Fra la Gabanelli e la Finocchiaro

Fra la Gabanelli e la Finocchiaro

Curioso come la candidata alla Presidenza della Repubblica più votata dagli elettori del M5S sia improvvisamente diventata una venduta ed una traditrice. E’ bastato porre alcune semplici domande, come quella diretta a sapere dove vadano gli introiti pubblicitari del blog di Grillo, perchè Milena Gabanelli non fosse più quel simbolo di giornalismo incorruttibile e senza macchia che era stato fino al giorno prima. Evidentemente i grillini non prevedono la possibilità che si metta in dubbio la purezza del Movimento. Ogni critica, anche quella sarcastica di Renzi, che ha accusato i parlamentari del M5S «di parlare solo di scontrini», scopre intolleranze ed integralismi oltre ogni lecita misura.
 
E’ forse per questo motivo che in soccorso del Movimento è arrivato il PD, nella persona di Anna Finocchiaro. La senatrice, insieme a Zanda e ad alcuni colleghi di partito, ha infatti presentato un disegno di legge che nei fatti sbarra la strada del voto a soggetti senza personalità giuridica e senza statuto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. L’obiettivo del provvedimento è in realtà quello di garantire la massima trasparenza delle associazioni politiche che dovranno indicare obbligatoriamente gli organi dirigenti, un collegio sindacale composto da revisori dei conti e l’attribuzione ad una società esterna iscritta all’albo speciale che certifichi i bilanci. Tuttavia è possibile che la Finocchiaro – che su questa iniziativa è riuscita a farsi prendere a schiaffi anche da berlusconi –  non abbia considerato l’opportunità di un simile decreto, che impedirebbe al M5S di presentarsi alle prossime elezioni? E’ possibile che non abbia immaginato che sarebbe stato interpretato dai media come un espediente per rendere la vita difficile a Grillo? E’ possibile che non abbia compreso che così facendo avrebbe messo il profeta del vaffanculo nelle condizioni di compattare il proprio elettorato e far il martire [cosa in cui eccelle] contro i partiti tradizionali che vogliono farlo fuori per vie traverse? E’ possibile in definitiva che non abbia capito che, come ha detto Renzi, questo provvedimento è un modo per far vincere le elezioni ai 5 stelle?

79 pensieri riguardo “Fra la Gabanelli e la Finocchiaro

  1. Concordo proprio su tutto.
    E’ davvero singolare come, ai microfoni di Report, le risposte degli esponenti di un partito ‘nuovo’ come M5S fossero superbamente elusive come quello dei gruppi più ‘vecchi’, quando vengono beccati in castagna.

    Circa il ddl Zanda-Finocchiaro, si registra una strumentalizzazione indegna, giacché rappresenta infatti un progetto di legge che va finalmente a soddisfare le richieste di un art. della Costituzione (il 49) rimasto per circa 70 anni ignorato: quello che prescrive per i partiti l’obbligatorietà della persolità giuridica (e quindi della vituperata registrazione presso le prefetture con relativo potere di controllo sui bilanci).
    Non capisco davvero in quale sua parte questa proposta sia contro il M5S dal momento che, se diventasse legge domani, escluderebbe dalla corsa elettorale TUTTI i partiti, PD incluso…

  2. Non condivido il punto di vista, mi pare rifletta una polemica giornalistica.
    Che non è quella di Report, ma quella dei giornali nei giorni successivi. Che riportavano commenti offensivi di internauti, non di M5S o di Grillo. M5S e Grillo hanno risposto con un comunicato del gruppo Camera il primo, durante i comizi nella campagna per le amministrative il secondo.

    Cosa dobbiamo fare: interessarci alla polemica dei giornali o al servizio di Report e le eventuali risposte di M5S?

    La puntata indagava su come i partiti si finanziano e chiedeva trasparenza nella catena di finanziamento.
    Gabanelli domanda a M5S: quanto fattura il blog e quanto finanzia questo blog M5S e le sue attività?
    La domanda è lecita, ma non fa alcuna rivelazione sconvolgente e non evidenzia alcun “marciume”.

    M5S dichiara che si autofinanzia e rinuncia a tutti i finanziamenti pubblici (nel comunicato del gruppo ci sono le cifre). Sappiamo che rinuncia al finanziamento pubblico (rimborso elettorale) e altri emolumenti e benefits del parlamentari
    Ne consegue che i soldi sono tutti privati. Micro-donazioni o anche il blog? Grillo ha risposto che il blog è in perdita e sono tutte micro-donazioni [tra cui una mia e non è l’unica ad un soggetto politico]. Aspettiamo bilanci e fatture.

    Durante la puntata i militanti intervistati ai gazebo spiegavano di anticipare i costi e poi recuperare con le donazioni.

    Poniamo invece per ipotesi che il blog sia in attivo e dia finanziamenti per le spese dei tour elettorali e i manifesti.
    Siamo tutti d’accordo che la troveremmo la cosa normale e trattandosi di soldi privati e non pubblici, il blog può finanziare un movimento, comprare dei salami o buttarli dalla finestra e sono affari del blog? Peraltro il blog ha orientamento e obiettivi politici espliciti, quindi sappiamo che finanzia chi fa di quelli la propria linea politica. Vogliamo saperlo per trasparenza, ma non impedirlo o dire che schifo, perché non avrebbe alcun senso, giusto?

    Ciò detto, l’intervento su M5S chiudeva una puntata appunto dedicata ai canali di finanziamento dei partiti, pubblici e privati e sulla trasparenza di questi canali. Ci ha incuriositi?
    Soldi alle fondazioni dei singoli uomini politici via donazioni e/o pubblicità a riviste invendute, il tutto al di fuori di qualunque controllo?
    Allocamento di parte del patrimonio (per esempio immobiliare) in forme giuridiche alternative in modo da sottrarle al controllo sui conti di partito e non far figurare gli eventuali profitti tra i finanziamenti?
    Copertura dei passivi da parte del pubblico (“eccerto” risponde Sposini, stupito dello stupore)?

    Stiamo ben parlando di soldi pubblici, cioè miei, tuoi e di tutti gli italiani (spettatori di Report o no) che pagano le tasse? Stiamo parlando di finanziamenti privati di ben altra consistenza anche da parte di aziende (sia private che pubbliche) con interessi a orientare l’attività legislativa?
    Trovo però meno indignazione nel tuo intervento su questi punti, che forse trovi meno sensibili e meno “inquinanti” il processo democratico che non l’eventuale finanziamento dei palchi del tour elettorale di M5S da parte del blog che ha generato M5S.
    Interessa anche a me. Ma giudico più preoccupante il resto della puntata di Report.
    Sensibilità differenti.

  3. @Carlo
    Quella che appare sospetto è proprio la tempistica, visto e considerato che tale articolo della Costituzione è rimasto disatteso per tutti questi anni. E comunque: non era davvero possibile immaginare quale sarebbe stata la reazione di media e avversari politici?

    @Matteo
    In realtà il mio interesse non è tanto nel merito della puntata di Report, quanto nelle reazioni di una buona parte dei simpatizzanti del Movimento. Fino al giorno prima la Gabanelli era la figura più stimata dagli elettori grillini, tanto da essere la più votata alle Quirinarie. Dopo essersi permessa di promuovere un’inchiesta nei riguardi del M5S è diventata una venduta, al soldo di PD e PdL. Tipico esempio di giornalista fazioso che porta avanti un attacco deliberato e prezzolato. Guardo sempre con estrema diffidenza chi abbraccia un’idea politica in modo integralista. Altri elettorati, penso ad esempio a quello del PD, avrebbero certo avuto una risposta più critica e meno intollerante. La mia sottolineatura è semplicemente questa, e non mi pare poca cosa, almeno per me che sposo da tempo la tesi che Grillo abbia fondato buona parte del suo successo elettorale, facendo leva – secondo logiche populiste – su sensazioni “di pancia” come la rabbia.

    1. È una valutazione molto forte. Secondo te ricade più nell’opinione emotiva o fattuale?

      Gli internauti (=elettori?) M5S hanno offeso Gabanelli mentre poco prima la volevano fortemente al Quirinale.

      In quanti l’hanno offesa e in quanti la volevano PdR? Voti Gabanelli Quirinarie online 5800 su 28518 (20%). Magari chi l’ha insultata aveva votato, chessò, Prodi.
      Voti M5S alle politiche 8.689.458. Poniamo 100% Quirinarie delusi da Gabanelli e la insultano. Fa lo 0,07% (>28K insulti online. Saranno forse mica troppi?).
      Però magari gli insulti erano di più. Qualcuno li ha contati? Facciamo 10 volte tanto – nessun post del blog di Grillo e credo in generale di un blog nel mondo arriva a tanto – fa comunque lo 0,7% dell’elettorato M5S.

      Può darsi si tratti di un elettorato poco evoluto che risponde a stimoli di pancia e vota per rabbia. La mia esperienza sembra negare questa cosa, ma sicuramente non sono in una posizione di giudizio generale sull’elettorato M5S, PD o altri.

      L’argomento della puntata è off-topic, peccato. Guardo poco la TV, ma questa l’ho vista e l’avevo trovata interessante. Peraltro proprio gli argomenti del servizio evidenziano lacune incolmabili dal DDL presentato che citi nel post o da qualunque altro DDL. Perché la trasparenza deve essere un fatto di cultura diffusa, ricercata dai partiti stessi, dagli elettori, dai giornali. Sennò basta una bella fondazione e fatto, come si è visto in TV.
      Ma non voglio andare fuori tema.

    2. Stai forse chiedendomi se il PD abbia fatto l’ennesimo autogoal con un progetto di legge che, benché potenzialmente ottimo, sia facilmente dirottabile verso usi strumentali che possano danneggiare gli stessi democratici (tant’è che persino Silvio ha finto di difendere M5S)?
      Beh, è la storia della loro vita non imbroccarne una e tessere strategie da canguro ubriaco…

  4. Sulla puntata di Report, sulla reazione dei grillini e su tutto quanto gira attorno a queste ormai stucchevoli e sterili polemicucce non trovo niente di nuovo, originale e scandaloso: diciamo cose sapute e risapute.
    In merito alla Finocchiaro e a Zanda (che già sette giorni prima aveva fatto un’uscita appropriata ma completamente fuori luogo e tempo) sembra davvero che il PD non riesca a smettere di farsi male da solo e di servire assist agli avversari che nemmeno la migliore Inter…
    Hai ragione Rear quando dici che ciò che affermano è vero ma proprio perchè è vero da sempre, quale è il senso di tirare fuori queste cose proprio adesso se non quello di fare un favore agli avversari politici? E’ questo che mi fa rabbia del PD.

    OT: permettimi una battuta ma oltre che da elettore di centro destra tradito e ingannato (e ormai passato all’altra sponda nonostante gli autogol di cui sopra) ora ho un motivo in più per chiedere la liberazione da quel folle megalomane di Berlusconi (penso che se fosse vissuto negli anni ’30 avrebbe fatto più danni di Mussolini!): ha cacciato Allegri dalla panchina della mia squadra… MA SI PUO’?

  5. @Matteo
    Io ho parlato di “buona parte” dei simpatizzanti del Movimento. Se si considera coloro i quali scrivono sul blog di Grillo o commentano gli articoli dei vari quotidiani online, come la punta dell’iceberg degli elettori, è legittimo pensare che i primi esprimano posizioni comunque diffuse o perlomeno sintomatiche di un sentire. La puntata di Report non l’ho vista. Ho letto quanto è stato riportato dai giornali nei giorni successivi. La trasparenza è assolutamente qualcosa da ricercare, peccato però che la comunicazione del PD ancora una volta non sia stato in grado di confutare le reazioni dei media che hanno interpretato il DDL Finocchiario come un attacco ad partitum.

    @paluca
    Eh eh eh… su Allegri non sono preparatissimo. Ma se non sbaglio il Milan è arrivato terzo in classifica, ha conquistato la partecipazione alla Champions League… dunque ci sarebbe da che stare contenti. Di conseguenza perchè esonerare il tecnico?

  6. Come sai combatto una battaglia donquixottesca a favore di un approccio critico nella lettura dei giornali.

    I quali riportano – prendiamo due posizioni teoricamente distanti, Unità e S24O – che sul blog buona parte dei commenti criticano Gabanelli. Se fa un velocissimo passaggio sul blog, scopri dal contatore che i commenti sono >3000. In altri post molti meno, alcuni ricevono meno commenti dei tuoi. Poniamo 100% contro Gabanelli, sebbene i giornali scrivano “una parte”, sicuramente per simpatia nei confronti di Grillo.
    Sono la punta di un iceberg? Possibile. Il sottostante sarà, come per gli iceberg x10? Sarebbe un sentimento piuttosto diffuso. Che però rappresenta ca lo 0,35% dell’elettorato M5S.
    Iceberg particolarmente insidioso x100 (ca 300K persone)? Siamo sempre al 3,5%.
    Però tutti i principali giornali riportano la notizia dei commenti nel blog di Grillo.
    Nota che non citano numeri o %, la scrivono così. Ci sarà mica forse una sproporzione tra il fenomeno e il racconto del fenomeno?
    A tanti articoli, corrisponde altrettanta copertura della risposta più articolata di M5S? Forse no?

    La giornalista dichiara a L’Unità:
    “Il punto è uno: sono state dette cose false? Se è così siamo pronti a precisare». È la replica di Milena Gabanelli ai simpatizzanti del Movimento 5 Stelle che la criticano per quanto affermato nella puntata di Report ieri. «Almeno – scrive la giornalista in una dichiarazione a Repubblica tv – finora nessuno del M5S mi ha insultata al telefono!. Cosa che invece ha fatto qualche simpatizzante degli ex Ds a proposito dei loro debiti che, secondo loro, dovremmo pagare noi».

    Quanti saranno quei simpatizzanti ex-DS? E oggi cosa voteranno? Che sottostante ci sarà? Perché penso che un conto è postare un commento sul blog, un conto prendersi la briga di cercare il numero e telefonarle.
    Gli ex-DS sono forse “intolleranti e integralisti oltre ogni lecita misura”?

  7. @Matteo
    Lo stesso articolo che citi prosegue con frasi come “mondo grillino in rivolta”, e “sul blog di Grillo è festival degli insulti”. Il Blog di Grillo è sempre servito per rappresentare il polso dell’elettorato pentastellato. Giusto o sbagliato che sia. Mi sa comunque che fino a quando qualcuno non farà un sondaggio sull’argomento nessuno è in grado di dare percentuali precise (0,35%?, 3,5%??, 35%???, 65%????). Personalmente mi accontento di registrare opinioni sintomatiche di una posizione intransigente ed intollerante.

  8. Non so che dire… Grillo mi fa paura. Vuol mantenersi talmente lontano dal sistema politico attuale che semmai prendesse lui il potere temo che internerebbe chiunque abbia avuto incarichi pubblici priima di lui. Vuole mantenere ad ogni costo le distanze dalla vecchia partitocrazia, ma dichiara apertamente di essere interessato solo al potere e agli incarichi, esattamente come qualsiasi vecchio partito. Vuole mantenere a tutti i costi la purezza del suo movimento senza scendere a nessun compromesso, ma chi non vuole compromessi non scenda in politica. Vuole mantenere anche la purezza della cittadinanza, e da qui alla purezza della razza il passo è breve. Non accetta critiche di nessun genere, sbatte fuori dal movimento chi prova a proporre alternative e lo chiama traditore. Mi fa paura perché è un film già visto, la storia è stata segnata diverse volte da altri ducetti, che durante i loro comizi sbraitavano e usavano argomenti populisti e termini scurrili. Mi fa paura, punto.

  9. questa è la dimostrazione della convinzione che hanno i grillini in fatto di politica..seguono disciplinatamente ciò che dice il papa ligure, e si adeguano..a Grillo piace la Gabanelli P.d.R:? evviva la Gabanelli… Grillo inveisce contro la giornalista ficcanaso? a morte la Gabanelli..io credo che siano sempre gli stessi che scrivono i commenti sul blog, non credo che 9 milioni di italiani seguano il blog di Grillo..ma vedere come si fa in fretta a cambiare opinione sulle persone, beh non lo trovo cosi sconvolgente, lo fanno tutti in questo paese di peracottai no?

  10. @John Law
    Grillo fa paura anche a me, non foss’altro per questa supposta alterità e superiorità rispetto a tutti gli altri che non solo non prevede compromessi, ma neppure critiche. La medesima intolleranza ed intrasingenza che dimostrano i suoi follower…

    @Luigi
    E’ bastato che la Gabanelli si occupasse del M5S perchè l’integralismo di molti dei seguaci di Grillo, che poi è lo stesso del profeta del vaffanculo, ed è quello che lui ha veicolato nella sua campagna elettorale ed in anni di post nel suo blog, venisse a galla in modo evidente…

  11. Scusa Rear, è possibile che tu stia commentando degli articoli senza dati che riportano di numerosi commenti che non hai né contato né letto, a post sul blog di Grillo che non hai letto, che rispondono e commentano a loro volta una puntata di Report che non hai visto, quindi le tue conclusioni siano fuori fuoco?

    Se io ti dicessi che:
    – La puntata di Report parlava di trasparenza nei finanziamenti ai partiti e le critiche maggiori e più gravi erano rivolte al PD;
    – A M5S si chiedeva di chiarire se il blog finanziasse l’attività del movimento, specificando chiaramente che se anche fosse non ci sarebbe niente di male, ma si desidera saperlo per il principio della trasparenza;
    – Che i post nel blog di Grillo non sono affatto aggressivi o esagitati o integralisti o intransigenti, ma criticano Gabanelli non per la domanda sui finanziamenti, ma per l’invito finale a non occuparsi di scontrini. Un altro critica non l’inchiesta, ma si chiede perché ora, visto che tutte le info erano reperibili da sempre, anche al tempo delle Quirinarie;
    – Che i commenti a questi post sono poche migliaia, non è possibile stabilire se si tratti di elettori (e.g., ci sono dei minori di 18 anni? Sarebbe inusuale nel blog di un movimento popolare fra i giovanissimi?) e solo una parte critica Gabanelli, ma solo una minoranza le dà della traditrice – e quella minoranza non rappresenta né Grillo, né M5S, né gli elettori del M5S, ma solo sé stessa;
    – E infine che date le premesse, le tue conclusioni sono superficiali, spensieratamente slegate dai fatti e offensive per gli elettori del M5S, che non si capisce perché dovrebbero ricadere nel tuo cliché?

    Il che non significa che tu non sia autorizzato ad avere paura di Grillo o ad odiare M5S e scrivere al riguardo tutti i post che ti piace.
    Sia chiaro anche che per me sei titolato a insultare chi ti pare, ma rilevo che una delle tue critiche a Grillo si concentra sul fatto che Grillo offende, solo che mi pare che lui offenda i politici cui attribuisce delle responsabilità precise, mentre tu offendi degli elettori sulla base di un tuo sentimento.

  12. @Matteo
    Ho già spiegato che in esame non è tanto il merito della puntata, quanto la reazione di buona parte dei simpatizzanti del Movimento. Ciò che ho scritto e che tu chiami “mio sentimento” riprende in realtà quanto riportato dai maggiori quotidiani nazionali, che tu reputi, sulla base di una tua personalissima valutazione, una polemica speciosa e superficiale, ma che altri – me compreso – invece ritengono degno di nota ed interesse. Il linguaggio di Grillo è esecrabile e pericoloso perchè strumentale ad alimentare nel Paese un clima di contrapposizione ed intolleranza. Come ha detto Napolitano la violenza verbale può portare all’eversione. Le responsabilità di un leader politico, le cui parole vanno ad impattare su milioni di persone, non possono essere le stesse di quelle di un misero blogger letto da non più di una decina di volenterosi. Perdipiù – nel caso specifico – a differenza di Grillo che usa l’insulto come linguaggio abituale, io nel mio post ho usato termini come intransigenza ed integralismo che ancora una volta tu reputi su una base di una tua personalissima valutazione un insulto perchè ti piace così, ma che a me tutto pare tranne che un’ingiuria. Constatare che tu le insolenze di Grillo e i grillini le liquidi con “Certo, tante parolacce, signore mie. Però non era partecipazione popolare?” (da un tuo commento al mio post intitolato “Fra demagogia, insulti e menzogne”), mentre invece preferisci stigmatizzare le mie parole, fa legittimamente nascere qualche sospetto sulla tua capacità di valutare le cose con misura ed imparzialità. Comunque, vorrà dire che da oggi in avanti se mai vorrò ingiuriare qualcuno non lo apostroferò come Grillo ha fatto con Renzi “faccia da culo”, ma “faccia da intransigente”! ;)

  13. “Faccia da seguace intransigente e integralista oltre ogni lecita misura di un profeta del vaffanculo”, per la precisione.
    Io non uso parolacce e, credo neanche tu, visto che ti urtano tanto.
    Chi non usa parolacce, se deve offendere cosa dice? Magari “Faccia da seguace intransigente e integralista oltre ogni lecita misura di un profeta del vaffanculo”. Che è meglio o peggio di “faccia da culo”? Sempre sensibilità diverse.
    Ma guarda che va benissimo, mica volevo stigmatizzare, ti pare?, segnalo solo.

    Non contesto che i principali giornali abbiano riportato la notizia. Contesto che l’hai presa per buona e non hai sentito la necessità di verificare nessuna delle sue componenti, anche quelle di immediata verifica. Ti bastava così. Saranno state vere e corrette, oltre che degne di nota e interesse? Quisquilie.

    Risulta evidente a chiunque faccia il minimo sforzo che i post nel blog di Grillo sulla puntata di Report – che non era una puntata che attaccava M5S – non insultano nessuno (né mi pare di avere letto parolacce), ma commentano e argomentano. Risulta evidente agli stessi che abbiano un po’ più di tempo che i commenti a quei post sono solo in parte minore offensivi (o contengano parolacce) nei confronti di Gabanelli, ma che tanti invece ne prendono le parti e stigmatizzano chi offende.
    E che cmq non si può proprio parlare di buona parte di seguaci intransigenti e integralisti di profeti perché c’è una minoranza e non c’è una posizione univoca dei commenti. Che cmq non rappresentano, né in un caso né nell’altro gli elettori di M5S.
    Risulta evidente che tutti i giornali che hai letto già non ne parlano più, perché sono state fornite risposte non offensive (e senza parolacce) ma argomentate, quindi non c’era più niente per alimentare il pregiudizio di chi desidera leggere che gli elettori M5S sono integralisti e intolleranti e dicono le parolacce. Oggi tocca alla fidanzatina ritrovata al comizio.
    Grazie della citazione, che ci insegna che se si cita fuori contesto non si capisce proprio di cosa si parla e quindi se ne può fare quel che si vuole.

    La violenza verbale può portare all’eversione. Non sono sicuro del significato di eversione in questa frase, ma poniamo si intenda ampi fenomeni di protesta violenta. Credo di sì, mi sembra possibile. Facciamo un passettino in più? Mentre scriviamo ci sono “riots” in corso da 4 giorni in Svezia. Proteste violente nell’ultimo anno si sono avute in numerosi Paesi europei (lista reperibile), Nord e Sud America, Asia, Africa. È stata la violenza verbale o altro? In Italia ci sono casi di proteste e scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, anche di recente. Manifestano per colpa della violenza verbale? È in atto in Svezia un processo eversivo? Almeno abbiamo offerto asilo alla famiglia reale?

  14. @Matteo
    Quanto alle mie parole, si è capito che abbiamo diverse sensibilità. Resta il fatto che io non mi rivolgo, nè tantomeno indirizzo milioni di persone. Se lo facessi, avrei un’attenzione a ciò che dico e scrivo sicuramente differente da quella di Grillo. Cito al riguardo Gramellini (che anche lui scrive sui giornali quindi oggetto sicuramente della tua battaglia donchisciottesca): “Grillo ha attaccato Renzi dandogli della “faccia come il c.” (in comproprietà con Bersani) e del politico di professione. Per lui e per una parte dei suoi elettori le due definizioni sono sinonimi. Tralascio ogni giudizio sull’uso del turpiloquio, uno dei tanti lasciti di questo ventennio che ancora prima delle tasche ci ha immiserito i cuori, portandoci a considerare normale e persino simpatico che un leader politico si esprima come un energumeno».” Il tuo passettino in più circa la violenza verbale è pure esercizio accademico di chi si diverte a giocare con le parole. Napolitano ha sostenuto che la violenza verbale può condurre a fenomeni di protesta violenta, non che tutti i fenomeni di protesta del mondo hanno matematicamente origine da un pregresso e ripetuto esercizio di violenza verbale.
    Ripeto ancora una volta che secondo me la notizia che i giornali hanno dato ha fondamento e verità. Per te esiste un pregiudizio rispetto ai grillini, per me no. Non ci crederai, ma esistono persino persone che non condividono le tue opinioni, nè i tuoi metri di giudizio su chi insolentisce chi. Venendo quindi alla tua citazione, ho riportato il titolo del post a tuo beneficio, così che se ne avessi voglia potessi recuperare il contesto ed accorgerti che si tratta di una citazione calzante, giochini di parole a parte ovviamente.
    Io parlo di integralismo, oggi un giornalista (vade retro Satana) su Repubblica.it parla di barbarie, a proposito dell’ennesima cialtronata scritta da Grillo nel suo blog. Deve essere proprio il festival degli insultatori!!

    1. È che mi chiedevo se interessa uno scambio dove si riesce a non ragionare per citazioni in maniera totalmente slegata dai fatti.

      Si citano articoli che parlano di commenti a post su un blog che commentano una trasmissione TV.
      Se ti si segnala che la trasmissione (reperibile in podcast credo), i post (leggibili sul blog di Grillo) e i commenti (idem) non sono nessuno dei tre come descritto negli articoli da cui sei partito, quindi le conclusioni giocoforza, sono campate per aria, allora è Napolitano che evoca i rischi di eversione.
      Se ti si riporta allora che contiamo intorno a noi episodi di eversione – ma forse meglio violenza – numerosi e apparentemente non dovuti a violenza verbale ma ad altro, non mi rispondi con episodi esemplificativi finalmente del dell’eversione causata da violenza verbale, oppure vai a vedere a cosa altro sono dovuti quegli episodi e magari riflettiamo insieme se evocare la violenza verbale non è strumentale, almeno c’è – come dire – una cosa-cosa, ma mi rispondi con Gramellini e che gli articoli dicono il vero, ma non spieghi perché dicono il vero. È così perché hai un’opinione diversa dalla mia ed è legittima.
      Ma se un articolo riporta un evento verificabile, è possibile che la correttezza di quell’articolo sia cmq opinabile o si va a vedere l’evento? Oppure l’articolo diventa vero indipendentemente dai fatti perché articoli simili si trovano su tutti i principali quotidiani. Se una cosa non corretta viene ripetuta tante volte, diventa corretta?

      Non ti sembra una trama senza un finale? Dopo gli articoli cosa è successo? C’è stata l’eversione o le risposte? Se ci sono state delle risposte, guarderemo cosa hanno risposto o no? Le risposte sono pertinenti o no. Soddisfacenti o no? Verbalmente violente o no? I contenuti delle risposte possono essere argomento di confronto politico o no? M5S risponde così, e gli altri? O bastavano gli articoli del primo giorno?

      Ho letto il link. Hai letto il post nel blog di Grillo? Hai visto che è un link a un altro blog? Lo hai trovato sopra le righe? Hai visto i commenti di quelli che commentano l’articolo che mi hai linkato? Hai un’opinione rispetto ad un ministro della repubblica che manda un sms per invitare a votare “la sua compagna”?

      Sono dei mulini o dei pericolosi giganti quelli che vedo laggiù?

  15. quanto alla Finocchiaro, mi domando se ci fà o se lo è…
    ha ragione Renzi quando dice che sarebbe un autogol clamoroso che ridarebbe fiato a Grillo, ormai quasi collassato..
    ma l’autolesionismo a sinistra finirà mai????

  16. @luigi
    Luigi, me lo domando anche io se la Finocchiaro c’è o ci fa… e non sono ancora riuscito a darmi una risposta…

    @Matteo
    Matteo, se tu ritieni che Napolitano abbia fatto delle affermazioni strumentali quando ha parlato di violenza verbale come possibile anticamera dell’eversione, perchè in Svezia o in Sud-Africa ci sono (o ci sono stati) degli scontri, chiedendomi se costoro hanno manifestano per colpa della violenza verbale, io che debbo risponderti? Se questi sono i tuoi argomenti, bene, ne prendo atto, ma la cosa più gentile che mi viene da replicare è che stai facendo un esercizio accademico.
    Quanto agli articoli sui commenti dei grillini, ho già ripetuto mille volte come la penso. Tu hai fatto le tue verifiche e ritieni che scrivano il falso o comunque qualcosa che è sovrastimato. Ne prendo atto, ma non la penso così per i motivi che ho già ripetutamente provato a spiegarti.
    Quanto a Franceschini, io la penso esattamente come Bracconi. Se poi non si vuole perder l’occasione per fare l’ennesima polemica populista sulla solita casta usurpatrice, e strumentalmente alimentare ancora una volta il malcontento sociale sopra qualcosa che è assolutamente lecito (Dove sta l’orrore nel fare propaganda elettorale per la compagna che milita nel proprio partito? Il fatto che sia la sua compagna? Se era semplicemente una collega di partito, si, se invece si tratta della compagna, no? Ma andiamo!!!), si faccia pure, ma poi non ci si indigni quando qualcuno legittimamente critica questo modo di fare e parla di barbarie o integralismo.

  17. Grazie per il tatto, ma evocavo la Svezia pour cause, solo che poi ho lasciato lì. Mi scuso e rimedio.
    Come sai The Guardian è un giornale di sx, racconta i riots così:
    http://www.guardian.co.uk/world/2013/may/23/swedish-riots-stockholm
    Vedi come spiegano i riots? Cosa c’entra con l’Italia? Secondo me moltissimo.
    Sono in molti che prevedono che presto in Italia ci saranno tensioni sociali molto forti. Ma non, come in passato, perché ci sono movimenti che predicano la lotta armata. Ma proprio per gli stessi motivi per cui ci sono scontri a Stoccolma. Non è la violenza verbale. A quella sono esposti tutti. Ma gli scontri avvengono solo in certi quartieri. Guarda che ad Atene è lo stesso: mentre a Omonia fanno casino, a Kifissia falciano l’erba in giardino. Spagna, Ungheria etc.
    Se la situazione svedese sembra tesa, in Italia la condizione sociale è peggiore. Se ti metti a cercare i dati, perdi le giornate. Ma Nunzia Penelope se ne occupa da anni e le sue pubblicazioni sono ricchissime di statistiche e dati incrociati, rimarrai stupito.
    Non rischiamo l’eversione per la violenza verbale, ma perché sempre più gente soffre di povertà, emarginazione sociale e umiliazione. Se leggi i siti di sostegno agli imprenditori che pensano al suicidio, vedrai che il senso di fallimento, umiliazione e isolamento è una spinta diabolica alla depressione.
    È strumentale indicare la violenza verbale, perché quella c’è sempre e comunque. Ma il rischio di tensioni sociali violente (o un alto tasso di suicidi) viene da politiche che provocano povertà, emarginazione e umiliazione.
    Grillo dice che se non ci fosse M5S, in Italia ci sarebbe Alba Dorata. Se vuoi ti dico perché penso che M5S sia effettivamente una diga contro quelle derive. Nel frattempo ti sarai accorto che M5S non ha originato alcun fenomeno violento. Grillo fa più o meno politica con questi toni da 10 anni. Il Vday1, lo ricordavamo, è di 6 anni fa. Oggi Grillo fa 2-3 comizi al giorno per le amministrative (venerdì era a Vicenza). Mai un petardo.

    Non mi indigno per Franceschini. Se dovessi indignarmi ad ogni stormir di foglia, avrei sempre il singhiozzo. Sai che fastidio.
    Tuttavia la faccenda del sms pone alcune criticità.
    Franceschini è un ministro della repubblica. Cioè di tutti. Sarebbe auspicabile che non facesse campagna elettorale mentre è in carica. Ma non siamo de fero e siamo uomini di mondo. Quindi non mi turberei se un ministro dichiarasse di sperare che il suo partito vada bene alle elezioni, o decida di fare presenza al comizio di un candidato sindaco del suo partito, specie se in una città importante.
    Diverso il caso della fidanzata: la competizione elettorale è una competizione. Fai la tua campagna, incontri gli elettori, prendi i tuoi impegni ed eventualmente ti meriti il voto. Più dei tuoi avversari e più degli altri in lista con te.
    Perché un ministro dovrebbe propormi di votare per un candidato in lista? E gli altri, anche quelli in lista con lei? Non meritano altrettanto sostegno? Trovo ancora più criticabile un ministro che manda un sms proponendomi di votare una signora spiegandomi che è la sua fidanzata. Non è persino offensivo per la signora? Dovrei votarla perché fidanzata di un ministro? Posto che un ministro non dovrebbe dare un endorsement a un candidato specifico per rispetto degli altri candidati, ma la signora non ha meriti da evidenziare al di là di chi e è il compagno? Magari lavora per l’estensione del porta-a-porta. Non si fa cmq, ma proponimi almeno di votare una signora che si batterà per il porta-a-porta.
    Invece questo, che non sa dove voto, ma sa che non so con chi si accompagna, mi manda un sms e mi propone di votare una signora informandomi che è la sua compagna.
    C’era la sx femminista. Ma io sono old style.
    (Cmq hai verificato che non è un post di Grillo, ma sul blog di Grillo hanno postato il link al blog che ha dato la notizia, ripresa da tutti i giornali?)

  18. L’ineleggibilità turberebbe gli equilibri governativi. Regolare i partiti – primo passo verso un’altra regolazione : quella del finanziamento pubblico – disturberebbe l’equilibrio psichico, peraltro dubbio, di Beppe Grillo
    Ditemi per piacere a che ora e in che giorno,in questo paese,si possono fissare regole senza che nessuno tiri fuori l’opportunità (quando sarebbe cosa buona e giusta prendere il vocabolario e stabilire finalmente la differenza fra opportunità e opportunismo) ovvero dove sta scritto che il vittimismo debba per forza avere dignità di categoria politica, ovvero da quando in qua definirsi attraverso l’avversario è cosa buona, giusta e proficua.
    Chiosa : Ricevo regolarmente la corrispondenza e gli SMS di Area Dem il gruppo che sostiene Dario Franceschini. Inoltre voto a Roma.
    Nessun sms, lettera, e-mail,cartolina è giunta al mio recapito.Segno evidente che Franceschini la promozione della fidanzata – ah è fidanzato? Manco quello sapevo – l’ha inviata ad un ristretto gruppo di amici e conoscenti.Non troppo discreti,a quanto sembra.
    Sono tornata ma vedo che il chiacchiericcio e il gossip prevalgono, per dirla con Sorrentino, su ogni cosa.

  19. @Matteo
    Mi leggi da un pò e quindi sai, perchè l’ho ripetuto diverse volte (anche in qualche scambio con te), che ritengo che Grillo abbia non solo cavalcato il disagio sociale e la rabbia verso la classe politica, ma abbia concorso ad alimentarla. Se è vero, come è vero (e come giustamente sottolinei), che motivi per avere scontri violenti in piazza ce ne sono anche in Italia, chi sfrutta un clima avvelenato per avere consenso politico, fa un’operazione becera e certo non pacificatrice. Quanto a Franceschini, posso essere d’accordo con te circa la questione ministro, ma allora l’endorsement sarebbe criticabile indipendentemente da chi è rivolto: compagna o semplice collega… quindi quanto ha scritto Grillo: “si sa che tutti teniamo famiglia” è comunque fuori luogo. Come fuori luogo è ciò che Grillo ha affermato ieri sulla Gabanelli, ossia che non sarebbe del tutto libera. Peccato che solo un mese fa, a proposito della sua vittoria alle Quirinarie dichiarava: “Scelta straordinaria, perchè si tratta di una persona che lotta contro i poteri forti”. Evviva la coerenza!!

    @Sed
    Quanto alla Finocchiaro hai ragione. Però, se si fa un’operazione del genere, bisognerebbe saperla ben difendere comunicando in modo efficace quali sono i veri motivi per cui la si è portata avanti. Questo è sicuramente mancato…

    1. Non so, ero altrove ma qualche spiegazione ben messa in risposta all’immediato straccio delle vesti, l’ho pur letta.Del resto non ritengo che la gente sia stupida.Se,come credo, non se ne può più di come sono gestiti i partiti, non può dispiacere un minimo di regolazione.Poi certo Grillo strilla e Berlusconi dietro. Entrambi per i noti motivi.
      Fare politica per prendere i voti assecondando o favorendo gli umori o gl’interessi ora di parte dell’elettorato, ora di quell’altra,ci ha condotto esattamente nella situazione in cui siamo – vedi mancate riforme o leggi sui temi sensibili –
      Senza contare la spiacevole sensazione che tatticismi e politicismi abbiano sostituito il dibattito politico tralasciando in alcuni casi la ricerca del Bene Comune con cui tutti si riempiono la bocca.
      Più che opinione pubblica siamo alle tifoserie con tanto di suggerimenti all’allenatore.Di lunedì.Nei migliori bar.

    2. Rear, guarda che le tue opinioni mi sono care, però mi scuserai se ho bisogno di vederle sostenute da qualche fatto che non sia lo-scrive-tizio, lo-dice-caio-in-TV. Per favore, per favore, per favore.
      Le dichiarazioni di Grillo sono reperibili su youtube. Durano 2 min, quindi meno della lettura di un articolo medio. Ieri a Mirandola sulla Gabanelli ha detto che ha fatto il suo lavoro, che ha posto delle domande, che alle domande sono state date risposte sebbene le domande fossero superficiali perché le informazioni erano già reperibili, quindi bastava cercarle o domandare in qualunque momento e invece le si è poste negli ultimi giorni della campagna elettorale. Ma capisce Gabanelli che lavora in RAI e RAI è un’azienda di parte. Non stava urlando ed era in mezzo ai giornalisti, alle cui domande stava rispondendo. Sopra le righe o semplice polemica? Avrebbe consegnato Eur400K al sindaco

      Non ho idea se tu sia mai stato ad un comizio di Grillo. A leggerti mi pare di no.
      Ma sono normalmente tutti reperibili su youtube e forse dailymotion. Riesci per favore a linkarmi un pezzo dove lui alimenta il disagio sociale? O dove sfrutta il disagio sociale? Grazie

      Ora, la rabbia verso la classe politica.
      Saprai che è un sentimento diffuso, non solo tra i M5S e non è né generato né cavalcato da M5S, che nasce proprio perché c’è quella rabbia, non viceversa. Durante tangentopoli ce n’era altrettanta, ma non c’era Grillo e si lanciavano le monetine.
      In realtà credo che non alimenti un bel niente. La rabbia c’è e non può essere altrimenti, visto che abbiamo una classe dirigente tra le più costose, corrotte e insensibili del mondo. Se sono 10 anni e non è mai scoppiato un petardo (laddove altrove, in altre piazze e altri comizi è scoppiato ben altro, ma a te non interessa), vorrà pur dire qualcosa.
      I comizi, ti stupirai, non sono un flusso ininterrotto di vaff. In realtà Grillo parla abbastanza poco dei politici durante un comizio, almeno ultimamente. Sono brevi cenni, certo irrisori o a volte insultanti (peraltro Grillo è privato cittadino, non parlamentare, lo puoi denunciare e non avrà alcun trattamento speciale o giunta per l’immunità). Il resto è proposta politica. Che può piacere o no, ma non è odio. Il fatto è questo: l’urlo, l’irrisione, la battuta volgare credo svolgano un ruolo di sublimazione della violenza. Lo fa lui per loro. E poi parla loro di social housing.
      Di fatto, mai un petardo. Non mi risultano muri imbrattati con insulti M5S. Non mi risulta che i M5S vadano in giro a dire vaff per strada.
      Se vai ad un comizio di Grillo troverai gente tranquillissima che ascolta. Se vai ad un meetup trovi gente normalissima che prova a fare politica.

  20. PS – vedo con gioia che ricevi con piacere i miei suggerimenti. Riproviamo: “si sa che tutti teniamo famiglia” non l’hai scritto Grillo. L’ha scritto chi l’ha scritto su un blog che si chiama “il Portaborse”, di cui ignoravo l’esistenza – come anche dello sms – finchè tu non mi hai linkato Repubblica. Sia il testo dello sms che i commenti sono tutti del blog originario. Il blog di Grillo l’ha solo linkato. Come potrai verificare in ca 6’.

  21. @sed
    La proposta è stata comunque poco difesa, tanto che Zanda il giorno dopo si è detto disponibile a ritirarla…

    @Matteo
    Ti rispondo, come ho già fatto e questa è la mia opinione. Sostenere che tutti i politici sono uguali, che sono dei ladri e dei corruttori, che devono andare a casa tutti senza distinzione, definirli morti che camminano, chiamare Napolitano Morfeo, definire il PD come pdmenoelle, significa sviluppare il brodo di coltura adatto perchè il malessere e la rabbia verso la classe partitica trovino una sponda politica che li raccolga e poi li divulghi. E questa, sempre a mio modesto avviso, è un’operazione becera e pericolosa. Quanto alla Gabanelli, Grillo ha detto le cose che hai riportato, però ha aggiunto (guarda un pò) che “lei lei non è completamente libera, lavora anche lei per un’azienda che ha degli interessi..”
    Quanto infine al “tengo famiglia”, qui il post di Grillo. Se la paternità della frase non è sua, nei fatti cambia qualcosa dal momento che la pubblica e quindi l’avvalla, la ribadisce e la divulga amplificandola sul suo blog???? Un pò di obiettività diamine, altrimenti è inutile che ci scambiamo le nostre opinioni!!!!

    1. Si l’ha detto Zanda ma di fatto non è stata ritirata. Ma poi che vuol dire ” difenderla ” è una proposta stava nei programmi ,non ha bisogno di difese.
      Chi l’attacca? I disonesti?

      Il fatto è che il PD se non sbaglia provvedimenti,comportamenti,strategie e colore di cravatte sbaglia in comunicazione.Si,vabbè…

    2. Fa niente. È una battaglia persa. MI citi Repubblica.
      Non ha aggiunto un bel niente. La frase, se ti va, la trovi su youtube. (ma come fate a fare grassetto e corsivo? Ho provato con Ctrl+G e Ctrl+I ma non funziona)
      Il blog di Grillo ha linkato il post del portaborse paro paro. Ha aggiunto solo il titolo. La riporta. Come l’hanno riportata poi tutti attribuendola a Grillo. Mi sembra robetta marginale, ma l’hanno riportata proprio tutti. Non doveva? Non dovevano? E perché? Poi ognuno si fa la sua opinione. Io la mia te l’ho detta.

  22. @Sed
    Ammetterai però che se uno fa una proposta di legge ieri e poi dichiara di essere pronto a ritirarla oggi, evidentemente ritiene che ciò che è successo fra ieri ed oggi sia tale da non rendere più opportuno l’andare avanti. Poi siamo d’accordo che chi attacca sono i disonesti, però così si fa solo degli autogol…

    @Matteo
    Allora, se Repubblica non ti piace, ti cito anche il giornale più vicino o meno distante dal Movimento. Come leggerai, la frase sulla Gabanelli è riportata paro paro. Prendo atto della tua opinione, che però – l’avrai capito – non coincide esattamente con la mia…

    1. No. Non ammetto più posizioni che nascono da congetture.
      Il luogo per discutere le proposte di legge emendarle, ritirarle,farsele fritte è il par-la -men-to, non il web, non il bar, non i giornali, non i link, non i blog.
      Nemmeno quelli più fichi ed evoluti .
      Tutta questa gente può concorrere a formulare proposte, a confrontarsi con esse nel me-ri-to. Non altro.
      Qui rischiamo che dopo il berlusconismo arrivi il grillismo,quello che con quattromila click nomina un candidato alla presidenza e con seimila è opinione di maggioranza nel paese. Lasciamo queste cose a quelli che ci credono, per piacere.C’è vita là fuori.
      Mi fa specie che tu ammetta che i contrari siano solo i disonesti e contestualmente proponga di evitare di disturbarli per questioni di opportunità.
      Per questioni di opportunità non avremmo avuto leggi come il divorzio, l’aborto e la chiusura dei manicomi.Tutta roba che avrebbe dovuto farci perdere i voti cattolici. Speriamo che il coraggio che non difettò allora non difetti nemmeno oggi.

      1. @Sed
        Dio ci scampi dal grillismo, che dopo il berlusconismo è quanto di peggio poteva accadere a questa povera Italia. Nello specifico però continuo a ritenere che questa iniziativa non sia stata del tutto opportuna. Critica peraltro che è arrivata anche dall’interno dello stesso PD, da Civati a Renzi.

    1. @Matteo
      I giornali hanno indiscutibilmente sbagliato a mettere fra virgolette termini che Grillo non ha utilizzato. Tuttavia mi pare di poter dire che il senso del discorso resti sostanzialmente immutato, perchè che la Gabanelli non sia completamente libera è quanto Grillo lascia subdolamente intendere affermando (questo si che va fra virgolette): “lei è dentro un’azienda che non è proprio super-partes”. Ammetterai in conclusione che fra la suddetta dichiarazione e quella che Grillo aveva rilasciato dopo le Quirinarie: “La Gabanelli è una signora che fa inchieste straordinarie contro tutti i poteri forti, ce li ha contro tutti” c’è una distanza abissale.
      Oltre a questo ci sarebbe poi da sottolineare il tweet in cui Grillo accomuna la Giannini (l’autrice dell’inchiesta di Report) ad una iena e l’altro in cui definisce Battista del Corsera un maggiordomo. Mi pare cioè di vedere in Grillo la medesima reazione di berlusconi nei confronti della stampa che osa muovere delle osservazioni. Il risultato è uno solo: chi critica il M5S è prezzolato, poco libero, fazioso o servo.
      E se “il manico” è questo, allora capisci bene che non si può rispondere piccati ai tanti, che come me, hanno evidenziato l’intolleranza di buona parte della base.

      1. Non capisco il problema: c’è uno che c’ha un’impresa ( in perdita) con un socio che si occupa della raccolta pubblicitaria (che incamera).L’impresa annota a bilancio le donazioni (cioè gli spiccioli) che evidentemente non bastano a coprire le spese.
        Le inevitabili perdite le ripiana (obbligatorio ripianare, sennò porti i libri in tribunale) indovina chi? Il socio che incamera la raccolta pubblicitaria.
        Ora,basta un ragioniere di Bergamo Alta nemmeno troppo morboso per porsi alcuni interrogativi su questo allegro giro di partite di giro.Tasse sugli utili, investimento dei medesimi etc etc tutta roba simpaticamente aggirata parlando d’altro.Magari di trasparenza.
        Ora,al cospetto di tutto questo davvero il problema è la Gabanelli serva o padrona che sia nel suo mestiere ( che in definitiva è raccontare la realtà) Repubblica,i relativi virgolettati e l’obiettività.Suvvia.

      2. @Rear
        Che poi se guardi bene, le virgolette sono dei puntini un po’ insistiti: si vuol farla tanto lunga? Dunque ricapitoliamo.
        È tua opinione che Milena Gabanelli, in un puntata di Report, ha posto a M5S e Grillo domande scomode per le quali è stata volgarmente attaccata dai grillini, che non perdono occasione per confermarsi violenti, beceri, intransigenti e integralisti. Degni seguaci del loro capo, che tra una parolaccia e l’altra nel giro di pochi giorni ha definito la Gabanelli “poco libera”, ha scritto un’invettiva barbara e ingiustificata contro un tal Dario Franceschini, colpevole solo di un atto d’amore (che come tutti sanno, vince però sempre sull’odio e l’invidia), ha attaccato la giornalista Giannini e il giornalista Battista, colpevoli di aver semplicemente dato conto di una situazione oggettiva. D’altro canto cosa ti aspetti da un guru del vaffanculo che alimenta il disagio sociale e ed è evidentemente sovversivo.
        La tua opinione si basa sull’informazione, sul racconto mediatico. Il fatto che poi tutti questi eventi siano verificabili e ti si può dimostrare che sono falsi o, alla meglio travisati, non ti turba affatto. Anzi, i media, a parte una certa superficialità nell’uso della punteggiatura, hanno il merito di svelare (uno dei verbi preferiti dei giornali vicini a S.B: è “smascherare”) il vero messaggio di Grillo, che lui cela subdolamente dietro parole che sembrano normali.
        Grillo ovviamente padroneggia il discorso en deuxième degré, deuxième degré che usa però solo quando parla con tono normale davanti al microfono, mentre quando urla durante un comizio in piazza predilige il premièr e va preso alla lettera. Chiaro segno di diavoleria, visto che normalmente accade il contrario.
        Naturalmente è fuori discussione – roba da ridicoli Don Chisciotte – ritenere che se tutti i media riportano notizie false o ne travisano il significato, il subdolo stia lì. Il link al FQ è eccezionale: Grillo dice quello che dice, o dice quello che riportano dica? Ovviamente la seconda, perché si applica il virgolettato esegetico. Che però non si applica al linguaggio dei comizi.
        Qualche scemo potrebbe pensare che un sistema mediatico che mente compattamente, che travisa e nessuno – neanche i supposti concorrenti di mercato – corregge (anzi, quando si corregge o puntualizza si viene censurati perché si fa un attacco alla stampa) sia un elemento di arretratezza e depotenziamento democratico. Ma sono degli scemi.
        Un abbraccio da Vicenza. Ho gli occhi velati di lacrime, dici? Ma no, saranno i pollini.

        @Sed
        Bentornata, ero in ansia: tutta quella strada da sola in macchina.
        Sono d’accordo con Lei: non ha proprio capito. Ma la puntata è disponibile in podcast sul sito http://www.report.rai.it
        Mi raccomando nervi saldi, per una elettrice a-prescindere del PD non saranno minuti tranquilli. Peraltro ottimi spunti per capire come la proposta Finocchiaro-Zanda lasci il problema della trasparenza dei finanziamenti irrisolto.
        Buona domenica

        1. Secondo lei io non capisco quasi mai.Non mi stupisce pertanto che voglia rimarcare per l’ennesima volta la mia scarsa contiguità col comprendonio.Che poi sarebbe addentrarmi nella sua prosa gonfia e pletorica e dopo due giri di minuetto scriverle sospirando che abbiamo idee diverse ma quanto è bravo lei con tutti quei link e quelle sottoscrizioni al movimento delle stelle.E senza manco una parolaccia.
          Francamente pur avendo,ogni tanto, del tempo e soprattutto il lusso di sprecarlo, preferisco evitare.
          D’altronde non avendo io interesse alcuno a dimostrarle quanto invece sia intelligente evito di interloquire direttamente, Lei invece non perde l’inveterata e compiaciutissima abitudine di rivoltar frittate.Lo faccia senza tirarmi in ballo, senza procurarmi link o visioni di puntate arretrate.Conosco gente che pratica questo sport con infinita più classe e buona educazione di lei. Nel caso saprei a chi rivolgermi con maggior divertimento.
          Per il resto sono tranquillissima,penso con la mia testa e guido a fari accesi nella notte.Se sola o in compagnia, restano scelte e affaracci miei.

        2. @Matteo
          Bah… scrivi: “ritenere che se tutti i media riportano notizie false o ne travisano il significato, il subdolo stia lì.”. Veramente nel mio ultimo intervento io ho parlato di una frase pronunziata da Grillo (come da video) e di suoi due tweet. In questo caso i media cattivoni non c’entrano nulla. E comunque, in un discorso più complessivo, ribadisco: mi pare di vedere in Grillo e nei grillini la medesima reazione di berlusconi nei confronti della stampa che osa muovere delle osservazioni. Il risultato è uno solo: chi critica il M5S è prezzolato, poco libero, fazioso o servo, anche quando solo un mese fa magari era considerato una sorta di eroe incorruttibile che combatte contro i poteri forti.

          1. ….e chi ricava conclusioni in base alle dichiarazioni di Grillo sulla tenuta dei conti – non aveva chiesto questo la Gabanelli? O era una puntata sull’Obiettività? – è una poveretta che non ha capito

  23. Nel merito dello scambio tra Rear e Matteo, mi permetto di inserirmi per dire la mia su alcune cose.
    1) Condivido l’invito a documentarsi alle fonti (se possibile) e non alle reazioni. Peraltro credo che Rear stesso sia ben consapevole della diversità fra le cose. Diciamo che è un fatto anche il come un qualcosa sia ripreso dai media, in tutte le sue sfaccettature, specie in questo angolo di inizio millennio iperdigitalizzato.
    2) Condivido pienamente il discorso legato alle parole e alle loro conseguenze. Ma non diciamo parole, diciamo pure cultura. La cultura populista e forcaiola del grillismo è storicamente e politicamente fenomeno di destra che può alimentare derive di tipo fascista e/o autoritarie e/o distruttive (e quindi violenze o autoviolenze). Che poi vi siano tanti altri elementi nessuno qui lo vuole dire o negare. Ma le parole, i mezzi, le modalità di discussione e di condivisione, intercettano, rimodellano e in definitiva costituiscono una cultura politica di quel tipo. Molta gente enormemente citata in questo blog lo spiega meglio di me. Leggere potrebbe essere interessante.
    A questo proposito segnalo che nell’ultiimo suo saggio (Furore, Simbolo, Valore, ed Il Saggiatore e Feltrinelli, 1962) Ernesto De Martino, emerito studioso di sociologia, cultura, etnologia e religioni, prendeva in esame una rivolta accaduta ancora e allora nell’avanzata Stoccolma del 1956. Con le opportuna analisi delle diversificazioni, credo che a partire da quello scritto si possano effettuare molti validi approfondimenti e considerazioni.

    Il punto politico importante è: desideriamo far emergere in questo modo le evidenti difficoltà sociali ed economiche (per non parlare di quelle esistenziali) di questo periodo storico italiano, europeo, occidentale e globale? Vogliamo far emergere i conflitti e i vuoti (come sosteneva ad esempio anche un radicale non certo di destra come Bifo a proposito proprio del grillismo, visione comune a un certo anarchismo che preferisce la fertile cenere dopo i roghi alla lenta agonia dello status quo) in modo che si arrivi alle rivolte violente di piazza, a qualche ulteriore suicidio e omicidio, forse alla guerra civile in salsa secondo millennio ovvero senza opposizioni di massa ma con striscianti fenomeni di conflitto a macchia?
    O preferiamo cercare di ricomporre e migliorare certo facendo “male” a qualcuno, quindi eliminando privilegi, cambiando alcuni status quo, cioè agendo da sinistra, ma in un’ottica di ricomposizione comunitaria (magari “neo” comunitaria, basata su altri valori)?
    Basta prendere in esame il discorso della decrescita (che io approvo) per capirlo. Ma è evidente come la grillo&casaleggio si contraddica anche lì.

    1. Cara la mia primula, ma qui Ernesto De Martino può essere chiamato in causa solo per gli spasimi di Maria Di Nardò.Ottima scelta,ovvio, salvo che quando sei così alacremente dedito a far scoppiare le contraddizioni devi essere altrettanto disponibile a fare la rivoluzione.Altrimenti sei destinato a vincere il concorso ” bastone del potere”.Mi pare che in Grillo le aspirazioni e i modi ci siano tutti.

    2. @Emmegì
      Uno interpreta la realtà con gli strumenti che ha. Le interpretazioni sono poi corrette se hanno dimostrazione empirica.
      Perché i fatti sono sfortunatamente più forti delle teorie, come si vede dal fatto che ogni giorno si apra una breccia nella fuffa informativa italiana ed emerga un dibattito che fa furore altrove (da USA al Giappone) – tranne che da noi – tra economisti ortodossi e post-keynesiani, entrambi a interpretare una realtà difficile e i primi che cominciano a scivolare e a dire “ma noi l’abbiamo sempre detto” (vedi Rogoff ieri) che sarà poi anche quello che diranno in Italia quando l’Europa volterà pagina e cambierà tutto, dai trattati a, forse, la moneta. Però intanto quei trattati li hanno scritti, firmati, fatti diventare legge delle repubblica e messi in Costituzione con voti bulgari senza mai chieder niente a nessuno.

      Non sono contrario ad applicare a M5S o altri griglie interpretative che dimostrino che un movimento è al tempo stesso fascista e anarchico, pacifista e forcaiolo, ecologista e assorbitore di risorse.
      Ogni tanto però mi piacerebbe vedere dei fatti che dimostrano queste interpretazioni. Per cui abbiamo un movimento di opinione che è entrato nella politica attiva solo perché non riusciva a fare opinione presso nessun partito esistente, dei cittadini normalissimi si sono messi in gioco per entrare in parlamento. Stanno in Parlamento all’opposizione. Sembrano interpretare la politica in senso parlamentare, presentano solo proposte precedentemente presentate in campagna elettorale (finanziamento ai partiti, finanziamenti e sussidi alla stampa, privatizzazione RAI, ritorno al mattarellum, non-pignorabilità prima casa etc.) e così come lo sono le interrogazioni che avanzano (l’ultima quella sulle licenze per il gioco d’azzardo). Perché poi sennò uno si tiene le interpretazioni, mentre i fatti vanno per conto loro. Per cui qualche tempo fa mi si voleva convincere che da lì sarebbe venuto il presidenzialismo – sebbene proprio non mi ricordavo neanche mezza parola sul progetto – e oggi questi rimangono lì come baccalà con la centralità del parlamento mentre gli altri già stanno misurando quanto grande lo vogliono ‘sto presidenzialismo.

      Facciamo le interpretazioni, ma domandiamoci anche se le griglie sono fuori moda.
      Cos’è rivoluzione oggi? Dove si trovano le risposte ai manifestanti di Kista, Omonia, Hackney, Cliché-sous-Bois etc.?

      Se la situazione è il risultato di politiche in atto dagli anni ’90 – ma c’è chi si spinge più indietro – quante probabilità ci sono che “aggiustamenti” (e il summit EU di fine maggio non dà garanzie neanche su quelli) su quelle politiche risolvano problemi così profondi?
      Lo scontro di cui parlavo all’inizio affronta prepotentemente l’impianto non solo dei trattati che sottendono la moneta unica, ma anche i meccanismi dei trattati che regolano la EU. Il dibattito meritava forse di essere affrontato 10 anni fa. Serve informazione per fare scelte consapevoli, visto che quelle scelte possono portare benessere, ma anche, come stiamo vedendo, la perdita dello stesso.
      Avete trovato il dibattito? Vi state informando? Trovate presso i media, partiti e figure di riferimento argomenti convincenti? È accessibile il dibattito e riceviamo informazione di tutte le posizioni per capire quella che vi convince di più? Questa cosa del referendum online sull’Euro, è un pretesto per lanciare il dibattito? Si può fare altrimenti? Altrove in parlamento avete sentito di qualcuno che desidera spiegare ai cittadini e chiedere la loro opinione? Se l’UE esplodesse, per causa propria, quali sarebbero le conseguenze? Quali sarebbero le conseguenza per i manifestanti di Kista, Omonia, Hackney, Cliché-sous-Bois etc? Ce l’hanno detto che in Francia il dibattito è animato da esponenti della sinistra (che si battono per impedire al FN di appropriarsene in chiave populista), in UK (che non ha l’Euro) del centro-destra (non solo lo Ukip, che vi mostrano per mostrarvi quanto sono brutti quelli che contestano la UE) etc.? Il problema non è che nel M5S queste cose si trovano. Il problema è che si trovano SOLO in M5S, tanto che in Italia i pochi economisti che forzano il dibattito si smarcano da Grillo per non essere etichettati e perché non credono che il veicolo sia quello giusto.

      1. Perdona la banalità, ma “i fatti” (realtà oggettiva) sono sempre scelti e raccontati da qualcuno (soggetto) e quindi la dimostrazione “oggettiva” secondo parametri empirici di un fatto è, secondo molti pensatori, soggettiva. In virtù di ciò, culturale e politica. I fatti ti sono noti perchè, ad esempio, qui ti sono stati detti, e perchè ti informi. Ognuno poi ovviamente seleziona quello che più gli corrisponde. Economisti (e filosofi e intellettuali) che si smarcano dal discorso dell’economia “mainstream” ci sono eccome al di fuori del M5s, ci mancherebbe altro, così come risposte politiche e percorsi diversi. Insomma i fatti e le idee ci sono anche altrove. Forse tu non li conosci, o li valuti marginali, o politicamente poco incisivi perchè potrebbero fare riferimento a modelli che non prevedono, come il grillismo, di interfacciarsi con la politica parlamentare (esperimento denso di contraddizioni e populismi che lo stanno precocemente -eppure io dico finalmente- sgonfiando proprio in queste ore).

        1. Ma io aspetto con ansia crescente che M5S in Parlamento si dimostri in tutto il suo essere fascista, anarchico, berlusconiano, comunista, trapezista o quello che ti pare. Fin qui mi pare facciano regolare attività parlamentare nel rispetto delle regole, hanno insistito sulla formazione delle commissioni chiedendo che non venissero subordinate alla formazione del governo, hanno restituito i rimborsi e presentato ddl che avevano prima presentato in campagna elettorale. Poi può darsi che sgozzino i commessi nei sottoscala, però appunto non ne ho notizia né interpretazione, quindi mi fermo dove arrivo.

          Scusa la banalità, ma ti sarei grato se non mi considerassi un fan M5S ogni mezza riga, ma solo un fan dei Rolling Stones.

          Rispetto alla questione della natura della crisi – anche ideologica – la questione è diversa.
          Il dibattito è tra specialisti, non tra un partito o in un altro. Peraltro gli economisti che lo animano o non hanno idea di chi sia Grillo (non sono italiani), o se lo sanno si tengono ben alla larga. Dicevo altro. Dicevo che M5S è l’unico che lo ammette. Mi basterebbe in questa fase che i partiti non prendessero posizione. Sfortunatamente prendono posizione. Anche perché e responsabilità storiche sono pesanti. E così la stampa mainstream. Vedi S24O, che ieri era costretto a dare conto di João Ferreira do Amaral. Però zero analisi, sia mai.

          1. A livello economico sono un sostenitore dei temi della decrescita “felice”, ambito di ispirazione ideologico che ha ripreso più volte la Grillo&Casaleggio. Poi, nel loro programma, vi sono una serie di punti molto condivisibili (peraltro alcuni dei quali nell’agenda anche del csx) ed altri molto difficili da realizzare e a rischio” popoflop”.
            In generale, un discorso economico non può prescindere da, anzi E’, un approccio politico, come converrai, e il grillismo ha un progetto in cui anche un tema economico come la decrescita si scontra con contraddizioni di ogni sorta, prima tra esse l’antidemocraticità del m5s, e il suo letterale possesso e gestione del mezzo politico da parte di pochi, poi anche l’attacco alle rappresentanze dei lavoratori, Queste sono solo le prima contraddizioni “esplosive” anche nei confronti dell’inserimento all’interno di una struttura parlamentare democratica. Solo alcune, ma grandi e pesanti come travi.

            1. Ma benedetto, c’è vita oltre Grillo&Casaleggio.
              Mi pareva che a forza di parlare di traverso, a un certo punto avessimo preso due strade diverse, infatti non mi trovavo più. No no non mi riferivo a Pallante, Fitoussi, Sen etc. Per me OK la decrescita felice, senonché mi preoccupa di più l’attuale decrescita infelice. Mi riferivo al dibattito riguardo l’analisi della crisi, le sue cause politiche e ideologiche e le possibili soluzioni, attraverso l’eventuale superamento dell’EURO e dei trattati Europei come sono oggi.
              Visto che mi sembri un lettore curioso, ti segnalo “Il Tramonto dell’Euro” dell’economista Alberto Bagnai. Lui (molto) di sx, ma non espone nessuna teoria, solo analisi e divulgazione di analisi economiche. Secondo me fruibile indipendentemente dalla formazione.
              Intuisco in te una velata antipatia per Grillo, ti farà forse piacere sapere che se incontri Bagnai – che non ha un carattere meraviglioso – e gli dici Grillo, ti mette le mani in faccia.
              Se lo leggi, fammi sapere.
              È di fine 2012. Il dibattito si sviluppa tutti i giorni, lì trovi tutto sommato una lista di attori internazionali (poi li si conosce già, R&R, Krugman, Sapir, De Grauwe etc. però è comodo trovarsi tutti lì in ordine). Più o meno li si riesce poi a seguire in twitter per capire dove vanno a parare.

    1. il cretino qual’è? quella destra, quello a sinistra o quello al centro?
      a me sembrano 3 cretini identici, puoi specificare di quale cretino parli?
      ti ringrazio….

      1. Travaglio chiede al fondatore del pd: “dimmi un atto ostile che avete fatto nei confronti di berlusconi in 20 anni, dimmi una legge che gli avete cancellato che lui aveva fatto” il fondatore poteva citare mille cose se il suo partito le avesse fatte ma siccome non le ha fatte, non trova di meglio che citare una manifestazione dei sindacati, cioè nemmeno sua, che non fece cadere nessun governo, sbaglia le date e confonde le manifestazioni.
        Dai che non è difficile capire chi è il cretino, o forse tu vuoi dare ragione ad Arthur Bloch che diceva “Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza.”

        1. Aggiungo altrimenti non è chiaro, Veltroni prima della domanda di Travaglio, aveva sostenuto la tesi che era stato l’anti berlusconismo il male di questi anni e Travaglio per dimostrare l’inesistenza dell’anti berlusconismo (se non di facciata) fa appunto questa fatidica domanda, che fa fare la figuraccia a Walter.
          Tralasciamo poi il tentativo di Santoro (già parlamentare europeo dell’ulivo) di venire in soccorso a Veltroni, perché sbaglia pure lui e confonde tutto.

  24. più andiamo avanti con questa storia, più compaiono analogie fra M5S-Grillo e PDL-Berlusconi…. sarà un caso.
    l’episodio della Gabanelli è estremamente rivelatore, anche perchè -a mia memoria per la prima volta- non riguard più un attivista di M5S tacciato di tradimento, ma una personalità esterna alla quale certo non possono essere imputati i codici di comportamento del movimento.
    insomma, è bastato che continuasse a fare il proprio lavoro per ricevere simili attacchi… preoccupante.

    sulla proposta Finocchiaro-Zanda.
    l’intento è indubbiamente positivo, e sarebbe dovuta arrivare decenni fa (così, che Berlusconi la critichi, mi sembra solo una nota di merito).
    purtroppo il tempismo è pessimo, come probabilmente alcuni termini che danno la sgradevole impressione di avere un preciso destinatario.
    che i partiti debbano essere associazioni riconosciute sarebbe ragionevole, ma che questo precluda la partecipazione alle elezioni pare un pò forzato.

    1. Beh Red allora dimmi come la scrivi una norma in cui per essere un partito riconosciuto devi osservare determinate procedure,però se non le osservi,ciccia,puoi partecipare alle elezioni lo stesso.
      Tanto vale non scriverla affatto e lasciare le cose come stanno.

      1. vedi, Sed, il problema con M5S è che travalicano il punto fondamentale, o almeno quello che è stato il punto fondamentale della partecipazione politica: l’associazionismo tramite i partiti.
        o diciamo che alle elezioni partecipano solo partiti ed associazioni riconosciute, quindi preludiamo a qualsiasi associazione o lista civica momentanea di candidarsi.
        o ammettiamo questa possibilità, e solo qualcuno (nel caso, i partiti) restano assogettati a tale norma

        1. Ma nessuno ha detto che le associazioni e le liste civiche non possono partecipare ora o non avrebbero potuto in passato.
          Magari è successo che come s’è profilata all’orizzonte la possibilità di ottemperare al disposto dell’art 49, tutta la pletora, da una parte delle Vittime e dall’altra dei giocatori d’anticipo con propensione alla dietrologia d’accatto ha paventato la persecuzione del Movimento 5 stelle da parte del PD.
          Fatto incomprensibile : in fondo si chiede solo una regolarizzazione mica una rinuncia ai sacri principi di ciascuno.
          Per quanto riguarda le liste civica poiché la norma è ancora da mettere a punto…scriviamo,regoliamo,puntualizziamo…siamo in tempo no?

          1. certo, senza dubbio.
            ma allora torniamo un pò all’inghippo di partenza: facciamo una norma che poi potrà esser facilmente disattesa da qualsiasi “lista civica”….

            vedi bene che, anche qui, per rendere effettiva una simile norma servirebbe un meccanismo di controllo.
            ma, ad occhio, i poteri richiesti travalicherebbero la comune giustizia civile

            1. Oggi le liste civiche che vogliono concorrere alle elezioni hanno gli stessi obblighi dei partiti quanto a costituzione, presentazione,accettazione di candidatura, preventivi di spesa, rendicontazione etc..
              Basterebbe aprire il paragrafo “liste civiche”, e procedere per analogia con i partiti ,dopotutto a noi interessa che chiunque partecipi alle elezioni garantisca alla collettività procedure democratiche e trasparenza nei conti e nella conduzione generale.Non credo che una norma siffatta funzionerebbe da deterrente o da diversivo.
              Francamente non ricordo nel dettaglio la proposta di legge. Ma visto che hai deciso di farmi lavorare mo’ la estraggo dal mucchio e previa stratigrafia….

  25. La situazione dei partiti (e in parte, anche dei sindacati) in Italia è del tutto o quasi incostituzionale; non è tanto per dire, è che se vai a leggere la Costituzione, ti rendi conto che l’assetto di certe organizzazione non risponde per niente al dettato… è una cosa che, per esempio, i Radicali dicono più o meno da mezzo secolo… solo che tutti li hanno ignorati. La questione non è stata minimamente affrontata nemmeno nel caso di Forza Italia, che non fece mai nemmeno un Congresso… Allora, diciamo che nel merito la questione sollevata da Finocchiaro e Zanda è giustissima, forse addirittura sacrosanta; il metodo, come osservi tu, si presta a interpretazioni malevole, soprattutto per la tempistica: ci si accorge che è necessario riformare i partiti solo se arriva il MoVimento Cinque Stelle a rompere le scatole… Detto questo, riconosco al PD se non altro il fatto di aver proceduto a certificare i propri bilanci già da qualche tempo, prima dell’esplosione del MoVimento e senza che nessuno glielo abbia imposto.

  26. @matteo
    ho letto con interesse il tuo dialogo prolungato con Rear e sono rimasto stupito dai tuoi interventi e dalle tue difese di Beppe Grillo. Sono rimasto stupito perché a mio modesto parere tu non hai niente a che vedere con Beppe Grillo, ma sopratutto perché secondo me ti sei intestardito nella convinzione che Beppe Grillo rappresenti qualcuno o qualcosa, ma Beppe Grillo non ti rappresenta assolutamente, non te. Beppe Grillo ha cavalcato ogni tipo di disagio, ha fatto da cassa di risonanza ad ogni tipo di rivendicazione, ma lo ha fatto sempre urlando e usando argomenti e slogan da bar. Tu invece qui hai sempre argomentato con toni pacati e concilianti, che nulla hanno a che vedere, te lo ripeto, con Beppe Grillo e con il grillismo. Lasciatelo dire, considerami un osservatore einsteniano (esterno al sistema), tu e Rear state parlando praticamente la stessa lingua, perché alla fine volete esntrambi che le cose migliorino, solamente che tu sei convinto di essere grillino, invece sei tutt’altro, fidati, tra i grillini saresti spiccheresti una mosca bianca e silenziosa tra mosconi neri e fastidiosi.

  27. adesso voglio proprio vedere cosa diranno i grillini, dopo la batosta elettorale…
    ho sentito il candidato romano dare la colpa ai mezzi di comunicazione che li hanno snobbati.

  28. @luigi
    Il candidato romano pareva un consumato politico della vecchia democrazia cristiana nel patetico tentativo di minimizzare la batosta. Quanto poi ai mezzi di comunicazione peccato che è Grillo a non voler andare in tv, a cacciare i giornalisti dai suoi comizi e a redarre black list dei giornalisti “cattivi”.

    1. ecco bravo…sembrava un vecchio democristiano che non ammetteva mai di aver perso..
      parlare di boicottaggio dei mezzi di comunicazione, mi pare ridicolo, accusare gli elettori di ignoranza, è classica del papa ligure.

  29. Nel mio ultimo intervento, consapevole che se si votasse domani il 5stelle sarebbe la prima forza politica, vorrei dire.
    Spero che il movimento sparisca e che Grillo smetta di fare politica, i voti di febbraio erano illusione, la maggior parte di chi ha votato il movimento non lo ha fatto capendo le motivazioni, gli italiani non si meritano l’impegno di tanti cittadini onesti e idealisti, si meritano il pd il pdl napolitano giornali e tv che ci relegano UNICO paese in europa semilibero, avete vinto…… auguri.

  30. Dal farmacista ben fornito ci vanno già abbastanza tua madre e tua moglie e sempre a comprare la stessa cosa, preoccupati di loro…..

        1. …appunto…
          fantastici questi continui deja vu, tutti questi amici grillini (sembra siano sempre gli stessi, ma chissà) che ti riportano ogni volta gli stessi link, contenenti farneticanti 2+2 per cui se uno è di sinistra (io sarei di estrema sinistra? dove lo hai letto? in base a quale criterio? i blog che leggi tu? cosa avrei detto? sei capace di esprimere un pensiero articolato? di spiegare qualcosa? hai letto solo poco sopra cosa dicevo a proposito di riformismo e conflitti sociali?) deve andare a riferirsi pedissequamente a qualche soggetto, nella fattispecie LE CARC!! io e molta gente da queste parti non usiamo abbeverarci da facili profeti del vaffanculo che stillano comunicati altisonanti, contraddittori eppur intrisi di Verità, forcaioli e populisti, da uno scranno comprato (e non concesso da un voto) e abilmente rivenduto.
          Chi non argomenta e definisce le esposizioni degli altri “lungaggini” “pippe mentali”, chi in altre parole semplifica e strumentalizza (e non a caso vede complotti dietro ad ogni angolo) lo fa perchè dietro c’è solo un grande…niente. Scegli sempre la strada facile, quella tutta bianca, e tienti il “microchip” per le prossime derive….Potrà esserti utile per sapere dove andare.

          1. Perchè le tue sono argomentazioni? rileggi ciò che hai scritto ci sono solo insulti giudizi sommari e fiumi di parole vuote, c’è un tempo per la parola e uno per l’azione e tutto questo scrivere del nulla va bene per chi la rivoluzione la fa da casa seduto al computer e nel fondo spera che nulla cambi e parla di riformismo, io sto con chi agisce e non si fa delle pippe mentali solo per giustificare la sua vigliaccheria, se il partito dei carc ha deciso di appoggiare il movimento lo fa a ragion veduta, tu continua a mangiare la merda che ti propongo i media di regime.
            In vita mia ho parlato a fondo con centinaia di persone e giuro che una chiusura mentale come su questo blog non mi era mai capitata, siete tre quattro soggetti di una ottusità allucinante, mi dispiace per voi non so che aggiungere…cantatevela e suonatevela da soli.

            1. Rispondi esattamente a quanto scrivevo sopra. Come del resto il 90% dei tuoi amici del Mò Vi mento, non argomenti, infili clichè e accostamenti “alla google” uno dopo l’altro e pensi che quelle altrui siano tutte “pippe mentali” ecc.ecc. Sì, gli altri sono tutti uguali e cattivoni. Ma la cosa ridicola e che saremmo “noi di sinistra” (chissà cosa intendi, visto che non spieghi) a voler “fare” tutto da computer e a “mangiare la merda dei media di regime”. In definitiva: per come ti esprimi sei un poveraccio, un pagliaccio che non sa con chi parla e cosa dice, e nemmeno è interessato ad approfondire o capirci qualcosa: hai presente “La Storia infinita”? E’ il Nulla che vi sta già seppellendo!

    1. Si bravo, speriamo proprio che l’Italia torni ad essere quel meraviglioso paese che era prima della comparsa del movimento.

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