora di cose dette e ridette tante altre volte… voleva essere un colpo di teatro, è stata una replica stantia… superata solo dal grigiore di Epifani, che si è presentato dietro a un microfono, in un grigiore avvilente, a ripetere il pistolotto sulla ‘gravità di quello detto da Berlusconi’; il modo migliore per far male a Berlusconi è mostrarsi indifferenti: fossi stato trai ‘geni’ della comunicazione del PD, avrei suggerito: nessuna dichiarazione ufficiale; se interrogato, rispondere: Berlusconi? Non l’ho visto, avevo altro da fare…

  23. Dopo la debacle di domenica, il leader liberale (Fdp), Philipp Roesler, vice cancelliere e ministro dell’Economia nel governo uscente della cancelliera Angela Merkel, rassegnerà le dimissioni assieme a tutto il presidio, anche i Verdi si dimetteranno…
    .ma in che Paese vivono questi?????

  24. @luigi
    Eh… vivono in un Paese serio: la Germania. Siamo noi che stiamo in una Repubblica delle banane (marce)!!! :)

    @marcello
    Non sono così sicuro che ostentare indifferenza nei confronti di berlusconi sia la strategia migliore. Ricordiamoci che Veltroni ci ha fatto un’intera campagna elettorale così, rifiutandosi persino di nominarlo berlusconi… quando si riferiva a lui, diceva: il leader dello schieramento avverso. Sappiamo tutti com’è andata a finire…

  25. come dice l’odiato Matteo..se cominciassimo a guardare alla Germania e non alla Grecia, non sarebbe uno scatto in avanti???
    quanto alle dimissioni, io credo che sia la normalità dimettersi dopo una sconfitta, l’anomalia, come sempre, siamo noi, coltivatori di banane marce :)))

  26. @luigi
    E’ normale dimettersi dopo una sconfitta netta e bruciante, così come ancor più normale dovrebbe essere dimettersi se la moralità di un uomo politico viene messa in discussione. Solo in Italia questo non succede e non succede essenzialmente per un motivo: l’ignoranza della pubblica opinione. Per la gente tutto è lecito e consentito nel nostro Paese. Sempre in Germania due ministri si sono dimessi perchè è stato scoperto che avevano copiato una tesi… e si sono dimessi perchè sapevano che la loro immagine presso l’elettorato era ormai compromessa… qui non si lascia la poltrona neppure dopo una condanna definitiva, perchè si sa che si è ancora in grado di conquistare voti e consensi!!!!

  27. ieri sera dalla Gruber c’era un giornalista tedesco, che ha spiegato come non riesca a capire come fanno da noi a succedere certe cose..
    da Formigli c’era un deputato tedesco allibito…ecco, gli altri non capiscono, si stupiscono e sotto sotto ci deridono…
    questa è l’immagine che diamo del nostro Paese…una vergogna assoluta.

  28. @luigi
    E questa vergogna sarà durissima da superare. Il berlusconismo ha fatto così tanti e profondi danni al Paese che per risollevarsi da questa situazione (ammesso che ci si riesca) ci vorrano parecchi anni… proprio perchè prima ancora che politico il problema è culturale…

  29. @paolo
    purtroppo è così…adesso siamo arrivati al punto di minacciare dimissioni in massa dei ministri PDL in caso di voto sfavorevole della Giunta..un vero e proprio ricatto in piena regola.
    ora, stamattina, quando un cittadino tedesco, inglese, francese, persino congolese aprirà il giornale e leggerà una cosa simile, cosa potrà mai pensare di noi???
    a questo punto, nonostante l’inevitabile tracollo speculativo, quasi quasi mi auguro che ciò avvenga, sarebbe la volta buona che ce li leviamo dai piedi una volta per tutte.
    poi, il tempo di fare una legge elettorale decente, e torniamo pure a votare, e vediamo cosa succede.
    andare avanti così non ha senso, non credi??

  30. …e il paradosso è che tutto questo avviene mentre Letta è negli States a convincere i grandi investitori che l’Italia è affidabile e stabile….

  31. @Luigi
    La penso esattamente come te. Mi auguro che mettano in pratica la loro irresponsabile minaccia e che si dimettano tutti. Si faccia quindi una nuova legge elettorale e si vada alle elezioni il prima possibile (ormai in primavera, credo)…

  32. Se non ho capito male, hanno poi precisato che le dimissioni le darebbero da parlamentari ma non da ministri. Però questi ovviamente cambiano versione ogni cinque minuti, quindi vai a sapere.
    Pare di capire che non ci sarebbe automaticamente crisi del governo Letta, a meno che non la apra il PD o Letta stesso.
    Ci sarebbe gran perdita di tempo per la votazione sulle dimissioni – possibile che vengano esaminate dall’aula una ad una? – e subentrerebbero i primi in lista non eletti.
    Ma il tempo è un patrimonio che usano con generosità – quando fa comodo a loro.

    In queste ore stanno discutendo della riforma del finanziamento pubblico ai partiti su dl del governo. Di rinvio in rinvio, pare si arrivi oltre il tempo necessario per l’approvazione finale entro l’anno, quindi salterebbero i primi tagli previsti per il 2014.
    La discussione in corso è comunque interessante. Per l’elettore, intendo.

    Non credo voteremo a primavera. Non sono pronti, non ne hanno alcun interesse.

  33. @Matteo
    Si… le dimissioni dovrebbero essere da parlamentari e non da ministri. Immagino però che sia una situazione che porterebbe immediatamente alla crisi, a meno che non si trovi in Parlamento una nuova maggioranza disposta a sostenere il Governo. Se si voterà in primavera o meno dipenderà dal PdL. Se anche questa storia delle dimissioni di massa si rivelerà un bluff, si andrà avanti (ma in che modo, mi domando… con le due principali forze che supportano il Governo ai ferri corti), altrimenti si vedrà se si riuscirà a trovare una nuova maggioranza (molto molto difficile credo, visto come la pensano i 5 stelle), e se anche in questo caso si fallirà, le elezioni diventerebbero l’unico sbocco possibile.

    1. Letta ha detto ” vedo” e vuole la verifica in consiglio e in parlamento.
      Le dimissioni non sortirebbero effetto fino ad esaurimento delle liste di Forza Italia o di come si chiama lei, stimo un anno, per le procedure : non succederà, perché comunque nelle more dovrebbe essere garantita la normale amministrazione tra cui comprenderei atti dovuti,partecipazioni a guerre e ..legge elettorale.
      Il solito bluff.E comunque Napolitano non scioglie le camere senza legge elettorale .E poi l’hanno sfidato direttamente….l’epilogo è quasi noto.

        1. Non ancora.Congresso permettendo andrò dopo Roma filmfestival e Torino e spero prima di Berlino : tra L’Orso e la Palma c’è un momento di pausa di circa du minuti. Nel frattempo ci sono sempre le brevi puntate..

  34. Finora PD e PDL hanno dimostrato di essere pronti a tutto, quindi dobbiamo aspettarci di tutto.

    Credo sceglieranno la cosa più semplice da gestire in aula: nessuno ritira la fiducia, fingono di scontrarsi sui media e vanno avanti tra rinvii e brutte robe fintanto che entrambi non si mettono un po’ in sesto internamente e non si sentono pronti ad affrontare una campagna elettorale con nuovi candidati da far pompare dai media.
    Poi legge elettorale e voto. Al meglio 2015, anche se mi sembra davvero prestissimo, questi sognano il 2018.

    Se si sentono in forma – ma a vederli pare di no – fingono la crisi di governo, con parte del PDL che dà la fiducia al Senato, ma che poi viene usata come e più di prima per simulare una spada di Damocle. Il tutto nel coro cantato della stabilità e dei mercati. Nel frattempo tentano di riorganizzarsi etc.

    Però non ce li vedo a fare tutta ‘sta fatica, mi sembrano pigri e spaventati. E i media dovrebbero metterci più impegno a coprire l’orrore e già fanno fatica adesso.
    Poi tieni conto che la legislatura è lunga – la sceneggiatura del governo contrastato non può bruciarsi tutto adesso, sennò poi che fa?
    Al tempo stesso è corta, perché prima o poi forse voteremo, quindi ci deve essere un graduale climax, non puoi arrivare alle elezioni spompato.

    Elezioni ora direi quasi impossibile: come dicevo, questi sono pronti a tutto, ma non a farci votare. Ce l’hanno detto in tutte le lingue.
    A vedere come è partito l’autunno – cioè proprio come tutti si aspettavano sarebbe partito, tranne il governo e i media che ci prevedono la ripresa ogni anno da cinque anni -, si può immaginare anche un’azione disperata: accelerano il crollo, tirano dentro la troika, così poi le larghe intese saranno inevitabili perché imposte (tipo Grecia).

  35. @Sed
    Vero che Letta sta cercando di vedere il bluff del PdL. Ma se veramente si procedesse con le dimissioni di massa, è possibile che dal punto di vista tecnico – come sottolinei tu – si attiverebbe una procedura per cui altri esponenti di FI rileverebbero i colleghi dimissionari e la cosa si annacquerebbe nel tempo, però dal punto di vista politico sarebbe un gesto clamoroso, senza precedenti, che non potrebbe non avere conseguenze dirette sul Governo e la sua durata. Non credi?

    @Matteo
    Sinceramente non capisco perchè tu dica che anche il PD è pronto a tutto. A me pare che il PdL non si stia fermando davanti a niente, pur di salvare il proprio padrone. Ben diversa invece (ed incomparabile con quella del partito di berlusconi) è la situazione in cui si trovano i dem. Continuo a ritenere che solita litania di Grillo per cui questi scontri sarebbero tutti finti e fatti unicamente a beneficio dei media sia una panzana grossolana ripetuta a tambur battente solo per tirar l’acqua al proprio mulino. Grillo infatti mira unicamente a compattare ed ampliare il proprio elettorato che HA BISOGNO di credere che il M5S sia l’UNICA forza che difende il bene del Paese, contro TUTTI gli altri. Tutti uguali, indistinti in un unico calderone. Eh si… ed io sono Cappuccetto Rosso!!!! Le forze populiste hanno tutte bisogno di un nemico da abbattere: per la Lega è Roma Ladrona e chi non è del Nord, per il PdL sono gli sporchi comunisti e i magistrati bolscevichi, per il M5S è la casta. Basta crederci….

  36. …ma non succederà prova ne è che hanno consegnato i fogli con le dimissioni ai capigruppo e non a chi di dovere.
    Hanno molte crepe interne e comunque, seppure fosse, si creerebbe un tale ingorgo procedurale che pure i fedelissimi tirerebbero loro le pietre.
    No, diciamo che la lettura più plausibile è la disperazione : ricorso europeo, amnistia,revisione,grazia sono tutte armi spuntate dall’incalzare dell’Agenda dei vari processi e dall’approssimarsi dell’appello col ricalcolo. Anche volendo sarebbe difficile dar loro la mano che chiedono. Persino la perdita di tempo del ricorso alla consulta servirebbe a poco..
    Diciamo che ne ha fatte troppe per salvarsi.

  37. @Sed
    Non so com’è, ma ultimamente mi pare di conoscere gente che sembra stare praticamente sempre in ferie e altra che pare non andarci mai, tipo Lei.
    A propos di festival, appena visti Grandmaster (‘nzomma) e Sacro Gral (piaciuto).

    @Rear
    Ma proprio non capisco cosa non capisci.
    Il governo è un governo PD-PDL. Tu speri di votare, la qual cosa è possibile solo se cade il governo e si sciolgono le camere. Le due cose, ad oggi, sembrano poter succedere solo su azione del PDL, il PD – immerso nella fuffa della stabilità – fa di tutto perché non cada il governo e non si sciolgano le camere.
    Cosa significa di tutto? Mi chiedi tu e non capisco la domanda.
    Tra politica fiscale ed economica, per non parlare del contesto delle riforme elettorali e istituzionali, passando per omofobia, finanziamento pubblico e femminicidio (vedi ddl con TAV annessa, conta articoli dedicati al femminicidio sul totale testo ddl) il PD fa di tutto per non decidere o, dove decide, decidere in senso compiacente con il PDL.
    Le maggioranze in parlamento si possono modificare, si possono occasionalmente riposizionare. Non lo vuoi fare (per ovvi motivi) sulle norme per il finanziamento pubblico? Puoi farlo altrove. Il problema è che non lo fai mai. Anche nelle rare (in termini percentuali) volte n cui il PD non vota uguale al PDL, cmq non vota con M5S e rarissimamente con SEL.
    Si rimanda tutto, ma passa a velocità della luce la deroga all’art. 138 con i voti di tutta la maggioranza.
    Il ddl che deroga all’art. 138 sta lì a dirti che con il PDL si modifica la costituzione e si scrive la legge elettorale.

    Ora, può darsi che tu creda di desiderare il voto e al tempo stesso tu ritenga che il PD non riesca a farsi portatore di questo tuo desiderio perché il contesto mediatico – con sprezzo della logica – pare dipingere un panorama così infausto. Però così non è.

    Esiste un partito che esprime identità mafiose, criminali e anti-istituzionali. Il PD ci ha fatto maggioranza politica, ci vuole modificare la costituzione con procedura velocizzata, ci fa politica economica e fiscale, tratta sulla legge per il finanziamento pubblico ai partiti (esiste un referendum al riguardo) e ogni volta questo partito sembra voler uscire dalla maggioranza il PD non dice, OK ciao, ma si attiva perché non succeda. Il PD fa molto più di tutto che non il PDL, in realtà.

    Il populismo ha bisogno di un nemico e oggi il nemico si chiama instabilità.
    Letta racconta a NY che finalmente l’Italia ha trovato la stabilità.
    Dal 2008 ad oggi l’Italia gode di governi sostenuti da maggioranze vastissime e i voti parlamentari – non quelli mediatici – stanno lì a dimostrarlo.

    1. Beh per i film sulle arti marziali bisogna esserci portati, specialmente se orientali,qui siamo all’aristocrazia del generone ma se non piace è inutile insistere,meglio il GRA e spero bene che prima della visione si sia premurato di andarsi a guardare il filmato di Rosi su Nicolini in papamobile che gira per il raccordo.
      La vacanza è una condizione mentale,sotto questo aspetto tendo a procurarmi spazi anche mentre lavoro.
      Il come è un discorso lungo e articolato,c’entra la sopravvivenza dello spirito ma anche il piacere di fare quello che mi piace ogni volta che mi va.Il paesaggio a quel punto non conta.Più che altro è un esercizio di libertà.

  38. @sed
    Io non sono così sicuro che non si arriverà alle dimissioni. E credo non lo sia neppure Napolitano, visto che ha rilasciato una dichiarazione estramente censoria e pesante nei confronti del PdL. Probabilmente la più pesante da quando è in carica…

    @Matteo
    Non vedo cosa di diverso dovrebbe fare il PD. Un minimo di senso di responsabilità istituzionale, specie in un momento di crisi come questo, mi pare non solo necessario, ma auspicabile. Se poi il PdL vuol andare alla crisi è giusto che se ne assuma LUI tutta la responsabilità nei confronti del Paese e dei propri elettori. Ancora una volta con la tiritera della maggioranza insieme, no, eh… lo sai come la penso. Il governo Letta esiste perchè Grillo ha detto no ad una propria responsabilità di Governo, congelando quell’istanza di cambiamento espressa dai tanti che lo avevano votato, provocando peraltro non poche delusioni… che si sono trasformate in un calo di consensi.

  39. @Rear
    so che le mie preghiere laiche normalmente cadono nel vuoto, ma mi spieghi per piacere cos’è e come si mette in pratica il senso di responsabilità del legislatore in un momento di crisi come questo? Se possibile con esempi, così capisco, che sono tandocche, come diciamo noi?
    È responsabile – nel momento di crisi etc. – coprire il mancato aumento IVA con aumento accise carburante e aumento acconti IRES e IRAP a 105-110%? La Corte dei Conti già si è messa a controllare copertura – ma è da responsabili dare quelle coperture? – cancellazione IMU, anche alla luce della modifica costituzionale su pareggio di bilancio votata da tutti sotto Monti. Cioè sempre loro.
    È responsabile voler intervenire con un dl per modificare legislazione OPA in seguito alla cessione maggioranza Telco proprio nei giorni in cui vai a fare roadshow internazionale per attirare IDE?
    E per senso di responsabilità, non potrebbero allora specificare cosa intendono per IDE? E cosa propongono per il current account deficit, a parte impoverire la popolazione e far precipitare i consumi, sperando evidentemente che ci sia un crollo dell’import per bilanciare? E poi funziona? E chi ne beneficia? Perché se invece la faccenda è tutta lì – come appare evidente da decenni – allora qualcuno per piacere ci spiega dov’è la politica di sinistra?
    E una volta fatto il dl Telco, possibile che il tutto passi senza presa d’atto delle responsabilità che rendono l’eventuale operazione post-dl complessissima, lunghissima, costosissima per il contribuente (e nel frattempo i dipendenti? e Il debito? e le banche che vogliono rientrare?), senza contare che probabilmente inattuabile perché troppo tardi, bisognava farla 15 anni fa? Tanto stavano tutti lì, possono fornire info di prima mano, no?

    Il governo Letta politico PD-PDL esiste nella realtà, non solo sui giornali.
    E allora mi/ti domando: dove sta il senso di responsabilità? E rispetto a chi?

    Su M5S hai spiegato abbondantemente. Sai che non sono d’accordo. Tuttavia febbraio è passato già da qualche mese. A parte le dichiarazioni, sarai d’accordo che l’istanza di cambiamento si coltiva con l’attività parlamentare, sennò non capisco più cosa speri cambi con ‘sta istanza. Dove dovremmo reperire l’istanza del cambiamento nell’attività parlamentare del PD?

  40. @Matteo
    Ammetterai anche tu che una forza politica può legittimamente sperare di essere foriera di cambiamenti effettivi se governa il Paese, non se se ne sta all’opposizione. Quanto al senso di responsabilità, mi limitavo a registrare l’intenzione di non far precipitare il Paese in una crisi istituzionale oltre che di Governo (che ci sarebbe con delle dimissioni di massa) che porterebbe ad una situazione di estrema instabilità economica oltre che politica. Detto questo, come sai (anche questa volta), secondo me il Governo Letta avrebbe dovuto avere il semplice obiettivo di riformare la legge elettorale, occuparsi delle urgenze e rimandare l’elettorato al voto. Non si è fatto e a mio modesto avviso è stato un grave errore. Ora però bisogna far capire alla gente che il PdL non ha intenzione di fermarsi dinanzi a niente. Se vuol fare cadere il Paese in una crisi, semplicemente perchè berlusconi è stato condannato in via definitiva, se ne deve assumere la piena responsabilità… non deve essere certo il PD a fargli da sponda in una strategia di “muoia Sansone con tutti i filistei”…

    1. Secondo me al punto in cui siamo, non c’è logica che tenga.Per cui tutti a dire che siamo alle comiche e che paese è questo e tutti a cercare di razionalizzare le comiche e il paese.
      E ci si mettono pure i giudici amministrativi, manco non fosse esplicitato nelle premesse che le coperture non c’erano e che sarebbero state recuperate in finanziaria.
      Un discorso contabilmente da ceffoni, soprattutto quando la contabilità è quella dello Stato e non quella del signor Rossi.Ma dov’è la novità? S’è svegliata la magistratura contabile….
      Inutile analizzare oltre dunque, si può solo sperare di venir fuori da questa storia presto prestissimo.Il che è tutto dire visto che nel frattempo le cose necessarie si devono comunque fare e già quelle, di per sé, implicano scelte e visioni programmatiche.
      Che non ci sono.
      Si naviga a vista, perché la formula scelta non somiglia lontanamente ne’ alle grandi coalizioni ne’ all’emergenza ne’ al governo di scopo.Non come il manuale o l’esperienza indicano almeno.
      In questi casi compito della politica non è cavalcare l’ammuina buttando all’aria tutto, ma lavorare in un ‘ottica di riduzione del danno.
      C’è da esercitare la golden share,fare un regio decreto sull’OPA o una grida sulle coperture…e si fa…che diamine.Abbiamo altro? Se si…che si dica.Non ci si limiti a speculare sul passato, sulle colpe etcetc.
      Questo – sia detto per gli estimatori dei paesi che ce l’hanno fatta – all’estero non succede mai.Ce la vedi la Tatcher dire che la colpa è del predecessore?
      Hai mai sentito Obama dire : tutta colpa di Bush? E caspita se ne avrebbe avuto ben donde
      Quindi diamo per evase le colpe di tutti e cerchiamo di guardare avanti mettendo sul piatto delle idee.
      Ieri in televisione a mettere in fila le malefatte sui diritti dei film m’è venuto il mal di testa,a un certo punto mi sono persa,mi ha soccorso il pensiero che da tutta questa intricata vicenda gli americani si sono tenuti fuori.E perché? Forse che le Major non dispongono di mentalità criminale? Avoja…con tutti quei film che vedono, producono, portano in giro….
      Ma comportarsi bene, in America, si dice che conviene.
      In alternativa sono anni e anni di galera. Ecco perché conviene.
      Berlusconi è un criminale che si è fatto forte di un sistema che non funziona.Ora paga lui e ahimè paga pure il sistema.Dura lex.Almeno quella.

      1. @Rear
        Siamo già in un’estrema instabilità politica, sempre che la caduta costante, anzi in accelerata, non la si voglia considerare un fatto di stabilità, ma allora, di nuovo, dov’è il valore?
        Io ammetto eccome che per cambiare bisogna fare maggioranza, infatti ti segnalavo che il PD non mai colto in parlamento l’opportunità di fare maggioranza per migliorare la produzione legislativa. Se vuoi il cambiamento, lo devi pur dimostrare, non solo dire di volerlo e, quando ne hai l’opportunità, non farne nulla.
        Che poi è l’accusa che si rivolge – e che tu rivolgi – a M5S: avevate l’opportunità del cambiamento e non l’avete colta. M5S risponde che il PD non è il cambiamento, ma che cmq se vuole può dimostrarlo e poi si vedrà.
        Fin qui le occasioni non sono mancate. Non me ne ricordo una andata a buon fine.
        Scegliere con chi fai maggioranza e per fare cosa è politica. Anche quando stai al governo con il PDL.

        @Sed
        (cumulativa)
        Due cose sulla responsabilità: se si riferisce, come mi pare, alle vicende evocate, non mi pare ci si astenga dal cercare responsabilità perché non si vuol perder tempo a rinfacciare a predecessori, visto che qui predecessori e successori coincidono. La ricerca delle responsabilità, oltre che per rispetto al Paese che hanno ridotto così, la si deve anche per risolvere i meccanismi sbagliati. Qui i meccanismi restano invariati, le soluzioni portano danno al danno e chi sbaglia continua a dirigere il Paese non solo auto-assolvendosi, ma addirittura auto-promuovendosi.

        Leggo una blogger che – in ambito cinematografico – possiamo senza tema di smentita definire piuttosto cool – come si usa parlare in altri ambiti meno cool di pertinenza della blogger stessa – ergo non solo ero informato del filmato con Nicolini (sennò dove mai lo andavo a scoprire? La papa mobile mi pareva un furgoncino), ma avevo pure trovato tra i contributi della stessa il link per la visione. Quindi sì, ho visto e apprezzato e ringrazio la blogger.
        WKW non è per le arti marziali e quello è uno dei miei periodi preferiti della storia cinese. Ammiro molto WKW e credo di non avercelo trovato lì. Poi forse hanno tagliato troppo, mi pareva che ci fosse dell’inconcluso. Pazienza.

        1. Era un minivan,mi dicono,ma indiscutibilmente lui sembrava un papa. E comunque è stato un peccato non farne cenno nel film *Sacro Gra* e anche nel prequel..bisognava sollecitare qualche chiacchiera di più perché lui era un grande narratore e l’ingegner GRA una fonte inesauribile di aneddoti e nevrosi.E pure il fratello con quelle palazzine bislacche in Parioli o Belle Arti : un altro pazzo.Chissà che padre o madre(avrebbe senz’altro detto)
          No, ma che cool,qui si guardano i film con gli occhi dell’innocenza mica con il cervello e i Cahiers, per questo è sbagliato aspettarsi dalla cineseria concludenze che quella cultura e quello stile di vita non contemplano.Ovviamente poi pure loro ,ruffianissimi, ci marciano : Oh quanto siamo estetizzanti e inconcludenti e speriamo che Bertolucci sia in giuria così ci rifila tredici leoni,palme, orsi, grolle …tutti a noi.
          Quanto alle responsabilità se la crisi è di sistema, vanno elargite a tutti ma non con criteri di giustizia distributiva. Partiamo da lontano e siamo forse al capolinea ma …c’è chi ha governato e chi ci ha provato,chi ci ha guadagnato e chi ci ha rimesso, chi è stato ai margini e chi al centro della scena.Chi con i cassetti pieni di sudate proposte di legge e chi semplicemente aumentando a dismisura le proprie personali fortune.
          Non siamo uguali altrimenti non saremmo qui,noi ai margini,a cercare di spiegare.Oggi c’è una sofferenza nelle nostre comunità che lei nemmeno s’immagina e che poco ha a che fare con la difesa strenua del Capo da parte degli adulatori.
          Uguali no. Non voglio dire migliori ma certamente non uguali.

          1. È vero, quel filmato meritava di essere visto, ma il mio consueto origliare a fine proiezione mi fa pensare che abbiano deciso di no per limare la durata: mi pare che qualcuno lamentasse noia e poca comprensione di quel mosaico apparentemente scollegato (ma cosa mangiava la gente una volta per andare al cinema a vedere Resnais o Antonioni? Oggi mica ci riuscirebbero secondo me. Senza contare che puoi anche iscriverti al cineforum dell’Associazione Italiana Muti e sicuro che ti ritrovi gente che chiacchiera durante la proiezione). Lo metteranno magari come extra nel DVD, sarebbe carino, invece delle solite interviste noiose o dei making of.
            Secondo me è anche abbastanza internazionale, peccato si perdano il romanesco.

            Per la valutazione delle responsabilità ovvio che mi riferisco ai risultati, sia in termini di scelte politiche che di produzione legislativa.
            E ai media tradizionali, ovviamente.
            Perché mai estenderle ai militanti o ai simpatizzanti?
            Non vivo sull’albero e so anch’io che c’è discussione e sconcerto e dispiacere. E d’altro canto, poiché non sono proprio giovanissimo neppure io, va da sé che pure io vengo da un passato (o presente, volendo, visto che ho contribuito a far eleggere il sindaco PD del mio comune) di elettore PD o come si chiamava all’epoca.
            A me pare però che oggi, con tutti i mezzi a disposizione e in rapida diffusione (quando mai nella storia l’elettore poteva seguire in diretta, comodamente, senza costi e perdita di tempo, l’attività del parlamento? O stavi tutto il giorno su radio radicale, ma si immagina che bella vita?), chi ancora vota PD o fa parte di quelle categorie esposte solo ai media tradizionali – quindi simili all’elettore PDL – o ha coscienza delle enormi responsabilità ma vota cmq PD per motivi irrazionali, fideistici.

            1. Perché questa distinzione vertice/base? I dirigenti a vari livelli, gli eletti nelle istanze di partito e nelle istituzioni,non ce li abbiamo messi noi?
              E non ce li abbiamo altresì mantenuti?
              Loro sono in qualche modo il nostro specchio o magari l’esito del nostro delegare o della nostra mancanza di coraggio.Che poi è la stessa cosa.
              Ora è tutta una Dissidenza,quale saranno i risultati si vedrà in seguito.Di sicuro non commisurati al gran rumore e ai grandi mal di pancia.I grandi cambiamenti,quando si sono fatti,sono stati di una crudeltà inaudita : il non mi avete convinto di Pietro Ingrao ovvero il mesto comunque di Giancarlo Pajetta di fronte a giovanotti che scalzavano il vecchio senza tanti complimenti,blog e socialcosi.
              Niente di tutto questo è nell’aria e tuttavia uno svecchiamento ci vuole : cominciamo dal sostituire i giovanotti oramai invecchiati : è già qualcosa.
              Per il resto non si butta all’aria una storia, una visione.Personalmente non trovo rappresentazione di me altrove.
              Mi sposto in SEL? E che cambierebbe?
              L’irrilevanza di una piccola posizione ma poi la sostanza quella è.
              Siamo peggio dei credenti.Ma questa non è una novità.
              Da sempre ho idea che il cinema debba essere materia d’insegnamento a cominciare da come si guarda un film. La televisione ci ha abituati alla scompostezza domestica e gli americani a sgranocchiare robaccia durante le visioni. Le salette lillipuziane fanno il resto.

              1. Brava, è proprio quello secondo un punto focale. Se ne parlava proprio l’altra sera con amici.
                Secondo me sono milioni quelli che si chiedono ma a me chi mi rappresenta?
                E mi stupisce che con l’astensione maggioritaria non ci siano proposte nuove. Mi aspettavo sinceramente molto più fermento. So per certo che l’astensione non è espressione solo di trogloditi, ma che molti sono informati, riescono a spiegare coerentemente il loro pensiero e le loro aspettative, tuttavia non sanno proprio come votare perché sentono la responsabilità del voto e non se la sentono.
                M5S dimostra che si può fare e, nonostante il fallimento, anche FARE aveva dimostrato che pur con poco tempo e pochi mezzi si possono aggregare aspettative e voti.
                Esiste un’enorme dibattito culturale – sulla natura della crisi, della UE, dell’Euro, sullo sviluppo etc. – il tutto giocoforza alternativo all’esistente, tuttavia non si organizza in proposte politiche.
                Eppure è partecipatissimo e si muove tutto ovviamente fuori dai media tradizionali, che stanno lì proprio per tenerlo fuori, ma fra poco saranno loro i marginali.
                Insomma, mi stupisco. Abbiamo gettato la spugna?

                (animo, animo, però, non mi si deprima sul PD, anche se immagino che non siano serate frizzanti al circolo. Faccia tipo Mineo ma con più humour, se lo può permettere)

                1. Sarà perché frequento poco il circolo, avendo scelto di spendere il mio impegno in altri ambiti partiteschi, ma non sono assolutamente depressa.
                  Mi spiace la depressione altrui,questo si.
                  Rappresentare lo scontento è relativamente semplice,nel senso che Grillo ha avuto buon gioco anche per l’elemento novità – che cerca di mantenere – lo stesso capita in parte anche con Renzi : figure poco compromesse con doti di immediatezza e confidenza con Mezzi che,diciamolo, non sono particolarmente nelle nostre corde.
                  Durerà?
                  L’astensionismo comprende differenti variegature ma per far tornare a votare la gggente bisognerebbe fare cose utili per la ggggente,non solo prometterle. Il problema è planetario,Germania a parte, ma lì per l’appunto il voto è stato percepito come utile.

  41. @Matteo
    Mah… è un punto di vista di considerare le cose che non condivido neppure un pò. Il M5S se davvero avesse avuto come obiettivo quello di cambiare, poteva semmai costringere il PD in un Governo in cui le cose si facessero sul serio (dal suo punto di vista). Poteva vigilare sul comportamento dell’alleato, imporre la realizzazione dei punti programmatici stabiliti in precedenza e quant’altro. Invece non ha fatto nulla in nome di “sono tutti uguali, sono tutti ladri”. Stabiliranno gli elettori – se ne saranno in grado – se è stata una strategia logica e vincente, oppure no.

  42. Ragazzi, l’Inghilterra ha avuto una grandissima donna a guidarla per anni e ora lo stesso sta avvenendo in Germania e tutte e due, pur criticatissime, odiate, censurate da più parti hanno fatto cose importanti per i loro Paesi e per l’Europa.
    Quando ci decidiamo anche noi italiani a dare le sorti del paese nelle sapienti mani di una donna come la Thatcher o la Merkel? sicuramente ce ne sono.
    Avete qualche nome da proporre?

    1. @paluca
      candido mia moglie..ha un senso della spending review unico al mondo..:)
      tranquillo che se la fanno Premier, gli scansafatiche mangia pane a tradimento (compresi i pregiudicati), cambierebbero mestiere…

    2. Ci sarebbe la Santanchè. Più elegante di Angela e più avvenente di Margaret,poi rispettosa delle istituzioni e c’ha pure lei un cane.
      Immaginatela al G20. Un figurone.

      1. Vedo che non avete fiducia nelle nostre donne o che non ritenete ci sia un nome all’altezza… peccato, io sono convinto che ora più che mai ci sarebbe bisogno di una figura femminile forte e decisa e con le idee chiare, fuori dalle dinamiche ormai troppo distorte della nostra politica

        1. Eh ma nemmeno tu però fai nomi.
          E poi che si fa? S’invoca una figura femminile con caratteristiche maschili – forte e decisa – per mettere le pezze ai danni procurati dai maschi?
          Che è? Chiamiamo mamma per rimettere in ordine?
          Margaret e Angela ti tirerebbero le pietre.
          Allora facciamo così : non serve Tordella, ma una figura significativa per preparazione, sensibilità, prestigio.
          Oh Paluca tesoromio,la corda a casa degl’impiccati no eh, che esce di me il versante più complesso e barricadero.
          Lo spirto guerrier ch’entro mi rugge…

          1. Eh no Sed, così offendi tutte le donne… Solo gli uomini possono essere forti e decisi? ma non scherziamo e proprio la margaret e la Angela, donne al 100% hanno dimostrato di essere forti e decise più degli uomini.
            La mia era una riflessione nata l’altro giorno leggendo del trionfo della Merkel; pensavo a quale figura maschile negli ultimi anni avesse avuto lo stesso successo e lo stesso consenso e, a parte forse Reagan, non mi è venuto in mente proprio nessuno!
            Vuoi un nome da me che vivo fuori della politica? Non saprei, forse Emma Marcegaglia, ma ripeto, ci vorrebbe un nome nuovo, al di fuori delle vergognose logiche che hanno guidato l’Italia negli ultimi anni!

            1. Nell’immaginario collettivo si.
              E infatti di tante qualità specifiche tu scegli proprio “forza e decisione”,non ti viene in mente “dolcezza ed eleganza” che pure sono utili in politica.
              Sulla donna al 100% mi perdo.
              Che vordì?

  43. @giovanotta
    Al peggio non c’è limite…

    @paluca66
    Il punto è che in questo momento in Italia non esiste una figura femminile che per storia, capacità e carisma possa prendere in mano le redini del Paese… altrimenti non avrei nulla in contrario, anzi…

    @luigi
    Dubito fortemente che Grillo possa cambiare strategia rispetto a febbraio… staremo comunque a vedere. Quanto all’aumento dell’IVA, era proprio quello che il PdL aspettava per far credere al popolino che non si dimette perchè berlusconi è stato condannato ma per difendere la gente dall’aumento delle tasse… che schifo!!!
    Sulla crisi di Governo scriverò comunque un nuovo post lunedi… ti (vi) rimando ad allora…

    @Sed
    Eh già… è dura a trovare una donna all’altezza… e per dirla tutta, è dura trovare anche un uomo all’altezza!!!

    1. Una classe dirigente non si forma dal nulla e se ci sono poche donne manager,rettore d’università primario etc etc non c’è da meravigliarsi se manca un’ampia rosa di aspiranti premier .
      Abbiamo molte donne giudice – concorso tra i più difficili e che non si può ripetere oltre le tre volte – ma quante di loro nella Consulta o nel CSM ?
      A me basterebbe che si chiedesse ad un aspirante premier maschio tutto quello che si chiede ad un’aspirante premier donna.

    2. @paolo
      la cosa sconcertante, è che vanno in giro dicendo che il governO cadrà (ma non è ancora caduto), per colpa del PD che non ha eliminato l’aumento dell’IVA..E cosa ancor piu sconcertante…8 milioni ci crederanno!!!!
      Grillo gode, da irresponsabile pure lui….

  44. @sed
    Concordo…

    @luigi
    La solita manipolazione della verità tipica di berlusconi. Non è un caso se Grillo oggi ha la stessa posizione di berlusconi: al voto subito col Porcellum. Non importa se si produrrebbe un’altra stagione di ingovernabilità… a loro importa solo lo sfascio!

  45. Da info raccolte qua e là confermo: al voto subito è la posizione del M5S.
    Il fatto che subito coincida con porcellum è una semplice conseguenza del fatto che la legge elettorale è invariata dal dicembre 2005.
    Ricordiamo che la legge in vigore è sopravvissuta alla XV (csx, se così si vuol dire) e alla XVI (cdx se così si vuol dire fino a novembre 2011, maggioranza PD-PDL a sostegno di governo tecnico fino a aprile 2013) legislatura e, in questa XVII (governo politico PD-PDL-SC ancora in carica) la questione è stata affrontata solo in sede di mozione (bocciata da tutta la maggioranza e votata solo da M5S) ma specificamente inserita del decreto di deroga all’articolo 138 della costituzione . Quasi otto anni.
    Ricordiamo altresì che il decreto di deroga al 138 è passato con voto di tutta la maggioranza, M5S ha votato contro e ha fatto un giro sul tetto di Montecitorio perché gli sfascisti ritenevano di dover segnalare che modificare la costituzione in deroga alla stessa e scrivere contestualmente la legge elettorale insieme ad un mafioso è poco bello.
    In questo blog si censurava l’opposizione perché faceva ostruzionismo-da-prima-repubblica quando tentava di imporre la discussione parlamentare sul dl di deroga. Come si è fatto notare in aula (da una simpatica M5S veronese cui, eccezionalmente, scusiamo l’accento), la discussione sulla deroga al 138 è durata infinitamente meno della discussione sul dl per l’estensione della Mancino ai reati di omofobia (il testo infine approvato con voto di PD-SC, astensione delle opposizioni, indignazione generale)
    Che tempo fa nel mondo in cui è tuttacolpadigrillo?
    Qui piove.

    1. La legge elettorale è stata svincolata dalle modifiche costituzionali dalla commissione afferente per mano della perfida Finocchiaro e votata all’unanimità dalla commissione stessa..
      Si può votare anche domani.
      Grillo,mi punge vaghezza, si agita perché teme misure contro le Stelle in una futura legge.
      Si chiama timore, si legge soglia di sbarramento.O magari maggioritario secco.
      Comunque niente paura : all’inizio di dicembre la legge elettorale la fa la Consulta dichiarando, con ogni probabilità, incostituzionale quella che c’è.
      Il Mattarellum vi piace? Nel caso tornerebbe quello.

  46. @Matteo
    Le responsabilità di chi ancora non ha provveduto a riformare la legge elettorale sono innegabili ed io stesso le ho sottolineate diverse volte in questo blog. Ciò però non significa che chi oggi sostiene che si debba andare a votare col Porcellum (Grillo e berlusconi e forse anche Maroni) non abbia una visione irresponsabile di ciò che è opportuno fare per il bene del Paese. Peraltro Grillo ha pontificato contro questa legge elettorale per molto tempo, ed oggi invece – con un triplo salto mortale con avvitamento a 180 gradi – è pronto ad adottarla ancora, come se niente fosse, come se non sapesse che votare col Porcellum oggi significherebbe riprodurre la medesima situazione di stallo che si è prodotta a febbraio, con conseguenze devastanti. O forse è proprio questo il suo obiettivo? Se il M5S fosse una forza politica seria e responsabile, appoggerebbe un Governo di scopo che cambi la legge elettorale e porti al voto in Primavera.

    P.S.
    Se vuoi replicare puoi farlo sul nuovo post, che dibatte proprio di questi temi…

    1. Grillo per essere credibile deve cominciare a riconsiderare il dress code dei matrimoni di famiglia. Non è per fare la sofistica ma dopo quella sfilata di obbrobri, a partire dalla sposa, ho capito molte cose.

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