La partita del Senato

La partita del Senato

Ancora una volta l’impresentabile destra italiana agisce per mere logiche di potere, contro il bene del Paese. PdL e Lega sanno bene che difficilmente potranno vincere le prossime elezioni, eppure si alleano insieme nonostante i grandi mal di pancia dei rispettivi elettorati [in particolare di quello leghista] e i proclami dei dirigenti del Carroccio che avevano più volte perentoriamente garantito «mai più col Cavaliere!». Il vero obiettivo è quello di ottenere una situazione di stallo al Senato. Poichè a Palazzo Madama i seggi vengono assegnati su base regionale con un premio di maggioranza regionale corrispondente al 55% dei seggi assegnati nella singola regione, diventa fondamentale vincere nelle grandi regioni come Lombardia, Campania, Veneto o Sicilia.
 
Ed è proprio al Senato che si giocherà tutta la partita. Se Bersani sarà in grado di conquistare le regioni più popolose potrà ottenere la maggioranza oltre che alla Camera – come indicano tutti i sondaggi – anche al Senato. Se viceversa si arrivasse ad un sostanziale pareggio, se cioè il centrosinistra risultasse vincente soltanto alla Camera, si aprirebbero diverse possibilità che potrebbero favorire un accordo con Monti, portare nuovamente ad un Governo di larghe coalizioni, o addirittura far saltare il banco, con un ritorno alle urne dagli esiti imprevedibili. La sofferta intesa fra Maroni e berlusconi [per raggiungere la quale quest’ultimo ha accettato persino di fare un passo indietro dalla premiership], e l’analoga operazione che il Cavaliere sta compiendo in Sicilia con Miccichè, vanno dritti nella direzione di rendere il Paese ingovernabile, sperando di avere ancora un ruolo da recitare, anche nella prossima legislatura.

70 pensieri riguardo “La partita del Senato

  1. mi pare che questa sia la sintesi migliore:
    http://www.ilpost.it/makkox/2013/01/07/roberto-maroni-2/

    ovviamente l’accordo fra PDL e Lega non ha nulla a che fare con la politica, ma solo col becero opportunismo di Maroni che si è venduto per vincere in Lombardia (come se davvero poi trattenessero il 75% delle tasse!!!!) e di Berlusconi che doveva assolutamente ottenere lo stallo al Senato per non morire politicamente.
    se gli elettori avessero coscienza del bene comune, Lega e PDL sarebbero severamente puniti dalle urne. perchè questi non sono partiti. ma temo vivamente che così non sarà…
    certo, la sfida in Lombardia è aperta e possibile, specie con le concomitanti elezioni regionali. confidiamo nell’effetto Ambrosoli… e pure in Veneto voglio essere ottimista, sai mai che tra maldipancia e M5S scappi la sorpresa.
    ma è dura.

  2. Ma dopo tutto questo Risiko – la campagna elettorale è appena cominciata e il dibattito politico è scivolato già sotto la soglia di sopportazione pur alta – qualcuno a chiarire che una coalizione coesa governa pure con un voto di scarto, come diceva quello, si trova?
    Dipende dalla Lombardia,dipende dalla Sicilia, d’accordo…ma dipende pure dalla capacità di essere forza di governo compatta.La volta scorsa furono i ricatti interni a destra e a sinistra di Prodi a determinare l’impasse,altrimenti qui pare ineluttabile che il lieve vantaggio senatoriale conduca allo sfracello.Non necessariamente e va precisato.Così quelli che pensano di avere il torcicollo a sinistra cominciano a passarsi una mano sulla coscienza fin da subito.

  3. @redpoz
    Penso anche io che sarà dura conquistare Lombardia e Veneto. La vignetta è bellissima!

    @Bruno
    Il PdL può puntare all’ingovernabilità del Senato… e a quel punto gli esiti sono imprevedibili. L’ipotesi più probabile è quella che tu dici, ma anche altre eventualità sono possibili. Dipende tutto dalla forza che l’alleanza PdL + Lega avrà al Senato…

    @anonimo
    Anche a te! :)

    @sed
    Una maggioranza risicata potrebbe essere sufficiente, è vero… però già mi figuro i proclami berlusconiani dinanzi ad una manciata di voti di scarto…

    1. Silvio proclamerà comunque, fosse per lui chiederebbe di ricontare le schede a partire da oggi, (questo problema del senato viene comunque enfatizzato in maniera spropositata, mi sembra come una sorta di falso problema deresponsabilizzante)

    2. e dipende moltissimo dalle 3/4 regioni in bilico…
      che legge elettorale pazzesca, temo ci ritroveremo Casini al Quirinale…. al sol pensiero mi sento male!

  4. come si diceva ai tempi della DC…
    mi turo il naso e spero vinca il PD…non accetterei piu Berlusconi, men che meno l’uomo che ci ha messo in ginocchio…
    guarda a che punto siamo arrivati: un ex leghista che spera che vincano i comunisti…
    qui succede pure questo..:)))

  5. @sed
    Non sono così sicuro che si tratti di un falso problema. La partita a Palazzo Madama è bella che aperta. Staremo a vedere…

    @luigi
    E della “ex tua” Lega che si allea ancora una volta col berlusca, cosa pensi?

    1. Le partite sono tutte aperte ma la sensazione è che isterilito sul pronostico il dibattito stia deviando su chine surreali.
      Se tutto è prestabilito,se il Senato è l’imbuto di ogni progetto, che votiamo a fare? Si domanderà il morboso passante. E come dargli torto.
      Se tu sapessi quanto alla gente interessi poco del premio di maggioranza o del metodo Hare avresti la misura dell’infinito.
      Sotto questo aspetto dico che la governabilità è un falso problema, perché laddove il passato si dovesse riproporre si è già detto quel che si farà…
      Capisco che a qualcuno possa non piacere ma quale sarebbe l’ alternativa ? ( non solo per Bersani)
      Arriviamo a questo benedetto punto d’incontro serenamente. In politica valgono i rapporti di forza e per fare le riforme servono le larghe intese. Con Monti un dialogo si presenta attuabile.
      Già è qualcosa.

  6. Che dire, la tua analisi è molto lucida e condivisibile… tutto si giocherà in Lombardia (dove credo che Albertini riscopertosi montiano porterà via la regione al PD), nel Lazio e in Sicilia, tre ragioni storicamente di destra… quindi… quindi Bersani dovrà coalizzarsi con Monti, almeno in Senato.
    Se da un lato il professore non mi sembra tipo da facili strappi, mi chiedo cosa ne penseranno della situazione le frange estreme di Vendola…
    Credo che la prossima legislatura sarà alquanto debole, instabile e rapida…

  7. Io credo che si continui a parlare troppo di berlusconi facendo il suo gioco e dimostrando come la sinistra ancora non si sia liberata di questa sindrome che per anni l’ha portata passivamente all’opposizione dando sempre la sensazione di non avere forza, voglia o capacità di ribaltare lo status quo.
    Mi sembra che sia molto condivisibile la posizione di Sed, mai negli ultimi anni la sinistra è stata così forte e in grado di catalizzare voti, è inutile che perda tempo a preoccuparsi ancora di Berlusconi e della Lega che ormai si sono bruciati ed è utile che si preoccupi dei programmi e della gestione delle alleanze interne: e d’altra parte mi sembra proprio che Bersani stia agendo in questo senso dimostrando di essere finalmente maturato come politico e come uomo.
    Penso che la discesa in campo di Monti (che per inciso considero molto più positivamente di quanto non faccia l’amico Luigi) sia servita innanzitutto proprio a porre un freno a qualsiasi ipotesi di rimonta di Berlusconi e credo anche che alla fine sarà molto probabile un’alleanza post elettorale tra Bersani e Monti (e la cosa non mi dispiacerebbe affatto!).
    E speriamo che chiunque sia a vincere non perda assolutamente tempo e metta subito mano a una seria riforma elettorale per liberarci da questo schifo con cui andremo a votare per l’ennesima volta.

    1. Infatti il senso di molte mie riflessioni qui e altrove è il seguente : di sostenere il PD non perché altrimenti vince Silvio ma perché il PD è l’unica forza politica in grado di tirare fuori il paese dall’impasse.
      Messa così non c’è rischio di farsi trascinare sui territori dell’impolitica che vanno bene quando si fa spettacolo – vedi performance di ieri sera a Servizio Pubblico – ma tornano i programmi, i dati, le cifre, in una parola … la serietà.

  8. @sed
    Sicuramente Monti è molto più affidabile che Mastella. Speriamo dunque che si riesca a stabilire una proficua collaborazione fra l’alleanza di centrosinistra e i moderati…

    @Carlo
    Infatti la criticità di questa situazione sta proprio nel mettere insieme Vendola e Casini. Però non è affatto detto che non ci si riesca…

    @paluca
    Credo anche io che, ad oggi, l’ipotesi di un accordo post elettorale fra Bersani e Monti sia l’ipotesi più probabile. Ed in effetti la salita in campo del professore ha una sua efficacia nella misura in cui riuscirà a catalizzare l’interesse dell’elettorato deluso da berlusconi, ponendo una volta per tutte la parola fine alla sua esperienza politica

  9. … Mr. B non ha MAI curato altri interessi che i suoi e, quindi, non deve sorprendere il suo ritorno sul proscenio politico. Per tutelare al meglio le sue aziende deve rimanere in Parlamento e per farlo impiega tutti i mezzi di cui dispone.
    Una nuova vittoria per questo impareggiabile manipolatore corrisponderebbe al Requiem per l’Italia degli onesti.
    Un esempio vale più di mille parole. Un mio collega di ufficio (super sostenitore di Silvio) dopo la puntata di Servizio pubblico, mi ha apostrofato così: ” … hai visto come ha zittito quel rompic…o di Travaglio?!?!” I suoi elettori aspettavano questo e lui ha esaudito il loro desiderio: metterlo in quel posto all’odiato travaglio… per di più in diretta televisiva.

    Ci aspettano tempi ancora più duri e tetri se ritorna in Parlamento.

    O.

  10. @sed
    Secondo me sono vere entrambe le cose. Il centrosinistra è l’unico che può dare un governo stabile al Paese, ma è anche il solo capace di contrastare le rinnovate politiche del berlusconismo, che – come scrive Camoscio – rappresentano la fine per l’Italia degli onesti.

    @DonBuro
    Purtroppo…

    @camoscio
    Sono perfettamente d’accordo. berlusconi è stato capace di ricompattare il PdL e farlo risalire nei sondaggi. Altrove sarebbe fantascienza che un uomo come lui, con una condanna a 4 anni per frode fiscale, si candidasse a vincere le elezioni. Ma l’italiano è un popolo bovino ed è possibile qualsiasi cosa…

    1. Non mi sono spiegata probabilmente.I partiti si votano in base ai programmi. Altre considerazioni – sennò vince quello, controbilanciamo quell’altro etc etc – sono secondo me troppo politicanti per essere maneggiate senza scadere in forme ancora più rozze dell’antipolitica.
      Un elettore che interpreta coscientemente il proprio ruolo dovrebbe valutare sui programmi di uscita dalla crisi, governo del Paese, riforma dello Stato proposti dai movimenti che fanno riferimento a Grillo, Ingroia, Berlusconi etcetc – tutti maiuscoli in omaggio alla grammatica e all’umanità che sempre si dovrebbe riconoscere all’avversario – e poi votare.

  11. Berlusconi farà sempre il suo gioco: ricompattare gli elettori attaccando a spada tratta su quattro-cinque punti (IMU, Europa, giudici, comunisti) e più spazio avrà, più gli sarà facile convincere le labili menti che la sua lettura è realtà.
    il PD deve solo continuare a presentarsi, qual’è, come l’unica forza in grado di governare: puntare sulle regioni chiave, richiamare la società civile a mobilitarsi e focalizzarsi su pochi punti programmatici essenziali. anche da questo punto di vista, è stato importante recuperare l’impegno di Renzi.

  12. ho molto apprezzato la tua b di berlusconi minuscola.. (personalmente applico la maiuscola a pochissimi politici), incrocio le dita e preparo eventuale espatrio
    un saluto

  13. Se il Pd, anche questa volta, non fa una campagna elettorale di (almeno vago e smozzicato sapore di) sinistra ma sta a rincorrere , e ci prospetta una simpatica alleanza al “centrodestra serio” di Monti, si perde parecchi voti (tra cui probabilmente il mio) e, se mai vincerà, un migliore coinvolgimento delle basi, anche in funzione di un rinnovamento degli apparati e delle culture politiche in esso contenute e rappresentate, elemento a mio avviso necessario per il tanto agognato “new deal” politico centrosinistroso

  14. la Lega? non posso che parlarne male, è evidente che l’alleanza con berlusconi è fasulla…ma a entrambi serve per cercare di vincere le loro battaglie (che perderanno, giustamente)
    ormai non mi stupisco piu di nulla, quel che è certo, che con me la Lega ha perso 4 voti, che sommati ai tantissimi delusi porterà l’ex partito del ferderalismo a prendere si e no un 5% , o forse anche meno.
    la storia della macroregione, le tasse al 75% al nord…ormai sono solo piu favole a cui ho smesso di credere: hanno avuto tempo e modo quando erano a Roma per cambiare le cose, ma non l’hanno fatto, adesso non ci crede piu nessuno. con rammarico perchè alla fine della fiera, è triste vedere gente come Monti che scende al livello di berlusconi, ma il teatrino offre questo.

  15. @sed
    Ho sempre scritto berlusconi con la b minuscola. Mi dispiaccio per la grammatica, ma non per l’umanità. Visto che – secondo me – non parliamo di un semplice avversario, ma di un uomo che ha fatto molto male al Paese in cui vivo. I programmi sono importantissimi, ma nelle situazioni di emergenza democratica, vanno responsabilmente fatte anche un altro tipo di considerazioni.

    @redpoz
    Direi che sono d’accordo…

    @giovanotta
    Se le cose dovessero andare male, sono pronto per l’espatrio anche io.

    @Emmegì
    Purtroppo temo che il centrosinistra non abbia la forza per vincere da solo, specie al Senato. L’alleanza con Monti diventa un male necessario.

    @luigi
    Lieto di sentirti dire queste parole da ex leghista…

    1. Quindi anche quelli che altrove formano liste esclusivamente per accentuare le difficoltà senatoriali, sperando di essere chiamati a far da stampella a questo e a quello, sono giustificati?
      E che dire delle Armate Brancaleone che senza nessun ideale comune si mettono insieme tanto per esserci,per non scomparire?
      Ognuno dell’emergenza ha l’idea che ha.
      Insomma …à la guerre comme à la guerre o il fine giustifica i mezzi come canoni eticamente condivisibili ?
      Troppo machiavellico – ovvero stalinista – per la mia modesta impostazione democratica.

      1. Sed, se posso permettermi una risposta: sì.
        io voglio vincere per la forza delle nostre idee e dei nostri candidati, ma se non ci sono alternative, poiché sono convinto che ogni compromesso con berlusconi sarebbe catastrofico, sono aperto a qualsiasi soluzione che dia al PD una netta maggioranza al Senato

  16. credo che in 3/4 regioni che si riveleranno chiave al Senato votare qualsiasi partito che non sia il PD significa minare la governabilità, quindi fare il gioco di Berlusconi e Monti costringendo il partito e la coalizione che usciranno maggioritari dalle elezioni (PD e SEL) ad alleanze che ne snatureranno la natura del governo.

      1. Possiamo dire a chiare lettere anche che, dal punto di vista di uno di sinistra, può essere meglio avere un paio d’anni di “berluscomontismo” piuttosto che un “bersamontismo” per cinque o più anni.

  17. ti ringrazio, ma solo gli imbecilli non cambiano mai idea…
    ho sostenuto la Lega fino all’ultimo, e lo sai, poi son successe cose inenarrabili (comuni per gli altri, ma impensabili per i moralisti leghisti), e la fiducia e credibilità è scesa a zero.
    temo per l’ingovernabilità, e non solo al Senato…vorrei sapere in questa campagna elettorale, Bersani che sta facendo…è cosi sicuro di vincere, che non va da nessuna parte a spiegare il suo programma?
    è piu visibile Vendola, il che è tutto dire..

    1. Bersani è oggi a Catanzaro a fare campagna sui temi della legalità. Il ruolino di marcia è sul sito del PD, non mi pare si stia risparmiando.
      C’è vita là fuori.Voglio dire oltre la televisione e la Rete.

  18. @sed
    Non penso sia necessario spiegare la gigantesca anomalia rappresentata dal politico berlusconi. Neppure i danni che hanno provocato i suoi precedenti governi, che mai si son mossi per il bene comune, quanto piuttosto per evitare al Presidente del Consiglio la galera.

    @redpoz
    Lo penso anche io…

    @emmegì
    Io mi considero di sinistra ma mai e poi mai vorrei un ritorno di berlusconi al Governo. Ed una alleanza fra Bersani e Monti è comunque cosa ben diversa da una fra Monti e berlusconi, semplicemente perchè PD o SeL non sono interscambiabili con PdL o Lega.

    @luigi
    Non credo che Bersani sia così sicuro di vincere e non credo che scimmiottare berlusconi che sta occupando la TV sia il modo migliore per fare campagna elettorale…

    1. Ah ho capito…quindi vuoi dire che al cospetto del mostro tutto è concesso.
      Se le cose stanno così ha vinto lui anche se non ha vinto, non solo perché pare proprio che non si possa – nemici o amici – farne a meno ,ma perché una delle sue lezioni numero uno sul suo prontuario è proprio che tutto è concesso.
      L’emergenza democratica è una sua invenzione.Le nostre istituzioni in realtà tengono.Tengono al punto che è possibile sbarazzarsi di un governo esiziale senza sfiducia parlamentare o nuove elezioni.E senza che ovviamente la Costituzione faccia un plissè. E meno male che Giorgio c’è e ci sarà almeno fino al momento di affidare il governo.

    2. Nemmeno io lo vorrei, è certo. Ma non vorrei nemmeno inaugurare un centro-centro-centro sinistra che (s)fortunatamente appare più credibile e solido del passato e quindi potenzialmente longevo nel fare ulteriori pericolose riforme liberiste, a danno dei lavoratori, dell’ambiente, ecc senza promuovere efficacemente un nuovo corso su questi e altri temi

      1. scusa Emmeggì, ma non sono affatto d’accordo: troppo a lungo la sinistra a ceduto a questi ragionamenti, cedendo momentaneamente per una vittoria più grande in seguito.
        io credo sia il momento di cominciare a costruire un’Italia diversa. un’Italia che passa attraverso le politiche di sinistra.
        ora come ora non ci sono affatto garanzie che fra due anni o più la sinistra “pura” possa vincere, quindi preferisco assicurarmi che almeno il “centrosinistra” rappresentato dal PD possa governare! e realizzare quelle politiche economiche e sui diritti civili che ci sono congeniali.

        che, poi, l’idea di un “bersamontismo” dipende tutta dall’insufficienza del PD al Senato, quindi esattamente dall’esigenza che sottolienaiamo di votare PD in quelle regioni chiave!

        1. Capisco e ovviamente rispetto il punto di vista, ma “quelle politiche economiche e sui diritti civili” sarebbero troppo poco le mie, per come la prevedo. Negli ultimi anni ho sempre votsto SEL ma questa volta sono molto, molto titubante

  19. @sed
    Non sto dicendo che tutto sia concesso. Sto dicendo semplicemente che 5 nuovi anni con berlusconi al governo sarebbero una jattura per questo Paese. E’ vero che la coalizione di centrosinistra è la più stabile e seria (vuoi vedere quanto ci mettono PdL e Lega a litigare su questo o quello?). Basterebbe questo perciò per votare Bersani o Vendola. Se poi ci si aggiunge che PD+SeL sono l’unica alternativa ad una vittoria delle destre (da soli o al massimo insieme a Monti al Senato) è un motivo di più per votarli.

      1. Più che altro alla confusione.L’articolo ignora che
        Vendola è, lealmente si spera, in una coalizione il cui programma (e criterio guida) è nella carta d’intenti. Sottoscritta da tutte le parti e dagli elettori delle primarie.

        che le decisioni all’interno della coalizione vengono prese a maggioranza
        che un conto è far parte di un governo – ipotesi già scartata,quindi Casini è inutile che si sbatta a dire io non vengo nei governi dove c’è Vendola ministro,vuoi perché nessuno ce l’ha chiamato,vuoi perché… chi ha detto che Vendola sarà ministro? – e un conto è l’appoggio su singoli provvedimenti ovvero sulle Riforme strutturali che richiedono maggioranze qualificate ed è quindi necessario il dialogo.con tut-ti

        Ergo stabilire che il tasso di sinistrismo che avrà il futuro eventuale governo di centro-sinistra, sia dato dai voti elettorali di Vendola è una scemenza.Inoltre lo stesso Nichi, sant’uomo, ha già precisato la sua indisponibilità a mettere in piedi i giochini che in passato hanno fatto saltare i governi e innervosire noi poveri elettori richiedenti ad ogni piè sospinto una sola cosa : unità.

        Mi spiace – e sul serio – ma questa passione smodata per gli scenari futuribili accompagnata dall’analfabetismo del conto della serva,mi fa ribrezzo.

        La politica è passione,rispetto del bene comune e senso di appartenenza – a proposito di sinistra – quelli che già hanno deciso che la coalizione litigherà o che bisogna lanciare un Opa sul PD in spregio alle decisioni di parecchie migliaia di iscritti cui il Partito appartiene,non mi danno un’impressione di pulizia e di senso democratico.

        Sono dolente per la tirata e credo lo sarebbe anche Nichi Vendola se sapesse che viene considerato non il politico perbene quale è,ma un burocratello di quint’ordine che col pallottoliere alla mano è pronto alla camarilla per far da contrappeso a Monti.
        Essù,non mi fate innervosire di prima mattina.

        1. Sono sicuro che Vendola sia un politico perbene, ma non altrettanto sicuro sono del fatto che questo programma in carta d’intenti sia una specie di strategia di risiko da seguire pedissequamente o un protocollo igienico da apllicare “senza se e senza ma”. Non stiamo amministrando un condominio, Santi Numi! Per come la vedo io e sinteticamente, partecipare alla politica non è solo gestire e governare, ma è fare cultura politica e sociale, impegnarsi e mettersi in gioco personalmetne e umanamente per il bene collettivo affrontando le innumerevoli avversità e gli imprevisti che il futuro può riservare. Se questa “passione irrazionale per scenari futuribili” senza capacità “ingegneristica” di comprendere i meccanismi numerico-strategici, è ritenuta inutile o addirittua schifosa da chi si riconosce e/o guida il pd, sono ancora più convinto di fare la scelta giusta, anche se non vincente.

          1. Allora farei un richiamo marxista (oggi magari marziano) : certe considerazioni (ingegnerie,geometrie, come te pare e piace a te) sono utili anzi necessarie se applicate alla realtà.
            Se ancora prima di vincere, cominciamo con le previsioni e sulle previsioni costruiamo addirittura le strategie,mi spiace ma a casa mia – che non è precisamente casa di mammola– questo metodo si chiama cabalistico.
            Vedi le fantasie su Monti capo del governo con Bersani che prende il triplo se non il quadruplo dei suoi voti.
            Napolitano non è solito farsi mezzo litro prima di affidare.
            Meglio sarebbe dire : votate Vendola perché è più migliore assai di Bersani spiegando magari il perché,piuttosto che portare la gente per i vicoli del tatticismo dei mie stivali.
            Torniamo a vota quello per non far vincere quell’altro.
            Uno straccio d’idea per cui combattere ed eventualmente votare, ce l’abbiamo ancora?
            Dopodiché,mio caro, la carta d’intenti l’abbiamo sottoscritta in tre milioni, prima quella e poi i nomi del candidato permier e per quanto mi concerne quello è criterio cui si uniformeranno tutti gli esponenti della coalizione.
            Altrimenti le primarie che le avemo fatte a ffà?

            1. Bene bene: fatte le dovute premesse e dando per pacifico il fatto che Rivoluzione Civile mi sembra sempre più IL progetto alternativo e significativo per la visione politica di noi estermisti sinistrorsi, lasciamo ora le vastità e i richiami soprannaturali dell’Iperuranio politico e culturale e occupiamoci dei conti della serva. Premetto che non sono domande retoriche o provocatorie ma una sorta di “ask the expert” rivolto a te Sed, che sei sempre molto lucida (per un lapsus avevo scritto “ludica”, prendilo come un complimento alla tua ironia e al tuo piglio ;-) ) e informata, e agli altri (altrettanto informati) frequentatori del blog di Rear Window.
              Premettiamo che sulle leggi elettorali, la lotta alle mafie e all’evasione fiscale e le leggi ad personam troveremo ampie intese anche con i montiani. Ma nella pluricitata Carta mi pare manchino indicazioni chiare sulle unioni civili, e alcune fondamentali specificità riguardanti le riforme del lavoro e le GOI (Grandi Opere Inutili). Come si giocheranno queste partite? A rubamazzo o con i voti del bankierpremier?

            2. Tu parti dal presupposto che con Monti si debba trovare un accordo globale.Non è così.
              Su unioni e temi detti sensibili si presentano le proposte – peraltro le nostre sono elaborate col fronte cattolico interno – e si mettono a votazione. Perché Monti dovrebbe impedirlo?
              Mica governa con noi.
              E poi la storia dei matrimoni gay sta dentro alle unioni civili.Mica puoi scrivere una legge che riconosce solo la convivenza tra maschio e femmina. E li voglio vedere questi fior di liberali europeisti che dicono no a quello che l’Europa da decenni è legge.
              Quanto al resto Bersani ha chiarito che sia la partita delle pensioni, che quella del lavoro che quella dell’IMU dovranno subire correzioni. E ciò in direzione della gradualità,della progressività e di scrivere con le mani (e non con i piedi) tutta la storia dell’articolo 18.
              Emendamenti ai singoli provvedimenti,del resto,erano stati presentati anche in corso d’opera ( invano perché non c’erano i numeri).
              Mi dirai che poiché ciascuna correzione deve effettuarsi a saldi invariati,ci sarà da indicare le risorse e le coperture. Ma questo se la vedranno le teste d’uovo che certo non mancano.
              Sulle Opere mi trovi impreparata, non riuscendo a capire fino in fondo quali siano utili e quali inutili,mi affido a te, ma ho buone ragioni di credere che si dovrà procedere caso per caso.

              (ask per ask poi ti chiederò cosa hanno in comune secondo te Diliberto, che è quello che conosco meglio e stimo di più, e Di Pietro e quest’ultimo che c’azzecca con i Verdi.
              Questo rassemblement per dirla con Silvio, mi pare un po’ un’accozzaglia e poi Ingroia non dirama ricette per l’economia,dice sempre che i suoi esperti sono al lavoro e che ci farà sapere.
              Ludica è un bel lapsus, adatto a me che cerco sempre di non prendermi troppo sul serio ( e se tu tenessi conto delle varie “scuole di rigore” da cui provengo, ammetteresti che è uno sforzo lodevole)

  20. quanto a Bersani, noto con piacere che finalmente si sta muovendo anche lui. son 2 giorni di fila che lo vedo in tv, forse qualcuno gli ha detto che l’immobilismo non paga.
    non vedo mai in tv il candidato premier del centrodestra..è malato? :))

  21. sulla fedeltà di Vendola, che pare essere il nuovo punto forte della discussione, faccio notare che tutti i partiti di Italia. Bene comune hanno sottoscritto un accordo che prevede un gruppo unico in Parlamento, con conseguente maggiore controllo sulle votazioni.
    già questo mi pare un bel segnale, intelligente

    1. Vendola non è in questione (per me, almeno) il problema ce l’ha l’autore dell’articolo segnalato da Emmegì che pare portarsi avanti col lavoro (…de Caino, i presume)

      1. aggiungo che neppure i possibili parlamentari di SEL mi paiono in discussione: non ci sono Turgliatto, ad occhio, questa volta. anche perchè sono stati scelti con delle primarie

  22. proseguo lo scambio Sed (e con chi altro volesse interagire e intergare) con una serie di domande:
    Ma quali sono queste proposte di unioni civili? Dove le leggiamo?
    Come sarà possibile mettere d’accordo ai voti delle camere gente come me che non voglio la Tav e che sono di Sel con il 95% dei piddini che la sostengono? E lo stesso sul lavoro? Qual è l’accordo che impedirà di trovare alleanze altrove o di non fare niente per non fare dispetto a qualcuno? E lo stesso discorso vale per lavoro e pensioni…

    1. La proposta di legge sulle unioni civili va sotto il nome di documento Bindi-Pollastrini dal nome delle due volenterose che un paio di anni fa ci lavorarono.Era il 2010 e quindi non se ne fece nulla,non so nemmeno se fu possibile calendarizzarla. Per me è una buona proposta,costituzionalmente inattaccabile,inclusiva delle unioni gay e in linea con le migliori legislazioni europee. Se riesco a riesumarla,te la faccio leggere. Altrimenti avrei qualche commento di quei rompiscatole dei giuristi.Ti risparmio i miei : annoiano me per prima.
      Per quanto riguarda il resto gli accordi sono presi né si intende agire come due partiti distinti (PD-SEL)ma come coalizione ovvero forza di governo compatta, quindi i provvedimenti si assumono insieme – per le votazioni come ricorda RED c’è gruppo unico sia alla camera che al senato –
      Non ho rassicurazioni tali da garantirti il pieno accordo o la correttezza di tutti.Se sei scettico hai senz’altro buoni motivi, anche da queste parti il dubbio s’insinua abbastanza di frequente.
      Però so che i passaggi che sono stati effettuati dalle parti hanno tenuto conto degli errori e dei limiti del passato e che personalmente mi fido sia di Bersani che di Vendola ma soprattutto del controllo che le nostre comunità – sezioni, circoli, club etcetc – eserciteranno sull’operato dei Nostri.Lo abbiamo sempre fatto, continueremo a farlo.E se permetti questo è uno di quei segnali di diversità che distingue un partito vero da un’armata Brancaleone.Noi ci proviamo almeno.

  23. E’ chiaro che la discussione è molto spostata a sinistra, decisamente troppo per me e per tutti coloro che come me delusi dal centrodestra sono in cerca di qualcosa di nuovo. Quindi calandomi nei panni di Emmeggì, pur non condividendone affatto i contenuti, posso capire quanto afferma e ritenerlo assolutamente giusto dal suo punto di vista, così come mi piace molto il modo di argomentare di Sed.
    Io non condivido tutta l’acredine e il parlare male di Monti, secondo me ha fatto molto in una situazione estremamente grave e difficile nella quale era troppo facile commettere errori ma sarebbe stato altrettanto facile tirarsi da parte e lasciare il cerino acceso in mano agli altri: e non dimentichiamo che tutti i provvedimenti sono stati approvati da un Parlamento che non è mai stato così vicino ad un’ampia coalizione (e adesso è troppo facile dire che non potevano fare altrimenti).
    Oggi sono ancora orientato a votare per Monti ma sto tenendo costantemente d’occhio Bersani e i suoi movimenti e non è affatto escluso che, proprio se non scivolerà troppo a sinistra, io alla fine non finisca con il dargli il mio voto, così come in Lombardia oggi sono orientato verso Albertini ma non escludo ancora di dare il mio voto ad Ambrosoli, davvero una bellissima persona.
    Per concludere, sempre e comunque meglio cinque anni di Monti-Bersani che anche un solo giorno di Berlusconi-Bersani

    1. Credo che Monti non possa essere giudicato troppo severamente per quanto realizzato nell’ultimo anno.La situazione,già difficile di per sé, è stata complicata da un funzionamento della macchina statale a dir poco aberrante (vedi esodati come problema complessivo ed esempio delle nostre devianze strutturali.).Da uomo di centro destra sostenuto da un parlamento comunque a maggioranza berlusconiana ,non poteva che essere così.Connetti quanto detto con il problema urgente ed indifferibile di far cassa,i paletti europei e qualche guaio combinato dai predecessori rispetto al quale era impossibile far marcia indietro ed avrai la misura delle difficoltà.Tuttavia la mancanza di progressività,i tagli lineari e la scarsa attenzione per i redditi più bassi non sono solo l’esito dell’emergenza ma di una certa qual mentalità che rende destra la destra e secondo la quale,semplifico, se stanno bene i ricchi, alla fine qualcosa di buono ci scappa pure per i meno ricchi.
      Ecco: io questo non lo posso proprio apprezzare.
      Monti potrà essere un alleato leale, potrà fornire un contributo prezioso perché nessuno come lui ha la credibilità internazionale di cui abbiamo bisogno ma se governerà, l’antico vizio della destra di girare sempre la testa da una parte (Reagan, Tatcher e compagnia bella) potrà essere mitigato solo dal fatto di essere un buon cristiano : troppo poco per un paese che da vent’anni ha dimenticato cosa significhi “questione sociale”.
      Stato di diritto,legalità e questione sociale sono i punti forti della nostra rinascita,crescita sostenibile ne è il corollario.E su questo, spero,possiamo convenire.
      A te la scelta (e non vorrei essere nei tuoi panni dubbiosi)

      1. Sed io spero sinceramente che avremo una forte maggioranza PD in Parlamento e che Bersani possa essere il prossimo premier dell’Italia: la mia formazione, la mia provenienza mi fanno altresì sperare che a fargli da contraltare, da mitigatore, da compagno d’avventura (chiamiamolo come vogliamo) possa essere il centrismo pur con tutti i suoi difetti, di Monti, piuttosto che un aberrante alleanza con il PDL o un sostegno troppo spostato a sinistra.
        Ma come ho già scritto, questo è il mio pensiero, legittimo, come legittimo è il pensiero di Emmeggì che per provenienza e formazione chiaramente considera Bersani un uomo troppo spostato a destra.

        1. francamente, non mi pare affatto che ci sia eccessiva acredine nei confronti di Monti all’interno del PD.
          certo, SEL la fa pesare: ma è anche la sua naturale strategia elettorale.
          da parte del PD mi sembra ci sia quel naturale e giusto differenziarsi da politiche necessarie ma che non ci appartengno al 100%.
          il PD, come perno della coalizione, fa ovviamente fatica a fare una campagna che non sbandi di volta in volta al centro od a sinistra, ma mi pare ci stia riuscendo.
          il punto fondamentale è che con Monti si potrà collaborare dopo le elezioni, ma questo non ci impedisce di riservargli alcune “stoccate” (vedi la dichiarazione sui partiti personali), che peraltro rispondono solo a verità. vedi l’esigenza di rendere più eque le riforme e le passate proposte del PD.

          su diritti civili, anche per rispondere ad emmeggi, è ovviamente un grande problema di equilibrismi: io sono convinto debbano essere un cardine dell’azione di governo, ma so anche che in regioni chiave come Veneto e Lombardia sono un tema caldo per la campagna elettorale, un tema dove i preti (diciamolo pure) potrebbero segnare la sconfitta del PD. quindi consiglio solo cautela.

          1. Dalla proposta Bindi Pollastrini (amen) :

            Il Pd, auspicando un più approfondito bilanciamento tra i principi degli articoli 2, 3, e 29 della Costituzione, quanto in specie alle libere scelte compiute da ciascuna persona in relazione alla vita di coppia ed alla partecipazione alla stessa, opera dunque per l’adeguamento della disciplina giuridica all’effettiva sostanza dell’evoluzione sociale, anche introducendo, entro i vincoli della Costituzione e per il libero sviluppo della personalità di cui all’art. 2, speciali forme di garanzia per i diritti e i doveri che sorgono dai legami differenti da quelli matrimoniali, ivi comprese le unioni omosessuali.

            Dov’è l’equilibrismo?

            1. Quelli erano i Dico, mi sembra, che erano comunque una buona base di partenza. Bisogna vedere i montiani se mai li voterebbero. In questo senso redpoz parlava di equilibrismi delicati. (al posto che amen io qui tirerei un porcone, come si dice dalle mie parti)

            2. Embè ? Che differenza fa se le unioni civili si chiamano Mario o Ugo?
              In quella proposta c’è tutto quel che – giuridicamente – serve al riconoscimento delle coppie di fatto.
              O secondo te manca qualcosa?

            3. Volevo dire…(mi è scappato il tasto invio)
              che deve fare Monti?
              Negare il dettato costituzionale? Cambiare l’articolo 2?Niente di nuovo è nella proposta…tutto è già scritto nei Principi.
              Come si fece per l’aborto – materia assai più complicata da conflitti di natura giuridica – s’incardina la legge negli articoli sopra citati ed è bella che blindata.Qualcuno nel corso del tempo è riuscito a mettere in discussione la 194?

            4. gli equilibrismi non saranno una bella cosa, ma per vincere le elezioni in un paese come il nostro, servono anche questi.
              potremmo anche chiamarli semplicemente “buonsenso”: il buonsenso di non tirarsi la zappa sui piedi facendo campagna a spada tratta (per esempio) sui matrimoni per omosessuali e condannandoci così alla sconfitta e -di conseguenza- a non vederli mai realizzati.
              io preferisco tacere ora e fare dopo, che viceversa!

            5. In realtà si stava parlando di formulazioni e di volontà politiche.
              Così mi permettevo di indicare ai nostri amici&compagni che dubitano delle une e delle altre , una delle tante proposte di legge che riempiono i nostri cassetti parlamentari.
              Poi è chiaro : una campagna su Diritti e temi cosidetti sensibili, non fu mai vista,quantunque Bersani un mese fa abbia ribadito che è nostra intenzione procedere al riconoscimento delle coppie di fatto.
              Non devo certo insegnare a te che nello stesso riconoscimento è automatica l’inclusione delle coppie omosessuali.
              Per i confetti,il velo e le cerimonie,rimandiamo ad altro momento.
              Come del resto in ogni paese si è fatto.
              Al momento Mario e Giovanni o Antonietta e Frranceschina devono accontentarsi della reversibilità della pensione e dei diritti che la legge riconosce ai coniugi ed in particolare al soggetto più debole.

  24. Non credo che la maggioranza che l’alleanza di centrosinistra riuscirà ad ottenere sia tale da garantirgli l’autonomia. Ogni giorno che passa i sondaggi segnano un calo del PD+SeL ed una crescita del centrodestra berlusconiano. Purtroppo gli equilibrismi non riguarderanno soltanto i diritti civili. Si consideri ad esempio il dietrofront che oggi bersani ha fatto sulla patrimoniale, e che giustamente ha suscitato la perplessità di SeL. Parole che sembrano un’apertura ai moderati di Monti e che potrebbero pesare non poco sui rapporti con Vendola.

    1. Punto 3 della Carta d’intenti (ri-amen) :

      Il primo passo da compiere è un ridisegno profondo del sistema fiscale che alleggerisca il peso sul lavoro e sull’impresa, attingendo alla rendita dei grandi patrimoni finanziari e immobiliari.

      Che vor dì?

      Che si riforma il fisco (e si aggancia l’IMU ai redditi).Non chiamiamola patrimoniale,chiamiamola Maria,il risultato non cambia.
      Non trovo inoltre nell’ufficio stampa di SEL note perplesse circa il fatto che Bersani non sia Robespierre o Saint Just – peccato, avrebbe avuto cravatte migliori – mentre si critica l’intervento in Mali. Tra i documenti e le interpretazioni dei giornali (o di quel che è) c’è sempre differenza.

    2. la parola “patrimoniale” fa paura, diciamocelo. e scatena i peggiori istinti conservatori.
      ma se invece di sbandierare la patrimoniale parliamo di rimodulare l’IMU e la tassazione sul reddito? il risultato è identico, anzi forse persino più equo.

  25. @emmegì
    Ciò nonostante l’alleanza di centrosinistra con tutti i suoi limiti è la proposta migliore che la politica italiana può offrire per dare una guida decente a questo povero Paese. Dobbiamo prendere realisticamente atto che i nostri desiderata non possono essere rappresentati al 100% e votare chi più vi si avvicina. Perdipiù il pericolo di riconsegnare l’Italia a gente come questa è reale e diventa imperativo fare qualsiasi cosa per evitarlo.

  26. a proposito di contrasti pre elettorali..hai visto la presa di posizione di Vendola sull’Algeria?
    ma questa è solo una..e non sono ancora manco al Governo!!
    ripeto, a parte la carta straccia firmata (sul modello Berlusconi) pubblicamente, ma che vale meno di zero, chi è cosi sicuro che Vendola una volta al potere, se ne stia buono buona a cuccia in un angolino???
    vedremo eh???

  27. il Paese ha bisogno di un governo forte, con una maggioranza solida, granitica….
    e chi ce l’ha???
    con 165 simboli, 100 candidati a Premier, 100 partiti….ma dove si va a finire????
    eravamo una repubblica delle banane, siamo e continueremo a esserlo, nei secoli dei secoli…AMEN

  28. @luigi
    Ripeto anche a te quanto ho scritto poco sopra ad emmegì. E’ davvero difficile trovare un progetto politico che rappresenti in pieno i nostri ideali e le nostri posizioni. L’alleanza di centrosinistra ha certo dei limiti e delle contraddizioni, ma è quanto di più credibile possa offrire lo scenario attuale. Vorremo mica lasciare il Paese in mano a gente come berlusconi, cosentino e dell’utri?

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