Monti fra corruzione interna e crisi internazionale

Monti fra corruzione interna e crisi internazionale

Nei giorni in cui l‘Europa conosce la sua crisi più dirompente e da più parti si inizia a considerare come imminente l’uscita della Grecia dall’Euro, il Parlamento italiano si spacca intorno al decreto anticorruzione. Un contrasto assai stridente che getta l’ennesima sconfortante luce sul senso di responsabilità della nostra classe politica e del PdL in particolare. Il partito di berlusconi infatti è fortemente contrario all’inasprimento delle pene per il reato di corruzione [chissà poi perchè], e per questo motivo non esita a mettere il Governo in grande difficoltà, proprio nel momento in cui invece dovrebbe distinguersi in ambito europeo per compattezza, forza e credibilità.

La spaventosa situazione della Grecia, esacerbata dalla politica di ferreo rigore impostale dalla Germania – unico Paese europeo il cui PIL è in costante crescita – è una bomba prossima ad esplodere. La sua possibile uscita dall’eurozona, infatti, potrebbe portare ad un “effetto domino” che vedrebbe l’Italia come una delle prossime vittime. La Merkel sta conducendo tutti gli altri Paesi europei verso un baratro che sarà possibile evitare soltanto se ci si libererà dal giogo tedesco. Ed in questo, Monti e Hollande potranno sicuramente giocare un ruolo di primissimo piano.

18 pensieri riguardo “Monti fra corruzione interna e crisi internazionale

  1. Concordo totalmente, carissimo.
    Ieri avevo volutamente/provocatoriamente intitolato il mio pezzo “Se l’Europa diventa il Terzo Reich”, proprio per evidenziare quanto oggi sia odiosa, poco tollerabile ed insensata l’egemonia tedesca, dato che la Merkel non solo non ha avuto mandato dai 27 per agire con la qualità del leader ma che pare anche sfruttare la contingenza a proprio vantaggio visto che, i dati del PIL lo dimostrano, da un’Europa molto debole, ha solo da guadagnarci…

  2. siamo tutti, dico tutti, sotto scacco della Merkel..e mi pare assurdo, parlare di Unione Europea, se ci si fa le scarpe e ognuno pensa solo al suo giardinetto..solidarietà zero.
    spero di non dover mai dire..si stava meglio quando eravamo divisi…

  3. Più passa il tempo e più mi convinco che i paesi europei del sud europa si stanno svenando per gli interessi di quelli del nord, germania in primis. L’Euro sta giovando solo i secondi, mentre i primi si stanno impoverendo peggio di come stavano prima del 2002.

  4. @Carlo
    Condivido in pieno…

    @luigi
    Ecco, no… questo speriamo di non doverlo nè dire nè tantomeno pensare. L’Europa deve trovare uno spirito di condivisione e solidarietà… cosa che mi sa non ha mai avuto…

    @ipitagorici
    In effetti la vittoria di Hollande ha rotto definitivamente l’asse che la Germania aveva istituito con la Francia… speriamo che la Merkel capisca che deve cambiare strategia…

    @Luca
    In effetti viviamo un momento che è favorevole alla sola Germania, il resto del continente è impantanato in problemi più o meno seri…

  5. Io vorrei capire una cosa che a quanto pare qui in Italia non viene spiegata da i Tg, Ballarò etc. etc.
    Ma l’inoccupato rientra nel tasso di disoccupazione?
    A quanto pare, sembra proprio di no……
    e poi com’è possibile che fino al Dicembre 2011 il tasso di disoccupazione fosse stabile al 7%?
    Se era stabile al 7% evidentemente non c’era crisi…….
    ma se c’è crisi allora quel dato è vero?
    Durante il precedente governo credo sia aumentato in modo esponenziale il numero di inoccupati, dato che vari concorsi pubblici sono stati bloccati (scuola etc. etc.).
    Se quindi si fa somma di disoccupati (che adesso per magia nera è al 9.8%) più inoccupati, vuoi vedere che si ARRIVA ad almeno il 15% di disoccupazione effettiva?????
    E ci credo che in Germania siano incavolati neri…..
    In altri termini se i conti non tornano, non tornano…..
    io lo dico da anni: se si continua così ci sbattono fuori dall’Europa e fanno pure bene!
    Buonanotte!

  6. più Hollande che Monti, visto che il nostro sulla crescita predica poco e fa ancora meno…
    ed, assieme ad Hollande, la sinistra tedesca che potrebbe rivelarsi fondamentale per la tenuta del governo Merkel sino alla scadenza naturale.
    i mercati hanno ancora (ancora!) bisogno di alcuni segnali forti che confermino la resistenza dell’UE: segnali comunitari, come misure per la crescita decise a livello comunitario (gli eurobond) e segnali nazionali che indichino come si sta lavorando per evitare simili problemi in futuro: la legge anti-corruzione (per quanto criticata da Travaglio), la legge elettorale ed alcune riforme di sistema (massì, mettiamoci anche la RAI!) che ridanno garanzie di affidabilità giudirico-politica sul nostro paese.
    perchè Monti ha rallentato tanto nel far questo?? basterebbero una/due buone riforme!

  7. @pavelo
    Io onestamente non so se i dati diffusi riguardino o meno anche gli inoccupati. Se non fosse così, però, ci troveremmo di fronte ad una comunicazione truffaldina. Chi non lavora, non lavora… non mi pare sia così determinante discriminare fra chi è alla ricerca del primo lavoro e chi invece ha già lavorato in passato…

    @gatta
    Grande gatta… sarà fatto! :)))

    @redpoz
    Penso che la poca celerità di Monti sia dovuta alla palude parlamentare con cui deve fare i conti. Il PdL conserva ancora la maggioranza e tutti sappiamo di che pasta è fatta quella gente…

  8. … possibile che la Signora Merkel non abbia ancora capito che se la Grecia esce dalla zona Euro lo scossone colpirà pure la Germania?
    Mi chiedo se in quel di Berlino qualcuno abbia le idee chiare in merito, perché a scorrere le dichiarazioni ufficiali si direbbe che la confusione regna incontrastata. Prima viene affermato che, anche in caso di uscita della Grecia, l’Unione europea e l’Euro sopravviverebbero, poi si compie un bel 180° e si dichiara (la settimana scorsa) che la Germania NO, non vuole l’uscita della Grecia ma che anzi la vuole aiutare!
    Alla faccia della coerenza.

  9. questa sarebbe l’occasione buona per dimostrare al mondo intero che l’Europa è unita e solidale..
    ma forse siamo ancora lontani da una simile utopia.
    un bacione alla tua pargola…:))

  10. probabilmente hai ragione sulla palude parlamentare… ma credo potrebbe anche farsi forte del suo ruolo e delle stringenti esigenze del paese per portare in aula alcuni disegni di legge e suscitare scalpore, piuttosto che lasciarli nella palude delle commissioni dove si perdono (vedi DDL corruzione…)

    1. Red la palude parlamentare si chiama falso in bilancio più altre piccole questioni di rifinitura.E siamo alle solite : non ci sono i numeri. Né in Commissione, né in Aula.
      Che ruolo s’inventa Monti? Il moltiplicatore di voti?
      Senza considerare che con una legge all’esame non mi parrebbe grandemente democratico che il governo ne formulasse una propria.E taccio sui regolamenti che una simile iniziativa impedirebbero.
      Qui pare che ci scordiamo che il governo è variamente composto ma il parlamento sempre di centro-destra schiacciante è…

  11. @camosciobianco
    La Merkel dovrebbe sentire gli altri Stati membri e proporre una soluzione condivisa, che possa aiutare la Grecia ad uscire dalla crisi, restando naturalmente nell’eurozona. Ogni altra opzione sarebbe deleteria per tutti…

    @luigi
    Infatti da questa situazione se ne esce soltano con una posizione condivisa. Speriamo che si possa fare un salto di qualità…

    @redpoz
    Sono d’accordo con te…

  12. Il popolo tedesco ha sopportato politiche di rigore e sacrifici ben prima di noi.
    Ovvio che l’idea di “pagare i debiti degli altri” come scrivono sui loro giornali, non faccia ballare dalla gioia coloro i quali hanno già dato e pesantemente. (mettiamoci nei loro panni)
    Diciamo che la Merkel tende a difendere quei sacrifici in buona parte per una sorta di missione istituzionale. Poi cederà, perché non è scema ma soprattutto perché altra soluzione non mi pare ci sia se non quella degli eurobond e della Banca Centrale alla maniera della Federal Reserve. L’Arkansas e la California stanno messi peggio della Grecia,perchè nessuno li attacca? Perchè c’è la politica e la Federal Reserve. Noi qui non abbiamo ne’ l’una nell’altra…dovremmo provvedere.E dovremmo,noi come paese,pure sbrigarci a fare le riforme ché altrimenti i programmi europei per la crescita prendono altre strade…
    ( sono tornata eh, la Becky come se la passa?)

  13. @Don Buro
    Eh eh eh… :)

    @sed
    C’è la sensazione che si sia pensato alle istituzioni ancor prima che alle popolazioni. Difficile tenere insieme un’idea come quella europea, quando la gente non sente di far parte di qualcosa che è unico e condiviso. Fino a quando l’Europa non verrà percepita come la casa comune di tutti, vivremo sempre in difficoltà ed in affanno!

    P.S.
    Becky sta benone, grazie! :) Cresce a vista d’occhio e settimana prox compie già un mese! Praticamente una vecchietta!!! ;)

    1. Ma siamo d’accordo, il punto è darsi spiegazioni altrimenti pare ogni volta che siamo capitombolati in un mondo incomprensibile dove gli unici che hanno capito tutto siamo noi.
      Anche questo fatto della”casa comune” non basta volerlo e non sarà una passeggiata di salute, basti pensare alle differenze tra gli altri e noi e se nemmeno l’emergenza più emergente convince gli euroscettici ad abbracciare la causa europea, un motivo c’è ed è lo stesso che ha impedito la costruzione di un’ Europa politica.L’unica è confidare su lo spostamento degli assetti, si vota un po’ dovunque di qui ad un anno…magari se la Destra si toglie dalle scatole, un po’ di luce si riesce a vedere.

Rispondi a gattarandagia Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *