diBossioni!

diBossioni!

E così, dopo l’uscita di scena di berlusconi dello scorso novembre, anche Umberto Bossi è costretto ad abbandonare il suo posto di comando. I due uomini che per vent’anni hanno retto le pessime sorti della Seconda Repubblica, si trovano oggi accumunati da un analogo destino. Le dimissioni del Senatur ufficializzano la crisi del suo partito, evidente ormai da diverso tempo. Difficile considerare l’esperienza di Governo della Lega in modo anche solo lontanamente positivo. Il partito di Bossi infatti in quasi vent’anni non è riuscito ad ottenere nessuno degli obiettivi che si era prefissato. La sua presenza a Roma non ha potuto far altro che rendere insostenibile la contraddizione di un movimento che pur non riconoscendo la sovranità dello Stato Italiano, si è trovato a rappresentarlo all’interno delle Istituzioni, nel peggiore dei modi possibili, muovendosi sempre secondo dinamiche che hanno fomentato localismi e chiusure identitarie, e spinto all’intolleranza e al rifiuto di chi è diverso.
 
I motivi che costringono Bossi ai margini della scena politica provocano una particolare amarezza, specie se si considerano le origini del suo partito. Nato come reazione alla corruzione della Prima Repubblica ed ora interprete proprio di quella stessa ladroneria che vent’anni fa contestava con tanta veemenza. E’ la nemesi della Lega e la fine politica del suo leader, stretto – anche a causa della malattia che lo ha colpito nel 2004 – all’interno di un cerchio magico [che oggi sarebbe più opportuno definire tragico] di collaboratori e familiari, rivelatisi spregiudicati profittatori. E se la decisione di dimettersi è senz’altro apprezzabile, lo stesso non si può dire delle dichiarazioni rilasciate anche in queste ore, che parlano  – all’insegna del più stantio sproloquio berlusconiano – di “giustizia ad orologeria”. Anche in questo quindi il populismo di Bossi si fonde con il cesarismo dell’ex premier. Due facce dello stesso tracollo culturale e sociale, ancor prima che politico, che l’Italia ha dovuto subire in questi anni.

44 pensieri riguardo “diBossioni!

  1. @Adam’s Rib
    Sono d’accordo con te. Quanto al Senatur, come ha detto ieri sera Mentana, entrambe le ipotesi sono comunque gravi. Sia che Bossi sapesse, sia che non sapesse perchè in quest’ultimo caso significa che si è lasciato turlupinare da familiari e collaboratori.

  2. Ieri sera, a Piazza Pulita, Vendola ha espresso dispiacere nei confronti degli elettori della Lega, perché hanno preso una bella batosta. Certo che, per coloro che ci hanno creduto e ci credono ancora, deve essere stato uno shock. Io non sono stupita per niente, però questo è un problema che ci riguarda tutti, elettori leghisti o meno… insomma, è un sistema agonizzante, in pieno sfacelo: non se ne può più!

    Non so cosa pensare di Bossi. Sapeva, non sapeva?

  3. Le sue idee possono essere condivise o meno. Di sicuro però la politica italiana perde l’ultimo leader carismatico che parla in piazza (e non in tv o sui social network) e al cuore delle persone. Ha creato dal nulla un partito radicato nel territorio e la storia lo ricorderà.

  4. @Tiziana
    No… decisamente non ci mancherà!

    @Luca Scialò
    Mah… più che al cuore Bossi ha sempre parlato alla pancia delle persone… e lo ha fatto con tutto un bagaglio di intolleranza e razzismo, che è andato dalle provocazioni più stupide per arrivare agli attacchi più incivili. La Storia lo ricorderà senz’altro, ma non credo che la sua figura si farà rimpiangere…

  5. Resta da chiedersi cosa rimanga della Lega ora che si è scoperto tutto il marciume che ricopriva le alte sfere. Che fosse poco pulita, comunque, l’avevo già intuito nell’esatto momento della candidatura del Trota: un partito simile, che ha sempre fatto della trasparenza e della meritocrazia il proprio cavallo di battaglia, non poteva lasciarsi sedurre dal peggior nepotismo della Roma papalina, ulteriormente aggravato dall’evidente incapacità del soggetto in questione (che suo padre, del resto, chiamava affettuosamente ‘Trota’, e non ‘delfino’…).
    Ora sono uscite fuori mille ruberie: soldi pubblici distolti alla regolare destinazione per comprare case, investiti in diamanti, nelle repubbliche africane, diplomi comprati, rapporti con l’ndrangheta, amicizie che nemmeno Cosentino… tutta roba che un leghista duro e puro non dovrebbe faticare a catalogare sotto la voce ‘storie terrone‘, avvenuta invece nella Bassa, dove il Po scorre placido e silenzioso.
    Insomma, sarebbe come se un domani scoprissimo che Di Pietro è stato un magistrato corrotto o abbia appoggiato Berlusconi volontariamente quando dal suo partito si sono staccate quelle ‘schegge impazzite’ che ne hanno rimpinguato i numeri (Scilipoti, Razzi…).
    Sono colpi così importanti che dovrebbero determinare la fine di un movimento, perché se chi ha ideato quell’ideologia era marcio fin nel midollo, non credo che le sue idee potessero essere poi così pulite.
    Mi spiego: a fronte delle mille ruberie venute alla luce oggi, c’è da chiedersi se a Bossi e ai suoi andasse davvero a genio l’idea della SECESSIONE. Per carità, roba inattuabile, per noi, roba ridicola, per noi, roba folkloristica, per noi… Ma quanta gente lo avrà votato inseguendo quella folle chimera? Tantissimi! Ma Bossi per il primo aveva bisogno della pingue vacca romana da mungere più volte al giorno, tutte le volte che ne aveva bisogno e voleva togliersi uno sfizio, dunque è palese che quella della secessione fosse solo una boutade per far presa sul populino e nulla più. Nemmeno lui, nemmeno il senatur, deve averci mai creduto un attimo, dato che le radici del malaffare della sua famiglia erano ben salde proprio su Roma…

  6. @Carlo
    Sicuramente lo scandalo che sta investendo la famiglia Bossi non potrà non avere ripercussioni politiche sul partito. Tuttavia penso anche, come ho già scritto in un commento al post precedente, che i militanti padani abbiano sempre vissuto il movimento della Lega Nord molto “di pancia”, come una fede sportiva, per molti persino religiosa. E’ chiaro che in questo contesto si è poco propensi a considerare fatti e questioni che mettano in dubbio la purezza dell’oggetto della propria fede. La capacità di analisi critica non è prevista. Altrimenti non si capisce perchè – anche prima delle ultime vicende – Bossi godesse ancora di un così vasto seguito, dato che in quasi vent’anni non è riuscito a realizzare nulla – ma proprio nulla – delle sue tante promesse elettorali.

  7. io credo che alle amministrative non ci sarà l’auspicato crollo: li si votano le persone e non il partito: vedrai che Tosi vincerà al primo turno…
    cosa sarà della Lega?
    cominciamo a fare pulizia, noi…poi si ripartirà da zero, ma io non mi farei troppe illusioni che la Lega sia morta…
    e poi: chi si occuperà del nord??? il PD? Vendola???????
    siccome non finirà qui la discussione, con te sempre civile (con te), ti farò dopo gli auguri di buona Pasqua:)))

  8. @Luigi
    Prima di tutto grazie per gli auguri che ricambio con simpatia. Quanto al merito, penso anche io che non ci sarà un crollo dei voti. Il movimento è molto radicato sul territorio (a differenza di altri partiti in crisi, come ad esempio il PdL) e quindi le persone saranno molto attente alle dinamiche locali. Tuttavia l’impressione è che la Lega abbia ormai definitivamente sciupato la propria occasione di raggiungere gli obiettivi che si era fissata, partecipando ai vari Governi berlusconiani. Si concentrerà sull’amministrazione locale e da lì ripartirà (se ne sarà capace) col fine di ricostruire un immagine che oggi appare sicuramente compromessa.

  9. che ti devo dire? io non sono affatto dispiaciuta, né permettimi, sorpresa.. quando si consente (non era al corrente?) che un figlio semianalfabeta prenda 12.000 euro come consigliere regionale c’è qualcosa che non torna, altro che Roma ladrona.
    Per tacere di tutto quanto ha detto e fatto quando stava ancora bene, circondato dai suoi “fedeli”.. no, no, una bella palla al piede levata. Ora chi resta cercherà di sopravvivere politicamente, ma dovranno darsi un bel da fare.. e i leghisti che ci hanno creduto era ora che aprissero gli occhi!

  10. siamo d’accordo…si riparte da zero, dopo però aver fatto una bella epurazione…
    sono convinto che alla fine non sarà tutto negativo ciò che sta accadendo. in fondo è da tempo che dico che bisogna cambiare il vertice..
    la Lega ha fallito a Roma, senza dubbio..quindi è giusto che sia uscita dal Governo e sia tornata quassù…
    ripartiamo, come all’inizio, dalla nostra terra.
    oppure chiederemo alla tua amica, che sa tutto e conosce meglio di me la Lega, cosa bisognerà fare:))))
    i leghisti, come me, che avevano smesso di credere alle favole (federalismo), sono, purtroppo, in tanti..

  11. dimenticavo…
    tanti cari auguri di Buona Pasqua a te e dolce consorte…
    e scusami se rispondo a chi ci prende per un manipolo di cretini…:)))

  12. @giovanotta
    Io onestamente un pò dispiaciuto lo sono. Lo sono sempre quando vengono alla luce episodi come questo, pure se riguardano partiti distanti dal mio. Anche perchè penso che un uomo politico che abbia profittato del proprio ruolo, in barba alla legge, non delude solo i propri elettori ma tutti i cittadini.
    Buona Pasqua anche a te…

    @luigi
    Io ve lo auguro. La Lega deve assolutamente recuperare quella spinta iniziale di movimento che si batteva contro la corruzione e la disonestà, e perdere tutte le spinte localiste e xenofobe che ha accumulato nel tempo. La sfida di tutti i partiti dovrà essere quella di trovare una via per costruire una società consapevole e rispettosa delle diversità. Tanti auguroni a te e famiglia… :)

  13. sono d’accordo con te…
    rinnovo i miei piu sinceri auguri a te e dolce consorte
    per una Pasqua di gioia e serenità….
    e un augurio anche a tutti coloro che passano di qua…tutti:)))
    pace e bene.)

  14. Grazie per gli auguri, che ricambio! Non sono propriamente d’accordo sul fatto che la lega delle origini fosse meno xenofoba di quella di cinque anni fa, o di oggi. Lo dico da uno che ha radici (anche) nel “profondo nord” -MIlano e provincia di Lecco. Ho parenti stretti militanti e, sia in città che nelle valli, la Lega era interprete del -consentitemi la semplificazione- strisciante malcontento e conseguente risposta razzisto-piccolo borghese (che trovava nello stato inefficiente e disonesto e nel terrone che rubava il lavoro i capri espiatori) dovuta alla progressiva fine della “fase d’oro” del dopoguerra e del boom economico, che tanto benessere ha portato in zone dove, se non c’era la fame, poco ci mancava. Mi permetto di dire che sono contesti che conosco abbastanza bene anche per averli vissuti molto da vicino, se non dentro. Dopo vent’anni il contesto sociale è cambiato parecchio, c’è stato l’11 settembre, ecc ecc, e la componente xenofoba si è modificata e adattata ma, per quel che penso e so io, era ben presente anche all’inizio.
    L’aspetto che inquieta di più me è il fatto che una disfatta della lega porterebbe questa sua (parte) dell’elettorato verso movimenti di estrema destra. Si sa che all’estero la Lega spesso viene inserita in quel genere di movimenti politici, e alcuni suoi esponenti e militanti hanno storie e riferimenti di quel -pessimo- genere. I nodi e gli intrecci, insomma, ci sono. Ora abbiamo anche scoperto, e che scoperta, visto che la lega era perfettamente inserita nel giro affaristico politico eufemisticamente definibile “grigio” da Roma a Milano, da Bologna a Torino, che ci sono i legami anche col mondo del malaffare, specie con la “mafia pulita” che detta legge qui al Nord.
    Ho sempre pensato che in Italia si sia finora evitata l’ascesa di un partito di estrema destra nazionalista in grado di governare (e di fare affari e patti con le lobby finanziarie, tra cui spiccano le mafie) proprio perchè è presente la lega, mentre al sud il contesto socio-politico è un po’ diverso e il discorso da fare un altro…Ora credo che inizierà una nuova fase.

  15. @emmeggi
    mi pare troppo facile e riduttivo etichettare la Lega un partito xenofobo e di estrema destra: la base è formata da contadini, piccoli imprenditori, artigiani, autonomi, che non credo che possano essere etichettati razzisti…è Pasquetta e siamo tutti piu buoni, ma sentire un lumbard chiamare razzidti e xenofobi i suoi concittadini…
    vorrei solo tranquillizzarti che non siamo tutti come ci dipingi tu….
    e se Verona è stata giudicata dalla BOCCONI ” la città piu vivibile per gli extracomunitari”, seguita da Treviso…io rivedrei i giudizi.
    poi tutti d’accordo che le cose debbano cambiare, lo dico io per primo.
    BUONA PASQUETTA A TUTTI!!

    1. Io a Pasquetta sono più cattivo del solito! ;-)
      Comunque, Luigi, mi pare che non hai letto bene quanto ho scritto. Ho parlato di una parte dell’elettorato e di un fenomeno abbastanza tipico e molto negativo delle società borghesi in recessione che la lega ha saputo interpretare (senza risolverlo, ma esacerbandolo e strumentalizzandolo). UN fenomeno e UNA PARTE, non TUTTO L’UNIVERSO. Non ho bisogno nè di essere tranquillizzato, visto che ho amici e parenti anche molto stretti leghisti (in alcuni dei quali la parte xenofoba e fascista è molto relativa, in altri meno, ma è magari meno presente quella del “meno tasse per noi” ahimè, e c’è pure qualcuno molto “berlusconista”, senza problemi a fare affari e colare cemento anche quando bisogna buttare giù schifezze e accettare compromessi schizofrenici con la propria storia politica, poi ci sono anche leghisti, soprattutto giovani, che ricercano un senso di appartenenza con la propia storia culturale e territoriale, ecc ecc), nè di avere esempi sull’integrazione che, come giustamente dici tu, può essere ben fatta a prescindere dai colori politici e dalla sfondo ideologico. Non era questo quello di cui parlavo, magari rileggendo il mio commento lo coglierai di più e potrai dirmi cosa ne pensi

  16. Pensavo ad alcune parole della Bonino che ho sentito ieri a un tiggì, che democrazia è anche far chiarezza sulle nomine. CHe fermo restando il diritto di ognuno ad affermarsi nella vita, e a far politica, insomma, dopo il Trota e la Minetti, e poi il fisioterapista del Milan, acnhe Belsito vicepresidente della Fincantieri… e quanti ce ne saranno, di incompetenti, a dirigere e a governare? Non dico che sia obbligatoria la laurea, ma almeno la competenza. La Lega non è stata diversa da tutti gli altri partiti e politicanti, una volta che avuto più potere contrattuale, al di fuori delle politiche locali.
    E’ da tanto che non riesco a credere nella buona fede di nessuno, e poi, vedo il Governo Monti, con tutti i suoi difetti, eppure dove vuole andare a toccare i privilegi dei politici e dei ricchi, non lo lasciano.
    Tipo ora, vediamo come va la faccenda dei rimborsi elettorali. Che a me viene una rabbia, che stanno a spremere lavoratori e pensionati, ed a questi ladri non gli fanno tirar fuori una lira. Non li hanno, sono all’estero, sono intestati al biscugino? e va bene, neanche noi ne abbiamo più, da dargli. Forse sono andata un po’ OT…

  17. @emmegì e @luigi
    I vostri due interventi ispirano una importante riflessione. Quali sono le matrici “ideologiche” di un partito? Quelle perseguite dalla dirigenza (nazionale e locale) o quelle dettate dal sentire comune di (parte) dell’elettorato? Nel caso della Lega Luigi ha ragione quando dice che la questione può essere più complessa di quanto non appaia ad una prima lettura. Ciò nondimeno gli episodi improntati al rifiuto dell’altro sono tanti e tali che affermare “c’è anche dell’altro”, per quanto vero, può sembrare poco centrale. La vicenda della scuola di Adro, le impronte digitali per i bimbi rom, Trenzano e la moschea, i tanti “fuori dalle balle” nei confronti degli immigrati, l’opposizione al decreto “Salva Napoli”, la proposta di legge a Milano per pensare a vagoni, riservati ai milanesi, l’opposizione alle tesi europee sul reato di razzismo e xenofobia, campagne elettorali supportate da manifesti propagandistici come questo, per non parlare della feroce opposizione ai simboli dell’unità nazionale, sono soltanto una piccolissima parte degli esempi che mi vengono alla mente. Troppe situazioni assai discutibili che collegate insieme costituiscono un “marchio di fabbrica” con cui – a mio avviso – sarebbe ingiusto non fare i conti.

    @tiptop
    La rabbia è tanta, così com’è tanta l’amarezza. Diventa imprescindibile porre la parola fine a tutto questo, altrimenti anche la Terza Repuublica, come successo con la Seconda, sarà peggiore della precedente.

  18. tu pensi che siano tracollati?
    io sono annichilita dalla visione di gente ancora inneggiante a berlusconi, di elettori innalzanti striscioni osannanti a bossi …
    io non credo che questa gente stia sparendo dal palcoscenico politico, perché è ancora ben viva nell’elettorato la mentalità, i desideri, le pulsioni becere che hanno creato questa e non un’altra classe politica.
    molto sfiduciata.
    pasqua di rinascita? mah, che comunque siano giorni buoni, auguri.

  19. La lega non solo non ha ottenuto gli obiettivi prefissatisi, ma anche dove qualche risultato l’ha portato a casa (i ministeri a Monza (ah ah ah), riforme istituzionali, la Bossi-Fini….), tutto questo ha comportato nel complesso più danni che benefici per l’Italia e per il nord.
    Soprattutto dopo il 2004, Bossi ha perso lucidità politica, ha perso la capacità di proiettare la lega nel futuro e si è legato mani e piedi a forme e contenuti che si andavano superando (canottiera, diti medi…).
    Condivido la tua descrizione del declino di Bossi, anche se -come detto da me- non sono certo che questo sarà anche la fine del leghismo in sé: forse alcune idee hanno ancora un certo futuro, vedremo come riusciranno a rielaborarle.

  20. Diciamo che si sono adeguati bene al sistema che avrebbero dovuto combattere. Se poi aggiungiamo la cialtroneria di certi elementi e della prole, beh… il mix è micidiale.
    Piuttosto, non tirategli le monetine che sennò Renzo le raccoglie per comprarsi l’Iphone…

  21. A me non sembra che la Lega abbia all’ordine del giorno un processo di revisione di carattere ideologico – che comunque non ha stretta attinenza con gli scandali – ma semplicemente un cambio di vertice che , seppure dovesse avvenire, difficilmente avrebbe carattere di discontinuità. Certo Maroni non si mette le dita nel naso e Tosi è meno becero di Rosi Mauro ma al dunque cosa cambierebbe? Una gestione più trasparente della cassa non può cancellare le inchieste che intanto sono diventate tre e rischiano di travolgere con le loro ramificazioni ben al di là della ristretta cerchia.
    Per il resto i conflitti tra base e vertice, interessanti quanto la lettura di una cartella esattoriale, visto che durano da qualche tempo senza sortire effetti,non basteranno a produrre il necessario azzeramento della classe dirigente. A loro un’incipriata e a noi il reato di clandestinità voluto da Maroni e dalla “cattiveria” come la definì lui stesso all’epoca dei fatti. A loro l’illusione della coscienza a posto con la pulizia, pulizia, pulizia e a noi le decine di provvedimenti , circolari e ordinanze dettate dalla paura e dalle emergenze create ad arte.Non saranno xenofobi,non saranno nazisti e nemmeno fascisti ma certo un bel po’ reazionari e decisamente opportunisti con quella storia che in nome del federalismo avrebbero venduto anche mammà a Berlusconi.
    Al di là di tutto non vedo di che essere orgogliosi.

  22. @gatta
    Sono abbastanza d’accordo. Non credo cioè che ci sarà un tracollo, anche se è difficile pensare che questo scandalo non avrà considerevoli ripercussioni anche sul peso politico del partito…

    @redpoz
    Non penso neppure io che sarà la fine del leghismo… come ho già detto, molti dei militanti hanno sempre vissuto il movimento di Bossi molto “di pancia”, come una fede sportiva, per molti persino religiosa. E’ chiaro che in questo contesto si è poco propensi a considerare fatti e questioni che mettano in dubbio la purezza dell’oggetto della propria fede. La capacità di analisi critica non è prevista.

    @Don Buro
    Eh eh eh… ok niente monetine, solo randellate! ;)

    @sed
    Infatti non c’è nulla di cui essere orgogliosi. Lo scandalo appare più grave ogni giorno che passa e i coinvolgimenti del cosidetto “cerchio magico” sempre meno difendibili. Effettivamente è difficile pensare che ad un cambio di dirigenza si associ anche un nuovo corso politico che abbandoni quanto di improponibile portato avanti sino ad ora, perchè – come dicevo prima – è una sorta di marchio di fabbrica del movimento di bossi…

  23. mi sembra che siamo tutti creduloni e alla parola ‘dimissioni’ ci togliamo tanto di cappello senza critiche e senza chiederci: dimissioni da quale incarico? all’annucio seguirà poi il fatto?
    l’ho appena scritto anche da giovanotta:
    Il 5 aprile 2012 Umberto Bossi si dimette da segretario federale del partito. Nel corso del medesimo Consiglio Federale durante il quale rassegna le proprie dimissioni, viene nominato Presidente della Lega Nord, succedendo ad Angelo Alessandri.
    Il figlio Renzo ha annunciato ieri di volersi dimettere da consigliere regionale della Lombardia, ma per tutti è già cosa certa.
    Apparivano grezzi ed inesperti, ma sembra abbiano imparato abbastanza sugli artifici della politica.

    1. Renzo Bossi ha annunciato di volersi dimettere :

      Maroni : “E’ cominciata la pulizia (pulizia pulizia)”

      Bossi Senior : Ha fatto bene, era da circa un anno che non ne poteva più del Consiglio Regionale

      Come se non bastasse: intriga il romanzo popolare con tanto di figli scavezzacollo ed ingrati,virago col toy boy e famiglia vorace ma qui è da un anno che a Monza e Cassano d’Adda assessori e notabili fanno la spola tra magistrato e Fiamme Gialle.Capisco che uno possa non accorgersi che gli aumentano le auto in garage o che la fata turchina abbia ricostruito la veranda ma queste inchieste, questi interrogatori?

  24. è veramente un fatto interessante notare come proprio i due partiti “personali” di questa fase politica siano quelli più “fideistici”, in cui simpatizzanti ed iscritti non hanno capacità critica verso i leader e la loro idea politica….
    di qui, non sorprende affatto che un “nocciolo duro” della lega continui a difendere Bossi a prescindere e sia tuttora pronto a sostenere questa linea politica?
    ma quanto a lungo? in fondo Bossi non è eterno….

  25. @acquacotta e @sed
    Tutto in vita mia mi sarei aspettato tranne che “difendere” Umberto e Renzo Bossi. Dire che il gesto di dimettersi è apprezzabile, specie in un Paese come il nostro in cui c’è gente che a fronte di accuse gravissime è ancora aggrappata alla propria poltrona, non mi pare così fuori luogo. I vostri distinguo “ci stanno”, però perlomeno il gesto (sicuramente costretto dall’impatto che presso l’opinione pubblica ha avuto lo scandalo) è stato fatto. Ricordo che ad esempio Filippo Penati del PD, che – a differenza del Trota (che per adesso è solo sospettato di aver preso soldi pubblici) – è indagato per concussione e corruzione, è ancora consigliere regionale.

    @luigi
    :)

    @redpoz
    E’ vero… è così. Un partito personalista è fortemente legato al carisma del leader. E quindi, il rapporto fra elettore e leader non si fonda soltanto su elementi legati ad ideologie o programmi, quanto piuttosto su aspetti emotivi. Bossi non è eterno e questo scandalo finirà col ridurre il suo peso decisionale nel partito. Resta da vedere se chi lo sostituirà sarà davvero così meglio…

    1. ricordiamoci però
      a) che Bossi senior si è dimesso solo dal partito! mica dalle istituzioni….
      b) che Bossi junior manco doveva essere candidato da quanto è impresentabile: mezza ammenda non cancella un peccato ben più a monte….

      Ma tornando alla personalità di Bossi sr., la domanda vera -secondo me- è piuttosto se l’idea leghista avrà un futuro senza di lui: fino a che punto iscritti e simpatizzanti sono pronti a proseguire su questa strada senza l’immagine del leader carismatico? Fino a che punto abbraccieranno un’idea edulcolorata?

    2. Temo che così continuando le dimissioni cheinquestopaesenonsidannomai diventeranno una nuovissima formula assolutoria e ciò a tutto danno del chirurgico dovere di esaminare caso per caso.
      Vedrai che sventolii stasera con gli agnelli sacrificali.
      Penati non s’è dimesso? E che si potrebbe fare, atteso che il suo partito non può sparargli alle gambe per ottenere l’agognata rinuncia?
      Proprio nulla. E allora lodiamo Renzo Bossi perché dopo aver fatto la pipì santa si lava le mani. E morte a Penati per non avere un padre che gli raccomanda il dafarsi (salvo poi assolverlo)
      Essù. Ma davvero sono questi i termini del dibattito?
      Sembra piuttosto il trionfo del moralismo e dell’ipocrisia.Può mai essere che non ci sia un solo leghista che in qualunque sede non tiri in ballo Penati o scandali equipollenti?
      Gli danno il prontuario prima di uscire di casa?
      Una posizione originale? Un briciolo di analisi?Un po’ di distinguo che svolga il proprio utile compito prima di essere immediatamente messo da parte a favore del così fan tutti?

      PS Ancora non è arrivato qualcuno che annoveri nella nota della spesa il figlio di Di Pietro.Anch’egli consigliere da qualche parte.Lo faccio io così diamo per evasa la pratica “pareggio della bilancia”

  26. @redpoz
    Io penso che questo scandalo non azzererà la Lega. A differenza di un altro partito in crisi come il PdL, il Carroccio è molto radicato nel territorio, pertanto alla fine la gente sceglierà chi votare secondo dinamiche locali. Risultato (sempre a mio avviso): ci sarà un calo di voti, ma non un crollo.

    @sed
    Beh… ma se assolvessimo al dovere di esaminare caso per caso, le mancate dimissioni di Penati (e l’incapacità del partito di appartenenza di imporgliele) striderebbero ancor di più con quelle date da parte di Bossi jr., visto che quest’ultimo le ha date pur non essendo (ancora) indagato di nulla. Detto questo, dubito anche io che la Lega possa davvero profittare di uno scandalo del genere per ripensare completamente alla propria linea politica. Credo fosse il TG3… hanno intervistato Salvini e gli hanno chiesto se adesso sarebbe possibile anche un’alleanza con la sinistra… beh, ci mancherebbe solo questo…

    1. Non amo i partiti che impongono.Abbiamo già dato, grazie. Dimettersi o meno al dunque è un fatto di coscienza che chiama in causa il senso di responsabilità di ciascuno.
      Invece a me sembra che nel blob generale anche le dimissioni diventano un espediente,un trucco, l’ennesimo luogo comune.
      Il caso per caso non significa mettersi a fare i processi ma semplicemente prendere atto che ogni episodio è da considerarsi a sé e che i paragoni sono tutti impropri, soprattutto se utilizzati in chiave verbal – competitiva. Almeno in luoghi dove in palio non c’è la poltrona, la sopravvivenza della corrente o semplicemente la bamboletta con l’elastico, ma si discute per capire ,andrebbe evitato di fare come la ragazzetta che strilla…….e allora le Foibe?
      Alla fine di simili discussioni non hai capito niente di più, e non hai manco vinto la bamboletta con l’elastico. A che serve?

    2. sicuramente la Lega è radicata sul territorio, ma tu senti quanto me le voci di sostegno a Bossi “a prescindere” e capisci meglio di me quanto la base si identifichi in lui…
      ora, è un fatto che Bossi non durerà in eterno: forse non sarà oggi, ma prima o poi dovrà avvenire questo scollamento dalla base e allora vedremo quanti resteranno con la Lega -chiunque ne divenga leader- e quanti invece migreranno verso altri movimenti di protesta o leader carismatici….

  27. @sed
    Parlando allora del caso singolo, rivedo la mia posizione iniziale sulle dimissioni del Senatur. Ho appena sentito un’intervista alla radio di Monica Rizzi, assessore della Lega per la regione Lombardia, che sostiene che secondo lo Statuto del partito, in assenza di un segretario, tutti i poteri vengono trasferiti al presidente. Cioè a dire: mancando il bossi segretario ogni potere è in mano al bossi presidente. Così… giusto per puntualizzare!

    1. Eh….fanno due giorni che cerchiamo di piazzare ‘sto concetto (qualche lettore ed io)…mi asciugo il sudore e vado a vedere se a Berghem scorre il sangue

        1. In effetti siamo a livello del gioco delle tre carte, quello che una volta si usava agli angoli delle strade per abbindolare i passanti più creduloni! Il punto è che l’ipotesi che al congresso Bossi intenda ricandidarsi come prossimo segretario, non pare neppure così peregrina.

  28. a Beghem non si è visto sangue…
    che peccato vero?:))))
    in compenso c’era la polenta taragna..che l’è buna!!!

  29. @redpoz
    In effetti, come si diceva, l’appartenenza politica vista come una fede religiosa acritica, presso l’elettorato della Lega è cosa molto presente. Se a questo fatto, si unisce anche la questione del radicamento sul territorio, è facile prevedere che lo scandalo non porterà ad un tracollo di voti. Bossi non è sicuramente eterno, ma credo che il Carroccio possa vantare alcuni giovani o semi-giovani capaci di far presa sul proprio elettorato, sicuramente più del PdL, che aldilà del povero Angelino non ha granchè…

    @sed
    Niente sangue, ma solo lacrime, scuse e la promessa che cacceranno la Mauro… più la notiziuola che il buon Renzino prenderà 40.000 euro di buonuscita dal Consiglio Regionale…

    @luigi
    Più che a polenta, mi pare che sia finito tutto a tarallucci e vino! ;)

  30. nono tranquillo…è proprio questa la grossa differenza. non si insabbia, ma si fa luce …
    nel male, spero sia un buon esempio…:))

  31. @luigi
    Beh… quanto agli “esempi” dati dalla Lega, ultimamente è meglio non seguirli. Speriamo sia davvero così. La piazza pulita però va fatta con tutti coloro che si dimostrerà essere coinvolti, anche se si chiamassero Bossi e Calderoli…

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