Siamo tutti dei berlusconi

Siamo tutti dei berlusconi

Mentre Freedom House [organizzazione autonoma con sede negli Stati Uniti, che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo], declassa l’Italia da Paese “libero” a “parzialmente libero“, unico caso nell’Europa Occidentale insieme alla Turchia, stralcio poche righe di un articolo dello scorso 30 aprile di The Economist, a titolo La berlusconizzazione dell’Italia, che rende evidente come certe cose ormai si possono dire solo all’estero:
 
Berlusconi sta raccogliendo i frutti dell’influenza sulle opinioni dei suoi connazionali che viene da lontano, influenza che nessun politico contemporaneo è in grado di rivaleggiare. Tutti gli italiani al di sotto dei trent’anni sono arrivati alla maturità politica in un Paese dove Berlusconi e la sua famiglia controllavano la metà dell’offerta televisiva, uno dei quattro quotidiani nazionali, una delle due riviste d’informazione e la più grande casa editrice. Il suo possesso dei media ha cambiato gli atteggiamenti e perfino il significato di alcune parole. Quando entrò in politica nel 1994, pochi avrebbero creduto alle sue affermazioni di essere vittima di un gruppo di magistrati comunisti conniventi; adesso queste affermazioni sono ampiamente ritenute vere. […] La subdola berlusconizzazione dell’Italia potrebbe essere utile per spiegare una tendenza che ha imperversato nel Paese negli ultimi 12 mesi. Non solo per spiegare le divisioni all’interno dell’opposizione e la spaccatura dei sindacati. Serve a spiegare la convinzione che ha attecchito su una buona parte della società convinta che il Premier rimarrà al potere indefinitamente…
 
 
E quindi le confronto con alcuni commenti dei lettori dell’edizione online di Libero news di Vittorio Feltri ad un articolo pubblicato il 3 maggio, in merito alla richiesta di divorzio di Veronica Lario:
 
Allaìelui una ciabatta in casa di meno forza Silvio tanto era un peso morto di sicuro alle prossime elezioni l’avrai come avversaria ma non preoccuparti la gente interessa cosa fai per il paese non per le cose personali e poi ormai tu il tuo contributo a questo vecchio paese già l’hai dato e non da poco perciò vai avanti per la tua strada grazie Silvio
 
Ma smettiamola di considerare la poverina come una vittima. Personalmente la trovo molto ridicola nei suoi patetici piagnistei. Se non le stava bene la vita matrimoniale con il cavaliere poteva separarsi molto tempo fa senza fare tutto il bailame che ha fatto in questi ultimi anni.
 
Come al solito voi donne non siete mai contente.Volete un uomo forte,intelligente,simpatico,di potere, ricco e possibilmente anche bello!! Poi vi rompete le palle perchè non sapete più cose fare nella vita e come consumare la richezza che avete tra le mani ed ecco il risultato…divorzio!! a spese chiaramente dello sposo!. Silvio ci caschiamo tutti è una vecchia storiella che le donne,tutte,hanno imparato a recitare. Sii sempre un galantuomo, dagli quello che vuole e licenziala tanto di “paralumi” ne trovi in quantità e molto più moderni!!. Silvio siamo sempre con Te!!
 
Silvio sarà quel che sarà ma ha sempre parlato bene della sua famiglia al contrario di lei. Se fosse stata una vera donna avrebbe lasciato che fosse lui a dare la notizia. Mi dispiace molto per Silvio ma sono sicura che come Preidente del consglio continuerà a fare ancora meglio per noi italiani, ora che non ha più da preoccuparsi della signora.

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