La disfatta del PD

La disfatta del PD

«Proporre oggi Giorgio Napolitano è una fuga dalla realtà per il Partito Democratico. E in corso la tessitura delle larghe intese. Vince l’ipotesi restauratrice rispetto al rinnovamento. Ha vinto Berlusconi».  Così poco fa Nichi Vendola, che riferendosi a Grillo aggiunge: «Chi parla di golpe sbaglia drammaticamente, quella in corso è un’altra cosa. E’ un rinchiudersi nel palazzo, sprezzanti rispetto a quella domanda di cambiamento che sta scuotendo l’intera società italiana. E’ una clamorosa sordità quella che il Parlamento sta dimostrando». Il leader di SeL è durissimo col PD che esce inopinatamente disfatto da questi tre giorni di elezioni presidenziali. Incapace di dimostrare lo stesso coraggio e lo stesso senso di innovamento che solo un mese fa aveva portato Boldrini e Grasso alla presidenza delle Camere. Incapace di esprimere una linea politica chiara e coerente, partendo dal netto rifiuto di ogni ipotesi di larghe intese, passando poi per un accordo discusso con il PdL, terminando infine con la proposta del candidato più inviso a berlusconi. Incapace di spiegare al proprio elettorato perchè non si sia voluto appoggiare una personalità di sinistra, eminente come Stefano Rodotà. Incapace di trovare una sola figura condivisa fra le proprie fila. Incapace di risolvere antichi dissidi, contrasti, contrapposizioni tutte interni al partito, che hanno drammaticamente fatto precipitare la situazione fino alla dimissioni del Presidente e del Segretario. 

Affidarsi ad un uomo di 88 anni, che a fine mandato ne avrà 95, forzando la sua volontà di ritirarsi a vita privata, dà la misura esatta della crisi disperata in cui è piombata la politica italiana che non ce la fa più a garantire la governabilità e la funzionalità democratica. Da domani il centrosinistra dovrà avviare un profondo processo di rinnovamento e rifondazione, pena la consegna del Paese ai grevi populismi di Grillo e berlusconi.

124 pensieri riguardo “La disfatta del PD

    1. franz, premetto che non condivido appieno questa lettura di alcuni parlamentari PD, ma te la riporto anche come spunto di riflessione: se invece di “asserragliarsi” su Rodotà qualcuno di loro avesse votato Prodi, avremmo risolto questa situazione.
      ovviamente, prendila con le pinze.

  1. Pensavo che fossero dei gattopardi, ma questi non hanno nemmeno il buon gusto di mentire dichiarando di voler cambiare tutto perché nulla cambi. Le parole di Vendola sono davvero illuminate ed illuminanti.

  2. Sinceramente abbacinata dalle esternazioni di Vendola rammento all’estensore del post che domani o dopo Napolitano ha detto che preciserà i termini del suo mandato.
    No Maramaldeggiamenti sul PD in difficoltà, please

    1. Buongiorno.
      Cosa si intende? I termini del mandato del Presidente della Repubblica Italiana o un mandato a termine dello stesso? Se la prima, la so, sta in Costituzione ma non vi voglio rivelare di più per non rovinare la suspense.
      Se la seconda, porca vacca non la so, devono averla spiegata il giorno che ero a casa ammalato. Dai, Sed, per piacere, sposti la mano e lasci copiare!

      1. No non può dire “ci rimango un tot” non sarebbe carino né rispettoso del gentile elettorato grande e piccolo . A grandi linee dirà come intende muoversi per criteri ( i saggi i presume).Certe cose però non si studiano, sono interna corporis che detta così fa un po’ impressione ma non son corpi da palestra quelli cui si allude. Lei stamane si becca un 4.
        E mi lasci tornare alle sudate carte.

        1. Mi pare una questione irrilevante, davvero. La prego, non si aspetti nulla da quel discorso, soprattutto non si aspetti che sia un passaggio, un momento rivelatore, un primo mattoncino di ricostruzione sulle macerie. Non lo può essere.
          Non meritano le aspettative di persone che mi sembrano degne come Lei.

          Un altro 4 e qui devo portare a settembre.
          Guardi che ho già prenotato per agosto, si metta una mano sul cuore

  3. @franz
    Grillo non è una risposta, ma un altro problema…

    @John Law
    Ne sono convinto anche io…

    @Sed
    Staremo a sentire cosa dirà Napolitano… resta comunque il fatto che la mossa di oggi sa tanto di disperazione. E’ una soluzione sbagliata… e purtroppo neppure la prima in questi giorni…
    Quanto al PD, siamo tutti qui a sperare che possa fare tesoro di questa esperienza per rifondare il partito e dare il via ad una nuova stagione…

    1. Ecco. La scrivente sarebbe profondamente grata se la gentile dissidenza esterna venisse a menà ai congressi assieme a lei.
      Non lasciate sempre sola la povera Sed

      1. @franz
        Certamente… Grillo è un effetto della cattiva politica degli ultimi anni… resta da vedere però se lui possa fregiarsi del titolo di “buona politica”…

  4. Qualcosa di buono questi giorni ce l’hanno consegnato visto che è di poco fa la notizia che dopo la Bindi e Bersani si è dimessa tutta la segreteria del PD: questo è un grande successo per la sinistra italiana e di conseguenza per tutto il Paese che, già completamente privo della destra, ha un disperato bisogno di una sinistra seria e rinnovata, di un partito che non sia radicale ed estremista (con tutta la simpatia e il rispetto per Vendola – a proposito: mi sembra sempre più un grande parlatore un grandissimo affabulatore ma che in concreto combina poco o nulla – un grande uomo ma distante anni luce dal politico di cui oggi l’Italia ha bisogno) ma che possa finalmente dare anche all’Italia un grande partito socialdemocratico come hanno tutti i più importanti paesi d’Europa.
    A questo punto sperarci mi sembra non costi proprio nulla.
    In quanto a Napolitano ha dimostrato una volta di più tutta la sua grandezza umana e politica, dimostrando quel senso della nazione e quel senso di responsabilità che partiti e parlamento non hanno neppure lontanamente idea di che cosa siano: un grazie di cuore Nostro Grande Presidente.

    1. Caro Paluca,i partiti socialdemocratici europei conterebbero quanto il due di coppe vista l’ esigua consistenza elettorale se non fosse che una differente cultura politica – e l’assenza di un tipino come Berlusconi – non vede le coalizioni tra forze politiche diverse come un delitto.
      Cosa che accade allegramente da noi.
      Ora mi pare ,ma magari sbaglio, che la linea grosso modo socialdemocratica del gruppo dirigente PD abbia talmente fallito la sua missione che s’è dimessa in blocco, la vogliamo riproporre?
      E soprattutto per riproporre linee impostazioni ed etichette abbiamo titolo?.
      No perché il gioco più divertente in città è diventato non essere elettori del PD,(non parliamo iscritti al) e pretendere di vaneggiare o sperare in conte,scissioni,linee politiche vivacità congressuali.Sempre stando a guardare, come i pensionati intorno alla buca dei lavori pubblici. Pop corn non indispensabile.
      Insomma dite pure che vi customizziamo il PD che più vi piace.
      Prima però mettetevi d’accordo perchè di chi la vuol cotta e di chi la vuol cruda se ne avrebbe talmente abbastanza da rimpiangere il centralismo democratico.E ho detto tutto.
      Chiedo scusa, ma il dramma attuale è il trincerarsi dietro le aspettative di un elettorato di cui è difficile stabilire la reale identità.
      Perchè c’è il web importantissimo e prezioso ma poi ci sono milioni di elettori che stanno a casa e manco sono collegati – la metà del popolo italiano – e che magari la pensano diversamente.Come pure attestano certi risultati. congressuali e non.
      A chi dare retta?

  5. Che muoia al più presto , il SUO presidente assasino e iberi l’italia dai partiti questa dipartita.
    Siccome ho avuto un parente suicida per colpa del SUO presidente se mi da il suo indirizzo di casa vengo a spiegarglielo direttamente. Adesso basta con ste stronzate, volete la guerra civile, l’avrete!

    1. Egr. Sig. Chiamparino, ho il massimo rispetto per il suodolore e per il dramma che l’ha colpita ma mi sento di poter dire che i toni che abitualmente usiamo all’interno di questo Blog dell’amico R.W. sono abbastanza diversi.
      Perchè queste minacce nei miei confronti che nemmeno la conosco?

    2. @Sergio… camomillati, fidati, le guerre, tutte le guerre, non le abbiamo mai sapute fare. Churchill disse che gli italiani perdono le partite di pallone come fossero guerre, e perdono le guerre come fossero partite di pallone, ed è vero, scommetto che una guerra civile in Italia potrebbe scoppiare solo se decidessero di ridare i due scudetti alla Juventus. A che cacchio serve poi in definitiva un governo? O un Presidente del Consiglio o uno della Repubblica? A volte penso che si stia meglio senza. Oggi ho fatto il pieno a 1,687 euro, motore a benzina, non mi capitava più da… da prima di Monti. Compris?

  6. Ovviamente concordo.
    Che oltre a Bersani e Bindi si sia dimessa tutta la segreteria mi pare il minimo.. suppongo che il prossimo congresso sarà piuttosto vivace.. e anche che porterà ad una scissione (non me l’auguro ma le premesse ci sono tutte). Renzi ha detto che è disponbile ad aiutare il partito e il paese (Ansa), non è un tesorinoooo?……..

  7. Perché sono sconvolto, noi associazioni familiari abbiamo depositato varie denunce contro napolitano e monti anche a livello di giustizia europea e mai potremo procedere contro questi assassini perché senatori a vita, questo essere abbietto che ha svenduto l’italia per gli interessi della casta deve essere processato!!! vedermelo rieletto mi fa impazzire.
    Ma so che queste cose i mezzi di informazione non le dicono e quindi lei non le sa, quindi mi scuso e cercherò di non intervenire più perché mi fa troppo male e di conseguenza faccio male ad altri.

  8. qualcosa di buono c’è…la fine di questo PD.
    adesso è importante cambiare, ma da ciò che leggo, questa volontà non c’è affatto, quindi non mi stupirei che il prossimo segretario fosse D’Alema, perchè alla fine, purchè non vinca Renzi, van bene tutti…
    suicidio continuo

  9. qualcuno si è domandato come mai Grillo ha sostenuto Rodotà, nonostante fosse nella BLACK LIST dei pensionati mascalzoni? coerenza? opportunismo? o che cosa?
    certo che il PD ha sbagliato a non sostenerlo, ha pagato e pagherà ancora il prezzo di quella scelta, ma incitare la folla a scendere in piazza a sostenere un ladro di pensioni, non è altrettanto assurdo??

  10. @paluca
    Concordo col senso del tuo intervento. A differenza tua però nutro fiducia in Vendola. Sono sicuro che potrà dare il suo importante contributo in questo momento difficile per il centrosinistra nel suo insieme. Il PD ha persone giovani e capaci e oggi ha l’obbligo di fronte al Paese di rifondare profondamente il partito.

    @sed
    Credo che un PD allo sbando non sia un problema solo per il partito, ma anche per la coalizione di centrosinistra nel suo insieme e per tutti coloro a cui stanno a cuore le sorti del Paese. Non ritengo cioè che soltanto chi ha votato per il Partito possa esprimere il desiderio di vederlo riformato e con una nuova classe dirigente seria e capace. Se si andasse a votare domani l’Italia sarebbe nuovamente governata da berlusconi e il ruolo di opposizione sarebbe affidato soltanto a Grillo. E ciò sarebbe un disastro per tutti…

    @Sergio Chiamparino
    Con tutto il rispetto per il tuo dolore, mi permetto di dissentire con il senso del tuo intervento…

    @giovanotta
    Temo che lo spettro della scissione del partito sia ben presente. Auguriamoci che non vi si arrivi, anche se temo che l’idea che Renzi ha del PD sia piuttosto diversa da quella di un Barca o di un Civati, per dirne due a caso…

    @luigi
    Io invece sono fiducioso sul fatto che il Partito saprà rinnovarsi. Se non lo farà, sa che consegnerà il Paese a berlusconi per l’ennesima volta. Io credo che Bersani avrebbe dovuto dimostrare lo stesso coraggio che c’è stato nominando Boldrini e Grasso alle Camere. Rodotà era una scelta che andava nella stessa direzione di rinnovamento. Non lo si è fatto e mossi dalla disperazione ci si è affidati ancora una volta a Napolitano. Una scelta che dà la misura esatta di una crisi politica che non è solo del PD…

    1. Beh allora si pone un serio problema di rappresentanza.Se chiunque può dire la sua – intendo nella sede appropriata,non in generale – replicheremmo all’infinito gli equivoci e le ambiguità che tanto ci affliggono non sapendo alla fine chi decide a quale titolo e perché.
      Un partito è dei propri iscritti e dei propri elettori.Io non vengo a casa tua a decidere il rinnovo della tappezzeria perché mi sta molto a cuore il tuo benessere. Eppure il tuo benessere mi sta a cuore. Né posso andare dal PDL a chiedergli di cambiare perchè m’interessa il bene della nazione.
      Dietro a questo improvviso interesse per il PD ,peraltro in difficoltà, vedo molta ipocrisia e nessuna seria intenzione di contribuire al cambiamento.

      1. Concordo con Sed (e con Sel!). Molto più facile fare gli pseudomilitanti dietro a uno schermo, a votare sondaggi solo su quello che i proprietari del m5s srl decidono di far votare, da buoni promotori di team building aziendale. Alcuni miei amici di centro-sinistra, penzolanti nel corso degli anni fra Sel, Verdi e Pd, avevano infatti deciso di iscriversi in questo periodo al Pd per poter cominciare a lavorarci ed esprimersi dall’interno, riconosciuto a questo grande partito grandi potenzialità politiche in questo frangente. Purtroppo sono molto pochi in relazione a tutti quelli che invece fanno gli schizzinosi o i “faciloni”, come si diceva su.
        Personalmente, come già detto qui, non ho mai votato Pd pur certamente trovando più affinità con questo partito che con altri di centro-centro o di destra, ma avevo provato a inserirmi nella nascente sezione di Sel del mio quartiere milanese, qualche annetto fa; la vita partitica (come quella aziendale) però, non fa molto per me, ed ho sempre indirizzato il mio impegno più su un piano civile e culturale..
        Tornando a Vendola, il “nuovo soggetto” trasparente e di sinistra, smarcato -diciamo grossolanamente almeno al 50%- da politiche di assoluto predominio delle logiche economico/sociali del capitalismo contemporaneo, esisterebbe già in terra italica, ed è Sel, alla quale vanno riconosciute una serie di importanti risultati soprattutto sul piano culturale e amministrativo, a mio parere, ma un ancora troppo basso tasso di coinvolgimento delle masse. Forse perchè la retorica da costruttori di pace, il buonismo cattolico di fondo, la poetica quasi pasoliniana fanno meno proseliti di cappi, pistole e asce di guerra. Comunque…Ora vedremo se un nuovo discorso e soggetto “di sinistra”, in questo momentoo storico, potrà nascere, essere credibile e possibilmente vincente

  11. @sed
    Certo, un partito è dei suoi iscritti ed elettori, ma non solo. Se il PD fosse esclusivamente di chi l’ha votato, e si muovesse solo nella direzione di rendere conto a loro, non sarebbe mai destinato ad ampliare il proprio bacino di utenza. I cambiamenti all’interno di un partito sono tanto più efficaci quanto più vanno nella direzione di essere attrativi anche per quella fetta di elettori che hanno pensato di votare altri perchè delusi o sfiduciati, oppure non si sono recati alle urne perchè non abbastanza rappresentati. Insomma: un partito deve certo sapere parlare al proprio elettore, ma anche a chi potrebbe diventarlo. E naturalmente le “sedi appropriate” sono quelle che contano, ma si deve essere aperti anche a quello che succede fuori, specie in tempi come questi in cui la Rete ha avvicinato e semplificato il rapporto fra politico ed elettore.

    @emmegì
    Anche per te vale quanto ho detto sopra a Sed. Quanto a Vendola, io sono fiducioso che saprà dare il suo contributo a quel processo di rinnovamento che non può e non deve essere solo del PD ma di tutta l’area di centrosinistra.

    1. Oddio si parla di sedi decisionali laddove serve titolarità. Ed è lì che si stabilisce con gli aventi diritto e democraticamente come parlare agli elettori . Sennò tu vuoi una cosa, io un’altra, che diciamo agli elettori e soprattutto se tu sei tra quelli che passano chi se la piglia la responsabilità delle decisioni?
      Dopodichè trovo pericoloso l’atteggiamento da conquista delle fette come quello da associazione culturale.Una via di mezzo please

      1. Sono d’accordo ancora con Sed, altrimenti si finisce, paradossalmente, con l’autoritarismo di un Casaleggio esperto di web marketing a fare da guru e stratega. Non sono d’accordo sul fatto che invece un po’ più di associazionismo culturale farebbe bene all’attuale ricetta del Pd, in un momento dove la vicinanza alla vita delle persone, la capacità di creare reti umane e relazionali (storicamente molto forte nel pci-pds-ds-pd e “indotto”) è particolarmente importante e utile

        1. ma io contrapponevo due criteri di gestione,magari fosse.
          E comunque devo dire che le attività culturali non trovano particolari ostacoli in realtà, i circoli, che dibattiti a parte hanno molto spazio che aspetta di essere riempito.( non so che aspetti a inventarti qualcosa meine liebe)

            1. Frau Sed
              ich hatte eine kultural Association in eine Pd Sektion, in Mailand…ist das genug? O fa schifo come il mio tedesco? dicevo, conosco piuttosto bene questo contesto…sia per quanto “dicevo” in alemanno, sia perchè ho lavorato e militato in un contesto che ha incarnato storicamente il confine tra partito e associazionismo…Quello che in virtù di ciò mi sento di dire io è che dovrebbero essere gli stessi “piddini” a impegnarsi, perchè ormai vi è una certa carenza di prossimità fra quel mondo culturale e il partito. Per molte ragioni che sono poi quelle per cui il sottoscritto non si riconosce nel Pd. E’ vero, ci sono delle valide realtà associative ancora gravitanti attorno al partito, ma restano perlopiù confinate a piccoli circuiti legati a una certa intellighenzia, cosa che in un certo senso vale anche, secondo me, per certe iniziative culturali del sindacato (ad eccezione dei “circhi” del 1 maggio)..Mentre l’associazionismo “di massa e di sinistra”, in un buon numero di contesti, e non solo urbani, ha avuto un notevole rilancio tra fine del secondo e inizio del terzo millennio, sapendosi legare, per esempio al mondo giovanile e controculturale, ma questo perchè questo associazionismo SI E’ RICREATO come giovanile e controculturale, lo è o quantomeno lo rappresenta e lo contiene a sufficienza…Al contrario del partito

              1. Bah secondo me state bene come state.
                Perchè mai il partito dovrebbe occuparsi direttamente di Kultur, ti ospita ergo sta a te catturare i giovani piddini e avvolgerli nelle spire più libertarie e meno imballate della tua missione culturale.
                Il tedesco va meglio ma quando ti rivolgi ad una signora diventi irresistibile se scrivi
                Gnädige frau…

                poi per in eine Pd Sektion, meglio usare bei che però regge il dativo e diventa :
                Bei einer Pd etcetc

                1. Guarda che poi chiedo alla mia prof, una ex-sessantottina settantenne e femminista, cosa vuol dire quell’espressione lì. Quella se si incazza mi espelle dal corso. E sti cazzi. Il dativo lo ho appena fatto, calma. RIpeto: sei disponibile alla deutsche Konversatione? ich brauche dich!

                  1. Vuol dire gentile signora perchè dovrebbe incazzarsi?
                    Tesoro,mi chiedi un supplemento d’impegno oltre al resto.Ma possiamo provare.

  12. La fretta è cattiva consigliera.
    Ora, partendo dal punto che non esistono persone davvero ‘bianche’ (sennò nemmeno i cardinali si chiuderebbero in conclave) e chiunque messo su quell’espressione è comunque emblema di un colore politico o di un potere, non capisco perché il PD abbia avuto fretta di chiudere quella votazione.
    A leggere un po’ le cronache, mi pare che non sia stata nemmeno la più drammatica e cruenta: ci sono stati presidenti eletti alla sedicesima votazione, altri alla quattordicesima, dove sta il problema?
    Dove sta scritto che veloce è meglio, ma soprattutto che anche l’elezione del presidente, per sua natura farraginosa, complessa, teatrale, dovesse concludersi il tempo di uno schiocco di dita?
    Mi pare che il PD si sia lasciato influenzare troppo dal M5S, che ha in testa solo blog, mail, social network, tutte cose che si aggiornano nel tempo di un ‘click’, di un ‘invio’.
    Se non c’è l’accordo, ci si mette tutti seduti e non ci si alza fino a che non lo si trova. Ci volessero settimane.
    Per tornare nel mio campo, non è che se un collegio giudicante fatica ad esprimersi sulla colpevolezza dell’imputato deve fare i conti con un orologio che ticchetta nervosamente verso chissà quale scadenza.
    Vogliamo davvero che i tempi delle istituzioni divengano quelli della Rete?

  13. @sed e @emmegì
    Ho detto che le “sedi appropriate” sono quelle che contano, ma quanto si decide nei luoghi istituzionali non può prescindere dalle istanze della società civile. L’impressione invece è che il PD si sia mosso secondo logiche decisionali condizionate troppo da giochi di potere interni e troppo poco sensibili a quello che succede fuori dal partito. Come peraltro scrive anche Civati: «Del resto, al Pd che abbiamo visto in questi giorni danno fastidio anche gli elettori (com’è ormai tradizione). I capi mandavano a dire e scrivevano sui giornali: non ascoltate chi vi scrive e vi pressa, non leggete Facebook, buttate via i telefonini! »

    @Carlo
    E’ vero che Pertini è stato eletto al 16esimo scrutinio, ma le cose sono molto cambiate da allora. Sono cambiate molto persino dalle elezioni di 7 anni fa. Oggi la pressione della pubblica opinione che in qualche modo vuol dire la propria sulle decisioni prese dal palazzo è tale che i partiti tradizionali, PD in testa, hanno preferito non prolungare oltremodo lo stallo sul Quirinale, che peraltro si sarebbe sommato allo stallo sul Governo, in un cortocircuito complicato da gestire, specie se si considera che qualcuno lo avrebbe utilizzato strumentalmente per fini propagandistici.

    1. Per me però è anche assurdo che ci sia pressione popolare sulla nomina dell’inquilino del Quirinale.
      Fingiamo per un momento di non aver visto come nel settennato passato Napolitano abbia allargato a dismisura i propri poteri per non lasciare pericolosi vuoti di fronte alla politica che, debole ed avvizzita, arretrava giorno dopo giorno, perdendo carisma, consenso e credibilità.
      Fingiamo che il presidente della Repubblica sia ancora quella carica bianca così come la disegna la Costituzione.
      Se è vero che è chi siede al Quirinale è custode dei valori Repubblicani, è allora vero che la questione politica non dovrebbe accendersi al momento della sua nomina, no?
      Men che meno gli italiani dovrebbero riversarsi nelle strade, brandire cartelli e striscioni, dar vita ad un tifo calcistico della peggior specie preferendo Tizio piuttosto che Caio, sbaglio?
      Del resto stiamo eleggendo il presidente di tutti tra una rosa di nomi privi di maglietta di partito.
      Se si polarizza invece la questione sulla nomina del Presidente, se addirittura si porta la gente in piazza per protestare contro Napolitano (che, avrà anche tutti i suoi immensi ed innegabili difetti, soprattutto per come ha insabbiato la questione Mancini, ma ha saputo tenere il timone fermo nel passaggio più delicato della tempesta), si fa solo il gioco di Berlusconi, che da anni spinge per il presidenzialismo (e sappiamo bene che danni farebbe un simile impianto istituzionale in un Paese come il nostro, che ha un debole per l’autoritarismo).
      Non mi stupirei se, a breve, Grillo e Berlusconi iniziassero seriamente a parlare di riforma costituzionale in tal senso…

      1. Intanto ne parla già Cacciari che tra uno sbuffo e l’altro fa notare la contraddizione da te annotata e auspica un esito presidenziale che ,anche volendo,richiederebbe l’istituzione di una tale quantità di contro- poteri funzionali impensabili in un paese che parla di eliminazione dl bicameralismo perfetto da decenni e che non riesce nemmeno a fare una legge elettorale.
        Per il resto convengo che la confusione si alimenta nell’ignoranza dei principi elementari.resta da capire come Rodotà sia comunicabile con le tifoserie urlanti e irridenti l’Istituzione ( Napolitano mafioso è l’ultima delizia)

      2. Io mi domanderei se per caso quelle signore e quei signori lì in piazza (magari non ce li ha portati nessuno. Magari ci sono andati perché hanno sentito di volerlo fare?) non fossero a scalmanarsi per un nome o l’altro, ma forse per non rivedere l’asse stellare PD-PDL in qualunque forma e con qualunque garante.
        Etero-guidati i poveri e deboli di mente o magari per istinto sanno che per lì si va nell’eterno dolore?

        Poi se avessi il sospetto che Grillo il cattivo stia lì a pianificare una modifica costituzionale in termini di presidenzialismo, appena riesco a smettere di ridere mi domanderei a che scopo proporre Rodotà.

        Facciamo finta lo pianifichi. Bisognerà avere la maggioranza qualificata enne volte. Facciamo allora finta che un dì ce l’avrà. Se ci si domanda perché mai scaldarsi per la nomina democratica di un Presidente della Repubblica, ugualmente mai accadesse ci si accomoderà a contemplare un atto del Parlamento sovrano si suppone democraticamente eletto.

        Facciamo ancora finta che un dì M5S abbia addirittura una tale maggioranza. Nonostante la stampa anche oggi si premuri di informarci quanto sono scemi e ridicoli. Quanto sono affidabili gli altri. Quanto nella disgrazia siamo comunque nelle mani migliori possibili.
        Perché e come?

        1. Ma no la piazza è la piazza,li ha convocati Grillo e siccome qui a Roma,non so altrove, il Movimento delle Stelle si accompagna coi rimasugli del partito di Ingroia – cui non è dato rimproverare nulla, non si è capito perchè – più qualche curioso,più qualche ultras ( Roma – Lazio) ecco descritto il parterre che ovviamente non sa nulla di presidenzialismo e forse manco conosce bene Rodotà ma tant’è, è incazzato per ovvi motivi e non sa cosa fare di questa incazzatura.Siccome semo romani conosciamo i nostri polli (oltre che doverli sopportare sotto le finestre.)
          Il presidenzialismo era saltato fuori per l’anomalia : siamo una repubblica parlamentare ma ci comportiamo come una repubblica presidenziale.
          Per il resto tutto normale le tricoteuses sono moleste e vive la reine Marie Toinette.Siamo lì.

        2. Mi fa piacere aver suscitato delle risate ad un simpatizzante del comico Grillo senza aver detto una sola parolaccia perché vuol dire allora che ci può davvero essere della comunicazione, tra di noi.
          Il mio humor inglese ad esempio non è mai stato compreso dai berlusconiani…
          Ma, ciò detto, non vorrei, parlando in via teorica di quel che sta accadendo e di avvenimenti futuribili tutt’altro che certi, dovermi confrontare con chi soppesa sul bilancino del farmacista ogni singola parola.
          E’ chiaro (ma non improbabile, considerato ciò che sta avvenendo), che ora non c’è una maggioranza per riformare l’assetto dello Stato, ma è anche chiaro che se Grillo vuole potrebbe anche affrontare la questione con il ricorso al referendum (la via alternativa per la modifica costituzionale, no?), e mi pare stia già preparando le piazze.
          Non dico che lo farà domani, dico solo che polarizzare la discussione sulla nomina di una figura tendenzialmente di garanzia come quella del Capo dello Stato, mi pare curioso.
          Ma lo è ancora di più se ci ricordiamo cosa proponeva Grillo a fine Marzo: una prorogatio di Monti e di Napolitano.
          Allora, mi si faccia capire perché sono tardo: se Grillo propone un esecutivo guidato da PD+PDL+Monti ed un presidente al secondo mandato, va bene; se lo propongono PD+PDL, dopo che peraltro 72 ore di spargimenti di sangue hanno dimostrato che per i Democratici ciò costituisse l’extrema ratio, è un golpe?

          1. Non ho capito la parte sui referendum: suggerisci che Grillo ha intenzione di modificare la Costituzione e introdurre la repubblica presidenziale a colpi di referendum mobilitando le piazze che lo seguirebbero stregate?
            Ma ha detto di volerlo fare? Se anche l’avesse detto, butti un occhio sull’istituto referendario e ci spieghi come farebbe? Ammettessimo l’impossibile, se questo referendum impossibile venisse votato dalla maggioranza degli italiani, sarebbe un problema?

            Non faccio l’esegeta di Grillo né di altri, sai che divertimento, ma proprio osservo l’ovvio.
            M5S ha respinto la richiesta di fiducia ad un governo Bersani opponendo l’argomento che, semplicemente, è una prospettiva contraria all’esistenza del M5S e proprio non si fidano. Io sono un sostenitore degli ex-ante, ma moltissimi dell’ex-post quindi chiedo: ex-post hanno avuto torto?
            Nell’attesa M5S – e Grillo – hanno detto che se proprio il Governo Bersani voleva la fiducia, la cercasse in aula con le forze con cui il PD già faceva maggioranza da oltre un anno, ma si avviassero le commissioni parlamentari per permettere al Parlamento di funzionare. Grande scandalo, ma alla fine si è dovuto ammettere che in Costituzione niente lo impedisce. Non è prassi. I capigruppo di PD e PDL hanno detto no. Alla faccia del parlamentarismo (e del presidenzialismo di Grillo, qui proprio mi pare una esegesi tutta tua, ma magari non ho seguito bene M5S e mi è sfuggito questo punto).

            M5S ha proposto al PD di votare insieme un Presidente della Repubblica di area PD indicato da un loro sondaggio online. Di lui dichiarano di fidarsi. Ne avranno facoltà? Pare persona degna, il CV c’è, l’area è quella giusta. Credo che esplicitamente si sia proposto: si voti insieme e poi si parlerà di forme di governo congiunto.
            Se si dichiara per un mese di volere il cambiamento e di volerlo con M5S, quale migliore occasione? Però no.

            Si è votato congiuntamente con PDL e Lista Civica il secondo mandato al Presidente uscente, già ispiratore dell’operazione Monti.
            Legittimo. Non è un golpe.
            Fa più schifo questo voto o che Grillo abbia scritto golpe, seppur tra virgolette? A me il voto. Le sue implicazioni e le sue conseguenze.
            Ad altri la parola golpe.
            Sensibilità diverse.
            Ha prevalso l’altra. Tu contento così?

            1. Non capisco dove stia l’impossibilità di cambiare la Costituzione a ‘colpi di referendum’:

              Articolo 138 Cost.
              Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.

              Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.

              Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.

              E’ dunque l’iter di revisione stesso, nel caso in cui la deliberazione, nella seconda votazione di ciascuna delle Camere, non sia avvenuta a maggioranza di due terzi ma a semplice > assoluta, a prevedere un referendum confermativo, il quale può essere proposto da un quinto dei membri di una delle due camere, da cinque consiglieri regionali o da 500.000 elettori.
              E’ un aggravio di una procedura già irta d’ostacoli (complice il bicameralismo perfetto), è vero, ma se a questo aggiungiamo che M5S troverebbe sponda nel PDL, non mi pare poi così impossibile un tentativo di riforma in tal senso, o sto forse vaneggiando?
              No, perché magari è così, ma già mi vedo Grillo urlare ai suoi accoliti: ‘Se non volete un Napolitano ter, quater, quinquies… bisogna che lo scegliate voi!’.
              Davvero ti sembra così impossibile una siffatta situazione?
              Ma allora perché vi ha fatto votare per le Quirinarie? Se è convinto che il popolo non debba metterci becco, e sia un affare destinato ai soli grandi elettori, perché spinge per una selezione del presidente dal basso?
              Intendiamoci, non temo il presidenzialismo in sé e per sé considerato (già il referendum lo temo di più: tu lo vedi come scelta specchiata di democrazia, io lo vedo in filigrana al detto ‘il popolo, tra Gesù e Barabba, sceglierà sempre a Barabba’), ma ciò che comporta: la rottura dei nostri assetti istituzionali post-fascisti e l’accumularsi di troppo potere in una sola mano.
              Questo, in uno stato come il nostro, nel quale la classe politica è tutto fuorché specchiata e l’opinione pubblica tende a lasciarsi sedurre troppo facilmente da certi balzani autoritarismi, mi fa una gran paura.

              1. Alla domanda se stai vaneggiando posso rispondere sì senza sembrare maleducato o irrispettoso ma proprio perché mi pare che manchi l’appiglio minimo con la realtà per evitarlo?
                Dunque, si ipotizza una campagna M5S per il presidenzialismo. Perché non ipotizzare una campagna M5S per il cambio di sesso di tutti gli individui biondi o per lo scavo di un canale navigabile da Venezia a Genova? Cioè fantasia per fantasia, perché non esagerare?
                Perché crucciarsene? Non è assente dal programma M5S, da ogni loro dichiarazione e atto pubblico? Diciamo pure che pare contrario al motivo per cui esistono, visto che insistono sul ritorno alla centralità del Parlamento e per bilanciare la produzione delle ultime legislature (decenni) appiattita sulla decretazione dei governi in carica che usano un Parlamento di nominati come semplice passaggio a ratificare una decisione presa.
                In seconda battuta, si ipotizza che l’eventuale campagna sarebbe portata avanti con il sostegno di Berlusconi e coalizione, quando sia Grillo che M5S sostanzialmente ignorano quella parte per rifiuto totale di tutto ciò che rappresenta e se mai propongono aree di condivisione, questo avviene solo con PD.
                Allora ipotizziamo una campagna PD-PDL per il presidenzialismo. Almeno c’è uno storico che giustifica l’immagine dell’improbabile ma non dell’impossibile, no?
                Non si capisce perché dovremmo ipotizzare e preoccuparci di una convergenza M5S-PDL quando mi pare che il PDL converga più che facilmente con PD dal ’94 ad oggi.
                Se non ci fosse quella convergenza così frequente, M5S non sarebbe neanche mai nato.
                Preoccupiamoci di quella, mi pare sufficiente, non ti pare?

                Infine, scusa, un favore: ma chi mi ha fatto votare cosa? Ma perché sarei un grillino? Perché quando leggo che si critica chi sta in piazza a manifestare pacificamente contro una decisione dei partiti, mi permetto di segnalare che la gente ha sempre manifestato, non è per forza teleguidata, non c’è niente di male e anzi è una manifestazione di cittadinanza attiva in un Paese che si beve la qualunque? Che la gente che manifesta pacificamente non è anti-democratica e non toglie legittimità a nessuno, ma semplicemente si esprime, come è sempre successo anche prima del M5S e come la sinistra tutta dovrebbe per propria identità essere capace di garantire e interpretare e confrontarsi? Perché credo che le critiche sui giornali a quelle manifestazioni siano stupide e complici? Perché all’indomani del voto sul Presidente della Repubblica che apre la strada a un governissimo PD-PDL-Lista Civica, prendersela con la gente che manifesta è una follia? Ma sei così sicuro che non ci fossero degli elettori PD a manifestare in quella piazza e altrove? Sono i fascisti e i grillino a occupare per protesta le sezioni sul territorio, come si legge?

                1. Tranquillo Matteo, non m’offendo e ti dico anche perché: io mi posso permettere di vaneggiare perché non chiedo a nessuno di sostenere le mie idee, di darmi la fiducia per avere incarichi di governo et similia. Sono un pinco-pallino qualunque che sta tentando di capirci qualcosa in una situazione molto complessa. Così complessa che nessuna ipotesi mi sembrerebbe inverosimile, ora. Ti invidio, invece, perché a quanto pare hai già diverse certezze in tasca che a me evidentemente mancano. Non capisco dove nasca tutta questa fiducia nei Pentastellati, che sono nuovi per me come per te. Non capisco perché bisogna lasciarsi andare ad occhi chiusi tra le loro braccia, specie dopo che siamo sopravvissuti a stento alle peggiori forze politiche mai nate in seno all’Europa.
                  Ed in effetti, lasciamelo dire, mi pare quantomai bizzarro che una persona che magari non avrà votato Grillo, ma che qua dentro lo difende dalle accuse, preferisca credere a balzane idee tipo il reddito di cittadinanza, la decrescita felice, la nazionalizzazione di banche e mass media e poi rifugga con disgusto una semplice ipotesi che buttavo sul tappeto senza alcuna pretesa, ma solo per arricchire la discussione.
                  Oltretutto, dato che per lavoro ho dovuto spesso confrontarmi con il diritto costituzionale, ti ho anche dimostrato che non sarebbe poi così tecnicamente impossibile, come dicevi, quindi nel mio piccolo ti ho forse aiutato a raccogliere elementi nuovi, no? Magari sarà un vaneggiamento, ma ora sai qualcosa che prima non sapevi. Dunque non tutto il male vien per nuocere.
                  Oltretutto, è singolare che mi si dica che ciò che ventilo sia impossibile perché M5S si batte per la centralità del Parlamento quando sappiamo bene che, sul fronte opposto, scava per imporre il vincolo di mandato… e non sarebbe né la prima né l’ultima incoerenza rintracciabile in questo bislacco caravanserraglio…
                  Per lo stesso motivo, non mi pare una seria difesa sostenere l’impossibilità della cosa solo perché ‘non è nel programma’, quando è chiaro che siamo di fronte ad un partito padronale in cui il leader maximo si permette di fare ciò che vuole, e se domani volesse sul serio trasformare… com’era? Ah, si, i biondi maschi in femmine e viceversa, ci sarebbe pure qualcuno pronto ad andargli dietro, nell’infinita masnada di grillini che non s’erano mai interessati prima di politica e che ora invece ci sguazzano con sommo piacere, millantando d’averne capito più di tutti gli altri.
                  Benvengano le piazze piene, concordo. E lo dico sia quando in piazza ci stanno i fascisti, sia quando le occupano i grillini, i viola, i gay, e chicchessia, perché la piazza è di tutti. Mi da solo fastidio che ci sia qualcuno che cavalchi certe proteste quando, ripeto, a fine Marzo proponeva di peggio (prorogatio Monti e Napolitano) e allora andava bene a tutti!

                  1. Grazie per l’arricchimento, anche se non capisco la dimostrazione riuscita sul fatto che è possibile una cosa che ad oggi, semplicemente, non esiste in nessuna delle sue premesse. E però esiste in potenza perché M5S si basa sul seguito cieco nei confronti di un leader che se propone il cambio di sesso tutti lo seguono. Berlusconi compreso (chissà che numeri!). Zacchete, dimostrato! Quindi preoccupiamocene così arricchiamo anche la conversazione.

                    Ma non sarà un eccesso di ansia? Ripeto, siamo proprio sicuri che sia prioritario preoccuparsi del fatto che un giorno Grillo potrebbe proporre una qualche follia e la gente seguirlo ciecamente? Cioè questi scemi, poveretti, che prima non seguivano la politica (ma chi te lo ha detto?) sono pronti a tutto: almeno 8 milioni di decerebrati che non aspettano che una dittatura della follia.
                    Avrò tante certezze bizzarre, ma insisto che la tua mi pare più peregrina. Persino un po’ irrispettosa, se posso, di quelli lì. Saran punti di vista.

                    È vero che qui difendo M5S, ma perché mi pare che in termini di responsabilità si stia ben al di sotto di chiunque altro, quindi capita l’inimmaginabile, ma per amor di discussione si attacca M5S.
                    Lo fanno anche i media. A me pare che questo tipo di attacchi sia, ecco questo sì, etero-guidato: si va al governissimo con i nomi che girano, una classe politica responsabile dei mali del disgraziato Paese si difende con i denti da qualsiasi spinta al cambiamento, avremo un Presidente e un Governo che riproduce la classe dirigente criminale degli ultimi 20 anni, ma il problema è Grillo. Che vuole nazionalizzare i mass media? Sicuro sicuro? Io no, prova a guardare meglio. Che propone il reddito di cittadinanza? È vero. In che termini? È politica o no? Si può essere d’accordo o no, ma dove sta l’eversione? Roba da comunisti? Conosci il sito lavoce.info? Neanche un comunista in vista. Declinano questa proposta in formule applicabili. Forme di sussidio universale sono una caratteristica del welfare europeo. Anche nella UK thatcheriana. Non è una proposta da discutere di fronte alla crisi occupazionale? Nazionalizzare le banche no, solo MPS per il momento. In UK ne hanno nazionalizzata qualcuna, sarà arrivato anche lì? Irlanda, Islanda. Su MPS non sono soli. Se cerchi, scoprirai che la proposta è stata fatta anche da liberisti convinti. Proposte di nazionalizzazione temporanea, per evitare l’esplosione. Tanto comunque stanno socializzando le perdite. Ma proporlo è anti-democratico in sé? Togliere la nomina politica dei consiglieri di fondazioni bancarie sì. Che eversione è? Meglio ora? Ha criticato il vincolo di mandato? Verissimo. Criticabile? Eccome. Ma ancora: eversione? Follia? Votare dei nominati è più o meno eversivo o folle? Il PD si spacca perché 101 elettori non hanno votato Prodi. Traditori! Ma mica hanno un vincolo di mandato. Quindi perché non accettare placidamente che questi hanno votato secondo coscienza?
                    A marzo proponeva la prorogatio e stava bene a tutti? Ma allora perché protestano ora? Secondo te faccio troppe domande per uno con troppe certezze?

                    1. Berlusconi il presidenzialismo lo chiede da anni. Non ha bisogno di seguire Grillo, semmai procederebbero appaiati: sai che ansia?
                      Che poi Grillo ha già detto che voterebbe pure ddl del PDL, se fossero condivisibili. Mica vero che al max avrebbe supportato il PD, come scritto qualche messaggio fa.

                      Che molti appassionati grillini non seguissero la politica lo so tramite mezzi empirici: ho tantissimi amici che stravedono per Grillo (è purtroppo molto in voga tra noi ‘gggggiovani della gggggggente comune’) che non sanno nemmeno la differenza tra esecutivo e parlamento, e seguo con attenzione il blog di grillo ed il sito del Fatto, e molti di quei commenti mi paiono andare nella medesima direzione.
                      Non dico che siano tutti come quelli che ieri erano in piazza ed urlavano “Napolitano mafioso” (che si riferissero forse al suo tentativo di insabbiare il coinvolgimento di Mancini nella Trattativa? Io non ci credo, tu?), dico solo che, come Berlusconi e Bossi prima di lui, Grillo pesca a piene mani in una platea che contempla gente poco scolarizzata dal pdv politico (se poi quelli scolarizzati, per giunta laureati, sono Crimi e la Lombardi, stiamo a posto).

                      Quanto ai punti del programma che ti ho citato, non ho mai detto che fossero eversivi, non mi si mettano in bocca parole che non ho usato, perché sennò tantovale chiuderla subito e buonanotte al secchio (che poi se abbiamo avuto al governo la Lega e la sua secessione, mi chiedo oggigiorno cosa potrebbe esserlo): ho detto che sono utopici, anzi, demagogici ed irrealizzabili.
                      E mi sembra che ti rispondi benissimo da solo quando, nell’analizzarli uno ad uno, lasci intendere quanto costerebbero per le finanze pubbliche.
                      Ah, scusa: avevo dimenticato quello più credibile: il referendum (quello si irrealizzabile dal pdv costituzionale) sull’uscita dall’euro.
                      Basterebbe solo la paura di quello per farci divorare vivi da spread e mercati, il giorno dopo una futuribile vittoria elettorale di M5S.
                      Vincolo di mandato? Benvenga: ha fatto esplodere il PD, una bestia immonda forse nemmeno mai nata, che si trascinava qua e là moribonda da troppo tempo, impedendo forse alla vera sinistra di venire alla luce. Certo, avrà fatto l’harakiri nel momento più sbagliato, ma tu forse preferivi che il vincolo di mandato costringesse a nascondere la polvere sotto al tappeto per qualche periodo ancora?
                      Allora basta stipendiare ‘sta truppa di onorevoli, inutile conservarne così tanti fingendo che siano portatori di interessi particolari: facciamo come voleva Berlusconi: alle Camere votino solo i capigruppo. Sai che pacchia!?
                      Parrebbe quasi quel film di Renato Rachel in cui faceva la parte del dittatore.

                      Grillo a Marzo proponeva la prorogatio e ora ti chiedi perché protestano? Non lo so, ipotizzo io (ma ciò che ipotizzo ti fa ridere, perciò preparati): motivi elettorali?
                      O magari prepara il terreno per la svolta presidenzialista?
                      O magari perché ogni scusa è buona per urlare contro il Palazzo?
                      No, perché io davvero quella cosa lì mica l’ho capita: l’inciucio di Grillo va bene, quello degli altri no, eppure gli attori in scena ad interpretare l’incesto sono sempre gli stessi…
                      Strano che nessuno di quegli otto milioni di elettori tanto in gamba non si sia ancora posta una simile domanda alla quale è giunto uno che non ha certo una intelligenza vivace.
                      Chissà…

    2. Ecco Civati con tutto il rispetto e anche l’affetto per uno che lavora molto e bene dovrebbe smetterla di lagnarsi di papà,crescere e infine passare all’attacco.
      E’ dal 2007 che nonostante un discreto seguito e un meritato consenso elettorale non ne imbrocca una.Lo ritengo un perdente con dignità.Oramai rischia di diventare il personaggio di se stesso.Mo vuole fare il segretario.Bene,se non piange troppo lo voto

  14. Mah, non saprei, le “istanze della società civile” per me non sono i gorgheggi che provengono da ogni direzione su facebook o le pressioni mediatiche…per quanto poi codeste pressioni generino loro stesse dei “pseudo”bisogni nelle persone/spettatori/elettori, secondo i noti meccanismi della “società dello spettacolo”. Semmai questi proclami (mi sembrano termini più adatti) vengono ascoltate troppo dai principali partiti, dai quali invece ci si dovrebbe aspettare un comportamento più incisivo e lungimirante, capace semmai di tenerne conto per rilanciare (vedi per esempio Boldrini e Grasso, tanto per stare sul pezzo)

      1. ;-) Ma io non sono minimamente aggiornato (“updatato” direbbe qualcuno?) su sti personaggi che citi…Sono rimasto ai ’90, alle TAZ ed ai RAVE! E me ne vanto, del resto! Ora però preferisco, come sai, le strade, “la bbbbase” e soprattutto Viole, Consolide e Primule (vere…non solo Rosse…ma anche quelle se mi pigliano mi pigliano eh)

        1. Hai ragione ho scritto Deleuze ma pensavo Guy Debord ( la società dello spettacolo) e comunque Carlo Freccero è il suo profeta ( bello l’ultimo librino titolato la Televisione).
          Un lapsus che sa di nostalgia dell’infanzia.Primule anche da me.

  15. @Carlo
    Comprendo il tuo punto di vista. Comunque è anche (soprattutto?) per togliere fiato alle sirene del presidenzialismo che si sarebbe dovuto arrivare all’appuntamento delle votazioni con le idee un pò più chiare e puntare su un nome che venisse incontro alle istanze di rinnovamento espresse dalla società civile. Che questa domanda sia giusta o sia sbagliata poco importa. Ormai siamo arrivati ad un punto tale che muoversi come se non esistesse è un errore…

    @sed
    A me Civati piace… e non è neppure l’unico. E’ giunto il momento che questa generazione scali i vertici del partito e proponga una nuova stagione per il centrosinistra. Vediamo dove saranno in grado di arrivare…

    @Emmegì
    Bisogna possedere la sensibilità di sapere quando e cosa ascoltare. Non si può scivolare nel populismo, ma neppure dare l’idea di arroccarsi nel palazzo. Il momento storico lo impone.

      1. Per carità. Ma c’è una differenza tra leggerli, guardarli in televisione e vederli in azione.
        E a te quest’ultima parte manca.

        1. Ah tutti scrivono e nessuno legge.Ma se ho detto che lo voto.
          Comunque per tornare alle cose serie : all’inizio della storia ti ho scritto “guarda che tu stai conteggiando come se sui nomi ci fosse un accordo interno che non c’è” poi abbiamo proseguito con Barca che doveva intestarsi la nuova sinistra assieme a Vendola ed è uscito fuori che manco per la capa gli passa.
          Caro Rear, non è che c’ho gli informatori speciali o sono il Mago di Arcella ma benedetto ragazzo,un minimo cerco di stare nelle cose e di pensare con la testa mia.( questo per dire che l’esperienza diretta cambia la prospettiva). Che poi era il senso dell’intervento su Civati.
          Faccio finta di non aver letto che mi hai dato,suprema scortesia, della vecchia.

  16. Per carità, la smettano questi passanti di dire cose a vanvera in sedi inappropriate, pare un carnevale;
    Per carità si tacciano questi giovani-vecchi che sanno solo piagnucolare;
    Per carità, la smettano con i loro borbottii questi qui della soi-disante società civile, che mi stanno certamente tutto il giorno attaccati allo smartphone come degli ebeti e appena alzano lo sguardo da twitter mi vanno a protestare in piazza a dire il nome di uno che manco sanno, che poi se chiedi loro “scusi, qual è il libro che ha preferito del professore?” ti mandano a quel paese rivelandosi per i buzzurri che sono, di certo avranno il Kindle in borsa.
    Eppoi, per carità, se hanno appetito, che si mangino delle brioches.

    Ma se non dispiace troppo, anche qui in questo blog che certo non è “la sede appropriata”, voi che siete, come dire, più integrati, ci spieghereste a noi piccini dove quando e come si è sbagliato e che PD vorreste?

      1. No, siamo multi-tasking.
        Ma è per pudore che non vuole dirci la Sua? Insomma, noi Le si riconosce la militanza, l’esperienza e l’acume. Senza parlare di sezioni, correnti, nomi di Segretari e mozioni etc. ma proprio dei vent’anni passati, del presente e del futuro, Lei che giudizio ne dà? Probabilmente a leggere tutto il Suo blog + commenti su questo la cosa si evince, ma per i newcomers come me, una sintesi ce la fa? Grazie

        1. No la mia è fortemente critica ma senza lagne,sventolii istinti di fuga e problemi con papà. Non la divertirebbe. E poi lei è di quelli che non riconosce l’autoironia, né le metafore.
          Praticamente la conversazione è impossibile.
          Quanto ai riconoscimenti li riservi a cause migliori.
          (soi disant e non soi disante se vuol parlare francese)

  17. leggo da più parti, di una nuova sinistra di Vendola e della new entry Barca…
    confermo l’idea di Cacciari…e poi vediamo cosa succede

  18. @luigi
    Marini ha detto alcune cose giuste: che la credibilità del PD è ai minimi storici e che Renzi è uomo di sfrenate ambizioni. Credo che Barca tenterà di rinnovare il partito dall’interno, quindi il nuovo soggetto a sinistra del PD non dovrebbe riguardarlo. Oggi è difficile immaginare un altro nuovo segretario dei democratici che non sia Matteo Renzi… come sai ho diverse perplessità su di lui, speriamo comunque che riesca nell’impresa di amalgamare le diverse anime del partito, sarebbe un grande successo…

  19. @Carlo.
    Sono venuto qua sotto perché c’è un limite di risposte al singolo post che non mi ricordo.
    Innanzi tutto scusa e OK, io non metto in bocca a te e tu non metti in bocca a me, chè quelle cose si fanno solo tra adulti consenzienti e non in questo blog. Quindi tu non hai detto eversivo, io non ho detto o suggerito che quei temi sono irrealizzabili o utopici. Però costano, tutto costa, i.e tutto va finanziato. Ora se tu torni indietro di qualche post in RW troverai una vivace ed interessante discussione sui costi non della politica solo, proprio dello Stato in generale. Per piacere fa un salto e leggi, che sennò facciamo notte, ma appunto perché io non sono un grillino come tu non sarai qualcos’altro, vivaddio, non è che bisogna aderire ciecamente ad uno slogan o un abbozzo di programma, ma neanche demonizzare aprioristicamente una proposta o l’altra (non vuol dire quello, secondo te, Grillo, quando dice che lui dialoga con tutti, anche Casa Pound, se capita? Però de facto M5S dialoga/litiga solo con PD, localmente collabora solo con PD. Perché di fatto, con PDL, che politica vuoi imbastire? Pietà non mi tirare più fuori il presidenzialismo: non ne parla nessuno. Solo te e Berlusconi. Non ne traggo conseguenze). Ti segnalavo il sito lavoce.info proprio perché lì si discute nel dettaglio la fattibilità finanziaria di un ammortizzatore universale. Ma il dibattito è ancora più vasto: poche mattine fa a Radio24 carlo Stagnaro di IBL (tu capisci che proprio non siamo nel grillismo o nel comunismo) e un tizio di M5S discutevano insieme proprio di questo numeri alla mano. Dipende ovviamente quanto e come vuoi finanziare, ma la versione monstre prevedeva EUR20 Mrd aggiuntivi agli attuali ammortizzatori. Da dove? Da tagli. Credimi, c’è un universo, anche qui in RW nel post che ti dicevo se ne sono citati diversi. Ora a te pare interessante o no, prioritario o no, discutere di tagli per finanziare un’operazione di questo tipo? Vuoi evitarlo solo perché la proposta viene da M5S? Disoccupazione + Inoccupati >20%, bisognerà ben occuparsene o lasciamo stare? Se spesa di Stato Eur800Mrd, 50% spesa corrente e 50% welfare, sai quanto si può tagliare? Mica solo per una forma di ammortizzatore universale. Ma anche per abbattere il debito, abbassare le tasse. Fai te. Però bisogna farlo.
    Se per 20 non si è fatto (vedi dati spesa) nonostante l’Euro abbia permesso risparmi complessivi sugli interessi sul debito di ca 500Mrd, la colpa non è di M5S, ma di chi c’era (vedi anni di governo totali di una coalizione e dell’altra).
    Il referendum sull’Euro è come sai un referendum online, perché, come ricordi tu stesso, non si può fare un ref. sui trattati internazionali. Quindi a che pro? Al pro di informare secondo me. A te pare una prospettiva spaventosa la sola idea, anche a me lascia inquieto. Tuttavia forse saprai che esiste un dibattito proprio accademico, mica al supermercato, che è per lo più animato dal sito di Alberto Bagnai (in parte bilanciato da nFA) e altri studiosi che calcolano quanto ci costa restare nell’Euro ogni giorno, simulano quanto ci costa uscirne e discutono della necessità di riequilibrare e rendere sostenibile la struttura EU. Nel frattempo stasera l’amministrazione Obama ha rivisto (“stiamo riscrivendo l’economia mondiale” è lo slogan) i parametri di calcolo di impatto degli investimenti nel deficit e della spesa pensionistica. Tutti argomenti che animano il dibattito sull’Euro. Obama Cricket-ized? In Europa referendum su temi europei si sono già fatti (Francia, Danimarca) e spesso si è votato no. Non significa che il dibattito deve per forza scassare la macchina. A volte semplicemente integra dei correttivi.
    Sull’inciucio non sono d’accordo, ma casomai ne parliamo un’altra volta che sennò troppa roba.
    Buona notte.

    1. In effetti stiamo intasando la pagina del nostro ospite abusando forse della sua pazienza, dato che passo dopo passo ci allontaniamo anche dal seminato. :)
      Quanto agli ammortizzatori sociali, vieni nel mio: ne ho sempre sostenuto la necessità (specie ora che i soldi stanno finendo) e la sosterrò sempre, così come ho demonizzato l’opera distruttrice di Monti-Fornero, che in 13 mesi ha distrutto il welfare italiano, che a mio avviso era un vanto, non una vergogna (come il sistema mutualistico, ad esempio: gli stati liberali ce lo invidiano, o la protezione civile: negli USA ti vengono a soccorrere con l’elicottero quando stai sul tetto a causa dell’alluvione ma poi ti chiedono il conto).
      Tante cose che diamo per scontate le paghiamo a caro prezzo, e nel prossimo futuro potrebbero addirittura diventare un lusso per i più ricchi… siamo davvero convinti di volervi rinunciare a cuor leggero?
      Quindi ben vengano gli ammortizzatori, dovesse anche proporli la Lega, che è proprio il partito che mi disgusta maggiormente (persino più di Fratelli d’Italia, il ché è tutto dire).
      Noto con piacere che la discussione sui tagli fosse seria ed intelligente (non che avessi dubbi, intendiamoci)… ultimamente mi sento solo ripetere che si debbono tagliare gli stipendi agli onorevoli (per permettere a Berlusconi di accaparrarseli per un tozzo di pane) ed il finanziamento pubblico ai partiti (personalmente sono contrarissimo, vuoi per permettere a tutti di far politica, vuoi per non correre il rischio di avere movimenti finanziati dalle lobbies, come negli USA, che infatti Democratici e Repubblicani non riescono a fare una legge per regolamentare il mercato delle armi da fuoco neppure dopo tutto quello che è successo).
      La discussione sul come prendere i soldi e dove tagliare è molto interessante e profonda, ammetto di non essere preparato in materia, quindi mi dovrò documentare meglio per avere una veduta più ampia.

      Quanto all’Euro, non solo credo che per noi abbia funto da paracadute nonché airbag (la lira si svalutava di semestre in semestre, in più come avremmo potuto competere noi da soli con Cina, India e, presto o tardi, l’intera Africa?), ma sono anche un convinto europeista a livello epidermico, nel senso che questa straordinaria istituzione ci ha garantito sessant’anni di pace. Sembra una sciocchezza, ma tutte le guerre sono sempre scoppiante quaggiù, nel Vecchio Continente.
      Grillo purtroppo si cala nel personaggio che stereotipa vecchi leader autoritari come Bossi e Berlusconi, usa toni accesi, taglienti, privi di sfumature anche quando parla di un argomento che ha risalto internazionale: in Italia possiamo anche comprenderlo, sapere che è tutto marketing (della peggior specie), ma temo sul serio che certi suoi giudizi spaventino oltre i confini, creando una sorta di cortocircuito internazionale (già in Germania vanno in giro a dire che siamo più ricchi di loro ma non lo dichiariamo ed in più vogliamo il loro aiuto, non butterei ulteriore benzina sul fuoco) che al momento mi pare la peggior cosa. Nei periodi di crisi è normale farsi prendere dagli egoismi: per questo preferirei avere una forza che dialoga con l’Europa, che aggiunge mastice alle crepe, che non un movimento che discute sull’Euro in modo molto critico (il referendum è un sondaggio, giustissimo, ma temo che la condotta di Grillo possa comunque influenzare molti).
      Sarebbe meglio iniziare a discutere se vogliamo una Europa germanocentrica, visto che, in barba ai Trattati ed alle istituzioni comunitarie (Parlamento e Commissione) è sempre stata lei a dettare la linea. Sarebbe più responsabile e serio.

      Chiudo anche io sulle notizie che vengono dall’America: è assurdo che gli altri Stati stiano già sentendo il vento della ripresa, prendendo misure (non sempre positive) per affrontare il futuro, mentre noi qui stiamo impantanati tra le schede bianche e nulle per eleggere il Presidente, che alla fine riuscirà a nominare un esecutivo che si avviterà per mesi sulla legge elettorale…
      Abbiamo bisogno di un tutore, non di una classe politica nuova… permettimi un attimo di scoramento, dovuto forse all’ora assai tarda, ma forse è drammaticamente vero che abbiamo vinto l’unica guerra che andava persa…

  20. ieri sera Renzi era dalla Gruber, a fare campagna elettorale, ovviamente…credo che il suo linguaggio semplice e diretto (anche se parla come una macchinetta), farà breccia nell’elettorato moderato del Paese, un pò meno in quello naif, nostalgico e retrò, che magari vede in un crollo di Renzi la fortuna del PD.
    ieri sera a PIAZZA PULITA, Orfini ha detto di volere Renzi come premier per l’attuale governo, Scanzi, che non è un simpatizzante del PD, lo ha subito tacciato di malafede…
    la guerra nel partito è appena cominciata, vediamo oggi cosa succede.

  21. la fortuna-sfortuna del PD, è che ci sono troppe anime al suo interno, però è chiaro a sto punto, che se rinnovamento dev’essere, che sia totale…via Bersani, Bindi, Finocchiaro e company…via per sempre.
    mi son piaciuti i giovani del PD, che hanno chiesto più trasparenza nel partito, a partire dalle primarie, volutamente falsate la volta scorsa per far vincere Bersani…e con che risultato??’
    Civati so che si è candidato alla segreteria, non credo che Renzi punti a diventare segretario, anche se saranno in molti, stavolta, a votarlo (alle primarie erano solo in 2 schierati con lui)..
    infine, sono contento per la Serracchiani, che DA SOLA, ha vinto in Friuli…dimostrando che son le persone, e non il partito di appartenenza, a fare la differenza.

  22. @luigi
    Visti sia Renzi dalla Gruber che Orfini a Piazzapulita. Il PD ha molti difetti e molti limiti, però è l’unico grande partito rimasto in cui si possa confrontare posizioni ed opinioni differenti. Ci sono poi i partiti leaderistici come il PdL di berlusconi e il M5s di Grillo dove le decisioni le prende soltanto uno. Mi pare evidente quale sia fra i due sistemi quello più democratico. Il PD ha diversi giovani interessanti, sta a loro prendere le redini del partito, tenerlo unito e portarlo dentro una nuova stagione.

  23. E’ del tutto palese che la scelta di Napolitano è una scelta a tempo, di “decantazione” se vogliamo, per sbloccare una situazione impossibile.
    Anche io avrei sostenuto, dopo Prodi, Rodotà. Ma a quel punto, il PD non avrebbe comunque votato compatto sul candidato proposto da M5S (ammesso che comunque l’avrebbe fatto prima)….
    Tatticamente parlando, io l’avrei votato proprio per “bruciarlo” e far capire a Grillo ed M5S che era ineleggibile e magari convergere assieme su Prodi…. ma questa è bieca tattica mia.

    1. Luce dei miei occhi che mi lasci sola a difendere la Ditta con destra e sinistra che vorrebbero infilzarmi, perché ineleggibile?
      Alla quarta non sarebbe passato con i nostri voti?

      1. Sed, come faccio a darti contro quando mi chiami così?

        Ineleggibile, nel senso che dopo la quarta votazione era ormai palese che il PD era spaccato e non avrebbe votato compatto.
        Come ho spiegato a RW, ammesso che prima della quarta votazione -momento del tracollo- il PD avesse potuto avere qualche compattezza su Rodotà, da allora non c’era più. Il punto è allora se il PD sarebbe stato compatto su Rodotà, io credo di no.
        Allora, se ragioniamo con ipotesi si poteva votare Rodotà alla quarta votazione… ma contro Prodi? Non credo avrebbe avuto senso. Semmai prima di lui, ma i mal di pancia erano troppi.
        Dopo la quarta? Sarebbe significato solamente uccidere un candidato. Cosa legittima, per carità, ottima per far tornare in campo lo stesso Prodi…. ma dubito io stesso che Grillo abbia un’intelligenza politica sufficiente per comprenderlo.

        Questo il mio punto, spero espresso chiaramente, se il problema che rilevi è un altro, ti prego di spiegarmelo….

        1. Cuore mio, ( ho deciso di dar fondo a tutto il repertorio)

          Ma non sei tu che mi attacchi.
          E’ il resto del mondo che picchia se tu manchi! ( a parte qualche sporadico endorsement)
          Comunque ora ho capito quello che prima non mi era chiaro per una svista (mia)

            1. Basta non ne posso più.Leggo Civati,vedo Civati in televisione, ora Civati arriva persino nei circoli vicino casa a sentire Barca.
              Sto facendo indigestione di Civati (però lo voto giuro che lo voto)

  24. @redpoz
    E’ bene o male quello che ha detto ieri sera la Serracchiani a Piazzapulita. Invece che votare scheda bianca alla quinta chiama, perchè non provare comunque Rodotà, constatare quanti voti si era raggiunti e dimostrare a Grillo che non si sarebbe riusciti a raggiungere il quorum…

  25. non sarebbe mai stato eletto, ma avevano il dovere do provarci..hanno bruciato Prodi, potevano domostrare a Grillo che il candidato del popolo (4.000 voti su 60.000.000), non poteva essere eletto
    ha ragione la Serracchiani, che a dispetto della giovane età, è una molto in gamba..meglio di certa feccia che alberga in parlamento da troppo tempo.

    1. ma questi sarebbero rimasti tatticismi (e lo dico io stesso che pure questo tatticismo l’avrei sottoscritto)… al PD servono risposte sostanziali

  26. Incarico al giovin Letta…vediamo di cosa è capace questo pivello
    poche cose, ma fatte bene e in fretta, sarebbe un bel segnale, poi tutti al voto

  27. @lillo
    è scandaloso, ok…ma lui ha solo usufruito di una norma esistente…credo che come lui, pure gli altri abbiano beneficiato di tale privilegio.
    d’altronde, se a te offrissero 800 euro per un viaggio da 90, cosa faresti?
    e non dirmi che li restituiresti, che non ci credo…
    cambiamo la norma…

    1. Ma il problema non sono gli 800 euro, (a parte che vorrei sapere quanto ci è costato sto magnone in 60 anni di politica, probabilmente mezzo debito pubblico è suo), ma questo si è comportato come uno scilipoti qualunque davanti ad un giornalista della tv tedesca, credeva di essere in italia e avere davanti il solito leccaculo che si inchina alla sua arroganza, quello che giornali e tv italiani dipingono come un grande statista non è altro che un miserabile accattone.

      1. su questo sono d’accordo con te..è stato un maleducato, ma d’altronde, noi all’estero non è che abbiamo una buona fama no???

  28. @luigi
    Beh… Letta pivello fino ad un certo punto, visto che ormai ha quasi 50 anni!!! :)

    @lillo
    Come dice Luigi, Napolitano non è certo responsabile di uno stato di cose che esiste per lui come per mille altri. Da stigmatizzare non sono coloro che utilizzano questa norma, ma coloro che l’hanno formulata. Si cambi la norma ed il problema si risolve…

    1. Napolitano non è responsabile??????????????????????? cazzo dopo 60 anni, dico 60 anni che è li dentro a far danni, non è responsabile? e chi le fa le norme? questi se le fanno su misura apposta, recentemente poi è stato lui a salvare il nano un’anno fa quando gli ha concesso un mese per comprarsi i deputati, quando invece di andare alle elezioni (col nano al 7% a essere grassi) ha imposto il governo monti che ha fatto danni incalcolabili tutto con in testa l’idea dell’inciucio, non è responsabile?????? roba da matti.

      1. sai cosa avrebbe voluto dire andare a elezioni anticipate nel 2011???
        rischiavi di finire come oggi, senza un governo, con lo spread a 520, e gli speculatori pronti a massacrarti.
        Napolitano non è migliore o peggiore degli altri, al massimo è come gli altri.
        infine, sarà un caso, ma da quando ha preso il pallino in mano lui, la borsa vola e lo spread scende,…

  29. mi è piaciuto ieri in streaming, quando ha messo al muro quei quattro ignorantelli dei grillini..
    per la cronaca, sono d’accordo con l’espulsione del grillino, reo di essere andato dalla D’Urso: inqualificabile.
    però, stesso trattamento meritava Crimi, per essere andato da Vespa…inqualificabile pure lui.

  30. @lillo
    Napolitano nel novembre del 2011 ha ritenuto che andare ad elezioni con lo spread a più di 500 fosse un rischio troppo grande. Ha ritenuto inoltre che un governo di tecnici potesse fare quelle misure impopolari di cui il Paese aveva bisogno per uscire dalla crisi. Quanto al resto, non mi interessa certo difendere Napolitano, la cui rielezione non mi trova affatto d’accordo, ma stiamo parlando di una norma approvata dal Parlamento Europeo. Sai in che anno è stata promulgata? Sai chi ha votato a favore e chi si è espresso contrariamente? Ecco… prima di parlare di responsabilità, dovresti dare queste semplici risposte…

    @luigi
    Io invece penso che espellere qualcuno perchè è andato in TV sia un chiaro segnale dell’antidemocraticità di un movimento come quello di Grillo… in cui esiste un pifferaio magico e tanti topolini che non possono fare altro che seguirlo in tutto quello che decide…

  31. Napolitano è un cialtrone, Berlusconi è un ladro, bersani è un incompetente, Maroni è un leghista, Vendola è omosessuale, Monti non capisce nulla di economia, Renzi è un furbo falso, Fini è un fascista, Casini è Casini…
    Quindi alla fine a leggere tra le righe i vari commenti chi ha perfettamente ragione è Grillo, anche se non lo si può dire e anzi bisogna prenderne tutti le distanze.
    Io so solo che un povero cittadino normale come me che ne sa abbastanza poco di politica, molto tempo fa aveva affermato che dopo il voto l’unica cosa da fare era un governo politico di larghe intese PD – PDL Mirato a fare le tre o quattro riforma fondamentali e poi eventualmente tornare al voto.
    Ci siamo arrivati oggi dopo aver buttato nel cesso un altro paio di mesi (che nella situazione drammatica in cui versano molti italiani equivalgono a due anni!!!) grazie al caro Bersani tutto intento a inseguire chimere: speriamo che non sia troppo tardi!

    1. Facile eh? Vediamo:
      Le tre quattro riforme fondamentali col PDl non si possono fare.Col PDL si può fare la riforma elettorale,espletare gli atti dovuti e ,se non rimodulare l’IMU, almeno evitare l’aumento dell’IVA. Fine del programma condivisibile.
      Non vedo altre misure in un orizzonte che esclude qualsiasi quadratura in materia di giustizia e di conflitto d’interessi, riforma dei partiti etc.
      Le chimere bersaniane sono consistite nel tentativo più ovvio in politica – non c’è bisogno d’intendersene – di cercare l’alleato naturale ovvero quello che per programma si considera più vicino. Se non lo avesse fatto, avrebbe contraddetto la logica e sarebbe stato rimproverato aspramente da gran parte dei Suoi e dall’elettorato Con ragione,poichè con gli stellati si sarebbero potute cambiare le cose non poco. E’ fallita l’impresa e Bersani non può,in tal senso,rimproverarsi di non averci provato seriamente.
      Dopo la incredibile vicenda dell’elezione presidenziale,l’unica possibilità era quella che si sta dipanando sotto i nostri occhi : governo del presidente – altri aggettivi non trovo – presumibilmente di scopo.Letta mi pare si stia muovendo bene .Vedremo cosa esce.Ma…alternative a questo ruolino di marcia mi pare ve ne fossero ben poche. A meno di mettere mano al libro dei sogni o alla cabala.Ma di queste cose non m’intendo e non saprei…

      1. A parte il fatto che già riuscire a cambiare la Legge Elettorale sarebbe un enorme successo, mi chiedo perchè mai allora Il Movimento 5 Stelle avrebbe dovuto “contraddire la logica e farsi rimproverare aspramente da gran parte dei Suoi e dall’elettorato” (cito le tue parole…) facendo un governo con Bersani e il PD!
        Cara Sed io capisco la tua posizione ma in questo momento storico forse è meglio mettere un attimo da parte le logiche, gli orgogli personali e i risentimenti e pensare agli italiani che muoiono di fame.

        1. Perché il PD si muove all’interno di una logica che chiameremo per comodità “costruttiva”e il Movimento 5 stelle,nonostante la presenza parlamentare, vuole destrutturare il sistema.
          Il che li condannerà ad una posizione sterile di continuo diniego visto che i parlamenti sono tarati per i partiti che, governo o opposizione, un qualche programma lo vogliono realizzare.
          Grillo del resto è stato chiaro con gli elettori ” dissidenti”: chi pensava che avremmo fatto l’accordo ha sbagliato a votarci.
          La piccola notazione personale è la seguente : adesso che hanno fatto “scoppiare le contraddizioni ” che fanno?
          La rivoluzione? Non hanno gli attributi e nemmeno i mezzi.Dunque…
          Concludendo mi spiace per i disagi che vedo crescere e moltiplicarsi ma ridurre tutto ad un fatto di personalismi e logiche di potere mi pare non aiuti molto. I comportamenti di ciascuno vanno ad infrangersi su una situazione compromessa tra malfunzionamenti e cancrene di cui certo non può essere accusato solo il PD.Grande è la confusione sotto il cielo come diceva quello,ma la situazione non riesce ad essere eccellente laddove la straordinarietà è diventata normalità, qui da noi.

          1. Ma proprio per quello che scrivi anche tu, che senso ha avuto perdere tutto quel tempo a inseguire e a farsi umiliare da Grillo e dai suoi? Lo sapeva benissimo Bersani che non avrebbero ceduto mai e poi mai (almeno che non sia molto più ingenuo di quel che crediamo)
            So benissimo che l’alleanza con il PDL è il boccone più amaro da ingoiare per Bersani, ma quando il fuoco ormai ti ha raggiunto, l’unica possibilità che ti resta è quella di buttarti dalla finestra sperando che il telo di sotto sia sufficientemente grande e forte per non farti schiantare.

            1. Il tempo non si è perso inseguendo Grillo,atteso che un tentativo non si esaurisce in un solo gesto e che non siamo al liceo : io ti inseguo, tu mi dici di no,io mi umilio, piantiamola co’ ‘sta filosofia de Nonna Papera,indegna dei tuoi legittimi interrogativi –
              Il tempo si è perduto legando l’elezione del presidente alla formazione del futuro governo : la madre di tutte le storture, a mio sommesso parere.
              Bersani aveva tutto il diritto di andare alle camere a chiedere la fiducia ,incassato il diniego di Napolitano doveva proporre un’alternativa da realizzarsi con altra figura – alti profili,giuristi teste d’uovo etc –
              Non sarebbe stata una passeggiata di salute ma aspettare l’elezione di un presidente piuttosto che un altro ha fatto sì che nell’opinione pubblica si instaurasse l’idea che uno dei candidati a scelta avesse la bacchetta magica per il Governo dei Giusti, dimenticando che le forze in campo, la legge elettorale ,l’inaffidabilità di Grillo e l’eccessiva disponibilità di Berlusconi,sempre quelle sarebbero rimaste.E che in definitiva questa una repubblica parlamentare sempre è.
              Ora non drammatizziamo e vediamo la squadra.Poi giudicheremo.

  32. il PD oggi è diventato un ricettacolo di ex partiti confluiti in esso per contare di più… dopo gli ultimi avvenimente è destinato a d implodere… ne vedremo delle belle

  33. @rear
    ma io ero ironico…certo che è antidemocratico, specie poi se la legge non è uguale per tutti
    ma è un problema loro
    non ci resta che sperare in Letta…siamo messi bene…

  34. @paluca
    Come ti ha scritto Sed, le cose sono un pò meno semplici di quanto le hai dipinte tu… tantopiù che un governo di larghe intese col PdL è un’ipotesi che ha trovato nettamente contrario l’elettorato del PD prima di tutto. Quello stesso elettorato che avrebbe visto bene invece una qualche forma di accordo con i Cinque Stelle. In questo senso Bersani ha, una volta tanto, seguito l’orientamento della sua gente. L’errore, se mai, si è compiuto quando si è rieletto Napolitano. Operazione che ha fatto diventare il governissimo una strada senza alternative praticabili…

    @sed
    Sono sostanzialmente d’accordo con quello che hai scritto a Paluca…

    @enio
    Chissà che questa cosidetta implosione non sia l’occasione per rinnovare in profondità il partito…

    @luigi
    Appunto… :)

  35. Costruttivo vs distruttivo? Non credo, ma non importa. Intanto si va al Governo, che poi è lo stesso pre-elezioni, daranno giusto una mano bianco e metteranno su tende nuove.

    Ma puntano a durare il più possibile. Saranno mica scemi? Fin qui hanno dimostrato di non esserlo.
    Certo la legge elettorale – chissà che bella la prossima – ma perché fermarsi lì quando si può saltare di crisi in crisi come di ciotolo in ciotolo e attraversare questo torrente oggi in piena, ma ogni stagione finisce, anche la rainy one? “C’è la crisi” sarà l’abracadabra per stregare il Paese finchè ce la si fa, come se la crisi non fosse ormai uno stato di periodico assestamento tra regioni del mondo in competizione ma fortemente interconnesse, ieri l’America, oggi l’Europa, domani l’Asia, poi di nuovo l’America, poi il Sud, poi la crescita dell’Africa e via, a volerne trovare di crisi si avrà l’imbarazzo della scelta.

    E c’è un sacco da fare, tra una riforma del lavoro, una revisione del sistema pensionistico, una legislazione che incentivi la diffusione dell’assicurazione privata in ambiti ora collettivizzati etc. etc. si può fare un sacco: riorganizzare il PD con calma, attraverso esperimenti locali, fuoriuscite selettive, competizioni televisive fra leader, riorganizzare l’area nuovi media. Poi c’è da riorganizzare il PDL, trovare un successore vincente a B., riverificare i target con l’azionista di maggioranza etc.. E poi ancora, mica si batterà la fiacca, c’è da ridimensionare M5S attraverso un ininterrotto attacco mediatico, prima o poi qualcosa salterà fuori, qualcuno se ne andrà sbattendo la porta, Grillo magari si stufa, poi non è giovanissimo neanche lui.

    Insomma, il tempo è una gran bella cosa. Facciamolo passare un po’, perché – mi raccomando state attenti e copritevi bene – c’è la crisi.

    @Sed. Soprattutto si senta libera di chiamare “Luce dei miei occhi” e “Cuore mio” anche me :-)

  36. mi sono preso la confidenza di dare del tu a tutti qui dentro, ma noto che viene spesso usato
    il lei…
    non è che mi sono allargato troppo?

  37. @Matteo
    Ma “distruttivo” è proprio il tratto distintivo del M5S. Del resto lo ha detto molte volte anche Grillo che vuole abbattere il sistema dei partiti… lo ha ripetuto anche rivolgendosi a coloro i quali lo hanno votato, sostenendo che, se chiedevano un accordo col PD, avevano sbagliato a dare il loro consenso al Movimento…

    @luigi
    Tranquillo… il “lei” è solo un vezzo… :)

  38. Sì sì Rear dici il vero, sai che seguo poco le dichiarazioni e più i fatti. Perché Grillo ha detto anche “commissioni”, ha detto anche “praterie”, qualcun altro diceva che “mai più con …” etc. Non ci si sta dietro: quali sono le vere, le false, le semi-vere o quelle a-nuora-perché-suocera? Troppa fatica, c’è di meglio da leggere.
    Cmq sia si va ad un governo che (forse) avrà facce di gente nuova e giovane (scegli tu a quale di questi due aggettivi è più vicino Gianni Letta) selezionata da quelli che ci dicono in queste ore di “negoziazione” e sostenuto dalle forze che hanno sostenuto il governo uscente. Il quale era a sua volta sostenuto dalla maggioranza in carica da aprile 2008 e dalle opposizioni principali.
    Si vogliono introdurre riforme “urgenti e condivise” – sempre da loro – che però richiedono doppi passaggi etc. etc. insomma, se va bene sono 2 anni, sennò si va al 2018.
    Per essere un governo “di novità” – come ci dicono i giornali continuamente (l’ordine è convincerci) – uno resta un po’ così…
    Aspetta! Non me lo dire! Credo di sapere di chi è la colpa :-)

    @Luigi: Con te, tu (salvo tuo contrordine)

  39. mi associo al pensiero di Paluca…
    qualche perplessità su qualche ministro, ma siamo diventati di colpo il governo piu giovane d’Europa..
    volevamo il rinnovamento (Renzi) ?
    bene, partiamo da qui..ricordiamoci anche, che in Europa sono quasi tutti governi di larghe intese, per cui non facciamo sempre gli schizzinosi…vediamo cosa succede, e poi giudicheremo
    buona domenica a tutti

  40. @Matteo
    Fortunatamente ci siamo risparmiati gente come Brunetta e Gelmini… quanto al nuovo e al giovane, vedremo quel che si sarà in grado di fare…

    @paluca
    Personalmente mi auguro che faccia la riforma elettorale e poche altre cose urgenti e porti il Paese a nuove elezioni in autunno, anche se l’obiettivo dichiarato è molto diverso, purtroppo…

    @luigi
    Non dimentichiamoci che napolitano e berlusconi sono comunque sempre gli artefici dell’operazione … e che insieme fanno quasi 200 anni! :)

  41. si
    ma ricordiamoci anche che presidente del consiglio e ministro degli interni, fanno insieme gli anni del presidente della repubblica…
    è un piccolo segnale no?

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