Il Divo Giulio

Il Divo Giulio

In una delle sequenze più significative de Il Divo, il film che 5 anni fa Paolo Sorrentino dedicò ad Andreotti, Scalfari intervista il leader democristiano, domandandogli se “è un caso” che il suo nome sia finito in tutte le vicende più oscure, nelle trame più intricate e nei delitti più orrendi della storia repubblicana. Andreotti lo guarda impassibile e poi gli risponde, gelido: «E’ un caso che io abbia salvato il suo giornale da Berlusconi, consentendole la libertà di venire qui e pormi domande sfrontate e capziose? E’ grazie a me se lei oggi può permettersi di essere così arrogante, presuntuoso e sospettoso nei miei confronti». «Guardi che le cose non stanno esattamente così. La situazione era un pò più complessa», replica uno Scalfari imbarazzato. E Andreotti di rimando: «Ecco, lei è abbastanza perspicace e l’ha capito da solo. La situazione era un pò più complessa. Ma questo non vale solo per la sua storia… vale anche per la mia».

Ed è proprio la complessità la considerazione fondamentale che deve riferirsi alla figura di Giulio Andreotti, 7 volte Presidente del Consiglio e 22 volte ministro, morto oggi all’età di 94 anni. E’ una complicata parabola personale quella del “Divo Giulio”, straordinaria metafora del potere che ha dominato l’Italia per 50 anni, lasciandoci tanti enigmi irrisolti. Un potere come strumento di Governo in cui si mescolarono politica, mafia, Vaticano, apparati dello Stato, logge massoniche deviate, alta finanza, in un intreccio inestricabile del quale Andreotti fu spesso al centro.

29 pensieri riguardo “Il Divo Giulio

  1. Terribile quella risposta, la ricordo.. personalmente non piangerò, il Coni che chiederà un minuto di silenzio negli stadi.. per favore!!!.. il capo della DC potente coi suoi tentacoli nella mafia, i legami col Vaticano e con gli Usa, l’opposizione al P.C.I .. è che non sono affatto sicura che sparita una persona, spariscano anche i legami perversi creati nel tempo.. (grande ElleK :- )

  2. Essere concettualmente contrario al compromesso storico e poi adoperarsi per la formazione del primo governo con l’appoggio esterno del PCI.
    La complessità affrontata attraverso la teorizzazione della doppiezza ovvero la visione apocalittica che lo portava a considerare la ricerca della verità come anticamera della fine del mondo.
    Di Sorrentino ho amato la giusta distanza, la medesima che vorrei mantenere quantunque noi romani dell’andreottismo abbiamo dovuto subire doppia razione con quella parte del gruppo di amici che si vede all’inizio del film, a governare questa città come fosse l’orto di casa propria.
    Ruberie ante tangentopoli ,alla luce del giorno con sindaci eletti appositamente per cucire addosso alle imprese di bottega – Compagnia delle Opere,tanto per non fare nomi – capitolati miliardari.
    La fine del mondo l’abbiamo vissuta senza che la ricerca della verità potesse diventarne l’indiretta causa.

  3. @giovanotta
    Comunque la si pensi, se ne va un pezzo importante della Storia di questo Paese… un uomo che ha fatto del potere uno strumento di Governo.

    @sed
    La verità probabilmente se ne andrà insieme ad Andreotti. Dubito che riusciremo mai a sapere cosa sta dietro i tanti scandali che lo hanno visto protagonista…

  4. Se ne è andato portandosi dietro i suoi segreti. Almeno ci ha risparmiato pentimenti dell’ultima ora. Concordo pienamente sulla complessità della persona, impenetrabile, riservata, che poteva essere stato tutto, davvero tutto.

  5. Figura incredibilmente complessa, 22 volte ministro, un numero impressionante. Lo rimpiangeremo quando ci sarà il governo Vito Crimi III !

    Il Divo verrà trasmesso stasera da La 7, una bella occasione per vedere uno dei migliori film degli ultimi 20 anni di cinema italiano…

  6. @pyperita
    Proprio così…

    @Bruno
    Concordo sul giudizio riguardante Il Divo… io me lo sono rivisto ieri sera su DVD… una regia magistrale quella di Sorrentino, in cui ogni aspetto è studiato con estrema cura: ambientazioni, inquadrature, movimenti di macchina, fotografia, montaggio, colonna sonora.

  7. @Bruno, uno spunto interessante.

    Elisabetta II venne incoronata il 2 giugno 1953.

    G. Andreotti venne eletto la prima volta alla costituente 7 anni prima, il 2 giugno 1946. Da quel giorno non uscì mai più dal Palazzo.
    Chissà se avere qualcuno che è stato parlamentare per quasi 25000 giorni ininterrotti – e al governo per molti di questi – è un bene o un male per un Paese.

    Apple with Apple. Vito Crimi è stato eletto 71 gg fa. Pare che il movimento di cui fa parte si impegni a 2 legislature. Tolta questa, tutt’al più avremo nella storia d’Italia un Crimi I. E poi basta. Fosse un genio o un criminale, poi basta. Il solo pensiero non dà un pizzico di benessere mentale?

    71 giorni.
    Chissà cosa pensavano i contemporanei di Andreotti il 21 agosto 1946. La televisione sarebbe arrivata il 3 gennaio di 8 anni dopo.

    Enrico Letta è diventato ministro la prima volta 15 anni fa.

  8. @Matteo
    Lungi da me l’idea di trovare minimamente positivo il fatto che un uomo politico resti al potere per quasi 50 anni. Stiamo però attenti a non buttare via anche il bambino insieme all’acqua sporca, perchè l’esperienza è un valore molto importante e lo è anche in politica. Oggi invece viviamo in un contesto dove “politico di professione” è diventata una bestemmia, un pò per gli scandali della nostra classe politica, un pò anche perchè, grazie a forze come il M5S, questo stato di cose è tornato bene per perseguire i propri scopi…

    1. Oh Rear…..ma perché gli esponenti della società civile prestati alla politica forse che non hanno dato scandalo? Ne abbiamo avuti di dispiaceri dai vari Mr Smith va a Washington
      Non ci è bastato Berlusconi?

  9. Come scrivi giustamente nel post:

    “politica, mafia, Vaticano, apparati dello Stato, logge massoniche deviate, alta finanza, in un intreccio inestricabile del quale Andreotti fu spesso al centro”

    mi vien spontaneo pensare che per intrecciare inestricabilmente tutta questa gente e roba qua (il benessere del Paese non figura in lista. Dimenticanza?), probabile che prima li si debba conoscere, frequentare, fare cose, condividere obiettivi. Insomma, viverci.
    Se arriviamo io e te, sprovveduti, in questi convivi di politica, mafia, Vaticano etc. non conosciamo nessuno,diciamo “Piacère” come due provincialotti, sai che figura? Sai quanto poco intrecciamo?

    O magari tu intrecci già, ma a me non dà alcuna noia perché non dirigi il Paese.

    Laddove magari preferiremmo che i nostri statisti non intrecciassero troppo mentre dovrebbero essere più umilmente occupati a dirigere lo Stato con l’obiettivo del bene comune.

    Certo più ci stai, più intrecci. E più intrecci meglio intrecci, perché come commenti giustamente te, l’esperienza è importante, in politica ma anche nell’intreccio.

    Forse uno può fare della politica la propria professione (insegnante, giornalista, scrittore, attivista), ma è sconsigliabile che uno faccia il politico di professione proprio per evitare che quegli intrecci – forse inevitabili – crescano oltre un certo limite di sopportazione civile e, alla fine, uno sia più impegnato a intrecciare che a fare politica comune.

  10. comunque è stato un personaggio molto influente e longevo…50 anni di politica sono tantissimi, e lui, politicamente,ne ha seppelliti tanti di rivali.
    non sono mai stati in grado di dimostrare nulla di concreto contro di lui..bene o male, anche se per prescrizione, ne è sempre uscito pulito…
    non mi è mai piaciuto, lo trovavo falso e arrivista, ma se penso che oggi abbiamo i Crimi le Lombardi., i Razzi e gli Scilipoti…un pò di nostalgia mi viene..
    pace all’anima sua: Dio solo sa cosa ha fatto o no, e sarà giudicato dall’unico vero giudice imparziale

  11. @Matteo
    Sono d’accordo. Non mi piace però il clima che si è creato, e da qualcuno alimentato, per cui politco è sinonimo di ladro. Stiamo attenti a lanciare certi segnali… stiamo attenti a considerare vecchio sinonimo di sbagliato e giovane sinonimo di giusto. Cerchiamo di non fomentare una caccia alle streghe nei confronti del politico o dell’esperienza in campo politico, perchè faremmo un errore. Come per mille altre cose, occorre misura.

    @John Law
    Neppure a me…

    @luigi
    Neppure a me è mai piaciuto. Penso sia seriamente coinvolto in trame, scandali e misteri di cui probabilmente non si saprà mai la verità. Ciònondimeno gli va riconosciuta una certa correttezza comportamentale nei confronti dei processi che ha subito. Si è sempre presentato in aula e si è difeso NEL processo. Altri hanno pensato di difendersi DAL processo, arrivando persino a promulgare leggi ad hoc o a far votare il Parlamento Italiano sul fatto che Ruby fosse davvero la nipote di Mubarack…

  12. @Rear io sto attento, prometto, ma guardiamoci intorno per vedere se a qualcuno viene qualche idea per evitare il problema.
    Tipo limite di legislature?

    Perché ci saranno certamente tanti geni ancora inespressi in giro per di là, ma i corrotti, incapaci, inutili, impresentabili etc. mi pare si siano espressi ad abundantiam.

    Se sosteniamo chi sostiene – per davvero, non con le proroghe, poi guarda che bello spettacolo queste commissioni – il limite al numero delle legislature facciamo cosa buona o no?

    Certo rischiamo che il genio inespresso nelle prime 2 legislature ci scappi proprio alla terza, quando era lì pronto ad esplodere in tutta la sua forza. Si dia sollievo il genio, potrà esprimersi altrove. Però i corrotti, incapaci, inutili, impresentabili etc. lasceranno al posto ad altri. Faranno danno altrove, ma non alla cosa pubblica da rappresentanti del popolo.

    Eh, dirà qualcuno, ne arriveranno di ben peggiori.
    Vabbé, sceglieteli meglio se potete, ma almeno consolatevi che 10 anni e poi via. Perché se ce li lasci 20 fanno danni maggiori (l’esperienza, tu mi insegni). E 10 anni sono proprio tanti, forse non possiamo considerarla una buona misura.

    (generoso da parte tua riconoscere ad Andreotti il merito di essersi difeso nel processo. Credo che il merito sia condiviso da tutti i cittadini italiani, tranne pochissimi. Sempre per il principio della misura, è forse giusto non riconoscergli alcun merito in quel campo, ma riconoscere quel demerito ai pochissimi?)

  13. mah, “ridurre” Andreotti alla sua complessità mi pare -appunto- troppo riduttivo.
    certo, che gli eventi fossero più intricati di quanto normalmente non ci piaccia raccontare è vero, ma è altresì vero che in essi le scelte di ciascuno giocarono un ruolo fondamentale….
    scelte che possono essere molto semplici

  14. @Luigi
    Concordo…

    @Matteo
    Direi che due legislature “piene”, nel senso di 5 anni ciascuna, è un limite ragionevole, sul quale si potrebbe convergere.

    @redpoz
    Mah… non so se le scelte siano state più o meno semplici, mi pare però indubbio che la figura di Andreotti non sia una figura che si presta ad una facile e piatta spiegazione… non fosse altro per le differenti stagioni storiche che ha attraversato

  15. Mumble mumble… in effetti non appena la lasciai fui trasferito nella filiale più lontana… e lì per lì, nella felicità di cambiar aria, non ci avevo pensato che potesse esistere un nesso…

  16. @Bruno
    Purtroppo con la bimba piccola le uscite al cinema si sono molto ridotte… ho letto in Rete diverse recensioni e mi pare che nel complesso sia un film che è piaciuto meno dei precedenti di Sorrentino. Ho letto da te che tu invece non sei molto d’accordo su questo…

  17. Si, ammetto che mi è piaciuto molto ma sono partigiano in quanto adoro Sorrentino.

    Non è un film perfetto però mi sono davvero emozionato durante la visione, mica poco :)

  18. A me è piaciuto “La grande bellezza”, la critica è divisa, ma direi 50 e 50…….
    tra l’altro per ora è l’unico film di Sorrentino che ho visto….
    per farsi un’idea non c’è che guardarlo…. :)
    Ciao!

  19. @Bruno
    Cercherò di recuperarlo appena possibile…

    @pavelo
    Se non hai mai visto altro di Sorrentino, ti consiglierei Le Conseguenze dell’Amore e Il Divo… due capolavori…

  20. Visto La Grande Bellezza ieri sera e piaciuto oltre le aspettative (This Must Be The Place mi era piaciuto poco)

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